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Ricariche esose, vendo la Kona e torno al diesel

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Ricariche esose, costo triplicato in 3 anni vendo la mia Hyundai Kona e torno al diesel: è l’amaro bilancio dell’esperienza elettrica di Giovanni. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri messaggi vanno inviati a info@vaielettrico.it

Siamo passati da abbonamenti vantaggiosi a tariffe a consumo da 0,95, possibile?

“Scrivo per manifestare il mio profondo dissenso per la totale abolizione delle tariffe flat da parte di tutti gli operatori. Possiedo una Kona full elettric da quasi 3 anni. Quando ho acquistato la macchina, il mio primo abbonamento è stato con Duferco, 500 kWh al costo di 50€. Esatto, 50 € per 500kWh, non è un errore!! Sono passati 31 mesi e non esiste più la tariffa flat. Le ricariche in autostrada costano 0,95€ /kWh e con immenso dispiacere e tanta rabbia ho messo in vendita la Kona per tornare al diesel. Se penso ai soldi stanziati per elettrificare la rete, alle pompose dichiarazioni bipartisan dei politici su quanto l’Italia diventasse green e all’ennesimo spreco di risorse pubbliche… L’unica cosa che mi consola è immaginare la faccia dei CEO di Plenitude, Enel, A2A ecc quando le loro bellissime colonnine saranno deserte e l’auto elettrica affossata. Grande Tesla, tira fuori una batteria con 500 km di autonomia autostradale e torno di corsa all’elettrico. Evviva la repubblica delle banane!“. Giovanni Arecco

ricariche esoseRicariche esose, ci fosse un governo a occuparsene…

Risposta. L’amarezza è più che giustificata e il racconto è il fedele specchio di quel che è successo negli ultimi anni. Prima si è fatto di tutto per invogliare gli italiani a passare all’elettrico, con formule di ricarica in abbonamento molto vantaggiose. Poi gli abbonamenti sono stati eliminati e sono stati introdotti gli sconti, a fronte di una quota fissa iniziale, per chi fa un certo numero di km. E infine, zac, sono stati eliminati anche questi, lasciando gli automobilisti elettrici con un palmo di naso. E con la sola opzione di tariffe a consumo che non hanno eguali nel resto d’Europa. Tutto questo ad opera di società controllate dalla mano pubblica, che non offrono un minimo di spiegazione a politiche che è poco definire sconcertanti. Non si capisce neppure chi sia il ministro competente a mettere il naso in questa bella situazione che, peraltro, al governo in carica sembra non dispiacere affatto. Sì, è proprio il caso di dire: “Evviva la repubblica delle banane!”.

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112 COMMENTI

  1. ringrazia i tuoi amici Giorgia&Matteo se il kW alle colonnine ora costa 1€ (per loro due, finanziati dai petrolieri l’elettrico è il male) e se nessuno multa i gestori per aver fatto cartello

  2. Leggo tanta ignoranza anche da persone che hanno una vettura elettrica. Io non ho mai speso alla colonnina più di 40cent
    Basta cercare
    Oppure ora basta una app
    TariffeEV

  3. rispondo qui a Massimo perchè sotto il suo post non me lo fa fare : nei miei confronti si sbaglia, io non mi compiaccio assolutamente se le cose vanno male, anzi: auspicherei un deciso passo verso la svolta bev, ma a patto che ci sia la volontà di farlo. E ad oggi non la vedo. I costruttori non hanno assolutamente intenzione di perdere i profitti ed è anche giusto ma visto che una bev costerebbe meno rispetto ad una termica, almeno si facesse lo stesso prezzo. Non pensa che continuare a proporre auto costose che non sono alla portata dei più, auto inutili perchè ormai abbiamo per la maggior parte grossi suv o auto con 400 cv sia controproducente? E vendere la corrente per le ricariche a cinque volte il prezzo di mercato? Ovvio che chi ha la possibilità economica potrebbe comprare oggi una bev ma la maggior parte delle persone dovrebbe indebitarsi e tante non possono farlo. La rivoluzione si fa partendo dal basso, chi ha i soldi se ne infischia. Quelli che possono permettersi la supercar vogliono sentire il rombo del motore, una Ferrari, un V8 americano non hanno lo stesso appeal del ronzio elettrico. Ma questi sono una minoranza, ce lo potremmo anche permettere. Ma la gente comune ha problemi a passare alla bev, mica tutti sono appassionati come noi. Forse voi conoscerete solo persone speciali, io vedo tanta gente che va a fare benzina dal servito perchè con un self sarebbe in difficoltà. Ci vuole tempo per ogni cambiamento epocale, ci vuole un ricambio generazionale e purtroppo per adesso non ci sono le condizioni, il covid ha cambiato profondamente la società proprio nel momento in cui la transizione doveva esplodere. Comunque non sarà il mio pensiero a spostare le vendite dell’auto elettrica, personalmente lo trovo ancora prematuro per i motivi che ho esposto. E in ogni caso, mi permetta, per la mia esperienza ad oggi è più facile mettere benzina che ricaricare ad una colonnina, ovviamente lei vivrà una situazione diversa.

  4. Io la mia di kona64 me la tengo: ben stretta…guai a chi la tocca…e se , a fine mese, mi rimane un po’ di pensione ( 970€) è proprio merito suo!

  5. Purtroppo con la situazione attuale ci saranno sempre più persone che faranno questo ragionamento. Con le difficoltà che ci sono per le ricariche e i prezzi attuali ha ancora senso scegliere un veicolo elettrico? Un paio di settimane fa dopo avere visto la mg zs ( a benzina) comprata da un amico stavo pensando di sostituire la Niro hev con una bev, e pensavo una MG 4. A parte i soldi che avrei dovuto spendere per la differenza, a parte che la mg4 è comunque un poco inferiore come allestimento e cura nei dettagli ( specialmente software) ma alla fine avrebbe senso? Con i miei percorsi faccio almeno 24 km/ l , la benzina la ho pagata la settimana scorsa 1.85 , ” ricarico” in un minuto dappertutto senza sbattimento, attese, app, deviazioni di percorsi ecc. In pratica spenderei soldi per avere come spesa la stessa cifra solo per avere più fastidi. E quindi terrò la Niro in attesa di tempi migliori. Che spero arrivino prima possibile.

    • ” ” ricarico” in un minuto dappertutto senza sbattimento, attese, app, deviazioni di percorsi ecc.”

      Ah davvero? Hai un carretto che ti porti dietro con una cisterna di benzina?
      Perchè quando avevo l’auto a benzina io dovevo cercare il benzinaio, deviare dal percorso per andarci, uscire dalla strada principale, fermarmi, attivare il rifornimento con la carta, digitare il pin, selezionare la pompa, ecc ecc.

      Con La BEV faccio la stessa cosa solo nei viaggi lunghi. Il resto del tempo la metto in garage e la collego alla spina.

      Curiosa la tua esperienza di rifornimento di benzina costante senza nessuna deviazione. Ce ne parli meglio? Forse è il trasferimento tubeless della benzina dallo spazio? Forse è un sistema con un grosso imbuto sul tettuccio dell’auto e la benzina ti viene lanciata da un elicottero mentre vai?

      • Sottoscrivo in toto, Endy.
        Chi fa pochi percorsi lunghi in autostrada, come me, ricarica a casa con una comodità imbattibile. Ugualmente, però, quando mi serve mi informo per ricaricare alle migliori condizioni possibili (quelli di TariffEV santi subito!).
        Chi invece “vive” di autostrada, impara prestissimo – se vuole – come ricaricare in autostrada senza svenarsi.
        Ho scritto “se vuole” perché un atavico male italico è l’insipienza: si usano le cose senza conoscerle (in liguaggio moderno “senza sbattimenti”) e non si ha alcun interesse (in linguaggio moderno “non me ne frega un…”) di imparare ad usarla al meglio, dando poi la colpa agli oggetti stessi dei nostri limiti.

        • Senza sbattimenti è il mantra dell’argomento fantoccio “l’auto è al mio servizio, non sono io al servizio dell’auto”.

