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La bufala elettrica: così la definisce Donato…

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Donato, un lettore, sostiene che la Kia Picanto a benzina inquina meno di una 500 elettrica.

La bufala elettrica: così la definisce Donato, un lettore che poi si avventura in una lunga dissertazione a sostegno della sua (discutibile) tesi. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it 

la bufala elettricaLa bufala elettrica e il paragone tra una citycar a benzina e la 500e

Un litro di benzina contiene molta energia, circa 9,6 kWh. In altre parole 1 litro di benzina può sprigionare la potenza di 9,6 kW per 1 ora ed il gasolio fa ancor meglio con i suoi 10,7 kWh al litro. Un’auto elettrica che consuma 9,6 kWh può percorrere circa 70 km utilizzando quindi la stessa energia di un litro di benzina. Vediamo ora un caso concreto, partendo dalla nuova Fiat 500 elettrica, che ha batterie con capacità di 42 kWh. Dividendo 42 per 9,6 scopriamo che il battery pack ha la stessa energia di 4,75 litri di benzina. I 42 kWh di batteria permettono circa 320 km di autonomia secondo il ciclo WLTP e quindi con l’energia equivalente ad 1 litro di benzina la Fiat percorre 320:4,75 = 71,1 km, anziché i 18 km da me certificati della Kia Picanto 1000 cc. personale. Quindi sembrerebbe che la Fiat 500 elettrica percorre 3,5 volte in più della mia Kia a parità di energia in entrata.

la bufala elettrica

“Il 30% dell’energia viene sprecata nelle elettriche…”

Ma non è così. L’ energia elettrica utilizzata dalla 500 elettrica viene prodotta, ad oggi, prevalentemente da centrali termoelettriche. Il rendimento medio di una centrale termoelettrica si aggira sul 40% in particolare il 15% dell’energia viene disperso nell’atmosfera. Il rimanente 45% circa viene dissipato nel condensatore sotto forma di energia termica. Poi c’ è da considerare il 10% di perdite sulla rete con un rendimento all’ utenza del 36%. Se ai 71 Km della Fiat elettrica applichiamo  il 36% di rendimento all’ origine, scendiamo a 25,5 Km. A questo si deve aggiungere il rendimento della batteria 84% ( che cala nel tempo),quello dell’inverter trifase, 87%  e quello del motore elettrico trifase asincrono 96%. Se moltiplichiamo tutti questi rendimenti, si vede che quello totale è circa il 70%. Ovvero il 30% dell’ energia viene sprecata in calore per aumentare ulteriormente il riscaldamento globale.

la bufala elettricaLa bufala elettrica: “Se l’energia arriva da fonti fossili e non da fotovoltaico…?”

Quindi il 70% di  25,5 Km = 17,8 Km. Paragonabile alla mia Kia a benzina. Con la differenza enorme di prezzo, di sostituzione batteria, di tempi di ricarica, di probabili tasse aggiuntive che arriveranno e l’aumento del costo dell’ elettricità. Secondo il 1° principio della termodinamica, l’energia non si crea e non di distrugge, ma si trasforma. Quindi alla fine dei tempi l’ elettrico non ti regala nulla. Anzi, inquina di più a livello globale perché l’ energia per produrla con relative batterie, materiali rari, litio ecc è nettamente superiore all’ auto tradizionale. Alla fine se useremo energia elettrica per auto da fonti fossili e non da fotovoltaico inquineremo molto di più. L’ elettrica non inquina a livello locale, ma inquina a livello globale e si riflette poi inevitabilmente a  livello localeDonato Megna

