Home Auto Maxi richiamo Tesla: 2 milioni di auto

Maxi richiamo Tesla: 2 milioni di auto

62
Mai richiamo Tesla: il sistema di pilota automatico Autopilot dev'essere reso più sicuro.

Maxi richiamo Tesla negli Stati Uniti: il sistema di pilota automatico Autopilot di oltre due milioni di veicoli sarà modificato per prevenire utilizzi impropri.

maxi richiamo Tesla
Le spiegazioni del team di Tesla non hanno convinto i tecnici dell’ente USA che vigila sulla sicurezza stradale.  Nella foto: Elon Musk.

Maxi richiamo Tesla: l’Autopilot va corretto per prevenire incidenti

È l’epilogo di un’inchiesta che andava avanti da oltre due anni da parte dell’ente federale americano che vigila sulla sicurezza stradale. La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) aveva aperto un corposo fascicolo per accertarsi che le Tesla garantiscano che i conducenti prestino attenzione quando utilizzano il pilota automatico. Ann Carlson, amministratore ad interim dell’NHTSA, in agosto in una dichiarazione all’agenzia di stampa Reuters aveva spiegato: “È davvero importante che i sistemi di monitoraggio dei conducenti tengano conto del fatto che gli esseri umani si fidano eccessivamente della tecnologia“. Dopo un lungo confronto con i tecnici e i legali della marca di Elon Musk, l’autorità federale ha rotto gli indugi e annunciato il maxi-richiamo, praticamente su tutte le Tesla vendute finora negli USA.

maxi richiamo Tesla
Immagine dal sito Tesla, dove si trova la spiegazione del funzionamento.

E ora che cosa accadrà in Europa?

Tesla a sua volta ha rilasciato una dichiarazione di richiamo. Spiegando che i controlli del sistema software dell’Autopilot “potrebbero non essere sufficienti a prevenire l’uso improprio del conducente“. E potrebbero quindi aumentare il rischio di un incidente. Negli anni scorsi la marca di Elon Musk è stata coinvolta in richieste di risarcimento-danni da parte di clienti che sostenevano di essere vittime di incidenti causati dall’Autopilot. I casi si sono verificati soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, anche con conseguenze gravissime. Tesla si è sempre difesa attribuendo la responsabilità dei crash a negligenze da parte dei conducenti e non si ha notizie di sentenze di condanna. Il maxi richiamo deciso negli Stati Uniti apre un punto interrogativo su quel che accadrà ora in Europa. Anche qui le auto verranno modificate sulla falsariga da quanto imposto dalla NHTSA? E che cosa farà di suo Tesla?

  • Auto elettrica e gelo: una notte intera a 0° la mette k.o.? Guarda il nuovo VIDEO-TEST di Paolo Mariano

Apri commenti

62 COMMENTI

  1. Quindi un banale aggiornamento software per evitare che un furbetto inganni l’autopilot non tenendo le mani sul volante.

  2. Volevo condividere un’osservazione lessicale che trovo divertente relativa alla stampa;
    se provate a cercare con gogle:

    a) ” Tesla richiama ” (con lettera A)
    b) ” richiamo Tesla” (con lettera O)

    si vede che al ivello di titoli della notizia

    a) una parte delle testate giornalistiche on-line hanno scritto:
    ” Tesla richiamA 2 milioni di vetture”, anche con chiose come “che guaio per Musk!”
    nell’italiano corrente a me da l’idea che le auto debbano essere richiamate fisicamente in officina

    b) altre testate hanno scritto, in modo più autorevole
    “maxi richiamO Tesla ” etc “coinvolge potenzialmente 2 milioni di vetture”
    chi conosce anche poco Tesla, qui pensa che potrebbe essere un aggiornamento on-the-air

