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I Vigili del fuoco: “Le auto elettriche? Non ci spaventano”

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I Vigili del fuoco ribadiscono di non avere timori particolari per la progressiva introduzione delle auto elettriche. Lo fanno questa volta per bocca di un dirigente dei pompieri di Modena, l’ingegner Valter Melotti.

I vigili del fuoco più preoccupati da metano liquido, idrogeno e GPL

I vigili del FuocoMelotti è intervenuto durante un corso di formazione organizzato dall’Ordine degli ingegneri della città emiliana: “Non sono molto spaventato dall’introduzione di veicoli elettrici e ibridi, né vedo particolari pericoli che prendano fuoco“, ha detto. “Negli interventi di soccorso i vigili del fuoco sono abituati a operare in situazioni in cui c’è la presenza di corrente elettrica, anche ad alta tensione. Ritengo molto più pericolo il metano liquido, che pure si sta diffondendo molto tra i mezzi pesanti. O l’idrogeno, di cui si comincia a parlare, o il tradizionale GPL”.

I Vigili del fuoco
L’ingegner Valter Melotti, dei Vigili del Fuoco di Modena

Le batterie al litio non emettono alcun gas, anche durante la ricarica, e sono ermeticamente sigillate”, ha proseguito. “Il rischio è una reazione incontrollata, il cosiddetto thermal runaway. Ma siamo in grado di intervenire e far fronte a incendi come questi. Certo, il numero delle auto in circolazione è ancora limitato e serve una casistica più ampia, ma al momento ripeto che non siamo spaventati“. Una linea, quella espressa dall’ingegner Melotti, che ricalca i concetti della circolare (qui il testo integrale) pubblicata il 5 novembre 2018 dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Il documento, firmato dal responsabile Gioacchino Giomi, è intitolato “Linee guide per l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici”.  

“Cautela con le colonnine nelle autorimesse”

In seguito, il 26 giugno 2019, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha pubblicato un secondo vademecum con le Linee guida in caso d’intervento su veicoli elettriciSi tratta di una panoramica sui fattori di rischio che interessano direttamente il soccorritore. Con una rassegna generale “sugli azionamenti elettrici e i supporti energetici che l’operatore deve conoscere e saper riconoscere durante il proprio lavoro“.

pompieriIl tutto accompagnato da una serie di schede tecniche di approfondimento che, nel tempo, verranno integrate e ampliate. Tra queste anche come leggere le “Rescue Sheet”, le schede di soccorso che i costruttori devono realizzare per ogni modello. Melotti ha però lanciato un alert sul tema dell’installazione delle colonnine di ricarica in ambienti chiusi, come le autorimesse. “C’è comunque un aggravio di rischio, oggi basta una normale pratica SCIA, ma sarebbe bene confrontarsi con i Vigili del fuoco”. Il dirigente ha citato il precedente dei pannelli fotovoltaici: “Anche in questo campo sono stati fatti molti errori, che si sarebbero potuti evitare se fossimo stati consultati prima. Intervenire ex post è sempre molto costoso“. Melotti ha fatto presente che gli incendi negli ambienti chiusi, come le autorimesse appunto, sono molto più violenti e pericolosi.

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