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Ridicolo pensare di guidare elettrico oggi

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Troppo complicato e costose guidare elettrico oggi? È la tesi di due lettori.
Ridicolo pensare di guidare elettrico oggi: due lettori, Giuseppe e Pasquale, ripropongono i tema del caro-auto, del caro-ricariche e altro. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

Sconcertante pensare di guidare elettricoRidicolo pensare di guidare elettrico: non ci sono colonnine, che viaggi immaginate?

“Un vs recente articolo recita più o meno così: “Ci sono anche persone che non vivono col tassametro in mano e ogni tanto si fermano per andare in bagno o mangiare qualcosa. Nel frattempo l’auto si ricarica“. Ebbene, io sono uscito a Nogarole Rocca dall’autostrada del Brennero per mangiare. All’Autogrill era impossibile per la presenza di mille turisti e per i prezzi folli ormai raggiunti da queste strutture (5€ per una coca cola e 5,30 per una birretta e via dicendo). Che aggiungerei al costo della ricarica. Spenderei meno se andassi solo al bagno come suggerite, ma non impiego 20-30′ per fare pipì. Ora sono a una pizzeria-trattoria, ma non ci sono colonnine nel raggio di km. Come ricarico? Ma che viaggi immaginate per continuare a sostenere i primordi vergognosi dell’elettrico??? Siete sconcertanti e anche un po’ ridicoli, ma il tempo è galantuomo …“. Giuseppe Innocenti

Ridicolo pensare di guidare elettrico I comuni mortali possono comprare Dacia e DR a GPL

“Cari amici elettrici, sono un fan di questo mondo, ma più mi guardo intorno e più vedo che non esiste una vera politica di passaggio a questi mezzi. Io, comune mortale che approccia questa tipologia di veicolo, capisco che Voi fate il vostro lavoro promozionale. Ma vi rendete conto che se non si è avvezzi alla tecnologia? Per tanti di noi il mezzo elettrico é qualcosa di extraterrestre. Le analisi sono semplici: prezzi alti, autonomie ancora limitate, il rifornimento…L’italiano ha sempre fatto rifornimento, dovremmo vedere i benzinai dedicare degli spazi all’elettrico. Invece inseguiamo colonnine disperse, sperando che funzionino. E tocchiamo l’argomento tariffazione, altro ginepraio. Amici elettrici: voi usate il mantra l’elettrico non è per tutti, beh, io aggiugerei per molto pochi….Spero che la ricerca e le leggi colmino questi grossi problemi. Altrimenti i comuni mortali come me potranno comprare solo Dacia e DR a GPL...“. Pasquale V.

Ridicolo pensare di guidare elettrico oggi
(Credit foto: Arval.fr).

Ridicolo pensare di guidare elettrico? Guardatevi intorno…

Risposta. Non è affatto ridicolo pensare di guidare elettrico: ci sono migliaia di persone anche in Italia che lo fanno tutti i giorni e ne sono pienamente soddisfatte. Non ci sono colonnine? Non è vero, l’ultima indagine di Motus-e ha certificato che al 30 settembre erano 47.228, più che sufficienti per il parco circolante di vetture a batterie. E le installazioni proseguono a ritmo molto sostenuto, anche nelle stazioni di servizio. Trovarle è difficile? Ormai tutti siamo dotati di un telefonino e basta consultare una banalissima app per vedere dove sono, con quali potenze, se sono libere ecc. ecc. E ora le trovi anche in autostrada, in moltissime stazioni di servizio. Senza tener conto che molti hanno la possibilità di ricaricare a casa o in ufficio a costi ridotti, mentre fanno tutt’altro e senza prendersi la briga di andare dal benzinaio. Infine: l’auto elettrica ha molte colpe, ma attribuirle anche quella dei prezzi dei panini in autostrada (effettivamente vergognosi) è un po’ eccessivo, no?

  • Per passare all’elettrica devi avere il fotovoltaico e almeno 10 kW di fornitura? Senti Paolo Mariano… VIDEO

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88 COMMENTI

  1. Sono sempre divertenti i “blateratori” di elettrico con il turbodiesel in garage o sul ciglio della strada.
    Parlano con disinvoltura di un mondo che non conoscono minimamente o relativamente al quale si sono informati presso l’università di Fess-buk.
    Raccontano delle difficoltà di trovare colonnine libere a coloro i quali queste le utilizzano, come se loro ne cercassero ogni giorno. Pontificano su tempi di ricarica letti su pagine web o riviste risibili, e dei quali, in realtà, non sanno assolutamente nulla. Girano con SUV da 3 tonnellate, dicendoci che le EV sono troppo pesanti. Le loro invece son fatte d’aria.
    Sarebbe gradito se questi “Saponi” da Bar Sport, si godessero le loro puzzolenti, inquinanti, costose in termini generali, ciucciapetroli, e mentre se ne godono la puzza, evitassero di voler insegnare a stare al mondo a chi lo ha già imparato, evolvendosi, mentre loro sono fermi al medioevo, accettando tutti gli annessi e connessi di questa evoluzione, nel bene e nel male. Veramente non se ne può più.
    È proprio vero che in Italia, chi non sa una beata fava, insegna… come chi non sa fare nulla, dirige.