    Facciamo un gioco, click-bate vs accuratezza

    gruppo a): RaiNews, Ansa , QuiFinanza, Sky TG24, la Gazzetta, Sicurauto, etc
    con menzione d’onore per:
    – La Stampa ” Annuncio shock di Tesla, un difetto nel sistema di guida automatica”
    – Libero ” Tesla richiama 2 milioni di veicoli, non sono sicuri”

    gruppo b): Al Volante, Insiedeev, Sole24ore, etc

  3. Mi sembra di capire che il “richiamo” riguardi la necessita’ che venga impedito all’utente un comportamento non consono a quanto stabilito dalla normativa. Siamo nel campo “nuovo” e ancora poco esplorato della guida piu’ o meno autonoma…….. Ritengo normale questi aggiustamenti in corso d’opera perche’ in questo settore nessuno nasce “imparato” ma le cose si scoprono cammin facendo. Quindi ritengo ben diverso questo richiamo (ripeto: reso necessario per evitare comportamenti non consoni dell’utente) dal classico richiamo reso necessario perche’ ci si e’ accorti che il dispositivo “X” si rompe troppo presto o perche’ non garantisce la necessaria sicurezza INDIPENDENTEMENTE dal comportamento dell’utente. Il caso dell”utente che non tiene le mani sul volante e l’auto non se ne accorge lo equiparo al caso del utente che anziche’ allacciarsi la cintura inserisce nell’alloggiamento la fibbia “fake” cosi’ da non fare suonare il cicalino……..

  4. Sembra di essere tornato ai tempi degli Applefan, “don’t touch my apple” , potremmo sostituirlo con Tesla, un’automobile dovrebbe essere un’automobile e non un feticcio , passerà anche questa …

    • noi teslari ciabbiamo la più migliore macchina del mondo!!

      cia pure il gioco di luci nel software che si aggiorna ota..

      gne gne gne

      voi preistorici dovete andare in officina se non funge un vetro elettrico, noi no.

      i commenti negativi alla redazione e in generale agli altri utenti che osano nominare tesla invano hanno raggiunto picchi di ridicolaggine assoluta

  5. Penso sia sempre cosa buona andare alla fonte: https://static.nhtsa.gov/odi/rcl/2023/RCLRPT-23V838-8276.PDF

    “misuse”, abuso (degli utenti). E nel documento ufficiale è chiaramente scritto “vehicles will receive an over-the-air software remedy”. E’ un richiamo? Ufficialmente sì, quello è il termine legale. Lo è praticamente sia nei motivi (rimedia agli abusi degli utenti) che soprattutto nella modalità di applicazione (nessun intervento/disagio/costo per l’utente) che nei modi (nessun utente verrà avvisato personalmente)? No, ed è questo che io ho contestato e solo questo, spiace vedere titoloni molto fuorvianti al pari dei giornalacci e dei siti predatori di claim & click.

    Cronologia:
    – On August 13, 2021, NHTSA opened a Preliminary Evaluation (PE21-020) to investigate eleven incidents involving stationary first-responder vehicles and Tesla vehicles that were operating with Autosteer engaged.
    – Over the next year, as part of PE21-020, Tesla, in full cooperation, responded to extensive information requests from NHTSA and participated in several meetings with the agency.
    – On June 8, 2022, NHTSA upgraded PE21-020 to Engineering Analysis (“EA”) EA22-002.
    – Over the next year, as part of EA22-002, Tesla, in full cooperation, responded to extensive information requests from NHTSA and participated in several meetings with the agency.
    – From October 16, 2023, through December 4, 2023, NHTSA and Tesla conducted several meetings to discuss the agency’s tentative conclusions regarding EA22-002, as they related to the issue of potential driver misuse when Autosteer is engaged, expectations to address the agency’s concerns through a voluntary recall, and Tesla’s proposed over-the-air (“OTA”) software remedies in response.
    – While not concurring with the agency’s analysis, in the interest of resolving EA22-002, Tesla determined on December 5, 2023, to voluntarily administer a recall and provide the remedy described below.

