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La tariffa con supercazzola di GO Electric-IT. Ma si può?

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Una ricarica da 68 euro non l’avevamo ancora vista; eppure ce la racconta Maurizio, incappato nella tariffa “mista” a consumo e a tempo di una colonnina Go Electric-IT.  Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.

 

Brutta esperienza a Montegrotto Terme alle colonnine di Go Electric-IT di Via Roma.

Quando mi è arrivata la fattura ho scoperto che fanno pagare una tariffa al minuto dopo le prime tre ore di ricarica; questo anche quando in teoria negli orari notturni normalmente non si paga nemmeno il posteggio!

tariffa go electric-it
La colonnina di via Roma a Montegrotto, in una foto caricata nel circuito NextCharge

In una notte 32 euro di ricarica, più 35 di parcheggio…

Ho iniziato la ricarica dopo le nove di sera e ho ritirato l’auto alle nove di mattina del giorno dopo. Ho caricato 40,876 Kw in corrente alternata con la colonnina da 22Kw. La mia auto è una Kona con batteria da 64Kw. Praticamente ho pagato una tariffa al minuto per il posteggio dopo le prime tre ore di ricarica, nonostante l’orario notturno. Alla fine ho pagato 32 Euro di ricarica e 35 euro di parcheggio!

tariffa o electric-it
La colonnina di via Roma nella App di Chargemap

E’ la prima volta che mi capita una cosa del genere; trovo giusto che si faccia pagare per il veicolo in sosta se ormai carico, ma addirittura stabilire un tempo di ricarica fisso di sole tre ore anche di notte  mi sembra un po’ troppo penalizzante.

Regole certe o addio auto elettrica

Magari  è anche colpa mia che dovevo leggere attentamente le condizioni.  Ma avendo fatto diverse ricariche fuori casa davo per scontato che, secondo le regole, avrei eventualmente pagato il posteggio solo alla fine della carica-

Perciò mi chiedo se non sia il caso di regolamentare meglio queste cose. Vorrà dire che prima di ricaricare in un posto sconosciuto dovrò documentarmi meglio sulle condizioni contrattuali, ma così non si incoraggia certo l’uso dell’elettricoMaurizio Gennaro

processo di ricarica
Driver elettrici nella giungla degli operatori, delle App e delle tariffe

Ok il libero mercato, ma qui cominciamo ad esagerare

Risposta-Caro Maurizio, lei ha perfettamente ragione: tutta la nostra solidarietà. Più volte Vaielettrico ha sostenuto che in un mercato libero come quello della ricarica delle auto elettriche, e per la gran parte non sovvenzionato, una sana competizione fra operatori e fra diverse soluzioni tariffarie è inevitabile e addirittura auspicabile. Abbiamo l’esempio delle telefonia mobile e di come dalla grande confusione tariffaria iniziale sia uscito un clamoroso taglio generalizzato ai costi delle telecomunicazioni.

Non più competizione, qui è una rissa

Però cominciamo ad esagerare. La competizione tra operatori sta diventando una rissa. L’innovazione tariffaria, un garbuglio di tranelli per i clienti. Gli attori in campo si moltiplicano, confondendo ruoli, nomi e funzioni.

Incuriositi dalla sua segnalazione abbiamo cercato altre informazioni su Go Electric-IT di cui non sapevamo nulla. E ci siamo imbattuti in un piccolo giallo. Su internet si trova il sito Go Electric Stations,   Srl che secondo il portale dell’Ufficio Camerale ha sede a Bologna in via di Corticella 184/10. Consultando il sito non si capisce se si tratti di CPO (proprietario di infrastrutture di ricarica), di MSP (gestore del servizio di ricarica) o semplicemente di un rivenditore di aggregatori come NextCharge e Chargemap. Non c’è un recapito telefonico, ma solo un indirizzo mail info@goelectricstations.it  al quale abbiamo scritto senza ottenere risposta.

