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Luce mercato libero: tornano le offerte a 36 mesi

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Luce mercato libero: tornano le offerte a 36 mesi a prezzo fisso, segno di una maggiore stabilità attesa sui prezzi. Convengono? Ecco l’analisi  di Segugio.it .

luce mercato libero
(Illustrazioni tratte da Segugio.it)

Luce mercato libero: i vantaggi del prezzo bloccato

Le offerte a prezzo fisso fino a 36 mesi erano scomparse nella seconda parte del 2022, a causa della volatilità del mercato dell’energia e del crescente trend dei costi unitari. Il che aveva spinto i fornitori a non assumersi il rischio di bloccare il prezzo per periodi lunghi. Le tariffe a prezzo bloccato rispondono alle necessità di chi vuole mettersi al riparo da eventuali oscillazioni del mercato. E anche le tariffe con prezzo indicizzato sono risultate convenienti, secondo l’analisi. Questo considerando che il costo di luce e gas nel mercato all’ingrosso, a cui queste offerte sono agganciate, è calato gradualmente nel 2023. Paolo Benazzi di Segugio spiega: “La fotografia del mercato indica che passare al Mercato Libero oggi è tendenzialmente vantaggioso. Nel cambio è però importante analizzare le bollette di luce e gas, per individuare le tariffe adatte ai propri consumi. Il pericolo, se si è poco attenti a questi argomenti perché abituati da sempre ad essere in Tutela, è di finire vittima di vendite aggressive, sottoscrivendo tariffe pessime”.

luce mercato liberoChe cosa sta succedendo nelle bollette “a maggior tutela”

Ma una larga fetta di italiani (10 milioni di utenti) non si fida ancora del Mercato Libero e preferisce restare nelle tariffe “a maggior tutela“, stabilite dall’Arera. Nel quarto trimestre 2023 c’è un incremento del +18,6% in bolletta rispetto al periodo luglio-settembre. Con una piccola consolazione: se confrontati con il 2022, i prezzi rimangono ampiamente in calo. Secondo i dati di Segugio, si è passati da una media di 0,46 €/kWh nell’ultimo trimestre 2022 a 0,19 €/kWh nel secondo e terzo trimestre 2023. Con un calo di circa il 60% del prezzo unitario. Ma non si è ancora tornati ai prezzi di inizio 2021, con l’energia elettrica in media  a 0,07 €/kWh. Il progressivo calo dei prezzi riguarda anche il gas. Il costo unitario è passato da una media di 1,84 €/Smc nell’ultimo trimestre del 2022 a 0,64 €/Smc nel terzo trimestre 2023: quasi 3 volte in meno.  Ma anche qui ben lontani dalla media di inizio 2021, che era intorno a 0,15 €/Smc. 

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9 COMMENTI

    • Nella pagina del link vengono elencate in apposita tabella diverse __’ offerte luce a prezzo bloccato sono delle tariffe energetiche fisse il cui costo della materia energia non subisce variazioni per un determinato arco temporale espressamente indicato nel contratto, che solitamente oscilla tra i due e i tre anni ‘__

  1. Personale opinione data dall’esperienza. I contratti a prezzo fisso per 24/36 mesi sono poco utili e portano a pagare di piu rispetto ai variabili. Aumento che sarebbe giustificato a fronte di aumenti del costo della fornitura.purtroppo come si è potuto vedere quando i prezzi si alzano veramente le società modificano i contratti in maniera unilaterale.

    • Se nel 2021 o meglio ancora 2020 avessi stipulato un contratto fisso a 36 mesi adesso staresti molto probabilmente festeggiando. E se diventa troppo caro si può sempre cambiare.

      • “E se diventa troppo caro si può sempre cambiare” se poi trovi qualcuno che ti fa meno… sul lungo periodo si è già visto che il mercato libero è una fregatura. Si deve sempre stare a guardare le offerte e cambiare spesso “fornitore” cosa che per tanti soprattutto anziani (e siamo un pasese vecchio), può essere un ostacolo. Io se si potesse tornerei alla fornitura di stato per ogni utenza Acqua – Luce- Gas e COmunicazioni ma purtroppo non si può piu fare… Poi abbasserei gli stipendi dei dipendenti pubblici e darei loro forniture gratuite, studiando la possibilità di dare poi in seguito ai dipendenti privati.

        • Se sei in una fase in cui il prezzo dell’energia è calato e dunque la tua fornitura a prezzo fisso non è più conveniente, per definizione troverai un altro fornitore che ti fa meno, sennò non è più vera l’ipotesi iniziale che il prezzo è calato ed a quel punto significa ancora che l’aver stipulato il tuo contratto a prezzo fisso è conveniente. Per gli anziani un contratto a prezzo variabile basato sul PUN con uno spread basso a mio parere è equivalente ad avere il prezzo tutelato, al netto di eventuali rimodulazioni che funzionano come sul mercato telefonico.

  2. Perché non prevedere una sorta di rollbar nella struttura di tutti i veicoli di questo tipo per ridurre danni da schiacciamento

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