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Via al bando colonnine: 21 mila nuove stazioni in tre anni

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bando colonnine

Mentre  resta “non pervenuto” il decreto ministeriale che dovrebbe dare il via a bonus wallbox (80% di ritenuta d’acconto fino a un massimo di 1.500 euro per ogni privato e 8.000 per condomini) arriva l’atteso “bando colonnine”. Finanzierà l’installazione di oltre 21 mila stazioni di ricarica per veicoli elettrici, operative entro i prossimi tre anni sulle superstrade e nei centri urbani.

7.500 extraurbane e 13.755 nelle città

Con due diversi decreti, pubblicati in Gazzetta Ufficiale, il MASE disciplina le modalità  di accesso mediante gare al fondoa di 713 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3). Prevede entro fine 2025 almeno 7.500 infrastrutture di ricarica super-rapida sulle strade extraurbane, escluse le autostrade, e 13.755 infrastrutture di ricarica veloci nelle città.

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Ecco la distribuzione territoriale delle nuove stazioni in base al “bando colonnine”

«C’era grande attesa per questi provvedimenti – spiega il Ministro Gilberto Pichetto  – che potranno consentire all’Italia di imprimere una marcia accelerata agli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti, dal cui raggiungimento dipende anche la qualità dell’aria e della vita nei nostri territori».

Gli uffici, prosegue Pichetto «hanno svolto un lavoro tecnico di alto livello, che non lascia indietro alcuna area del Paese, ma dà la grande possibilità all’intero sistema nazionale di guardare, mai così da vicino, quei traguardi di sostenibilità che attendono la nostra mobilità».

“Privilegiare la riqualificazione delle pompe carburanti”

Le nuove installazioni contribuiranno alla riqualificazione dell’attuale rete di distribuzione carburanti adeguandoli alla futura mobilità sostenibile.

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I provvedimenti definiscono le tipologie di progetti e spese ammissibili, le modalità di selezione,  i territori nei quali potrà essere organizzato il servizio. Nel redigerli il Ministero ha tenuto conto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità, nonché della massima diffusione e capillarità delle infrastrutture. Per questo si è avvalso del modello degli Ambiti territoriali ottimali (ATO). I numeri delle nuove installazioni sono suddivisi per Regione e Provincia autonoma, fino ad arrivare alle  realtà locali (vedi grafico qui sopra.

Nel primo anno è prevista l’aggiudicazione dei contratti  per la realizzazione di 2.500 postazioni di ricarica sulle superstrade, e di 4.000 colonnine nelle aree urbane.

I criteri del “bando colonnine”: un contributo del 40%

L’investimento del PNRR è destinato a finanziare fino al 40% dei costi di realizzazione delle stazioni, che dovranno essere distribuite secondo una base uniforme, dunque con un livello minimo di infrastrutture di ricarica per area.

Sulle superstrade sono previste infrastrutture super veloci ( da 175kW), per garantire ricariche in tempi brevi per itinerari di lunga percorrenza, privilegiando l’installazione presso stazioni di servizio esistenti e aree di parcheggio esistenti.

Le colonnine nei centri urbani (da almeno 90kW), tiene invece conto nella definizione dei criteri dell’attuale parco circolante, della disponibilità di rimesse, parcheggi, box auto privati, della qualità dell’aria, dell’attuale penetrazione di auto elettriche, della vocazione turistica dei comuni.

Nella definizioni dei requisiti e del fabbisogno nazionale  delle infrastrutture, il Ministero si è avvalso del supporto tecnico di “Ricerca sul Sistema Energetico” (RSE) S.p.A., società controllata dal Gestore Servizi Energetici.

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2 COMMENTI

  1. /// le colonnine nei centri urbani (da almeno 90kW) \\\ Almeno 90 kW ?? E le colonnine lente (e “medie”) per i parcheggi “giornalieri” non le installiamo piú ?

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