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Nio fa centro: 500 mila battery swap in due anni

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Avevamo scritto pochi mesi fa che la Cina stava rispolverando l’idea della battery swap, la sostituzione rapida delle batterie come alternativa alla ricarica sempre più veloce. Bene, la Nio annuncia oggi che nelle sue 131 stazioni di battery swap ha già sostituito 500 mila pacchi batterie dal 2018, quando la tecnologia fu introdotta.

La sostituzione rapida delle batterie è un’idea a lungo cullata da molte aziende e perfino da Tesla. Ma nessun tentativo di introdurla in massa ha mai avuto successo. Tanto che i costruttori l’avevano ormai bollata come irrealizzabile. Non tanto per motivi tecnici, ma piuttosto perchè le batterie sono ormai un elemento strutturale delle auto elettriche, e come tale inscindibile dalla progettazione dei veicoli che ne caratterizzano il brand.

Una rete di 131 stazioni in 58 città cinesi

Ora la casa automobilistica cinese Nio è riuscita ad effettuare 500 mila sostituzioni rapire in poco più di due anni sul mercato domestico cinese. Lo ha annunciato il 26 maggio. Nio aveva presentato il suo sistema di sostituzione della batteria Power Swap nel 2017 e  aperto la prima stazione pubblica a Shenzen il 20 maggio 2018. In un comunicato stampa, la casa ha dichiarato che  attualmente 131 stazioni sono in funzione in 58 città cinesi.

Tre minuti per il battery swap del SUV ES8

Le sue stazioni, sostiene l’azienda, possono effettuare uno scambio di batteria in tre minuti , offrendo ai conducenti una batteria completamente carica più velocemente di qualsiasi stazione di ricarica oggi disponibile. Il pacco batterie da 70 kWh del SUV Nio ES8, per esempio, può incamerare 62 miglia di autonomia in 10 minuti da una stazione di ricarica rapida CC (funzionante al suo picco di 90 kW).

Nio sta sostituendo la batteria come parte dei servizi principali dell’azienda, tramite la sua unità Nio Power.

Il SUV Nio ES8

Dove fallirono Tesla e Better Place

Anche Tesla aveva a lungo accarezzato l’idea. Il battery swap avrebbe dovuto procedere parallelamente al lancio della Modello S , come alternativa ancora più veloce alla rete di ricarica rapida del Supercharger. Nel 2013, Elon Musk ha dato dimostrazione di un cambio di batteria di 90 secondi di una Model S. Ma la prima stazione di sostituzione della batteria di Tesla non decollò mai e la casa automobilistica alla fine decise di concentrarsi sulla sua rete di Supercharger.

Anni fa era stata la volta dell’israeliana Better Place:  aveva messo a punto un sistema molto rapido e sofisticato e sosteneva che il suo modello di business aveva le carte in regola per funzionare. Tuttavia le sue apparecchiature si sono rivelate troppo costose e ingombranti per essere installate nel numero di posizioni necessarie per vederlo funzionare su larga scala. Poco dopo è fallita. Nio pare aver fatto centro al terzo tentativo.

Ma il governo Cinese spinge dall’alto

Ma va detto che le stazioni di battery swap sono al servizio esclusivamente dei clienti Nio, mentre la diffusione su larga scala di un sistema del genere presuporrebbe che le stazioni di scambio rapido potessero servire modelli di più costruttori. E ciò presuporrebbe una standard comune. Proprio in questa direzione sta lavorando il governo cinese, favorito dal rigido controllo centralizzato sull’industria del Paese. Infatti il 23 aprile scorso Pechino ha annunciato che nella nuova politica nazionale di sovvenzioni i nuovi veicoli energetici (NEV) con tecnologia di sostituzione della batteria possono continuare a beneficiare di sussidi dal 2020 al 2022. Ciò ha rafforzato il modello commerciale della NIO a discapito delle altre case auto. In Occidente e in un’economia di mercato, questo parrebbe ancora irrealizzabile.

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1 COMMENTO

  1. 500000 in due anni, 250000 all’anno, diviso 150 stazioni fa circa 1650 cambi in ogni stazione, supponendo 300 giorni di lavoro all’anno sono pari a meno di 6 swap al giorno per ogni stazione in media. Antieconomico per qualunque economia occidentale…..

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