          • Evidentemente lei ha tanti tempo da dedicare alla sua auto, io no. Ho cose più interessanti da fare, l’auto mi serve solo per muovermi e quindi si, lei deve essere al mio servizio non io al suo. Questione di punti di vista

      • Sei davvero spiritoso. Quindi fare rifornimento ad una ev è come farlo con un’auto a benzina? Guarda, con la benzina faccio rifornimento dove voglio, distributori ce ne sono dappertutto e sicuramente molto di più che colonnine. Senza app, abbonamenti vari ed altre amenità. E se voglio pago pure in contanti. Tempo? Un paio di minuti per essere carico al 100%, inutile controbattere che mentre l’auto si carica faccio altro, a me non interessa fare altro: se mi serve l’auto perché devo muovermi il mio interesse in quel momento è quello, non andare a visitare il paesello o prendere la colazione in autogrill. Non te ne rendi conto ma il peggiore ostacolo all’auto elettrica sono quelli come te, che negano l’evidenza dei fatti. L’evidenza che attualmente ci sono più difficoltà a muoversi in giro per il nostro paese con una bev, che i fornitori di colonnine non le installano, non le connettono, non le mantengono efficienti, che ci sono quelli che occupano abusivamente lo spazio di ricarica, che bisogna destreggiarsi fra abbonamenti e card. Che attualmente le auto elettriche hanno prezzi di acquisto maggiori ed autonomie ridotte rispetto a una a benzina mi pare lampante, perché continuare a negare? Che il futuro sia l’auto elettrica è fuori discussione, però io vivo nel presente. E visto che un’auto elettrica in famiglia la abbiamo sono assolutamente consapevole di come funzioni. Invece qui qualcuno vorrebbe che la vita degli altri fosse uguale alla propria, se qualcuno ha tempo da dedicare ( non scrivo da perdere) dietro all’auto benissimo, ma quella è la tua vita non la mia.

        • Veramente… tutte quelle cose lì le scriviamo da sempre quasi quotidianamente in queste pagine.
          La differenza è che poi bisogna fare pace con se stessi e capire dove si vuole andare: “viva le comodità e poi ci penserò” può anche essere una filosofia, basta essere consapevoli che si è su una strada insostenibile, non che poi ci si lamenta che i carburanti aumentano, che la guerra ha fatto aumentare i costi dell’energia, e ora non ce la facciamo più ad arrivare a fine mese. Un percorso insostenibile è un percorso insostenibile, punto. Arriverà il giorno in cui l’insostenibilità busserà alla porta, e non guarderà in faccia a nessuno: qualcuno sarà più preparato, qualcun altro meno.

        • Spiritoso? Io stavo prendendo sul serio la tua affermazione per capire. Ma evidentemente non era precisa.
          Vediamo.

          “fare rifornimento ad una ev è come farlo con un’auto a benzina?”

          Si.

          “con la benzina faccio rifornimento dove voglio, distributori ce ne sono dappertutto e sicuramente molto di più che colonnine”

          No. Le colonnine sono già molte più dei distributori.
          E ci sono tantissimi posti senza distributori per km così come tantissimi posti senza colonnine. Anche i distributori devi trovarli. O ti si materializzano davanti?

          “E se voglio pago pure in contanti”

          E questa è una tua scelta. Che può essere commentata dal grande capo indiano Estii Quatsii. E’ irrilevante al confronto. Io per esempio non pago in contanti nemmeno il caffè al bar. E quindi?

          “Tempo? Un paio di minuti per essere carico al 100%”

          Ma quando mai? Cos’hai? Un serbatoio da 1Lt?? non ti fermi, scendi, apri, vai alla macchinetta self, metti carta o soldi, attendi i tempi di sblocco, scegli la pompa, torni all’auto, prendi il tubo (o prendi prima i guanti) e poi attendi che fluisca, stacchi, agganci, torni al self per la ricevuta, risali e parti?
          2 minuti? Il teletrasporto quantistico della benzina?
          mai misurato il tempo di un rifornimento, vero? 😀
          Avessi detto 10 minuti ti avrei pure dato ragione.

          “a me non interessa fare altro”

          Che hai pochi interessi si era capito. Ma chi ti dice di fare altro? 😀

          Io quando ricarico 15 minuti in viaggio ho giusto il tempo di sgranchirmi.

          “non andare a visitare il paesello o prendere la colazione in autogrill”

          Si anche perchè ricaricando ad una ultra fast non hai il tempo di visitare il paesello e la colazione in autogrill tra fila e attesa ci mette troppo tempo. La macchina è carica prima. 🙂
          Le volte che prendo un caffè in autogrill sono le volte che “perdo” 25/30 min per la ricarica… in attesa del caffè appunto.

          “quelli come te, che negano l’evidenza dei fatti”

          certo certo. Come chi dice che ci sono più benzinai che colonnine e che ci mette 2 minuti per il pieno di benzina. Fatti inoppugnabili direi. 🙂

          “L’evidenza che attualmente ci sono più difficoltà a muoversi in giro per il nostro paese con una bev”

          Eppure vado in giro per il paese con una BEV. Incredibile.
          Sai chi ammiro? Chi ci riusciva 5 anni fa. Loro si che avevano difficoltà. Ma del resto tu lo saprai meglio di tutti… quindi sono sicuramente io a non saperlo. 🙂

          “Che attualmente le auto elettriche hanno prezzi di acquisto maggiori ed autonomie ridotte rispetto a una a benzina mi pare lampante, perché continuare a negare? ”

          Negare? ci sono quasi 1 articolo al giorno proprio qui su VE su questo mantra. Ma dove vivi?
          E si, costano di più ma c’è chi se le può comprare lo stesso e lo fa. E allora? Qual’è il tuo problema in questo?

          “E visto che un’auto elettrica in famiglia la abbiamo sono assolutamente consapevole di come funzioni.”

          Ah l’avete? Davvero? Allora perchè non scopri come usarla? Perchè sembri quelli che spendono 1k per un iPhone e usano solo 2 app e le telefonate.

          “ma quella è la tua vita non la mia”

          Che uomo, che macho. Tu si che sei uno fico. 😀
          Ma mi rendo conto che attaccare un’auto ad una presa richiede tanto tempo da dedicarle… Si sa mai che si senta sola e abbia bisogno di coccole.
          Ma che BEV hai per esserne così impaurito?
          Forse hai scelto un modello non adatto alle tue esigenze.

        • Veramente i distributori di benzina in Italia sono meno di 25.000 mentre le colonnine pubbliche oltre 54.000 (e in costante crescita).

          Per il resto capisco e condivido il tuo modo di pensare i viaggi… anche se io, avendone la possibilità, prenderei una Tesla con autonomia a 130km/h effettiva di oltre 300 km. Ogni 200/250 fare una sosta do 20 minuti non è niente male.

          Ciao

        • Se è vero che ha l’auto elettrica dovrebbe sapere che le colonnine sono 54.000 (più 400 mila wall box montate in altrettanti box auto). Mentre i distributori sono meno di 20.000 (e ne stanno chiudendo a tutto spiano) e non mi risulta che ci siano garages con rubinetto di benzina.

          • egregio Massimo se vuole le invio in privato i miei numeri di targa così può controllare personalmente che ho una hev, una bev, uno scooter elettrico. Posso aggiungere anche il codice utente del gse per dimostrare che ho un fotovoltaico e se vuole anche una mappa catastale così può vedere che ho un garage di 42 mq e tre posti macchina privati tutti serviti da corrente elettrica, nei posti macchina dove abitualmente ricarico ho una linea da 10 mmq che arriva direttamente dal contatore, non sia mai che un giorno mi venisse in mente di piazzare una wallbox, così sono già pronto.
            se vogliamo fare un discorso serio e tranquillo, io leggo sempre con piacere Vaielettrico e per inciso ci sono una miriade di pareri discordi, una montagna di lamentele su prezzi della ricarica esosi , su colonnine che non funzionano, occupate ecc. O forse me lo sogno? Quanti distributori di benzina soffrono degli stessi problemi? Direi praticamente zero.
            Che io non abbia problemi a ricaricare e a gestire un’auto elettrica non vuol dire che il problema non esiste: se io guardassi solo al mio orticello potrei dire chissenefrega, la mia bev la ho sempre caricata a casa col supporto del fotovoltaico (2 sole volte a colonnina i 3 anni) lo scooter sempre caricato a casa e quindi? La situazione del paese non è la mia situazione personale, io ripeto che spero caldamente che le bev facciano quanto prima il grande balzo della massima diffusione per il bene di tutti , che avverrà solo con batterie più performanti e prezzi più abbordabili, e che queste benedette colonnine funzionino e non costino a peso d’oro. Perchè comunque le persone fanno i conti della spesa, anche qui tutti i grandi sostenitori dell’elettrico ( a parte uno, G.B. ) parlano sempre e solo di soldi, qualcuno dei grandi fan bev si arrabbia moltissimo per l’impennata dei prezzi di ricarica, e lo spirito green dove sta? Lo ricorda quello che qualche giorno fa scrisse speriamo che ne comprino meno possibile così i vantaggi delle bev restano solo per noi? E questo sarebbe lo spirito ecologista? Qui ci sono persone che non sanno affrontare una discussione con spirito critico parlando seriamente ma la buttano sempre in caciara credendo di essere spiritosi. Ognuno è quello che è, io per adesso vedo solo una difficoltà enorme a lanciare il mercato dell’elettrico in Italia per mille motivi,magari mi sbaglio . Scusate se mi sono dilungato

          • Siamo andati sulla luna, abbiamo dotato ogni casa di acqua corrente, energia elettrica, fognature, linee telefoniche e connessione internet. In dieci anni abbiamo dotato l’Italia di 2.000 km di linee ad alta velocità e in due abbiamo ricostruito il ponte sul Polcevera. Pensa che sia impossibile far funzionare le colonnine, e a prezzi decenti? I problemi si possono risolvere. Questo è il motivo per il quale noi, e tanti nostri lettori, ne parliamo. Lei invece dà spesso l’impressione di compiacersene per sfogare non so quale rancore nei nostri confronti. Mi dica se mi sbaglio, in tal caso mi scuso. Ma non si possono leggere corbellerie tipo “distributori ce ne sono dappertutto e sicuramente molto di più che colonnine“.