    • ti sei dimenticato di dire che le vostre EV non emettono fumi, ma le colonnine dove ricaricate le vostre fantasmagoriche EV sono alimentate da generatori DIESEL (perchè non credo che l’elettricita’ arrivi dal nulla…).
      inoltre c’è da dire che quando prendono fuoco (da sole) non c’è verso spegnerle, ore e ore di fumi inquinanti e migliaia di litri di acqua buttati per nulla.

        • mica tanto incredibile, basta cercare in rete, il più grande impianto al mondo, il Tesla Supercharger in California, con quasi 100 colonnine di ricarica, è alimentato da generatori Diesel.
          nel 2021 Tesla ha dichiarato che tutti i Supercharger sarebbero stati alimentati al 100% da energia rinnovabile entro la fine dell’anno, ma a domande precise su quale sia – a oggi – la situazione al Supercharger di Harris Ranch con la sua centrale elettrica a gasolio di supporto, l’azienda di Elon Musk non avrebbe risposto.

      • Generatori diesel? Ma vivi su uno sperduto atollo nell’oceano Indiano? Il mio “generatore” si chiama sole. Poi, gli incendi. Fantastico come sul canale YouTube di non dico chi ogni vettura che brucia è elettrica, anche se è turbodiesel come il furgone che bruciava a Milano un anno fa. Statistiche alla mano, bruciano 25 elettriche ogni 100.000 prodotte, 1.530 benzina, 3473 ibride sempre ogni 100k x categoria. Fai tu…
        Magari è una parte del tuo corpo che brucia. Non dico quale, ma credo sia facile immaginarla…

  2. Devo dare atto a Paolo e a vaielettrico una ottima obiettività, ma per le bev ne riparliamo quando ci sarà una tecnologia che non sia l’attuale. Quando vedrò sul mercato una bev a 20/25k euro con un’autonomia non fantozziana e un peso decoroso sarà un’altra musica.

  3. vedo tanti commenti sul peso delle elettriche , e’ proprio l’ attaccarsi a qualsiasi cosa pur di parlare negativamente delle ev non avendo altri argomenti validi . le grosse berline e i suv pesano meno ?

      • cioè nel senso che la produzione di un’auto da 1000 kg. ha lo stesso impatto ambientale di un’auto da 2000 kg. ??

        • Ovviamente no, ma spesso la differenza fra una EV ed 7na comparabile termica non è così grande. Una volta aggiunti 40kg di carburante, 6 kg di olio, 10 kg di liquidi vari la differenza fra una model 3 awd ed una bmw 320 xd è di un centinaio di kg.

      • Ciao Felix
        facendo un po’ di conti fatti bene sul ciclo di vita completo (produzione, uso, riciclo):

        – un auto elettrica da 1500.kg impatta come CO2 emessa complessive (compresa fabbricazione) come un auto termica da 500 kg ( un quadriciclo pesante termico)

        questo oggi, poi più passano gli anni e più questo divario aumenta ancora a favore dell’elettrica

        in questo senso, che un ‘auto elettrica segmento B pesi 300.kg in più rispetto ad un corrispettiva termica, è abbastanza marginale, rimane una soluzione molto meno impattante delle versione termica

        le uniche elettriche che vanno considerate decisamente inutili e scorrette, secondo me, sono i mega suv tedeschi da 2700.kg, che comunque impattano come una super-utilitaria Junday I10 da 900.kg

        per me sino a 1800-2000.kg non c’è da scandalizzarsi troppo se si tratta di un’auto grande, lunga e aerodinamica, come non può essere una compatta, e con buona batteria, se risulta più adatta anche all’uso autostrdale ottenendo una buona autonomia e consumi irrisori

        a scendere, ci sono i 1600-1700 kg tipici delle Bev segmento C

        poi 1400 kg delle compatte B di Stellantis e i 1500 dei Suv B compatti, non sono così malaccio

        sempre a scendere, segmento A per uso in città:

        – e-500 da 1300.kg ( batteria 42 kwh )
        – Leapmotor T03 da 1200.kg ( batteria 41 kwh )
        – Twingo elettrica da 1200.kg
        – la Spring da 970.kg

        quadricicli:
        – nuovo twizi 550kg 80km/h (in arrivo)
        – Ami 550.kg 80km/h (in arrivo)
        – Ami 500.kg 45km/h

  4. Letta ora la prova sulla rivista italiana del settore più venduta della 600 elettrica. 40.000 euro e quintali di batterie per fare 200 km in autostrada. Abbiamo scherzato, auguri ai vari beta tester dal cedolino a 5 zeri. Aspettavamo auto leggere, economiche e a basso impatto ambientale, ci siamo beccati le BEV. Con gente contenta perché mentre ricarica guarda per un’ora YouTube al centro commerciale.

    • Ma chi è che guarda YouTube per un’ora al centro commerciale? Si va a fare la spesa o a mangiare qualcosa e nel frattempo l’auto si ricarica, poco o tanto che sia, in che mondo vivete?