Da Go Electric Stations a Chargemap, e la tariffa esplode

Tra l’altro dallo screenshot della fattura che ci ha inviato, risulta che  la colonnina è stata attivata con una RFID Card del circuito internazionale Chargemap. Sarebbe operata proprio da Go Electric Station, e la tariffa prevista è addirittura di  0,872 euro a kWh. Ma dopo 3 ore di collegamento scatta un sovrapprezzo a tempo di 0,107 euro al minuto, sia con ricarica ancora in corso (come nel suo caso probabilmente), sia a ricarica terminata.

La stessa Chargemap informa che Go Electric Station “ha installato stazioni di ricarica in 1498 aree di ricarica“. Cosa che non risulta invece dal sito ufficiale di Go Electric Station dove nemmeno è indicata la colonnina di Via Roma. Insomma, un caos infinito. Qui sotto vediamo la medesima area di Montegrotto Terme (la piazza principale, tra Municipio e Duomo) nelle tre app (da sinistra) Nextcharge, Chargemap e Go Electric Stations

Accedendo invece dalla App del circuito NextCharge, la stessa colonnina  risulta operata da On Charge. Il prezzo a consumo è molto più basso (0,55 euro a kWh) e il supplemento a tempo scatta dopo 30 minuti ma è solo di 0,02 euro al minuto. Applicando questa tariffa avrebbe speso 22,48 euro per i 40,876 kWh erogati e 13,08 euro per la tariffa a tempo. La metà esatta.

E comunque una tariffa a tempo che scatta nel pieno della notte in una colonnina a bassa potenza  è in contrasto con le regole minime e condivise della ricarica in AC da 22 kW.

Così non si può andare avanti. Intervenga qualcuno a sfoltire questa giungla.

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46 COMMENTI

  1. Non contenti della giungla delle tariffe telefoniche, RCA, gas, energia elettrica di casa e, chi più ne ha, più ne metta, ora si aggiunge anche quella delle colonnine di ricarica.
    Benvenuti nella repubblica delle banane.
    Pensavate potesse finire diversamente? Io no.
    Siamo polli e, più ci mettiamo in mostra e più ci spennano.
    Meditate gente, meditate.

  2. Spiegate meglio: e’ l’aggregatore CHARGEMAP che pratica la una tariffa da strozzo! Che scorrettamente attribuisce a Go Electric Station la proprieta’ della stazione di ricarica. Che invece risulta essere di OnCharge.
    Go Electric Station invece altro non e’ che l’aggregatore Nextcharge, che correttamente attribuisce la proprieta’ della colonnina, che e’ visibile sia dall’app sia dal loro sito ufficiale, con la tariffa nextcharge (piu’ umana) che avete indicato.
    Il signor Maurizio probabilmente ha attivato la ricarica tramite app o Rfid di Chargemap che probabilmente ha fatto una bella cresta alla tariffa praticata da Nexhtcharge-GoElectricCharge che a sua volta ha il suo ricarico dalla tariffa praticata da OnCharge (che probabilmente, di partenza, e’ salata). Ha acquistato insomma la corrente dopo almeno 3 passaggi!!

      • Chiedo scusa forse non ho capito bene ma se ha parcheggiato alle 9 di sera e la ha presa alle 9 di mattina i conti non tornano carichi a 11kw fai 99kwh oppure hai abbassato la potenza di ricarica dall’auto a 5 kW 🤷🏻‍♂️🤷🏻‍♂️🤷🏻‍♂️

        • Ma infatti la lamentela è condivisibile solo a metà, perché il nostro Maurizio ha fatto il furbetto del parcheggio e poi piange per essere stato punito un po’ troppo severamente…

          Vero che le regole sono un ginepraio, ma è anche vero che dipendono principalmente dalla App usata per pagare e questo da un certo punto di vista semplifica la vita rispetto alla pompa di benzina: se uno un abbonamento ad esempio ho la tariffa certa ovunque posso andare, mentre alla pompa ogni singolo distributore applica la tariffa che vuole… Quella si è una giungla.
          Ad esempio, la Powerpass di Skoda ha roaming con praticamente qualsiasi colonnina europea ma ha tariffa non economica e soprattutto applica tariffa a tempo sulle fast dopo solo 1h dalla partenza della carica: in effetti la prima volta mi ha fregato perché la CitiGo va al max a 35kW, mi serviva portarla al 100% per arrivare fino a casa diretto e ci mette 1h30′: risultato 32 euro totali di cui metà parcheggio. E fin qui è la metà storia con cui sono d’accordo.

