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Lavatrici a motore: le auto elettriche secondo Daniele

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Lavatrici a motore: questo sono le auto elettriche secondo Daniele, che ci accusa di essere “prezzolati dalle case auto” e di nascondere le magagne. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri messaggi vanno inviati a info@vaielettrico.it

punto interrogativoLavatrici a motore “che non fanno bene all’ambiente: perché le sostenete?”

“Illustri, non so chi siete, che faccia e che seguito avete. So che sono stufo di leggere i vostri articoli faziosi e probabilmente prezzolati dalle case auto che hanno i piazzali pieni delle auto elettriche che giustamente nessuno vuole.

So che non avrete il coraggio di pubblicare questa mail, ma la verità grida vendetta! Prima di propagandare le lavatrici a motore, dovreste spiegare molte cose: 1) Quanto incide la mobilità privata sulle famose emissioni di Co2….Ve lo dico io: zero virgola. Se anche sostituissimo tutto il parco auto a combustione in elettriche le emissioni di Co2 non si modificherebbero di un mm. Ancor più di un fenomeno limitato alla sola Europa, ridicolo!!. 2) Quale impatto ha sull’ambiente costruire una batteria che comporta estrazione di materiali nobili, devastazione di montagne, dipendenza da pochi paesi come Cina etc?3) Qual’è la resa energetica di una batteria considerando tutto il passaggio dell’energia dalla produzione (ad oggi l’energia è prodotta in gran parte con combustibili fossili) al trasporto, all’ immagazzinamento nelle auto, compresa la dissipazione in calore, rispetto all’auto a combustione?.

Lavatrici a motore
La Audi e-tron, l’elettrica citata da Daniele.

Dietro le EV ci sono solo interessi commerciali…

Qui c’è una sola verità, il settore automotive è in crisi da anni, non si vendono più auto. I numeri parlano chiaro, pubblicate i numeri delle immatricolazioni negli ultimi anni se avete coraggio. E si spiega il fenomeno criminale della imposizione delle auto elettriche, puro fenomeno commerciale, l’ambiente non c’entra nulla.
È un puro fenomeno di interessi economici, che voi state sostenendo in maniera disonesta, come minimo inconsapevole. Le auto che abbiamo vanno benissimo, gli attuali motori potrebbero percorrere serenamente 35-40 km con un litro e durare 30 anni. Invece dobbiamo costruire una Audi e-tron con 500 cavalli che costa 130 mila euro. 
Questa è la transizione green?? Ma fatemi la cortesia!!! Vogliamo chiudere i centri urbani e renderli transitabili a delle macchinette elettriche? Mi sta bene, credo sia una questione civile e rispettosa per tutti. Ma per il resto fatemi la cortesia di dire la verità: l’auto elettrica è solo un fenomeno commerciale, puntoDaniele Casaccio

punto interrogativoUna fila di sciocchezze che impazzano sui social

Risposta. La cosa che ti colpisce per prima in questi sconclusionati messaggi è che ti sfidano a pubblicare la loro lettera. Come se avessimo paura di punti di vista diversi e fossimo, appunto, al soldo delle Case auto. I nostri bilanci sono pubblici e chiunque può verificare da dove vengono i nostri (modesti) ricavi.
Quanto al chi siamo e che faccia abbiamo, basterebbe fare lo sforzo di cliccare proprio alla voce “Chi siamo” sul nostro sito per vedere volti e storie di chi anima Vaielettrico. Ma a personaggi come questi chiedere di informarsi è chiedere troppo. Sparano sciocchezze per sentito dire.
Parlano di elettriche prendendo a riferimento solo i modelli più cari, mentre ci sono EV che costano poco più di 20 mila euro, meno incentivi.
Elencano tutte le criticità nella produzione delle batterie sorvolando sui disastri creati, politici e ambientali, generati in giro per il mondo dall’estrazione del petrolio.

Lavatrici a motoreLavatrici a motore? Nessuno vi costringe a comprarle…

Parlano di emissioni riferendosi alla sola CO2, sorvolando su polveri sottili e altre simpatiche sostanza rilasciate nell’aria. Ignorano che comunque, Co2 compresa, tutte le più accreditate indagini a livello mondiale certificano che le elettriche sono in assoluto le più sostenibili.
Daniele ci chiede poi di pubblicare i dati di vendita, che ogni mese puntualmente riportiamo. E, infine, c’è sempre una bella dose di vittimismo in queste lettere. Si parla di “ fenomeno criminale della imposizione delle auto elettriche”.
Ma quale imposizione? L’Europa sta ancora discutendo il da farsi dopo il il 2035 e sicuramente fino ad allora non accadrà nulla (con l’aria che tira non si sa cosa succederà dopo). E Daniele aggiunge di essere stanco di “leggere i nostri articoli faziosi“.
Ma chi ti costringe? Perché dare spazio lettera come questa, allora? Perché in Italia punti di vista come questi non sono affatto minoritari, bisogna esserne coscienti. Le sciocchezze che girano sui social vengono bevute come fossero acqua pura. Poveri noi…
– Domanda: la rete di ricarica regge agli spostamenti pasquali? La VIDEO-RISPOSTA di Paolo Mariano

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100 COMMENTI

  1. Oh, mio caro Angelo, per la cronaca la Jimny non è una Jeep, ma una Suzuki.
    Ma lei con la testa persa nella fisica non conosce la differenza.
    Le auto elettriche sono soggette alle leggi della fisica come tutte le cose, ma se io premo il pedale del freno negli ultimi due metri per arrestare del tutto il veicolo, lei lo fa da trenta metri prima. Infatti dopo 47k chilometri, freni e dischi della mia eNiro sono rispettivamente al 98 ed al 99%, almeno stando a sentire il mio gommista, che fa anche servizio freni. Quindi hanno disseminato nell’aria pochissime particelle derivanti dai freni.
    Le termiche, ogni 50/80k chilometri (dipende dalle marche), almeno le pastiglie devono cambiarle.
    E, tanto per restare nell’ambito di cose che sfuggono alla scienza, l’unica forma di vita che sapevo potesse vivere pur essendo priva di materia (non la Daihatsu) cerebrale, avrei creduto che fosse la stella marina.
    Mi sbagliavo. È bello sapere che c’è sempre da imparare…

