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Prezzi della ricarica troppo alti, c’è un cartello?

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Prezzi della ricarica troppo alti, c’è un cartello? Manfredo, un lettore di Riva del Garda, lo sospetta e chiede se è il caso di di interessare l’Antitrust per un’indagine. Vaielettrico risponde. Per scriverci l’indirizzo mail è info@vaielettrico.it .

punto interrogativoPrezzi della ricarica troppo alti, un accordo tra i gestori delle colonnine fast e ultra fast?

“Vi seguo sempre con interesse, complimenti. Ho una Mercedes EQA 250 da più di due anni e sono molto soddisfatto. Ho impianto fotovoltaico con accumulo e carico quasi sempre a casa, ma per i viaggi lunghi sono obbligato ad usare le colonnine fast o ultra fast (al max carico a 106kW). Il prezzo senza abbonamenti è vicino ad 1 euro x kWh, che è quasi 5 volte il costo della ricarica a casa.

Spesso l’istallazione delle colonnine pubbliche è sovvenzionata da denari pubblici, che abbassano notevolmente i costi degli impianti. E mi sorge il sospetto che il costo spropositato dell’energia erogata ad alta velocità sia il frutto di un accordo segreto tra le case distributrici per ottenere rapidi guadagni. Vi chiedo se è il caso di interessare l’Antitrust per l’avvio di un’indagine.

Premetto che non ho idea dei costi di gestione delle ricariche  e se questi possano giustificare prezzi così alti. Però posso testimoniare che in A22 Autostrada del Brennero le colonnine fast erogano 50 kWh a circa mezzo euro per kWh con bancomat o carta di credito. E comunque ci guadagnanoManfredo Stella

Prezzi della ricarica troppo altiBen venga più concorrenza, con altri network capillari (anche in autostrada)

punto interrogativoRisposta. Non abbiamo le competenze tecnico-giuridiche per stabilire se è il caso di interessare l’Autorità che vigila sulla concorrenza. Non c’è dubbio che in Italia il costo delle ricariche sia più alto rispetto ai principali Paesi europei e questo è dovuto a una serie di fattori.

Intanto c’è il costo dell’energia, che da noi resta più cara rispetto per esempio a Francia e Germania. Ma soprattutto i gestori delle reti lamentano un bassissimo utilizzo delle colonnine, legato al fatto che in Italia di auto elettriche se ne sono vendute pochine. In questi anni sul mercato tedesco si sono immatricolate circa 50 mila EV al mese, circa dieci volte più del mercato italiano.

Quindi da noi i gestori stanno cercando di rientrare (almeno in parte) degli investimenti con prezzi oggettivamente salati. Enel X è a 0,89 per le fast e 0,99 per le ultra fast, Eni-Be Charge a 0,85 e 0,95.

Che cosa augurarsi? Che arrivino altri network a imporre una vera concorrenza ai leader attuali, ma con network abbastanza capillari e trasparenti da dare veramente la possibilità di scegliere. Anche e soprattutto in autostrada. 

  •   Leggi anche: tariffe di ricarica, risolvi il rompicapo in 5 grafici per capirne costo reale e convenienza
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63 COMMENTI

  1. Non c’è nessuno cartello è semplicemente l’economia di mercato, sapendo che, soprattutto per le colonne di grande potenza, per non fare insistere la quota potenza sul bilancio del servizio ,che sarebbe una catastrofe, i CPO utilizzano la tariffa monomia di Arera che almeno che gli permette di ammortizzare le perdite, considerato che viene pagata solamente al consumo, anche se costa più del triplo rispetto al Pun.
    C’è già un ricorso all’antitrust ad opera di un MSPs, (penso che a breve uscirà la sentenza). Il paradosso è che il ricorso è contro i CPO che avrebbero fatto delle tariffa agevolata, non permettendo ai MSPs di avere una redditività.
    Sono anni che chiediamo al mise e ad arera di studiare una tariffa agevolata per i CPO e di far entrare la ricarica dei veicoli elettrici nella sfera dei servizi regolamentati. Ad oggi nulla e nessun governo è mai intervenuto. Durante l la conferenza nazionale della mobilità elettrica di ottobre abbiamo proposto di togliere la figura del MSPs e che i CPO possono direttamente erogare i servizi, come avviene in concorrenza per le benzine tradizionali. Sono convinto che la completa liberalizzazione senza intermediari POS scuotere il mercato in modo che ognuno di noi possa scegliere dove andare a ricaricarsi in base ai prezzi esposti, come è previsto nella DAFI. Con l’attuale parco macchine circolanti e l’attuale tasso di occupazione delle colonne, tutti i CPO sono in grave perdita economica, visti i costi delle infrastrutture, della manutenzione e della gestione complessiva, del collegamento elettrico e del costo della tariffa monomia praticata da Arera

