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In famiglia piace e conviene l’auto elettrica: due storie dalla Sardegna

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VI MA LA

La famiglia di Vito, Pamela, Gaia ha venduto le due macchine termiche per una  Nissan Leaf più uno scooter elettrico. Quella di Giampiero, Gianfranca  e Flavio nell’ultimo anno ha comprato  prima la Zoe e poi la Tesla  Model 3. E tutti vivono felici e contenti ad emissioni zero.

Il passaggio dalla pompa di benzina alla presa per la famiglia di Vito  è datato febbraio 2017 quando prendono la Nissan. Ma il progetto ecologico in famiglia è un valore fondante.“Il nostro progetto è partito con la dotazione dei pannelli fotovoltaici per la casa – spiega Vito  La Magna conosciuto come Vi La Ma – e abbiamo deciso di seguire questa linea green sia per la convenienza sia per l’ambiente”.

Vito “folgorato” dal test drive 

mucche e ZoeAlla mobilità arrivano grazie a un test drive.  “Nel novembre 2016 mi hanno offerto una Nissan per 5 giorni. Esperienza folgorante. Pamela non era convinta, poi provandola se ne è innamorata anche lei”. Tre mesi dopo l’acquisto: “La Leaf di seconda mano dal concessionario di Nuoro. L’auto di Pietro di cui avete scritto (l’insegnante che ha risparmiato migliaia di euro in carburante e con il gruzzolo ha comprato una Nissan da 40 kW Ndr guarda) e che  aveva 96 mila km ma era come nuova. Trattata molto bene”.

La famiglia si divide tra auto e scooter elettrico

In giro per la Sardegna
La famiglia al completo in giro per la Sardegna

L’ autonomia di  130 km mi andava bene, ci stavo dentro.  Per andare al lavoro invece dell’auto termica ho adottato, anche d’inverno, lo scooter. Un Etropolis Miami. Così abbiamo soddisfatto tutte le nostre esigenze”.

Con l’elettrico si può viaggiare più facilmente 

una sosta per la ricarica
La famiglia ricarica

Sembra un paradosso ma aumenta la voglia di usare l’auto: “Guidare in modalità elettrica è piacevole e  visto che costa pochissimo ti spinge a fare più chilometri – sottolinea Vito -. Così abbiamo iniziato a muoverci con più frequenza in Sardegna”. Letteralmente a zonzo con piacere.  E nel “dicembre 2018 abbiamo acquistato una Renault Zoe, siamo vicini ai due anni di proprietà,  con un’autonomia da 300 km reali  ma si arriva anche ai 350”. Anche in questo caso  è di seconda mano: “Una km zero con  8 mila chilometri usata soprattutto per  i test drive che abbiamo pagato 20 mila  euro”.

La famiglia gira l’isola da Nord  a Sud con la Zoe 

 

Hanno fatto 344 km dal Nord al Sud della Sardegna

L’investimento fa bene alle escursioni familiari? “Ci godiamo la Sardegna. Carico fino a 22 kW  e riesco quindi a ricaricare all’ 80% in un’ora. Utilizzo l’energia di casa, ma ad Olbia ci sono le colonnine comunali gratuite”.   La famiglia La Magna ormai è testimonial della mobilità elettrica extra urbana. Ha partecipato anche all’interessante manifestazione Eneroad  formando il Team Clorofilla – Watly. “Abbiamo fatto 344 chilometri con partenza da Palau ed arrivo a Cagliari”. L’isola da Nord a Sud. “Una sosta a Galtellì per la carica e poi percorsa l’Orientale Sarda, una delle strade più panoramiche dell’isola. Qui la Zoe  ha rigenerato tantissimo visto le caratteristiche dell’arteria”.  Una bella gita elettrica.

L’altra famiglia: 480 km con la Tesla Model 3

l'itinerario elettrico
L’itinerario elettrico della famiglia Pittorra

E a proposito della manifestazione ricordiamo il vincitore Giampiero Pittorra e famiglia. Con la  Tesla Model 3 da Nuoro è salito su ad Olbia, poi Sassari per poi arrivare a Cagliari con  480 chilometri totali”. Tutta l’isola comodamente in elettrico. E anche Giampiero ha partecipato con la famiglia: la moglie Gianfranca e il figlio Flavio.