      • A me queste risposte fanno un po’ sorridere, al centro commerciale ci andiamo tutti e se tutti avessimo una EV sai che code per ricaricare mentre “cazzeggi” a meno che da voi i punti di ricarica in questi centri siano più dei soliti DUE!!!
        Smettiamola di prenderci in giro e cerchiamo tutti di essere più obbiettivi, i problemi ci sono, chi vuole e può li risolve gli altri (quasi tutti) ai soliti problemi non ne vuole aggiungere altri e aspetta

    • Fiat 600 vettura cara e di dubbio gusto estetico, mirata ad uso città e traggitti brevi, per sostituire suv termici già or ausati in città

      poi, per onestà, i dati sono:
      Fiat 600 Red (versione base senza cromature cornici finestrini):

      35.000e
      1520 kg ( jeep avenger termico pesa 1200 kg )
      250.km autostrada (280 se la media non è 130 km/h spaccati)
      400.km WLTP (uso misto)

    • La 600 non è certo un buon esempio. Il confronto con una Hiunday e-Niro o una Model 3 standard range è imbarazzante.

    • La rivista italiana più vendita del settore sarebbe Quattroruote?
      E’ l’horgan house della ex FIAT.
      Non c’+ da meravigliarsi.

        • Credo per lui sia motivo di grande dispiacere e amarezza. Quando si è lavorato con passione e senso di appartenenza per un’azienda non è mai piacevole vederne la decadenza anche dopo tanti anni che la si è lasciata. Io ho lavorato più di 20 anni per Trussardi avendo attivamente contribuito a portarla ai suoi massimi livelli e vederla ora ridotta ad un lumicino sull’orlo del fallimento (letterale) con nemmeno 50 dipendenti rimasti sugli oltre 500 di un tempo mi genera una profonda tristezza e continuiamo (io e qualche centinaio di ex colleghi) a porci domande retoriche senza risposta.
          Non c’è proprio niente da spiegare al Dott. Tedeschini, a Pellegrini invece…

          • E pensa te che io stavo a dueruote.
            Ero presente quando abbiamo fatto il numero zero, adesso al contrario Zero numeri.
            Almeno quattroruote in edicola ci arriva ancora… 🙄🙄🙄

  5. A me normalmente interessano quasi più le critiche dei pareri favorevoli. Da critiche che non siano esattamente le più becere, anche da quelle borderline, talvolta qualcosa di positivo è possibile ottenerlo. Ci può stare capirci poco con tutti gli operatori differenti presenti sul mercato, ognuno con la propria app e diversi gradi di interoperabilità. Ci può stare che qualcuno che vive al di fuori del mondo elettrico si intimorisca e rimanga spaesato (io stesso ci ho messo un po’ per capire come gestirmi). Secondo me il sistema di pagamento e abbonamenti potrebbe essere semplificato, in aggiunta ad una capillarizzazione delle colonnine che da normativa europea si espanderà di anno in anno anche sul nostro territorio e alla continua evoluzione delle tecnologie sulle batterie. Sono abbastanza fiducioso del fatto che chi non si sente pronto ora, lo sarà tra qualche anno

  6. Comunque al di là di tante chiacchiere l’unica domanda da farsi è: perché negli altri paesi le auto elettriche sono molto più diffuse? Il confronto è una cosa scientifica, non la solita lista dei pro e contro. Io che provo sempre a dare risposte scientifiche alle domande non saprei rispondere. C’è sicuramente qualcosa che non conosco, che mi sfugge, ma non solo a me. E questo è il sito per trovare risposte. Grazie.

      • Credo che lei abbia ragione. Infatti l’Italia è fra i 10 paesi più sviluppati al mondo e ha solo la seconda manifattura d’Europa. Questi italiani devono davvero essere una manica di sottosviluppati.

        • State dicendo due cose diverse che possono tranquillamente coesistere. La differenza è che a testimoniare che abbiamo la popolazione più anziana, meno istruita e una politica meno dinamica rispetto agli altri paesi, ci sono una marea di dati che chiunque può verificare. Il fatto che in Italia ci siano numerose eccellenze, molte che vivacchiano ancora grazie all’eredità dei decenni del dopoguerra, in cui a livello sociale eravamo più competitivi, non implica che siamo automaticamente un paese di soli geni.

          • ….Aggiungo…
            Visto che poi qui si parla di auto, ho fatto una piccola ricerca.
            Il record di produzione in Italia è stato nel 1989 con quasi 2 milioni di veicoli prodotti.
            Lo scorso anno poco più di 422.000.
            Al contempo nel 1989 si vendevano 2,4 milioni di auto in Italia, quest’anno forse arriviamo a 1,6 milioni.
            Nel 1989 si vendevano 40 milioni di auto al mondo, oggi più del doppio.
            Tira tu le tue conclusioni.

        • l’Italia era QUARTA.
          Sono almeno quarant’anni che viviamo di rendita.
          Con la spocchiosità italiana stiamo piano piano scendendo tutti i gradini, mentre gli altri salgono.
          All’estero ci sono gruppi mondiali guidati da quarant’anni, o fondati comunque da giovani ragazzi che ora non arrivano ai sessant’anni.
          Da noi i grandi imprenditori sono ultraottuagenari (se sono ancora vivi): Delvecchio, Caprotti, Berlusconi, Ferrero, Armani…

    • Vengo da un viaggio in una cittadina della Danimarca e confermo che il numero di BEV è decisamente maggiore che ini Italia.
      La spiegazione che mi do è soprattutto di carattere economico.
      Siamo mediamente più poveri della gran parte dei corrispettivi europei.
      Oltre a questo c’è da dire che in Italia è presente un gran mainstream contro l’auto elettrica…