  2. A mio parere non c’è un cartello ma siccome c”è Interpolabilità della rete ( con be-charge posso caricare su Enel X e altri, viceversa con Enel X posso caricare su be-charge e altri ) di conseguenza un network aumenta i prezzi gli altri nel breve o lungo periodo di adeguano perché non possono parare di più di quello che incassano, l’installazione delle colonnine è si stata incentivata ma non al 100% e neanche la realizzazione del infrastruttura è gratuita senza contare gli anni che passano prima che entrino in funzione, di conseguenza con i numeri che ci sono , era scontato che i prezzi lievitassero, d’altra parte nessuno si è lamentato quando alla colonnina costava la metà di tante abitazioni.
    Detto questo fa da padrona l’ assenza di vendite BEV nel nostro paese, con un 4%.
    un 20% carica esclusivamente alle colonnine e un altro 40% forse 2/3 volte al mese e il restante 4/6 volte anno , e c’è anche chi non ha mai caricato alle colonnine ( io ne conosco un paio che 4 anni uno e 5 l’altro con una percorrenza annua media di 18.000/20.000km non hanno mai caricato fuori casa )
    Quindi alle colonnine ci arriveranno ben pochi utenti, poi ora che sono a prezzi folli se qualcuno era indifferente tra casa e colonnina ora evita

  3. Dico solo questo: ricarichedi ieri e oggi x 2 gg lavorativi in trasferta Tesla 0,46 € con supercharger, B&B dove ho dormito ricarica a 0,35 € ….gli scienziati di BeCharge e Enel X non mi vedono più fa quando hanno aumentato le tariffe

  4. ah certo poche vendite allora alzo i prezzi… no complimenti laureati in economia in bocconi? magari incentivare abbassandoli? il costo dell’energia è alto ma non da giustificare i prezzi alla colonnina.
    ma poi sul serio?? ma quale speranza, c’è già l’alternativa basta informarsi, 12 euro al mese di abbonamento alla rete supercharger di Tesla e chiunque può utilizzarle oggi a 46cent kw… però tutti si lamentano e le supercharger sono vuote, ok andate a regalare soldi a quei ladri a 99cent…
    eh va beh d’altra parta siamo in Italia…

    • Sarei curioso di chiedere a qualcuno che davvero si intende per lavoro o studio di questioni economiche e di strategie di vendita proprio per capire se ci sia una logica in questi aumenti che giustifica la cosa o se sia come riteniamo tutti esattamente l’opposto di ciò che si dovrebbe fare per acquisire maggiori clienti e avere maggiori profitti dalle colonnine.
      Sarei curioso perchè sono certo che qualcuno ha la risposta (insindacabile e non soggettiva) a questo quesito.

  5. La mia Mercedes GLK 250 diesel consumava 6 litri di gasolio per 100 Km e quindi al prezzo attuale di 1,7 euro al litro ìmi costerebbe oggi 10,02 euro per 100 Km. Con la mia attuale Mercedes EQA 250 elettrica 100% che per percorrere 100 Km consuma 18 Kw il costo è lo stesso se il prezzo del Kw è di 0,57 euro a kw.
    Dunque è chiarissimo che SE SI RICARICA ALLE COLONNINE PUBBLICHE FAST un diesel è abbondantemente più economico della corrispondente BEV.
    E’ ovvio quindi che la crescita delle elettriche è FRENATA proprio dall’ingordigia dei gestori delle colonnine; questi ultimi si lamentano pure che vendono poca energia, ma non si rendono conto che sono proprio i loro prezzi che scoraggiano l’uso delle BEV. Pensano di guadagnare alzando i prezzi e non pensano invece che dovrebbero abbssarli almeno al di sotto di 0,57 altrimenti le BEV o non si comprano proprio oppure le comprano solo quelli che le possono caricare a casa spendendo in questo caso la metà del diesel.

