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Vicenza, fine delle ricariche gratuite: “Che delusione”

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Vicenza, fine delle ricariche gratuite nelle 10 colonnine installate nel 2019: ora si paga 0,56 euro/kWh, ci segnala Giuseppe, un lettore deluso. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

VicenzaVicenza, fine delle ricariche gratuite, ora si paga 0,56 euro al kWh

punto interrogativo“Vorrei rendervi partecipi della situazione colonnine di ricarica nella città di Vicenza, penultima nella classifica Legambiente delle città più inquinate d’Europa. Solo pochi anni fa (forse nel 2019?) il comune di Vicenza per promuovere l’utilizzo bev installò una piccola rete di circa 10 colonnine a due prese (da 3kW-10KW-20Kw) per la distribuzione gratuita di energia elettrica. Situate per lo più nei parcheggi AIM del Comune (ora in concessione a GPS).

Dopo aver fatto richiesta al Comune, con l’app Lampionet e/o Aimove, era possibile agganciarsi per ricaricare la propria bev gratuitamente. Ora a distanza di pochi anni, nel corso di pochi mesi, il comune di Vicenza, ripeto: penultimo nella classifica delle città con l’aria più inquinata d’Europa, ha deciso di smantellare tutto. A favore di una (evidentemente più remunerativa € 0,56/kWh) rete di colonnine gestita dal fornitore di energia elettrica AGSM AIM, di proprietà dello stesso Comune!“.

“Non chiediamo energia a costo zero, ma almeno un prezzo scontato è possibile?”

“Così facendo, ha messo in difficoltà tutti quei suoi cittadini che avevano creduto in una politica pianificata e lungimirante del Comune. Decidendo di investire nell’acquisto di una bev (non necessariamente di lusso ma anche utilitaria, spesso si pensa solo alla Tesla!).

Come me, penso che anche gli altri possessori di bev, che per diversi motivi non possono caricare a casa, non chiedano energia a costo zero. Ma quantomeno che venga proposto un prezzo scontato. O un limite di ricariche gratuite che permetta di giustificare l’acquisto già effettuato della nostra cara bev, che contribuisce a contenere l’inquinamento dell’aria della nostra super fumosa Città. Grazie a Vaielettrico per ospitare nella sua rivista queste mie righe. Gradirei un Vostro commento su questa situazioneGiuseppe V.

VicenzaLe colonnine gratis stanno sparendo un po’ ovunque…

punto interrogativoRisposta. Una situazione analoga si è verificata da tempo a Verona e francamente pensavamo che anche Vicenza avesse abolito da tempo le ricariche gratuite. Non ci stupiamo della mossa: regalare l’energia era un fatto anomalo, legato a una fase pionieristica e promozionale dell’auto elettrica. E un po’ ovunque lo si sta eliminando, Autostrada del Brennero compresa.

Di questi tempi, poi, 0,56 non è neppure un prezzo esoso: le maggiori catene nazionali, Enel X e Eni-Be Charge, nelle colonnine AC hanno prezzi rispettivamente di 0,69 e 0,65. Quel che ha fatto il gestore AGSM AIM è  preparare dei pacchetti di abbonamenti per consentire ai clienti abituali di pagare un prezzo medio più contenuto. Con 3 pacchetti: 30 KWh a 15 euro, 75 KWh 32 euro o 150 KWh60 euro, quest’ultimo decisamente vantaggioso di questi tempi.

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35 COMMENTI

  1. Abito a Vicenza, ho una bev e da quando sono a pagamento, a meno che non sia obbligato carico sempre a casa dove pago meno di 0.19€ per kWh.
    Io psicologicamente mi rifiuto di pagare più del doppio della tariffa di casa (completa di tutte le tasse e spese eh quella cifra) quando faccio viaggi lunghi. Privilegio il programmate presso punti di ricarica gratuiti. Se proprio devo ricarico a pagamento ma è molto raro. Oramai solo a consumo.

    • Questa posizione fa quasi ridere.
      È come pretendere di andare al ristorante e pagare il cibo la stessa cifra che spenderesti mangiando a casa tua.
      È corretto privilegiare la ricarica domestica (che cmq in ogni caso ha un costo iniziale importante, che va tenuto in buone condizioni e che le tariffe possono variare).
      Il gratis è il male assoluto perché porta ad abusi e a cattive abitudini.
      Invece di fissarsi sui costi andrebbe preteso che le colonnine siano funzionanti sempre e ovunque alla velocità indicata.