Basta con le mistificazioni e i paragoni strampalati

Risposta. Ancora una volta si addossano all’auto elettrica tutte le criticità possibili, a partire dall’approvvigionamento dell’energia. Mentre per le auto a benzina si considerano solo i consumi, come se la benzina sgorgasse in una sorgente sotto casa. E non avesse bisogno di essere ricavata dal petrolio, che a sua volta dev’essere estratto, raffinato e trasportato, con costi energetici (ed emissioni) considerevoli. È ridicolo. E poi c’è la solita solfa dell’elettricità che si fa con le fonti fossili. I Paesi civili stanno avendo risultati straordinari con le rinnovabili e l’Italia stessa ha potenzialità enormi in questo campo. Terna ha certificato che in giugno i consumi sono stati coperti con più rinnovabili (il 44,3%) che non rinnovabili (43,0%). L’Enel, che non è un club di ambientalisti, ma una multinazionale che fattur miliardi, assicura che potremmo arrivare senza problemi al 70% di copertura. E A2A, altro big dell’energia, fa presente che il potenziale di sviluppo è di 105 GW addizionali solo nel fotovoltaico, 5 volte la capacità installata odierna. Basta volerlo. Di che cosa stiamo parlando?

  • Le fake-news dell’Italia che odia l’elettrico smontate dallo scienziato Nicola Armaroli: guarda il VIDEO

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62 COMMENTI

  1. Io so solo che grazie all’elettrico ti liberi della schiavitù di passare due minuti dal benzinaio, passando due ore a una colonnina spendendo il doppio che con una macchina termica. Ma la gioya ci vedere youtube mentre ricarichi non ha prezzo.

    • Grazie di cuore per questo commento ignorante, ne sentivamo certamente il bisogno. 😂
      Mi saluti tanto gli sceicchi che si prodiga di arricchire ogni volta che va a fare il pieno e si auguri che le facciano avere l’amato carburante a buon prezzo ancora a lungo, cosa non certo scontata.

    • E si vede che sai solo questo. La gioia di guardare i termicini ed i brumbrumboys come te che picchiano testate contro le pompe di benzina a 2,5 € in autostrada od a quasi 2 sulle statali mentre io percorro 20k kilometri annui a zero euro, caricando con il fotovoltaico ed SSP, oppure nei viaggi, con un abbonamento ad hoc, facendo 450 km, con ben 18 €, rientra a pieno titolo nelle cose per cui vale la pena vivere. Sentirvi cristonare per i 120 € spesi per un pieno ad una berlina media mentre ricarico all’autogrill è una cosa che mi dà un piacere quasi orgasmico, mi trattengo dal ridervi in faccia solo perché sono una persona educata e perché rovescerei il caffè.
      Come diceva il Sommo Poeta, non ti curare di loro ma guarda e passa…
      Ed io aggiungerei ed aggiungo “e ridi di gusto…” 😂😂😂

      • “Abbonamento” è fantastico… se non ce l’hai paghi 50 euro per fare 300 km (batteria da 60 kw, a gasolio ne spendi 30). Poi lo fai e arrivi a spendere come il gasolio, ma ti viene a mente che dove ammortizzare i 15k di differenza tra una macchina elettrica e una termica. 15k pari a 170.000 km gratis a gasolio, ma sai l’elettrico… è come l’apericena a Brera

        • Ma se non sapete perché scrivete?
          Se deve per forza dimostrare la sua tesi si inventa le cose più assurde: abbonamento da 50 kWh sono 20 € bastano e avanzano per 300 km visto che magari si parte con la batteria carica e quindi il costo totale è la media tra il costo di ricarica a casa e quelli fatti in giro, ovvero siamo anche sotto ai 20€. Per più km abbonamento da 100 kWh sono 38€ senza promozioni.

        • Scommetto che per lo smartphone paghi internet a consumo. L’abbonamento è troppo complesso da fare per “certe menti”.

        • Ed ecco un altro Laureato all’università di Fess-buk. Gli altri mi hanno levato le parole di bocca. Ma per la cronaca, ultimo viaggio da un paese vicino Novara a Milzanello, BS.
          Macchina caricata da 50% a 90 % a casa, costo, circa 2,5 euro. Viaggio A/R a 135 km/H in Cruise control, A4 andata, A21 ritorno, su in tre con bagagliaio carico e clima acceso. Acquistato un abbonamento da ben 20 euro BeCharge, 50 kwh. Caricato 16 kWh a Val Trompia Sud in una ventina di minuti, caffè ( ridendo) e bisogni. Rientrati a casa con 20% di batteria ed ancora 34 kWh dell’abbonamento, casomai vada a fare qualche giro in agosto, sennò entro fine mese li consumo. Kilometraggio 356 km, costo totale, 22,5 € + autostrada.
          Adesso andiamo a fare un po’ di conti da brumbrumboys, visto che “tu sai solo” e sicuramente l’aritmetica non è il tuo forte.
          Poniamo di avere un diesel che in autostrada, a 135 kmh, fa 20 km (magia?) con un litro che al prezzo medio di oggi di 1,813 vuol dire che per fare 356 si ciuccia 17,8 litri, pari a 32,2€. Con la benzina va molto peggio perché ad andare bene ad una media di velocità autostradale, la termica percorre 15 km al litro. Indi per cui 45,8 euro (prezzo medio 1,929), il tutto, naturalmente + autostrada. Eh, già. Tu sì che sei bravo…
          Direi il classico “bravo pi@la”, come direbbero a Milano, però bravo… 😂😂