    • Ma secondo voi buttare su tutta la struttura costosissima di ricarica, colonnine (siamo appena agli inizi in teoria) ha costo zero? I piani di ammortamento di sta roba quanto dureranno? Secoli?

      • La politica di alzare i prezzi certamente stimolerà un maggior utilizzo delle colonnine, vero?
        E sicuramente invoglierà ad acquistare un’auto elettrica anche chi, non avendo modo di ricaricare a casa o al lavoro, dovrebbe per forza ricaricare sempre alle colonnine, vero?
        E tutto questo stimolare ed invogliare li farà indubbiamente rientrare MOLTO prima dagli investimenti, vero?

  6. Perché la benzina la contrattavi con il tuo distributore????
    Poi a proposito di incentivi facci sapere come hai fatto il fotovoltaico…..
    Tutti sceriffi!!!!

    • …e tu potresti dirci quanta parte della bolletta elettrica hai avuto dal 2010 in avanti
      a prezzo minore
      per il fatto che il PUN viene tenuto più basso il costo del kWh grazie al fotovoltaico,
      dal momento che quelli che hanno installato pannelli hanno investito comunque del proprio (e pure parecchio, al prezzo di oggi, diciamo il triplo) senza chiederti nulla?

    • Guarda che in bolletta una fetta bella grossa la paghi proprio per gli incentivi alle energie cosiddette green…

      • guarda che il risparmio PER TUTTI è ben maggiore, magari informati, dai….
        si chiama “investimento”, in Italia è ormai quasi tabù dirlo, ma si chiama investimento, e di solito è terreno degli imprenditori, ma ce ne sono ancora?

      • Cosa intende per “cosiddette green”? Quelle del passato, incentivate con i conti energia, sono finanziate ancora in bolletta. Da oltre dieci anni, con lo scambio sul posto, l’energia conferita alla rete non gode di nessun incentivo. Dovrebbe informarsi molto meglio .

        • Io intendevo proprio il conto energia partito ormai credo 15 anni fa il primo, ero socio di una società con 2 parchi al sud, non ricordo quando finirà l’ultimo conto energia, forse tra 10 anni. Fatto sta che con le ns bollette abbiamo ancora sul groppone miliardi da pagare, ad enti o società anche estere, personalmente ho conosciuto un rappresentante di un fondo canadese che aveva investito sul fotovoltaico all’epoca

          • Proprio quegli incentivi hanno permesso di sviluppare il mercato fino a ridurre i costi di produzione-installazione a un decimo. Infatti oggi non sono più necessari. L’economia funziona così. Sta succedendo lo stesso con le auto elettriche: Tesla Model Y sotto i 40 mila euro, che taglio. Se ne faccia una ragione.

          • Io sono uno di quelli che ha il 2 conto energia del 2008 quindi fino al 2008 sarò sul groppone di qualcuno. Però il sottoscritto per avere 2 kWp di fotovoltaico ha tirato fuori di tasca sua, cash, 16.000 € tutti in una volta con l’obiettivo di rientrare a lungo termine. Ad oggi ho prodotto 38737 kWh in modo assolutamente ecologico evitando di buttare tonnellate di porcherie in aria. E la collettività,ad oggi mi ha rimborsato 17044€ quindi in 16 anni 1000 € in più di quanto ho speso. Chiunque decide di installare sistemi che utilizzino fonti rinnovabili, chiunque decide di usare veicoli ecologici fa un favore a tutti, anche a se stesso. Che poi per adesso ci siano ancora problemi da superare siano d’accordo ma si farà

  7. Almeno nelle ricariche ultrafast in DC c’è qualcuno che spariglia le carte…..

    Non posso che sperare nella “mostruosa” diffusione di Destination Charger e iniziative private alla Spark-E per costringere i due big a scendere a miti consigli, pena la totale e completa perdita dell’investimento, in campo ricarica AC.

  8. Perdonatemi.
    Non so se i prezzi siano troppo alti, anche se ne ho il fondato sospetto. Diciamo così.

    Quello che è certo è che ci sia un “cartello di fatto”, dal momento che la stragrande maggiorana della rete pubblica è di proprietà di due soli player che non hanno nessun particolare interesse a farsi concorrenza posto che entrambi hanno come socio di maggioranza la medesima entità (in questo caso lo Stato italiano).
    Ergo se da un punto di vista puramente formale si potrebbe arguire “che no”, di fatto è inutile far finta che sia diverso da com’è: nella pratica il cartello c’è eccome.