    • aggiugo:

      strade, parcheggi e box mediamenti più piccoli dle Nord-Europa
      e stipendi ufficiali mediamente più bassi e con stana distibuzione statistica

      A) reddito basso, che aspettano EV di piccola taglia più economiche

      B) reddito buono, ma che aspettano una Ev di piccola taglia perché le nostre strade e parcheggi sono di piccola taglia

      C) reddito buono, a cui sta bene una EV di taglia medio-grande, e questi le stanno già acquistando

      D) reddito buono, ma con forte evasione fiscale (siamo un record europeo per questo, circa 1 su 4 in italia fa parte di questa categoria), e che non compra una EV per non attirare dubbi del fisco (sino ad ora avere una Ev era considerato un indicatore significativo, speriamo anche il fisco si aggiorni e la cosa cambi)

    • Uno dei principali motivi è connesso al fatto che SOLO in Italia tra tutta Europa le buste paga negli ultimi 20 anni hanno perso il 30% del loro potere di acquisto, già miserabile (sempre in confronto agli altri stati europei o al nord america) anche prima dei suddetti 20 anni.
      Ed è chiaro che una cosa è fare sacrifici per 12 – 20 mila euro del normale prezzo di acquisto di una termica (da un annetto a quelle cifre c’è da aggiungere un buon 20%), un’altra per 25 – 50 mila!!!

  7. A parte la maleducazione di certi soggetti … a parte l’ignoranza di altri … a parte pure coloro che provocano ad arte …

    ricordiamoci tutti che le BEV O certe zone d’Italia NON sono ancora “pronte” per l’elettrico…

    Per tutti coloro che vogliono salvare l’ Ambiente … o il Portafogli
    (eh già .. l’ho scritto con maiuscola per chi vede solo l’aspetto economico)

    ricordiamogli che esistono anche altre soluzioni per viaggiare & risparmiare, tipo:

    a) macchine (nuove od usate più piccole e LEGGERE !)
    b) se vogliono il nuovo … intanto provare una Ibrida (plug in solo se con garage!! )
    c) altri mezzi di trasporto ( lo so .. non sempre è possibile)
    d) tenersi il loro attuale affumicatore a 4 ruote … ma viaggiando “a velocità codice SEMPRE”
    così magari non spargeranno nè troppi veleni nè troppi (sudatissimi) quattrini …

    e intanto … speriamo che il maltempo e le frane ed alluvioni smettano di ricordarci quanto è urgente la necessità di fare TUTTI qualcosa contro i cambiamenti climatici

    ciao !

  8. Se i no-watt continuano così siamo a 12 anni ancora di pacchia assicurata per i si-watt (parcheggi gratis, Esenzione dal bollo auto, ZTL sempre percorribili gratis, etc. aggiungete voi quello che non ho scritto).
    Lasciamo che di facciano del male da soli.

    • anche questo è vero, mai trovato una stazione con le colonnine tutte occupate, tantomeno in autostrada, dove la cosa creerebbe ancora maggiore scocciatura.

      • Avendo una phev per i viaggi più lunghi dovrei ricaricare ogni autogrill, ma ho provato per un anno a fermarmi almeno a metà strada, stranamente non c’erano neppure colonnine.
        Poi sono arrivati gli aumenti e mi costava meno viaggiare ibrido.
        Comunque anche arrivato a destinazione un tempo trovavo occupato dalle ice, ora un po meno, ma spesso ci sono altre elettriche e con colonnine da 7kw o le colonnine che sembrano doppie ma in realtà funzionano col “chi prima arriva si prende tutto”… alla fine son felice d’avere una phev.

    • “conoscenza dei fenomeni scientifici, politici, storici, sociali ed economici molto superficiale e legata prevalentemente alle esperienze personali o a quelle delle persone vicine; tendenza a generalizzare a partire da singoli episodi non rappresentativi; largo uso di stereotipi e pregiudizi”

  9. Lo confesso nei miei 50.000 Km in 30 mesi mi sono sentito ridicolo in ogni Km percorso.
    [Mode ironic off]
    Sono contrarissimo alle “soste-prostata” e/o panino e/o sgranchi-gambe.
    Mi fermo invece volentieri secondo le esigenze dell’auto perchè questo è il mezzo che ho scelto senza imposizione alcuna. 🙂

      • Certo che sì, ma nessuno vale tanto per chi viaggia in EV che in termico.
        Personalmente sono invece stufo di sentir sempre considerare come difetti quelli che, attualmente, sono caratteristiche di una certa alimentazione.
        Il genere umano ha necessità di di ridurre, anzi di azzerare l’emissione di gas clima-alteranti ed inquinanti, senza per questo dedicare mezzo mondo agricolo per la produzione di discutibili carburanti ecologici o di consumare 4/5 volte più energia per produrre idrogeno.
        Non ci sono molte alternative, salvo quella di fregarsene del futuro… magari da parte di chi sta dai 50 anni in sù.

        • SOno due cose che non hanno attinenza l’una con l’altra. Siamo tutti d’accordo nel dire che dobbiamo diminuire le emissioni, ma questo non significa affatto che dobbiamo essere felici per le attuali auto elettriche.

          • Non è essere felici delle BEV attuali ma rendersi conto che già esiste qualcosa che pur con delle piccole limitazioni possono sostituire le ICE.

