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La ricarica gratis al Lidl sempre occupata da una Tesla

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La ricarica gratis al Lidl: Ignazio ci segnala (con una certa indignazione) che la colonnina è spesso occupata da una Tesla Model 3, per ore e ore. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

La ricarica gratis al Lidl La ricarica gratis al Lidl: un’auto da 67mila euro che occupa la colonnina al discount?

“Volevo farvi presente una cosa “curiosa” vengo al Lidl di via Adriano, a Milano, a fare la spesa. Uso a volte se possibile la ricarica gratis, ma spesso la colonnina per la ricarica è occupata da un una Tesla Model 3 Dual Motors bianca, che sta ore a caricare la batteria da ben 75 kW. Ma comprano macchine da 67.000 euro e poi vanno a caricare alle colonnine gratis?“. Ignazio De Gese

la ricarica gratis al LIDL
La Tesla Model 3 in ricarica “perenne” in un LIDL di Milano.

Sarebbe “un servizio gratuito per i clienti”, ma chi controlla?

Risposta. Il signore in Tesla ha fatto Bingo: trova un parcheggio gratuito e ricarica per ore la sua Model 3 (sempre gratis e lentamente, l’ideale per preservare le batterie...). Per di più non gli si può rimproverare nulla, sul piano formale. Sul sito ufficiale Lidl non abbiamo trovato nulla che faccia riferimento a limiti di orario nell’occupazione delle colonnine. Se non l’enunciazione che si vuole “promuovere la mobilità sostenibile attraverso l’installazione di diversi punti di ricarica per auto elettriche nei parcheggi dei nostri punti vendita. Un servizio messo gratuitamente a disposizione dei clienti“. Ecco, quelle tre parole finali dovrebbero fa riflettere: difficile che la spesa al Lidl duri ore e ore, le colonnine sono lì per un rabbocco mentre si gira tra uno scaffare e l’altro. Pe poi staccare. Ma nessuno controlla e la cosa genera parecchia irritazione, come ci hanno segnato altri lettori. Suggerendo anche la soluzione: ricariche a tempo. Tipo: un’ora e poi deve staccare, perché la colonnina segnala l’indebita occupazione.

 

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42 COMMENTI

  1. BUZZURRO… ATTACCATECI UN BEL MONOPATTINO IN CARICA PER DUE SETTIMANE 🙂
    Se uno si compra la Tesla dual motor ….. con i mega sconti che ha fatto il governo precedente…. e magari anche con gli sconti del Comune… e poi fa rifornimento alla Lidl aaaagggratis….

    Diciamocelo…. vale la pena che ci si metta daccordo in tre o quattro per mettere l’auto prima della sua tutti i giorni per 1 anno ALMENO ALMENO.
    Oppure…. trovata del secolo!!!! ci si attacca un bel monopattino elettrico con su scritto VAI AL SUPERCHARGE MITO!!
    CCCCheeeetticompri la Ferrari e poi ci fai il pieno con i buoni pasto!!!!
    ohhhh Ragazzzzzi!!! ma fategli la foto a questo che vale la pena di vederlo!!!!

      • Si bravo!! APPLAUSI!!! ha parlato il genio !!!!
        APPLAUSI!!!!
        “…in alcun modo….”
        Cos’è il proprietario dell’auto parcheggiata davanti al Lidl?
        Giusto!!! 54990 euro non bastano per comprare una Ferrari. Non vorremo mica dire che chi ha una Tesla è uno ricco vero?
        No,… perché cosa c’era?? … la model x che parte da 140.000 euro… oppure una model s che costa un pò meno….
        APPLAUSI PER MAURO.
        “Comprare una Tesla non è in alcun modo equivalente a comprare una Ferrari”
        Si prenda il copyright sulla battuta che altrimenti Crozza la passa in prima serata al prossimo show.
        TESLA ROADSTER… immagino che non abbia presente il prezzo… più o meno come una ferrari…. ma non è in alcun modo equivalente a comprare una ferrari :))))