  2. “Quanto incide la mobilità privata sulle famose emissioni di Co2….Ve lo dico io: zero virgola” e magari è di Milano, dove quello “zero virgola” è un tragico 50%, come dimostra senza dubbi il dimezzamento degli inquinanti in coincidenza con i blocchi del traffico del 12 maggio e del 9 giugno 2023: dimezzati particolato, ammoniaca, ossidi di azoto, composti organici volatili non metanici, CO2… Alla faccia dello “zero virgola”

  3. FRENI e PNEUMATICI -> meglio auto Elettrica

    ogni tanto gira il tormentone che i pneumatici inquinerebebro più dei gas di scarico delle Euro 6-7.. ehm..NO.. metto qualche numero; chi ha pazienza e non si fida si può leggere un po’ di ricerche, in rete c’è tutto; in sintesi su 200.000km:

    BEV media taglia batteria 60 kwh:

    – 60 gr Co2/km x fabbricaz-riciclo auto (35 auto+25 batteria)
    – 40 gr Co2/km x utilizzo (Italia 2024-2032 con perdite rete e ricarica)

    – 0 mg/km NOx allo scarico
    – 0 mg/km Pm10 allo scarico
    – 2 mg/km Pm10 freni (-70% rispetto ICE)
    – 9 mg/km Pm10 gomme (peso +25% rispetto ICE)

    ICE media taglia euro 7:

    – 40 gr Co2/km x fabbricaz-riciclo auto
    – 185 gr Co2/km x utilizzo (135gr+10% consumi reali+25% filiera)

    – 120 mg/km NOx allo scarico (60-80+tolleranza 50%)
    – 7 mg/km Pm10 allo scarico (4,5+ tolleranza+rigener)
    – 7 mg/km Pm10 freni
    – 7 mg/km Pm10 gomme

    Da notare che:

    >> i “kg” di gomme consumati” sono circa 70 mg/km, ma particelle relativamente grandi, solo una piccola frazione (7 o memo mg/km) sono particelle fini Pm10, cioè rrspirabili e che possono rimanere sospese nell’aria; ancora meno (meno del 1%) sono del tipo ultrafini (Pm1), quelle in grado di superare le difese del corpo

    >> i gas di scarico, tra cui i 120mg/km di NOx (ossidi di azoto), sono già di per sè tossici, e in aggiunta formano in seguito in atmosfera per condensazione altro Pm10, chiamato “particolato secondario”, in quantità paragonabili al particolato primario emesso dallo scarico, sballando il conteggio sul Pm10 emesso secondo Euro7 “teorico” (teoricamente entro 7mg al km)

    >> il Pm10 per le auto è ammesso dalla normativa a limite di 45mg (invece di 4,5+ toleranza=7mg) in caso di tragitto entro 10km, in pratica i primi km ogni volta che si accende l’auto

    e non poteva che essere cosi, perchè attraverso il serbatoio entrano tonnellate di carburante ceh poi viene vaporizato in aria, non è che il Fab ha poteri magici di distruggere la materia come nei fumetti fantasy

  4. Visto che tantissimi (come Daniele) invadono tutti i siti di tecnologia e motori definendo “lavatrici” le “auto a pile” … e rivendicando la superiorità e grande “pulizia” delle loro auto a pistoni

    chiedo formalmente che Stellantis investa prontamente in uno stabilimento di

    RICHIESTISSIME LAVATRICI DOMESTICHE A PISTONI

    Avranno sicuramente un grande successo commerciale, al pari delle vetture ICE.

    apprezzatissime per il “conosciuto ed apprezzato brusio “, i “sentori poco fruttati” allo scarico, ed i modestissimi consumi di benzina o gasolio… e potranno essere assistite dall’ “amico meccanico” di fiducia… mica quei truffatori di elettro-tecnici..

    Come già indicato da @A.D. saranno giustamente dotate dei programmi ECO, SPORT, INDIVIDUAL (senza quei maledetti impiccioni degli ADAS).

  5. L’unica spiegazione è che Daniele da piccolo sia stato picchiato dal compagno di classe che aveva l’automobilina elettrica (che lui tanto desiderava)

  6. A proposito di lavatrici migliorate, perché elettriche non andrebbero bene, a migliorarle ci sta lavorando Toyota, con il cestello a scuotimento invece che rotante, e alimentata con bombole di idrogeno e fuel cell

    questa la versione premium, ma in realtà spingerà più la con tecnolgia “ibrida”, la lavatrice inizia il ciclo di lavaggio in elettrico, poi se il lavaggio dura più di 30′ minuti deve passare a usare il serbatoietto a benzina e avviare il motore a scoppio

    il progresso è inarrestabile! 🙂

  7. Evidentemente Daniele non ha mai lavato il bucato a mano, per poter apprezzare la differenza. Ma questa è una sua mancanza, non la deve far pesare all’intera comunità

  8. Su una cosa mi sento di dare parzialmente ragione al denigratore: la mia bev ha il V2L e l’ho collegata con una prolunga alla lavatrice. Ovviamente ha funzionato perfettamente. Ho i pannelli fotovoltaici e quindi volendo potrei fare tutte le lavatrici gratis che voglio. Se lui con la termica riesce a fare altrettanto ok ma altrimenti per quanto mi riguarda ha elogiato le bev, almeno quelle con il V2L. Se ne faccia una ragione. Quando i diesel hanno cominciato ad apparire sulle ammiraglie molti gridarono allo scandalo. Poi si sa com’è andata. Prevedo che per le BEV sarà lo stesso.

  9. Nemmeno inveire correttamente sanno… 🤦🏻‍♂️
    “Lavatrici a motore” è un’ovvietà: le lavatrici per funzionare ovviamente devono avere un motore.
    L’invettiva corretta è “lavatrici con le ruote”.
    Tutto dobbiamo insegnargli a questi… 🤷🏻‍♂️

    • Frontale, che io sappia, c’è solo Microlino.
      Dall’alto nessuna, perchè anche quelle col tetto apribile non ce l’hanno telecomandabile.
      Quindi alla fine sono tutte a carica laterale, multiportello (ma è decisamente sconsigliabile caricarle o scaricarle a lavaggio iniziato con cestello in movimento).