          • Però Asty, sarei curioso di vederti su una tesla a noleggio per un weekend.
            Secondo me si potrebbe anche organizzare per via redazionale, non escluderei che fra il Signor Massimo e il Signor Mauro non si abbiano le conoscenze adatte…
            Poi vabè, sottointeso che dovresti fare il resoconto.
            Sarebbe veramente interessante, tipo “prova del non tifoso Astuto”.

          • Per Alessandro: potrà accadere quando, ad esempio, il proprietario di tesla farà entrare i sindacati nelle sue aziende, farà ammenda per le promesse fatte (vogliamo paralre della guida autonoma che promette per l’anno prossima da quanto, 5 anni?), per aver chiamato un sistema di assistenza alla guida “Autopilot” e tante altre cose, che sappimao tutti benissimo non accadranno mai.

          • @Astuto
            E per quale motivo dovremmo invece essere felici delle attuali e delle passate auto termiche?
            Nella mia scala valoriale un’auto che aiuta a ridurre l’inquinamento ed il riscaldamento globale prevale sempre su un’auto il cui unico reale ed attuale vantaggio è una maggiore percorrenza ed una maggiore velocità di rifornimento.

  10. E comunque guardando semplicemente su Google Maps, vicino all’ uscita di Nogarole Rocca si trovano alcune colonnine …

    • E Google Map ne “vede” circa la metà. Controllare con le app di Be Charge, Enel X, A2A o NextCharge per credere.

  11. Ma il senso di pubblicare queste mail? Una critica sensata e ben argomentata è assolutamente utile e altrettanto utile è leggere la vostra risposta, ma una critica buttata li in stile osteria di beoni che senso ha? Certe tipologie di personaggi sono ben note a chiunque guidi un’elettrica e sappiamo anche che provare a discuterci è solo una perdita di tempo.

    • Non è facile, Roberto. Se non le pubblichiamo ci accusano di alimentare il pensiero unico, se le pubblichiamo…

      • Se le pubblichi ti tirano le pietre
        non le pubblichi e ti tirano le pietre
        Qualsiasi cosa fai
        ti dicono “clickbait”
        Tu sempre pietre in faccia prenderai…

      • allora ricevete ben poche mail…
        provare ivece a pubblicare qualcosa da un non elettrico che sappia scrivere qualcosa di senso compiuto?
        o questo articolo fa comodo per lo screditamento intellettuale della categoria no eletric?

        • Solo per capire, secondo lei i redattori di questo sito inventano o pubblicano mail di questo tipo per mettere in cattiva luce gli scettici mentre tagliano le mail di chi non è convito dalla mobilità elettrica, ma argomenta con precisione ?
          a me pare un filo “complottistica” come tesi … ma anche se fosse perchè non prova lei ad aumentare il livello del discorso ?

    • A mio parere é giusto leggerle, per avere anche un’idea più precisa del dissenso verso la rivoluzione elettrica. Un po’ come l’introduzione del POS obbligatorio.

    • Ciao Roberto,
      secondo me ha un senso molto profondo, devi capire che in particolare l’ignoranza sull’argomento degli italiani prende una percentuale ancora altissima e maggioritaria. Le persone ancora non sono in grado di argomentare e quello che leggi sopra è un tipico ragionamento in tal senso. Devi cominciare veramente ad argomentare e rispondere partendo dalle basi. Nonostante siano passati anni e ormai un po di auto elettriche in giro si vedono ancora mi capita di persone che meravigliate, incuriosite e sospette mi chiedono semplicemente …. “ma va?” … nel senso funziona.

      • io ad una domanda del tipo: “ma va?” risponderei con l’esclamazione “ma va!” ovvero “ma guarda un po’ come va bene!”

  12. bah, per me il 40% di questi articoli sono inventati di sana pianta, giusto per introdurre o rafforzare o screditare una idea o una libera opinione mascherandola come una cosa di un lettore.

    effettivamente molti lettori guidatori di elettriche hanno citato diverse volte la “gioiosa pausa pranzo con ricarica in autogrill, quasi fosse un rito.. cosa che ritengo altrettanto ridicola, come altrettanto ridicoli sono quelli che citano “il piacere di andare in vacanza a 90 kmh con la elettrica.. tanto non abbiamo fretta.. e c’e il piacere del panorama…)

    come lo scrivente, ritengo che Autogril abbia prezzi fuori luogo e prodotti di dubbia genuinità, pertanto se necessaria la pausa pranzo arrivo a destinazione e pranzo in trattoria, o in alternativa esco da autostrada e vado a pranzo (e lo scrivente diceva che in trattoria colonnine raramente si vedono)…

    Arrivare a Silarno ovest e prendere il sole in parcheggio autostradale in attesa della ricarica piuttosto che in spiaggia non fa per me.. cosi come far colazione con una brioches decongelata in ragione di una fresca in un chioschetto in riva al mare cosi ricarico 19 kwh.

    poi ognuno il suo..

      • Probabilmente una cippa non l’ha capita lei; volutamente non ho commento l’articolo in se in quanto ridicolo sia nelle tesi dello scrivente che anche delle risposte, semplicemente non lo avrei pubblicato, magari rispondendo in privato.
        Più semplicemente sembrava un articolo volto a mettere in ridicolo l’oppositore all’elettrico pubblicando due mail scritte senza capo ne coda attribuendole per generalizzazione alla nutrita schiera di oppositori o non propensi all’elettrico.

