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La notte è troppo piccola per ricaricare

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La notte è troppo piccola per ricaricare. Nel senso di occupazione notturna delle colonnine, esente da costi di occupazione solo dalla 23 alle 7, dice Alessandro. Vaielettrico risponde. Ricordiamo di inviare i quesiti a info@vaielettrico.it .

La notte è troppo piccolaLa notte è troppo piccola, perché la tariffa di occupazione va solo dalle 23 alle 7?

“Porto all’ attenzione una problematica centrale nella diffusione della mobilità elettrica: le tariffe di occupazione delle colonnine. Per chi non ha la possibilità di ricaricare a casa, la maggioranza degli italiani incluso me, la ricarica pubblica in AC è un riferimento. Sulla carta è semplice: ho una colonnina AC a 7/8 min da casa, quando ho bisogno di caricare, tornando da lavoro la collego e la mattina dopo la riprendo carica. Purtroppo le tariffe di occupazione considerano “notte” solo dalle 23 alle 7. Prendendo l’auto alle 8:30 dovrei pagare, OGNI VOLTA, 1h e mezzo di tariffa di occupazione a costi molto elevati. Enel X Way, per esempio, prevede sulle AC 9cent al minuto, che sarebbero circa 8€ in più ogni sessione! Peggio ancora se non avessi una colonnina vicino casa e dovessi caricare l’auto mentre sono in ufficio. Parcheggiandola alle 9 con il 20% per caricare all’80% e mantenere in salute la batteria, ad una AC 11kW basterebbero poco più di 3h per caricare la mia Megane. Che, peraltro, accetterebbe anche 22kW.

Non si vive in funzione dell’auto e della ricarica…

Dopo queste tre ore, considerando che esco verso le 19, dovrei pagare ogni volta 7 ore di tariffa di stazionamento (diciamo 6, in genere i primi 60 minuti non te li fanno pagare). Costo: 32€. Più della ricarica stessa, praticamente. Pura FOLLIA. E, vi prego, non venitemi a dire cose tipo “puoi staccarla in pausa pranzo”: uno non vive in funzione dell’auto. Ma aggiungo un altro esempio in cui le tariffe di stazionamento rendono IMPOSSIBILE un utilizzo pratico dell’auto: la “gita fuori porta in giornata”. Un Milano-Mantova oppure un Milano-generica località sciistica nel nord: 200km all’andata e 200 al ritorno. In tutte le località ci sono ormai colonnine AC, dove parcheggi l’auto per la giornata e riparti con il pieno. Senza stare ad aggiungere 30 min. di ricarica rapida ad un HPC, che costa pure di più. Già faccio 400km in macchina, vorrei utilizzare il tempo per godermi il luogo dove vado, non qualche HPC sperduto. Peccato che, arrivando alle 10 e ripartendo alle 19, dovrei anche qui pagare ore di salatissima tariffa di occupazione.

La notte è troppo piccola
(Immagine tratta dal sito di WeCharge).

Ci sarebbe la soluzione di WeCharge, ma le tariffe poi…

A me sembra che i vari MSP siano gestiti da gente che l’auto elettrica non ce l’ha o non la utilizza veramente, o che semplicemente ha il suo bel garage privato. Ma finché non si pensa al vero utente finale, quello che non ha la wall-box a casa, non si riuscirà mai a rendere appetibile la mobilità elettrica! Unico spiraglio di luce che ho trovato è il servizio di ricarica del gruppo Volkswagen, WeCharge/Elli, che permette di iscriversi anche se si ha un’auto di un brand diverso. È L’UNICO che ha delle tariffe di occupazione sensate. Intanto dalle 21 alle 9 non si applica NESSUNA tariffa di sosta. Poi anche durante il giorno hai tre ore di comporto dopo la fine della carica prima che scattino le tariffe di occupazione, e anche le tariffe stesse sono più ragionevoli: 5 cent al minuto. Purtroppo il costo a kWh di questo servizio è maggiore dei vari abbonamenti BeCharge etc.. Trovo assurdo che NESSUN altro provider adotti un modello simile.

la notte è troppo piccola
La presentazione di City Plug, il progetto di a2a per la ricarica lenta in città.

Servono molte più colonnine in AC, ma meno potenti

In generale, ritengo che si debba puntare su un approccio diverso per le colonnine AC: molte di più, ma meno potenti (7,4kW). Ed ELIMINANDO DEL TUTTO le tariffe di occupazione. Un pò come sta facendo A2A con le CityPlug. Purtroppo il dover “spostare” la macchina spesso non si incastra bene con la vita reale, al di là dei “furbetti”.
Io, come tanti Italiani, utilizzo molto l’auto nel weekend. Tipicamente la Domenica sera rientro in città con la batteria scarica, la attacco ad una colonnina AC per caricarla la notte, ma poi il Lunedì lavoro da casa in “smart working”. Quindi semplicemente non mi serve la macchina. Mi potrebbe servire nuovamente il Martedì. Oggi quello che devo fare è uscire di casa apposta, staccare la macchina e cercare un parcheggio, per non pagare le tariffe di occupazione. Io lo faccio perché sono appassionato e mi piace l’auto elettrica. Non so quanto il buttare del tempo per stare appresso all’auto sia accettabile dalla maggioranza della popolazione.