  2. Francamente non comprendo con che faccia si pretenda energia gratuita per la ricarica delle elettriche, per cortesia qualcumo mi spieghi cosa spinge una persona disposta a spendere decine e decine di migliaia di euro per un auto a pretendere l’accattonaggio elettrico.

  3. Scusate , la Norvegia patria dell’auto elettrica per eccellenza estrae petrolio come non ci fosse un domani , sulle loro pratiche di pesca ci sarebbe molto da discutere e in questi giorni stanno passando leggi per l’estrazione mineraria nei mari profondi
    L’Inghilterra ,anche lei patria del green sta rifornendo ( non unica per carita) la guerra Ucraina con armi all’Uranio impoverito ( armi queste che per me non dovrebbero nemmeno essere pensate)
    Detto ciò vi viene mai in mente che i vostri desideri siano un pelino scollegati dalla realtà?
    Sul tema auto , notizia di oggi ( almeno io l’ho letta oggi) stellati, renault e ww hanno prolungato la produzione delle city car termiche che avevano “dismesso” per ora al 2026 tardando di conseguenza l’uscita delle equivalenti elettriche,alla fine gli affari sono affari a quanto pare

      • Quello che lei sa già benissimo , se parliamo di INQUINAMENTO E MORTI CONSEGUENTI l’auto elettrica è l’aspirina contro il cancro
        Voi questo non lo vedete come uno dei problemi di distacco della gente ( tradotto ” mi impegno allo spasimo con risorse di tempo e denaro ma incidono per lo o,) da questa transizione vista a torto o a ragione come elitaria e sostanzialmente irrilevante
        Comunque liberi di continuare a picchiare contro un muro……io lo faccio da una vita

        • Centonovantasette Pesi aderenti all’Onu hanno sottoscritto l’impegno a ridurre l’utilizzo dei carburanti fossili, eliminandolo entro il 2050. Mi dica lei come sarebbe possibile senza bandire i veicoli a combustione interna. Nessuno dice che è l’unica soluzione, ma è una delle soluzioni imprescindibili.

      • Dimenticavo , queste risposte sono dovute al fatto che si continua a parlare sempre di morti che sembrano riguardare solo ed esclusivamente le auto quando invece io e lei sappiamo benissimo che riguardano l’inquinamento tutto e che è corretto sottolinearlo perché ( e sono più d’accordo di quello che crede) la vera battaglia su questo argomento e più ampia in più secondo me danneggia le stesse bev perché molti ( e si fidi di questo molti) le associano ad una mera operazione industrial/ finanziaria
        Invece inglobandole in un discorso più ampio forse si sarebbe meno impattante ma molto più efficaci
        Ma come si dice a Roma siete de coccio 🙂

          • Mi rendo conto adesso che è sicuramente un mio problema di comunicazione
            Guardi che io non ho qualche questione personale con lei o con la redazione, sono solo un po’ pignolo quando si semplifica troppo su alcuni argomenti e quindi tendo a diventare provocatorio
            Quindi alcune affermazioni sono a rispondere alle semplificazioni talebane di alcuni scriventi
            Sul resto posso solo dire che personalmente non vedo questo grande impegno a discapito del numero di paesi firmatari per generalizzare le soluzioni e socializzare gli impegni economici
            E questo francamente mi mette una grande tristezza

    • Buon dì Ivan.s
      come ha detto massimo per dire che?
      poi però mi domando: ti sei chiesto perché hanno prolungato la produzione delle piccole ICE? sarà forse che le norme euro7 annacquate lo permettono dopo una forte pressione delle lobby!!!
      Tralasciando l’annacquamento dell’euro7, secondo te tra 5-10 anni continuando a ritardare gli investimenti verso la transazione elettrica l’Europa sarà in grado di reggere la botta dell’industria Cinese? Oppure ci ritroveremo ad essere sempre più una semplice provincia per gli sbocchi commerciali dei loro prodotti (comprese le auto) come oggi siamo lo sbocco per il petrolio dei paesi del OPEC?