  10. Il ragazzo e di certo disinformato ! Il vero problema in Italia è il potere di acquisto degli italiani ed il costo della vita spropositato che impediscono l’acquisto di qualsiasi auto non solo Elettriche! Basta vedere che i rincari si sono spostati anche sull’ usato che ora vale oro! Visto che il nuovo non si vende perché troppo caro!

    • Senti spesso quel argomento…costano troppo….
      Allora come la mettiamo con …. per esempio il Portogallo che compra, in proporzione, 3 volte più BEV dell’Italia? O anche la Spagna? Questi paesi hanno potete d’acquisto così alti?
      Basta con quel argomento che non tenga.
      Un altro esempio: la Francia che vende mensilmente già 3 a 4 volte più BEV. I francesi secondo voi hanno un potere d’acquisto 4 volte quello dell’Italia? La Francia non è la Norvegia ma lo fa. Norvegia, ha si… Già fatto la transizione. Finita. Dall’anno prossimo non si venderanno più termiche per legge.
      Com’è difficile discutere con gente che non cerca l’informazione o che non cerca di ragionare mettendo qualche dati insieme.

      Ma mi sono stufato a discutere con i “no-Watt” (lei non lo è da quello che ho capito) che stanno dove sono. Pazienza. Un solo peccato. Non voglio o capire che hanno una responsabilità di aiutare il mondo con la lotta al cambiamento climatico. Magari un giorno loro figli le faranno capire. Speriamo.

  11. Comunque lo sappiamo tutti che Mr. Casaccio non è venuto qui per imparare qualcosa e che non risponderà mai.

    • Però intanto ha fatto pubblicare, col giochino del coniglio di McFly, l’ennesimo post denigratorio che verrà indicizzato da google e andrà a fomentare ulteriormente i nobev
      La gente non legge post così lunghi, si fermerà all’inizio, perdendosi la replica. E via così ogni volta che arriva una lettera simile.
      Io ogni volta che vedo un articolo simile penso abbia vinto l’autore.

  12. Mi consola sapere che a casa ha una antica lavatrice a pedali ma che, per lavare i panni preferisce usare una più moderna auto elettrica.

  13. Mamma mia quanti luoghi comuni e disinformazione, tutta concentrata in un post, manca solo un accenno al NUOVO ORDINE MONDIALE, siero genico e Terra Piatta ed eravamo al completo. Complimenti!

    • Non credo che il lettore abbia tutti i torti…e non credo debba essere banalizzato. I dubbi (e diversi) ci sono e sono molti.
      In fondo non viene mai menzionato:
      – peso crescente dei veicoli elettrici rispetto gli omologhi termici con conseguente aumento di truciolo di battistrada, ferodo e dischi del sistema frenante, inevitabile aumento di usura del manto stradale (che poi va rifatto piu spesso). Va da sé che una coppia motrice più alta ha un impatto più alto sul consumo dei materiali su elencati (solo per gradire) -vedesi piano generale per normativa euro 7 (non ufficiale al momento ma ci sarà…e comprenderá anche le elettriche).
      Inoltre….per quanto possa essere efficace il sistema di recupero energia in frenata ed in discesa, l’indovinometro dell’elettrica non aumenterà in modo così netto come una termica (ahimè) (e vi invito a dimostrare il contrario). Purtroppo il principio di conservazione dell’energia ha le sue regole, ed al momento non sono a vantaggio complessivo di una bev (e dico complessivo….non di rendimento specifico).
      -e non come ultimo elemento c’è da dire che tali soluzioni -l’elettrificazione (purtroppo, é dettata sempre più frequentemente dalla logica del consumismo.) Nessuna delle vostre bev durerà 20 anni senza che abbiate sostituito il parco batteria (inquinare per la produzione in un altro continente non vuol dire non inquinare). Anzi, forse é pure peggio, poiché si inquina in posti dove é già molto inquinato e le persone che ci vivono non se la “spassano” come gli europei che credono che l’elettrico sia la soluzione ad ogni male (e so già che risponderete che “secondo voi non é la soluzione ad ogni male”).
      -sempre per livellare i toni vi invito a verificare (ad esempio agenzia europea della mobilità) dichiara che molte assicurazioni si rifiutano di riparare i danni alle auto elettriche poiché mediamente più costose delle loro omologhe ice. Pertanto preferiscono liquidare il veicolo e rottamarlo piuttosto che approntarne la riparazione (é chiaro che non si parla di un fanale danneggiato!).
      -per chiudere…nessuno menziona mai nemmeno l’impatto ambientale che avrebbe il solo scavare in tutte le città, in tutti i parcheggi ed in ogni luogo per garantire la ricarica a tutti (e non spariamo cavolate sul fotovoltaico). A Milano….scordiamocelo! Poi se uno usa l’auto solo per farsi i “giretti”….meglio prendere l’autobus…elettrico o la bici.
      Tutto questo sermone é per esprimere la mia personale opinione. I veicoli elettrici “decenti” sono appannaggio per pochi. Se pensate che i più esaltati vanno in giro con tesla e robe del genere e gli altri “scappati di casa” con Zoe o Ami….lo dice lunga su quale paese siamo! Saluti

      • Ok, ha espresso la sua personale opinione. I fatti, però, ci dicono esattamente il contrario. E qui siamo abituati a portare fatti, dati, documenti scientifici, esperienze personali.