La notte è troppo piccolaLa notte è troppo piccola, ecco che cosa serve

Alcune auto hanno l’opzione di ridurre la potenza di ricarica in AC per “aggirare” questo problema, la Megane no, carica sempre al massimo. Purtroppo però queste funzioni spesso non sono regolabili di fino: per esempio la ID.3 ha solo una opzione ON/OFF “riduci potenza carica AC”. Non permettono comunque di andare sotto una certa soglia di potenza, spesso non sono controllabili dalle app, e comunque sono dei “workaround” al problema. Quindi in breve serve:
Allungare della fascia notturna in cui non si applicano le tariffe fino almeno alle 9
Aumento del tempo di comporto dopo che è finita la ricarica (3h sono adeguate)
Ridurre tariffe di occupazione AC a 5 cent al minuto o meno
Iniziare a installare colonnine AC a 7,4kW SENZA tariffe di occupazione.
Spero questo commento sia utile a creare un dibattito e ad apportare piccoli cambiamenti per rendere la mobilità elettrica adatta a molte più persone“. Alessandro

Risposta. Siamo pienamente d’accordo sulla premessa: non si vive in funzione dell’auto e della ricarica. È vero anche, però, che chi gestisce una colonnina punta ad averla sempre occupata da clienti che ricaricano, per far quadrare conti che al momento non sempre tornano. Comunque: Alessandro fa proposte precise, lasciamo che siano clienti e operatori a dire quanto siano praticabili.

  • È questa la soluzione definitiva per chi parcheggia in strada? Guarda il VIDEO di Paolo Mariano

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64 COMMENTI

  1. STA COSA DELL’OCCUPAZIONE DELLO STALLO STA UN POCHETTINO SULLE PALLINE EHH?
    Anche a me girano considerato che arrivo a Gardaland e parcheggio. Metto in ricarica e… finita la ricarica devi uscire dal parco per staccare la presa e riparcheggiare l’auto.
    Dunque… avete provato a parcheggiare l’auto a Gardaland alle tre del pomeriggio? tipo vi mando una panoramica e vi tocca schiaffarla a 2 kilometri di distanza anche se eravate arrivati alle 10 del mattino e avevate parcheggiato di fronte all’entrata.
    Dunque sta cosa di liberare lo spazio è pressocché na rottura di scatole enorme o almeno insensata soprattutto se uno è a lavorare oppure è a casa a dormire.
    In qualche modo la si deve risolvere perché altrimenti “NO BUONO”
    Io ho pagato a enel x 1.90 … ma che vadano ……………
    ……..
    poi mi immagino quelli sfortunati senza wallbox in condominio e pure con i parcheggi pieni delle zone sovrappopolate.
    Dubito che a Roma gli freghi qualcosa di sta situazione.
    … sono concentrati sulle targhe ai monopattini e sulla transizione dieselogica.

  2. Visto che il concetto di “fabbrica della ricarica” non è così campato per aria? 😉 si può farla grande, si può farla piccola, ma quella è una delle direzioni davvero percorribili con cui prendere diversi piccioni con la stessa fava. 😇

  3. Ormai l’utente medio dell’auto elettrica è una macchietta. In pratica vive al servizio della tecnologia, non viceversa, con gran rumore di unghie sui vetri per difendere una tecnologia già morta, viste le batterie in arrivo tra due anni e soprattutto l’idrogeno. Quattro quintali di batterie su una Megane per manco fare un Milano – Firenze senza la solita barzelletta “eh però ho pranzati nn autostrada e ho visto YouTube in auto con il clima acceso”.

    • ma macchietta sarai tu!
      non ti piace l’elettrico? non guidarlo!
      hai soluzioni concrete e concretamente risolutive per il cambiamento climatico? siamo tutt’orecchi!

      fatti, non insulti, grazie!

      • Sicuramente non con l’auto elettrica, visto che il traffico auto contribuisce allo 0,05% al “disastro climatico”. Ma ovviamente conviene colpire Pantalone.

        • Ti dimentichi che mentre passeggi per la città hai le auto tradizionali che scaricano i loro gas di scarico a circa 3 metri dal tuo naso… e da 1, 5 dai bambini… e poi… e come la mettiamo con gli euro 7 ultramoderni (targati GL…) che ormai sono ad impatto zero, ma che in accelerazione sbuffano nuvolette nere?

  4. Discussione interessante.
    Mi permetto di segnalare che l’ora di comporto alla fine della ricarica vale anche per il periodo notturno 23-7. Quindi di fatto l’addebito inizia alle 8 e fino a tale orario non si paga nulla per la sosta extra.

  5. Non trovo corretto dare dell’egoista ad Alessandro in quanto i problemi segnalati sono reali. Io stesso ho la disponibilità di colonnine sul parcheggio della z.i. in cui lavoro a 100m dall’azienda ma per me sono inutilizzabili a meno che non accetti di pagare più di sosta che di ricarica. Questo perché lavoro a turni, faccio 8h filate e non posso uscire a spostare l’auto al bisogno. Chi acquisterebbe un’elettrica se questa fosse l’opzione principale di ricarica? Nessuno.
    Una visione intelligente sarebbe quella di installare colonnine AC da 3kW sulle z.i. e residenziali, da 11 o 22kW nei parcheggi di ristoranti e centri commerciali o supermercati, DC solo nelle vie di transito principali e Autostrade.

  6. Questo dibattito è uno dei più interessati letti finora su Vaielettrico.
    Ci sono tanti pareri, molti variegati e tanto diversi tra loro.
    Questo ci fa capire come le esigenze sono molto personali e ovviamente uno trova la sua soluzione.