          La seconda metà della storia di Maurizio però è quella del furbetto perché la regola nella notte con parcheggio gratis si sa valere dalle h23 alle h7, quindi o ha abbassato la potenza di ricarica sperando di fare il furbo a scapito degli altri, o dalle 7 alle 9 avrebbe pagato comunque 12 euro di parcheggio sia con BeCharge che EnelX o A2A (10.80). La punizione ci stava, solo è arrivata più severa del previsto… Non posso parcheggiare sulle strisce pedonali e poi lamentarmi perché la multa è il doppio di un regolare divieto di sosta e non lo sapevo; prendo atto e la prossima volta cerco un parcheggio regolare! 🤗

        • No, ma ne so abbastanza per capire i problemi che stanno a monte di un mercato complesso come quello elettrico.

  3. Scrivo il mio parere e lo scrivo da possessore di una Tesla. Ovviamente anch’io ho qualche tessera beacharge o altro e credo di averle utilizzate in due anni di forse un paio di volte. Mi accorgo sempre di più che non si acquista solamente un’automobile Tesla ma se acquista un ecosistema. L’ecosistema consiste non solo nelle automobili ma anche nei servizi di ricarica. Certo, non sono tanti, possono non essere comodi, ma sono veloci (da 150kw in su), liberi nel 90% dei casi e soprattutto hanno prezzi concorrenziali al massimo perché oggi spendi da 46 a 51 centesimi al kilowatt. Aggiungo però un’altra cosa. Se devo attaccarmi a una colonnina quotidianamente per ricaricare l’auto ho sbagliato l’acquisto. Io credo che ok auto elettrica ma soprattutto Ok sfruttamento della ricarica da casa. Devi avere un garage! Attaccandomi alla rete elettrica, che ho dovuto espandere a 6 kW, spendo meno di €10 per un pieno da 450-500km. So anche che tesla costa di più delle altre case ma ti dà qualcosa di più…e loro lo sanno. Il gap per gli altri marchi non è solo tecnologico…e gli altri lo sanno. Tornerei mai indietro dopo due anni di utilizzo? Mai!

      • Il 68% delle abitazioni dispone di un posto auto di pertinenza… Sono i dati ufficiali del censimento Istat

      • Roberto io raramente do ragione al sig Massimo ma in questo caso è così nella schiera dei miei conoscenti la % è del100% e che siamo solo in due ad avere una BEV evidentemente le false informazioni funzionano meglio delle vere ma anche di quelle dirette e questo è piuttosto strano . Aggiungo non si sa mai venisse in mente,ma costano ecc. No non è solo quello il motivo.

      • Se uno ha una casa e non ha un garage o almeno un piccolo spazio privato per paccheggiare, l’auto elettrica dovrebbe essere l’ultimo dei suoi problemi…..

  4. Continuo a sostenere che le colonnine vanno bene al centro commerciale, altrove servono montanti a più prese e bassa potenza, senza tariffa a tempo.
    Così sarebbe possibile imporre regole.

    • Certo. In montagna ho visto piazzale della funivia con colonnine da 11kW (ma anche in molte stazioni del treno) e sono sempre libere… Mi sembra ovvio, se uno va a sciare o pendola con il treno sta via tutto il giorno… Come può usare una colonnina dalla quale entro 4h deve liberare lo stallo?
      Anche chi installa i punti di ricarica dovrebbe farlo con più criterio: ideale sarebbero tanti stalli a bassissima potenza nei luoghi in cui sai la sosta utile sarebbe molto lunga (spiaggia, montagna, stazioni, aeroporti) + almeno una fast per chi deve invece fare tappa veloce e ripartire (in autostrada solo fast). Al supermercato/centro commerciale mix di fast e 22kW visto che la permanenza tipica è 1-4h.