        • Volendo tralasciare il dato ovvio che una Ferrari è un’auto di lusso mentre una Tesla Model 3 (quella del caso in oggetto) è al più un’auto premium (e mi pare che già questa sia una bella differenza), chi compra una Tesla, a meno che non la compri per sfizio (ma in quel caso probabilmente prende una Model S o una Model X e non va a ricaricare al LIDL per farlo gratis, troppo scomodo, a meno che non sia il proprietario del supermercato o ci abiti al piano di sopra… e non credo sia questo il caso), chi compra una Tesla, dicevo, lo fa facendo una valutazione a 360 gradi sul TCO (hai presente di cosa si tratti? Non penso) ed il fatto di poter caricare a basso costo o a costo zero rientra perfettamente in questa logica. Una Tesla Model 3, in particolare la standard range (ma in buona sostanza anche quella che tu chiami “Dual Motor”, che molto probabilmente trattasi di Long Range) è una delle auto elettriche più efficienti in assoluto nel consumo di energia. Ed anche questo rientra perfettamente nella logica.
          Chi ha a disposizione un capitale iniziale (o una capienza in termini di rata mensile) adeguata, tiene conto di tutti questi fattori (più bollo zero, manutenzione zero, ecc. ecc., ma tanto è inutile dirtelo), sapendo che dopo 3-4-5 anni andrà a rivendere la tua Tesla ad un prezzo sufficientemente elevato da poter dire di aver RISPARMIATO (hai letto bene) parecchi soldi rispetto ad un’operazione analoga fatta con auto di livello paragonabile, ma anche di livello inferiore.

          Chi compra una Ferrari è semplicemente uno pieno di soldi che se la compra come status symbol, che non gli frega nulla né di inquinare (ha altre priorità ed altri metri di giudizio per le auto), né di pagare un botto di benzina. Al netto di quella minima parte di acquirenti che magari se la prende per andare in pista.

          Se poi sei invidioso perché c’è chi questi calcoli se li fa e si compra una Tesla, questo è un problema tuo.

          Qui siamo di fronte semplicemente ad un maleducato, che avrebbe fatto la stessa cosa se avesse avuto una Dacia Spring e sarebbe stato deplorevole allo stesso identico modo.

          Ma tanto so che di tutto quello che ho scritto avrai capito un decimo ed in modo distorto, per cui lascio che continui a pensare ciò che vuoi ed a rosicare perché non ti puoi permettere una Tesla (o credi di non poterlo fare, perché non hai capito di che macchina si tratti).

          • Applausi per Mauro.

            Io ho avuto a ridire con una “signora” che ha occupato per 5 ore una colonnina gratuita con la sua bella enorme Mercedes Gle plug in… voleva a tutti i costi finire la ricarica poverina…

  2. IO COMINCEREI CON EVITARE POLEMICHE CHE NON PORTANO A NULLA. IL CLIENTE PUO’ CARICARE PER ORE E LO FA, SE POI GLI ALTRI SONO INVIDIOSI FATTI LORO. LA COSA VA STIMOLATA SE TUTTI FACESSIMO COSI SAREBBE PIENO DI COLONNINE IN OGNI ESERCIZIO PUBBLICO, CON LO STOP O QUASI DELL’ INQUINAMENTO E DELLE MALATTIE AD ESSO DERIVATE. SE VOLETE COMPORTARVI DA MORALISTI SERI, QUANDO LO VEDETE USCIRE GLI DITE CHE NON DOVREBBE OCCUPARE PER TUTTO IL TEMPO, MA CHE INSIEME POTRESTE ANDARE IN DIREZIONE E DIRGLI SE AGGIUNGONO ALTRE 2 COLONNINE. OVVIAMENTE COME FACCIO IO, MIA FAMIGLIA, I MIEI GENITORI, MIA MOGLIE I GENITORI DI MIA MOGLIE TUTTI RIGOROSAMENTE ED ESCLUSIVAMENTE A FARE LA SPESA AL LIDL. GLI ALTRI ESERCENTI COMMERCIALI CHE NON HANNO LE RICARICHE DEVONO ESSERE BANNATI. NON è Più UN DIRITTO MA UN DOVERE ASSOLUTO DI NON INQUINARE. NOI ELETTRONNAOUTI ABBIAMO IL DOVERE DI CAMBIARE IL MONDO ED ESSERE LEGATI E SOLIDALI TRA NOI NEL FARLO.