    Sicuramente con il tempo, o meglio con gli sviluppi della tecnologia, avremo auto con batterie più capienti e tempi di ricarica più rapidi.
    In pratica potranno “fare il pieno” al “distributore elettrico” (vedi colonnine fast), poco prima di tornare a casa. Un po come si fa adesso con la benzina. Forse con una decina di minuti in più…
    Ai tempi del boom del GPL si facevano delle file lunghe anche ore per mettere il Gas…poi la cosa nel tempo si è normalizzata…

    L’altra alternativa è avere tutti i parcheggi in strada dotati di una presa AC a bassa potenza per ricariche giornaliere o notturne.
    Basterebbe 3kw, come una presa domestica.
    Ovviamente va costruita una nuova importante infrastruttura di rete elettrica. Non ci si può attaccare ai lampioni come qualcuno pensa, i cavi e le potenze impegnate non sarebbero sufficienti.
    I lampioni consumano intorno ai 100watt e non hanno cavi adatti a trasportare i Kw…

    Insomma vedremo con il tempo come la società italiana potrà evolversi verso l’elettrico.
    Ci vorrà però ancora tanto tempo, forse più dei tempi stimati dai burocrati della UE.

    • Non sono alternativi, devono essere complementari.
      Ci vogliono colonnine HPC su autostrade e principali vie di scorrimento per fare rabbocchi veloci durante i viaggi lunghi. E ci vogliono colonnine lente anche solo 3kW in strada e nei grandi parcheggi cittadini, AC da 22kW nei centri commerciali, vicino a ristoranti e palestre o centri sportivi, campi da calcio, piscine. Una volta fatto il pieno, chi non fa viaggi lunghi potrebbe attaccare la macchina una notte a settimana o anche meno.

    • Quindi secondo te un lampione ha uba lampada da 100 W come una normale lampadina di un lampadario di casa?
      Forse gli ultimi moderni a LED si avvicinano a quella potenza ma il 99% degli impianti d’illuminazione italiani sono stati realizzati quabdo le lampade a LED non si sapeva neanche cosa fossero e perciò, anche se ora fossero stati aggiornati momtandogli lampade a LED i cavi che li servono sono rimasti ampussimamente sovradimensionati….
      Ed anche dove servisse la sostituzione del cavo generale per aumentarne la sezione si fa con una spesa (sia a livello economico che di tempo necessario per l’intervento) irrisoria rispetto al andare a creare una nuova rete di distribuzione capillare…
      Perché il grosso dei lavori in questo caso è lo scavo becessario per posare i tubi in cui questa rete deve correre ed in questo caso te lo trovi già fatto. Qui al peggio, solo dove xi sarà bisogno, c’è solo da sostituire un cavo in una rete già fatta sia a livello di tubi di distribuzione che di cabine… cioè il 90% del lavoro te lo trovi già fatto

      • ero rimasto che di mestiere ti occupavi di macchine utensili..
        ora sei pure installatore di lampioni?
        lo fai nel tempo libero? 😁
        “ora fossero stati aggiornati momtandogli lampade a LED i cavi che li servono sono rimasti ampussimamente sovradimensionati….”
        sovradimensionati forse per i led, ma per caricare auto?
        poi, ogni quanti mt c’è un lampione? mettiamo prolunghe sui marciapiedi per agevolare i pedoni?
        soluzioni un tanto al braccio offresi.. 🤣

        PS: spero che non sia lo stesso modo che utilizzi al lavoro 🤷‍♂️

      • Attenzione: i lampioni stradali da decenni utilizzano lampade a scarica di gas meno efficienti delle lampade a LED ma comunque molto più efficienti delle lampadine ad incandescenza che eravamo abituati ad usare in casa. Per esempio, una tipica lampada a vapori di sodio ad alta pressione da 150W produce 14500 lumen. Magari possono essere sostituite da LED che assorbono 80 W ma se i cavi sono dimensionati su queste potenze, non c’è grande margine.

        Credo però rimanga valido il discorso della sostituzione dei cavi con altri di sezione maggiore ad un costo non eccessivo.

  7. Personalmente ho dovuto evitare alcune ricariche notturne in vacanza proprio perché non volevo andare a spostare l’auto alle 7 di mattina. Non ci metterei la mano sul fuoco, ma credo che l’ora di extra parcheggio parta comunque dalle 7, quindi in realtà l’auto va spostata entro le 8 per non pagare nulla. Ricordo però che oltre alla tariffa di sosta applicata dall’msp, per il cds comunque l’auto non può stare oltre un’ora, quindi si sarebbe passibili di multa per divieto di sosta.
    A mio avviso chi non può caricare a casa ha la paura di non fare in tempo e pertanto predilige le auto con caricatore da 22kW che però è molto più simile ad una fast che una ricarica lenta. Gli ambiti di utilizzo ideali sarebbero quelli del supermercato, palestra, cinema, ristoranti (luoghi che purtroppo non hanno ancora quasi mai le colonnine). Questo permetterebbe brevi e frequenti rabbocchi piuttosto che una carica completa ogni tot notti. Personalmente ringrazio il mio caricatore monofase da 7.4kW che mi ha permesso in vacanza di non avere l’ansia di dover spostare l’auto (il resto delle volte carico a casa). Mi sono procurato anche un cavo tipo 3A che è presente in molte colonnine enelx e permette la ricarica a 10A, circa 2.3kW. È una presa altamente inutilizzata pertanto la sosta lunga non da solitamente fastidio a nessuno. Se torni a casa alle 19 e lasci l’auto andandola a prendere la mattina successiva alle 9 avrai caricato almeno 30kWh sufficienti per percorrere 200km in ambito urbano

  8. Ottimo commento! Questa è la cosa che serve. Dotare tutti o quasi i parcheggi con una presa di corrente a pagamento (anche 3kw va benissimo). Se ogni volta che parcheggi puoi ricaricare sparisce quasi del tutto l’esigenza di colonnine veloci, salvo per viaggi lunghi e li’ basta dotare tutti gli autogrill con ricariche ultratapide (100+ kw). Le colonnine disseminate in città da medua velocità (11-22kw) sono solo uno spreco.