          • State confrontando 54mila PUNTI DI RICARICA (singole colonnine) con 22mila IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE (da almeno 6/8 pompe ognuno, forse più)? Sul serio? Pompe che in 1h fanno, chessò, 15 pieni da almeno 500 km l’uno, per un totale di 7500 km/ora, mentre una colonnina in 1h ti da meno di 100 km (a meno che non sia fast) su una singola auto?

            Io non credo che queste argomentazioni ridicole avvicinino all’elettrico, purtroppo.

            Del petrolio diciamo pure tutto il male possibile (lo condivido!), ma che sia più facile ricaricare che fare benzina… no dai.

            Si parla di DEVIAZIONI per trovare un distributore, è semplicemente ridicolo.

          • Io cito i numeri a chi mi dice che ci sono più stazioni di servizio che colonnine, non che sia più facile ricaricare che fare benzina. Ma chi può ricaricare in garage (400 mila wall box installate, ripeto il dato perchè lei sorvola) sicuramente spende meno e fa il pieno molto più comodamente. L’auto elettrica offre questa possibilità, quella termica non l’offrirà mei.

  6. Premetto che non ho letto tutti i commenti precedenti.
    Non ho capito se il Sig. Giovanni possiede la Kona da 64kwh, se può ricaricare a casa e che tipo di utilizzo principale fa della sua auto.
    Dice solo che con 500km di autonomia in autostrada rimarrebbe con l’auto elettrica.
    Questo mi fa intuire che il probabilmente Giovanni carica a casa….
    Il mio suggerimento, prima di uscire sconfitto e darla vinta a chi l’ha “fregato”, è quello di provare ad arrivare vicino ai 500km senza ricarica. Provi a mettersi a 90km/h come se fosse un Tir. Partendo un po’ prima vedrà che il viaggio le scorrerà tranquillo e che riuscirà a superare agevolmente i 400km senza dover ricaricare.

    • Con tutto il rispetto, Nico: non so se sia serio o se stia ciurlando nel manico, ma la soluzione proposta sembra molto una ben nota provocazione no-BEV e non ha assolutamente alcun senso.

  7. Ma sì Giovanni vendi pure la tua Kona e comprati pure un bel diesel e vedrai subito che risparmio, spero solo che la tua Kona finisca nelle mani di qualcuno che magari possa ricaricare a casa in modo da godersela pienamente risparmiando veramente tanti euri!

  8. Abbiamo 2 auto elettriche in famiglia e posso ricaricare a casa ma la seconda l’ho presa usata con 200mila chilometri (batterie e motori ancora in garanzia per 9 mesi)È una Tesla che ha le ricariche gratuite a vita e supercharger. Ho fatto una scelta controcorrente rispetto a molti che temono il chilometraggio elevato e l’usura delle batterie perché dopo l’aumento delle colonnine mi aspetto anche un ulteriore aumento delle tariffe a casa con la fine del mercato tutelato. Incentivare l’acquisto di un’auto elettrica ma non l’utilizzo successivo e a dir poco un controsenso inaccettabile.

  9. Purtroppo il governo rispecchia la maggioranza del popolo, di conseguenza basta guardare un qualsiasi programma di qualsiasi canale o su FB o su YT , quando parlano di BEV è solo per parlare male, governo compreso, a dire il vero questo governo è conto tutta la transazione, pensa solo a rafforzare la spesa militare, e tagliare gli incentivi sulla transazione..ma dal canto cosa si può prendere da un governo così.

    • Per la precisione, il governo rispecchia la maggioranza di coloro che hanno espresso un voto valido, non degli italiani.
      Il problema è quello che assillava Martin Luther King: “Non mi fanno paura i pochi malvagi, ma i molti indifferenti”.

      • Mio caro, la democrazia funziona così, se non piace si può trasferire la dove producono le sue amate BEV

        • Mio caro, la sua frase denota una non conoscenza della democrazia. La democrazia è anche poter esprimere i pareri di Eugenio.
          Se non piace si può trasferire la dove i suoi amici manganellano i dissidenti.

  10. Lo stato italiano intasca almeno 60 miliardi di euro all’ anno con le accise sui carburanti tradizionali.
    Penserete mica che possa rinunciare a un introito del genere?
    Secondo me aumenteranno via via le accise su benzina e diesel adducendo come motivazione la svolta green, ma quando il parco elettrico diventera’ maggioritario, si inventeranno una accisa bella consistente al KW oltre a inserire il bollo di proprietà sull’ auto elettrica.
    Insomma, prima incoraggi la sostituzione dell’auto e poi le tassi per bene!
    La stessa cosa successe decenni fa con il diesel e il superbollo e si ripeterà con l’ elettrico

    • in realtà le accise credo non sarebbero un problema con le EV, perchè inferiori ai prezzi gonfiati attuali

      =====================
      ACCISE e SUSSIDI
      dati ufficili 2019, attualizzati ad oggi con l’inflazione

      – accise sui carburanti ->> 28,5 miliardi
      – iva sui carburanti ->> 14,5 miliardi

      totale 43 miliardi annui (Italia)

      – sussidi a filiera carburanti ->> 25 miliardi annui (Italia)
      (altri 20 miliardi vanno invece al metano per riscaldamento/industria)

      togliendo la “partita di giro” ->> la differenza è 18 miliardi – cioè basta meno tassazione sul kwh per andare a pari con il bilancio

      3,5 CENTS al Km e NON 7

      passando a BEV, serve “solo” 3,5 cents di tassazione al km (invece di 7 cents al km come sui carburanti); considerando un consumo BEV di 18 kwh per 100 km (compresa la tara sui kwh persi in ricarica), sono 19 cents di tasse a kwh

      IPOTESI COLONNINA – 45 cents a kwh, di cui:

      – 7 cent. costi PUN energia
      – 7 cent. costi rete (oneri e dispersioni)
      – 12 cent. margine a regime del gestore di ricarica
      – 19 cent. Tasse Stato ( accise + iva)

      RICARICA A CASA – sui 30 cents al kwh, ci sono già almeno 12 cents di tasse varie, siamo vicini a 19 cents

      alla fine sostituendo il parco auto ICE-> BEV mancherebbero forse 3 miliardi di accise da chi ricarica a casa.. non 43 come si pensa

      se contiamo i risparmi in minori spese sulla Sanità direi bilancio in attivo

      • Se sono giusti i conti alla fine anche per le tasche dello stato converrebbe che i cordoni guidassero aiuti elettriche

        • la materia prima, il Kwh con aggiunti gli oneri di rete, di suo costa poco rispetto ai carburanti, è da qui che salta fuori un ampio margine sia per ridurre il costo al km per l’automobilista, che per mantenere gli introiti delle tasse dello Stato, che per dare margini comodi agli operatori di ricarica

          vincono tutti tranne i petrolieri, viene stata tagliata le quota di costo che ora va all’estero (che invece con le BEV viene mantenuta in patria come sopra).. loro ci smeneranno decine di miliardi l’anno

          e se come compagnia Oil sai che ci smenerai decine di miliardi l’anno, penso hai la convenienza matematica a spendere almeno qualche decina di milioni di euro l’anno per fare campagne di comunicazioni o azioni più dirette (azionariato, politica, etc) che rallentino il passaggio alle BEV

      • Temo che i risparmi sulla salute in certi ambienti non facciano piacere a nessuno e vengano considerati una perdita anzichè un vantaggio.
        Come il minor giro di soldi generale.
        Eppure sarebbe uno dei pochi modi per riequilibrare un pochino il potere di acquisto degli stipendi che sono praticamente fermi da 30 anni.