  3. Eppure non capisco chi compra e sostiene l’elettrico, se ci sono non pochi problemi, come la mancanza di colonnine, che sono la condizione sine qua non è pensabile andare in giro senza pensieri con una elettrica. Come anche il fatto di potenziare la produzione elettrica nazionale.

    Se le auto elettriche triplicassero o quadruplicassero molti di quelli che le usano resterebbero a piedi, o comunque avrebbero non pochi problemi da gestire.

    Al giorno d’oggi l’auto elettrica sembra più uno sfizio che una vera alternativa.

    • E’ proprio questo il punto, Luca.
      La maggior parte di chi ha un’auto elettrica, nella maggior parte dei casi, non utilizza le colonnine.
      Conosco possessori di auto elettrica, che percorrono circa 25mila km l’anno che non hanno mai utilizzato una colonnina pubblica.
      A oggi difficilmente si acquista un’auto elettrica senza poterla ricaricare presso la propria abitazione o il proprio luogo di lavoro. E di conseguenza, nel quotidiano, la maggior parte delle persone difficilmente ha bisogno dell’infrastruttura pubblica. A meno di spostamenti che vadano oltre i limiti di autonomia dell’auto. Ma in quel caso, spesso, si utilizzano le ricariche FAST in itinere. E più difficilmente quelle AC a destinazione.
      In ogni caso, fortunatamente, le app mostrano lo stato di occupazione e funzionamento delle colonnine pubbliche (a pagamento). E se proprio ci si deve affidare a una di queste, si arriva generalmente alla colonnina solo dopo aver verificato sull’app.

    • Ad oggi, attuale tecnologia, se si acquista un’auto elettrica avendo esigenze quotidiane di spostamenti tali da non essere sufficiente la batteria (e si parla di batterie da 200 a 450 Km, di più se si viaggia solo in città) e senza avere dove caricarla, si è certamente sbagliato acquisto.
      Non è colpa dell’auto se sono in difficoltà, è colpa mia che non so come le utilizzo abitualmente. Nessuno che deve spostare damigiane di vino acquista una 500.

      Tralasciando i costi (altro capitolo), si possono avere “problemi”, per la stragrande maggioranza dei guidatori italiani, nell’1% delle occasioni. Nulla che non sia superabile con una programmazione, magari predisponendo un “carta di riserva” se il posto scelto per caricare ci proporrà qualche non prevista e sgradita sorpresa.

      Ma la vera questione è: perché compro un’auto elettrica? Per alcune di loro per lo status? Per le accelerazioni brucianti, scatto ed agilità da vendere? Per tutte: relax nella guida? Economicità in tasse e manutenzioni? Accesso consentito ovunque, anche in presenza di limitazioni?

      Secondo me se la si compera per questi motivi, validissimi, non si è comunque centrato il punto. Il punto è che queste auto, localmente, viaggiano ed emissioni zero! CO2 e particolato. Aria migliore da respirare ed un aiuto per il clima. E credo che tutti abbiano ormai capito che siamo alla redde rationem con il clima. Non si può tergiversare oltre.

      Si emette più CO2 nella produzione rispetto ad una termica? Vero!
      Per vari motivi, che non ripeto, io non ho acquistato un’elettrica pura ma una plug-in. Ciò nonostante, come vede nei dati sottostanti, io che viaggio poco (e che ancora inquino un po’) ho già recuperato il 45% delle emissioni rilasciate per costruirla (calcoli rispetto alla mia auto diesel precedente). La uso più che posso in elettrico: quest’anno ad esempio, io ho fatto il 91% dei Km in elettrico (84% vita auto). Ed io ho a disposizione una “misera” batteria da 10,4 kWh che mi consente solo 70/80 Km in elettrico (65/75 in inverno). Eppure, il 94% dei miei viaggi è stato fatto in modalità solo elettrica, e ciò perché sapevo prima dell’acquisto che il 96% dei miei viaggi, da decenni, è più breve di 70 Km di lunghezza (98% sotto gli 80 Km).
      Ed ho da 65 a 80 Km di autonomia. Quindi, figurarsi con una BEV da 200-400 Km se non potrei fare meglio!
      Tutto dipende da come la si deve usare. E non inquinare deve essere il motivo numero uno.