  9. Direi che tutto l’articolo lascia trasparire un certo menefreghismo. Mettò in carica l’auto, ma il fine è trovare un parcheggio alla faccia di chi fatica a trovare un parcheggio e di chi dopo le 3 ore sufficienti s caricare l’auto potrebbero avere bisogno della colonnina occupata come parcheggio per caricare la propria auto. Chi scrive dice di arrivare alle 19 alle 22 l’auto è carica.

    • Concordo….
      Senza la tariffa indica, sicuramente ci sarebbe tanta gente che lascerebbe l’auto parcheggiata fino al prossimo utilizzo, che sia qualche ora o qualche giorno.

  10. Scusate ma per quanto mi riguarda io trovo assurdo che dalle 23.00 alle 07.00 non venga applicata nessuna tassa di occupazione! Ma provate a pensare e se ci fossero due o tre auto che hanno bisogno di ricaricare? Ma la colonnina è occupata da un auto che ha già terminato la ricarica, ma per comodità o pigrizia non verrà spostata fino alle 07.00 della mattina ben che vada. Non è corretto, non c’è senso civico. Grazie.

        • Come è successo com la diffusione delle auto termiche con l’aumento dei clienti aumenterà amche l’offerta, cioè il numero di prese pubbliche e/o private a disposizione….
          Oppure pensi che quando le auto termiche circolanti erano poche migliaia già c’erano tutti i distributori di carburante attuali??

          Le colonnine si diffonderà non man mano che ce ne sarà bisogno come sempre è avvenuto per qualsiasi cosa.
          Ed il tempo per diffondersi ce n’è quabto uno n’è vuole perché serve qualche decennio per il totale ricambio del parco auto circolante…
          Se anche da oggi si vedessero solo ed esclusivamente auto elettriche (e sappiamo bene quabto siamo lontani da questo obbiettivo) non vuol dire che domani avremo in strada solo auto elettriche .. se fai la semplice divisione fra il nunero di auto in circolazione ed il numero di nuove immatricolazioni annuali (di auto in generale, non di solo le elettriche) viebeun numero xge supera 20… cioè nella migliore delle ipotesi, che è lontanissima dalla situazione reale odierna, al massimo meno del 5% all’anno di veicoli verrà sostituito con auto elettriche
          Considerando che nell’ultimo anno le colonnine pubbliche sono praticamente raddoppiate non vedo un probkema reale di tempi per avere sempre una rete di ricarica adeguata all’esigenza del momento (sempre se si avrà la volontà di farle, o di farle fare senza mettere bastoni fra le ruote, le cose ovviamente.. )

      • Ed infatti dalle 23 alle 7 del mattino mi pare una cosa ragionevole. Anche perché, in quella fascia, di regola non si paga la sosta nemmeno nelle strisce blu.

        Sul fatto, invece, di poter scegliere ricaricare ad una potenza/velocità ridotta rispetto a quella erogabile dalla colonnina per trasformare il rifornimento in una sosta prolungata, ho serissime perplessità che sia un modello accettabile per il gestore che fa pagare l’energia erogata piuttosto che una tariffa a tempo per occupazione, posto che si troverebbe le colonnine tutte occupate a fronte di una resa oraria minima.

        A chi vuole fare passare questa furbata come una buona idea, propongo di andare da un qualsiasi benzinaio e di fare il pieno dopo aver ridotto il diametro dell’imbocco del serbatoio a 2 millimetri, in modo che, durante le operazioni di rifornimento, sia agevolmente possibile andare al cinema, in palestra ed al supermercato. Prego anche di fornire un video della reazione del benzinaio.

        Suvvia, il tempo è denaro indipendentemente dal tipo di auto che va a rifornirsi.

    • Invece e’ corretto, si mette la vettura in carica mennekes per qualche ora, e si trova piena la batteria la mattina. Così si fa nella vincente Cina.

  11. La casalinga di Voghera non ci ha capito nulla..troppe complicazioni,troppi termini in gergo tecnico sconosciuti ai più e soprattutto,ma Nun se fa prima ad andare dal benzinaio?boh sarà

    • Guarda mia moglie è esattamente il prototipo della casalinga di Voghera e da quando guida l’elettrica non vuole più prendere la seconda auto diesel col cambio manuale. Siccome a casa abbiamo il fotovoltaico che può ricaricare gratis solo se usato con cognizione di causa ho risolto così: “tu ogni volta che c’è il sole metti in carica la macchina, anche se non serve”. Wallbox impostata a 3kW e auto limitata all’80% max.
      Per le trasferte navigatore e card rfid per attivare le FreetoX. Dopo provato una volta diventa normale

  12. Caro Alessandro ho già risolto il tuo quesito in un post precedente. Partendo da 2 premesse:
    – tutto ciò che non è illegale è legale
    – non è giusto che una Megane sia obbligata a caricare a 22 kW in AC mentre altre auto consentono di impostare la velocità di ricarica (per non parlare delle tante plugin che ricaricano a 3 kW)
    – tranne a2a e pochi altri, quasi nessuno oggi penalizza economicamente le auto che ricaricano più lentamente (in futuro questo potrebbe cambiare!)

