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La vecchia Smart? Convertita in elettrico

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La smart convertita da Sonoelettrica

Smart, l’auto facile da parcheggiare e comoda nelle manovre dentro i vicoli stretti dei centri storici. Bene ma con le sempre più estese Ztl  le 500 mila vecchie Smart rischiano di restare ferme. Si possono convertire in elettrico. Ne abbiamo vista una. 

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La Smart convertita in elettrico nelle strade di Livorno

E’ quella che ha convertito Luciano Battaglini della società SonoElettrica e che ci ha mostrato a Firenze durante Expomove. E’ opera di un’ officina storica di Livorno, la By Alex Sport. Il kit realizzato si vuole offrire ad almeno parte del mezzo milione di proprietari delle Smart con il motore alimentato dai combustibili fossili. Ma prima va omologato.

Un kit con due batterie: ecco perché

Luciano Battaglini spiega il doppio kit, anzi per la precisione il sistema con due autonomie. “La prima con una media di 130 km che può scendere o aumentare fino a 150 km. Dipende dalla situazione di guida, dalle temperature e dalle condizioni d’uso“.

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Luciano Battaglini alla guida della Smart

Poi c’è il secondo kit “nato da una specifica richiesta. Dall’inizio dell’anno ci hanno  scritto 1.800 persone, con alcuni abbiamo approfondito il discorso. E’ emerso che la gran parte di loro percorre mediamente 30 chilometri al giorno: perché spendere e portare in giro inutilmente 15 kWh di batterie? Per tragitti più lunghi basta noleggiare un’auto o prendere il treno“. In concreto: l’autonomia del secondo kit va da 50 agli 80 km.

Il sistema più potente è dotato di una batteria da 15 kWh che si carica in sei ore, il secondo è di circa 7,5 kWh e si carica in 3 ore con un ricarica batteria sotto i 3 kW.

La Smart elettrificata può contare su un test durato tre anni e migliaia di chilometri percorsi. “Massima affidabilità. La batteria è in ottime condizioni. Quando è ferma è sempre in ricarica per permettere la migliore durata“.

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Quanto costano i due kit?

La spesa? “Intorno ai 7.500 euro il  kit chiavi in mano detratti i 3.500 euro del bonus retrofit. Senza sono 11mila per quello con la batteria più piccola“.

Il costo per quello  con la batteria più grande? “Siamo a  9.500 euro detratti i 3.500 euro del bonus. Sarebbe costato  meno  ma ci siamo rivolti a produttori  italiani, abbiamo voluto valorizzare le nostre competenze”.

In giro ancora  1,2 milioni di Panda, ma la legge non aiuta a covertirle

Battaglini anche nel convegno di ExpoMove ha dato numeri interessanti: “Le Panda seconda serie sono 1,2 milioni. Ci sarebbe tanto lavoro“. Ma poi Battaglini segnala un problema: “Se analizzo le richieste ne arrivano tante per modelli molto diversi. Sarebbe necessaria una legge che permetta l’omologazione dei kit non per singolo motore ma per gruppo di motori”.

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La Panda convertita in elettrico

Senza dimenticare che il bonus era attivo l’anno scorso ma non è stato speso un centesimo, è stato riproposto dal senatore (ora ex)  Daniele Pesco e riapprovato. “Dal ministero mi hanno assicurato che manca solo la piattaforma informatica per  far partire l’erogazione del bonus – ha sottolineato l’ex senatore -. Naturalmente servono diversi  kit approvati e sarebbe necessaria una semplificazione normativa per procedere con maggiore speditezza“.

Al convegno a cui abbiamo partecipato come moderatori è intervenuto anche il presidente di Aci Angelo Sticchi Damiani che pur sottolineando che il futuro è elettrico ha voluto rimarcare quelle che secondo lui sono le criticità come “la debole autonomia e la carente infrastrutture di ricarica.  Abbiamo milioni di auto inquinanti in Italia che sono agevolate perché considerate di interesse storico ma non lo sono. Bisognerebbe penalizzarle“. C’è da far pagare il bollo.

il problema, come ha sottolineato Andrea Poggio  responsabile nazionale mobilità di Legambiente, è che in Italia qualcuno vuole male all’elettrico. Come si è ben visto con la gestione degli incentivi“. Evidente il riferimento alla gestione ridotta dei contributi che hanno inciso negativamente sulla vendita delle auto elettriche.

Partecipa a La Vita Elettrica

— Per partecipare al concorso basta registrarsi a questo link e inviarci un video entro l’8 Novembre. Per chiarimenti, puoi contattaci alla mail lavitaelettrica@vaielettrico.it o tramite la nostra pagina Facebook.

 

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