Un sogno coltivato nel tempo

La famiglia nel tour elettrico
La famiglia Pittorra durante il tour elettrico

Giampiero ci racconta la sua storia: “Sono un’imprenditore del fotovoltaico e coltivo questo sogno da dieci anni. Ora è realtà“. Il primo veicolo elettrico entra in casa nel 2010: “Una Estrima Birò, una macchinetta, poi abbiamo preso la Twizy  e a novembre del 2018 mia moglie Gianfranca ha preso la Zoe“. Ad aprile infine “sono arrivato io  – sottolinea Giampiero –  con la   Tesla Model 3“.  Si tratta di un investimento importante’ “Si ma  io uso molto l’auto per lavoro e preferisco pagare la rata mensile che buttare i soldi in carburante. Io ho il fotovoltaico quindi mi costa niente“.

Famiglia testimonial: se ci riusciamo noi…

il tour elettrico
Gianfranco Pittorra con il figlio Flavio con la Tesla durante l’evento Eneroad

La famiglia allargata di Vito , visto il piccolo Filippo acquisito come fan elettrico, oltre a ritenere piacevole e conveniente la scelta vuole diffondere il messaggio: “Siamo una famiglia normale, lavoriamo e in due anni abbiamo percorso 34 mila chilometri. Riusciamo a soddisfare tutte le nostre esigenze e abbiamo anche scoperto il piacere di esplorare l’isola in modo ecologico e a un costo veramente contenuto. Elemento essenziale per il nostro bilancio.Noi siamo la conferma che una famiglia normale può sostenere questa spesa e renderla profittevole”. Giampiero da imprenditore vede anche la leva dello sviluppo: “Siamo l’isola del sole. Siamo predisposti per una mobilità  da fonti rinnovabili e sostenibile“.

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25 COMMENTI

  1. Grazie per il riscontro al mio commento! Chiedo scusa per aver confuso le percorrenze delle due famiglie (pensavo che i 17.000/anno fossero della Tesla… uno spreco).
    Aggiungo che il mio commento non è contrario, anzi, il mio primo mezzo di trasporto è una bici ed il mio secondo mezzo è una iOn usata presa per necessità famigliare (bimbo piccolo e entrambi i genitori lavorano in una zona dove non esistono mezzi pubblici se non per le scuole). Non ho bisogno di essere convinto, ma volevo dire che la media italiana fa fatica a permettersi certi mezzi, soprattutto quando si ha più di una macchina. Fare il confronto Audi/Tesla è facile. Fare il confronto tra una Clio ed una Zoe molto più complesso e relativo alla situazione di ciascuno.
    Ps. Un imprenditore che lavora nel fotovoltaico e non ha un’auto elettrica è come il bonzo che vende lozioni per i capelli ma è pelato…

  2. Avevo capito male io. Però mi scusi una domanda ma se con la Tesla fa centinaia di km al giorno come fa a ricaricare gratis la sua Tesla con l impianto fotovoltaico?

    • Perché tutto ciò che si produce e non viene autoconsumato istantaneamente dalle utenze collegate, viene immesso in rete e viene pagata una quota dal Gestore Servizi Elettrici (GSE), e con quella anche se si ricarica di notte, quando il fotovoltaico non sta producendo, ci si paga la corrente prelevata. Si chiama Scambio Sul Posto (SSP).
      Altrimenti si può pensare di accumulare anche parte dell’energia prodotta di giorno, in delle batterie di accumulo, prima di immetterla in rete, così da eliminare anche il prelievo notturno, utilizzando l’energia accumulata nelle batterie, per le utenze domestiche che hanno bisogno di funzionare anche di notte, oppure caricare l’auto.

      • Lo scambio sul posto non è mai conveniente.
        Lo dicono tutti gli installatore.
        Infatti se fosse così non venderebbero più le batterie di accumulo.
        Invece conviene sempre fare un fotovoltaico dimensionato al proprio consumo e non all immissione in rete.
        Se invece di ipotizziamo di comprare le batterie da accumulo come in questo caso siccome le batterie sono 50 kilowatt uno dovrebbe comprare almeno una batteria da 20 kilowatt se compie 200 km al giorno.
        Costo della batteria?
        15000 20000 euro..

        • Scusate l’intromissione ma essendo un operatore del settore, in quanto progettista elettrico, mi permetto di fare un’osservazione riguardo la convenienza del fotovoltaico. In particolare voglio sottolineare il fatto che se l’impianto FV è installato a servizio di un utente che ha consumi diurni, dimensionato opportunamente produce un risparmio notevole sui costi dell’energia elettrica e conseguentemente anche sulle sugli oneri di rete, oneri di sistema e le tasse legati al consumo di energia elettrica. Il caso classico è quello di chi usa una pompa di calore per riscaldare/raffrescare l’ambiente, che funzionalmente collegata all’inverter dell’impianto di produzione riverserà i suoi consumi almeno in gran parte sullo stesso. Ma ci sono tanti altri utilizzatori che possono essere programmati per l’uso diurno anche senza la presenza dell’utente. Per non dire poi delle attività lavorative, i cui consumi sono comunque in gran parte diurni. Infine si può valutare anche lo storage, come già accennato qui, con l’accumulo durante le ore di produzione e l’utilizzo notturno.