    Dunque, come ne usciamo? Facilissimo. Procurati cavi di ricarica che supportano diverse potenze di ricarica. Se tu infatti acquisti un cavo per la ricarica in AC che supporta max 3Kw, anche se l’auto e la colonnina vanno fino a 22 kW, la ricarica avverrà a 3 kW. Questo perché la colonnina “legge” la capacità massima di cavo e auto e si adegua (lo prevede lo standard di ricarica e non è una feature opzionale). Quindi procurati cavi che supportano potenze di ricarica differente (li trovi online) e vivi sereno, in poco tempo imparerai a mente a fare i calcoli per scegliere il cavo giusto la sera in città o quando sei in montagna.

    • “tutto ciò che non è illegale è legale” parole che denotano senso civico 0, altro non serve aggiungere se non che il 99% delle leggi servono ad obbligare chi perl’appunto non ha senso civico a fare ciò che è giusto…
      Per fare un semplice esempio non serve una legge per sapere che rubare non è corretto ma secondo l’Enzo pensiero” se non ci fosse sarebbe giusto che tutti rubassimo… perchè indubbiamente è conve iente per chiinqie prendere una cosa senza pagare nulla…

      • Caro Moreno, stai dicendo che le Tesla sono immorali perché offrono la possibilità di regolare la potenza di ricarica? La Porsche Taycan in AC ricarica a 11 kW e con batteria da 94 kWh la ricarica richiede 9 ore circa (è disponibile un upgrade a pagamento da 1800 euro che aumenta la velocità di ricarica in AC). Quindi moralmente è giusto che il signore che ha la Porsche possa mettere l’auto in ricarica e andare a dormire tranquillo, tanto al mattino l’auto è ancora lì a caricarsi. Chi non può permettersi la Taycan ma punta alla Megane fa il pieno in meno di 3 ore e quindi deve alzarsi di notte a levare l’auto. Il senso civico dei soldi, chi può e chi non può, se a te piace così …

        • Enzo ad essere immorale non è l’auto ma semmai chi la utilizza in modo immorale (come faresti tu con 0 rimorsi)….
          La possibilità di regolare la potenza di ricarica in A.C. c’è per regolare la ricarica domestica secobdo esigenza non per sfruttare le xolonnibe di ricarica come parcheggi….
          Sarebbe come dire che siccome le pompe di benzina hanno la pistole che permette di far uscire il carburante a filo non sarebbe immorale fare il pieno in quel modo per farlo durare 1 ora perché ti fa comodo dovendo aspettare la moglie e non volendo andarti a cercare un parcheggio….

          P.S. Non mettermi in bocca parole cge non ho mai detto! Quando ho detto che un possessore di Megane deve andare a spostare l’auto alle 2 o 3 di notte? “Le colonnibe in a.C. svolgono la loro funzione e servono appunto a chi serve una ricarica in 2-3 ore (e come tali vanno utilizzate, a parte la fascia notturna che 23-7 reputo corretta)” queste sono state le mie parole e mi sembrano scritte in italiano e comprensibili…

          • girala come vuoi, ma alla fine è vero, chi non ha la possibilità di regolare i valori in entrata se la piglia nel maranzuolo, di fatto una discriminazione. uno può sempre dire, prima di acquistare l’auto, scegli in base alle tue esigenze, ( fermo restando che acquistare una Megane al prezzo di una Model 3 a MIO avviso è molto dumb, ma vabbè…) ma non è questo il punto. SE è vero, che la maggior parte degli utilizzatori non ha un box e necessità di ricaricare di notte, allora vuole dire che chi fornisce il servizio, lo stà facendo male. Non è che questi vogliono occupare il parcheggio a sbafo, se carico a 22 e rientro alle 2 per lavoro, ti rendi conto che non posso scendere alle 7 per spostare vero? quindi in sintesi, se il servizio offerto è scadente, si trova il modo per renderlo meno scadente. ergo ENzo 1 Moreno 0

          • Kriss tu parli cone se io avessi detto che chi ha una Tesla è autorizzato a rallentare la velocità di ricarica a proprio piacimento secobdo i propri egoistici interessi quabdo io invece ho scritto l’esatto contrario.
            Che sua una Tesla o una Megano collegata con cavo che supporta solo 3 kW ricaricare a meno della mSsima potenza che permette la propria auto per quella colonnine è immorale e va proibito non incentivato!!!!! Ma a chi ha 0 senso civico questo discorso non entra proprio in testa!!!!
            Per gente come te ed Enzo conta solo ciò che conviene a se stesso e nulla cosa è giusto o no. È proprio l’opposto del senso civico che infatti dimostrate di non possedere

