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Quanto ha perso la batteria: Peugeot e Renault

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Il Peugeot e-Rifter di Marco in ricarica in una stazione Free to X.
Quanto ha perso la batteria: altri tre lettori condividono il dato sulla capacità residua (e quindi l’autonomia) delle loro auto, una Peugeot e due Renault. L’hanno già fatto Matteo con la sua TwingoAntonio e Nicola con E-Doblò e Zoe. Vaielettrico risponde. Per interventi e quesiti scriveye a info@vaielettrico.it .

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Quanto ha perso la batteria: il 5,7% in un Rifter del 2022 con 15.500 km

“Vorrei contribuire alla raccolta dati sullo stato delle batterie dei veicoli elettrici, inviandovi il certificato (qui a destra) rilasciato da Peugeot che riguarda il mio Rifter GT del 2022. La batteria ha perso il 5,7%, ma non ne risento particolarmente di questa carenza. Nel periodo estivo, riesco tranquillamente a percorre mediamente 100Km con 13KWh. Attualmente l’auto ha 15.500Km all’attivo. Marco Turconi
Quanto ha perso la batteria: la mia Zoe è al 92,9% in tre anni, mi devo preoccupare?
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Il certificato rilasciato dalla Renault per la Zoe di Fabrizio: la capacità risulta  scesa del 7,1%.
Ho acquistato ad Agosto 2022 una Zoe R135 usata del febbraio 2020 con 20.000 km. Qualche giorno fa ho fatto il mio primo tagliando (dopo un anno e circa 11.000 km percorsi) e il Soh della batteria che allego è al 92,9%. È possibile che in circa 3 anni e mezzo la batteria si sia usurata di circa l’8%? Non ho mai fatto nell’ultimo anno ricariche veloci e l’ho ricaricata prevalentemente a casa6kW. Esiste una tabella per controllare la progressività di un’usura regolare della batteria?Fabrizio Gazzellini – “Condivido i dati della Zoe R240 di mia figlia, acquistata usata con 86.000km a luglio 2022. SOH misurato con PKC 92%. Ad oggi 91.000km. SOH indicato da CAN-ZE 93%  Ipotizzo che il miglioramento sia dovuto al tipo di uso. L’auto era della Coop facchini di Faenza e magari era usata da più conducenti e ricaricata senza troppa attenzione. Magari lasciata troppo scarica o carica per lunghi periodi. Ora la guida una sola persona, mai sotto il 15/20% e, quando caricata al 100%, subito utilizzata. Purtroppo ricariche sempre alle 22kW, tranne in agosto caricata a casa a 10,massimo 16A. Ringrazio Paolo Mariano e tutti coloro che rendono possibile VaiElettricoAlessio Zulli 

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Serve più trasparenza anche da parte delle Case auto

Risposta. La mail di Alessio ci conferma che questi check della batteria danno un’indicazione utile, ma non sono sentenze scolpite nella roccia. Tanto è vero che sono già diversi lettori ad avere riscontrato valori maggiori durante check successivi, cosa che  dipende da metodo e contesto di misurazione. Per quel che abbiamo accertato finora, possiamo dire che si conferma il fatto che il calo di capacità è più accentuato nei primi due anni. Per poi stabilizzarsi su valori inferiori. Quanto alla domanda di Fabrizio, con un calo del 7,1% in tre anni, dovrebbe essere la Renault a rispondere. E un po’ tutte le Case dovrebbero mostrare su questo tema maggiore trasparenza, rendendo pubbliche le statistiche di cui sono in possesso. Al momento, per quel che ne sappiamo, solo Tesla ha reso pubblico questi dati nel suo Rapporto Ambientale 2022Parlando di un 12% medio dopo 200 mila miglia, ovvero 321 mila km. Ma il dato è riferito a Model S e Model X, aspettiamo quello ben più significativo su Model 3 Model Y.
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12 COMMENTI

  1. Ho chiesto a TESLA informazioni sullo stato della batteria della mia Model 3, del settembre 2020. Risposta, solo telefonica: “È ben sopra il 90%, quindi nessun problema”. Alla mia richiesta di uno scritto con la percentuale di ricarica ( pensavo di venderla) la risposta è stata negativa. “TESLA non lo prevede”. Molto deludente e irritante

  2. Io ho venduto Zoe con 105.000 km e poco più di 3 anni, con batteria al 93% di soh, mentre la piccola batteria di 6 kWh, di Twizy, mi é stata sostituita da Renault, dopo 9 anni e 103.000 km percorsi

  3. Per favore correggete: grazie
    “Ma il dato è riferito a Model S e Model X, aspettiamo quello ben più significativo su Model 3 Model Y”
    NO ! il grafico si riferisce a tutte le auto con la chimica classica (NMC), mentre sono escluse le batterie Litio Ferro Phosfato che sono ancora (visto la loro relativa novità) oggetto di studio.