  5. Io avevo una Lynk&co e dopo l’esperienza mi sono detto mai elettrico fin quando non sarà regolamentato, e non credo lo sarà mai, ricordo che i gestori Telco ancora oggi ci provano alla grande con truffette e truffettine dopo anni di affermata e rodata attività; Insomma detto questo, mi sono totalmente ricreduto dopo aver acquistato Tesla, questo per dire quanto sia importante l’ecosistema che però nessuno prende in considerazione quando acquistato un auto.
    Dipenderà dalla mentalità termica, dove si compra l’auto solo per i fattori legati ad essa ma con l’elettrico ad oggi non è così; è troppo una giungla ed in più i gestori hanno fatto cartello sulle tariffe…
    Ad oggi solo Tesla o quanto meno utilizzo solo le supercharger, anche con la zoe della mia compagna usiamo la supercharger quando necessario…

      • Plug-in, ancora più scomodo caricare, soprattutto se si ha un caricatore decente, la mia in 30′ si carica… sai che bello dover correre a spostare l’auto dopo così poco (nella mia non puoi settare la potenza se non dal carichino).

  6. Concordo per quanto riguarda la tariffa, ma sono perplesso in merito all’occupazione della colonnina dopo la fine della ricarica, per “assurdo” è come arrivare in un self-service fare il pieno e lasciare parcheggiata l auto, così si impedisce agli altri utenti di rifornirsi per poter proseguire un viaggio. Per me, appena finita la ricarica l auto va rimossa. Se devo occupare uno stallo di ricarica per tutta la notte, l’auto elettrica non è la soluzione che fa al tuo caso.

    • Non mi pare che se un’auto finisce di ricaricare alle 4 di mattina ostacoli chissà quanti altri aspiranti in attesa. Giusto invece sloggiare fra le 7 e le 8 di mattina quando subentrano auto di non residenti, con ufficio in zona. Insomma, è una staffetta virtuosa che mi capita spesso di vedere.

  7. Mi sono imbattuto in una formula identica ad ottobre scorso a Bad Kleinkirchheim, in Austria. 0,69€/kWh poi dopo 3 ore, indipendentemente dal fatto che la ricarica sia finita o no, scatta la tariffa di occupazione al minuto. Non ricordo l’importo della tariffa a tempo, so solo che ho messo il timer sullo smartwatch per andare a scollegare l’auto dopo le prime 3 ore. Fortunatamente avevo letto bene le condizioni perché l’intenzione era di lasciare l’auto collegata tutta la notte

    • Senza andare troppo lontani lo stesso schema è utilizzato storicamente anche da EVWay, che fa scattare la tariffa a tempo dopo 180 minuti, ma soltanto di giorno.
      La ragione dei 180 minuti è che se dopo 4 ore non sei ancora carico significa che hai ciurlato nel manico con la potenza di ricarica, anche perché in 4 ore prelevi 44 kWh se carichi a 11 kW e addirittura 88 kWh se carichi a 22 kW.

  8. Bene! Molto, molto bene! I polli vanno spennati senza remore. Se vuoi essere green perché ci credi, è eticamente giusto che ti facciano pagare tutto salatamente. Altrimenti zitto e vai coi mezzi pubblici.

  9. Effettivamente quando vai a vedere le tariffe nelle varie app dei vari gestori, spesso non si capisce. Ritengo opportuno che vengano studiate e applicate delle norme per rendere chiaro e comprensibile quanto stai pagando. Un po’ come ai distributori di benzina che c’è il cartello con i prezzi al litro , pure alle colonnine deve essere ben visibile (sui display dove ci sono, cartellonistica se la colonnina non ha display) il prezzo massimo a kWh che puoi andare a pagare. Poi se uno ha abbonamenti vari che gli permettono di risparmiare meglio per lui. Perché, per mia esperienza personale, è una rottura dover cercare ogni volta sulle varie app quella che mi fa pagare di meno, poi ti ritrovi delle tariffe con prezzo a kWh, più tariffa di attivazione più prezzo al minuto che non capisci da quando parte. Di questo passo sarà dura che la gente decida di passare alle EV

    • Capisco la babele ma se vuoi risparmiare l’ unico modo è valutare e confrontare le varie offerte.
      Se vuoi la pappa pronta inevitabilmente significa che qualcun altro deciderà per te.