          • Moreno il gestore della colonnina ha certamente facoltà di applicare anche un costo al minuto oltre ad un costo al kWh. Se non lo fa è lecito approfittare del vantaggio. Ti ricordo che, per la cronaca, EnelX prevedevano che la sosta non si pagava fino alle 8 del mattino. Poi una mattina si sono svegliati, hanno cambiato idea, e hanno imposto come orario le 7. Se io non posso scollegare l’auto alle 7 ma alle 8 finisco per pagare di più a EnelX, quindi alla fine è solo un fatto economico. Domanda: come posso fare per non pagare quell’ora a EnelX che fino a poco fa non si pagava e ora si paga, fatto salvo che comunque prima delle 8 non c’è modo per me di staccare l’auto dalla colonnina? Il modo è caricare più lentamente, o impostando il tutto dall’auto o fisicamente tramite cavo. Non si capisce perché sarebbe immorale risparmiare 8 euro ad ogni sessione di ricarica notturna che EnelX ha introdotto da un giorno all’altro. Dopotutto il signore “ricco” che ha i soldi e che può dormire fino alle 8 del mattino non curandosi delle 8 euro in più a sessione sta facendo un’altra azione lecita. Sei tu che stai stabilendo arbitrariamente che obbligatoriamente tutte le persone devo svegliarsi alle 6 del mattino per staccare l’auto alle 7.

            Domanda: il giorno in cui EnelX dovesse proprio cancellare questa “agevolazione” notturna per cui a fine ricarica scatta subito la tariffa di occupazione suolo, dovremmo tutti alzarci di notte e scollegare subito l’auto per essere a posto col tuo codice etico e morale? Tanto per capire il pensiero logico di Moreno …

          • Enzo tu parlo sempre e solo do ciò che conviene all’individuo….
            Evidentemente ti sfugge proprio il senso del concetto di “senso covico” confermando ancora una volta in più che non lo possiedi….
            Senso civico vuol dire sapere come ci si comporta nel rispetto della comunità e non solo ed unicamente nel proprio esclusivo interesse personale….
            Che poi in questo caso una persona intelligente che ha bisogno di utilizzare spesso una colonnina pubblica dovrebbe anche riuscire a capire che se vuole una sempre maggiore diffusione di queste (come tutti vorremmo) deve fare in modo che siano anche economicamente remunerative per chi le deve istallare e gestire. E pretendere egoisticamente di tenere impegnate colonnine solo come parcheggio (fino a che non ci saranno parcheggi con ricarica se sono un altra cosa…) senza in realtà prelevare alcunché è tutto il.contrario di permettere
            Una diffusione delle stesse perché se tu la blocchi impedendo a chi la gestisce il.suo ritorno economico impedisco a questo di avere voglia e modo di istallarne altre… non mi sembra tanto difficile come cosa da capire…
            E se Enelx o chi ler loro introducessero una tariffa a tempo tu e quelli come te griderebbero subito allo scandalo perché è discriminatorio riguardo a quelli che sono costretti a ricaricare lentamente perché l’auto non glielo permette… Questa è la pura e cruda verità… siete solo degli ipocriti che guardate esclusivamente il.vosrro tornaconto personale e per farlo siete disposti ad accampare qualsiasi scusa vi viene in mente…

            P.S. fino a 2 anni da anche io, come penso chiunque al mondo, facevo rifornimento al distributore di carburante e mai mi è capitato che mi facessero pagare una quota in base al tempo impiegato per il rifornimento ma ho sempre e solo pagato per quanto prelevato a prescindere da quanto impiegato. Quindi secondo te sarebbe mio diritto andare al distributore e rifornirmi goccia a goccia se questo mi fa comodo??? Facciamo così: dimmi dove ti rifornisce tu così mi faccio prestare una termica ti aspetto lì mettendomi davanti a te al primo rifornimento che vai a fare…. poi rifornisce secondo le tue teorie e vediamo se ancora sei della stessa idea o se mi mandi a quel paese….
            Chi ragiona come te è solo un enorme egoista che pensa solo ed unicamente ai propri interessi fregandosene del rispetto per il prossimo….

    • Enzo: “tutto ciò che non è illegale è legale”

      Questo, nella sostanza, è lo spirito della legislazione inglese (“Common Law”) e americana: è illegale esclusivamente ciò che è GIA’ stato dichiarato tale.

      Qui da noi, il pensiero e le regole discendono lungo i secoli dal diritto romano (“Codex Iuris Civilis”) e lo spirito è esattamente opposto: se non c’è una norma che esplicitamente autorizza qualcosa, quel qualcosa è illegale.

      Per questo, pragmaticamente, chi vuole fare innovazione va a Londra, o a San Francisco, non in Vaticano.

  13. Dopo anni passati a leggere l’importanza della ricarica veloce ,per soddisfare chi prende l’auto elettrica nonostante le condizioni di utilizzo siano meno compatibili di chi ,come in media,invece percorre brevi percorsi e sfrutta il tempo dell’auto in sosta per rabboccare esclusivamente da impianti pubblici,magari sotto casa o vicino al lavoro….Fino ad oggi ho sempre avuto solo Leaf ,con la sua carica in monofase a 6,6 kW e ormai ho una batteria da 62 kww, che riempo con un rabbocco di poco più di 50 ,ma comunque tra rallentamento finale dopo il 95% e un ora ulteriore di “bonus” ,nonostante la mia alta percorrenza mi porta a frequenti cariche notturne,solo una volta o forse due ,in 5 anni ho sforato di un oretta l’arrivo.
    Per questo la mia auto è ideale ,invece molti ne hanno parlato sempre come fosse un limite,quindi sono contento per la prima volta di spiegare come la scelta Nissan fatta fin’ora,per me è sempre stata l’ideale.