    Riporto le conclusioni per comodità:
    “Description of Remedy Program : At no cost to customers, affected vehicles will receive an over-the-air software remedy, which is expected to begin deploying to certain affected vehicles on or shortly after December 12, 2023, with software version 2023.44.30. Remaining affected vehicles will receive an over-the-air software remedy at a later date. The remedy will incorporate additional
    controls and alerts to those already existing on affected vehicles to further encourage the driver to adhere to their continuous driving responsibility whenever Autosteer is engaged, which includes keeping their hands on the steering wheel and paying attention to the roadway. Depending on vehicle hardware, the additional controls will include, among others, increasing the prominence of visual alerts on the user interface, simplifying engagement and disengagement of Autosteer, additional checks upon engaging Autosteer and while using the feature outside controlled access
    highways and when approaching traffic controls, and eventual suspension from Autosteer use if the driver repeatedly fails to demonstrate continuous and sustained driving responsibility while the feature is engaged. “

  6. Nonostante i miei scontri con la redazione 🙂 non capisco gli attacchi da fanboy di molti utenti.

    Un ente governativo USA decreta una campagna di richiamo per Tesla per problemi di sciurezza:
    1) il fatto che si risolva con un aggiornamento OTA non declassa il problema di sicurezza, ma è solo un modalità di risoluzione (fortuna che non richieda mesi per essere applicata a tutte le auto).
    2) non sono gli utenti a decretare cosa sia un richiamo e cosa no, ma enti preposti interni ed esterni alle aziende. Anzi menomale che questi check vengano fatti a valle di casi controversi, che sia un difetto di poco conto come una verniciatura difettosa o che siano problemi di sicurezza. Ma soprtatutto meno male che i richiami siano ufficilaizzati su larga scala e resi pubblici, in modo da avvisare gli utenti di eventuali pericoli. Io ad esempio una 20ina di anni fa ho scoperto un difetto al sistema frenante della mia auto proprio consultando il sito del ministero e della casa madre (tubi olio freno che si ingottivano e rompevano), in quanto allora le lettere di richiamo arrivavano per posta ordinaria e la comunicazione era andata persa.
    2) il fatto che alcuni lettori siano tifosi del marchio Tesla (infantile?), non deve implicare che questi si offendano con la redazione che riporta una notizia limitandosi a fare cronaca senza commnentare (oltretutto intuisco dagli articoli sulle statistiche di vendita che la redazione comunque apprezzi le auto Tesla)

    Il fatto che ci sia un richiamo su una funzionalità extra di guida autonoma non toglie lustro all’auto che avete in garage.

    MA DAI!!!!!!

  7. “richiamo” è per qualsiasi cosa possa inficiare la validità/sicurezza del veicolo: il rimedio non ha importanza che sia over the air o officina a terra, sempre per un problema viene effettuato.

    perché questa levata di scudi con argomenti fantoccio (raccomandata, generalista, clickbait, ecc)?

    • So che da quell’orecchio non ci senti, ma richiamo significa… richiamo.
      Tutti gli altri significati ce li vedi solo tu.

      Poi se per te l’aggiunta della lingua Thai è un richiamo (esempio di aggiornamento di inizio anno) o la possibilità di pianificare un viaggio dall’app è un richiamo, allora non serve fare queste notizie in quanto tesla secondo il vostro ragionamento fa richiami a tutti ogni mese.

        • Imposto? In realtà l’han deciso insieme per chiudere la questione dopo 2 anni di discussioni. L’ente non poteva importlo perchè è un “problema” talmente stupido che siamo al limite dell’intelligenza umana.

          Se non capisce la differenza….

  8. Dovreste vergognarvi, siete una testata che si occupa di elettrico e scrivete inesattezze. Il richiamo è di 2 anni fa e riguarda gli avvisi durante la guida con autopilot. Tesla ha già inserito, in questi due anni, il controllo sul peso al volante (usato dai furbetti) ha attivato la telecamera interna e reso più incisivo il controllo delle mani sul volante. Inoltre non deve fare nessun richiamo, ma eventualmente un aggiornamento software, qualora vengano richiesti altri controlli.