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      Dati riepilogativi vita auto (02/12/20-15/10/22)
      Giorni di utilizzo: 683 (Km/gg: 21,57)
      Viaggi totali: 869 (Km/viag: 16,96) (2022: 373 16,33)
      Km totali: 14735 (2022: 6092)
      Km a ZeroEm: 12362 (84%) (2022: 5515 91%)
      Litri benz cons: 132,42 (2022: 33,66) – Km med tra pieni: 3684
      Cons WLTP: 111,27 Km/l (2022: 181,01 Km/l)
      Cons a ZeroEm: 15,09 kWh/100Km (2022: 13,13)
      Cons comb equiv: 20,66 kWh/100Km (2022: 16,8)
      Cons comb equiv: 43,09 Km/l (2022: 52,97)
      Emissioni di CO2: 21,39 g/Km (2022: 13,15)
      CO2 recuperata: 1,75 Tonnellate (-45%)
      Aut elett vita: 61,8 Km (69,6 car.100%) (2022: 71,92)
      Percor: Urb 54,7%-Altu 2,5%-Aut 17,3%-Extr 25,4%

    • Lei sa quanto colonnine ci sono attorno a casa sua? Sa quante ce ne sono nella sua città? Sa quante ce ne sono in Italia? Ha i numeri o parla per sentito dire?

  4. Il proprietario lo conosco di vista, abita o lavora nei paraggi, ma per questo non puoi metterlo alla gogna! Non sta commettendo niente di illegale, Lidl gli permette a lui e agli altri in modo tacito questi comportamenti, pertanto deve stare a bene a tutti.
    Poi possiamo parlare di egoismo e mancanza di umilta, ma sai benissimo che ormai di questi tempi non importa niente a nessuno
    Gli interessi e i vantaggi personali sono al di sopra del prossimo a qualunque costo.
    Lidl dovrebbe attuare qualcosa che limiti queste arroganze, ma è solo tempo perso se ognuno di noi si lamenta soltanto su questo portale invece di scrivere a Lidl Italia, sempre se a qualcosa possa servire!

    • Idea: e se vaielettrico.it, in quanto sito/testata, provasse a contattare Lidl Italia affinché rilasci una dichiarazione in merito? Nella peggiore delle ipotesi non risponde, nella migliore forse comincia a darci un peso un po’ superiore rispetto alle singole segnalazioni dei (pochi) utenti elettrici che si lamentano….

  5. Se si voleva fare una segnalazione seria, non si sarebbe dovuto coprire la targa. LIDL ha già preso provvedimenti contro questi abusi, temporizzando il distacco automatico dopo 30′ di connessione.

  6. Concordo, è un muro di gomma, Lidl in particolare, le loro colonnine servono solo alla pubblicità green che si fanno, non gli importa come vengono impiegate.
    Ho parlato con diversi direttori nella mia zona, tutti ti danno la stessa risposta che le modalità d’impiego sono il tempo della spesa e si rimettono alla cortesia del cliente e non possono fare altro.
    Non vogliono neanche lasciare un pezzo di carta sulle auto per esortare il proprietario a caricare in un tempo congruo. Le lamentele che escono ogni tanto su Vaielettrico dovrebbere essere convogliate dal singolo verso Lidl in forma massiccia, perché scrivendo fra di noi non cambia sicuramente nulla.

  7. Faccio spesa a Lidl in questione e come possessore di macchina elettrica , una twingo, approfitto del tempo utile della spesa, ma frequentando il quartiere l’auto bianca è sempre li , non indico il modello perché vedo spesso che qualcuno si sofferma solo su questo.
    I miei tempi a Lidl non superano mai la mezzora, il tempo utile per una spesa, ma questo signore utilizza questo parcheggio e colonnina come una pertinenza di casa.
    Ho rappresentato diverse volte al direttore di filiale questo problema, della macchina bianca e di altre anche plugin, che vengono “abbandonate” giornalmente o quasi per diverso tempo, ho fotografato tempi come 450 minuti, ma questi rispondono che dovrebbero aspettare sul posto il titolare del veicolo e ricordargli la politica di quella colonnina. Questa situazione comunque l’ho riscontrata in diversi altri lidl, come in Viale Monza, Viale Sarca. Ho scritto e telefonato a Lidl Italia, ma questi a parte la conferma della mail mi hanno scritto un laconico “provvederemo ad un aggiornamento tecnologico prima possibile” aggiungo, chissà quando!