  11. Questo è proprio ciò che sperava chi ha voluto l’aumento dei prezzi (che non è dovuto al mercato, ma è una scelta politica). Comunque nella vita non ci sono solo i soldi, io quando ho acquistato la mia ultima auto (diversi anni fa) dovendo sciegliere tra diesel e benzina, consapevole del maggiore inquinamento provocato dal diesel (poi confermato dai vari scandali diesel-gate), ho scelto appositamente la benzina anche se sapevo che mi sarebbe costato di più. Ma capisco che a non tutti interessa respirare aria più pulita.

  12. Kona è un auto molto efficiente, in autostrada con 20kWh fa 100km. Consiglio abbonamento ai Supercharger, ricarica HPC a 0,42€ siamo sui 8,4€/100km in autostrada. Dubito che con un diesel si spenda meno anche facendo 20km/litro siamo sui 9 euro per 100km con in piùi maggiori costi di gestione. Tesla poi è garanzia di affidabilità sui prezzi, anzi è molto più probabile che calino ancora piuttosto di un rialzo perché non è soggetta a politiche nazionali e ha interesse a far diffondere l’elettrico. Inoltre con il sempre maggiore utilizzo dei Supercharger potrebbe anche permettersi di ridurre i margini sul singolo kilowattora a vantaggio dei volumi.

  13. Eh peraltro una manovra estremamente intelligente, dato che in Italia l’elettrico é così diffuso mi sembra geniale alzare già i prezzi…

  14. Giovanni non specifica che uso fa dell’auto, ma, dato che cita solo il prezzo delle HPC in autostrada, forse l’autostrada è il suo ambiente di utilizzo principale.
    Supponendo che sia così, mi domando se abbia valutato, per i tratti autostradali che percorre di solito, la presenza di supercharger Tesla aperti a tutte le auto elettriche, praticamente tutti strategicamente situati nelle immediate vicinanze di caselli autostradali.
    Con un abbonamento annuale da 100€ avrebbe accesso alle tariffe riservate ai possessori di auto Tesla, che sono circa la metà di quelle praticate alle HPC FreetoX presenti in autostrada.
    Un’ulteriore alternativa sarebbe l’utilizzo di app quali Freshmile (solo a consumo, ma con un costo di 0,30 €/kWh + 0,30 €/minuto), fatti gli opportuni calcoli sulla convenienza di tale tariffa mista kWh+tempo in base alla curva di ricarica della Kona (si veda anche questo articolo di pochi giorni fa: https://www.vaielettrico.it/ricarica-welcome-to-the-jungle-ma-proviamo-a-capirci-qualcosa/).
    Per farla breve, Giovanni: prima di ributtarsi fra le (puzzolenti) braccia dei combustibili, occorre almeno provare ad adottare la mentalità “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. Ci faccia le sue riflessioni.

    • Secondo me ha valutato, e quindi ha capito che tornare al diesel è piu conveniente…ragazzi, si ok, non sono un fan dell elettrico, ma seguo i risvolti e le novità del settore: al momento è ancora una nicchia, al pari delle coupeo delle cabriolet a 2 posti termiche, ma se gia si inizia cosi, si parte male.

      • Con un prezzo di 0.43€ kWh membro o 0.57€ kWh non membro contro 0.80€ kWh fa molto la differenza e il diesel ancora non conviene.
        Poi se il discorso è perché può fare 1000km e in 5 minuti fa il pieno , non posso dire nulla

        • Dico la mia non richiesta: I supercharger anche con abbonamento hanno un prezzo non voglio dire conveniente in senso lato ma che “ci stá”.
          Il problema dei Supercharger è che non sono molti. Io faccio tanto percorso autostradale e l’idea di deviare dal percorso, uscire dal casello, farmi anche solo 5′ per raggiungere il SuC, caricare e tornare indietro perdendo altri minuti, mi piglia malissimo. Farlo più di una volta per viaggio poi per me è inaccettabile. Questo senza valutare il possibile traffico in uscita, etc.
          Esempio stupido: ultimamente in Italia ho caricato alla FreetoX di Valtrompia comodamente, senza deviazioni, fermandomi ad una stazione di servizio come avrei fatto per un rifornimento termico. A pochi chilometri da lì ci sono i Supercharger all’interno di un’area commerciale visibile dal tracciato autostradale. Il percorso dall’emissione ai SuC era bloccato dal traffico di chi andava al centro commerciale e chi all’Ikea… Un casino. Ci avrei messo a occhio e croce solo 15-20′ dall’uscita a raggiungere la colonnina di ricarica. È una cosa personale, vedo che per tanti non è un problema effettuare deviazioni: io non lo tollero, soprattutto considerato che perdo già del tempo a caricare.
          Nonostante questo per il momento ancora reggono offerte a prezzi decenti (vedere Freshmile e Beagleplug), però comunque ci stá che i consumatori siano scoraggiati da questo continuo repentino inseguimento dell’offerta migliore. Mi spiace perché è un po’ una sconfitta, però posso capire

          • Edoardo, ecco perché ho indicato l’alternativa Freshmile, che, usata bene (cioè ricaricando sfruttando al meglio possibile la curva di ricarica della Kona), permette importanti risparmi proprio alle FreeToX.
            Altri hanno indicato anche BeaglePlug, disponibile solo in abbonamento, che permette di risparmiare circa il 40-50% sempre alle FreeToX.
            Il succo è che le alternative ci sono, ma ovviamente bisogna avere voglia di cercarle.

  15. Il modo per Giovanni di spendere meno è utilizzare app TariffEV (o simili) per poter verificare quale è la tariffa più conveniente per ricaricare. Ovviamente bisogna sbattersi un po’ di più, ma il risparmio può essere significativo.
    Giovanni, resisti!

    • concordo, si inizia dalla scelta dei rappresentanti, cercare di scegliere i meno populisti e più preparati

      anche per il parlamento europeo, non si può più votare per “simpatia” o “area ideologica” zoticoni già corrotti che predicano l’isolazionismo, il tribalismo e il medioevo, e sono analfabeti di inglese, italiano, economia e scienza.. questo dar peso a “ma come è simpatico/a questo/a” ci è già costata cara

  16. Purtroppo il momento è difficile.
    Molto complicato tutto.

    Il rispetto del pianeta è prioritario, non c’è dubbio.
    Occorre emettere meno co2 ad ogni costo.

    Certo le sole auto fanno è faranno poco, e il costo per questa riduzione è veramente enorme.

    Proprio in questi giorni un grosso motore Diesel per far muovere una enorme Nave container è entrato in funzione.

    100 milioni di cm cubi di cilindrata. Grosso come una palazzo è che consuma tantissimo.
    E
    Ha una potenza di 80Mw.

    Emette una quantità di Co2 , in una sola ora, (1 ora), come una Auto Diesel che ha viaggiato per 290.000km.
    Dati ufficiali.

    Di questi motori c’è ne saranno decine.

    In pratica in un anno contando circa 200gg di funzionamento emettono come tutto il parco mondiale di auto.

    Quindi se domani mattina tutte le auto del mondo andassero in Elettrico avremo meno C02 nell’ambiente pari alla stessa eliminazione dei 10 motori da Nave…

    Nel caso in cui invece spediamo ad esempio 1 miliardo per farli andare in Elettrico ( 10 motori da 8Mw) con serbatoio ad Idrogeno verde prodoto da pannelli solari posti nel deserto tunisino,…
    oppure li lasciamo Diesel e cambiamo tutte le auto del mondo in elettrico spendendo dai 3000 ai 5000 miliardi tra fabbriche, materie prime, nuove centrali elettriche, perdita di milioni di posti di lavoro e acquisti da parte dei privati e infine dipendenza totale dalla Cina.

    Ma conviene?

    Forse per salvare l’ambiente vanno riviste alcune strategie e alcune priorità.

    Penso che tra queste l’auto sarebbe all’ultimo posto.

    Si è vero avremo meno polveri sotti con un parco auto tutto elettrici…
    È ovvio…

    Ma sarebbe meglio prima modificare i grandi produttori di Co2 nel mondo…poi il resto…

    Le cose possono andare anche in parallelo ma con Priorità, adesso invece si crocifissa l’auto senza rendersi conto che i problemi sono altrove…

    Se non avremo più un Pianeta su cui vivere che ci fai con l’auto elettrica?

    • Iil 60,3% delle emissioni del trasporto globale vengono dalle auto… La navigazione incide del 14%

      Le moto 1,3%.

      È vero che queste navi inquinano molto, ma in un unico viaggio trasportano anche una quantità di merce gigantesca..

      Questi mega motori girano hanno un regime costante per generare energia elettrica punto energia che viene utilizzata per muovere le eliche.
      Questo sistema è molto più efficiente nei precedenti sistemi la linea d’asse…
      Quindi hanno sicuramente evoluto il loro powertrain in maniera Maggiore rispetto alle comuni automobili sul mercato…

      • Lasciate perdere grafici e altre stupidaggini che scrivono.