    • Cosa c’entra il modo di risolvere il richiamo con il fatto che sia definito tale?

      Un richiamo è l’azione ufficializzata di una difettosità di un prodotto secondo le modalità definite dagli enti di sicurezza. L’aggiornamento software per risolvere bug che non inficiano sicurezza e funzionalità del veicolo (ad esempio nuove funzionalità) sono identificati come appunto aggiornamenti.

      Banalmente questo è un richiamo perché l’ente ha riconosciuto un pericolo, poi se basta un aggiornamento OTA meglio per i possessori dei veicoli, ottima risoluzione, ma il problema c’è e va risolto.

        • No. “L’Agenzia ha sottolineato come le soluzioni sin qui utilizzate dalla Tesla per mantenere impegnati i conducenti potrebbero portare a “prevedibili abusi” di tali sistemi. ” Quindi col cavolo che era già stato risolto.

        • Non è stato risolto “abbastanza” per NHTSA, questo è un nuovo aggiornamento. Quello di 2 anni fu applicato solo in Cina (in Europa non ce ne siamo accorti, le leggi europee sono già più restrittive) e quello attuale verrà applicato solo in USA (per noi europei, nuovamente, non serve).
          Per “applicato” intendo che è attivo solo in quelle aree, il software è uguale per tutti.

          • Non credo si possa essere incinte solo per un po. Cosa significa “non è stato risolto abbastanza”‘ Evidentemente non era risolto. Quando parlate di tesla perdete il lume della ragione.

          • Sul serio ha chiesto “Cosa significa “non è stato risolto abbastanza”‘ “?
            Devo spiegare il modo di dire? E sarei io quello obnubilato? Prima mi dà ragione e poi si smentisce e ora interpreta alla lettera come farebbe un Chat-GPT quello che ho scritto?

    • Ma quale clickbait, parlate di cose che non conoscete, non sono certo gli articoli sulla sicurezza i più letti e questo non fa eccezione.

  9. Mi fate i titoli alla “Giornale Motori”?
    È un aggiornamento, in 30 mesi ne ho ricevuti quasi 40….

    • Guido, il New York Times non lo descrive come un aggiornamento, noi ci siamo riferiti a quello che è da sempre ritenuto una scuola di giornalismo.

      • Il NYT è un giornale generalista, Vaielettrico è una testata specializzata.
        “Richiamo” nell’accezione corrente significa ricevere una raccomandata in cui si viene invitati a prendere appuntamento presso l’officina più vicina per concordare un intervento fisico sul proprio autoveicolo.
        “Richiamo” per Tesla significa la stessa cosa se e solo se si deve intervenire per sostituire un pezzo meccanico, diversamente è un comunissimo aggiornamento OTA che due milioni (anzi, cinque milioni, tutti ricevono gli stessi identici aggiornamenti in tutto il mondo, è il software che si adegua alla nazione in cui si trova il veicolo) di utenti riceveranno come nelle CENTINAIA di aggiornamenti già avvenuti: sull’APP e/o sul veicolo ti arriva un avviso che ti chiede se ti va bene che l’aggiornamento avvenga quella sera oppure se lo vuoi fare subito, FINE.
        Nessuna comunicazione ufficiale, nessuna raccomandata, nessun disagio, chiamarlo RICHIAMO senza metterlo tra virgolette (avrebbe già cambiato il significato!) solo perchè l’ha fatto il NYT, sbagliando, non è, a mio parere naturalmente, sufficiente.

        • Provi a scrivere al NYT per segnalare l’errore…ah quindi anche giornalista oltre che esperto di erp nel campo delle forniture edili? 😅

          • Quando non puoi commentare nel merito, allora attacca sul piano personale: questo il “Credo del Trollino”, cui “Luigi” non può sottrarsi.
            Grazie di avermi rivelato la sua vera identità tramite Linkedin, ne farò buon uso, stia tranquillo.