        • Questo discorso me lo ha fatto la settimana scorsa un amico perché per fare 230km ho speso 12€ alle colonnine senza abbonamento, sogghignando mi ha detto e sai il con la Lia GPL avrei speso molto meno, a questo punto gli ho chiesto quanto percorre con un pieno di GPL e quanti km fa , poi dopo due conti gli rispondo che con la mia percorrenza con la sua auto a GPL avrei speso 650€ mentre facendo 4 viaggi a 12€ più quello che spendo io a casa arrivo a 260€ , gli ho risposto tieniti il GPL che io continuo così e i 4 viaggi che faccio al anno li pago più che volentieri

    • Invece di mettere link ad altre testate, se seguisse Vaielettrico una cosa simile l’avrebbe già letta a fine luglio:

      https://www.vaielettrico.it/servono-panda-elettriche-da-10milae-altro-che-tesla/

      De Meo può piagnucolare come crede, se le auto elettriche a basso costo non le farà lui, le farà presto qualcun altro. Molto probabilmente i cinesi che stanno investendo pesantemente in fabbriche di batterie mentre De Meo sta solo cercando di convincere più gente possibile che i suoi prodotti che stanno diventando obsoleti alla velocità della luce possano ancora essere acquistati da qualcuno. La sua è pura e semplice pesca a strascico, insomma.

  2. Il sig. Donato dimentica una cosa: dei 9,6kWh potenziali del litro di benzina, la macchina ne utilizza solo 3,2. I restanti 6 vengono dissipati in calore aumentando il riscaldamento globale.

    • Se bisogna essere imparziali: la raffineria per produrre un litro di benzina consuma 1.5 kWh di elettricità ( 9,6-1,5*1,6)= 7,2 corrispondente al 75% di rendimento. Per portare la benzina al distributore? Non ho idea. Ma proseguo la tua linea di ragionamento, si sa che il motore a scoppio ha un rendimento del 30% quando va bene. Il serbatoio non è a tenuta stagna……altre perdite per evaporazione. Mi fermo qui non vado neppure a vedere quanti sprechi per estrarre il greggio e portarlo fino in raffineria e quanto inquinamento c’è in questa filiera. 18*45%= 8.1 km/litro! Anche ragionando come hai fatto tu vince la 500e.

  3. ‘Anzi, inquina di più a livello globale perché l’ energia per produrla con relative batterie, materiali rari, litio ecc è nettamente superiore all’ auto tradizionale. ‘

    al milione di documentate risposte aggiungo solo su questo punto che i materiali delle batterie si riciclano quindi l’energia impiegata per realizzarle va ripartita su più utilizzi, potrebbe dirci come ricicla i carburanti combusti
    per l’energia elettrica necessaria per muovere un veicolo elettrico calcoli che un pannello solare moderno una volta realizzato produce per un secolo perdendo annualmente lo 0,3% di efficienza , quindi dopo un secolo produce il 70% del dato di targa, faccia lei
    le perdite di rete sono il 7% ma tante vetture elettriche sono alimentate col fotovoltaico sul cranio e in questo caso niente perdite di rete, è una situazione sempre più comune come si vede anche dal dato consumi elettrici nazionali di terna in calo, le perdite di rete per la sola alimentazione del parco circolante elettrico sono inferiori al dato generale