        I dati sono dati.

        290.000km di un auto in 1 ora.

        Calcolando solo 200gg dj utilizzo e non 365gg.

        Si ottiene 20.000×50.000

        Che fa proprio 1 miliardo.

        Un miliardo di auto emettono lo stesso valore di C02 di 1 nave dotata di questo motore.
        Ripeto di questo motore…
        No di altri ipotetici motori…

        Ma di questo in pascolare.

        Se ne facciamo 10 sono l’equivalente di 10 miliardi di auto…

        I grafici o altre amenità del genere non servono.

        Questi motori non possono apparire nei grafici perché stanno entrando in funzione adesso, non 3 anni fa…

        Te capi?

    • i dati però dicono il contrario:

      a) le emissioni del settore trasporti sono determinate dal trasporto su gomma, mentre navi e aerei contano molto meno trasporto

      grafico
      https://www.vaielettrico.it/wp-content/uploads/2023/08/20220606PHT32301_original.jpg.webp

      b) il settore trasporti è prioritraio, come emissioni supera anche il settore industriale e persino quello energia, che hano già inziato a ridurre parecchio le emnissioni

      grafico:
      https://www.vaielettrico.it/wp-content/uploads/2024/03/Grafico.jpg.webp

      preso da qui:
      https://www.vaielettrico.it/emissioni-ecco-perche-lauto-conta-eccome/

      c) non c’è questo “costo enorme” per ammoderare i trasporti su gomma, i veicoli ICE vengono sostituiti gradualmente negli anni man mano che si usurano e man mano che i prezzi delle BEV scendono e le specifiche migliorano

    • A parte le emissioni dei megamotori che che a occhio non mi tornano… supponendo di far andare queste navi ad idrogeno, bisognerebbe fare qualche conto un po’ preciso ma si intravedono già delle difficoltà che temo rendano l’investimento piuttosto consistente. Tocca costruire le schiere di pannelli fotovoltaici nel deserto, costruire gli impianti di produzione dell’idrogeno, costruire gli impianti di compressione dell’idrogeno, costruire le navi per portare l’idrogeno, costruire i serbatoi per l’idrogeno ove andranno rifornite le navi. Oltre a questo, il serbatoio a bordo delle navi sarà almeno 3 o 4 volte più voluminoso (e sicuramente più pesante) quindi una capacità minore di carico.

      È sicuramente auspicabile intervenire anche su trasporti navali ed aerei ma siamo sicuri che sia così tanto più conveniente iniziare dai motori navali rispetto alle automobili?

  17. Ma scusate, che risposta date voi di Vaielettrico? Avete sempre specificato che al momento l’auto elettrica conviene a chi può ricaricare a casa, se questo ha comprato comunque l’auto per ricaricare in autostrada a ,90 cent/kWh, azzi suoi. Quisque faber fortunae suae….

  18. Che succede se si incendia (tanto più probabile quante più auto circolano) un auto elettrica in un affollato parcheggio di un centro commerciale, o in un garage condominiale? Quanto costeranno le assicurazioni?

    • Succede 63 volte di più alle auto termiche. E anche questo l’abbiamo scritto molte volte. Le consiglierei di leggerci, prima di scriverci.

      • @Paolo
        Cosa succede si incendia pare una domanda retorica… che vuoi che succeda: brucia.
        E se si incendia un termica che succede… fanno un barbecue?

  19. Prima di elettrificare il trasporto stradale occorre costruire le centrali necessarie a produrre l’ energia, visto che l’ Italia è già costretta ad importarla. Cosa di cui al momento nessuno sembra preoccuparsi. Allo stato attuale della tecnologia, o sì usano i fossili, con conseguente aumento di gas serra, o si usa il nucleare da fissione, che ha tempi di realizzazioni lunghissimi. Se il trasporto europeo si elettrifica, suppongo che i paesi vicini non ci venderanno più l’ energia, se non a prezzi altissimi.

    • Sappia, come abbiamo detto più volte, che importiamo energia elettrica da Francia e Svizzera esclusivamente di notte, quando è in svendita. Lasciando spente le nostre centrali termiche.

      • Buongiorno. Ma cosa scrive, che le centrali termiche vengono spente di notte??? Evidentemente non conosce molto l’argomento. Le centrali termoelettriche hanno cicli 24/24 h, 365 gg/h fatto salvo i periodi di fermata manutentiva programmata o in caso di guasto. Non ogni notte. È questa la affidabilità delle info che date??

        • Non faccia il saputello. Sappiamo benissimo che le centrali a gas non vengono tutte spente ogni notte. Ma essendo la tecnologia di generazione termoelettrica più flessibile contribuisce al bilanciamento della rete fornendo a Terna la cosiddetta “capacità flessibile”.

    • si sta già realizzando abbondanza di energia, persino in italia, al sud la crescita di nuove installazioni è già partita e ancora di più sono in arrivo; qui gli effetti sul nostro mix e sul PUN orario:

      https://www.energy-charts.info/charts/price_spot_market/chart.htm?l=it&c=IT&year=2024&week=16

      l’offerta di energia rinnovabile cresce negli anni più velocemente degli aumenti dei consumi, tanto che in europa stiamo riducendo velocemente l’uso delle fossili e lentamente anche del nucleare

      2024 Europa completa – rinnovabili 50%
      https://www.energy-charts.info/charts/energy/chart.htm?l=it&c=ALL&interval=year

      2017 Europa completa – rinnovabili 33%
      https://www.energy-charts.info/charts/energy/chart.htm?l=it&c=ALL&interval=year&year=2017

    • Lo hanno fatto per il diesel e poi per il GPL e metano, prima hanno incentivato il mercato per l’acquisto poi hanno alzato il prezzo del carburante quando la richiesta è aumentata.
      È un copione già visto! Adesso che bisogna fare i conti con i costi reali, di infrastrutture, consumi e servizi ecco che la convenienza iniziale torna a vaccinare.

      • in parte si, 33 cents/kwh per installare e mantenere una colonnina Fast erano troppo pochi, ma ora si stanno accanendo all’opposto, siamo molto sopra ai costi reali per colonnine supercharge

        i conti più o meno si conoscono, e come verifica ci sono le tariffe dei supercharger Tesla in Italia (scendono sino a 43 cents/kwh) e quelle all’estero di tanti gestori (con il Pun estero che è solo pochi cents diverso da quello italiano)

  20. Farei una correzione. Direi che il lettore svenderà la sua kona per comprarsi un diesel. Comunque, alla base della scelta c era quindi la convenienza di spendere 50 euro per 500kwh. Green dovrebbe voler dire spendere di più per fare del bene all ambiente.

    • Ma perché dai per scontato che per chi acquista elettrico, essere “green” sia la prima motivazione?
      Magari qualche tech enthusiast vuole provare la tecnologia, qualcun altro sapendo che comunque la locomozione a fonti fossili andrà via via riducendosi, sceglierà di anticipare i tempi, a taluni possono fare comodo tutte le agevolazioni che ci sono in alcune grandi città, per altri ci sarà stata anche la convenienza sulle ricariche o il piacere di guidare mezzi con tanti cavalli a prezzi maggiormente accessibili rispetto alle controparti termiche e via discorrendo…
      La mancanza di emissioni in marcia è sicuramente un gran valore, il più grande a mio avviso, ma non possiamo pretendere che per tutti quelli che acquistano o vogliono acquistare un veicolo elettrico sia l’unico parametro sul quale basarsi…

    • una volta forse, ma ad oggi in campo energetico spesso “green” significa anche risparmiare; lo scotto negativo è più mentale, sul fatto che magari necessita investire capitale, cambiare schemi, fornitori, abitudini, etc

      il caso dei costi alle colonnine italiane sono una patologia nostrana, temporanea.. nel frattempo via più libera a chi ha il box..

    • “….Green dovrebbe voler dire spendere di più per fare del bene all ambiente….”

      ma anche no!
      e sulla base di che cosa?
      l’ambientalismo da missionari è roba da anni 70, si può avanzare e vivere nel 2024?

      magari
      “green è guardare al futuro e preoccuparsi di avere un posto dove stare anche domani, usare l’intelligenza per affrontare le questioni…”

    • Chi può spendere di più per fare qualcosa di green e se la sente è una nicchia.
      Non a caso bisogna imporre i cambiamenti green. Perchè la massa attualmente non ha molto interesse nel futuro essendo troppo impegnata a guardare il presente delle persone che segue sui social. Vivendo la loro finta vita invece della propria.