      • Con tutto il rispetto ma quante sciocchezze. A iniziare dalla durata delle Bev quando le termiche hanno un ciclo di vita di 10 anni, poi la mia C3 ha 17 anni – ma faccio 1000 km l’anno e non mi sposto da Bologna per non rischiare di restare a piedi (ora è sostituita da una Zoe di seconda mano). Il pacco batterie si riusa e può durare decenni e il litio si ricicla ovvero non si disperde in aria, acqua e nei polmoni come gli idrocarburi che avvelenano la vita. Vada a farsi un giretto nel delta del Niger visto il suo finto terzo mondialismo oppure sul Lago Vittoria se veramente ha a cuore la vita di queste comunità. Sull’impatto ambientale delle colonnine stendiamo un velo pietoso…

      • Sai cos’è la parte che manca in tutto il tuo ragionamento?
        La parte del quanto ha inquinato il mondo la produzione del petrolio.
        Siete tutti bravissimi a fare calcoli su quanto l’auto elettrica non serva su quanto inquini la sua produzione la produzione delle batterie…bravi si.
        Qualcuno ha mai pubblicato due calcoli su quanto abbia modificato il pianeta la trivellazione il pompaggio e lo svuotaggio di sacche nella terra di migliaia di litri di petrolio da più di cento anni?
        Qualcuno ha mai fatto i conti su quanta CO2 si sprigiona nella produzione del petrolio?di quanta energia elettrica serve per raffinare un litro di gasolio?(Circa 2,5kwh) Qualcuno ha mai guardato ai disastri ecologici creati dalle petroliere che hanno versato in mare e sulle spiagge? e si parla di milioni di tonnellate negli ultimi 50anni…per non parlare delle perdite di petrolio delle petroliere…
        Questo deve essere sommato alla produzione del carburante di una termica che per fare 150000 km necessita più di 10000litri di gasolio una sola auto…più tutto il particolato pm2,5 e pm10 che produce in tutta la sua vita.Io penso che siete ormai anacronistici nei discorsi e nelle idee…le auto termiche vanno abolite.Questi calcoli non li troverete mai da nessuna parte e sai perché?meglio non pubblicarli e parlare delle elettriche perché questi calcoli ti farebbero sentire in colpa tutte le volte che avvii il motore.

        • Forse sei quel Daniele a Casaccio…
          Ma, domanda, le termiche si fermano con il parafreno od il gancio d’arresto? Oppure hanno gli inversori di spinta?
          Non ho notizia che i freni meccanici delle termiche siano così diversi da quelli delle elettriche, salvo per il fatto che si usino molto di più…

          • rispondo al signor Jimmy….visto che fai lo spiritoso, ti ricordo che hai il nome di una jeep che è tutto tranne che elettrica….ah no si chiama Jimny…ma fa lo stesso. Visto che parlo solo con fanboy e non laureati in fisica (non la triennale) rinnovo la richiesta di indicarmi, gentilmente cosa succede (in termini di usura e consumo ai componenti di qualsivoglia veicolo al crescre di massa e pesi)….o forse le elettriche non sono condizionate dalle leggi Newtoniane (scusaci Issac…non sanno ciò che dicono)!
            saluti

          • Bentornato Angelo, dopo due anni di assenza. Sappia che le regole del nostro blog non sono cambiate. Usi toni meno aggressivi o dovremo cestinarla

        • @daniele….probabilmente anzichè fare il fan boy dell’elettrico per partito preso è meglio che ti informi in modo “alternativo”. Vai elettrico non è la soluzione…ma un punto di vista…o mi sono perso qualcosa??!?

          posto giusto giusto un articoletto dell’ inutile comunità europea (quando fa comodo) perchè do una possibilità a tutti di informarsi in modo libero ed indipendente:

          https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2023/12/18/euro-7-council-and-parliament-strike-provisional-deal-on-emissions-limits-for-road-vehicles/#:~:text=Il%20regolamento%20Euro%207%20stabilisce,per%20la%20durabilit%C3%A0%20della%20batteria.

          Quando uno parla “di elettrico”, o meglio evidenzia delle perplessità su questo tipo di propulsione la risposta è sempre la stessa…sarà mica meglio il petrolio!!!! è chiaro che si intende lo stesso anche per il petrolio!!!!
          Qui nessuno sostiene che respirarsi il piombo, il benzene il Nox e quanti altri agenti particolati faccia bene!!!!!
          Ma sostengo, che non sono corretti i calcoli che molto spesso vengono posti.
          Qui sono convinto che non ci sia nessuno con un’auto di 20 elettrica (ancora felicemente possessore) con lo stesso pacco batteria. Mentre potrei trovare (sempre qui) decine di possessori di auto (seppur più inquinanti) con motore a combustione.

          Quindi, gusti a parte…bisogna sforzarsi di più a trovare soluzioni alternative tipo carburante sintetico) che abbia delle emissioni nulle o li vicino.

          Perchè vi faccio presente che le auto elettriche esistono da prima di quelle a motore termico. Vogliamo confutare anche questo?

          Internet è piena di articoli sulla difficoltà di gestione di questo tipo di propulsione.

          Poi se a tuti i costi vogliamo sostenere che utilizzare un cellulare con le ruote in NESSUN caso inquini….apro le braccia e dico….siamo in Italia…. è questa la mentalità….
          il milan è meglio dell’inter, il bianco è meglio del nero, ecc…ecc..
          tutto molto soggettivo.
          Anche i dati che molti di voi brandiscono come fosse bibbia….sono soggettivi e riprendono studi solo su alcuni parametri e non tutti.
          Per ogni dato indicato è possibile trovarne un’ eccezione….
          detto questo…. buona mobilità a tutti.

          • Ma lei l’ ha letto il testo di cui ha fornito il link? Abbia pazienza, ma nutro seri dubbi in base a ciò che ha scritto nel suo commento.

