
Novità elettriche di costruttori affermati nella tecnologia Bev, debutti assoluti, prototipi e anteprime di modelli già annunciati ma mai toccati con mano in Italia: la prima giornata di EICMA 2021 riservata alla stampa, ha già proposto interessanti scoperte per gli amanti delle due ruote elettriche. Vediamone una carrellata
Silence debutta a quattro ruote con Nano Car

Silence e il partner in Italia Exelentia, hanno svelato il loro primo veicolo a quattro ruote. E’ con quadriciclo leggero, sigla S04 nome Nano Car, che, spinto dalla consueta batteria rimuovibile con trolley (la stessa dello scooter), garantisce 149 km di autonomia con ciclo WLTP e una velocità massima di 45 km/h grazie a un motore da 6 kW. Ha due posti, ma una vano carico posteriore abbastanza capiente.

Può essere guidato con patentino a 14 anni. Nella versione maggiore, con due batterie e motore da 14 kW raggiunge i 90 km/h e può essere guidato da 16 anni. In attesa di omologazione europea è già in vendita in Spagna a 7.500 euro, escluse le batterie.
L’azienda di Barcellona ha presentato anche una versione potenziata del suo e-scooter, S01 Plus con motore da 11,7 kW di potenza di picco, batteria da 5,9 kWh, autonomia di 133 km, velocità massima 110 km/h e un’accelerazione da 0 a 50 in 2,9 secondi. In Italia costeerà 7.970 euro, e sarà in vendita da dicembre.
Piaggio porta Gita sul palco di EICMA
Piaggio ha presentato per la prima volta in Italia il suo nuovo scooter elettrico Piaggio 1, già svelato in tarda primavera in Asia. Debutto ad EICMA anche per un’altra innovazione del gruppo, la valigia intelligente Gita, sviluppata dal team di super tecnici californiani guidati da Michele Colaninno. Per Vespa elettrica solo una versione speciale “Red”. Colorazione fantasy anche per la versione personalizzata disagnata dalla stilista Feng Cheng Wang di Piaggio 1.
Toh chi si rivede: la famiglia Lamboghini col marchio Iso
Rispolvera Iso, storico marchio di famiglia, Ferruccio Lamborghini, figlio di Tonino e nipote dell’omonimo fondatore del “Toro” Ferruccio. A Eicma 2021 presenta Divo, una accattivante golf cart con versione anche omologata per la strada. Progettata dalla Giken Mobility di Singapore in stretto contatto con l’Italia, è costruita in India dalla Kinetc Green. Divo Strada è conforme alle normative DOT e presenta luci, pneumatici, parabrezza, cinture e altri dispositivi di sicurezza per l’uso su strada. Lo stile, le prestazioni e le dotazioni di sicurezza sono quelle di un perfetto veicolo Le6 a due posti per la mobilità urbana o al servizio di campue e villaggi vacanze. Può essere guidato quindi dai 14 anni con patentino. Spinto da un motore elettrico da 4,5 kW (8 di picco) raggiunge la velocità massima di 40 km/h e puà trasportare fino a 500 kg. Le batterie al litio hanno una capacità di 5 kWh. Misura in millimetri 2336X1200X2000.
Cinese, ma sempre su progetto italo asiatico di Giken Mobility è anche lo scooter elettrico UNO-X equiparato a un 125 (5 kW di potenza, 130 km di autonomia, 115 km/h di velocità massima).


Kymco sei volte elettrico col progetto Ionex
Tra le novità di EICMA 2021 spicca Kymco, con il suo brand elettrico Ionex. Si misura anche sul tema dello scooter elettrico ad alte prestazioni. Si chiama Super 9 e si presenta con 10 kW di potenza, 110 km/h di velocità massima e 140 km di autonomia, grazie a due batterie compatte rimuovibili e intercambiabili da 4,2 kWh. E’ il top della gamma elettrica, progetto Ionex, per il 2022 che si compende in tutto di sei modelli: tre ciclomotori e tre equivalenti a 125.

