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Macché ansia da autonomia, stress da costi di ricarica!

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Macché ansia da autonomia, gli automobilisti elettrici italiani denunciano un altro “disturbo”: lo stress da costi di ricarica, tra i più alti in Europa.
macché ansia da autonomia
In verde costo medio della ricarica, in blu costo per percorrere 100 km. Fonte: Switcher.ie

Macché ansia da autonomia, in Italia è il prezzo al kWh a far paura

Si parla tanto di ansia da autonomia, il senso di preoccupazione che prende i proprietari di auto elettriche quando temono di non avere abbastanza carica per arrivare alla meta.
Ma secondo una ricerca   della società svizzera StressFreeCarRental questa preoccupazione non colpisce allo stesso modo nei diversi mercati europei. La Grecia è in assoluto il Paese che registra la più alta densità di automobilisti elettrici che ne soffrono, a causa della scarsa presenza di ricariche veloci CCS. Ma in Italia e Belgio la “fobia” più ricorrente è legata ai costi elevati dell’elettricità. Non a caso un’altra indagine, pubblicata dalla società irlandese Switcher con i dati di 27 Paesi europei, colloca questi due Paesi tra i 4 mercati europei più cari per costi ricarica. Un triste primato che, per quel che riguarda l’Italia, contribuisce alla diffidenza degli automobilisti nei confronti dell’elettrico.

Macché ansia da autonomiaL’autonomia media delle EV? 331 km

La ricerca di StressFreeCarRental offre altri dati interessanti, attingendo anche alla banca dati di EV Database. In Europa, per esempio, è stato calcolato che l’autonomia media dei veicoli elettrici si attesta a 331 km, con una media giornaliera di percorrenza di 32,9 km. È evidente che Tesla, con le ragguardevoli quote di mercato e il range delle sue vetture, contribuisce in modo decisivo ad alzare questo dato. Tornando all’ansia da autonomia, la ricerca segnala che uno dei principali timori è legato alla convinzione che ci siano poche stazioni di ricarica disponibili. Ma, a differenza di quanto molti pensano, in Europa esistono già circa 450.478 punti di ricarica accessibili al pubblico. Un numero in continua crescita, con un’accentuazione nell’installazione di ricariche fast e ultra-fast. Secondo l’ultima analisi di mercato di Motus-E, solo in Italia siamo a quota 45.210, in prevalenza nel Nord.
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11 COMMENTI

  1. Secondo me col prezzo delle ricariche in Italia oggi non c’è convenienza economica rispetto ad una equivalente termica, poiché a fronte di quasi certi risparmi nel rifornimento, il tutto viene vanificato dal differenziale di prezzo a favore delle termiche nei settori chiave, da A a C. Fin quando non ci sarà un ritorno economico importante, ovvero un risparmio di 5000+euro nei 10 anni, non avremo una diffusione di massa delle BEV. Infatti si vendono soprattutto auto di alta gamma BEV, dove il differenziale di prezzo è più basso o inesistente e poi spesso chi si può permettere auto da +40.000 euro non cerca sempre e solo il risparmio. A conti fatti oggi chi ha un’auto da tutti i giorni per tragitto casa lavoro e commissioni se compra una BEV ci perde soldi quasi sempre, a meno di avere il fv e fare 30.000 km anno

    • Con la mia auto elettrica in famiglia percorriamo circa 25000 km all’anno. Se fosse un’auto termica consumerebbe circa 1500 litri di carburante. Lasciando perdere il fotovoltaico, solo ricaricando in elettrico a casa, è come acquistare il carburante risparmiando 1 euro al litro. Sono 1500 euro all’anno, cioè 15.000 euro in dieci anni. Sommando il risparmio sul bollo, l’assicurazione e la manutenzione mi avvicino ad un risparmio circa di 20.000 euro in dieci anni.
      La mia auto elettrica mi è costata 25.000 euro. A me sembra che la convenienza economica ci sia……

  2. Per vincere la fobia dei costi elevati dell’elettricità basta tener presente un numerino facile facile: 3. Per percorrere 100 km con un auto a combustibili fossili servono circa 5 o 6 litri di combustibile (spesso anche di più). Per percorrere gli stessi 100 km in elettrico servono 15 – 18 kWh di corrente (mediamente meno, solo in autostrada un po’ di più). Quindi 1 litro di combustibile grossomodo corrisponde a 3 kWh in termini di percorrenza. Utlizziamo quindi questo numerino per valutare il costo dell’elettricità: carico a casa col fotovoltaico? È come se mi regalasser la benzina. Carico a casa dalla rete a 30 centesimi al kWh? È come trovare il gasolio al distributore a 90 centesimi al litro. Carico ad una colonnina a 60 centesimi al kWh? Equivale a pagare la benzina 1,8 euro al litro. Solo se pago la corrente 70 o più centesimi al kWh risisulta più costoso viaggiare in elettrico che con un’auto termica. Ovviamente il costo al kWh da considerare è quello medio sull’anno, non il costo di una singola ricarica.

    • PS:
      – per confronto con benzina forse ? più fattore 2,5
      ( pareggio: 76.cents/kwh vs 1.9.euro/litro )

      – fattore 3 buono per paragone con diesel
      ( pareggio: 63.cents/kwh vs 1.9.euro/litro )

      comunque sì, con il 3 è più facile da ricordare

      • Ovviamente il fattore 3 implica moltissime semplificazioni, però è facile da ricordare e viene comodo nelle discussioni con gli amici o al bar, quando mi dicono che l’elettricità è aumentata e l’auto elettrica non conviene più. Aiuta a fare un veloce confronto con i prezzi dei carburanti, e questo è importante quando si parla con persone che dell’argomento sanno solo quel poco che stampa e tv riportano. Al bar si possono usare solo concetti semplici ed immediati, se poi incontro qualcuno veramente interessato a passare all’auto elettrica, solo allora cerco di dare informazioni piu precise e dettagliate.

    • Ottima semplificazione! (e nemmeno tanto semplificata!)

      Quando la presi io e il kWh costava 8 centesimi e la benzina 1,4€ le proporzioni erano altrettanto facili: con 1 centesimo elettrico facevo 1 km, con 1 centesimo a benzina facevo 140 metri, cioè con 1€ in elettrico facevo 100 km, con 1€ a benzina 14 km. Bei tempi!

    • Detta così dovremmo tutti correre a comprare un’auto elettrica ma, visto che ci sono altre variabili in gioco e non siamo ignoranti come ci dicono, per il momento aspetto tempi migliori e cioè quando ci sarà veramente la convenienza

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