          • @Leonardo…probabilmente anche meglio di quanto lo abbia compreso lei. Quale delle parole cit. “Le norme Euro 7 riguarderanno le emissioni di autovetture e furgoni fino a tale data, mentre altre norme contenute nel regolamento (ad esempio in materia di freni, pneumatici e durata della batteria) continueranno ad applicarsi alle autovetture e ai furgoni nuovi più puliti dopo il 2035….è OT? Quali dubbi le vengono?

            poi…lo avessi scritto io quell’articolo, direi che ci può stare…qui invece il contenuto in discussione e preso ad esempio è sulla normativa euro 7 e per dire che, la strada che stiamo percorrendo non è la soluzione definitiva. Si sta solo spostando il problema altrove. C’è ancora molto da lavorare! Se tutte le auto fossero in questo preciso istante elettriche, LEI ed io avremmo IL PC SPENTO con la rete attuale per continui black out….ah no….lei forse utilizza l’energia cinetica sviluppata dai suoi neuroni che percorrono le sinapsi per scrivere commenti senza spiegazioni e per tener acceso il pc….evidentemente.

            mi domando come facciate, molti di voi, a dare giudizi e a non giustificare cosa scrivete…..davvero…RIDICOLI! (es: sig. Francesco).
            Ma ormai da tempo si definisce via tastiera chi sa le cose….infatti….siamo in “braghe di tela”!

            saluti

          • Ecco appunto, la smetta di fare il bullo che non le viene bene.
            Nell’ articolo c’è scritto per i freni delle elettriche il limite è di 3 mg/km mentre sono 7 mg/km per gli altri propulsori. Ora se non le si accende un campanello su quali siano le auto che emettono meno, ovvero le più pesanti elettriche anziché le leggiadre ICE, non so che farci, a parte il fatto che sta provocando ilarità in chi la legge (o sconforto, a seconda di come la si vuole vedere).

            Saluti

          • A sentire certe farneticazioni deliranti mi auguro che presto ogni forma di negazionismo sia considerata un reato e come tale perseguibile penalmente, troppo facile dire sempre e comunque un mare di fesserie oltraggiose e rimanere impuniti.

          • per chi si fosse perso il dettaglio: le auto elettriche frenano usando il motore e consumano poco i freni

            quasi 3 volte meno rispetto alle auto termiche, dispendendo meno polveri fini Pm10 e ultrafini Pm1

            questo compensa anche un modesto aumento di consumo di materiali dai pneumatici dovuto al peso auto +25% rispetto all’equivalente auto termica, se del particolato dei pneumatici più correttamente contiamo solo le particelle fini, quelle respirabili/sospendibili in aria, cioè Pm10

            Pm10/ km Freni: 7 mg ICE —> 2 mg BEV
            Pm10/ km Gomme: 7 mg ICE -> 9 mg BEV

            per le termiche ci sono le emissioni allo scarico, i 4-7 mg/km di generico Pm10 (teorici euro 6-7, in pratica possono essere 45 mg/km) e 60-150mg/km di Nox, oltre alle emissioni carboniche

    • Servirebbe la maschera antigas per andare a prendere il bucato.
      Sarebbe obbligatorio un cartello di pericolo con scritto: “Aerare i locali prima di svuotare la lavatrice” 😂

  14. Questa lettera è talmente piena di castronerie che puzza di troll. Se fosse vera risponderebbe ai commenti, mi sa di fake. Qualcuno si sta facendo grasse risate secondo me

  15. 60.000 km a suon di centrifughe, risparmio 2000 euro all’ anno ( devo solo aggiungere del detersivo biodegradabile ogni tanto) , si soppiantano con tenerezza dopo ogni tornante dei poveri illusi pistoni che si agitano inutilmente, si viaggia nel silenzio più assoluto tanto che sulle strade di montagna gli animali guardano stupiti, another Life.

    • E da questa nostra sciocchezza in economia globale, i Cinesi produrranno qua, invitati dalle stesse nazioni che vogliono il bando, tanto per tenere 1 piede in 2 staffe

  16. Però vaielettrico non ha rispierò si quesiti; uno semplice , quanto incide la mobilità totale sullo inquinamento, non sarà lo zero, ma anche riducendolo di parecchio i risultati sono miseri, senza fare polemica vorrei solo sapere a quanto corrisponde il dato secondo voi; non aggiungo altro perché si dilunga il tutto. Grazie

    • La mobilità leggera (cioè le auto) produce il 16% delle emissioni totali di CO2 in Italia. E grosso modo percentuali simili nel resto dei Paesi più sviluppati.

  17. Ma come é intelligente questo qua; sarà appena uscito dalla Bocconi, a suon di calci nel sedere. Mi ha aperto la mente. Spero solo che colleghi la marmitta della sua auto all’ abitacolo e si respiri l’ aria profumata che non fa male, come dice lui stesso. Arrivederci

  18. Ma questo signore a prescindere da tutto si ricorda come era l aria e come erano le strade e le città in generale sotto covid quando le auto non circolavano? Ecco avere tutte le auto ed i mezzi elettrici avrebbe quei risvolti. Silenzio. Zero puzza nelle città. Livello di polveri sottili nulle.

    • Probabilmente soffre di anosmia (malatta che toglie la sensibilità olfattiva) oltre a qualche altra patologia (che posso solo supporre) che affligge le cellule sopra al lobo olfattivo 🙂

  19. ….niente. La foga insita nel “dagli all’untore” non consente ragionamenti pacati e sereni.
    Per cui, buon proseguimento…..

  20. A mio parere questo individuo vi ha scritto apposta con la solita frase “tanto non mi pubblicherete mai” apposta per farlo pubblicare. Una somma di affermazioni così sconclusionate sono degne del peggior lercio. Va bene pubblicare i pareri contrari, ma dare spazio ad haters simili a mio parere non serve a nulla. A meno che non apriate una sezione apposita “L’angolo della risata”

  21. Beh, il cognome del nostro “eroe” già di per sé dice tutto. Ed infatti spara castronerie a “casaccio”.
    Per la cronaca, poi mi spiegherà quali sono le lavatrici senza motore. Ci sono a pedali?
    Poi, la solita fiera del luogo comune, dettata dalla completa ignoranza dell’argomento del quale in nostro “competentissimo” maestro vorrebbe trattare, alimentata da notizie false, dati smentiti dai fatti così tante volte da fare invidia alle famose “pale Russe” e, naturalmente, dalla solita laurea in onniscienza conseguita presso l’università di Fess-buk. Notevole. Così tante fesserie tutte assieme non le leggevo da tempo.
    Diceva il Sommo Poeta, non ti curar di loro, ma guarda e passa. E ne frattempo, rido…

  22. Questo fa “Casaccio” di cognome, ma credo sia anche lo stile di vita 😂. Quanta ignoranza… ed e’ in abbondante compagnia, e’ questo che mi fa preoccupare. Stiamo rimanendo indietro ancora una volta.