          • Condivido. Infatti il fotovoltaico ha sempre più senso e conviene tantissimo, e l’ideale per sfruttarne le sue grandi potenzialità è di convertire tutto in elettrico, quindi il riscaldamento, il piano cottura, la caldaia a pompa di calore per l’acqua sanitaria, ed ovviamente l’auto per mobilità.

          • Chi dice che il FV ha solo senso con l’accumulo o che lo SSP è svantaggioso probabilmente vende batterie a caro prezzo.
            E’ la batteria a non avere senso a livello economico (e non solo) alle condizioni attuali.

    • Eccomi Samuele, in pratica Gianpiero fa 2/300 km al giorno ma l’autonomia della Tesla è da 500 km quindi lui ricarica prima o quando torna (ci mette 5 ore). E non ha problemi. poi suol tema consiglio quello che ha scritto Vito.

  3. OK abitando in un paese del centro italia faccio altre percorrerenze. Per esempio io faccio dai 50000 ai 60000 mila km e mia moglie 30000 km.
    Ma per 17000 km l anno conviene comprare una macchina? Mi sembra più che sia per un suo gusto di guida che per un risparmio economico.
    Perché pensare ad un auto elettrica con relativo impianto fotovoltaico per quei km non ne vale la pena a mio parere.
    E comunque è proprio il titolare che dichiara “Si ma io uso molto l’auto per lavoro”
    A me ripeto non sembra.
    E poi Continua sempre ” esplorare l’isola in modo ecologico e costo veramente contenuto. Elemento essenziale per il nostro bilancio”.
    Ma allora la sua risposta “È ovvio, che ognuno acquista l’auto in base alle proprie esigenze, non solo di percorrenza, ma anche in base al budget economico” volendo dire che si possono permettere un auto più costosa non è vero perché da come detto dal proprietario sta a guardare il risparmio addirittura su 17000 km l anno.
    E a tal proposto se guarda l economicità allora mi spiace ma ha sbagliato macchina. Soprattutto il per costo iniziale.

    • lei Samuele è un caso rarissimo, la percorrenza media in Italia e 1/5 di quanto lei dichiara. Con una percorrenza come la sua e potendoselo permettere l’unica scelta sarebbe la tesla model 3, considerando la diffusione attuale e prevista dei supercharger basta la base a poco più di 45.000 euro col contributo statale, è una elettrica che tra bolli assicurazione tagliandi durata e tenuta del valore nel tempo le consentirebbe risparmi enormi

      • Si ha ragione.. Comunque da noi mediamente una famiglia con 2 auto 30000 per auto li compie normalmente.
        Sul fatto che risparmierei invece si sbaglia.
        Infatti con una golf a metano risparmierei molto di più.
        Capisco che sono 2 categorie diverse ma a me basta e avanza. Infatti con 24000 euro l acquisterei e con 12 euro farei 400 km.
        Con questa risparmierei tantissimo

        • Samuele il risparmio è apparente. Non sta considerando il bollo, non sta considerando il costo dell’assicurazione, non sta considerando i costi annuale di tagliando e manutenzione, per non parlare di quelli ben più gravi ed irreparabili sull’ambiente, che incide non solo su di lei e sulla sua famiglia, ma anche sulla comunità e sulle generazioni future anche a livello di salute.
          Non voglio obbligare nessuno, ci mancherebbe, ognuno è libero di fare le proprie scelte. Il mio intento è quello di portare la mia esperienza e confrontarla con la mia precedente, ed anche con quella degli altri, per far capire in maniera chiara e semplice, la reale differenza.

