Home Aziende Sopravvivere al nuovo clima? Il vigneto diventa elettrico

Sopravvivere al nuovo clima? Il vigneto diventa elettrico

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Gli eventi meteorologici di questi giorni – dalle bombe d’acqua e grandine alle temperature oltre 40 e verso i 50 gradi – confermano la necessità di soluzioni che permettano di mitigare gli effetti del nuovo clima. Non ci sono, almeno non troppi, negazionisti nel campo agricolo visto che  tutte le associazioni lanciano l’allarme. Ma non solo.

Vigneti destinati a sparire con queste temperature

Il professor Ignacio Morales-Castilla, docente all’Università di Alcalá in Spagna, ha calcolato gli effetti dell‘aumento di 2 gradi del clima sui vigneti: il 56% scomparirebbe. Percentuale che sale al 85% con temperature in aumento di 4 gradi. Poi per fortuna ha pensato a varietà di vite più resistenti all’aumento di temperatura e di vigneti (con l’aumento di 2 gradi ) se ne perderebbe “solo” un quarto.

Gli scenari sono mutevoli ma la prospettiva resta grave. Qualcosa si muove in campo per mitigare le conseguenze dei cambiamenti climatici.  E diverse sono le soluzioni: dallo studio di varietà più resistenti ai dispositivi di protezione delle colture. Anche per questo l’elettrificazione delle aziende agricole diventa cruciale. Dall’autoproduzione di energia  all’impiego di macchine e veicoli elettrici per l’agricoltura di precisione con sensori e altri sistemi che limitano e ottimizzano l’acqua.

In Piemonte arriva il vigneto elettrico di precisione

In provincia di Cuneo,  è avviato da tempo un progetto di studio e sviluppo applicativo. Si chiama Vi.P. (Viticoltura di Precisione) e vede insieme Confagricoltura Cuneo, un produttore di veicoli agricoli anche elettrici come Merlo (leggi) poi Altec, Egea New Energy SpA, Agroinnova – Unito, AgriNewTech S.r.l. e IDS.

Agricoltura elettrica
La macchina elettrica Merlo nel vigneto

Nei giorni scorsi c’è stata una giornata dimostrativa tra i filari dedicata a “sviluppare e verificare sperimentalmente l’uso di un sistema di diagnosi, prescrizione e realizzazione degli interventi da effettuarsi sulla viticoltura, applicando l’agricoltura di precisione“. Con l’obiettivo di migliorare la produttività  e diminuire l’impatto ambientale. Economia ed ecologia.

Queste mappe saranno usate da un’irroratrice elettrica, alimentata con l’impianto fotovoltaico installato nell’azienda agricola, per trattamenti sempre più puntuali.

Agricoltura elettrica
La giornata dimostrativa

I droni per le mappe e i trattamenti con l’irroratrice elettrica

L’ approccio del progetto è  integrato. I droni permettono di realizzare, grazie alle rilevazioni in campo, delle mappe di prescrizione puntuale dei trattamenti. Significa farne di meno e con intensità minore. Meno chimica.

Più nel dettaglio: “Queste mappe saranno usate da un’irroratrice elettrica, alimentata con l’impianto fotovoltaico installato nell’azienda agricola, per trattamenti sempre più puntuali“.  Si traduce nell’eliminazione degli idrocarburi e delle conseguenti emissioni nocive.

La giornata dimostrativa si è svolta presso l’azienda agricola di Mirko Arione a Castiglione Tinella, partner capofila di Vi.P. ma la finalità è la creazione di un modello da replicare in altre aziende agricole.

Agricoltura elettrica
Il progetto è finanziato dall’Unione Europea

Monitoraggio con sensori e telerilevamento, fotovoltaico per alimentare i mezzi elettrici

Si punta al monitoraggio puntuale del vigneto, grazie all’ausilio di droni e attraverso sistemi di telerilevamento e l’analisi multispettrale, per individuare le differenti cause di stress e malattie presenti nella coltura“. Questa la fase di studio. Poi, individuati i problemi, si tratta di agire in campo per ridurre l’impatto ambientale.

All’edizione di Cuneo de La Stampa Massimo Cellino, amministratore delegato di Egea New Energy ha dichiarato: “La nostra azienda ha svolto un ruolo di coordinamento tecnico e realizzerà a breve un impianto fotovoltaico con accumulo per utilizzo dei droni e mezzi agricoli elettrici“.

Esperienze utili anche se l’agricoltura, rispetto a come la conosciamo, subirà forti modifiche. Sopravviveranno le aziende agricole  che punteranno a gestire il lavoro con temperature più alte (in tanti al sud si stanno già dedicando alle varietà di frutta tropicale) e si sposteranno ad altitudini maggiori alcune colture.  La mitigazione sarà però possibile se si realizzano gli interventi a livello globale. Insomma dai progetti sperimentali alle pratiche di massa.

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4 COMMENTI

  1. Per la lavorazione dotto fila ,nei vigneti ,cosa mi potreste proporre di valido? Vorrei conoscere anche il prezxo e dsino sono disponibile per prive sul campo nel ns vigneto.grazue

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