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Vigili del fuoco e ricarica nei garage dei condomini

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quanto costa ricaricare a casa
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Vigili del fuoco e ricarica: ci scrive un lettore, architetto, alle prese con un intervento che potrebbe prevedere l’installazione di wall-box nei garage. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it  

vigili del fuoco

Vigili del fuoco e ricarica: come comportarsi?

“Leggo l’affermazione che non esistono particolari timori da parte dei Vigili del fuoco per le auto elettriche. Vorrei conoscere il documento tecnico che lo sancisce. Sono alle prese a Modena con un intervento Superbonus 110% e stiamo valutando di installare pannelli fotovoltaici in comunità energetica e 22 wallbox, una per box esistente. A Modena i VVF sono molto ligi e prudenti, molto più che in altre parti d’Italia. E per dimostrare delle affermazioni occorrono delle circolari, meglio ancora regolamenti se non addirittura delle leggi. L’autorimessa è interrata e ha acquisito la necessaria certificazione antincendio. I tecnici specializzati si trovano sprovvisti di certezze e le sto cercando personalmente quale direttore dei lavori, quando si darà inizio ai lavori. Certamente consulteremo il comando dei Vigili del Fuoco, ma affermazioni come quella del 2018 mi farebbe felice se ci fossero le necessarie pezze d’appoggio“. Arch. Roberto Pallaoro.

vigili del fuoco e ricarica
Guido Parisi, da agosto a capo dei Vigili del Fuoco.

Vigili del fuoco e ricarica, le circolari a cui rifarsi

A noi risulta che si faccia tuttora riferimento a due documenti pubblicati dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La prima circolare è del 5/11/2018, “Linee guide per l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici”. Era stato costituito un gruppo di lavoro con aziende che installano colonnine e wall-box, Case auto, il Cuna , il Comitato elettrotecnico italiano (Cei), l’Enea e le università. Arrivando a conclusioni confortanti: “…allo stato attuale non risulta che i veicoli elettrici presentino un livello di rischio di incendio o di esplosione maggiore rispetto ai veicoli tradizionali. Inoltre…le stazioni di ricarica delle batterie risultano presentare rischi di natura prettamente elettrica“. Come dire: le cautele devono essere le stesse di quando ci si collega a una presa di corrente. Con un’avvertenza: “Non si esclude che eventuali nuove ricerche, soprattutto a seguito dell’attività sperimentale condotte sul comportamento delle batterie a ioni di litio sottoposte ad abuso termico, abuso elettrico ed urto, possano rendere opportuna la revisione delle linee-guida“.

vigili del fuoco e ricarica
La prima pagina della circolare del  26 giugno 2019.

“Più pericolosi metano liquido, idrogeno e GPL”

il 26 giugno 2019, il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco ha poi pubblicato un secondo vademecum con le Linee guida in caso d’intervento su veicoli elettrici. Si tratta di una panoramica sui fattori di rischio che interessano direttamente il soccorritore. Con una rassegna generale “sugli azionamenti elettrici e i supporti energetici che l’operatore deve conoscere e saper riconoscere durante il proprio lavoro“. È poi vero, come scrive il lettore, che i Vigili del Fuoco sembrano assumere atteggiamenti diverse a seconda delle varie province. Per quanto riguarda proprio Modena, abbiamo avuto modo di assistere a un intervento sul tema tenuto da un dirigente locale del Corpo, l’ing. Walter Melotti. “Non sono molto spaventato dall’introduzione di veicoli elettrici e ibridi, né vedo particolari pericoli che prendano fuoco“, disse. “Negli interventi di soccorso i vigili del fuoco sono abituati a operare in situazioni in cui c’è la presenza di corrente elettrica, anche ad alta tensione. Ritengo molto più pericoloso il metano liquido, che si sta diffondendo molto tra i mezzi pesanti. O l’idrogeno, di cui si comincia a parlare, o il tradizionale GPL“.

