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Troppe richieste, stop al leasing sociale alla francese

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Il presidente Macron (qui in un carro di Carnevale) sembra indicare la strada.

Stop al leasing sociale in Francia: troppe richieste, dopo poco più di un mese. Ma si ripartirà da gennaio dell’anno prossimo. 

Presentato a metà dicembre e in vigore all’inizio di quest’anno l’incentivo speciale per l’utilizzo delle auto elettriche pensato dal governo francese per allargare la platea ai meno abbienti (quelli con un reddito fiscale unitario di riferimento inferiore a 15.400 euro) è già stato di fatto interrotto da metà febbraio. L’annuncio ufficiale arriverà a giorni, ma già le richieste vengono respinte.

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Per una Twingo elettrica appena 40 euro al mese

Stop al leasing sociale: già arrivate 80.000 richieste

Il leasing sociale era incentrato su un generoso sussidio statale che copriva l’intero anticipo, fino a un massimo di 13.000 euro. In modo che poi la rata mensile fosse non superiore ai 100 euro.  ma in alcuni casi di parte addirittura da soli 40 euro al mese, come per la Renault Twingo.

Il governo aveva previsto di autorizzare circa 25.000 pratiche nel 2024, ma dopo pochi giorni aveva ricevuto 80.000 richieste!

Come riporta il sito francese Autos Infos, il leasing sociale verrà  fermato con un decreto. Anche perché i concessionari hanno lanciato un allarme: con tanti veicoli venduti cresce il rischio finanziario di ritrovarsi fra tre anni, scaduto il leasing, con un enorme valore di auto da rivendere, a prezzi di saldo.

Si riparte dal 2025 con più made in France

Lo stop al leasing sociale è stato preannunciato da Roland Lescure, ministro dell’Industria e dell’Energia, domenica scorsa. Ha detto che il leasing sociale tornerà, ma ovviamente non prima del 2025. Tra l’altro potrebbe comprendere i tanti nuovi modelli elettrici made in France attesi per quest’anno; come per esempio la  Renault 5.

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10 COMMENTI

  1. Alla fine la Francia non è così diversa dall’Italia! Fanno sussidi e facilitazioni e un attimo dopo li ritirano…gli italiani questo l’hanno già visto tante volte.

    • Con una differenza: in Francia li cambiano perché hanno troppo successo. Qui perché i fondi restano inutilizzati

  2. L’auto elettrica è usata dai politici a fine elettorale: chi l’avversa chi la favorisce, ma senza sapere cosa ne pensano i cittadini: i cittadini (nel senso di chi abita in una città) l’auto elettrica se avessero la possibilità di poterla ricaricare facilmente ed a costi accettabili la comprerebbero oggi visto che non è esteticamente e funzionalmente (come capacità di carico e dimensioni) diversa da una termica. Per il pericolo di trovarsi a fine leasing con enorme parco macchine usate da rivendere mi sembra che non si pongano le concessionarie di come gestire i parchi macchine di endotermiche una volta che la.gente ha cominciato a preferire le elettriche

  3. vediamo se “scoppia la 2a rivoluzione francese” …

    Allons enfants de la Patrie,
    Le jour de gloire … et le BEV … sont arrivé !

      • eh già … i francesi le giga-factory x batterie le fanno .. mica come noi italiani che tra poco ci mettiamo l’ “elmo di Scipio” … e andiamo col somarello ….

      • Allons enfant de la batterie
        Le jour de charge est arrivé!
        Contre nous de la tyrannie,
        L’étendard de l’essence est levé
        L’étendard essence est levé.
        Entendez-vous dans les campagnes
        Mugir ces féroces no-watts?
        Ils viennent jusque dans vos bras
        Empoisonner vos fils et vos compagnes!

        Aux charges citoyens!
        Posez partout des bornes!
        chargeons chargeons,
        Le Diesel impur
        Jamais dans nos bagnoles!

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