    A2A fuori dalla lombardia non esiste. (forse qualcosa in veneto?)

  9. Anche con i primi telefoni, sms 200 lire, scatto chiamata 200 lire + 100 x minuto, e come ricordare la tassa per la ricarica telefonica ? Operatori che hanno fatturato miliardi in pochi anni, la storia che si ripete

    • Tutta speculazione. Giustamente come detto da altri, i player principali sono due e si stanno riempiendo le tasche il piu’ possibile. Tesla fa pagare la meta’, offre un servizio migliore e ci guadagna.

      • Per come la vedo io, il problema non è che i due player principali si stiano riempiendo le tasche, cosa che non credo, visto il numero ridicolo di BEV in circolazione in Italia rispetto agli investimenti fatti in punti di ricarica.
        Il problema è invece che da un lato per tutti e due i player il business della ricarica è una briciola nei loro bilanci, quindi possono tranquillamente fregarsene se va bene o male, e quindi non hanno alcun vero interesse a spingere sulla mobilità elettrica, oltretutto tenendo conto dell’orientamento dell’azionista di controllo.
        Dall’altro lato, essendo in posizione dominante per le colonnine installate, determinano il prezzo del roaming verso tutti gli altri operatori, costringendo anche loro ad alzare i prezzi ma al tempo stesso, cosa ancora più perversa, limitandoli a non poterli alzare al livello dei due player per differenziarsi comunque da loro e restare competitivi, erodendo tuttavia il margine di guadagno.
        Delitto perfetto, in assenza di un ente di controllo.

        • Io invece ho il fondato sospetto che hanno speso cifre folli per le infrastrutture, siccome le bev sono un numero eseguo e da quanto capisco molti ricaricano in casa, han capito che il ritorno sullinvestimento è a tempi bibblici, quindi alzano i prezzi. Mi piacerebbe avere dei dati sugli investimenti e tempi stimati di ritorno.

          • E alzare i prezzi è sicuramente uno stimolo ad utilizzare maggiormente le colonnine, vero?

  10. Io ho scritto a EnelX e Plenitude che non sottoscriverò più abbonamenti sino a quando cambieranno politica sui prezzi. Ovviamente io valgo 0, ma se tutti scrivono qualcosa può succedere….

    • Ricaricavo presso le colonnine pubbliche (in AC). A causa dell’aumento ho deciso di investire nella ricarica domestica e ho annullato gli abbonamenti. Nel mio caso l’aumento delle tariffe ha prodotto la perdita di un cliente, e non credo di essere un caso isolato.
      Meditate, gestori. Meditate.

      • anche io ho cancellato il mio account BeCharge e cambiato fornitore luce (avevo plenitude), ripicca molto gnegne ma di più come consumatore non potevo fare…

  11. Io invece trovo il commento di “mirco” tutt’altro che popolar-populista.
    L’attenzione al centesimo sulla ricarica forse dovrebbe averla lei, caro Davolio, che si è concesso una BEV da “SOLI” 26k euro.
    Ma, onestamente, chi spende 60k euro per un’auto e poi si lamenta di qualche centesimo pagato in più sulla ricarica quella rara volta che ricarica fuoricasa fa davvero sorridere.

    • a me fa ancora più “sorridere” chi anche recentemente postava arrabbiato che le ricariche sul brennero e supermercati erano finite, e magari con super-macchinoni che li lasciava lì per farsi poi riportare. “mah” mi viene da dire.
      e trovo, opinione mia personale, il fatto che su una manciata di parcheggi riservati alle Poste sempre affollate del mio paese ben 2 ora riservati a BEV con ricarica vedo 22KW oppure in un’altra zona che c’erano circa 10 parcheggi tattici per poi entrare a piedi in centro storico ora sono quasi tutti per macchine da lasciare lì in ricarica un bel macchinone e andarsi fare la passeggiata vedo.
      Trovo questo molto discriminate ingiusto, oppure chi la mette apposta in carica lentissima per trovare parcheggio a sciare leggenvo nei commenti … …. …
      Peccato non ci sia in ogni distributore di carburante provvisto di fast e basta secondo me.