          • Ci sono persone che purtroppo a scuola non ci andavano come nel suo caso.
            Eh si i conti proprio non sono il suo forte vero. Però le riesce bene a insultare!
            Quello l ha imparato bene.
            Per prima cosa le insegno un pò la matematica.
            Il vantaggio come qualsiasi persona normale che riesce a fare due conti é apparente con l elettrico, mi dispiace che non ci arrivi o che non voglia arrivarci.
            Eh si le rispondo così dopo i suoi insulti.
            Costo golf a metano 25000 euro più bollo 180 più assicurazione 200 euro tagliando ogni 15000 km 150 euro.
            Costo Tesla 45000.
            Differenza già incolmabile.
            Così l ha capita o glielo devo rispiegare?
            Lo dica senza problemi.
            Secondo punto. Fino ad oggi che macchine ha usato?
            Benzina, diesel?
            Bé io è 30 anni che uso il metano, già da quando ero piccolo l avevamo in famiglia.
            L ho forse accusata di aver fatto ammalare tutti?
            No. Invece lei, da demagogo Qual è l ha dovuto fare.
            Gran bella persona!
            Le batterie hanno un impatto ambientale.. L ha calcolato?
            Ah no?
            Bé glielo dico io.
            Non sapeva nemmeno che la parità tra l elettrico e il diesel avviene dopo 150000 km?
            Be si informi e prima di insultare gli altri si guardi allo specchio e insulti se stesso.
            Ma lei sa Qual è la mia e la sua impronta ecologica? No ma può insultarmi lo stesso?
            Bé prima di dire che io faccio ammalare gli altri e la mia famiglia si guardi dentro la sua che forse trova più sporca della mia.

          • Un appello a tutti: possiamo moderare i termini? Questo sito è nato per capire, per scambiarci esperienze, sapendo che nessuno ha la verità rivelata in tasca. Noi per primi, che in questi due anni di Vaielettrico.it pensiamo di avere imparato parecchie cose. E molte di queste sono arrivate proprio dai vostri commenti.

        • lei dice ?
          parlo io che ho la piccola VW a metano, 3 euro per 100 km
          una golf a metano dura la metà di una tesla model 3, le servono due golf a metano per percorrere lo stesso numero di km di una model 3, tra 10 anni la model 3 avrà un valore nettamente superiore alla golf a metano quantomeno perché lei può smontare la batteria ed utilizzarla per accumulo stazionario, i costi dei tagliandi imparagonabili a favore della model 3, se lei gira parecchio ci aggiunga il diverso trattamento per ztl parcheggi eccetera, le possibilità di ricarica gratuita sono tante specialmente al nord e tali possibilità con la diffusione maggiore delle rinnovabili a bassissimo costo non può che aumentare, la golf a metano mai si rifornirà gratuitamente, e via dicendo
          al posto suo e potendoselo permettere non avrei il benché minimo dubbio, la tesla model 3 tutta la vita

          • Ma io nutro dei dubbi Sui costi perché in genere con le auto ci faccio 300000 km.
            Si è vero che non mi rifornisco gratis ma nemmeno con la testa mi ricorderai gratis visto che il giorno sono fuori e anche se ci fosse lo scambio sul posto non sarebbe sicuramente conveniente.
            Solfato che una Tesla possa fare 600.000 km questo le posso credere.

    • Samuele facciamo chiarezza sono due le famiglie: una ha speso 20 mila euro per l’auto + il prezzo dello scooter con cui ha ridotto il numero di km dell’auto. Usano più l’auto per piacere perché il carburante non gli costa ovvero per andare da Olbia a Cagliari invece di spendere 50/60 euro di carburante spendono pochi spiccioli. Il ragionamento fila benissimo. Il proprietario della Tesla (non abbiamo messi i km percorsi perché gli è arrivata da pochi mesi) vende impianti solari e fa centinaia di chilometri al giorno, e lui ci risparmia più dei primi: carburante quasi a gratis rispetto alle centinaia di euro che spendeva prima ogni mese. Con i soldi risparmiati si paga la Tesla. Forse l’ho capita male dov’è il problema?

  4. Mi piacerebbe sapere quante sono in Italia tutte queste famiglie che si possono permettere la mod 3, ma anche la leaf.le famiglie sono con l “acqua alla gola ,è parlo di chi la deve mandare avanti con un reddito solo.servono incentivi e politiche serie, no supercar da 50000 euro.

    • Gentile Pietro l’Italia è la settima potenza economica al mondo. Ci sono milioni di italiani benestanti e pieni di soldi. Infatti si vendono Ferrari (poche, ma …) e leggendo la classifica delle auto vendute in Italia si vedono migliaia di auto che costano quanto e più della Tesla. Per di più come ci racconta l’imprenditore risparmiando sul carburante che si produce lui stesso si ripaga la rata mensile della Tesla perché viaggiando molto spende centinaia di euro al mese. Ma le storie sono due e l’altra famiglia ha fatto una scelta: via le due auto termiche e si è presa una elettrica spendendo 20 mila euro + lo scooter. La qualità della vita è migliorata, lo dicono loro, perché si possono permettere le escursioni fuori porta rispetto a prima. Fare centinaia di chilometri con l’auto termica costa qualche decina di euro, ora non li spendono. Noi facciamo conoscere le storie, ma il risparmio per una famiglia non è detto che vada bene per un’altra. Ognuno ha il suo stile di vita e consumo

  5. Come al solito lancio la mia critica. Che vuol dire ha il fotovoltaico é non gli Costa nulla?
    La lascia a casa di giorno e la usa di notte?
    Oppure va al lavoro tardi e la ricarica il pomeriggio?
    In effetti per 17000 km l anno non sono nulla.
    Da noi una famiglia media ne fa in media ne fa una 30000.