Il presidente di KYMCO Global, Allen Ko, ha spiegato in videoconferenza che l’azienda è sempre più impegnata sul fronte della neutralità carbonica e quindi ha deciso di portare tutta la linea Ionex in Europa. Ad EICMA si può ammirare il Kymco Agility Carry EV, uno scooter con motore elettrico da 2 kW alimentato da un modulo batteria I-onex posizionato sotto la sella pensato per lavoratori e compagnie di spedizioni e consegne. Sempre con potenda da ciclomotore sono anche I ONE e I ONE X, due modelli compatti e leggeri per muoversi in città. L’I One X ha un motore al mozzo della ruota posteriore da 2 kW e un’autonomia di 60 km , mentre l’I-One ha un motore centrale da 3,6 kW e un’autonomia di 52 km.
Con più potenza troviamo la gamma Super, 6, 7 e 9. I modelli Super 6 e Super 7 sono più grandi, con omologazione L3 (equivalente a 125cc), con autonomie superiori a 100 km (doppia batteria estraibile). Il primo con motore da 6,4 kW e il secondo da 7,2 kW . Del Super 9 abbiamo già detto.
Vmoto, nuovo brand premium con la e-moto Stash

Vmoto Stash è un doppio debutto. E’ la prima moto premium del gruppo Vmoto-Soco ed è anche il primo veicolo elettrico del nuovo brand destinato a coprire la gamma alta di moto e scooter. Progettato in Europa con la collaborazione del designer C-Creative, Vmoto Stash si distingue per uno stile più elegante e futuribile.

Non vuole essere una moto ad alte prestazioni, ma un commuter urbano rivolto a clienti di ogni tipo. Il motore da 6 kW integrato alla ruota posteriore assicura una guida divertente ma facile. E consente di abbassare il baricentro con la batteria più vicina a terra e un ampio spazio porta casco racchiuso nel finto serbatoio.
La velocità massima è di 105 km/h, autonomia a velocità urbana ragigunge i 240 km. Pesa soltanto 105 kg e la ridotta altezza da terra lo rende accessibile anche al gentil sesso. Viene proposto nella colorazioni Black, Silver e Yellow. Il prezzo non è stato svelato ma l’azienda assicura che sarà molto competitivo.
Helbiz presenta il monopattino “italiano” ONE-S
Helbiz ha debuttato ad EICMA presentando il nuovo monopattino elettrico ONE-S, il primo per lo sharing con un design 100% made in Italy.
Ricordiamo che una versione precedente dell’ HELBIZ ONE era già sul mercato, destinato alla vendita a privati. Heliz è presente anche nello stand di Vmoto-Soco con uno scooter elettrico Vmoto 01 da food delivery brandizzato.
Le officine su due ruote della svedese Cake
Il costruttore svedese Cake presenta una sterminata gamma di moto elettriche da lavoro (la serie si chiama Work), ciascuna allestita per impieghi specifici: trasporto legno, attrezzatura, cassette e addirittura un piccolo rimorchio.

Le linee spudoratamente essenziali di questi veicoli, nelle due versioni con motore centrale (Cake Osa), più potente, o con motore integrato alla ruota posteriore (Cake Makka), hanno tuttavia un loro fascino stilistico. Questo ha indotto Cake a proporre anche versioni passeggeri, per la mobilità ubana.
Zero SR, la batteria a capacità variabile
Infine il big delle due ruote elettriche californiano Zero Motorcycles ha portato come novità per EICMA 2021 una evoluzione della sua Zero SR con batteria da 14,4 kWh concepita su una nuova piattaforma che consentirà l’upgrade successivo della capacità fino a 17,7 kWh.