      Personalmente posso spendere di più per fare qualcosa di green e ogniqualvolta sia possibile lo faccio. Ma chi fatica ad arrivare a fine mese deve essere incentivato a farlo in altro modo. E’ anche a questo che dovrebbe servire uno Stato. A fare il bene di tutta la popolazione. Anche quando la popolazione non è in grado di farlo da sola. Come ad esempio obbligare un vaccino a chi non ne capisce l’utilità. O obbligare ad usare un mezzo non inquinante a chi non ne vede il motivo.

      Green non dovrebbe essere un’eccezione. Ma la base. Idealmente non dovrebbe esistere “green” ma solo “inquinante”.
      E quindi la scelta non dovrebbe essere “faccio la cosa X perchè è green invece della cosa Y” ma “faccio la cosa X invece della cosa Y inquinante”.

      Perdonate la deriva filosofica e utopistica.

  21. Vedi Leonardo, non conterei molto sui bilanci in rosso, non per almeno un lustro.
    Credo che siano stati ampiamente pianificati e voluti per rallentare il processo di transizione.
    Per dire, ENI se ne può bellamente fregare di Be Charge che rappresenta un piccolo settore all’interno della loro attività principale.
    Anzi, boicottare le ricariche probabilmente salvaguarderà maggiormente i loro mostruosi interessi nel campo delle fonti fossili.
    Dovrebbe essere meno immediato da comprendere per Enel, la quale però è stata la prima a far saltare il banco dei prezzi. Evidentemente dietro ci sono logiche politiche diverse.
    Alcuni mi darebbero del complottista (magari proprio chi vive di complotti 🙂 ) ma nella realtà si tratta di dare un significato comune a questo termine… o vogliamo forse ingenuamente pensare che gli accordi fra gruppi di potere non esistano o che vadano sempre nell’interesse del comune cittadino?
    Non è così!
    E quindi sono pienamente d’accordo che è necessario fare resistenza, comprendendo ed accettando però che alcuni fra noi non saranno in condizione di resistere.

    • Per Enel avevamo già capito dove si andava a parare quando hanno sostituito Starace con Cattaneo.
      Starace, pur essendo ingegnere nucleare e con esperienza sul campo, ha sempre sostenuto che il nucleare non sarebbe stata un’ opzione vantaggiosa per il futuro, in netto contrasto con le aspirazioni del Governo.
      La mossa sulle ricariche probabilmente è stata avviata da EnelX in aiuto al comparto dei fossili, tenendo conto che in pancia a Enel ci sono tantissime centrali a gas il cui futuro e la redditività sono messi in pericolo dall’ avvento delle energie rinnovabili, e per le quali serve gas a basso prezzo per restare competitive.
      La partita, insomma, la stanno giocando facendo sistema e senza esclusione di colpi. Alla transizione ci penseranno domani.

  22. Forse se ti comprati una Tesla e usavi i supercharge ci guadagnavi da subito, meno sbatti, non impazziti con gestori e schede, tutto sempre regolare, poi carichi a casa tranquillo la notte a 0,25 dove è il problema delle trasferte?
    Credo che un utilizzatore comunque ha possibilità di alternative con diversi gestori e se paghi la corrente a 1 euro a kwh perché vuoi, come fare benzina in autostrada allora tutti dovrebbero vendere le auto a combustibile…

    • Più che altro se non puoi ricaricare da casa usare il bonus per l’impianto a GPL (che viene 0.65 al litro) che così ti costa poco più di 1000 euro, e usare quello … pieno in 2 minuti, oltre 400km di autonomia reale (e se finisce il GPL hai comunque la benzina per arrivare al distributore dopo).

    • Vendo kona e torno diesel? Da utente elettrico da anni mi pare più una provocazione e mi spiego:a tutti piace ricaricare al costo più basso possibile, personalmente sono grato al comune di Gravedona che x quasi 3 anni ci ha fornito colonnina gratuita,ma ora che è a pagamento non mi sogno certo di vendere le nostre 2 bev.
      Anche senza fotovoltaico a casa puoi ricaricare attualmente a prezzi molto buoni la notte.se poi accedi tramite sito arera al progetto che ti fornisce i 6 kw senza aumento del fisso di base pagando solo il consumo sei ulteriormente a cavallo. Poi per quanto riguarda autonomia autostradale tesla (non mi pare siano degli sprovveduti,guido tesla da anni ti assicuro) non faranno mai batteria da 500 km autonomia sutostrada x il semplice fatto che 250/300 son più che sufficienti, poi ti fermi supercharger 15 minuti pipi e caffè e riparti.attualmente spendo 0, 46 ricarica fast 170 kw.
      Per finire a casa ho fotovoltaico che mi permette in giornate soleggiate fi caricare auto ,alimentare casa e caricare batterie casa.
      Vorrei ricordare che il sole è gratis e con recupero fiscale sl 50% non è un brutto investimento.concordo non è per tutti ,molto difficile in condominio ma sapete quanti amici hanno la possibilità e non la sfruttano?

      • Vero. Ieri mi ha avvicinato un collega di lavoro per mostrarmi i dati del suo nuovo impianto fotovoltaico da 8kW più 10kWh di batteria. Vuole spendere altri 6 mila euro per un’altra batteria da 6,5kWh perché si è accorto che l’80% dell’energia prodotta finisce in rete. Ha un’ euro 3 rottamabile gli ho consigliato appena usciranno gli incentivi di prendersi la Spring con 8k euro che ha 32kWh di batteria anziché 6,5 e, soprattutto, smetterebbe di comprare benzina. Risposta “no no io l’auto elettrica no”…

  23. A me sembra più una provocazione, giustamente dettata dall’amarezza per i costi delle ricariche.
    Smettere di essere ostaggio, da questi costi , per tornare ad essere ostaggio dei continui balzelli sui carburanti, non mi sembra comunque una scelta sensata.
    Purtroppo, qualunque scelta di motorizzazione si scelga, siamo solo mucche da mungere.
    Ma essendo un inguaribile ottimista, ieri ho ritirato la mia nuova bev 👍

  24. Anche io sono passato all’ elettrico con gli abbonamenti a 0,25 al kWh e le ricariche in AC a consumo a 0,40 con Enelx, per non parlare delle ricariche gratis con Telepass, per fortuna ricarico a casa, senza fotovoltaico, e raramente faccio viaggi che vanno oltre l’autonomia della mia Kia Niro. Non conosco l’utilizzo dell’ auto da parteb di Giovanni, probabilmente è un utilizzo prevalentemente autostradale, ma credo che prima di arrendersi dovrebbe valutare tutte le possibili alternative, credo che semplicemente utilizzando un abbonamento con Beagleplug possa mantenere un piccolo vantaggio rispettto ai costi di un’auto diesel. Mi auguro che questa sia una situazione transitoria, sulla produzione di energia peserà sempre più in futuro la produzione da rinnovabili e i costi dovrebbero tendenzialmente scendere. Possiedo l’auto da oltre tre anni e mezzo, e’ diventata il car sharing di famiglia, chi deve fare piu’ chilometri in una giornata la utilizza, l’altra auto di famiglia, una sw a gasolio, e rimane quasi sempre in cortile. Siamo inoltre in attesa di una nuova piccola EV , valuteremo R5 , C3, ma sarebbe ancora meglio per noi la Hyundai Casper qualora venisse importata in europa

  25. Come se l’aspetto importante di passare ad un’auto elettrica è il pagare l’energia meno del gasolio.

  26. L’atteggiamento del buon Giovanni fa cadere il velo di ipocrisia che nasconde le argomentazioni del popolo BEV e svela la sua reale natura.
    Altro che ambiente, ecologia, futuro dei nostri figli, piacere di guida e compagnia cantante!
    L’unico motivo di certe scelte è stato il portafoglio!
    Finita l’epopea degli incentivi e delle ricariche praticamente regalate, la Santa Crociata contro gli inquinatori del pianeta è magicamente finita e, come se niente fosse, si torna al diesel con le tasche un po’ più vuote.
    I commenti fatevelo da soli.

    • E perchè da soli?
      Mi raccomando, quando il diesel costerà 5 € e la riparazione del catorcio che ti ritroverai in mano come un occhio della testa… non passare all’elettrico, rimani fedele al credo del wroom wroom + coof! coof! + coof!

      Sicuramente, ed è normale, tanti che hanno preso l’EV hanno accettato di spendere immediatamente di più contando di poter rientrare con i costi nel lungo periodo. O pensi forse che per costoro i soldi per vivere crescano sugli alberi?
      Chiaro che per alcuni la rimodulaizone dei costi delle ricariche al limite dello strozzinaggio potrebbe rappresentare uno scoglio difficilmente superabile.

