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La colonnina dei sogni c’è: una piccola grande storia italiana

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La colonnina dei sogni

La colonnina dei sogni c’è, funziona, eroga energia rinnovabile al 100% autoprodotta, ed è accessibile al pubblico. Dispone di due prese fast da 120 kW all’incredibile tariffa di 0,17 euro per kWh.

Circa 5 volte meno della più conveniente tariffa pay per use sul mercato dei tradizionali operatori della ricarica e circa un terzo di quella riservata ai teslari nei Supercharger italiani. E’ il risultato di una piccola grande storia di creatività e intraprendenza italiana, che coinvolge un manipolo di aziende piemontesi nate sull’onda della transizione green.

La conferma sul sito di Soland

La colonnina dei sogni
La colonnina dei sogni appena installata a Borgo d’Ale (VC). Eroga energia autoprodotta da fotovoltaico a 0,17 euro a kWh

La conferma della nostra anticipazione arriva direttamente dal sito della Soland Srl (qui) con tanto di foto. Il caricatore super fast di ABB è stato installato da pochi giorni, in aggiunta a quello in AC da 22 kW già attivo da oltre un anno, sempre alla tariffa di 0,17 euro. La  colonnina in  DC dispone di doppia presa CCS2 (per permetterne l’utilizzo contemporaneo da parte di due utenti) ed eroga una potenza massima di 120 kW.

L’impianto di ricarica è aperto a tutti gli utenti elettrici tramite la piattaforma  “THOR” per la gestione delle ricariche e dei pagamenti sviluppata dalla start up cuneese Smartbit. E fa parte del piccolo circuito di ricarica Semm by Iscat, nato dal centro di sviluppo sulla mobilità elettrica Iscat, uno spin off del Politecnico di Torino.

L’attivazione attraverso QRcode

E’ segnalato dall’aggregatore europeo NextCharge, ma non è attivabile attraverso la app dell’aggregatore. Si attiva invece attraverso il QRcode presente nella stazioni di ricarica (vedi foto a sinistra).

Anche la nuova colonnina in DC è alimentata con l’energia autoprodotta dall’impianto fotovoltaico realizzato da Soland sul tetto della sede di Borgo d’Ale a pochi metri dalla stazione di ricarica. Soland progetta e realizza pensiline fotovoltaiche e impianti fotovoltaici  privati, aziendali e utility scale.

Nell’annuncio comparso martedì sul sito si legge «in questo primo periodo, anche considerando la tipologia di zona ove è ubicata la colonnina (zona di passaggio, priva di aree di ristoro o servizi) SOLAND ha deciso di offrire la ricarica veloce DC al prezzo più che promozionale di 0,17 €/kWh, per migliorarne la condivisione al pubblico» mantenendo quindi «il medesimo prezzo promozionale della colonnina SOLAND AC già esistente, attiva dal 2022 e che rimarrà funzionante (garantendo quindi la possibilità di ricarica sia in DC che in AC)».

“Il nostro contributo all’e-mobility”

SOLAND vuole così «dare il proprio contributo allo sviluppo delle energie rinnovabili associate alla e-mobility, a dimostrazione che la transizione energetica ha raggiunto la propria sostenibilità».

Un bell’esempio di lungimiranza che viene “dal basso”, mentre i principali operatori italiani, a partire da Enel X e Be Charge, fanno a gara per escogitare astrusi piani tariffari, spesso finalizzati a  mascherare gli aumenti applicati al costo dell’energia.

Filmate una ricarica, mandateci il video

Lanciamo un appello a tutti i nostri lettori della zona: sostenete l’iniziativa, fate un salto a Borgo d’Ale per un pieno alla vostra auto elettrica e documentate in un filmato le vostra esperienza, che pubblicheremo nel nostro canale YouTube. 

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Apri commenti

26 COMMENTI

  1. Tutto bellissimo , ma perchè servono tutte queste benedette app per poter caricare ? possibilr che non accettino bancomat e carte ?

    • La piattaforma di THOR non ha APP bensì WebApp che non richiede installazione o aggiornamenti su smartphone. La ricarica si attiva con QRcode, tessere RFID o POS (se previsto dal gestore). La soluzione esiste …

  2. Ho visto la mappa e ho guardato cosa c’è intorno. Una campagna e basta. E allora mi sono chiesto cosa può fare un uomo durante l’attesa mentre è lì a ricaricare. Hai 15 / 20 minuti di tempo. Sei solo, in aperta campagna. Magari sei separato o divorziato. E’ notte. L’auto è spaziosa, ha i sedili reclinabili, l’aria condizionata e l’autoradio. Hai un giornale in auto ma curiosamente ti piace leggerlo tappezzando tutti i vetri con i fogli del giornale. Nei paraggi non ci sono scuole né abitazioni. E mi son chiesto: ma quale tipo di attività commerciale può sorgere nei paraggi, magari nel mondo dell’entertainment e dell’offline social? Qualcosa che rende la ricarica dell’auto un’esperienza meno noiosa e più eccitante e che aiuti l’economia a girare?

    Così, eh, per ridere. E’ che una colonnina piazzata in mezzo al nulla mi fa una tristezza …

    • A parte sgranchirsi le gambe, se non c’è proprio nulla da fare durante la ricarica si possono leggere e commentare gli articoli di Vaielettrico.