E addirittura oltre i 20 kWh a aprtire dalla prossima primavera, con l’aggiunta del power Tank. Con un esborso però di olte 2 mila euro. In questa configurazione l’autonomia della moto arriverà a 365 km nel ciclo urbano e oltre 180 km in autostrada. Molti aggiornamenti potranno essere attuati da remoto acquistandoli sulla piattaforma Cyhpher Store.
Peccato che non si sappia più niente della kymco Revonex nè della Caballero elettrica, due mezzi che avevano attirato la mia attenzione.
Dopo tante riflessioni mi prenderò una Zero Fx 2022, sperando nei prossimi anni arrivino finalmente le giapponesi a smuovere un pò il mercato.
Il makka è un oggetto semplicemente geniale. Serve un tester per la prova d’uso? Magari non d’inverno, che non ho più 20 anni…
Perché proprio il Makka ? La versione Osa è piú potente e ha il motore centrale, credo possa dare sensazioni piú motociclistiche..
Abbia pazienza Luigi carissimo… cerchiamo di essere onesti almeno tra di noi. Ma quali sensazioni motociclistiche può dare, per di più per la modica cifra di minimo 8500 euro, un mezzo che va come un 125 senza averne l’autonomia reale e che si discosta dal ciclomotore suo fratellino principalmente per il fatto che si sta seduti a cavallo di una putrella di sezione rettangolare? Seriamente, ma se parliamo di sensazioni io voto per “nessuna”. Invece il ciclomotore secondo me è geniale. Perchè se devo sostituire un Ciao, con quel coso lo sostituisco al 100%. 3800 euro, salvo sussidi e incentivi pochi non sono, ma secondo me è una richiesta più coerente degli 8500 per un simil 125 che poi non si può usare come un 125 perché appena ti allontani un po’ troppo dal perimetro urbano la possibilità di doverlo spingere si fa concreta ogni chilometro che si avanza. E poi tecnicamente secondo me il makka è Indovinatissimo. Motore nel mozzo ruota, che per un ciclomotore che fa 45 km orari o poco più è perfetto. telaio a doppio tubo con alloggiamento del vano batteria praticamente aperto, di fatto un motociclo pensato per lo swap. Dopo aver visto il loro sito mi stupisco che non ci sia già la possibilità di comperare il mezzo direttamente con due o tre batterie. Tra l’altro non mi stupirei se se riuscisse a far funzionare il mezzo praticamente con qualsiasi batteria, anche non dedicata, chi si riesce a far entrare nell’alloggiamento. Si, ok, probabilmente anche l’Osa fa le stesse cose. Ma le fa al doppio del prezzo e senza per questo offrire delle prestazioni d’uso reali così smaccatamente superiori. Insomma, sbaglierò, ma appelle tra i due quello che è sicuramente più “centrato”, e non di poco, è proprio il Makka.
Ammetto di non avere tenuto conto della differenza di prezzo fra i due modelli.. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, in effetti il Makka si presta molto alle customizzazioni, chi vivrá vedrà..
Chissá se il Kymco Super 9 ha il cambio a due rapporti come nel prototipo F9 presentato tempo fa (https://www.vaielettrico.it/kymco-presenta-le-scooter-f9-opera-prima-a-batterie/ ) o se hanno “ripiegato” sul monomarcia standard per motivi di costi produttivi e/o semplicitá meccanica.
Non l’abbiamo provato e nessuna ne ha parlato in conferenza stampa. Certo la linea del Super 9 assomiglia moltissimo a quella dell’f9 presentato l’anno scorso. E anche le prestazioni sono quelle
Abbiamo verificato, Luigi. Kymco Super 9 è un progetto nuovo. Il prototipo Kymco f9 è stato ereditato dal partner cinese di Kymco Felo, che lo produce per il mercato cinese con il mome di Felo FW06. Lo si può ammirare esposto nello stand Felo a Eicma.
Interessante.. Se hanno esposto il Felo a Eicma forse valutano se venderlo anche in Europa.