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Quando il drone batte l’ambulanza. Domani (13 aprile) il test

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Pochi minuti possono fare la differenza e permette di salvare una vita. Succede quando si tratta di un arresto cardiaco e serve velocemente un defibrillatore. Si può far prima con i droni. Questo dice un test recente dove il velìvolo elettrico ha bruciato di 3 minuti e 11 secondi l’ambulanza. E domani (13 aprile) si ripete.

Droni per l’assistenza

Abbiamo scritto di un’iniziativa recente per il trasporto di organi a Taranto (leggi qui) e del servizio di recapito farmaci nelle isole meno collegate della Laguna di Venezia (leggi qui). L’ultimo test poche settimane fa ad Altomonte in provincia di Cosenza  nell’ambito del progetto sperimentale Sanitary Emergency Urban Air Mobility (Seuam) della Società italiana sistema 118.

Vediamo la prova:  I due mezzi sono partiti in contemporanea dallo stesso punto: l’ambulanza del 118 ha seguito un percorso di 2,5 km, il drone di 500 metri.

Ecco i risultati: il drone ha tagliato il traguardo con un vantaggio di 3 minuti e 11 secondi rispetto all’ambulanza. L’intervallo tra la prima scarica erogata dal defibrillatore, utilizzato dai soccorritori, al paziente e l’arrivo dell’ambulanza è stato invece di 2 minuti e 12 secondi.

Minuti e secondi preziosi

La locandina dell’evento

L’arresto cardiaco improvviso – ha spiegato dopo il test  Mario Balzanelli presidente della Sis118 – uccide, inesorabilmente, ogni ora, almeno 8 italiani, e quasi 60.000 persone all’anno. Almeno il 40% di queste persone, colpite a qualsiasi fascia di età, possono essere salvate senza esiti neurologici invalidanti se ricevono immediatamente il massaggio cardiaco e, quando indicata, entro i primi 3-4 minuti, la scarica elettrica erogata da un defibrillatore.

“Sono felice, come imprenditore, di accompagnare la realizzazione di questo rivoluzionario progetto sperimentale – ha sottolineato Carlo Villano Aquilino, amministratore del consorzio areospaziale campano Caltec – con la prospettiva di promuovere, contestualmente all’innovazione e alla tecnologia al servizio della vita umana, lo sviluppo e l’occupazione di qualità dei giovani talenti del nostro territorio.  Determinante il supporto logistico della Gec Software“.

Interessante l’esito del primo test ora si riprova con un bis. Appuntamento, domani 13 aprile,  sempre nel comune di Altomonte con il drone Prometheus. Per chi si trova in zona il rendez-vous è alle 10 in piazza Santa Maria della Consolazione.

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