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Stangata sulla bolletta elettrica: +18,6%

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Stangata sulla bolletta elettrica per la famiglia tipo in regime di maggior tutela (fuori dal mercato libero): +18,6% nel quarto trimestre 2023, annuncia Arera. 

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La spiegazione dei costi in bolletta in un grafico di Arera.

Stangata sulla bolletta: la spiegazione di Arera

L’aumento del prezzo dell’energia elettrica per chi è ancora in tutela, spiega Arera, “è dovuto all’andamento delle attuali quotazioni all’ingrosso (PUN)“. Quotazioni “previste in aumento per il quarto trimestre 2023, anche a causa del costo del gas naturale che normalmente cresce nelle stagioni più fredde.  Spiega il presidente dell’Autorità pubblica per l’Energia, Stefano Besseghini “E’ vero che i prezzi dell’energia non mordono con l’aggressività di un anno fa, ma le oscillazioni sono indice di un settore energetico ancora alla ricerca di un suo equilibrio. Con inevitabili riflessi nella bolletta anche a causa della stagionalità a cui andiamo incontro. Anche senza lo stimolo dei prezzi alti, è importante in questa stagione invernale prestare attenzione al contenimento dei consumi. E, per quanto possibile, a sviluppare investimenti di efficienza energetica“.

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Stefano Besseghini, n.1 di Arera.

Il prezzo al kWh per la famiglia tipo risale a 0,28 euro

Secondo Arera, la spesa per l’energia elettrica per la famiglia-tipo nel periodo 1° gennaio-31 dicembre 2023 sarà di circa 889,60 euro. Segnando comunque un -32,7% sul 2022, grazie ai ribassi della prima parte del 2023 rispetto a un anno orribile come quello passato. Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica si registra il citato +18,6% del prezzo finale della famiglia tipo, a 28,29 centesimi/kWh. In netta diminuzione rispetto ai 66,01 centesimi che caratterizzavano il quarto trimestre 2022 (-57%). ARERA segnala che, per trasparenza, sul sito saranno disponibili anche i dati sull’aggiornamento delle bollette per il cliente domestico in tutela su consumi di 2.000 kWh/anno. In aggiunta a quelli della famiglia tipo da 2.700 kWh/anno.

stangata sulle bollette– Leggi anche: il regime di “maggior tutela” è da prorogare, sostiene l’Enel

 

 

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23 COMMENTI

  1. Non e’ male. In UK il prezzo del kWh e’ cresciuto del 150% dal 2021. Il mercato e’ solo quello libero ma la maggior parte degli operatori sono falliti per cui i contratti con prezzo bloccato sono finiti in carta straccia. Il prezzo da Ottobre sara’ ridotto a 28p/kWh (circa 32 centesimi/kWh).

  2. E poi ti raccontano che sono stati bravi a mantenerti i prezzi fermi non addebitandoci gli aumenti delle fonti energetiche fossili durante le crisi di disponibilita’….

  3. L’energia è in balia della speculazione finanziaria. E questo fa venire il voltastomaco. l’Europa deve stabilire criteri di formazione dei prezzi basati sui costi reali per generare l’energia.

  4. Onestamente non so come funziona ma, mi chiedo, a cosa è servito l’annuncio di Agosto (?!?) che enfatizzava la riuscita del ripristino delle scorte di gas?
    Che fanno comprano a basso prezzo e poi vendono in inverno a prezzi elevati?
    Oppure, dato che le hanno prese a poco preferiscono conservarlo?
    Boh, qualcuno che sa?

    • Beh quello è facile da spiegare: Enel avrà la gran parte dei clienti in tutela, contratti che nessuno tocca da anni, e se li sbatti fuori dal mercato tutelato, può soltanto perdere clienti.

  5. Continuo a non comprendere il senso della “maggior tutela”.
    A mio padre l’anno scorso la bolletta ha fatto +150%. A me che ero sul mercato libero nessuna variazione. Anzi col FV ho speso molto meno del 2021.
    Ma tralasciando il FV, anche a NON averlo la mia tariffa non è variata.
    A me sembra che il tutelato (senza averne bisogno visto il FV) sia stato io.

    • La maggior tutela è un “variabile calmierato”, ma comunque soggetto ad oscillazioni trimestrali. Certo, c’è anche il variabile sul libero mercato, ma molte persone prendono l’opzione a prezzo fisso, che non espone alle fluttuazioni dei prezzi per 12 o 24 mesi (tempo fa erano anche più lunghi i contratti) e spesso già in partenza è più economico del prezzo di maggior tutela.

      • Ma se l’unico modo per risparmiare con il libero mercato è la “scommessa” dei contratti a prezzo fisso, il marcato libero è ovviamente una farsa. Ogni 12/24 mesi si è costretti a cambiare operatore. Follia pura.

        Non trovo una Scheda di confrontabilità che mi faccia risparmiare cifre degne di affrontare il cambio operatore con tariffe variabili, sicuramente sbaglio io ma sono veramente schifato dalla situazione.

        • pacho
          Senza polemica, ma ha mai provato a fare un cambio di operatore?
          Consiste nel compilare dei moduli anagrafici e copiare da una bolletta l’identificativo della fornitura (elettricità o gas), tempo di compilazione 5 minuti. Poi fanno tutto loro.

          Ricordo che in questo momento il mercato libero ha già aumentato le tariffe (perchè si anticipa, come in borsa, la tendenza), TRANNE il maggior tutela, che sta ancora riportando: provate ad andare sul portale domenica, quando anche il tutelato avrà recepito l’aumento.

          A parte questo, se si seleziona il contratto tipo da 3000 kWh annuali, ci sono decine e decine di offerte inferiori al maggior tutela, già oggi, a prezzo variabile (PUN). Tra cui Enel, Duferco, ENI, Edison, HERA, mica operatori Pincopallino.

