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La Zoe auto ufficiale del car-sharing elettrico

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Una Renault Zoe in sharing a Padova.
Una Renault Zoe del Car Sharing di Padova (foto: Car Sharing Padova).

La Zoe è sempre più l’auto del car sharing. E ora firma un accordo con Vulog per installare il software AiMA-Artificial Intelligence Mobility Applied già in fabbrica.

Esce dalla fabbrica già predisposta

Evidentemente il business dello sharing elettrico è diventato così ampio da predisporre le auto già in produzione, senza necessità di interventi successivi. Entro la fine del 2019, più di 2.500 Zoe saranno equipaggiare con il software, inizialmente in Nord Europa, Sud America ed Emirati Arabi. Si tratta di numeri importanti per un’auto elettrica, che danno l’idea dell’ampiezza della domanda. Vulog, azienda francese (qui il sito) sviluppa soluzioni tecnologiche per tutte le forme di car-sharing: Free Floating, Round-Trip e Peer-to-Peer. Oltre ad occuparsi di progetti di guida autonoma (guarda il filmato sotto).

Tra i suoi clienti c’è anche Free2Move, il car sharing dell’altro grande gruppo francese (PSA/Peugeot-Citroen-Opel). Il software della piattaforma AiMA utilizza sia dati in-house sia intelligenza artificiale. <I clienti ora saranno in grado di ordinare flotte di Renault Zoe già predisposte con la nostra tecnologia>, spiega il numero uno di Vulog, Gregory Ducongé. Presto tutti i veicoli elettrici Renault avranno la stessa predisposizione.

In Italia la Zoe è leader nello sharing elettrico

La Zoe del car sharing di bergamo.
Muoviti Controcorrente, il car sharing di Bergamo.

Anche in Italia la Zoe è l’auto più diffusa nel car-sharing elettrico, ritenuta “né troppo piccola né troppo grande”. Le ultime città nelle quali è partito il servizio con il modello francese sono Bergamo con “Muoviti Controcorrente” (qui l’articolo)e Ferrara e Bologna con “Corrente” (qui). A Padova il servizio con le Zoe è stato inaugurato addirittura a fine 2013. Diciamo che i nomi non sono troppo originali, ma quel che conta è che il servizio funzioni. E quel che è certo è che per la Renault si tratta anche di un ottimo strumento di marketing: migliaia di persone all’anno guidano queste vetture, una specie di test-drive che può portare anche all’acquisto. E a rompere il muro di diffidenza nei confronti dell’auto elettrica.

 

 

 

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