      E le ztl quelle particolari create nei centri storici per fare isole praticamente pedonali escluso chi ci abita, beh opinione mia personale non ci dovrebbe essere nessun permesso a bev che non siano di chi è residente,
      perchè uno con la bev è autorizzato a passare calpestando i pedoni facendosi largo come spazzaneve ho visto ???

    • Caro Giovanni DB, infatti io al centesimo ci guardo eccome, dato che grazie alla mia elettrica da 26 k€ (cioè circa come la VW Polo che consideravamo in alternativa) non arrivo a spendere 5 €/100 km.
      Poi ripeto, ognuno i propri soldi li spende o li risparmia dove e come vuole, per cui confermo il carattere popolar-populista di questo tipo di commenti.

      • Nell’atrio del centro commerciale mi ha colpito la macchina in esposizione: un pandino rosso fiammante cerchi in lega KM ZERO al prezzo… …. … 14K € ! Beh tra il suo oggetto pieno di problemi esistenziali e d’uso d’ogni tipo e chi piu” ne ha più ce ne mette vedi anche ricariche alle colonnine, da 26K€ con sgravi pagati da tutti i contribuenti per ingrassare le case costruttrici, e questa pandina, mille e mille volte scelgo questa sa !! Non potendo ricaricare casa mi costa meno nell’esercizio, va ovunque, giro la chiave e vado ovunque caldo freddo Km quanti voglio e se uno fa una gita di svago che sia allora di svago no contorsionismi al servizio di un oggetto: al freddo ora poi l’autonomia già bassissima in autostrada che poi dato quanto è cara voglio sfruttarla a 130 quando si puo’, beh sono ridicole dalle rilevazione a 0 di una nota rivista. E se in giornata faccio una gita di 300+300Km non voglio esser badante di un oggetto costoso, dispendioso capriccioso e stagionale lento e perditempo. Se ha qlcsa la aggiusto alla meglio ovunque, quanti casi anche qui riportati di problemi a qlke bev rimasti fermi per mesi se le capita un problema fuori garanzia all’inverter, motore, batteria, o un tamponamento etc. ….cosa fa sta fermo per mesi e spende quanto un’altra pandina nuova? E come costi manutenzione siamo li’ con quanto riportato il Direttore dei costi della sua Zoe di tagliandi.
        Poi se penso al servizio di report…. vabbè.
        Sentire poi chi spende dai 56K€ lamentarsi dei centesimi ricarica o che non sono più gratis, a me fa davvero sorridere.
        Magari sì sono discorsi populisti ma aggiungo pratici.

        • Mirco, tutto bene?
          Passato l’attacco di bile?
          Sfogate tutte le sue frustrazioni?
          Possiamo tornare all’argomento del costo troppo elevato delle ricariche?
          Ah, ma… forse no, perché mi è parso di capire che lei non abbia un’auto elettrica e ci ha fatto velatamente intendere che preferisce un’auto termica…
          Bene, grazie lo stesso e… si riguardi il fegato, che è importante!

          • ma che bel commento, complimenti !
            invece di andare sul personale su fuffa ,
            niente da dire in modo costruttivo sulle cose concrete che con educazione semplicità ho posto, che pongono anche altri utenti che ancora no non passano alla bev ? Magari riportando la sua esperienza sull’oggetto da 26K pagato anche dai contribuenti alle concessionarie che guarda caso ad incentivi stoppati fanno subito gli sconti,
            di come lei ha gestito se per caso ha fatto le cose concrete riportate che io e altri utenti vediamo molto limitanti etc. che non usato la macchinetta per pochissimi km e itinerari fissi al gg /anno.
            Che costi reali di manutenzione se segue la casa costruttrice,
            Che autonomia reale in autostrada a 130KM/h in questa stagione (che non sono i -20°C a Chicago che ha messo KO un cimitero di Tesla) se mai fa viaggi per 300-350 KM di andata + poi il ritorno
            Che costi di ricarica alle colonnine
            Come va in montagna di questa stagione per gite fuori porta di 150+150KM e cosa ha dovuto gestire e come e i tempi e costi
            L’elenco di tutte le App tessere etc per poter viaggiare, se viaggia con quell’oggetto
            L’ elenco di es. di incovenienti (se non la usa per con itinerari fissi e pochi km) e come li ha affrontati ai fatti e non parole e fuffa
            L’ elenco di tutte le cose belle che lei apprezza di questo oggetto e ritiene abbia facilitato la vita rispetto una termica ibrida attuale (non dico la pandina da 14K€ km0 che avevo visto perchè c’è troppo gap di soldi rispetto la sua)
            Ci faccia sapere, magari scriva una mail alla redazione: sarebbe secondo me una cosa costruttiva condividere esperienze concrete,
            grazie,
            Saluti

