Home Due ruote Mercato in crisi, Seat abbandona gli scooter elettrici

Mercato in crisi, Seat abbandona gli scooter elettrici

10
Webinar

Fulmine a ciel sereno in casa Seat, che a quanto pare ha deciso di mettere un freno alle vendite dei sui scooter elettrici MÓ a causa del mercato poco redditizio. Per il futuro si guarda ai quadricicli elettrici?

Le vendite degli e-scooter non sono in linea con le nostre attese. Il mercato non è stato all’altezza e questo non ci ha permesso di raggiungere una situazione redditizia. Ci dobbiamo quindi fermare”. Poche parole, ma chiare, rilasciate da Wayne Griffith, CEO di SEAT e Cupra, durante la presentazione dei risultati dell’azienda per il 2023, sembrano tracciare una linea decisa sul futuro delle due ruote a zero emissioni della casa spagnola. Almeno per il momento.

Vendite in calo, si cambia

Le tre versioni attualmente in vendita della gamma elettrica (MÓ 50, MÓ 125 e MÓ 125 Performance), a detta dei vertici Seat, pagano lo scotto di un mercato delle due ruote che anche in Francia (come in Italia) nell’ultimo anno ha subito un duro colpo, con un generale calo delle vendite. La mancanza di risultati avrebbe portato a problemi di redditività e quindi alla scelta, forzata, di abbandonare il progetto.

Prova tangibile che in Seat le prospettive stiano cambiando è nella fruttuosa offerta promozionale appena messa in atto per l’acquisto degli e-scooter MÓ. Una vera e propria “svendita” totale, con sconti che arrivano a toccare anche i 1200 euro per il modello di punta MÓ 125…

Dagli e-scooter ai quadricicli elettrici ?

L’azienda spagnola non intende quindi rendere la sospensione dal mercato immediata ma piuttosto provare prima a vendere le rimanenze in stock entro l’anno per poi in futuro puntare su altro. Magari continuando a collaborare nell’ambito della mobilità urbana sostenibile insieme alla connazionale Silence, da cui Seat nel 2020 plasmò in toto i suoi scooter elettrici.

Voci di corridoio suggeriscono che la partnership tra le due aziende spagnole potrebbe infatti essere rilanciata attorno ad un nuovo progetto, con al centro lo sviluppo di un quadriciclo elettrico urbano.
Il segmento è in forte ascesa e, anche se alcuna decisione è stata ancora finalizzata, pare che siano in corso trattative per introdurre nella futura gamma Seat un modello che possa fare da concorrente alle varie Citroën Ami, Opel e-Rocks e Fiat Topolino. Guarda caso prendendo ispirazione dal Silence S04 in arrivo, ma con caratteristiche Seat esclusive.

Staremo a vedere.

– Iscriviti a Newsletter e canale YouTube di Vaielettrico –

Phoenix
Vesper
Apri commenti

10 COMMENTI

  1. il loro abbandono non esiste perché non ci hanno messo un euro in ricerca e sviluppo. Hanno rimarchiato un ottimo prodotto della Silence che continua ad essere venduto

  2. Il problema di Seat per il MO è l’assistenza scandalosa, quasi due mesi fermo per la sostituzione di una batteria, poi ci sono un sacco di altri problemi.

  3. Io lo avrei preso… ma il MÓ 125 costa 7.250, un Honda Sh125 ABS 3.890… quasi la metà !

    Ed hai sempre l’incognita delle batterie.. se dopo 2 anni si guastano costeranno la metà dello scooter..

    • Con l’incentivo e lo sconto l’ho pagato 4.500 e sinceramente è molto meglio dell’SH125.
      Inoltre la garanzia della batteria è di 3 anni e comunque durano ben di più, senza problemi.
      Nel frattempo lo sto usando da quasi un anno e il costo di utilizzo è praticamente zero e non inquino l’aria che respiro.

    • Il problema è proprio quello. Io nel 2021 ho preso un niu per cominciare a provare la cosa, visto che comunque faccio almeno 40 km al giorno. A livello funzionamento non mi posso lamentare, solo due volte ha dato un errore per cui lo scooter si è bloccato ma si è risolto da solo in un quarto d’ora, e comunque sono a 18.000 km abbondanti.
      Pensavo di iniziare da quello intanto il mercato andrà avanti e potrei comprare sicuramente qualcosa di più prestante coi prezzi che scenderanno. Errore grandissimo, al momento mi pare di avere lo scooter con rapporto prezzo qualità migliore, i prezzi non sono calati per niente ed ora se volessi renderlo non ho nulla da rottamare. I concessionari in zona non vogliono sentire parlare di scooter elettrici, ho chiesto ad uno per il supersoco cpx e praticamente mi ha fatto capire che non vuole venderlo, dove ho comprato il mio pare che vogliano mollare e concentrarsi su quelli a benzina. Se aggiungiamo che costa di più di un 125 termico , è meno performante, ci impiega 5 ore a caricare e se vado a 50 kmh faccio si e no 70 km , non ho il vano sotto sella ecco fatto che si spiega perché non si vendono. Spero solo che le batterie resistano perché costano 3000 € e nel caso si guastassero potrei portarlo dal demolitore senza problemi. Ho risparmiato un po’ di soldi tra spese per energia e tagliandi, questo è innegabile ma alla fine considerando comodità e soddisfazione di guida,
      conviene ? Per me no.
      Ricomprerei un elettrico? Assolutamente no. Il mercato elettrico auto è in affanno, quello delle due ruote praticamente morto.
      Eppure se volessero potrebbero farlo decollare. Per fare un esempio, le batterie del mio scooter sono un pacco di normalissime 18650,ce ne sono 170 collegate in serie parallelo per un totale di 60 v 26 Ah. Siccome mi rifaccio i pacchi batteria di tutti gli utensili elettrici che ho il mese scorso ho comprato venti elementi 18650 Samsung capacità 3500 mAh. Prezzo compresa spedizione 1,2 € al pezzo. Questo a me che sono un privato e che ne compro solo 20. Se ne comprassi 170 spenderei 204 €. Ed avrei una batteria di capacità maggiore rispetto a quella originale. Ora, è vero che c’è l’elettronica del bms, una scatola, il lavoro per assemblarla ma è anche vero che il costo industriale non è quello che pago io per comprare gli elementi. Quindi resta da capire come si faccia ad arrivare a 1500 € da meno di 200 € di elementi. Mi sa che mi rifarò da solo i pacchi batteria dello scooter, la saldatrice spot la ho già comprata, un rotolo di piattina nichel e via

  4. MO’ che famo ??

    in SEAT ho idea che non abbiano creduto abbastanza nel prodotto (a giudicar dalle foto molto gradevole, trovo); forse immaturo per il commuting urbano/extraurbano ?
    forse qualche problema in fase produttiva (crescita di costi in corso d’opera) o qualche guaietto di affidabilità ?

  5. Io ho preso un Mó 125: sembrava non volessero vendermelo.
    Lo avevano in pronta consegna, hanno impiegato quasi 6 mesi a immatricolarlo.
    Poi ha avuto un piccolo guasto (alla black box), se lo sono tenuti in officina 3 mesi…
    Un disastro per me… non poteva che finire così.

      • Il prodotto per me è valido e lo guido ogni giorno con soddisfazione, praticamente senza spendere carburante.
        Il disastro è la rete Seat…

Rispondi