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Agosto elettrico 2021: le vendite tengono, ma settembre…

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Sono oltre 6.500 le 500 elettriche vendute nei primi 8 mesi del 2021 in Italia: prima posizione.

Agosto elettrico 2021: causa ferie, le vendite si fermano a 3.247 veicoli a batterie, non male. Ma settembre, senza bonus statale, si preannuncia nero.

Agosto elettrico 2021: comanda la 500, poi la e-Up

agosto elettrico 2021

Agosto da sempre è un mese interlocutorio nelle vendite di vetture. E non stupisce che ci si sia fermati a poco più di 3 mila elettriche vendute, con la Fiat 500 sempre leader e la Volkswagen e-Up, di nuovo in consegna, in seconda posizione. La quota di mercato è comunque al 5%, il che significa che ormai su 20 auto che si vendono in Italia una è elettrica. Meglio di niente. Quel che preoccupa, e parecchio, è l’ultima parte dell’anno: i fondi a sostegno dell’eco-bonus sono esauriti e se il governo non ci metterà altri soldi il mercato EV è destinato a piantarsi. Con situazioni surreali, tipo potenziali acquirenti che avevano già una prenotazione in mano. E non possono più concludere l’ordine per l’improvviso (e comprensibile) defilarsi dei venditori. Stiamo parlando di incentivi che possono arrivare a 10 mila euro, decisivi per indurre a ripiegare su un’auto tradizionale. Peccato…

Boom delle ibride: ormai un terzo delle vendite

L’aria resta comunque pesante per tutto il mercato dell’auto: agosto segna un nuovo crollo, con appena 64.689 immatricolazioni. Il calo, segnala l’Unrae (qui l’analisi completa) è del 27,3% rispetto al 2020. Nei primi 8 mesi del 2021 si sono perse 260.000 unità vendute (con 1.060.182 autovetture complessive). Il calo è del 20% sul 2019 (il 2020, in piena era-Covid, non viene preso in considerazione). Dal punto di vista delle alimentazioni, benzina e diesel perdono circa la metà dei volumi, con la prima che scende a rappresentare 1/4 delle immatricolazioni del mese. Mentre il diesel si ferma al 21,5%. Il Gpl cresce sfiorando il 10% delle vendite, stabile il metano al 2,3%. In fortissima crescita le elettrificate: un’auto su tre tra quelle immatricolate in agosto è ibrida (31,7% di quota), con le full hybrid all’l’8% e lemild hybrid al 23,6%. Le ibride plug-in (PHEV) coprono il 4,9% delle immatricolazioni, leggermente meno delle elettriche pure (BEV), come si diceva al 5% di quota.

 

 

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8 COMMENTI

  1. Buonasera sig. Massimo,
    grazie per la precisaziine, anche le normative europee considerano emissioni zero allo scarico.
    Secondo il mio parere è proprio questo che non va bene, si dovrebbero omologare elettriche e plug-in sulla base del mix energetico di ogni paese membro.
    Questo avrebbe un doppio effetto,: quello di arginare il fenomeno delle ibride plug-in e di “incentivare” il passaggio a fonti primarie di energia pulita. Ho il sospetto che se si andasse a guardare l”emissione a partire dalla fonte primaria avremmo delle brutte sorprese anche nell’ambito delle auto elettriche(in certi stati supererebbero le soglie dellle prossime normative euro7). L’energia elettrica è un vettote energetico analogamente all’idrogeno e così come è corretto chiedersi come viene prodotto quest’ultimo, allo stesso modo ce lo dovremmo chiedere per l’energia elettrica e le normative ne dovrebbero tenere conto. La ringrazio per ospitare anche pareri critici sull’auto elettrica, una critica che però vuole essere costruttiva.

