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Retrofit Vespa e scooter: ecco Talet-e e SonoElettrica

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retrofit Vespa
SonoElettrica propone la conversione della Vespa

Approvato il nuovo decreto retrofit che dal 1 ottobre scorso autorizza l’omologazione di kit elettrici per la sostituzione dei motori termici sulle due ruote, salgono alla ribalta nuove società e nuove proposte.

Ieri a ExpoMove l’azienda di retrofit Sonoelettrica ha esposto una  Vespa, insieme a una Panda e una Smart convertite, con l’annuncio che nella prossima edizione sarà elettrica. Sempre ieri è stato diffuso un comunicato che annuncia l’arrivo sul mercato di Talet-e. Noi l’ avevamo anticipato qui. Abbiamo parlato anche di Mobility r-evolution che ha retrofittato la Guzzi storica di Patrizio Roversi e la riminese Retrokit che da tempo ha realizzato un kit per il Vespino.

Un kit da 2.200 euro

Sonoelettrica sta completando l’accreditamento al ministero e dopo aver realizzato i kit per le quattro ruote è pronta per le due ruote. Talet-e annuncia l’arrivo del kit sul mercato ad aprile 2023 con l’obiettivo di collaborare “con i principali Oem e brand del settore“. Come succede in Francia dove sul solco dell’economia circolare si muovono anche i grandi marchi dell’automotive  (leggi anche qui). Destinatari sono i privati ma anche aziende ed enti pubblici.

La startup ha realizzato i kit per l’installazione “sui principali modelli di scooter termici oggi in circolazione ma è già pronta per essere utilizzabile dalle OEM che vorranno offrire ai propri clienti un motoveicolo elettrico“. Il livello è anche quello industriale.

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Il logo della nuova azienda

Per i privati l’annuncio è interessante dal punto di vista economico grazie alle economie di scala: “Abbiamo pensato a un costo sostenibile, 2000 euro più montaggio di circa 200 euro a seconda del mezzo“.

Si può pagare anche a rate: “Spalmare il prezzo del retrofit su due anni. Per convertire uno scooter si potrà contare su una forma di pagamento rateizzata stimata attorno ai 95 euro mensili. Meno di un comune abbonamento di scooter sharing cittadino“.

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La tavola rotonda a ExpoMove sul retrofit moderata da Vaielettrico

Un motore per tutti gli scooter: dai 50 ai 400 cc

La piattaforma di Talet-e (PEU-T), scrive l’azienda “è progettata per essere installabile ed applicabile su tutte le tipologie di scooter termici dai 50cc ai 400 cc, a prescindere dal marchio. Questa è la grande rivoluzione di Talet-e, che grazie al suo motore elettrico a dimensionamento variabile Talet-e (SDV-T) e al suo sistema di applicazione universale (UMA-T), potrà essere adeguato e regolato su qualsiasi scooter già in circolazione“.

Vediamo il kit: “Composto da un motore elettrico trifase a magneti permanenti, modulabile da 4 a 14kW, un controller di potenza, un Master Vehicle Control, una control APP che permette di gestire la configurazione del veicolo, selezionare diverse mappe di utilizzo, visualizzare lo stato d’uso, effettuare la diagnosi e prenotare ricariche delle batterie“.

Conclusa l’installazione il processo di conversione si chiude con la ri-omologazione del mezzo, con un libretto di circolazione aggiornato.

Il pacco batteria: una fissa e due estraibili

Il pacco batteria Talet-e è composto “da una batteria fissa e fino a due estraibili. Ciascuna batteria da 1,5 kW è al litio-ferro-fosfato (LiFePO4). Sono fatte su misura per Talet-e e più leggere di circa il 20% rispetto a quelle oggi in uso, saranno ricaricabili in meno di 2 ore sulle colonne pubbliche o in casa in meno di 5 ore con carica batteria Talet-e. 

Kit retrofit scooter

Sono progettate per supportare 3000 cicli di ricarica (pari a circa 8 anni di ricariche giornaliere)“.

Il dato che più interessa e l’autonomia è stimata “a piena carica in circa 140km di percorrenza“. Inoltre si sottolinea che le batterie estraibili “sono utilizzabili anche singolarmente sul veicolo e potranno essere utilizzate anche come fonte di ricarica per la batteria fissa durante la marcia e garantire così la massima tranquillità di autonomia al conducente“.

Una rete di officine e servizi per le aziende

Il decreto prevede che il costruttore del Kit disponga di  una rete di officine autorizzate per l’installazione. Telet-e annuncia infatti  “la copertura dell’intero territorio nazionale e un Flagship store a Roma“. Oltre ai privati il servizio è esteso “alle aziende produttrici di scooter intenzionate ad ampliare da subito la propria offerta con una versione elettrica aggiuntiva dei loro attuali modelli termici più venduti ed apprezzati dai clienti. Ciascun OEM sarà in grado di mettere sul mercato in poco tempo e a costi contenuti una gamma di scooter elettrici sui propri brand più venduti“.

Infine il servizio alle amministrazioni cittadine “con un piano per potere usufruire dei contributi europei. Proporrà di aumentare le mix ZEV nelle flotte, richieste dalle nuove normative sulla sostenibilità. Proporrà, già nel 2023, di ricondizionare le flotte scooter termiche esistenti e fornirà anche tutti i servizi di post-vendita necessari, con soluzioni in-house o esterne“. Questo l’annuncio. Aspettiamo il 2023 per poter provare i veicoli convertiti. Sicuramente l’iniziativa è lodevole sul fronte e occupazionale.

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6 COMMENTI

  1. /// le batterie estraibili “sono utilizzabili anche singolarmente sul veicolo e potranno essere utilizzate anche come fonte di ricarica per la batteria fissa durante la marcia e garantire così la massima tranquillità di autonomia al conducente“ \\\ Non ho capito, quale sarebbe il vantaggio di ricaricare la batteria fissa invece di usarle per alimentare direttamente il veicolo man mano che le altre batterie si scaricano (come con altri scooter) ?

      • Mah avranno fatto i loro calcoli ma credo che usare la batteria estraibile come “range extender” per quella fissa sia una soluzione meno efficiente come rendimento energetico rispetto al classico “switch” fra una batteria e l’altra.. Bisogna vedere se il piccolo disagio ogni 30/40 km per quest’ultima operazione compensa il calo di autonomia.

        • Ovviamente con “compensa il calo di autonomia” intendevo “viene compensato dall’aumento di autonomia”

        • Guarda Luigi giustamente abbiamo dato notizia dell’arrivo di questa startup. Ma ho concluso con “Questo l’annuncio. Aspettiamo il 2023 per poter provare i veicoli convertiti. Sicuramente l’iniziativa è lodevole sul fronte e occupazionale”.
          Purtroppo c’è questa idea malsana che la comunicazione e l’informazione sia limitata a un comunicato stampa, speriamo sia dettata solo dalla fretta di far sapere che sono nati ma che a breve ci permettano di toccare con mano il kit. Servono prove e test.

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