    • Credo che sia invece corretto da riportare, soprattutto perche’ si tratta di un aspetto di sicurezza.

      Sul fatto che poi un’auto riceva 40 aggiornamenti in 30 mesi, significa che aveva innumerevoli problemi da sistemare il che non la vedo come una cosa positiva. Per me significa validazione fatta dai clienti.

      OTA poi non vuol dire gratis, Tesla spende soldi per farlo. Ogni aggiornamento software ha costi di sviluppo, validazione e rilascio.

      • “Credo che sia invece corretto da riportare” non è quello che contesto, è la forma, non la sostanza.
        “si tratta di un aspetto di sicurezza.” che non tocca gli europei, nel senso che il comportamento in Europa NON è quello degli USA: da loro un guidatore può lasciare il volante e spostarsi nei posti posteriori per minuti senza che la macchina faccia nulla, in Europa ogni 10 secondi devi toccare il volante.

        “significa che aveva innumerevoli problemi da sistemare” e tante cose da aggiungere e migliorare.
        La differenza tra una Panda (nome a caso di una qualsiasi auto, vale per il 99,9% dei veicoli, compreso quelli da centinaia di migliaia di euro) e una Tesla è che la prima nasce e muore con gli stessi identici difetti e problemi e mancanze, la seconda si evolve nel tempo, quasi sempre migliorando. La modalità sentinella, solo per citarne una, non esisteva, è stata aggiunta.

        Il “richiamo” terribile fatto su richiesta del governo cinese fu quello di potenziare (aumentare il volume) il suono che fa una Tesla quando disingaggia l’Autopilot. Se vogliamo definirlo un richiamo per la sicurezza, chiamiamolo pure così, ma è consistito nell’aumentare il volume, cioè dei milioni di righe che costituiscono il codice, hanno cambiato un numero, quello relativo al volume del suono da emettere. I giornali però ne hanno parlato per mesi con grandi titoloni. Qui sta chiedendo di aumentare, solo negli USA, perchè in Europa è già infinitamente meno tollerante, il controllo sul livello di attenzione del guidatore: cioè stanno chiedendo al produttore di rimediare alla intenzionale violazione della modalità di utilizzo dell’Autopilot come espressamente e chiaramente riportato dal manuale. Chiamiamolo “richiamo” e diamo pure la colpa a Tesla, però spieghiamo chiaramente che si chiede di rimediare alle carenze dell’utilizzatore e della normativa (CdS USA che non ha nessuna indicazione in merito), non del veicolo.

        OTA vuol dire che non la porti in officina ed è gratuito per l’utente, soprattutto in termini di tempo e di disagio per la mancanza del veicolo per una giornata, magari solo per aggiornare le mappe. Certo che per Tesla ha un costo e non indifferente, anche l’APP di controllo remoto si aggiorna costantemente, l’ultima cosa aggiunta permette di pianificare un percorso a tappe comodamente dal proprio telefono e poi inviarlo al veicolo (hanno aggiunto le tappe).

    • Le modalità con cui il richiamo viene risolto è ininfluente.
      Un richiamo è tale perché subisce un processo che identifica, da parte di enti indipendenti o internamente al marchio, una problematica con vari livelli di gravità secondo lo standard definito dall’ente nazionale sulla sicurezza e viene registrato come tale in modo ufficiale ed è pubblicamente consultabile

      Qui si levano gli scudi perché il richiamo si risolve con un aggiornamento software perché a sentimento è visto come un non problema, è anche per affezione al marchio. Il fatto di non andare in officina non riduce il rischio, migliora solo le modalità e la velocità di risoluzione.

      Oltretutto quante volte i richiami richiedono solo un controllo che poi non comporta nulla in termini manutentivi veri?
      Anche quelli sono richiami.