  4. Solo un dubbio . Ma sui dati di targa del veicolo è riportato quanto debba durare la batteria e il decadimento annuo dell’autonomia ?
    Poi che dopo poco più di 15.000 km già il 6% in meno credo sia indicativo , visto che , almeno in Italia , la maggioranza dei cittadini cambia l’auto non prima di 100000 km . Fatti 2 conti , significa che teoricamente la batteria ha solo il 60% dell’autonomia originaria . Da da pensare .

    • Tesla al contrario degli altri produttori ha pubblicato un grafico sul degrado della batteria.
      Se dovessi comprare una auto io lo considererei .

    • Le batterie sono garantite per 7 o 8 anni e 160 mila km, a un degrado massimo del 30%. Se una batteria si degrada troppo velocemente viene sostituita in garanzia. Quindi non c’è molto “da pensare”.

      • Si, infatti secondo me un’auto che già parte con 350 km di autonomia, e sappiamo che è bene non scendere sotto il 20%, e ha solo il 71% dell’autonomia iniziale, sebbene in garanzia, dal mio punto di vista ha un accumulatore assolutamente insufficiente. Sottolineo secondo me.

    • C’è la garanzia, di solito 200.000km e 8 anni, livello minimo garantito 70%, e ovviamente le batterie durano di più, spesso molto di più della garanzia,

      come dici tu non può essere, a parte che chi ci sono tanto dati reali disponibili per controlllare, ma se ci pensi anche logicamente non regge, il costruttore dovrebbe sostituire a tutti la batteria in garanzia

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      – garanzia come km su batterie taglio piccolo di solito è 160.000 km, oppure più tipicamente 200.000 km, e arriva a 240.000 km su quelle più grandi;

      – garanzia come annualità tipica copre 8 anni, qualcuno come Zeekr offre estensione a 10 anni

      – mi pare fa eccezione in negativo la “500e” in versione con la batteria mini da 24.kwh che ha garanzia più risicata ( 5 anni? peccano per fiat in questo caso non fa bella figura )

      GRAFICI CON PICCOLO GOMITO INIZIALE

      su internet si trovano molti dati ( % capacità batteria vs kilometri percorsi) messi in grafico e condivisi dai proprietari di veicoli elettrici; e alcuni costruttori forniscono un andamento tipico indicativo per il degrato della batteria

      Qui alcuni grafici (nissan Leaf, Tesla, ford, etc):
      https://www.dmove.it/news/batterie-auto-elettriche-degrado-autonomia

      come accennato nell’articolo l”andamento tipico prevede che inizialmente, la batteria scende qualche percento, cioè la curva nel grafico ha un corto tratto iniziale che scende più ripido, gli elementi chimici all’interno si assestano per cosi dire, dopo di che il degrado diventa più lento, la curva ha meno pendenza, non è mai così rapido come hai immaginato nel tuo esempio (se capitasse è anomalo, cioè un difetto, da cambiare in garanzia)

      Per eliminare questo degrado di qualche percento dei primi mesi si può:

      – realizzare batterie con piccolo drogaggio al Niobio, per ora sono più costose (chiamate anche batterie “supercondensatori” perchè oltre a diventare più stabili nel tempo, possono essere ricaricate a forte velocità)

      – qualche costruttore usa una parte del buffer batteria ( la porzione di capacità aggiuntiva “lorda” presente nella batteria ma non utilizzata) per compensare via software questo piccolo degrado inziale, così il degrado nel tempo/km diventa una retta più lineare

      • Su auto costose che cmq hanno nel limite l’autonomia. Più vi leggo articoli e dopo aver fatto un paio di viaggi con elettrica, viaggi si fa per dire, mi sta passando la voglia.

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