vigili del fuoco e ricarica“Ma attenzione alle ricariche in ambienti chiusi”

Le batterie al litio non emettono alcun gas, anche durante la ricarica, e sono ermeticamente sigillate”, disse ancora Melotti. “Il rischio è una reazione incontrollata, il cosiddetto thermal runaway. Ma siamo in grado di intervenire e far fronte a incendi come questi”.  In quell’occasione, però, il dirigente dei Vigili del Fuoco lanciò un alert sul tema dell’installazione delle colonnine di ricarica in ambienti chiusi, come le autorimesse. “C’è comunque un aggravio di rischio, oggi basta una normale pratica SCIA, ma sarebbe bene confrontarsi con i Vigili del fuoco”. Il dirigente ha citato il precedente dei pannelli fotovoltaici: “Anche in questo campo sono stati fatti molti errori, che si sarebbero potuti evitare se fossimo stati consultati prima. Intervenire ex post è sempre molto costoso“. Facendo presente, appunto, che gli incendi negli ambienti chiusi, come le autorimesse appunto, sono molto più violenti e pericolosi. Giusta quindi l’idea di consultare preventivamente i Vigili del Fuoco.

 Leggi anche: ricaricare a casa, servono autorizzazioni? E quali? Vediamo…  

 

 

 

 

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9 COMMENTI

  1. vero…basta una bobina di sgancio autoalimentata a sicurezza positiva…ed un pazzo di un elettricista che ti certifichi tutto a seguito di un pazzo di progettista che rediga un progetto. per pochi euri non lo farà nessuno, e il problema non sarebbero gli euri.

  2. So che questo politicamente sarebbe problematico perché ce ne sono ancora in giro troppe, ma il fatto che auto a benzina e gasolio vengano parcheggiate in garage chiusi senza particolari precauzioni antincendio sarebbe da mettere in discussione.

      • Infatti, non mi piacciono obblighi e divieti quindi preferirei non parlarne. Il punto è che le auto a benzina / gasolio hanno nel serbatoio un contenuto energetico molto elevato (45 litri di gasolio = circa 500kWh). In caso di incendio sprigionano un’energia davvero notevole. Inoltre c’è una certa disinvoltura nelle situazioni di fatto che si verifica quando c’è, da parte degli utenti, assuefazione al pericolo generato da una tecnologia consolidata come i motori a combustione interna.

  3. Io la wallbox in garage non sono ancora riuscito a metterla (garage in autorimessa interrata con più di 20 box). L’amministratore segnala la necessità secondo le norme antincendio di avere un unico punto di sezionamento dell’intera area box, xondizione che portando la linea personale dal mio contatore verrebbe meno.
    Nel caso qui descritto la linea sarebbe condominiale comune con misuratori dei consumi in ogni box? In tal caso non dovrebbero esserci problemi.

    • Marco: ci sono soluzioni tecniche che ti permettono di portare nel box la linea del tuo contatore pur mantenendo un unico pulsante di sezionamento.
      Ti consiglio di rivolgerti ad un Progettista Elettrico competente.
      Ciao da Paolo

      • vero…basta una bobina di sgancio autoalimentata a sicurezza positiva…ed un pazzo di un elettricista che ti certifichi tutto a seguito di un pazzo di progettista che rediga un progetto. per pochi euri non lo farà nessuno, e il problema non sarebbero gli euri.

  4. Condivido pienamente la vostra posizione:
    Mi permetto di farvi notare che:
    -) dal 1° agosto 2021 al Capo del Corpo Fabio Dattilo è succeduto: Guido Parisi.
    -) consiglio all’Arch. Roberto di rivolgersi ad un Professionista Antincendio (a questo link
    https://www.vigilfuoco.it/aspx/ricProfessionisti.aspx trovi l’apposito motore di ricerca) che ti potrà fornire tutte le delucidazioni tecniche e legislative ed istruire la pratiche necessarie presso i VVF.
    Ciao da Paolo Perotti

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