        Le sole frasi alle quali mi riferivo erano:

        dallo scrivente:
        All’Autogrill era impossibile per la presenza di mille turisti e per i prezzi folli ormai raggiunti da queste strutture (5€ per una coca cola e 5,30 per una birretta e via dicendo).
        Spenderei meno se andassi solo al bagno come suggerite, ma non impiego 20-30′ per fare pipì. Ora sono a una pizzeria-trattoria, ma non ci sono colonnine nel raggio di km. Come ricarico?

        E dalla redazione in risposta:
        Infine: l’auto elettrica ha molte colpe, ma attribuirle anche quella dei prezzi dei panini in autostrada (effettivamente vergognosi) è un po’ eccessivo, no.

        Ora visto che lei ha capito tutto, mi spieghi dove lo scrivente incolpa le elettriche dei prezzi folli in autostrada.

        Per il resto e più in generale, l’articolo è pura spazzatura.

    • Su queste ultime riflessioni come darle torto.
      Ma i costumi di ognuno di noi sono differenti come differente è lo stile di vita e non ultimo quello alimentare.
      Anche senza Bev e soste cibo spazzatura in autogrill… gli obesi esisteranno sempre per le pessime abitudini alimentari.
      Il 14 novembre incredibile ma vero ritiro la Model 3 RWD
      Quando occorrerà gestire i due viaggi estivi in auto vedrò come fare. Di certo nell’attesa di ricaricare in Autostrada… non butterò e ne regalerò i miei soldi all’autogrill.

      • Complimenti per l’acquisto. Per la gestione dei viaggi non sarà di sicuro un problema, in tre anni con la mia non ne ho mai avuto uno

          • Ma perché servono i sensori, non hai ancora imparato a parcheggiare guardando gli specchietti, con il furgone che non li aveva e non ho mai avuto problemi , e con l’auto da 5,15 aveva solo quelli di prossima nel retro, a non ho mai avuto problemi.
            Magari prima sarebbe utile imparare a fare manovre con qualsiasi auto, poi se ci sono meglio se no fa lo stesso.

    • Primo … ma di cosa stai parlando???? … secondo … si effettivamente gli autogrill sono sempre deserti, non ci va mai nessuno … allora direi inutili chiudiamoli no? .. scusa ma che senso ha la tua affermazione di prendere il sole in autogrill invece che in spiaggia? … io vado al mare almeno una decina di volte all’anno partendo da milano e arrivando a meta toscana per andare al mare e secondo te prendo il sole in autostrada? … il mio pensiero comunque è il seguente … spero che in italia le persone che ragionino come te rimangano la maggioranza in modo tale che io e altri continuiamo a godere delle agevolazioni…. vedrei bene una diffusione al 20 o 30% dell’elettrico con prevalenza al nord per una questione geografica che favorisce un accumulo di inquinanti per la conformazione del territorio. a me basta riuscire a respirare un aria piu pulita … poi per me chi vuole si puo tenere anche il benzina … magaria a 3 o 4 euro al litro cosi paga giustamente le tasse anche per chi viaggia in elettrico, e non lo dico per deridere o per ingiustizie varie. Lo dico perche è giusto che sia cosi perche contribuiscono all’inquinamento e soprattutto a peggiorare l’aria che io… tutti respiriamo

    • Lei è irritante. Le lettere non sono inventate. Sono solo espressione di una profonda ignoranza e della visione caricaturale che anima anche i suoi commenti. Sappia, per esempio, che attorno al ristorante pizzeria scelto dal signor Giuseppe a Nogarole Rocca per sfuggire al deprimente Autogrill con colonnina, ma con relativo disagio di uscire dall’autostrada (orrore se il motivo fosse stato ricaricare l’auto) ci sono ben otto stazioni di ricarica, due delle quali Ultrafast. Cominciamo a smascherare le bugie

      • Verificato su Google Maps incrociando la mappa con ChargeFinder, c’è un ristorante con vicinissima una colonnina FAST a 2 connettori a 110 KW e 3 connettori a 22 KW.

    • Se pensa di avere sempre ragione, non sarò certo io a contraddirla
      Comunque quest’estate ho parcheggiato sul lungomare di Lerici e Portovenere per andare in spiaggia, senza pagare i 3€ all’ora delle strisce blu e ritrovando l’ auto bella carica.
      Controlli pure su una qualsiasi applicazione di fornitore di energia

  13. Siamo in una fase di transizione e per questo in molti non percepiscono i vantaggi di passare da una mobilità con motori endotermici a quella a completamente elettrica.

    Come è stato scritto “il tempo sarà galantuomo” ed ho l’impressione che sarà chiaro molto presto il nuovo indirizzo della mobilità (direi nell’arco di 2 anni).

    D’altro canto immagino che tra i frequentatori di questo sito ce ne sono molti che guardano anche fuori della realtà extraeuropea ed abbiano intercettato la notizia (di questi giorni) che riporta la forte crescita delle vendite di BEV cinesi nei mercati del sudest asiatico ed altre continenti come il sud America (tant’è che le autorità Brasiliane stanno pensando di limitarne l’importazione).