  8. Problema vecchio e diffuso su tutta la penisola, le cose date a gratis prima o poi finiscono per creare litigi e malcontenti.
    Fa comodo a tutti ricaricare a gratis per tutto il tempo che si vuole fregandosene degli altri..
    Comunque basterebbe metterle a pagamento per risolvere la questione come hanno fatto già diversi supermercati oppure staccare le prese a chi le occupa oltre il tempo necessario alla ricarica.

  9. Più che mettere la ricarica a tempo, di cui usufruirebbe anche chi non fa effettivamente la spesa, basterebbe che adottassero il metodo delle sedi Esselunga posizionate all’interno delle aree cittadine con parcheggi a pagamento: per parcheggiare prendi il bigliettino. Se vai a fare la spesa passi il bigliettino alla cassiera che te lo vidima ed esci senza pagare, altrimenti ci sono le casse automatiche per pagare il parcheggio. Naturalmente non dev’essere proprio con lo stesso sistema.
    Magari parcheggi e per far partire la ricarica devi per forza entrare al supermercato. Poi se la tua spesa supera il valore di quello che hai ricaricato allora sarà gratis, altrimenti paghi la differenza. Così facendo per staccare l’auto devi per forza passare dalle casse del supermercato.

  10. Io non ho capito però se da più fastidio il fatto che l’auto stia in carica per ore (sulla qual cosa sono d’accordo, è da maleducati) o che l’auto in questione sia una Tesla. Perché non capisco perché chi ha una Tesla non dovrebbe avere diritto a caricare sulle colonnine gratuite come qualunque altra auto elettrica.

    • D’accordo ma non abbandonarla per 400 minuti, fai la tua spesa , che statisticamente in Lidl dura al max 30 minuti, eccezionalmente 45 minuti e lasci libero lo stallo per favorire altre Tesla o Audi E-Tron o Mercedes EQ o BMW IX3 ecc
      Se la devi lasciare per un 100% ti fai l’impianto in Box, con i vari bonus Statali, oppure ci sono colonnine in giro con ottime offerte flat.

      • Su questo, come dicevo, sono perfettamente d’accordo. E vale per una Tesla quanto per una Dacia Spring, per dire.

  11. Argomento già trattato. Non importa il valore dell’auto, fosse anche una Rimac chiunque può caricare la propria vettura, ma dovrebbe essere un cliente e per tanto collegarsi solo il tempo necessario per fare una spesa. Lidl deve assolutamente vigilare su questo, perché così facendo scontenta tutti, i clienti che vorrebbero collegarsi solo durante la spesa e lei stessa perché paga il pieno a scrocconi che non versano nulla nelle sue casse, oltre a perdere (potenzialmente) clienti elettrici che scontenti della mancanza di policy di controllo potrebbero anche boicottare il supermercato.
    Ci guadagnano solo pezzenti scrocconi.
    La soluzione è semplice Dovrebbero temporizzarlo, ed essere pronti a chiamare il carroattrezzi per coloro che rimangono collegati oltre il tempo oltre a sospendere immediatamente la fornitura ed eventualmente chiedere penali di occupazione.

  12. Alla Lidl di Saronno la questione è ancora più imbarazzante (mi sono autocensurato, usando quellaggettivo). A caricare alla colonnina – h24 e 7/7 – sono quasi sempre vetture, sponsorizzate a caratteri cubitali, di una nota casa francese che ha la concessionaria a 200 mt. dal supermercato 😬

  13. Anche a me capita spesso di trovare Tesla a ricaricare “gratis” alla colonnina Lidl e spesso ci stanno per ore … non solo loro per la verità. Io cerco, quando la trovo libera, di caricare mentre faccio la spesa … il più lentamente possibile, ma in genere non riesco a superare la mezz’ora, un’ora al massimo, è comunque un vantaggio … e poi via, mi pare più corretto …