    • Grazie per la critica Samuele, Vito ha detto che utilizza lo scooter per andare a lavorare quindi farà la ricarica di giorno. Ma sul punto risponderà lui come ha fatto nel commento precedente. Però non ho capito la storia dei 17 mila chilometri, io abito a Bologna e lavorando quasi sempre da casa per fortuna l’auto la uso poco e non arrivo a 10 mila chilometri.Ho abitato a Parigi e la è deleterio pensare all’auto di proprietà vista l’estensione dei mezzi pubblici. La tendenza nei centri urbani del Nord Italia e la riduzione dell’uso dell’auto.

  6. Andrea Ceria, rispetto la sua critica, ma la invito ad andare oltre l’apparenza.
    È ovvio, che ognuno acquista l’auto in base alle proprie esigenze, non solo di percorrenza, ma anche in base al budget economico.
    Quello della mia famiglia è un budget monoreddito che supera di poco i 20 mila euro, ma il senso è, che eliminando due auto a combustione interna, quindi tutte le spese di gestione, oltre al carburante, compreso il bollo, diminuzione dell’assicurazione, diminuzione della manutenzione, anche se dovessi andare alla pari (cosa impossibile, perché il risparmio c’è), sto contribuendo a migliorare l’aria che respiriamo e sto dando soprattutto esempio a mia figlia, che al 1000% continuerà in questa direzione, senza tornare indietro.
    L’esempio di Giampiero, è simile al nostro ma ancora più attuabile, perché come ha ben detto lui, solo con la spesa di carburante, che aveva prima con un auto endotermica, si sta pagando la rata della Tesla, e con gli sgravi fiscali che qualsiasi altro imprenditore ha, il costo dell’auto può anche scaricarselo.
    Volevo sottolineare, che se ha percorso 34 mila chilometri, lo ha fatto in circa tre o quattro mesi, periodo in cui ha ritirato la sua Tesla.
    In Sardegna, pur avendo ancora bisogno di ampliare la rete di ricarica, abbiamo dalla nostra parte il fatto di avere un territorio circoscritto, per cui con un autonomia che va dai 300 ai 400 km, si arriva ovunque senza alcun problema.
    Nella Penisola, le prospettive sono più ampie sotto il punto di vista del territorio, ma le colonnine sono più diffuse, ed anche con una Zoe si possono percorrere facilmente le stesse strade che si raggiungono con un auto endotermica.
    Spero di essere stato esaustivo, e grazie per la sua critica. 😉
    Vito

  7. Belli questi racconti, davvero.
    Da buon italiano vorrei però muovere una piccola critica: una famiglia normale / nella media non può permettersi una Model 3 da 50.000 euro e non deve indebitarsi oltremodo per raggiungere il sogno della Tesla. Una Zoe da 20-25.000 sì. Ovviamente se uno dei due è imprenditore, il reddito giustifica anche la Tesla, sia ben chiaro…

    PS. Probabilmente da isolani non si rendono conto che le percorrenze per chi vive “in continente” sono più alte… 34.000 km in due anni con una Model 3 sono davvero pochi, considerando l’autonomia di questa macchina e l’uso famigliare.

    • Grazie Andrea per il commento positivo.
      Ti rispondo sulle critiche. Nell’articolo ho proposto due famiglia una che si può permettere la Zoe e una che si può permettere la Tesla. In questo modo rappresentiamo una fetta importante della società italiana. La Tesla costa? Si ma bisogna fare il confronto con auto della stessa categoria ovvero mele con mele, pere con pere. Ci sono famiglie che possono permettersi auto da 50 a 100 mila euro e oltre, se la comprano elettrica è meglio.

      Nell’articolo c’è la storia di una famiglia che usa anche lo scooter elettrico e ha trovato così il modo di usare meno l’auto e si spiegano cosi i 34 mila km. E la utilizzano sempre più per le escursioni. L’altra storia è quella della famiglia con la Tesla qui non ho indicato i chilometri perché è stata appena acquistata, ma il proprietario dice che fa centinaia di chilometri al giorno quindi spende centinaia di euro al mese in carburante. Soldi risparmiati che ora utilizza per pagare la rata dell’auto.

      Grazie ancora Andrea

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