  23. …anche gli orologi automatici, rispetto agli orologi al quarzo, hanno decine di parti meccaniche in movimento, non hanno la precisione degli orologi a pila, sono sicuramente “retrò” rispetto alle tecnologie moderne….eppure….oggi gli orologi al quarzo non li compra più nessuno, determinati vintage automatici hanno raggiunto cifre da capogiro sul mercato, l’attuale produzione di segnatempo di fascia alta si basa per circa il 98,5% si orologi automatici.
    Provate a fare un parallelismo tra il mercato degli orologi e il mercato dell’auto e, se siete capaci, provate a spiegare razionalmente il fenomeno, invece si infierire “in gruppo” su un povero minus habemus!

    • Perchè non lo fa lei, il parallelo? Che, per inciso, nulla c’entra con quanto scritto a casaccio da Casaccio. Gli orologi da collezione/estimatori sono tali e non mi pare stiano attivamente contribuendo alla distruzione del mondo, a lotte di potere, a guerre. O è la stessa cosa? Faccia il parallelo e lo spieghi anche a noi, così dopo lo habemus capito (si scrive minus habens).

      • Guido, sul serio pensi di fermare o anche solo diminuire le guerre diminuendo la produzione di petrolio? Dai, non ti facevo così ingenuo.

        • A partire dall’embargo del 1973 da parte di OAPEC (da non confondere con l’OPEC) come strumento per la guerra in Kippur, poi Golfo Persico, Guerra del Golfo 1990-91, invasione Kuwait da parte dell’IRAQ nel 1990, Guerra Iran-Irak 1980-1988, invasione IRAQ 2003… secondo uno studio di Michael T. Klare, “Twenty-first century energy wars: how oil and gas are fuelling global conflict”, il 50% delle guerre dal 1970 al 2014 sono state causate dal PETROLIO e derivati. Aggiungiamoci il conflitto Russia-Ucraina dove la dipendenza europea dal gas Russo ha limitato la portata delle sanzioni.
          Quindi, sì, gli studi internazionali (non io!) pensano che le guerre (con le armi e milioni di morti – le guerre per il litio sono commerciali con sfruttamento, lo stesso del petrolio, ma inferiore – solo perchè sono sotto i riflettori a differenza di quello che è successo per il petrolio, non perchè siano più virtuosi) sarebbero state meno se il mondo non dipendesse dai combustibili fossili. Se L’Astuto ha studi che invece dimostrano il contrario, prego, li leggo volentieri.

    • io non porto orologi
      o meglio da quando sono obbligato a portarmi dietro uno smartphone ..
      non ho più bisogno di orologi

      comunque l’orologio meccanico è per ricchi o finti ricchi
      un mio datore di lavoro indossava un orologio meccanico che costava all’epoca 15 milioni di lire su un polsino
      e uno al quarzo Giapponese da poche centinaia di migliaia di lire sull’altro

      alla domanda sul perché ne indossasse due rispondeva :
      “perché uno è preciso e affidabile ..
      l’altro è un’opera d’arte”

      avendo la possibilità
      un 12 cilindri in garage per il fine settimana
      e una m3p per tutti i giorni

      oppure mi accontento di un 8 cilindri a V turbo degli anni 80a su un poster
      e una M3 rwd che ha prestazioni simili per tutti i giorni
      nel 2024 da pagare a rate

      certo che se costasse come una panda diesel ..
      sarebbe meglio
      parlo del 12 cilindri .. ovvio

      imnotruetroll

  24. Una volta vidi una puntata di striscia la notizia dove un tizio sventolava una bandiera con entusiasmo… Al ritorno in studio Ezio Greggio esclama “ce ne vorrebbero un centinaio così… Il problema e’ che sono molti di più”. Ecco… Questa lettera mi fa pensare a quella scena…
    I tre punti della lettera:
    1 la mobilità in Europa incide per il 16*100 dei gas climalteranti. C’è stato un approfondimento su piazza pulita l’altra sera in cui hanno scambiato la percentuale delle auto europee sulle emissioni mondiali. Siamo al 16*100 e la CO2 e’ una molecola che resta in aria per 100/150 anni

    2 complesso rispondere. Diciamo che si possono confrontare auto non “tipologie di auto”. Per un confronto statistico cercare “whells2well” . Di base di una tesla alimentata in Europa bastano 20mila km per essere meno inquinante di una termica.

    3 basta leggere quanto scritto prima. Whells2well . PS in Italia siamo al 40×100 di rinnovabili. In altri stati ancora meglio…

    • se posso integrare la risposta 2: a spanne oggi in europa tra una ICE di taglia media e una BEV simile, con 60 kwh di batteria, in fase di fabbricazione e riciclo differiscono per circa 3,5-4 tonnellate di Co2 di emissioni (a parziale compensazione della fabbricazione batteria, la BEV ha meno materiale sul motore) da recuperare poi durante l’uso dell’auto; diciamo 4 tonn di Co2

      nell’uso delle auto, i rifornimenti comportano queste emissioni:
      – BEV circa 40 gr Co2/ km (mix Italia media 2024-2032
      – ICE circa 170 gr Co2/ km ( 135 gr / km +25% emissioni filiera carburanti)

      la BEV deve aggiungere ai consumi anche il debito batteria, lo possiamo sommare a scelta in due modi equivalenti, scegliendo “rate” piccole o “rate” grandi per arrivare a 4 tonn di Co2:

      >> +20gr / km da sommare per i primi 200.000 km cioè la BEV in pratica è come se emettesse 40+20= 60 gr/ km

      >> oppure +130gr / km da sommare per i primi 32.000 km, quando si ottiene il pareggio chilometrico, poi il “debito” è interamente ripagato

      cioè BEV (40 + 130) = ICE (170), è come se per i primi 32.000 km ICE e BEV avessero le stesse emissioni, mentre dopo la BEV scende ai suoi 40 gr al km puliti dati dal solo rifornimento di elettricità

    • Penso di no, la redazione non perde tempo con certe quisquilie da fanciulli, nemmeno se se le trovasse già pronte e servite. 🤭🤭🤭

  25. 12000 km con lavatrice a motore .Piena soddisfazione.
    Meglio una lavatrice a motore che un cervello in perenne centrifuga