  10. Premesso che la tariffa applicata, anche se comunicata in app, sia al limite della truffa legalizzata, faccio l’avvocato del diavolo e chiedo: i parcheggi limitrofi erano a pagamento?

    • Secondo me le zone di ricarica vanno liberate sempre, indipendentemente dall’ora. Già sono insufficienti se poi le usiamo come parcheggio allora sono guai.

      • Anche qui citerei Maslow: “Se il solo strumento che possedete è un martello, vedrete in ogni problema un chiodo.”
        Ora, in certe zone è vero che non ci sono ancora abbastanza colonnine, in altre ce ne sono a volontà, ad esempio dove abito io le colonnine sono tutte occupate solo negli orari di punta, spesso la sera e soprattutto la notte sono libere. In ogni caso se fossi costretto ad alzarmi alle 4 del mattino per andare a scollegare l’auto vi posso dire fin da subito che eviterei di caricare la notte, piuttosto se proprio fossi alle strette pianificherei una sosta lungo il viaggio ad una DC.

  11. Io l’ho chiamata BABELE; si veda il mio articolo del novembre 2023 quando scrivevo su VaiElettrico):

    https://www.vaielettrico.it/una-legge-contro-la-babele-della-ricarica-o-no/

    ma Vai Elettrico allora non era d’accordo e riteneva utili la “concorrenza”, ma ora vedo che finalmente si è convinta tanto che lormai parla di GIUNGLA (e tra BABELE e GIUNGLA non ci sono molte differenze).

    La stupidità dei distributori di Kw (chiamiamoli così perchè distribuiscono Kw piuttosto che carburanti) è illimitata e la lotta allo sfruttamento dei possessori di BEV è notissima anche in tutta Europa (ricorderete la storia dell’amico Lettone che dovendo venire in Italia era spaventato).

    Ma sono STUPIDI perchè colpiscono indirettamente loro stessi frenando chi pensa di passare all’elettrico e quindi frenando l’aumento della LORO clientela.

    Il GOVERNO è assente completamente e dovrebbe invece intervenire visto che si tratta di una distribuzione di interesse nazionale e che MINA un dovere internazionale che anche il nostro Governo ha sottoscritto (quello della transizione ecologica).

    Occorre calmierare i prezzi, unificare i sistemi di ricaric e rendere semplice COME FARE UN PIENO DI CARBURANTE la distribuzuione dei Kw.

    Bastano poche regole, l’imposizione di cancellare le APP e l’obbligo di fornire i Kw pagando con Carta di Credito, Bancomat o banconote, così come avviene in tutti i distributori di carburante, e si risolverebbero tutti i problemi.

    Avevo chiesto a VaiElettrico di fare da tramite con i distributori, ora chiedo invece di interessare il Governo ed OTTENERE questi cambiamenti per legge.

    Non credo che si debba fare come gli agricoltori con i trattori e andare tutti con le nostre BEV a manifestare davanti ai palazzi dei governanti per riuscire ad ottenere quello che per il Governo è un DOVERE.

    • In effetti sarebbe da fare come oramai fanno tutti per essere ascoltati e cioè andare con le nostre auto elettriche sotto i palazzi governativi però ho il dubbio che ci possano sentire, forse solo vedere..

    • Ma pensa che roba ,quanto tempo è che diciamo la stessa cosa e sempre derisi era solo logica e i fatti ci danno sempre più ragione , abbiamo tempo.

