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Tariffe di ricarica, che cosa si prevede?

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Tariffe di ricarica, che cosa si prevede? È la domanda di Gianluca, rimasto spiazzato dagli ultimi aumenti nelle colonnine pubbliche. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it

tariffe di ricaricaTariffe di ricarica: l’abbonamento non mi conviene, ricarico spesso a casa…

“Premetto che ho una Dacia Spring con cui non faccio molti chilometri e che normalmente mi ricarico con impianto fotovoltaico. Ciò non avviene tra metà Novembre e metà Gennaio. L’auto la ho da metà Dicembre. Non faccio nessun abbonamento flat per mancanza di convenienza e utilizzo (per ora l’ho caricata 2 volte a colonnine Enel X Way). Che cosa ne pensate del fatto che fino a poco tempo fa il costo del kWh era 0,58€, mentre ora è a 0,69€? Seguo sempre i servizi sul canale YouTube di Vaielettrico. E mi ricordo vari servizi di fine 2022 dove si parlava della tariffa a kWh che, dato il momento particolare, era destinata a scendere, ma a quanto pare avviene il contrario. Avete previsioni rispetto alle tariffe a consumo da parte dei gestori che, a quanto pare, stanno aumentando in maniera significativa? Un cordiale saluto e grazie per tutta la vostra preziosa informazioneGianluca Paroni

tariffe di ricarica

Qual’è la situazione, che cosa può accadere

Risposta. Anche noi ci aspettavamo un ribasso, visto che il prezzo dell’energia elettrica (anche per uso domestico) continua a scendere. Vero è che  gli investimenti di tutti gli operatori della ricarica sono stati ingenti e con l’attuale tasso di utilizzo delle colonnine il ritorno non c’è ancora. Ed è vero anche che i repentini aumenti di costo dalla materia prima-energia, lo scorso anno, non si sono interamente riversati sulle tariffe. Tant’è che molti automobilisti preferivano rinunciare alla ricarica domestica e rifornirsi dalla rete di ricarica pubblica. Approfittando dei vantaggiosi abbonamenti flat. Che cosa accadrà nell’immediato futuro per le ricariche a consumo? Difficile prevederlo, tante sono le variabili in campo. Diciamo che una volta ammortizzati gli investimenti in corso e con l’aumento del tasso di occupazione delle colonnine i prezzi dovrebbero cominciare a calare. Sperando che tra i vari operatori si crei una vera concorrenza.

— Leggi anche / La mappa interattiva delle 106 stazioni di ricarica in autostrada: dove sono, a che potenza ti ricaricano. Clicca e pianifica…

 

 

 

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23 COMMENTI

  1. dovremmo dare alle cose il loro nome: non “abbonamento” ma bensì “tu dacci un tot al mese a fondo perduto e noi ti facciamo uno sconto, se arrivi a usarlo”.

    ma capisco che romperebbe l’incantesimo a molti.

  2. Approfitto di questo articolo per chiedere a tutti una opinione su qualche tariffa domestica interessante. Qualche suggerimento su un fornitore interessante?

    Grazie.

  3. la giustificazione dell’aumento (ammortizzare gli investimenti) non ha alcun senso, e chiunque lo capisce.
    Se faccio un investimento ho un business plan che prevede margini precisi. Non cambio le cose seguendo come tira il vento. In più strozzare in questo momento il costo (riducendo la convenienza dell’elettrico) scoraggia l’allargamento dell’utenza che ben più può fare in merito ai tempi di ritorno rispetto all’amento delle tariffe. Lo sanno loro e lo sappiamo noi, potremo evitare queste scuse inutili? Ben presto sapremo se è cartello (Antitrust ci sei?!?) oppure se è stata una scelta sbagliata da parte di EnelX. Il prezzo al consumo dovrà diminuire, così come è aumentato (perché, EnelX, è aumentato, ricordatelo, non ricordare solo che non hai aumentato gli abbonamenti, il prezzo al consumo lo hai alzato…) altrimenti non è libero mercato.

  4. Basta giustificare questi spacciatori di energia
    Quanto pagano un kW che vendono a non meno di 60 cent a me danno 7 cent a kW vuol dire che sarà probabilmente quello che danno per un kW da centrale nucleare quindi quasi se non di più almeno 10 volte tanto stiamo tranquilli non ci rimettono anzi ci straguadagnano alla faccia di cerca di migliorare l’ambiente

  5. Per come utilizzo la’uto elettrica io, sono anch’io un ricaricatore casalingo e un utilizzatore molto saltuario delle colonnine, per cui fino ad ora un abbonamento non mi è mai convenuto.
    Venerdì scorso 7/4 ho però scoperto che, grazie a Nextcharge, ho potuto ricaricare 10,65 kWh in 43 minuti presso una colonnina AC 20,4 kW di Enel X della mia città a €0,57/kWh + €0,01/minuto (= €6,51) invece degli €0,69/kWh (= €7,35) chiesti da Enel X.
    Una differenza insignificante, certo, ma volete mettere il gusto di inviare un segnale a Enel X…

    • Purtroppo quella che dice lei, immagino involontariamente, è una delle tante fake news sull’elettrico. In realtà anche sull’energia elettrica sono applicate già oggi le accise.