  10. Ultimamente anche vaielettrico si lascia affascinare dal facile clickbait , si vede che paga anche quello. Peccato.

      • Non state “dando” la notizia. La state solo “riportando”, o sarebbe meglio dire “rimbalzando”.
        Per riportare le notizie basta Google News o qualsiasi altro sistema automatico, fa già un egregio lavoro.

        Da voi, come testata specializzata, ci si aspetterebbe qualche spiegazione e contestualizzazione. Altrimenti in cosa siete specializzati, cut&paste?
        Invece a spiegare qualcosa ci deve pensare Guido, come al solito.

  11. La definizione di “richiamo” sarebbe comunque impropria, visto che di tratta di un classico aggiornamento OTA. I firmware sono gli stessi per tutte le auto, per cui il problema di allineare anche le auto europee di fatto non esiste.
    Così come è successo quando la Cina ha chiesto di emettere un suono all’attivazione del cruise control.

    • National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) richiama Tesla: 2 milioni di auto devono essere adeguate. Tesla provvede con un OTA. Fine.

    • Sempre di un richiamo si tratta.
      Oramai tutti i marchi fanno gli aggiornamenti software OTA, prima ci si recava in assistenza anche per questi, ma sempre di richiami si tratta, anzi questo è addirittura imposto da un organo esterno.

      • “Oramai tutti i marchi fanno gli aggiornamenti software OTA” può elencarli?
        Renault, Mercedes, FCA, Audi, BMW, VW, Toyota, Ford etc. etc. hanno OTA funzionante in più dell’1% dei propri modelli usciti negli ultimi 5 anni?

        • Consiglio una ricerca su google per i marchi sopra citati (includerei anche Toyota, Nissan, Stellantis etc etc), ma senza rosicare Guido…

          • Ribalto l’onere della prova: modelli, please.
            Ovviamente parlo di aggiornamenti software: le mappe del navigatore non sono “software”. “aggiornamento software” è qualcosa che modifica il comportamento del veicolo e/o risolve errori e/o aggiunge funzionalità della parte automotive, non infotainment.
            OTA funzionante, aggiungo. Anche la ID.3/ID.4 sulla carta ha l’OTA ma solo da una certa versione in poi (la 3.0) e per raggiungerla devi portarla in officina (un “richiamo” – ovviamente da circa da un anno e mezzo escono con già la versione che permetterebbe, notare il condizionale, OTA. Non mi risulta che via OTA in 18 mesi sia stato rilasciato NULLA, a parte un aggiornamento del manuale di istruzioni).

          • L’onere della prova spetta a chi fa le affermazioni.
            Io ho scritto una cosa chiara e la riscrivo qui citandomi: “Oramai tutti i marchi fanno gli aggiornamenti software OTA”, che non vuol dire che tutti i marchi implementano tale feature su tutti i modelli, che non vuol dire che tutti lo fanno allo stesso livello, ma che vuol dire che tutti i marchi oramai da qualche anno hanno introdotto questa funzionalità e la inseriscono sui modelli man mano che sostituiscono le auto a listino con modelli nuovi.
            La mia Ex Mercedes C coupè AMG del 2016 non li aveva, la nuova versione li ha, la mia ultima Audi del 2019 li aveva per alcune funzioni, la mia attuale BMW li ha per tutto, infatti un paio di mesi fa ho ricevuto una rimappatura dell’utilizzo del motore ibrido per un bug nello spegnimento dello stesso ad auto spenta.

            Scrivere che tutti gli altri marchi non lo fanno o lo fanno sull’1% dei modelli usiciti negli ultimi 5 anni non è vero, poi è ovvio che non si possa fare su auto con progetti vetusti, come una Panda 1.0, e probabilmente la nuova Panda avrà tale feature.
            Ad ogni modo basta andare su google e scrivere BMW OTA, Mercedes OTA, Kia OTA etc etc
            Poi la Tesla è stata la prima? Ok, e quindi dovremmo eccitarci tutti? Del resto le Tesla non sono le prima auto ad avere 4 ruote.
            Tutti i marchi, chi più chi meno, hanno innovato in qualcosa e gli altri hanno ripreso le buone idee, pertanto quale sarebbe il problema o in che cosa dovremmo idealizzare Tesla?

