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CAKE, versatilità su due ruote

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In Italia ha catturato l’attenzione di tutti all’ultima edizione di Eicma e al recente Motor Bike Expo di Verona. Negli Stati Uniti ha bagnato il suo debutto partecipando con successo al CES di Las Vegas ad inizio gennaio. Si fa sempre più importante la vetrina internazionale di Cake, azienda motociclistica svedese che da piccola start-up locale sta progressivamente trovando i propri spazi di notorietà in giro per il mondo. Con uno stile inconfondibile.

Cake ha trovato nei suoi primi tre anni di attività uno sbocco creativo di successo, spendibile anche sui grandi mercati e decisamente originale. Lo ha fatto pensando ad un nuovo concetto di motocicletta a zero emissioni essenziale in ogni sua parte, rigorosamente minimal nel design ma assolutamente pratica e funzionale per ogni utilizzo se ne voglia fare.

La versatilità è infatti il concetto portante che sta dietro al progetto. Minimo comun denominatore dei tre modelli elettrici proposti finora dall’azienda svedese: Kalk, Ösa e Makka. Ovvero, una moto da off-road (declinata in varie versioni anche da competizione) un motociclo e un classico ciclomotore da città.

Minimali ma pronte a tutto

Tre moto non certo avvenenti, ma dallo stile semplice e talmente originale che non passano inosservate. Al di là dei dettagli tecnici, comunque da non sottovalutare, quello che spicca di questi mezzi è la loro funzionalità. L’intera gamma Cake è pensata infatti per venire incontro alle esigenze di tutti. Le moto sono sempre “scomponibili” negli accessori ed equipaggiamenti dedicati, così da essere funzionali a seconda dell’uso che si vuole fare del mezzo. Inoltre le batterie sono estraibili per poter essere ricaricate facilmente a casa.

Esemplificativa in questo senso è l’ultima novità proposta da Cake: una linea specifica dei suo modelli denominata Work.

In pratica gli svedesi hanno rivisto e adattato le proprie moto green per un uso prettamente lavorativo, dotandole di un’ampia gamma di supporti per accessori utilizzabili per molteplici funzioni. Il risultato è una sorta di “officina” su due ruote, su cui artigiani, operai o fattorini possono trasportare utensili e attrezzature di vario genere, addirittura anche piccoli rimorchi. Ovviamente senza per questo gravare sulla leggerezza e la maneggevolezza (ma anche la sicurezza) del veicolo. Che tali rimangono. E sono il punto forte.
Si tratta di un upgrade dei veicoli, su cui Cake ha lavorato per migliorarne prestazioni e, soprattutto, autonomia, in modo che possano essere efficienti durante l’intera giornata lavorativa.

La nuova linea Work

Officine su due ruote: la linea Work

I modelli di questa gamma li abbiamo visti per la prima volta ad Eicma 2021.

Makka :work è il più “urbano”, declinato in due versioni da 2kW (Range) e 4kW (Flex) di potenza. Ideale per i trasporti di piccolo/medio raggio grazie agli ampi portapacchi installati davanti e dietro. Raggiunge la velocità massima di 45 km/h e ha autonomie che arrivano a toccare i 100 km nel ciclo cittadino.

Makka :work

Il “fratello” maggiore è Ösa :work, più potente e adatto anche per trasporti più lunghi e pesanti. Oltre a disporre di una buona capacità di carico, infatti, è anche in grado di trainare piccoli rimorchi. Tre le versioni disponibili (Range, Flex, Osa+) che, secondo la Casa, portano il mezzo a toccare il massimo di 90 km/h e 160 km di autonomia delle batterie.

Makka e Osa sono abbastanza simili come design, decisamente minimal. Il primo ha però il motore integrato nella ruota posteriore, mentre sul secondo è centrale. Hanno poi un’altra caratteristica che li accomuna: dispongono entrambi di prese di corrente esterne che consentono di alimentare dispositivi elettrici in caso di necessità. Fungono da generatori, in pratica.

Ösa :work

Last but not least, Kalk :work. Si tratta della rivisitazione in chiave-lavoro della prima moto ideata da Cake nel 2018. Sportiva e amante dello sterrato, questa versione si addice ad essere utilizzata su percorsi off-road, anche accidentati. Ad esempio in attività di sorveglianza di aree naturali, boschive, ecc..
Grazie ai miglioramenti in chiave tecnica, la moto può raggiungere i 90 km/h e gli 80 km di autonomia. Le forme sono da moto da cross, con ciclistica dedicata e carattere da vendere. Rispetto alla versione “standard”, Kalk :work è dotata di un portapacchi che permette di trasportare gli strumenti di lavoro.

Kalk :work

Cake, una realtà in espansione

Cake ha la propria base operativa a Stoccolma e si sta espandendo in Europa e negli Stati Uniti, con diversi centri di rivendita e showroom. In Italia dovrebbe arrivare presto.

Nel frattempo la gamma di moto è ordinabile direttamente sul sito ufficiale. I prezzi variano a seconda dei modelli, ovviamente. Makka passa dai 3.500 euro della versione standard ai 5.000 del modello Work; Osa sale da 8.500 a 10.000/12.000 euro; Kalk è la più performante e, quindi, costosa, con un range di prezzo tra i 10.000 e i 14.000 euro.

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1 COMMENTO

  1. /// tre moto non certo avvenenti, ma dallo stile semplice e talmente originale che non passano inosservate \\\ Diciamo che possono piacere, il loro aspetto deriva pur sempre dallo stile nordico/scandinavo che in altri settori ha avuto un successo mondiale (per rimanere minimamente in tema, vedasi la serie “evoluta” dei famosi mattoncini da incastrare insieme..) Tecnicamente parlando, non capisco il senso della versione meno potente del Makka da lavoro, in ambito professionale ogni kW è prezioso e fra l’altro la potenza extra fá consumare di piú solo se sfruttata, a differenza dei modelli termici..

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