    • Il miglioramento del mix energetico per tutti i Paesi europei è già un obbligo fissato nei piani energetici al 2030 e al 2050 (decarbonizzasione totale), anche perchè interessa tutto il bilancio energetico, non solo quello dell’auto. Calcolare le emissioni dal pozzo alla ruota e nell’intero arco di vita delle vetture è esercizio non facile, e non solo per le elettriche, ma anche per le termiche. Chi l’ha fatto, comunque, è arrivato alla conclusione che le elettriche emettono cica metà CO2 rispetto alle termiche nell’intero arco di vita. https://www.vaielettrico.it/i-veicoli-elettrici-a-zero-emissioni/. Con forti differenze, però, tra Paese e Paese. In Europa il meno virtuoso è la Polonia che produce ancora la sua elettricità in gran parte con il carbone. L’Italia è meglio della media europea, comunque, con oltre il 41% da fonte rinnovabile

  2. I governanti vogliono fare i furbi non rinnovando gli incentivi per elettrico e plug-in o comunque rallentando rifinanziandoli successivamente ma gli italiani proprio dato il periodo incerto nel scegliere una motorIzzazione che non venga penalizzata nei prossimi anni semplicemente aspettano, questo va a rallentare anche tutte le vendite d’auto perchè chi era interessato alle categorie elettriche semplicemente come detto aspetta e quindi avremo dati sempre più pesanti… credo che non servirebbe una grande mente nel capirlo, voglio bloccare o rallentare l’elettrico ma poi le vendite complessivamente in Italia saranno pesanti e quindi i bilanci delle filiali italiani non saranno molto rosei…

  3. E’ assurdo che si sia rifinanziato l’ecobonus per le nuove auto endotermiche, quindi inquinanti, e non per le auto elettriche, quindi a 0 emissioni ! Cosa si puo’ fare per sollecitare lo Stato a riattivare gli incentivi per le auto elettriche ?

    • 0 emissioni allo scarico, ma per generare l’energia elettrica immagazzinata nelle batterie quante emissioni sono state generate? Quando finirà questa farsa delle zero emissioni sulle auto elettriche?
      Inutile ribadire che il 40% dell’energia elettrica viene da fonti rinnovabili.
      Evidentemente il 60% viene dalla combustione di idrocarburi(metano).
      Le auto elettriche non sono auto pulite, sono auto meno inquinanti delle termiche ma pur sempre inquinanti.
      Lo stato non sta togliendo incentivi alle auto pulite lasciandoli su quelle che inquinano, ma, più propriamente, sono finiti quelli sulle auto meno inquinanti e rimasti su quelle più inquinanti. Che poi più inquinanti,meno imquinanti
      .. che vuol dire? Più inquinante o meno inquinante non significa niente se non viene contestualizzato. Faccio presente che a livello di emissioni i motori termici attuali hanno valori centinaia di volte inferiori rispetto ai motori delle auto degli anni settanta. Per cui anche i motori termici attuali sono meno inquinanti (rispetto ai precedenti).

      • Forse, prima di scrivere, se ci si informasse un pochino con una veloce ricerca, già su questo sito:
        Articolo a cura di Tedeschini, dell’ 11 Gennaio 2021: https://www.vaielettrico.it/una-volta-per-tutte-lauto-elettrica-non-e-a-emissioni-zero/

        In ogni caso, la produzione dei carburanti è quella, da lì non si scappa.
        L’energia elettrica, al contrario, è producibile in diversi modi; al momento il mix nazionale è al 42% di rinnovabili, all’aumentare di installazioni, aumenterà anche questa.
        Già oggi, c’è chi raggiunge quote molto superiori con la carica da impianti FV.
        Con la mia e-up, in un anno di possesso, ho caricato per il 71% da FV, quindi sono al 71% di rinnovabili.
        Le termiche, di rinnovabili, sono a 0.
        Ciao

        • Buongiorno, ho letto anch’io quell’articolo.
          Ho solo voluto rappresentare la contraddizione che se l’auto elettrica non è a emissioni zero allora perchè viene considerata tale per le normative sulla regolamentazione degli incentivi. Perchè quando fa comodo sono pulite(ed ho letto molti commenti ed articoli in cui si parla delle auto elettriche come auto pulite) per poi dire che si scopre l’acqua calda quando viene fatto presente che inquinano. Evidentemente l’acqua calda chi fa le normative ancora non l’ha scoperta.
          Un saluto

          • Non semplifichi troppo. Le regolamentazioni degli incentivi considerano le emissioni “dal serbatoio alla ruota” come si usa dire. In questo senso l’auto elettrica è a zero emissioni, quindi pulita. Il discorso è diverso se si considerano quelle “dal pozzo alla ruota”, considerano anche le emissioni prodotte durante l’estrazione, la lavorazione e il trasporto dei combustibili e la produzione di energia elettrica o addirittura le emissioni “nell’intero arco di vita”, includendo anche quelle durante la produzione della vettura.

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