          Quindi non capisco proprio di che cosa stiate parlando.

          • Se le Schede di confrontabilità hanno valore, il risparmio è ridicolo. Non è questione di facilità del cambio operatore ovviamente, ma di trasparenza e risparmio vero.

            E il risparmio dato dalla scelta di un prezzo fisso è una scommessa sull’andamento dei prezzi. Trovo che il settore energia sia troppo importante per essere lasciato gestire in questo modo selvaggio.

          • Ma io ho scritto “ci sono decine e decine di offerte inferiori al maggior tutela, già oggi, a prezzo variabile (PUN)”. Prezzo variabile, come il maggior tutela. Il PUN dei contratti liberi è il PUN del giorno, il maggior tutela è trimestrale, cioè un fisso per 3 mesi deciso a priori, anzichè un fisso per 12 mesi. E’ una scommessa anche quella. Tra l’altro, cambiare operatore dopo 3 mesi, non lo vieta nessuno ed è sempre gratuito.
            Chi negli ultimi 10 anni, anche in piena crisi energetica con prezzi decuplicati, ha scelto il PUN variabile del mercato libero, ha vinto.

        • Non ho capito in cosa consisterebbe la scommessa. Si sceglie un fornitore a prezzo fisso, quello che riteniamo più conveniente nel momento del rinnovo, e per 1 o anche 2 anni si ha la garanzia di un prezzo fisso. In fase di rinnovo certo si dovrà vedere se l’offerta nuova è ancora valida, oppure cambiare fornitore. Non lo facciamo già per il telefono cellulare, internet, o altre forniture?
          Ognuno fa come vuole, ma io tra auto elettrica (e tra poco potrebbero essere due se riesco a togliere l’altra termica) e due pompe di calore e in generale una casa a breve totalmente no-gas, consumo diversi Mwh all’anno. Preferisco di gran lunga un prezzo fisso piuttosto che trovarmi a scommettere che il prezzo definito da Arera resti costante per due anni, cosa che ultimamente non è successa (https://www.arera.it/it/dati/eep35.htm).

          PS: il cambio operatore è solo una questione di qualche email e documento da firmare, non costa nulla. Certo, costa un pò di “sbattito”, ma onestamente per risparmiare soldi io lo faccio volentieri.

          • Il prezzo fisso è una scommessa perché se il prezzo sale risparmi ma se scende perdi.

            Le cifre in ballo relativamente al telefono e altre utenze sono N volte superiori, la trasparenza è totalmente assente, non credo sia logico paragonarli. Al momento la liberalizzazione delle forniture energetiche non ha portato i risultati attesi (o forse si se l’obiettivo non era il risparmio degli utenti).

            Il risparmio tra mercato libero e tutelato, nel lungo periodo escludendo chi ha avuto fortuna e chi ci ha solo perso negli ultimi 2 anni, secondo me è nullo. Le schede di confrontabilità dicono che oggi il risparmio è risibile e non “protegge” dalle furbate degli operatori.

          • Eh no pacho, troppo facile tirare in ballo la fortuna. Chi ha il contratto bloccato a prezzo vantaggioso è perchè se lo è andato a cercare, per ottimizzare le proprie spese. Se uno per anni non ci è stato attento perché era troppo impegnativo guardarci, o non si fidava, o mille altri motivi, libero di stare dove sta e pagare quel che paga. Ma chi paga meno non è stato fortunato.

          • @pacho “Il risparmio tra mercato libero e tutelato, nel lungo periodo, secondo me è nullo”
            Ecco, appunto, secondo te.
            Secondo chi ci è stato dietro ed ha perso quel poco di tempo, no.
            Chi avrà mai ragione secondo te?
            Comunque, le alternative sono 3:
            1) non occuparsene, pagare quello che arriva senza però lamentarsene.l;
            2) investire in un impianto fotovoltaico;
            3) aderire a comunità di produzione di energia rinnovabile, come, per esempio, Ènostra ( https://www.enostra.it ).

          • Rispondo sempre a te perchè i commenti sopra non riportano il tasto “rispondi”.

            Dove ricavate la certezza che il mercato libero permette di risparmiare rispetto al tutelato? Perchè basarsi sul proprio contratto è ovviamente una visione parziale del problema.

            Oggi non trovo offerte convenienti rispetto al tutelato, ed è strano per non dire inquietante. Le schede di confrontabilità che si vanno a leggere delle decine di offerte migliori non corrispondono al pubblicizzato. Secondo me è grande problema, sintomo di un mercato che fonda tutto sulla poca chiarezza.

            Il fatto che voi abbiate un contratto per i prossimi 2 anni a prezzo fisso conveniente è un bene per voi ma non sposta di una virgola quanto sto dicendo.

            Per chiarire ho fotovoltaico e batterie di accumulo ma non c’entra assolutamente niente con il tema dei rivenditori di energia.

    • Ma con gli ingenti investimenti in rinnovabili non avremmo dovuto pagare sempre meno secondo alcuni soloni? Ah già il 50% di detrazione viene pagato dai marziani

  6. Eppoi arriva il tipo dell’Enel di cui c’era l’articolo ieri che consigliava di tenere ancora per qualche tempo la maggior tutela.
    Mai una volta che questi personggetti parlino a per il bene (vantaggio) della gente comune.

  7. Forse a Roma e all’Arera non sanno parlare italiano, oppure li disegnano così, come diceva Jessica.

    Se per Giorgio Meloni le tasse sono “pizzo di Stato”, non si capisce perché mai quello stesso Stato mafioso dovrebbe tutelare maggiormente i cittadini più poveri.

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