  6. Per ammortizzare gli investimenti è necessario allargare la base degli utenti, vessare invece i pochi che hanno avuto il coraggio di passare all’elettrico pare una strategia che ha un obiettivo diverso.
    Forse le diverse lobbies non si pestano i piedi l’una con l’altra?

  7. Tempo fa ho letto un articolo che in America le colonnine molto veloci in DC possono raggiungere il costo di oltre $100.000. quelli stimati di Tesla sono circa $50.000.
    Le colonnine in AC costano meno ovviamente ma comunque non sono regalati.
    Non penso che in Europa costano diversamente.
    È ovvio che le società devono ammortizzare questi investimenti.

    • Io mi rifornisce a due colonnine una da 11 kW e una da 50 con un bel cartello finanziata dalla comunità europea…. Ma il costo è sempre alto quindi quando ricarico pago 2 volte…. 🤔

  8. Se non hai a bastanza energia in inverno fai un piccolo abbonamento mensile ma fallo . Oggi mi sembra be Charge sia il .migliore e va in roaming su tutto

    • Ma ha i FV per cui ha anche una presa o una WB. Attualmente, prezzi di aprile-giugno 2023 col maggior tutela il prezzo marginale è (tutto il resto sono spese fisse)
      F23 (si carica la notte) 0,11245 €/kWh + trasporto&contatore quota energia 0,00943€/kWh + accisa 0,0227 €/kWh + i rinati oneri di sistema ASOS+ARIM 0,030263 €/kWh + IVA per un totale di 0,1923273 €/kWh. Non c’è bisogno di alcun abbonamento.

  9. Vero è che gli investimenti di tutti gli operatori della ricarica sono stati ingenti e con l’attuale tasso di utilizzo delle colonnine il ritorno non c’è ancora.

    Mi dispiace, ma non sono affatto d’accordo con questa affermazione. Se io investo su qualcosa, lo faccio perché so che ciò mi può con ottime o buone probabilità darne profitto. Se ho davanti un parco auto che carica per il 90% a 100kwh e decido di installare colonnine costosissime ultra ultra fast fino a 350kwh, per forza non avrò un ritorno economico nel breve o medio period!
    È tutto calcolato e, tutti i gestori si adegueranno all’aumento delle tariffe.

    • Diciamo che se devono aspettare l aumento delparco auto per poter guadagnare ed abbassare le tariffe allora stanno freschi

    • Intanto dovrebbero lavorare per evitare parcheggi selvaggi con chiamate automatiche alle forze di polizia

  10. hai la fortuna di poter ricaricare da casa, oltretutto da FV, dove sta allora il problema? E’ la strada maestra alla convenienza dei BEV.

    • Ma non sarà una strada percorribile da tutti.
      E’ ovvio che le tariffe delle ricariche non potranno superare il costo di un viaggio a benzina in autostrada.
      A velocità autostradali un’auto fa circa 5/6 Km/kWh… un punto medio di pareggio in autostrada non può superare i 60 centesimi a kWh con il pay per use.

      • Esatto, sono gli stessi conti che facevo io.
        Anzi, per dirla tutta a 60 centesimi si va in pari nei costi di gestione, ma l’eventuale differenziale di acquisto tra benzina e elettrico rimane tutto sul groppone (segnatamente nei segmenti più bassi del metcato… tipo a/b e in gran parte c).

        Una tariffa a consumo di 70 centesimi alle slow, per non parlare delle fast, se uno di base ricarica a casa come il sottoscritto è semplicenente disincentivante. Uscire dal raggio della batteria e dover ricaricare alla colonnina tecnicamente diventa un salasso, che sì, si può anche affrontare, ma sa di presa in giro. (Sottotraccia la ricerca di una piccola elettrica non è morta, ma i conti ormai sono sconfortanti. A meno di non trovare l’affarone, con queste cifre una piccola a benzina ormai all’atto pratico mi costa di meno almeno per i primi sette otto anni… )

        • Chiaramente ognuno deve fare le valutazioni secondo l’uso che fa dell’auto.
          Normalmente non faccio viaggi lunghi (rimango nel range dei 200 Km), pur facendo circa il doppio dei Km medi di un italiano.
          Nei viaggi lunghi occasionali sarà necessario organizzarsi, magari con una flat… e pazienza se viene costare 30 € in più rispetto alla necessità. Funziona però solo se è occasionale.
          Per chi vive e ricarica invece in autostrada è una follia e non potrà continuare a questi prezzi.

          • Sicuramente il discorso ricariche in autostrada è importante ma ad oggi solo Enel X ha fatto aumenti in controtendenza rispetto al prezzo energia.
            Vedremo cosa faranno gli altri che si abbonamenti sono ancora interessanti

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