  14. Nel Centro Commerciale dove caricavo (2020 e 2021), allora con ricarica gratuita, il massimo tempo di ricarica dichiarato da apposite etichette autoadesive era di due ore (ci sono ristoranti, bar, gelaterie, giochi per bambini e pizzerie, ecc…, quindi un tempo consono). Se si stava di più, comunque, inizialmente non accadeva nulla. Naturalmente, il “gratis” non fa schifo a nessuno, in particolare a chi ha parecchio denaro, e mi è capitato varie volte di caricare (8 prese in 4 colonnine), con la mia Octavia “circondata” da 7 Tesla: 3 Model S e 4 Model 3 (ho già postato in passato qui il link ad una foto che documenta la mia Octavia in mezzo alle Tesla). Un paio erano di dipendenti o responsabili del Centro Commerciale, perché erano lì quasi tutti i giorni e ci stavano almeno 8 ore, anche a carica terminata da un po’.
    Evidentemente, qualcuno se ne lamentò, perché verso metà 2021 ha iniziato a passare un addetto (della sicurezza interna), a controllare il tempo indicato dagli stalli. Se superava le due ore, metteva sotto il tergicristalli un biglietto che ricordava che la ricarica era a favore dei clienti e che non si potevano superare le due ore, invitando a non farlo ulteriormente o avrebbero preso dei, non meglio identificati, provvedimenti.
    Encomiabile comportamento, attuato, però, all’italiana.
    Mi è capitato una volta di superare le due ore (2:07, inutile nascondersi dietro ad un dito: quando facevo la spesa, facevo la spesa e non caricavo, perché in 15 minuti io posso caricare il necessario per uscire dal Centro Commerciale o poco più, e ci mettevo quasi più tempo ad “attaccare” e “staccare” l’auto che a fare la spesa, e quindi tornavo successivamente, portata la spesa a casa, per fare le due ore concesse) e di trovarmi il bigliettino. Nulla da eccepire, erano 7 minuti di più, se di fianco a me non ci fossero state le due Tesla MS e M3, più una VW ID.4 (anche quella sempre presente, altro lavoratore del Centro) che erano già in sosta quando ero arrivato ed erano ancora in sosta (una dalle 8:30 del mattino facendo due calcoli, le altre dalle 9, ed io ricarico nel pomeriggio) quando me ne sono andato, un misto di avvilito ed arrabbiato, col mio bigliettino in tasca.
    Della serie: la legge è uguale per tutti, ma per qualcuno è “più uguale”.
    Da quando le hanno messe a pagamento, stalli svuotati: difficilmente carico con più di un’auto oltre la mia: https://www.flickr.com/photos/140815723@N06/52414488192/in/photostream/ .
    Ieri, stranamente, eravamo in 4: la “solita” Tesla Model S, la mia, un’Audi Q4 Sportback e-tron (nuova di pacca, come mi ha detto il proprietario: ritirata al mattino) ed una 500 elettrica: https://www.flickr.com/photos/140815723@N06/52426154198/in/dateposted/ fatto più unico che raro. Infatti, dal 1° marzo del 2022, giorno dal quale gli stalli di ricarica sono diventati a pagamento, sono diventati come il deserto: https://www.flickr.com/photos/140815723@N06/51954863358/in/dateposted/ .
    Io ho ripreso a frequentarli solo ora, dopo gli ultimi aumenti, perché è diventato più conveniente che a casa, ed è comodissimo andare a caricare a “colpo sicuro”. Finché durerà: chi ha il fotovoltaico a casa ricaricherà ancora a casa, quelli a cui scadranno gli attuali contratti a prezzo bloccato, si riverseranno nuovamente qui e diventerà di nuovo dura competere per una presa. Speriamo che, nel frattempo, il mondo rinsavisca.

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    Dati riepilogativi vita auto (02/12/20-14/10/22)
    Giorni di utilizzo: 681
    Viaggi totali: 865
    Km totali: 14640
    Km a ZeroEm.: 12275 (84%)
    Cons. WLTP: 111,08 Km/l (2022: 181,55)
    Cons. a ZeroEm: 15,1 kWh/100Km (2022: 13,12)
    Cons. comb. equiv.: 20,67 kWh/100Km (2022: 16,78)
    Cons. comb. equiv.: 43,05 Km/l (2022: 53,05)
    Emiss. di CO2: 21,43 g/Km (2022: 13,11)
    CO2 recuperata: 1,74 Tonnellate (-45%)
    Aut. med. vita: 61,4 Km (69,5 car.100%) (2022: 71,81)

    • Infatti, in parte sono contento che stiano diventando a pagamento o vengano staccate come è successo in un Iper a Milano o li lasciano guaste in alcuni Lidl, in parte no perché per qualche scroccone ci rimettono tutti.
      Ad esempio alcuni Decathlon ti rilasciano la tessera per max 2 ore in cambio di un documento, altri attività di danno la possibilità di ricaricare 1 o 2 ore gratis dopodiché quando ritiri l’auto è hai superato il tempo devi pagare tariffe stabilite, altrimenti non staccano il cavo.
      Io sono dell’idea che se è difficile convivere con gente che non ha un minimo di umiltà, li mettessero tutte a pagamento così non ci sarebbe questo caos.

