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Moto elettrica con V2H per potenziare l’accumulo: si può?

moto elettrica V2H

Roberto ha un’idea brillante ma molto difficile da realizzare: utilizzare una moto elettrica per potenziare il suo fotovoltaico con accumulo domestico  attraverso la bidirezionalità V2H. Ricordiamo che potete inviarci le vostre domanda scrivendo a info@vaielettrico.it

Se la moto elettrica è molto spesso in garage…

Sono un felice possessore di un impianto fotovoltaico con accumulo che produce più di quello che consuma (nord italia).
Attualmente sto valutando l’idea di aumentare la potenza di accumulo in modo da garantirmi l’autoconsumo per qualche giorno anche in assenza di un paio di giornate soleggiate.
Avendo letto della tecnologia V2H sarei incuriosito dalla possibilità di estendere la mia capacità di accumulo tramite l’acquisto (sfruttando anche gli incentivi sulla rottamazione) di una moto elettrica (o scooter) che abbia la tecnologia in questione.

Ho pensato alla moto poichè effettivamente è un mezzo che utilizzerei poco durante i mesi invernali, durante i quali potrebbe svolgere egregiamente il ruolo di “extender-accumulatore” per la casa,  mentre durante la primavera e l’estate l’impianto FV attuale potrebbe essere sufficiente a caricare il mezzo giornalmente pur continuando a esportare corrente nella rete elettrica.
Sarei grato se mi poteste indirizzare consigliandomi veicoli e wallbox con tale tecnologia presenti sul mercato. Ringraziandovi anticipatamenteRoberto Turina

Solo la Damon lo consente: arriverà?

Risposta- Una buona idea la sua, caro Roberto, considerando che le moto  percorrono mediamente meno chilometri delle auto nell’arco dell’anno, stanno in garage a lungo, e la loro batteria è meno sfruttata per viaggiare.
Parliamo di moto elettriche, che spesso hanno batterie con capacità fra 10 e 20 kWh, paragonabili agli accumuli domestici, tipo Tesla Powrwall. Al momento, però, nessuna moto elettrica sul mercato è dotata di caricatori bidirezionali abilitati alla funzione V2H (Vehicle to home) che le interessa.
La Damon HyperSport, l’unica moto elettrica con la possibilità del V2H
All’inizio del 2023 dovrebbero iniziare le consegna della canadese Damon HyperSport, l’unica che monta un  caricatore bidirezionale prodotto dalla Avto Tachiki. In uscita può raggiungere una potenza di 6,6 kW, largamente sufficiente ad alimentare i consumi domestivi.
La batteria ha capacità in abbondanza (ben 20 kWh) perchè deve spingere un motore elettrico di grandissima potenza (150 kW, 204 cv) che le consente una velocità massima di 320 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 in circa 3 secondi. Al momento Damon dice di aver raccolto 3.500 preordini per un valore di 90 milioni di dollari, il che dovrebbe consentirle di avviare la produzione e le consegne. Partiranno dal Nord America, ma presto arriveranno anche in Europa, promette il fondatore Jay Giraud.
Sono previste diverse versioni, con prezzi che variano da 19.000 a 40.000 mila dollari. Perciò tutto si può dire, con questa moto, tranne che la sua idea sia a buon mercato. Però potrebbe essere raccolta da altri costruttori, per esempio Zero Motorcycles, Energica e HD LiveWire che presentano o presenteranno una gamma di veicoli più abbordabili.

Troppo piccoli gli e-scooter. E anche le auto…

Diverso è il discorso degli scooter. Sia perchè hanno un diverso utilizzo, per esempio il pendolarismo urbano, e quindi in media percorrono annualmente più km. Sia perchè quasi tutti, anche quelli di categoria Le3 e Le4, dispongono di batterie più piccole, fra i 5 e i 9 kWh di capacità.
Una delle tante dimostrazioni della ricarica bidirezionale Nissan: un albero di Natale “illuminato” dalla batteria di una Leaf.
Moto elettriche a parte, anche tra le auto, la sola abilitata al V2H con caricatore bidirezionale è la Nissan Leaf. Altri costrutto (Audi, VW, Hyundai-Kia, Renault, Fiat e Honda) annunciano l’intenzione di introdurli  e stanno conducendo sperimentazioni. Vedi qualla con le 500 elettriche a Mirafiori.
Quanto alle wallbox abilitate, ci risulta che siano sul mercato i modelli Quasar di Wallbox e Juice2grid di Enel X. Silla Industries ha annunciato che presenterà presto il suo Energy Hob 149.
Una Quasar di Wallbox

Piccolo problema: il V2H solo off-the-grid

C’è un ultimo però, ma grande come una casa: il V2H è consentito solo in edifici off-the-grid, cioè non connessi alla rete elettrica. Quindi per poterlo adottare,  Roberto, lei dovrebbe essere energeticamente autonomo, provvedendo all’alimentazione elettrica della sua abitazione solo con il suo impianto fotovoltaico. Non sarà così per sempre, ma una modifica della normativa si avrà solo al termine di una revisione dell’intera regolamentazione del sistema elettrico nazionale. Che è allo studio, ma non a brevissimo termine.
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