      😂

      • Ora si chiama sgranchirsi le gambe, non lo sapevo 😅😅😅 può essere utile se la polizia bussa ai finestrini, uno si riveste, apre e dice “nulla, agente, io e la mia amica ci stavamo solo sgranchiendo le gambe” 😅😅😅

        • È il piano b, ci stavo pensando, sempre per la polizia: “niente, agente, io e la mia amica ci stavamo godendo un bel video di Paolo Mariano, questo qui giustappunto spiega come si usa la frizione e il cambio in curva …” 😳😳😳

  3. Che bella storia, un esempio di impresa, complimenti!
    Molto belli anche i colori, molto yippee e fanno già simpatia

    • una storia un po’ yippee..allegramente controcorrente.. e un po’ punk ..di poche parole ma sovversiva, piazzata in fronte alla statale..

      molto avanti questa azienda.. complimenti.. anche una bella “comunicazione”

        • Capito, grazie per l’aggiornamento

          magari (?) sono presi dalle intallazioni o sui socials adottano un basso profilo (per non rischiare polemiche costruite su un tema “caldo”, che poi richiederebbero un professionista nella gestione sui social) e sono di poche parole, lasciano “testimoniare” la presenza della colonina

  4. Chapeau. Complimenti davvero. Ma temo che proprio perché è la dimostrazione che “si può fare” i grandi (Enel X e Be Charge) in primis impediranno ai piccoli di svilupparsi oltre. Se si vuole che l’elettrico in Italia decolli sono necessarie tariffe come questa, perché quindi oltre a incentivi per l’acquisto non fare incentivi dedicati alle ricariche? Con 1000€ di “incentivi ricarica” ad auto elettrica potremmo avere ad esempio 0.89-0.60= 0.29€ al kW per 1666 kW all’anno. Pari a circa 1666: 18kW/100km(consumo medio aiuto elettrica per 100 km)= 92.5 x 100 = 9250km alla tariffa di 0.29€ se non ho sbagliato i calcoli.

  5. Bellissimo, ma anche la mettessero a 34€cent a KWh fuori promozione, è la prova che SI PUÒ FARE.

    17€cent la 22KWAC è ottimo in 6h ricarichi da zero una 60KWh spendendo 10€… quello che con una termica spendi per 100Km.

    Ma ne faresti comodo 300.

    Speriamo che ne comincino a nascere un po di queste colonnine.

  6. Alla pubblicazione dello scorso articolo pensavo si trattasse dell’ennesima fake news invece resto basito dalla conferma. Complimenti all’azienda in questione. Si merita che il tasso di occupazione della colonnina sia sold out, ma credo che ci si potrà avvicinare dal momento che conviene più della ricarica domestica. Penso che durerà poco (PUN + iva senza spazio a margine operativo non è sostenibile nel lungo periodo) anche se dietro ci potrebbe essere un ragionamento legato alla proprietà dell’impianto fotovoltaico che nei momenti di produzione permette di vendere una materia prima pagata pochissimo. Ad ogni modo è uno schiaffo agli altri gestori, uno smascheramento dei vergognosi margini che intendono intascare. Spero ne nascano altre di realtà simili così da innescare una vera concorrenza e abbattere i cartelli

    • Essendo energia autoprodotta, il PUN gli interessa poco e il margine c’é. Ovvio che ci vorrà un bel po’ di tempo per andare in pareggio sul costo della colonnina. Il costo del parco fotovoltaico, invece, lo ammortizzano vendendo l’energia a terzi, e li probabilmente faranno un prezzo che tiene conto del PUN

      • Magari per il parco fotovoltaico hanno stipulato un contratto PPA e hanno la certezza del guadagno, così possono permettersi di fare quel prezzo sulla vendita al dettaglio delle colonnine. Sarebbe interessante capirlo dalla loro voce, perché potrebbe essere un modello virtuoso facilmente replicabile su capannoni industriali e terreni incolti/improduttivi. Di sicuro questo esempio fa capire tutto il potenziale delle rinnovabili: l’oligopolio della produzione ha significato un salasso per i consumatori, le rinnovabili proprio per la parcellizzazione che generano nella produzione sono in grado di creare vera concorrenza e prezzi bassi per i consumatori. Il futuro dell’energia è nelle reti di distribuzione, le mega centrali sono solo un bagno di sangue per tutti.
        Basti pensare che nella sola Italia, nel 2023, sono stati allacciati alla rete impianti rinnovabili per una potenza nominale pari alla centrale nucleare di Energodar (la più grande d’Europa). E nel 2024 l’obiettivo è fare ancora meglio. Quando mai si è visto che una centrale nucleare viene progettata, costruita e messa in produzione in un anno! E a che costi poi! Che che ne dica Salvini, puntando forte sulle rinnovabili possiamo tranquillamente installare la stessa potenza elettrica di una centrale nucleare ogni anno, a costi infinitamente più bassi., da oggi fino a quando ci servirà. Ma il nucleare a fissione, grande o piccolo che sia, è solo un modo per continuare ad accentrare la produzione nelle mani (e soprattutto nelle tasche) di pochi, a scapito di tutti gli altri che poi siamo noi.

        • Sarei curioso anche di sapere se hanno un accumulo statico collegato, per gestire anche il serale notturno in indipendenza, e penso di si

          oppure se in tali fasce si appoggiano alla rete, e a 0,17 di sera/notte andrebbero appena a pari (?) con le spese

          • Lo sapremo appena riusciremo a parlare con Soland. Ieri e oggi non ci hanno risposto…

  7. Già a pagare 0,17 €/kWh per la ricarica in AC a 22 kW sembrava di sognare.
    Ma scegliere di far pagare 0,17 €/kWh anche la ricarica in DC a 120 kW è davvero un sogno.
    Forse il prezzo proposto da Soland sarà a tempo – la ditta stessa nel suo sito parla di “prezzo promozionale” – ma credo che possiamo tutti accettare serenamente che Soland raddoppi quel prezzo… e sarà sempre un sogno.

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