      • Condivido , ma potrei dire che ai cinesi ci siamo consegnati noi mani e piedi legati
        A casa mia prima si pianifica con la lista di ciò che serve ( denari , materiali , professionalità ecc ecc) e poi in base a quello decidi la strada usando quello che passa il convento
        Ma forse sono strano io

        • La UE può solo legiferare, ovvero dare un indirizzo politico con qualche piccolo finanziamento.
          Poi sono i privati che devono metterci i soldi e in base al tanto mercato libero non legato alla burocrazia dovrebbero pianificare ed immettere i prodotti.
          Oppure ci ricordiamo della pianificazione centralizzata quando ci fa comodo???

          • Infatti questa UE ferma in mezzo al guado è la sintesi di molti problemi
            Da sempre il mio sogno e vedere la UE modello Stati Uniti ( magari eliminando i difetti) che come paese liberale infatti non ha imposto il ban ma sta procedendo ugualmente, anzi meglio e con più democrazia
            Ma so che per vedere una UE così non vivrò abbastanza

          • Ci andrei piano con la narrazione che solo l’Europa….

            Dal rapporto Bloomberg NEF di fine anno: California continues to push ahead with its Advanced
            Clean Cars II policy, which puts the state on a path to
            phasing out ICE vehicle sales by 2035. Ten other states
            have signed or are in the process of signing onto that
            policy since it was finalized in 2022.
            The policy calls for EVs and FCVs to rise to 35% of new
            passenger car sales by 2025, 68% by 2030 and 100% by
            2035. In that year, PHEVs that meet necessary
            requirements can make up to 20% of new sales.
            In the US, 17 states have adopted California’s LowEmission Vehicle and greenhouse gas emission
            regulations.
            These markets comprise 41% of the existing US
            automotive fleet for passenger vehicles in 2022.
            While a national ICE phase-out policy in the US is
            unlikely, California has previously pushed automakers
            forward by adopting more stringent standards.
            In addition, 15 states have also adopted California’s ZEV
            standard.

        • Non ho mai detto solo l’Europa mi sono limitato a sottolineare come gli Stati Uniti intesi come nazione applichino una forma più democratica di ban che lei per altro conferma visto che ha postato una legge che la California ed altri stati hanno deciso di applicare ed altri no in base ai desiderata dei propri elettori ( o magari altri interessi , sarebbe meno nobile ma comunque legittimo)
          Non mi sembra in questo caso che noi si abbia detto cose troppo diverse

          • Lasci stare la democrazia, per favore. Ue e Usa hanno architetture istituzionali diverse. Ma è più che evidente che il tema ambientale legato ai problemi delle auto termiche è presente anche negli Stati Uniti, come in Cina e in gran parte del mondo industrializzato. La tendenza è smettere d produrle anche lì.

  4. Con quel che vostanj sarebbe un bel aiuto anche quello, poi l’INPS e lo stato ringrazierebbero per i soldi pensione risparmiati …. siete o non siete patriottici vou teslari? 🙂

    • Buon dì Antonio,
      credo che tu abbia le idee un po’ confuse. Non tutti i proprietari di un’auto elettrica hanno comprato una Tesla, in particolar modo la redazione non mi sembra l’abbiano fatto.
      Forse alcuni lettori come me, ma io non l’ho comprata per altruismo ma semplicemente perché ho reputato più gratificante buttare dei soldi su una BEV con marchio Tesla rispetto ad una ICE trovandomi nella necessità di aggiornare il mio parco auto (vecchio di 20 anni).
      Quindi, con i miei tempi di sostituzione di un veicolo mi sono semplicemente portato avanti evitando di trovarmi costretto a sostituire tra 10 anni l’ICE che avrei potuto acquistare visto che la tecnologia delle auto termiche sarà difficile da usare tra 10 anni (possibili limitazioni al traffico anche nelle province, costi carburante che con ogni probabilità saliranno alle stelle, ecc…).
      Prevenire è meglio che curare.

    • A parte che il 75% delle BEV circolanti in Italia NON è Tesla, identificare Vaielettrico con Tesla significa non avere capito molto di quello che ha letto finora… oppure lei è un giornalista e infilare la parola Tesla seguita/preceduta da un aggettivo a caso è semplice abitudine.