          • Legga gli articoli che pubblichiamo e avrà tutte le risposte alle sue domande. Visto che ci ossessiona dal 28 ottobre del 2020, di tempo per leggere ne avrà avuto, anche sottraendo quello sprecato a scrivere.

    • Ci sono quelli a cui i soldi cadono dal cielo e non badano a spendere e spandere.
      E ci sono quelli che i soldi se li sudano con studio, impegno e passione.
      Questi ultimi saranno sempre oculati. Anche spendendo 1 milione di euro.

      Se tutti quelli che hanno soldi fossero spendaccioni… non avrebbero soldi. 😀

  12. Bè se oggi il pun è a 0,1 cent per kWh già a 30 o 40 cent hai un +300 o +400% non voglio spingermi quando si arriva a 0.8/0.9 cent… Va bene tutto ma prenderci per il naso sempre con qualche scusa non va bene. Oggi (seppur poche rispetto agli altri paesi) ce ne sono oltre 200k quindi non proprio qualche migliaio il prezzo dovrebbe essere “attraente” e non ci si può lamentare poi che dati i numeri di auto l’occupazione media è bassa eddai su abbassate i prezzi che i guadagni ci sono ed i margini sono altrettanto alti!

  13. Dal punto di vista del puro costo al kWh credo che incida molto il roaming. Se ad esempio io, società Pincopallino, possiedo il 50% di tutte le colonnine installate in Italia e faccio il prezzo a 0,65 viene da se che se concedo l’utilizzo in roaming al mio competitor il suo prezzo non potrà mai essere inferiore al mio. Se poi in 2 possiedono il 90% delle colonnine il cartello è fatto senza nemmeno mettersi d’accordo più di tanto. Oggi chiunque si inserisca nel mercato della ricarica pubblica non può prescindere dall’utilizzo in roaming delle colonnine dei 2 più grandi operatori.

    • Hanno ucciso la concorrenza fin dall’inizio.
      Poi vanno all’estero a fare mega impianti di rinnovabili di tutti i tipi.

      Per allargare un po’ il discorso direi che il cartello avviene anche in accordo con tante case produttrici che vogliono continnuare ad avvelenare il mondo e a depredare il portafoglio dei poveri cristi.

      • La soluzione? Basta con le app e card varie e al loro roaming e il via ai pagamenti con carta di credito/debito, alla tariffa fissate dalla compagnia che gestisce la singola colonnina. Sparirebbe subito l’effetto domino degli aumenti fatti da Enel X e Plenitude e, soprattutto, tornerebbe la concorrenza. Quante sono al momento le colonnine che accettano carta di credito/debito?

        • Ma ha letto il commento originale di Daniele?
          Il roaming è un meccanismo fondamentale per stimolare la concorrenza e ottimizzare le risorse in tutti i settori.
          Nel settore della ricarica di veicoli elettrici, senza roaming ogni fornitore di servizi di ricarica dovrebbe farsi la propria rete nazionale per poter crescere, invece di potersi appoggiare con un equo noleggio alle strutture già esistenti, con il surreale risultato di moltiplicare le colonnine, già oggi sottoutilizzate dai penosi dati di vendita di auto elettriche in Italia e, di conseguenza, di dover tenere prezzi ugualmente alti visti gli investimenti fatti.
          Più realisticamente, invece, si creerebbero tante piccole reti di ricarica locali che, senza roaming, non sarebbero interoperabili fra loro, portando ad un’esplosione di app, card e prezzi per poter riuscire a ricaricare nelle varie aree d’Italia.
          Soluzione bocciata.

