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E-nautica flash: Traghetti e motoscafi elettrici, eolico a bordo

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E-nautica
Motoscafo elettrico

L’ e-nautica sforna sempre più barche elettriche. Non solo per diportisti ma anche traghetti che trasportano centinaia di passeggeri come  Salicornia in Portogallo. Dai Paesi Bassi il motoscafo elettrico Edorado 8Se mentre in Scandinavia si sperimenta l’eolico a bordo nei traghetti ibridi. 

In Portogallo il primo traghetto elettrico per 260 passeggeri e 19 veicoli

Si chiama Salicornia il primo traghetto elettrico portoghese consegnato dal Gruppo ETE, varato nel cantiere navale Navaltagus di Seixal a Lisbona. Un prodotto interamente sviluppato nel Paese iberico costato 7,3 milioni di euro. Permette di imbarcare 260 passeggeri e 19 veicoli. Un progetto per il trasporto locale e turistico.

Il traghetto elettrico portoghese

Interessanti i dati ambientali. Secondo l’azienda farà risparmiare 300 tonnellate di CO2 e consumerà il 30% in meno di energia rispetto a imbarcazioni equivalenti alimentate a diesel. Dopo il varo ora ci si prepara ai test in mare. Il traghetto è atteso nella città di Aveiro dove sostituirà il traghetto che attualmente collega São Jacinto e Barra Fort.

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La rotta del traghetto elettrico

Il progetto è stato finanziato da diversi enti nazionali POSEUR, Portugal 2020 e dall’Unione Europea con il Fondo di Coesione con 2,2 milioni, per un investimento totale da parte del comune di Aveiro di circa 9 milioni. Risorse investite sia per il traghetto che per il sistema di alimentazione.

Nuovo motoscafo con i foil, Edorado 8S dai Paesi Bassi con 2 motori da 50 kW

Sulla scia delle barche con i foil di Coppa America e poi di Candela (leggi qui) che ha sperimentato con il sistema alare la propulsione elettrica, altri cantieri specializzati nell’e-nautica si muovono su questa soluzione. E’ il turno di Edorado, il cantiere olandese che presenta sul mercato Edorado 8S, motoscafo elettrico in versione aliscafo.

La presentazione di Edorado

Alcuni dati tecnici: 8,35 metri, sfiora i 40 nodi di velocità massima, foil posteriore montato su 2 bracci verticali, pescaggio a 45 centimetri quando i foil scompaiono nello scafo. Dotato di due motori da 50 kW, secondo il produttore raggiunge il decollo  con i foil a 14 nodi. L’autonomia? La batteria ha una capacità di 80 kWh e secondo l’azienda guidata dal Ceo Godert van Hardenbroek permette di “navigare per 40 miglia a 25 nodi”.

L’eolico per ridurre le emissioni: fino al 20% nelle giornate di vento

Sappiamo bene che per il trasporto marittimo pesante e con rotte medio lunghe il full electric non permette di rispondere alle esigenze di autonomia. Ma con un mix di tecnologie è possibile aumentarla e ridurre le emissioni anche nell’ e-nautica. L’operatore nord europeo Scandlines si pone l’obiettivo di diventare a zero emissioni entro il 2040. In attesa si lavora con traghetti ibridi.

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L’eolico avanzato permette all’e-nautica ibrida di ridurre fino al 20% le emissioni nocive

Per migliorare le prestazione ecologiche si sta sperimentando l’eolico a bordo. “Dal 2013 abbiamo investito più di 300 milioni nella costruzione e nella conversione di traghetti convenzionali in traghetti ibridi. Nel 2020 si è testata la tecnologia eolica installando una Norsepower Rotor Sail sul traghetto ibrido Copenhagen, che opera sulla rotta Rostock-Gedser tra Germania e Danimarca“.

I risultati sono interessanti: “Con la Rotor Sail della finlandese Norsepower, Scandlines ha ridotto le emissioni di CO2 del traghetto ibrido in media del 4% e nelle belle giornate con condizioni di vento ottimali fino al 20%“.

Video: un traghetto elettrico in Norvegia 

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Ecco la spiegazione tecnica: “La Rotor Sail è un cilindro rotante alto 30 metri e la tecnologia si basa sull’effetto Magnus. Quando il vento incontra la Rotor Sail in rotazione, il flusso d’aria accelera su un lato della Rotor Sail e decelera sul lato opposto. La variazione della velocità del flusso d’aria si traduce in una differenza di pressione, che crea una forza di portanza perpendicolare alla direzione del flusso del vento“.

Michael Guldmann Petersen, COO di Scandlines: “Dopo le esperienze positive con la Rotor Sail sul traghetto ibrido Copenhagen, Scandlines ha preparato anche il traghetto gemello Berlino per una Rotor Sail. Siamo lieti di constatare che l’installazione è stata completata con successo”.

Tuomas Riski, Ceo di Norsepower: “L’uso della nostra tecnologia Rotor Sail sulla  seconda nave evidenzia la fattibilità dell’energia eolica e l’importanza del risparmio di emissioni che può essere ottenuto”.

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2 COMMENTI

  1. Per traghetti e lacune barche elttrifichati è il caso di dire “rivoluzione silienziosa”

    leggevo che i tempi di transito dei treni sullo stretto di messina potrebbero essere ridotti di 1 ora adottando traghetti di tipo diverso che possono caricare i treni con meno manovre per “spezzare”il convoglio.. e magari se fabbricati nuovi, non sarebbe male fossero elettrificati, un po’ di fondi (neppure troppi) alla cantieristica navale e alla filiera tecnologica.. in piccolo, ma un po come per l’eolico off-shore italiano, potenzialmente un settore a crescita esplosiva

    ma pare si punterà a spendere 1-2 miliardi al’anno per 10 anni per il fare il ponte, ammesso che sia fattibile (ad es.per il discorso della faglia geologica attiva tra le due sponde), e non finisca come già altre volte in soldi buttati in “studi preliminari” e “penali di rescissione”

    • Per lo “Stretto” ci sono un 70 milioni di euro per elettrificare l’approdo dei traghetti e per un deposito di Gnl

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