  26. Colgo la (folcroristica) scusa per condividere link a qualche dato aggiornato che paragona le emissioni sul ciclo di vita (tutto compreso, fabbricazione, riciclo, rifornimenti) tra BEV e ICE; al solito con le BEV il risparmio di emissioni è già oggi notevole

    LCA emissioni CO2 – ICE vs BEV – mini-rassegna recente

    A) articolo fresco fresco da Bloomberg, che differenzia i calcoli tra Germania, Inghilterra, America, Cina, Giappone; anche se è in inglese, il grafico è molto chiaro e forse è il migliore di questa mini-rassegna pasquale (hanno anche usato dati più precisi e aggiornati rispetto ad altri):
    https://www.bloomberg.com/news/newsletters/2024-03-21/evs-are-much-lower-emitting-than-combustion-cars

    B) stesso studio, ma qui sotto pubblicano anche un altro grafico, con i punti di pareggio chilometrico sulle emissioni, e sorpresa sorpreona, in America (mix elettrico meno pulito che da noi) siamo a 25.000 miglia

    C) altro studio sulle emissioni BEV vs ICE, questo specifico sull’America (situazione mix energetico meno favorevole alle BEV se paragoato all’europa), e che considera separatmente il caso delle auto (punto di pareggio tra 15.000 e 21.000 miglia) e quello dei pick.up (punto di pareggio tra 13.000 e 18.000 miglia), qui c’è un grafico principale, e il link al documento completo in PDF con altri grafici:
    https://www.ucsusa.org/resources/driving-cleaner#top

    D) stessa tipologia di studio, ma redatto nel 2021 da ICCT, in cui si mostrano i dati per diverse aree geografiche dle mondo:
    https://theicct.org/publication/a-global-comparison-of-the-life-cycle-greenhouse-gas-emissions-of-combustion-engine-and-electric-passenger-cars/

    E) stesso tipo di studio, aggiornato nel 2022, questo commissionato in europa da TeE se ricordo bene allo Studio Ricardo Engineering (precisisi, sono quelli che hanno fatto le misurazioni del diesel-gate); il link è alPDF, il grafico riassuntivo e fatto bene è nella prima pagina:
    https://www.transportenvironment.org/wp-content/uploads/2022/05/2022_05_TE_LCA_update-1.pdf

    F) ce ne sono tanti altri, più specialistici pubblicati su riviste peer-to-peer o sul sito del DOE (dipartimento dell’energia americano), oppure ancora di tipo divulgativo ma datati, cioè già obsoleti, oggi le BEV impattano ancora meno

    comunque segnalo questo del 2020 perchè è un grafico veloce in un Report di IEA:
    https://www.iea.org/data-and-statistics/charts/comparative-life-cycle-greenhouse-gas-emissions-of-a-mid-size-bev-and-ice-vehicle

    poi ci sarebbero gli studi con le proiezioni al 2030, li i divario aumenta ancora,
    e anche un paio di studi pubblicati qui sui Vaielettrico, ma siccome siamo faziosi.. 🙂

  27. Un tizio mi ha chiamato 2 anni fa, mi sono avvicinato e mi ha chiesto se il mio motorino elettrico fosse una lavatrice. Magari era proprio l’autore di questa lettera alla redazione.
    Comunque, era il benzinaio vicino a casa.
    Ah, mi sono fatto una bella risata e l’ho salutato dicendo “credo che non ti vedrò per mooolto tempo” 😂

  28. Quanta ignoranza in Italia. Ovunque mi giro è pieno. Non sono un evangelizzatore dell’elettrico quando entra l’argomento elettrico nelle discussioni con altri ma volte tento di esprimere qualche semplice concetto. Morale? Sembra stia parando un’altra lingua e sia una specie ei guru dell’elettrico…non sanno nulla, niente di niente, ignoranza al cubo su tutto…

    • È normale, sembrano conversazioni tra due epoche differenti, come nel film “Non ci resta che piangere” (Benigni – Troisi ’84).
      Ormai ho smesso e do loro ragione, tanto sono io che risparmio denaro ed emissioni

    • Davvero… non ti hanno mai dato del “paladino”? A me giusto a Pasquetta. “Ma tu parli così perché sei un paladino”. Inutile rispondere che parlo così perché ne guido una, sanno tutto loro, che manco ci sono mai saliti una volta…

  29. Che dire….SE (e dico SE) questa persona esiste e la pensa realmente così e non è un lettera fake per farsi burla del sito e dei suoi lettori…l’unico commento è : “POVERETTO”
    Bisogna anche ammettere che vi sono tantissime persone che sono cascate in pieno nella DISINFORMAZIONE fatta scientemente da molti media italiani. Con conoscenti e amici quando parliamo di auto elettriche rispondono che sono un bluff,inutili,fanno schifo citando i soliti argomenti triti e ritriti denigratori da bar (e l’autonomia… e si incendiano…e le batterie inquinano a farle e non si smaltiscono…è costano troppo…e ti tocca aspettare ore e ore prima che siano cariche…e non trovi le colonnine…) i soliti discorsi. Completamente disinformati e maleinformati che non citano mai fonti precise…hanno detto…hanno scritto…è quando chiedo “ma chi?” dimmi la fonte,non te lo sanno dire.
    È avvilente…non ne parlerò più con nessuno. Sono stufo ormai…è frustrante. Facciano come vogliono.
    Va cosi…tanto non cambieranno mai idea.

  30. “potrebbero percorrere serenamente 35-40 km con un litro”… certo con una Model 3 LR che traina.
    Appena ne trovo una glielo chiedo se mi fa sto favore.

    • Daniele! Fai una prova.
      Mettiti dietro la tua auto a combustione …sgassa una oretta e poi vieni a raccontarci la tua esperienza.

    • Siete i soliti ultras dell’elettrico! La mia auto li fa già i 40 con un litro. Certo, devo trovare una discesa abbastanza lunga………:-)

  31. Che tristezza leggere queste cose da persone che magari hanno un diploma.. da dei giornalisti magari laureati… sembra che quando gli si tocca la loro auto a combustione gli si chiuda una vena e non riescano più a ragionare.. Che poi possono sempre continuare a comprarsela la loro auto a gasolio da 40 km al litro, anche molto più economica e duratura secondo loro, fino almeno al 2035, invece di venire qui a leggere sempre le nostre notizie.