    • quale ipocrisia?
      io sono tra quelli che è passato all’elettrico perchè risparmiava,
      e POI mi sono accorto degli altri vantaggi.
      di sicuro con queste tariffe assurde non potrei permettermi l’elettrico, e dovrei rinunciare: attenzione, DOVREI, non “vorrei”.. per ora ricarico a casa da fotovoltaico e me la cavo, e spero che duri, ma con questi qui al Governo non mi stupirei si inventassero qualcos’altro…

      circa l’aspetto ambientale, a ben vedere a me non sembra proprio che tra i commenti ci siano schiere di moralisti pronti a puntare il dito conto gli inquinatori, mi sembra piuttosto che ci siano tanti commentatori che sostengono
      1. la necessità di ridurre le emissioni
      2. che l’elettrificazione aiuta in tal senso
      3. che chi può dovrebbe cominciare (il massim odel moralismo è questo!)
      4. che è un problema di stipendi, apparentemente
      5. che il problema degli stipendi si risolve… pretendendo stipendi adeguati al costo della vita, non segando i consumi e l’elettrificazione tra questi, perchè non risolve il problema degli stipendi bassi e sega invece il ramo della riduzione della CO2 e ci mette ai margini dello sviluppo industriale
      6. che è in atto una palese mossa a tenaglia sull’elettrico da parte delle controllate del Governo
      7. che dopo il 9 giugno ne sapremo qualcosa in più

      aggiungo ora due considerazioni mie:
      1. è veramente tipico di un popolo analfabeta l’incapacità di fare squadra è pretendere stipendi adeguati (citofonare: partiti dell’opposizione)
      2. il danno di queste scelte economiche ed energetiche ci condanna GIA’ ORA a livello industriale, in Spagna e Portogallo hanno il doppio di eolico e il doppio di fotovoltaico attivo rispetto a noi, e il PUN dalle 3 alle 20 volte inferiore al nostro (ho controllato poco fa)
      3. il danno di queste scelte economiche ed energetiche ci condanna GIA’ ORA a livello di sviluppo industriale, il report dell’IEA (quei comunistacci rossi dell’IEA!) citato ieri in un articolo lo certifica: se tu fai dell’Italia l’hub del gas, e nessuno dei tuoi vicini intende usare il gas nel futuro…a chi lo venderai? avrai fatto contenti gli industriali che mettono in piedi i cantieri e la rete, e poi avrai delle meravigliose cattedrali nel deserto. roba già vista. facciamo una nuova tangentopoli nel 2040? senza più buoi nella stalla?

      insomma:
      anche io credo che ci siano chili e chili di ideologia, ma … solamente nella testa di chi sta imponendo queste scelte! dopo decenni all’opposizione sembra proprio che vogliano vendicarsi degli (sgradevoli) nomignoli ricevuti nei decenni, e imporre una agenda economica ormai passata e vecchia di 25 anni (si parlava di gas nei primi anni duemila, governi di centrosinistra, guarda te l’ironia della storia!)

      dopo il 9 giugno probabilmente (stando ai sondaggi odierni europei) sarà certificato il fallimento di certe previsioni sul nuovo Parlamento, e allora mi aspetto un irrigidimento del nostro Governo. quanto durerà? siamo messi, noi italiani, proprio come l’Ungheria?

    • Scusate ma chi acquista full elettrico lo fa per l’ambiente…non deve guardare ai costi…o no?se si acquista un auto per i costi…deve guardare ad altro

  27. Titolo: Adda passà ‘a nuttata

    Premetto che sono d’ accordo al 100% con la risposta della redazione.

    Per quanto riguarda la lettera del lettore non sono troppo d’ accordo su due cose:

    – Vendere la Kona per una diesel potrebbe rivelarsi un errore grave al pari di quelli che comprano le azioni ai massimi per poi venderle ai minimi. Io al posto suo cercherei di essere un po’ meno precipitoso nelle decisioni.
    – Non capisco il riferimento alla Tesla con 500 km di autonomia: non mi pare che la Kona abbia un range superiore a molte Tesla e i supercharger dovrebbero essere distanziati in modo da servire correttamente l’attuale offerta Tesla.

    • Non entro nel merito delle ricariche( costi) perché non essendo possessore di auto elettrica ovviamente posso solo immaginare pregi e difetti
      Però a volte leggendovi ( sopratutto i commenti) mi chiedo dove abbiate vissuto negli ultimi 50 anni
      L’italia è un paese iperindebitato dove per altro la politica TUTTA è bravissima a cibarsi al ristorante( fare debiti) ma molto meno brava a pagare il conto ( ridurli con sacrifici mirati) e in più con gravi scompensi macroeconomici
      Detto ciò il paese Italia non è in grado di supportare con sgravi a destra e a manca tutto quello che la ” vita ” richiede” e di conseguenza le compagnie di fornitura erano partiti con tariffe su previsioni di utilizzo che hanno poi dovuto variare per non rimetterci le mutande( ricordo che sono società quotate in borsa che rispondono a determinate regole di mercato e non la pizzeria “da Gino” )
      Da molte parti è già stato detto ma vale ripeterlo i cambiamenti epocali necessitano di due cose , o di qualcuno che paghi o dei tempi congrui di attecchimento
      Provare a forzare i tempi e pretendere i denari altrui Non sembrerebbe una grande idea
      Chiudo con una banalità, inutile criticare la politica che cercherà sempre e solo facile consenso ( a volte comprando voti modello Achille lauro, ne abbiamo avuto qualche esempio negli ultimi tempi) nei temi dove la popolazione è più attenta ( il trasporto e i propri denari sono uno di quei casi) o agendo più d’imperio dove la popolazione è più “distratta”
      Che dire , fatevene una ragione, si vive meglio

      • Ivan.s, io da un bel pezzo me ne sono fatto una ragione.
        Però un’auto elettrica l’ho comprata e sinceramente posso fare a meno di andare a caricare alle colonnine.
        Quello che però credo che molti italiani non hanno capito è che il costo d’energia (carburanti, metano e elettricità) con un sistema come questo che sta entrando a regime (mercato libero) può solo aumentare se i privati cittadini non applicano delle contromisure, ovvero investano un po’ dei loro risparmi per consumare meno o auto produrre parte dell’elettricità di cui ha bisogno (visto che l’ideale in questo caso sarebbe elettrificare tutti gli aspetti della nostra vita).
        Ti parlo da consumatore, io sono molto preoccupato su come evolverà il mercato dell’energia dal prossimo luglio visto che mi trovo ad abitare come molti italiani in appartamento dove il problema della ristrutturazione seria degli edifici viene messa all’argine in molti casi più per dare priorità ad una vita da cicale piuttosto che verrà difficoltà economica.

      • Sono d’ accordo su tutto tranne che sulla conclusione.
        Io sono “governativo” fin dentro le mutande, ma le nostre scelte contano, sempre. Mafiare sulle ricariche aiuterà soltanto la penetrazione di chi sta fuori da quelle logiche (ho detto Tesla?)
        Qui a Torino il numero di Tesla in circolazione è impressionante, probabilmente compensiamo parti del paese dove sono meno diffuse.
        Se faranno modelli ancora più economici e come molto probabilmente accadrà in meno di dieci anni arriverà la guida autonoma, rispettosa dei limiti, che non si distrae, non beve, non commette imprudenze, sarà molto ma molto divertente vedere cosa succederà alla mobilità privata e pubblica (ho detto Taxi?)
        Hai voglia di mafiare, Elon Musk non è arrivato dove è arrivato perché non sa come ci si muove nei salotti e nei palazzi buoni.

        • Risponderò a lei è Bob in un’unica volta ( risparmio energetico)non tanto come risposta ma come punto di dibattito
          A Bob credo di averlo già detto in altro argomento, oggi proverò con toni più pacati, la definizione di “cicale” io la definisco libero arbitrio , credo da sempre che se uno guadagna , eredita, vince denari in modo onesto e legale abbia il sacrosanto diritto di investirli , spenderli o bruciarli come è in quali direzioni desidera, le priorità delle persone sono varie e a volte non immediatamente comprensibili ma non per questo abbiamo diritto di giudicare
          A Leonardo dico che ha tutti i diritti di pensarla a suo modo ma deve comprendere che vi è chi , al solo pensiero che un qualunque strumento elettronico o meccanico possa relegare in “poltrona” l’essere umano riducendo lui al servizio delle macchine lo fa rabbrividire ( faccio 40/50 mila km all’anno a parte il cruse qualche volta disattivo tutti i supporti dell’auto perché non li sopporto e nel privato sto riscoprendo di tanto in tanto le vecchie cartine stradali perché mi sono reso conto che il navigatore mi sta rincoglionendo)
          Per quanto riguarda Torino e le tesla le dico questo , 25 anni fa nel sottosuolo di Torino vi erano garage condivisi con dentro solo auto dai 100 milioni in su ( di lire e visti con i miei occhi) quindi credo che alcuni luoghi sono sempre stati ” ricchi” e l’espansione delle tesla potrebbe essere più figlio di quello
          Magari sbaglio

          • Ivan.s il libero arbitrio lo accetto, finché non danneggi gli altri. Quando si condivide un bene è da mettere in conto che il proprio libero arbitrio in parte va a farsi friggere nel bene e nel male.
            Rimane il fatto che il mio libero arbitrio è negato (in poche parole non posso ristrutturare la casa in cui abito perché se dall’oggi a domani dovessero decidere di farlo avrei speso inutilmente dei soldi in infissi ed altre spese per la parte esterna).