  14. A parte che l’autore della lamentela parte da un presupposto sbagliato in quanto sono circa il 35-40% della popolazione possessore di una auto a non avere box o posto privato e non la maggior parte. Poi queste lamentele sono sintomo di un egoismo nell’utilizzo della macchina elettrica. Non si vive in funzione della auto, ma l’utilizzo delle stazioni di ricarica come fossero parcheggi personali durante la notte è assolutamente sbagliato. Le colonnine servono per un rabbocco quando la si ha qualche ora comoda e non come posteggio durante lavoro o notte dato che gli stalli sono sempre pochi. Per le necessità che si evincono dal testo sembra che basterebbero 5 minuti ad un hpc ogni qualche giorno, come ha consigliato un altro lettore, per coprire agevolmente tutte le necessità di ricarica del lamentatore senza doversi lamentare del fatto di pagare il posteggio a macchina carica (come è giusto che sia)

    • Basta co sta novella del 35% degli italiani che non hanno il box auto: Io sto in una serie di villette a schiera tutte con garage però NESSUNO ci parcheggia perché garage lo è solo catastalmente, un’auto non ci entra.
      Quindi se nemmeno le villette a schiera di periferia permettono di poter utilizzare il wall-box a casa, quella percentuale va rivista in modo aderente alla realtà

      • Ma basta con questo vittimismo del non avere il box.
        Pensate che a chi possiede un box sia stato regalato? Vi ha obbligato qualcuno ad acquistare la casa senza il box auto ?

        • Case comprate poi di 30 anni fa che non potevano essere comprate perché nel 2023 cristian c. su un blog poi fa la morale.
          Ok, tutto molto sensato.
          E pure fuori tema…

      • Quindi la gente non ci parcheggia bei box perché troppo piccoli????
        E forse Cristo è morto di freddo vero?
        Mi chi vogliamo prendere in giro? Cone se non lo sapesse nessuno che il 90% dei garage comunicanti con casa che non vengono utiluzzati da garage è perché nottetempo non si sa come sono diventate tavernetta!!!!
        Evidentemente sono troppo piccoli per contenere un auto ma una taverna ci esce benissimo….

        Iniziamo ad utilizzare ke cose per quello che sono fatte evitando i soliti abusi all’italiana e vedi cone le auto parcheggiate in strada diminuiscono…

        Poi, in strada ci stanno anche tutte le seconde e terze auto di famiglia di chi ha un garage singolo ed anche queste non hanno bisogno di alcuna ricarica pubblica perché basta far “girare” il posto nel garage fra le varie auto (una notte si ricarica la prima auto e quella dopo la seconda… con un posto auto si possono ricaricare più auto in famiglia…)

        • Ma di cosa parli se non sai le cose come stanno?
          Comunque con queste premesse l’auto elettrica è solo un privilegio per pochi, soprattutto pensionati.
          Fatevene una ragione.

          P.s. maggio che si possa fare un dialogo costruttivo su questo sito.

          • tedeschini dai che non c’è bisogno di fare il bullo, ci potevi arrivare che è stato un problema causato dal correttore automatico.
            tra l’altro non si possono nemmeno correggere gli errori di battitura, con questo “efficientissimo” sistema di commenti.
            e comunque grazie per la risposta nel merito…

          • L’uso di Disqus per la gestione dei commenti non arriverà mai troppo tardi…

  15. Si dice sempre che l’auto va caricata quando è ferma.
    L’auto è ferma quando è “in parcheggio”.
    Quindi quello è il posto ed il momento in cui l’auto va caricata.
    Conseguenza: ogni posto auto (o quasi) va dotato di punto di ricarica lenta senza alcuna differenza fra auto in ricarica ed auto parcheggiata.
    Altrimenti l’auto elettrica rimarrà possibile solo per chi ha un garage privato.
    Non vedo alternative.

    • Condivido il pensiero. Infatti quando considero la mole di lavori comunque necessari per una rete di ricarica capillare, pur se a bassa potenza, mi convinco sempre più che la mobilità elettrica “di massa” non sia ancora realistica: per il momento rimane una soluzione per gli happy few che hanno un posto di ricarica privato e/o che hanno un animo da “pionieri” ed accettano qualche limitazione personale, pur di battere nuovi sentieri.

      • E’ esclusivamente un fatto di volontà politica.
        Se i lavori non iniziano mai il momento buono non arriverà mai.
        E’ ovvio che è necessario iniziare con programmi pilota che non devono restare però tali per decenni.
        Si inizi a mettere abbondanti colonnine in alcune zone, vie, parcheggi perennemente occupati e vediamo se un po’ alla volta il parco auto inizia a cambiare.
        Ovvio che se c’è una colonnina in un parcheggio nessuno è invogliato a provarci.

    • Ovviamente essendo tutti questi lavori a bassa intensità e con costi e tempi di cantieramento ed esecuzione ampiamente stimabili e prevedibili, potrebbero e dovrebbero essere pianificati lungo archi temporali di molti anni/decenni, così da non ridurre significativamente le funzionalità delle infrastrutture coinvolte, ed essere progetti che passano di amministrazione in amministrazione come in una staffetta a favore della comunità.

      Ah, poi però ci si sveglia e ci si accorge che siamo in Italia!

    • è esattamente quello che penso anch’io, la speranza che arrivi presto la soluzione (già operativa in diverse città e ho letto su questo sito anche di altre soluzioni che permetterebbero di avere tutti i parcheggi dotati di un punto di ricarica in AC)
      Questo toglierebbe poi anche l’impiccio del discorso “carico lento così parcheggio&ricarico senza pagare la sosta”, a quel punto se parcheggi sulle strisce blu paghi la tariffa di sosta indipendentemente dal fatto che tu stia ricaricando o meno.
      Gli stalli servirebbero solo per le ricariche più veloci.