    Partendo da questa notizia ho una domanda che vorrei girare ai più: “Visto che fuori dall’Europa sempre più persone acquistano BEV (cinesi che tra l’altro costano meno delle stese ICE cinesi) può essere che hanno preso un abbaglio così tante persone acquistando un’auto elettrica?”

    A me viene da rispondere NO e forse che siamo stati noi europei a muoverci troppo tardi pagandone lo scotto in questi anni che ci dividono al 2035, una data fissata non perché i burocrati della EU sono dei sognatori ma semplicemente per cercare di recuperare il terreno perduto.

    • In Cina il problema dell’inquinamento atmosferico era talmente sentito che uno tra i provvedimenti presi é stato scoraggiare le auto termiche.
      Oltretutto la cosa ha dato forte impulso alle loro case automobilistiche che sul termico avevano poco know-how, invece con l’elettrico hanno ingranato la qquinta w stanno arrivando anche da noi.

    • Al problema dell’inquinamento, aggiungo la scarsità/fame di energie e combustibili con cui la Cina sta facendo i conti mentre prosegue il suo tumultusoso sviluppo economico

      con le Bev, oltre allo smog per cui hanno avuto una vera emergenza, risparmiano una quota di carburanti (il risparmio c’è anche al netto di dover gererare la corrente, la filiera completa WTW risulta più effiecnte conle auto elettriche)

      per cui lo Stato essendo lì autoritario/unitario (e non ne sto facendo le lodi, ma notavo che in questo caso li ha avvantagiati) ha potuto “imporre” in modo rapido una serei di piani industriali e incentivi senza avere l’ingerenza delle compagnie petrolifere, che invece nelle democrazie occidentali hanno più spazio di manovra perrallentare/influenzare le politiche energetiche

      per la Cina vale anche per lo sviluppo delle tecnologie delle energie rinnovabili, da usare in patria e da esportare, sono state viste con razionalità prima che da altri come un settore strategico

      ci sono poi paesi in via di sviluppo (indonesia, india, africa) che forse passeranno all’elettrico senza sviluppare pienamente la fase del petroli com la abbiata avuta noi, per motivi di banale risparmio sui costi carburanti, ancora prima che ecologici

  14. Ridicoli sono gli autori di queste missive che hanno evidentemente tempo da perdere per criticare quando sarebbe meglio lo impiegassero per informarsi.

    • Forse non vogliono informarsi in modo autonomo perché pretendono che siano gli altri (ma chi ? Il governo ? I costruttori di veicoli elettrici ?) a istruirli in merito, vedasi il passaggio “non esiste una vera politica di passaggio a questi mezzi […] se non si è avvezzi alla tecnologia? Per tanti di noi il mezzo elettrico é qualcosa di extraterrestre”

  15. Salve,
    Sono possessore di un’auto elettrica, e credo di poter dire che forse la riposta data liquida un po’ in fretta questioni che in realtà non sono mal poste.

    Le colonnie saranno anche tante, ma diposte in maniera molto eterogenera e, in generale, non fanno dormire sonni tranquilli a chi non possa contare su una ricarica casalinga.
    Gran parte delle 47.000 citate sono colonnine lente in AC, spesso le uniche presenti nel raggio di molti km – specie in provincia – e non di rado isolate, occupate o non funzionanti.
    Questa circostanza richiede un programmazione accurata e con tanti piani di riserva nel caso, ad esempio, si vada in viaggio in una zona poco fornita.

    La questione “prezzo del panino” non era poi IL punto imputato all’auto elettrica, chiaro, ma un ulteriore spunto interessate. Al momento chi viaggia in elettrico ha sì la possibilità di abbinare sosta prazo e ricarica, ma solo (o prevalentemente) in corrispondenza delle aree di servizio, e si vede dunque assoggettato ai prezzi fuori mercato che queste praticano per il rifornimento “umano”. Questo intaccamento (estremizzo) della libertà di scelta non è certo vissuto dai possessori di auto termica, che possono invece optare per un semplice rifornimento – molto rapido – in autostrada per poi rifocillarsi altrove.

    Sono un possessore di auto elettrica, ribadisco, e sono felice di esserlo. Credo però – e, anzi, a maggior ragione – che sia necessario accogliere il punto di vista di chi evidenzia le circostanze che complicano una transizione quanto mai auspicabile.

    • Umberto, tutti i problemi sollevati dai due lettori hanno certamente un fondo di verità, nessuno lo nega.
      Quello che non è accettabile è pretendere di partire dalla propria situazione personale di difficoltà in questo momento a passare alla mobilità elettrica per motivi oggettivi e soggettivi per trarre conclusioni di valore universale sull’impossibilità di viaggiare già oggi in elettrico.
      La realtà, che piaccia o meno, è che ognuno deve oggi valutare con la propria testa (eh, lo so, vuol dire fare fatica…) se vi siano le condizioni o meno per passare all’elettrico e poi decidere di conseguenza, senza sparare sentenze basate sui propri casi personali.

      • Chiaro, generalizzare l’aneddotica non è mai cosa saggia.
        Allo stesso modo però discutevo (e discuto) la sostanza della risposta.
        Secondo me non è sufficiente scrivere che ci sono già tante colonnine, se queste sono lente e disposte male, così come non è sufficiente ricordare che esistono le fast in alcune aree di servizio.
        Questa estate, ad esempio, ho vissuto momenti non proprio esaltanti alle FreeToX (in quel periodo insufficienti a gestire il grande flusso turistico), ritrovandomi ad aspettare decine di minuti per ricaricare e con il la fila di auto (i cui possessori non volevano correre il rischio di perdere il turno…) che congestionava la viabilità del parcheggio.