          • @Ivan.s
            “bruciarli”… magari no.
            Aumenta il riscaldamento e l’inquinamento.
            Al limite mi sacrifico e fornisco il mio iban. 🙂

      • La politica non è tutta uguale, sono frasi che graziano i peggiori

        il debito pubblico non sempre è aumentato negli ultimi 50 anni; ci sono state eccezioni con un paio di governi ( 1996-2000 e 2006-2007 ) che piacciano o meno agli orientamenti personali ma hanno mostrato di amministrare decentemente

        qui un grafico del sole24 ore sull’andamento degni anni del bedito pubblico:

        https://i2.res.24o.it/images2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/Immagini/_Oggetti_Embedded/Grafici/2018/10/19/GRAFICO_03_debitopubblicostoria_650%20x%20485.png?uuid=61f0a0a0-d318-11e8-93a2-59777bc00f9f

        • Queste cose le do anche io ma è il dato complessivo che le sfugge, quei governi sono durati il tempo di uno sbadiglio e pur facendo un po meglio sui conti questo è stato ottenuto massacrando classe media e medio bassa e provvedimenti come il titolo quinto li pagheremo a vita
          Non parliamo delle liberalizzazioni , correttissime se le applichi in tutti i campi e non solo dove sai di non avere il rinculo del colpo.
          A conti fatti il TUTTI rimane perché il prosciutto dagli occhi l’ho tolto da un pezzo

          • Faccia un piccolo sforzo: trovi i dati che confermano quel che dice, altrimenti sono solo sue opinabilissime impressioni.

          • personalmente do un’analisi opposta alla sua, nei periodi indicati non ricordo massacri economici, ed è stata migliorata trasparenza e concorrenza .. insomma le cose che dovrebbero succedere normalmente per assecondare l’economia

            i casini, l’evasione fiscale, le leggi inapplicabili, il far wast delle regole incerte che penalizzano i meno “furbi”e con più scrupoli, ma alla fine penalizzano la nazione intera, persino i furbi che si trovano a regnare ricchi ma su un regno disastrato, mi sembra sono tornati con i tele-governi successivi e populisti a seguire

            e non è detto che sia un questione di “colore” politico, ma di serietà dei vari gruppi, ad ogni elezione si può scegliere i meno populisti e meno corrompibili, il famoso meno peggio può essere un opzione decente

            tornando in tema, con altri gruppi al governo non credo avremmo questa situazione esasperata di in cui da noi ancora si rema contro a rinnovabili ed elettrificazione, causando altre perdite economiche in mancato sviluppo e mancati risprmi nei prossimi anni

          • Sig. Degli Esposti , guarde che potrei definirmi un liberale che guarda a sinistra sui diritti civili , però anche senza dati le liberalizzazioni evidenziano buchi mostruosi nelle professioni , nei taxi , nel trasporto pubblico , sulle municipalizzate w così via e per quanto riguarda il titolo quinto credo che dopo la pandemia si sia evidenziato chiaramente cosa ha voluto dire una sanità ” regionale” , la riforma IRPEF di quel tempo portò a risparmi di un pacco di caramelle mensili e questo è un dato di fatto
            La cosa più insopportabile però ( è qui a destra e pure peggio) riguarda l’incapacità di incidere su comparto pubblico che è sempre stato difeso in modo assurdo , non incentivando chi meritava e colpendo i molti incapaci e imboscati che la stessa politica ci ha infilato
            Io dalla politica mi aspetto quello che io stesso applico nel mio ruolo in azienda , rigore , giustizia e equilibrio ed è sempre “l’amico che ti infastidisce se deroga da questo non lo sconosciuto

  28. Pur avendo sempre noi sostenuto che la scelta dell’auto elettrica non può e non deve essere eminentemente legata al risparmio economico, è però altrettanto chiaro ed evidente che non può nemmeno trasformarsi in un salasso.
    Se si può pensare di destinare un capitale maggiore per l’acquisto di una EV una tantum, magari compensato da risparmi in altre direzioni (ferie, ristoranti, hobby vari) non è altrettanto logico pensare ad un continuo stillicidio giornaliero/settimanale.
    Il primo caso si configura come “fuori il dente via il dolore” il secondo è invece un continuo e lento “martellare”.

    C’è però da rimarcare che in questo modo hanno vinto loro, ognuno che abbandona è da una parte una sconfitta e dall’altra una vittoria.
    Forse si dovrebbe essere più resilienti e, di nuovo programmare pur con sacrificio, la riduzione di altri costi… ai quali però cercare di dare maggiore visibilità possibile.
    Di dovrebbe cioè tentare di mettere categorie imprenditoriali l’una contro l’altra (scusate la pessima spiegazione), in modo che un po’ alla volta diventi un caso politico la necessità di scelta: mantengo l’auto ma mollo la pizzeria, l’hotel, la piscina, la palestra… ecc.
    Non però tutto ciò che riguarda salute ed istruzione, materie che già rivestono poca importanza per i nostri governanti.

    Vedano “loro” se in questo modo il Paese può funzionare.
    Certo il peggioramento della qualità della vita potrebbe essere sensibile.

    • Caro zi ti, mai come in questo momento hanno concentrato tutte le forze per dimostrare che la mobilità elettrica sia un fallimento totale, e metteranno in campo tutto il mettibile per raggiungere questo scopo.
      Detto questo, non bisogna immolarsi per la causa, ma non bisogna neppure darsi per vinti. Cosa possiamo avere davanti? Diciamo che riescano nello scopo di sabotare a lungo i prezzi alla colonnina, il risultato saranno bilanci in rosso per le società che si occupano di ricariche. Le terranno in vita comunque pur di tenere occupati i posti di ricarica già acquisiti e evitare che li prendano dei concorrenti più dinamici? Aspetteranno che dalla comunità europea arrivino le prime ammonizioni o peggio le prime multe per non aver raggiunto gli obiettivi e gli impegni presi per la decarbonizzazione? Per ora l’ unica decarbonizzazione che vedo in Italia è la deindustrializzazione, vediamo per quanto ancora sarà possibile continuare su questa strada? E quando i carburanti prenderanno la stessa traiettoria delle ricariche cosa farà il governo per proteggere i cittadini che si saranno fidati dei pifferai del termico? Ho delle brutte sensazioni sul futuro perché questo immobilismo è l’ ennesimo macigno che penzola sulla nostra testa.

      • Condivido. Chi oggi è al governo mi pare usi gli incentivi per salvare la faccia (e comunque ben oltre la metà sono destinati a veicoli ibridi, quindi anche con motore termico) ma nei fatti faccia di tutto per sfavorire il mercato dell’elettrico. Sì, perchè sono convinto che dietro a questi aumenti ci sia una precisa volontà politica che “indirizza” gli operatori (soprattutto quelli a partecipazione pubblica) a contrastare un processo naturale che dovrebbe invece portare verso una maggior diffusione con naturale discesa dei prezzi sia dei veicoli che dell’energia (più BEV = più gente che ricarica = maggiori introiti). E poi: come mai aumenti così “feroci” oggi che il costo dell’energia è così basso ? Come mai sembrano essere gli unici a non capire che disincentivando la crescita della mobilità elettrica le colonnine saranno sempre più vuote e otterranno l’effetto opposto ? Penso: chi abbiamo alle infrastrutture e trasporti ? Non è che in realtà questi super-manager lo sappiano benissimo ma sono subalterni a gente che sostiene che le auto elettriche distruggeranno l’automotive italiano e ci renderanno schiavi della Cina ? Credo sia lecito il dubbio …

        • Se la loro idea è di proteggere l’automotive italiano (esiste ancora????) schifando le nuove, necessarie, tecnologie verso le quali il mondo intero si sta indirizzando… bè altro che fritti siamo.
          Torneremo alla ruota di pietra.
          Credo invece stiano proteggendo interessi particulari e di breve respiro.

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