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Monopattini elettrici. Il 2024 è l’inizio della fine?

Monopattini elettrici alle prese con le nuove regole molto stringenti del codice stradale e con conseguenti costi di gestione in aumento. Ma pure multe, abbandoni di servizi sharing e tante critiche. Il 2024 è l’inizio della fine di un mezzo che sembrava il futuro?

Sembravano una parte fondamentale del futuro della mobilità, almeno di quella dell’ultimo miglio. Una risposta efficace e ecologica all’ingorgo di auto e polveri sottili delle grandi città. Ora invece i monopattini vivono una crisi economica e burocratica, prima ancora dell’utilizzo effettivo. Ci sono un po’ di nuvole pesanti all’orizzonte: in primis le nuove regole del codice stradale, di cui molto si è parlato e che attendono attuazione entro la fine di marzo. Anche nei servizi di sharing tira una brutta aria e in alcune città le aziende fanno un passo indietro. Alla base potrebbe esserci un utilizzo diverso da quello immaginato nei business plan aziendali. Tutto questo, e altro ancora, sta facendo vivere tempi duri a produttori e utilizzatori di questi mezzi. E’ l’nizio della fine o una fisiologica mutazione di pelle per i monopattini elettrici? Proviamo a dare una risposta.

Monopattini elettrici in sharing: Trento addio

A Trento si dimezza entro al fine di marzo la flotta di monopattini elettrici offerti in sharing. La società Bit Mobility ha infatti comunicato al Comune la decisione di rinunciare al servizio prima della naturale scadenza del contratto, previsto per il 31 agosto 2024, perché ritenuto economicamente svantaggioso e per l’incertezza normativa in merito all’introduzione dell’obbligo del casco. Quindi i monopattini elettrici presenti nel capoluogo trentino con il servizio di noleggio breve si dimezzeranno, passando dagli attuali 400 a duecento mezzi. 

sharing di monopattini: opportunità o problema?

Si tratta di una decisione netta e molto chiara nelle motivazioni: il noleggio a cittadini e turisti di monopattini elettrici non conviene più. E non conviene perché ci sono obblighi da rispettare da un punto di vista del mezzo e anche da quello del conducente. Ancora più chiaro è il punto tenuto dal sindaco di Trento, Franco Ianeselli: “I monopattini elettrici vengono utilizzati solo per tragitti brevi, inferiori ai 2 chilometri, e non come alternativa all’automobile privata. Ci diciamo però stupiti per la crociata che c’è stata contro questo sistema di trasporto innovativo, forse dovuto al fatto che siamo assuefatti dalla presenza delle automobili”.

il monopattino va usato in città o per lunghi tragitti?

Ianeselli quindi vede come un errore di valutazione quello che per molti è invece il vero utilizzo di questi mezzi. Anzi, oseremmo dire, il motivo per cui sono stati introdotti. Cioè affiancare il trasporto pubblico locale per raggiungere capillarmente ogni luogo in città. Anche perché da più parti si critica la presenza dei monopattini in strade a grande circolazione veicolare. Senza contare gli sconfinamenti illegali su strade statali o raccordi autostradali. Insomma c’è sempre un buon motivo per criticare i monopattini elettrici.

Torino e le stangate ai monopattini elettrici

Soste selvagge di monopattini, ma anche eBike, in sharing nel capoluogo piemontese hanno portato a comminare ben 1.140 multe solo nel 2023. Ampliando lo sguardo, l’anno scorso i vigili hanno fatto 800 controlli legati alla mobilità sostenibile, accertando in totale 2.847 sanzioni. Accanto a quelle in condivisione, sono stati fatti 1.694 verbali a conducenti privati di bici e monopattini. Solo 127 però per malasosta. Segnale che quando è proprio si tiene di più al mezzo, però si va lo stesso contromano o fuori dalle piste ciclabili.

Troppa indisciplina sui monopattini elettrici: andare in due è vietato.

Allo stesso tempo il caso Torino segnala che il monopattino è ancora considerato utile dalle istituzioni locali. C’è un nuovo bando per le concessioni dello sharing, rifatto proprio perché il Tar ha stabilito di eliminare il criterio valutativo “Presenza del servizio nei comuni confinanti”. Segno che ci sono aziende interessate a lavorarci. Inoltre ad oggi nel capoluogo piemontese sono in circolazione 4.500 monopattini, 1.200 bici in sharing e 250 scooter elettrici. È pur vero che Link ha ritirato la propria flotta di monopattini in condivisione da sotto la Mole. insomma la situazione è fluida.