  15. Soluzione: ricarica avviabile con tessera che si ottiene previa registrazione. La ricarica viene addebitata (tramite CC comunicata in fase di registrazione) ad un costo fisso di X€ e non può durare più di 2 ore (dopo il quale scatta comunque addebito orario), salvo che si faccia una spesa superiore a X€, in cassa viene marcata come “da non addebitare” onde evitare che qualcuno compri una shopper per avere 10€ di ricarica. Oppure: come nei supermercati con pagamento autonomo che prevedono un varco che si apre leggendo un barcode presente sullo scontrino, al momento dello sgancio gli faccio leggere il barcode e nel caso io abbia fatto una spesa superiore al minimo concordato, è gratuita, diversamente mi addebita la ricarica.
    Il barcode sarebbe da stampare solo ai clienti con tessera che si sono registrati per questo servizio (altrimenti io chiedo a chiunque sia nel parcheggio di prestarmi lo scontrino un attimo…)

    Le soluzioni, volendo, si trovano: manca la volontà, con il risultato che il supermercato sostiene costi assolutamente inutili e anzichè fare un regalo ai proprio clienti affezionati crea solo un giustificato malumore.
    Il fatto che sia una Tesla piuttosto che una Dacia non cambia che sia un comportamento da egoisti maleducati, benchè non illegale e tollerato da chi subisce il danno (il supermercato stesso).

    • Pubblicare la targa di qualcuno che commette un illecito è a sua volta un illecito in quanto la targa permette di risalire al proprietario e quindi si viola la sua privacy. Questo a tutela di quei pochi casi, ma esistenti, di qualcuno che sta commettendo un illecito per cause di forza maggiore o emergenza e in questo modo verrebbe messo alla gogna senza possibilità di difesa.

  16. La Lidl con i suoi soldi ci fa quello che vuole. Non esiste un “diritto” da parte dei clienti alla ricerica gratuita. Certo però che il loro intento è di attirare clientela, non indispettirla. Io contatterei il servizio clienti Lidl, e per conoscenza il direttore di quel negozio, dicendo che mi sento preso in giro e che andrò a far spesa altrove. La singola segnalazione non serve a nulla, ma se in tanti segnalassimo…

  17. Ad un supermercato Lidl di Novara accadeva la stessa cosa, colonnina sempre occupata anche di notte da chi pensava di parcheggiare nel proprio box. Da qualche mese a questa parte hanno risolto staccando l’alimentazione della colonnina dopo tre quarti d’ora di giorno e spegnendola durante la notte. A mali estremi, estremi rimedi.

  18. Io personalmente, compro da Lidl e ricarico 🙂
    Vi faccio notare che a Bergamo 2 Lidl aperti nel 2021 hanno le colonnine SPENTE da mesi 🙁

    • Milano lidl viale Monza una colonnina guasta da un anno, chiamata lidl Italia, avvisato direttore da me e altri. Risposta “hanno chiamato e aspettano”!! Non c’è interesse è solo uno specchietto “green” per i clienti e la loro pubblicità.

  19. Che dire a questo nobile signore? Congratisulazioni!

    La ricarica a tempo potrebbe essere migliorativa, ma poi c’è chi ritornerebbe tutte le ore a staccare e riattaccare la carica.

    E se invece nello scontrino della spesa venisse stampato un QR code che ti esonera dal pagamento di un’ora di ricarica rispetto all’orario di emissione dello scontrino?
    In modo che sia di fatto gratuita per i clienti ma a pagamento per tutti gli altri

  20. Poi alla fine scopriranno che è il figlio del padrone del Lidl che come noto fa quello che vuole quando vuole.

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