      • In realtà la babele è anche piena di opportunità. Nel mondo dei social le voci corrono veloci e basta poco per scoprire che a quelle colonnine è meglio non caricare, sarà un’ altra di quelle startup che spariranno o saranno assorbite da altri. Il problema principale resta che due grandi player hanno disseminato la penisola di colonnine e fanno sì che la concorrenza sia poca.
        Il mercato è appena agli inizi ed è abbastanza naturale che la situazione sia come quando sono arrivati i telefoni cellulari anche lì all’ inizio le tariffe al minuto, gli SMS e i dati costavano cifre stellari, e c’erano gli scatti alla risposta, i servizi a pagamento non richiesti e via discorrendo.
        Come ho detto il mercato libero è pieno di fregature e opportunità, sta agli utenti stare attenti alle prime e sfruttare le seconde.
        Vorremo mica paragonare l’ universo delle ricariche con il mercato dei carburanti vecchio e stravecchio? E poi, ancora per quanto i carburanti saranno convenienti con tutti i non investimenti per il futuro? Quello sì che è un mercato molto delicato dove piccole variazioni nella domanda o nell’ offerta creano sbalzi dei prezzi consistenti.
        Mica come il mercato delle ricariche pubbliche che se continua nella traiettoria attuale produrrà sempre più soluzioni di ricarica privata.
        Salta chi può!

    • Sul cancellare le app non sono per nulla d’accordo.
      Sarebbe come se tutti dovessimo per legge, essere clienti Vodafone (o Tim, visto che fu la prima).
      OI per non far torto a nessuno, che ci fosse solo Enel e non Iren, A2A, sorgenia ecc ecc.
      Se tu non hai voglia di sbatterti come fanno gli altri per cercare le offerte migliori, pagati laggregatore (esiste già, nextcharge) e usi una sola app.Ovviamente pagherai di più.
      Ma non impedire agli altri possibili opportunità perché tu non hai tempo di cercare fra varie app e vari gestori…
      Il resto è tutto sommato condivisibile

      • Purtroppo il “resto” non c’è. poi bisognerebbe chiedere ai geni che vogliono vietare le App, come farebbero a visualizzare le colonnine lontane dal loro naso, come controllerebbero se sono libere, come ci arriverebbero, come le prenoterebbero…E potrei continuare.

        • Mi pare che troppo spesso i commenti di chi non usa un’ auto elettrica possono essere ricondotti a un famoso aforisma di Maslow: “Se il solo strumento che possedete è un martello, vedrete in ogni problema un chiodo.”

  12. Leggo sul loro sito: ““Il futuro è elettrico: intraprendiamo insieme un meraviglioso viaggio!” …

    Prendeteli in parola, fate un bel viaggio, ma non fermatevi da loro a ricaricare. 😉

    Comunque sia, un sito dove non c’è traccia di un numero telefonico per contatti, ma solo un’email, io lo evito in partenza.

      • Mi spiace, signor anonimo, Vaielettrico lo può raggiungere come e quando vuole, ha una sede legale, un ufficio un direttore e due fondatori con nome, cognome e faccia.

  13. sinceramente trovo la giungla dei prezzi, dei tempi consentiti di ricarica (a milano in molti posti max 2 ore), la disparità di trattamento da un app all’altra sulla stessa colonnina e dei prezzi di sosta un qualcosa che andrebbe molto velocemente regolamentato. Come trovo vadano penalizzati fortemente coloro che parcheggiano auto termiche e le elettriche che non caricano negli stalli di ricarica.
    Detto questo però non penso che l’utilizzo fatto dall’utente sia molto corretto. Parliamo di una vettura che ha impegnato la colonnina 12 ore per caricare a poco più di 3 kw ogni 60 min. Sono d’accordo alla convenzione per cui se ti attacchi alla sera hai tempo fino al mattino, ma trovo che da utente sarebbe più corretto liberare lo stallo entro le 8 del mattino, per dare la possibilità ad altri di caricare.

    • A2A, per esempio, non applica la soglia massima delle due ore dalle 2 alle 7. Mi pare ragionevole, come dice anche lei. Maurizio avrà ritenuto che si applicasse la stessa regola e messo in contro di pagare a tempo solo due ore per un totale di 12,84 euro.

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