  5. Siamo d’accordo che il costo della ricarica sia impattante. Ma per ridurre davvero l’inquinamento, ci si deve stancare e anche se con le difficoltà del caso, veramente, iniziare a usare i mezzi pubblici, sopratutto nelle città dove esiste una rete, e anche mobilita dolce come ebike. (Ma d’inverno fa freddo, d’estate fa caldo….non ci sono piste ciclabili sicure….. 😞)
    La nostra pigrizia e comodità ci rende purtroppo schiavi di mezzi privati, che sicuramente potrebbero essere usati moooolto meno.
    Ricordo qualche anno fa, quando abitavo in centro Torino, in una mansarda fatiscente, che dal giorno in cui venivano accesi i riscaldamenti oltre al fatto di avere un aria irrespirabile, sul davanzale della finestra si depositata una bella patina nera.
    Quindi si, uso consapevole delll’auto. Variazione delle abitudini domestiche (abbassamento termostati). E riduzione progressiva dei combustibili fossili.
    Siamo sulla strada giusta, bisogna solo cercare di accelerare un po…
    Grazie a tutti per le brillanti osservazioni.

    • Bollo gratis solo per un periodo di tempo limitato, strisce blu dipende da comune a comune, assicurazione ridotta a me non sembra più di tanto, cariche gratis dove? Con calma le stanno tirando via ovunque.

  6. Ma oltretutto se è come dice la redazione hanno abbonamento da 0,4€/kWh che è straconveniente per chi abita in zona. Fatevi l abbonamento e usate quello che non andate in bancarotta. Poi tema salute e inquinamento siamo tutti d’accordo che si può e si deve fare si più

  7. A Udine prezzi oltre i 70 cent.
    Comunque, come per la politica sulla bici in condivisione ecc… prima si crea l’infrastruttura, poi il resto, se c’è un progetto predeterminato serio.
    Il rischio è quello della seguente speculazione:” se il problema dell’inquinamento fosse così serio e imminente, avrebbero dedicato maggiore attenzione a tale progetto e a numerosi aspetti inerenti quest’ultimo, tra cui la numerosità e la distribuzione uniforme delle colonnine”.
    Il problema dell’inquinamento è indubbiamente reale. Ma la sua gestione lascia pensare a molti che la piccola fetta dell’automotive europeo sia solo terreno di speculazione.
    Il cliente si lamenta di un dato normale. Invece di lamentarsi del fatto che, per un problema serio e imminente, il comune con l’aiuto statale avrebbe potuto dedicare molte risorse per un carsharing elettrico e diffuso nelle zone più inquinate d’Europa, almeno per delocalizzare un pochino lo smog.

  8. Permettetemi di dire: “era ora”. Dove ci sono le colonnine gratuite c’è l’abuso dell’uso (LIDL, comune di Verona, Autobrennero etc.) con automobili attaccate 24 ore s 24 che magari si danno il cambio con altre su appuntamento lasciando a piedi chi avrebbe realmente bisogno di ricaricare . Sono d’accordo con la richiesta di prezzi scontati, ma anche con una interoperabilità che dovrebbe diventare OBBLIGATORIA tra tutti gestori: se vuoi vedere corrente per auto ti metti in rete con gli altri, altrimenti ciccia.

  9. Che dire, meglio i soldi della salute. Le amministrazioni comunali pensano a fare più cassa possibile e non pensano alla salute dei concittadini . A me hanno fatto tre contravvenzioni per essere entrato in ZTL senza permesso con l’ auto elettrica e poi bloccano il traffico per le vecchie auto a benzina e gasolio. Qual è la logica? I soldi: l’ auto é sempre stata fonte di entrate. Nessuno blocca i riscaldamenti inquinanti. Respirate e morire democraticamente

    • E perché uno che ha la macchina elettrica dovrebbe per forza entrare in una ZTL? Il significato di ZTL è proprio per ridurre il traffico, non per aggiornarlo (Zona Traffico Limitato, non Zona Transita Liberamente)

      • Sai il significato di Traffico limitato? Limitato a chi e per cosa? Sai perché esistono le ZTL? Basta pagare il permesso per entrare ed inquinare? Ma chi se ne frega della qualità dell’aria, vogliamo i soldi.

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