  16. Ma queste considerazioni non potevi farle prima di comprare una auto elettrica? Io l’ho acquistata sapendo di usarla solo in città e per piccoli spostamenti, sapendo di poterla ricaricare in box e verificando la rete di eventuali punti di ricarica nella mia città/regione.

  17. Un ragionamento da perfetto “egoista” da auto elettrica: esistono delle regole e si rispettano. La fascia 23-7 è perfetta così, vuol dire che il signorino alle 7 la stacca e porta l’auto a casa, indi riparte alle 8 per il lavoro, come tutti i comuni mortali che hanno bisogno di ricaricare e non di un parcheggio privato in luogo pubblico, posto che non credo che questo capiti ogni giorno, altrimenti ha proprio sbagliato auto. Quanto mi mandano in bestia questi ragionamenti “non sono schiavo dell’auto”: cosa c’entra con una sua esigenza molto specifica? Se vuole fare rifornimento in 5 minuti come dal benzinaio ha proprio sbagliato tecnologia, torni al benzina e saranno tutti contenti. Altrimenti la porta alla colonnina tutti i giorni per mezz’ora o una volta a settimana di notte e fa il pieno, oppure esistono le fast e ultrafast per i viaggi o se ha fretta.

    • Calma e gesso, è stato esposto un punto di vista in modo civile, cerchiamo di mantenere lo stesso tono.

  18. Secondo me in futuro ci vorranno molte soluzioni sul tipo di quelle attuate da SME a Pordenone, nei grandi parcheggi, lunge le vie cittadine….
    Fermo restando che comunque le colonnine a 22kw in AC dovrebbero continuare ad esserci soprattutto per chi arriva in una città o località turistica, si ferma poco, magari solo a mangiare, una visita al museo o a teatro, e intanto può ricaricare senza fretta ma nemmeno troppo lentamente.

    Un consiglio al signore che pone le domande, visto che rientra domenica quasi scarico e lunedì non ha bisogno della macchina, forse gli conviene fermarsi giusto 5 minuti ad una HPC la domenica sera, tanto al lunedì la macchina non gli serve, quindi basta un poco per eventuali emergenze, e andare a caricare lento martedì sera.

  19. Secondo ne il lettore confonde il concetto di “colonnina di ricarica” con quello di “parcheggio con ricarica” che sfortunatamente in Italia ancora non abbiamo…
    Le colonnine in A.C.sono postazioni di rifornimento e non parcheggi e come tali vanno usate per lo stretto tempo necessario per la ricarica fatta alla massa potenza possibile dall’accoppiata auto-colonnina (ergo l’abbassare la potenza da impostazione auto per far durare di più la ricarica è un abuso che andrebbe punito).
    Le colonnibe in a.C. svolgono la loro funzione e servono appunto a chi serve una ricarica in 2-3 ore (e come tali vanno utilizzate, a parte la fascia notturna che 23-7 reputo corretta) e non a chi deve lasciare parcheggiata l’auto per 8 ore o più…
    Per rispondere alle esigenze di quest’ultimi servono i parcheggi dotati di ricarica con una potenza impegnata ben più bassa di 11 kW (3 kW sono già ottimi per questa esigenza) e tecnicamente sono fattibilissimi come in altre parti più “evolute” di noi, per esempio a Londra, hanno dimostrato. È questa soluzione che bisogna chiedere a gran voce ai nostri amministratori locali o, dove possibile, nei parcheggi dei luoghi di lavoro come servizio ai dipendenti….
    Nelle strade pubbliche basterebbe sfruttare la rete già esistente dell’illuminazione pubblica che ha già a disposiziobe tutta la potenza necessaria senza bisogno di complicati scavi (quindi con pochissimo lavoro da fare, basta dotare di presa ogni lampione per aver realizzato migliaia di parcheggi xon ricarica in ogni città…).

    • Anche a me pare che si voglia usare qui uno stallo di ricarica come un parcheggio. Questo è un “benefit temporaneo” dato dalla bassa percentuale di BEV circolanti. Ma a tendere, credo anche io che dovremo avere questi “parcheggi con ricarica” dove ogni stallo ha una presa, ma dove ci si può parcheggiare indistintamente anche senza ricaricare.
      Tutto a bassa potenza, anche soli 16A, giusto per rabboccare mentre l’auto è ferma. Queste, più le HPC sulle direttrici di viaggio (e anche poche in città per le ricariche veloci quando necessarie) e a tendere dovrebbero sparire le “AC veloci” da 11/22KW.
      E il tutto col plug&charge.

  20. Le considerazioni di Alessandro potrebbero essere condivisibili ma….
    1) le tariffe di occupazione hanno lo scopo di disincentivare il “solo” parcheggio nelle aree di ricarica. Si metta nei panni di chi vorrebbe caricare e trova la piazzola occupata dalla sua auto già carica…..
    2) già il fatto di ridurre la velocità di carica (possibile su alcune auto) è al limite del consentito per le ragioni di prima e in una fase come l’attuale di relativa carenza di punti di ricarica
    3) Alessandro espone motivi leciti ma purtroppo personali : gli orari cambiano da persona a persona. Accontentare tutti richiederebbe appunto azzerare/abbattere le tariffe di occupazione ma questo in Italia significa favorire soprattutto i “furbetti” citati anche da Alessandro

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