        Anche questa è pura aneddotica, certo, ma tacere una circostanza di disagio, o minimizzarla a tutti i costi, non rende un buon servizio nemmeno a chi vive le virtù della mobilità elettrica.

        • Credo che in questo sito – ma anche negli altri sulla mobilità elettrica che frequento – non si sia mai taciuto né minimizzato le “circostanze di disagio” riguardo alla mobilità elettrica: la prova di ciò è sintetizzata proprio nella frase, ripetuta n-mila volte e altrettante volte fraintesa (come testimoniano lettori come Giuseppe e Pasquale), che “la mobilità elettrica è per molti, ma non ancora per tutti”.
          Questo, ripeto, significa che occorre applicarsi – se si vuole, eh!, nessuno è obbligato a farlo – ad analizzare le proprie condizioni ed il contesto in cui si vive e ci si muove per poi trarre una *serena* conclusione in un senso o nell’altro.
          Un filo di speranza me lo danno le parole di Pasquale quando scrive “Spero che la ricerca e le leggi colmino questi grossi problemi.”: a meno di sbagliare completamente l’interpretazione delle sue parole, Pasquale riconosce i vantaggi della mobilità elettrica e indirizza le sue attenzioni e speranze da un lato verso i progressi tecnici effettuati fino ad ora (basta guardar indietro anche solo a 5 anni fa) e che si rincorrono a ritmi sempre più serrati (ci sono investimenti di ricerca enormi nel settore della mobilità elettrica), e dall’altro verso coloro che deleghiamo a governarci (che scegliamo noi, lo ricordo…) affinché decidano con sensibilità verso la situazione in cui versa il nostro pianeta e cognizione di causa di cosa si occorre fare per cercare di fermare la deriva intrapresa.

        • Io, invece, quest’ estate ho ricaricato nell’unico stallo disponibile (su quattro) alla stazione Free to X Arda, mentre alle pompe di benzina c’erano decine di auto in coda. Se vuole le mando le foto. Quindi?

      • Signor Davolio, si può viaggiare anche in bicicletta se è per questo. Si tratta di analizzare vantaggi e svantaggi.

  16. Giuseppe, Pasquale, grazie per la risata mattutina. Ridere fa bene.

    Mi spiace non essere un esorcista, altrimenti richiamerei l’attenzione dell’essere immondo che vi possiede e gli chiederei di abbandonare il vostro corpo. Non siete così? Allora non ditemi che siete la solita macchietta del frignone italiano che racconta del graffio al ginocchio come di uno squarcio che ha avuto bisogno di cento punti di sutura dal chirurgo!

    Qualcosa non va? Citofonare Giorgio Meloni e/o Matteo Diesel: onori ed oneri a loro. Non fracassate la pazienza di quelli che usano monopattini, biciclette, scooter, auto, camion, barche, aerei elettrici tutti i giorni.

    Ah, smettete di leggere la Pravda e guardare CCTV: vogliono solo tenervi con gli occhi bassi per non vedere il mondo fuori da qui e vendervi carbone e petrolio.

  17. stesse considerazioni durante la rivoluzione fotografica e durante il passaggio da cellulari a smartphones. Ha ragione, il tempo sarà galantuomo e tra un pò di anni non si parlerà più di pistoni, candele, frizioni, olio, marmitte … solo zzzzzzzzzz no brum brum

  18. Provare per credere.

    E al sabato………

    Scherzi a parte io consiglio a tutti il noleggio per 2 – 3 gg di una Tesla (qualsiasi modello), nella maggior parte dei casi dopo qualche gg la acquistate.

    Poi c’è gente che l’ha presa riflettendo 5 minuti dopo la prova dei 30 minuti concessi dal costruttore.

    • Basterebbe provare qualsiasi elettrica..
      Io la EV l’ho presa come unica auto di famiglia (64kwh) 2 anni fa che non c’erano nemmeno le colonnine hpc in autostrada… é questione di guardare al futuro… sapevo che la strada èra segnata, che nel futuro ci sarebbero state sempre più colonnine.. bisogna guardare avanti non solo all’oggi..

    • Ma non ci penso proprio neanche a provarla una tesla. Per quanto mi riguarda qualsiasi auto da più di 4,3 metri di lunghezza e 1400 kg di peso è un non senso e uno spreco di risorse, soldi e tempo (a fare manovre e cercare parcheggi). Se ne riparla se e quando faranno una tesla da meno di 4,3 metri e 1400 kg di massa in ordine di marcia

      • Le ricordiamo che non esistono solo elettriche Tesla.
        Per necessità mista a sfizio ho noleggiato tre settimane fa una Renault Zoe, automobile da 4 metri e 1500 kg, vecchia versione (ante 2020), e devo dire che mi sono divertito a girare in città quanto con la mia Tesla (che era a fare il tagliando dopo 4 anni).
        Ma un pizzico di curiosità proprio non le viene? Non le costa nulla (gli show-room non fanno pagare nulla per una prova su strada)!

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