  32. Daniele paragona le BEV alle lavatrici e non si accorge che le auto termiche vanno avanti a suon di scoppi ravvicinati; tra l’assurdità del motore a SCOPPIO e la nobiltà del motore elettrico c’è un abbisso incolmabile; ma lui non sa che i motori termici sono costituiti da migliaia di pezzi TUTTI IN MOVIMENTO mentre in una BEV un piccolo motore (raffrontato con un termico) è l’unica cosa che si muove ruotando silenziosamente.
    Daniele non sa evidentemente che cambio, frizione, motorino di avviamentio, alternatore, impianto di lubrificazione, impianto di raffreddamento, radiatore e impianto di scarico e tanti altri piccoli aggeggi tutti in mvimento non servono in una BEV; lui preferisce il complesso al semplice, il rumore al silenzio e si innervosisce che c’è chi invece ha capito quello che lui non conosce proprio.
    Quando scrivevo su VaiElettrico (ora non lo faccio più) ho scritto molte cose al riguardo ma a Daniele suggerisco solo di leggere un articolo con questo titolo: “I NOBEV? Lasciamoli perdere” che può trocvare a questo link:

    https://www.vaielettrico.it/i-no-bev-lasciamoli-perdere/

    Capirà FORSE che a noi che abbiamo le BEV interessa ben poco quello che dicono quelli come lui; ne possiamo fare certamente a meno, e probabilmente finchè quelli come lui saranno ancora in tanti, noi ne avremo tutto da guadagnare.

    Daniele può tranquillamente continuare a viaggiare con quelle auto ormai abbonfdantemente superate da una tecnologia nobile, pulita e sempre più perfetta, perchè nessuno glie lo vieta.

  33. A lavar la testa all’asino si perde tempo e sapone. Le idiozie del tipo sono già state commentate da altri: Vaielettrico potrebbe impiegare meglio il tempo pubblicando più servizi di utilità per capire appieno l’auto elettrica. Io stesso, pur possessore di un EV, vorrei leggere più spesso valutazioni sui consumi (ed emissioni) di tutto il ciclo di vita. Oltre ad analisi tecniche che sono limitate: perché di Tesla non si sa dove sia il motore mentre tutte le altre case sostituiscono quello termico? Perché alcune auto non hanno la guida one-pedal?
    Quali sono le statistiche di decadimento delle batterie? Grazie.

  34. Caro talebano No_Watt.
    Hai mai aperto un libro di scienze?
    1 se mi dimostri che esiste in commercio in Italia un auto segmento b o c che fa’ 30 con un litro e costa meno di 20.000 euro su strada tela compro subito in contanti.
    2 secondo tè estrarre e lavorare i materiali per fare un motore diesel inquina meno che i materiali per fare una batteria al litio?
    3 solo la a batteria di avviamento di Piombo di una termica inquina più della batteria di trazione da 50 kWh della mia Toyota Proace Elettrica.
    4 mi rifornisco alle colonnine certificate da energia rinnovabile spendendo il 40% di che spenderei a benzina.
    5 prima di scrivere le scempiaggini che hai scritto ragiona
    6 chi ti stipendia? Petrolieri, Carbonai o minatori di ferro e piombo?

  35. Il classico italiano medio di cui ne faremmo volentieri a meno. Io anche con diverse cose non sono concorde con vaielettrico ma basterebbe studiare l’auto elettrica a 360° per darne un giudizio estremamente positivo rispetto al “passato” e sia ben chiaro che non parliamo di risolvere il mondo od avere cose perfette! Speriamo che ci sia un evoluzione non nell’auto elettrica ma nelle mente umana e nello specifico quella italica.

  36. La mia i panni…anzi i chilometri li lava proprio bene…vedi il Giorno Della Civetta > ma il nostro amico non la capisce………..anzi…se la ride……………….

  37. non ho nemmeno letto le considerazioni di Daniele che non meritano il mio tempo e è bastato il titolo ,ma posso suggerire che le lavatrici mi sembra abbiano avuto un discreto successo e mi auguro che questo avvenga anche con le BEV

  38. Capisco perché lo pubblichiate: anche Paolo Attivissimo ha la sua rubrica “Il delirio del giorno” in cui pubblica estratti di mail che raggiungono vette di autentico delirio.
    Qui il lettore Daniele dimostra una ignoranza arrogante esemplare, concentrato di stupidità passiva. Capace di usare telefono/computer per scrivere (anche in italiano) ma non per documentarsi. Specchio dell’andazzo dell’italiano medio. Ai vari Daniele puoi raccontare qualsiasi cosa. Immagino si documenti su “La Verità” e segua Red Ronnie.
    O magari no, ha pure un rispettabile lavoro ed è un insospettabile cittadino, pronto a spargere pillole di ignoranza con la bava alla bocca.
    Eco, quanto aveva ragione.

  39. Basta leggere la riga dove dice che le attuali auto possono fare 35-40 km con un litro e durare 30 anni, oltre alla sequenza di stupidaggini messe in fila. La lettera sara’ stata scritta in un ambiente con ossigeno rarefatto…. molto rarefatto…

  40. Che tenerezza quando pensano di essere finiti su una pagina Facebook.

    Una cosa mi ha strappato un sorriso amaro: “… compresa la dissipazione in calore, rispetto all’ auto a combustione”.
    Mi fa sorridere perché ogni tanto mi vengono in mente i vecchi gialli in cui l’ assassino che pretendeva di non essersi mai mosso da casa veniva smascherato dai detective toccando il cofano dell’ auto ancora caldo. Ecco, ogni tanto dopo un lungo viaggio con la mia elettrica faccio la “prova cofano” che tocco e trovo sempre a temperatura ambiente: quindi se si vuole parlare di dissipazione termica a sproposito, l’ auto elettrica è l’ esempio più istruttivo di tutti. Certo, per scoprirlo un’ auto elettrica bisogna guidarla. 🤷

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