La tagliola delle regole sui monopattini elettrici

Non va dimenticato il nuovo Codice stradale di cui, a dire il vero, si parla da quasi un anno e che rimane sullo sfondo della discussione politica. La “tolleranza zero” nei confronti di quei mezzi sempre più additati come pericolosi per la circolazione veicolare è su carta, ma ancora mancano i decreti attuativi. Una bozza ha fatto capolino il 29 settembre 2023 e da quella data attende di essere discussa dal Parlamento. Il disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della Strada approvata dal Cdm  il 13 dicembre successivo prevede l’estensione dell’obbligo del casco a tutti i conducenti, indipendentemente dall’età. Il nuovo Codice della Strada, inoltre, introduce un nuovo obbligo: quello della targa e dell’assicurazione, finora non previste.

Assicurazione, targa e casco obbligatori a fine marzo, sarà così?

Il concetto di fondo è: più spese. E non è banale ricordarlo perché va riconosciuto che il monopattino elettrico, di tutti i mezzi di trasporto a motore, è il più economico. Nella maggior parte dei casi l’investimento è di 300-500 euro, con diverse eccezioni che però non fanno il grosso del mercato. Ora la domanda che ci poniamo è: questo tipo di clientela è pronta ad affrontare una spesa fissa annua per assicurare il proprio monopattino elettrico? 

Il costo della copertura assicurativa secondo uno studio di Assoutenti è compreso tra i 40 e 150 euro all’anno. La forbice di prezzo dipende, come avviene già anche per tutti gli altri veicoli, dai rischi oggetto della polizza assicurativa. Dalla responsabilità civile verso terzi (obbligatoria), alla copertura per il furto, fino a infortunio del conducente e cure mediche. Non parliamo di cifre astronomiche, ma che comunque vanno ad aggiungersi a quelle di tutti i giorni. Le offerte sono ormai decine per affrontare le diverse necessità e non va dimenticata l’opzione Capofamiglia nel quale rientrano anche i monopattini elettrici.

Quale futuro per i monopattini elettrici

Se questo è più o meno il quadro generale, è possibile tracciare un futuro per i monopattini elettrici in Italia? Quanto è concreto il rischio che finiscano in cantina a fronte di alcune richieste, anche legittime, in nome della sicurezza stradale? Non è semplice rispondere alla domanda. Perché lo scenario, che va dal ritorno al “gioco” da giardino per giovani e giovanissimi alla rivoluzione sulle due miniruote, è ampio. 

Il monopattino è giovane

Probabile che in alcuni casi si aggiunga il monopattino dentro l’assicurazione auto del capofamiglia o che qualcuno decida di aggiungere una nuova voce di spesa al proprio paniere domestico per necessità o afflato green. La questione del casco non è nuova (basti pensare che sono ancora in strada persone che andavano in moto senza) e pare impossibile che si rinunci al proprio mezzo solo per questo obbligo.

Davvero vince chi ha i soldi?

Detto che una maggior disponibilità economica si accompagna a una maggiore serenità nell’accettazione di nuove spese. La tendenza delle aziende pare quella di investire su monopattini elettrici sempre più grandi e in grado di affrontare un maggior numero di chilometri. Negli scorsi mesi abbiamo visto Husqvarna, il prototipo Bmw oppure Nilox con il posto targa dimostrarsi pronti alla nuova sfida. Magari si vedranno sempre più monopattini che somigliano a scooter senza una vera sella. Perché un fattore poco messo in evidenza è il fatto che i monopattini elettrici per ora sono considerati tutti uguali nel mondo assicurativo. Allora tanto vale comprarne uno più potente e performante.

Pedana ampia e manubrio come una bici sono il futuro dei monopattini?

Probabilmente si chiude l’era del monopattino da grande distribuzione, che per anni ha trainato il settore. Anzi potremmo dire che l’ha inventato. Altro fattore interessante è che il monopattino è giovane, sottolineato anche da uno studio di Idealista per la verità un po’ datato. Ad avere o sognare di avere monopattini elettrici sono insomma gli under 45, con una netta prevalenza del pollice su nei giovanissimi. Con le nuove regole questa fetta di acquirenti sembra fatalmente destinata a assottigliarsi.

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