          • “L’onere della prova spetta a chi fa le affermazioni” esatto e l’affermazione è “Oramai tutti i marchi fanno gli aggiornamenti software OTA”, di Dubbioso.
            Fino ad ora siamo ad un modello di un marchio, anzi, non sappiamo nemmeno il modello (in realtà lo ha scritto in un commento e sappiamo anche che è di una fascia prezzo non esattamente popolare e diffusa….)

            Aspetto gli altri.

          • A proposito, “Scrivere che tutti gli altri marchi non lo fanno o lo fanno sull’1% dei modelli usiciti negli ultimi 5 anni non è vero”: la mia frase finiva con un punto interrogativo, basta rileggere, le affermazioni non sono interrogative, quelle si chiamano domande, retoriche ma sempre domande sono.
            “Tutti i marchi” non l’ho scritto io, basta sempre rileggere.
            C’è uno solo che ha fatto una affermazione parlando di TUTTI i marchi e si chiama (chissà come si chiama) Dubbioso, io e Endyamar stiamo aspettando una elencazione, chiaramente non esaustiva ma almeno indicativa, di marchi e modelli.

      • A dire il vero la maggioranza dei marchi aggiorna in remoto solo l’infotainment . Tesla aggiorna tutto, anche le funzioni di guida, la gestione dei motori, etc

      • Ota questa sconosciuta , neanche i concessionari sanno di che cosa si tratta .
        Per Kia e Hiunday si va sul sito si scarica su chiavetta USB e si fa update senza andare dal concessionario, Tesla ha OTA dall’ inizio . Altri non pervenuti , meglio sarebbe documentarsi meglio

        • Caro Daniele, megli ose ti documenti tu, magari facendo una breve ricerca su Google…
          Csa c’entra che Telsa li fa da prima? di certo una Fiat Panda per quell oche costa difficilmente può avere degli OTA, dato che non ha neanche il modulo telefonico. Mentre un’auto da 40/50K forse è oiù facile che lo abbia.
          Vivete di miti e pregiudizi
          ad ogni modo visto che citi Kia…
          https://owners.kia.com/content/owners/en/ota-software-update.html

          • Forse meglio che ti documenti tu. E non solo su Google.
            Hyundai / Kia gli aggiornamenti firmware li fa in officina. Gli OTA li fa per l’infotainment.
            Ritenta sarai più fortunato. Citami pure gli OTA di Toyota che sono curioso visto che è una delle peggiori da questo punto di vista.

            Hai perso una buona occasione per citare le BEV. Polestar, MG, Nio.. questi si che aggiornano in modo paragonabile.
            Ma su parlava di marchi tradizionali.

          • Endymar a dir poco imbarazzante.

            siamo a livelli di terrapiattismo.
            Dal sito KIA (se non conosci l’inglese come plausibile usa translator):
            Over-the-Air Software Updates mark a significant transformation in how you care for your Kia. This wireless technology can empower you to enhance your software systems, including powertrain system electric motor, battery management system, and advanced driver assistance systems.

          • Dubbioso a dir poco noioso…

            Tranquillo che il mio C2 di inglese non sei tu a poterlo contestare. 🙂
            Ma restiamo in tema, che dici?

            Leggendo direttamente da Kia
            https://press.kia.com/eu/en/home/media-resouces/press-releases/2023/Kia-enables-over-the-air-software-updates.html

            “the OTA capability will provide remote access to wireless navigation and infotainment updates.”

            Ora, a me pare abbastanza chiaro.

            Ma attendo ancora le info sull’OTA di Toyota.

            In altro post invece hai citato un vero OTA firmware della tua BMW. Che modello è? Per capire su che fascia di prezzo hanno implementato la cosa.

Rispondi