          • L’ho letto eccome, mi sa che ti sfugga il fatto che quando potremo pagare con carte di credito / debito in ogni colonnina non servirà più nessun roaming: avremo accesso a tutte le colonnine, e perfino senza usare ne app ne card. E se uno un giorno raddoppierà i prezzi, fatti suoi: non costringerà nessun altro a fare lo stesso

  14. Buongiorno, segnalo però una cosa. Se pago un servizio quel servizio deve funzionare ed erogare quanto fatto pagare. Se mi chiedi 1 euro a kwh perché sei hiper fast allora devi erogare a quella potenza. Invece ci si trova davanti a molte colonnine che erogano meno del dichiarato o che se condivise erogano metà. Pagare 1 euro per avere una potenza di 50 kw come successo perché era enel x da 100 in condivisione deve essere segnalata. Invece subiamo e basta. Immaginiamo non esista in Italia nessuno che controlli e si interessi

    • Concordo. Tu a chi hai segnalato? Così lo faccio anche io, perché (al di là del prezzo) non è giusto pagare per prestazioni nettamente inferiori al dichiarato

    • Qui si apre un mondo di verifiche. E’ la colonnina che non riesce ad erogare o la tua auto che non può ricevere?

      Personalmente mi è capitato rarissime volte che la colonnina erogasse meno.

      • Colonnina da 100 kw enel in autostrada . Condivisa. Morale 50 kw. Fortuna che ho flat ma senza avrei pagato uguale 1 euro. Molte volte è lo dimostrano tanti video le colonnine non erogano quanto promesso. E anche il valore dell’auto max di ricarica comunque incide ma in quel caso meno visto che non dipende dalla qualità del servizio

  15. tu non hai capito, primo non tutti quelli che hanno auto elettriche spendono quella cifra, secondo la preoccupazione è per la salute e il clima, ma forse questo per te è una novità e ti perdono

  16. Suggerisco a tutti di verificare operatori esteri con roaming in Italia.

    Ad esempio, con un operatopre franmcese, personalmente pago 0.48 alle colonnine 120KW e 0.35-0.46 a quelle da 22-11, pay per use senza abbonamenti. Certo, hanno schemi di tariffazione diversi (quindi la velocità impatta) ma a conti fatti si paga quello.

    E ciaone agli esosi operatori italiani.

    • No dai, Giorgetti l’abbiamo criticato assai quando era all’Industria, adesso è all’Economia e ha ben altre gatte da pelare che non i prezzi delle ricariche.

      • Buongiorno Direttore,

        va bene, sarà qualcuno della sua squadra/partito, purtroppo il ministero delle finanze concentra nelle sue mani ENEL, ENI e Soc Autostrade (che sono le “padrone” di ENEL X, Be Charge e Free to X) e questo è il risultato.

        Finché non cambia il governo per l’auto elettrica sarà sempre un calvario (ed una vergogna).

        Ricordiamoci che l’unico governo (con tutti i suoi difetti ed errori) che si è dato da fare per l’ambiente ed il pianeta è stato il governo Conte, tutti quelli che sono venuti dopo hanno solo messo in difficoltà auto elettriche e rinnovabili.

        • Vero ma è altrettanto vero che milioni di italiani, verrebbe da da dire fessacchiotti, su questo tema seguono volentieri questo governo.

          • Concordo, anche se con una bella percentuale di persone che manco si sono recate alle urne.

            Purtroppo gli italiani oltre ad avere la memoria del pesciolino rosso “i piasen i p…..” come 102 anni fa.

        • Non si offenda , perché ovviamente lei non c’entra nulla , ma se l’associazione ” sviluppo auto elettriche ” è con “5 stelle ” allora la voglia ti tornare all’auto a carbone diventa molto forte

    • E vai con il popolar-populismo!
      Sfatiamo innanzitutto ancora una volta il mito delle auto elettriche solo per ricchi: esistono auto elettriche anche MOLTO meno costose – la mia, ad esempio, è costata 26 (ventisei) k€, alla portata anche di un lavoratore dipendente come me.
      Secondo, al centesimo ognuno è libero di guardarci come vuole. Come esistono persone di limitate possibilità che si indebitano per l’ultimo cellulare/accessorio di moda/gadget/… di grido, così ci sono persone con maggiori possibilità che al centesimo ci guardano eccome.

    • Ma è giusto così: uno dei pregi dell’elettrica è poter risparmiare sul costo kilometrico… E non ho certo preso la macchina per cedere il mio risparmio a Enel!

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