  4. C’è un errore di fondo nei conteggi fatti dal signor Donato. Per il kWh prelevato al contatore si fanno i calcoli di quanto si perde in energia nelle centrali a monte, per il litro di benzina no. Ai 9,6kWh termici contenuti nel litro vanno tolti tutti quelli impiegati per l’estrazione, il trasporto, la raffinazione e nuovamente trasporto. Inoltre non è stato minimamente considerato l’impatto ambientale come se fosse un dettaglio trascurabile, quando invece è la motivazione principale per la quale si sta attuando la transizione energetica

    • Esatto, il calcolo è fatto per nulla correttamente, come se le raffinerie funzionassero con dei criceti che girano la ruota, idem il trasporto e idem l’estrazione.
      Di commenti come quelli, su Facebook, ne vedo a migliaia ogni giorno, ma ormai li ignoro totalmente, non ha nemmeno senso spiegarglielo in quanto non lo capirebbero, sembra che abbiano qualche ritardo mentale e non sto scherzando, non riescono a comprendere un discorso, come quelli fatti tra i commenti.
      Basta scendere un po’ giù per leggere commenti dove spiegano tutto perfettamente, leggeteli e vedete se li comprendere, io personalmente ne dubito, ma spero di sbagliarmi…

  5. Al Signor Donato Megna,
    in base da quanto lei affermato mi sono cimentato a rifare i conti da lei riportati e questo è il risultato.

    Rendimento produzione energia elettrica
    —— – ——————————————
    60,00% – Turbo GAS – FONTI online
    90,00% – Perdite da trasporto su rete
    90,00% – Perdite ricarica batteria
    —— – ——————————————
    48,60% – Elettricità immagazzinabile nella batteria
    —— – ——————————————

    10,69 kWh/mc – Metano
    9,6 kWh/lt – Benzina

    Elettricità immagazzinabile in batteria se prodotta da Turbo Gas – 5,1953 kWh

    Consumi – Dati Al Volante
    14,6 km/mc – Fiat Panda TwinAir
    183,5 Wh/km – MG 4
    18,6 km/lt – Kia Picanto 1.0 Style AMT

    Quindi dati 10,69 kWh le auto percorrono rispettivamente:
    14,6 km – Fiat Panda TwinAir ovvero 1 mc di metano
    28,3 km – MG4, visto che solo il 48,6% finisce in batteria ovvero 5,1952 kWh
    20,7 km – Kia Picanto, ovvero 1,1 lt di benzina

    ne segue che una BEV percorre il:
    – 36,7% in più di km rispetto alla Kia Picanto
    – 93,9% in più di km rispetto alla Panda a Metano

    passiamo ai costi.
    1,349 €/kg METANO, ovvero 0,9052 €/mc
    0,25 €/kW ELETTRITA’, contratto protetto comprensivo di tutto (calcolato sulla mia bolletta)
    1,889 €/lt BENZINA, distributore meno costoso nelle mie vicinanze

    quindi a km abbiamo:
    0,0620 €/km – Fiat Panda TwinAir
    0,0459 €/km – MG4
    0,1016 €/km – Kia Picanto

    Quindi anche ipotizzando di ricaricare solo da energia prodotta da una turbo gas, l’elettrica è sempre più conveniente per consumi e costi.

    • Sul dispaly della mia MG4 Standard leggo 15,3 kWh/100km. Ergo: 153 Wh/km in 6.350 km percorsi.

      • Massimo ho preso il dato peggiore non possedendo la MG 4 e quindi ancora di più vale l’efficienza di una BEV che nel caso della rosa auto percorre praticamente 34 km ed il costo a km scenderebbe a 0,0382 €/km (con il mio contatto di casa)
        Quindi tanto meglio

        • Corretto da parte tua prendere un dato “prudenziale”. Considera che anche il mio è condizionato da una quota anomala di precorsi autostradali (oltre il 70%, seppure in modalità Eco e con cruise control prevalentemente a 110 km/h). Su percorsi misti, invece, i miei consumi reali sono stati di 13,8 kWh/km, anzichè 15,3. Mi manca ancora un dato sui consumi invernali: ho acquistato l’auto in marzo.

    • La Kia Picanto 1.0 AMT in città fa meno di 16 km/litro, molto meno dei 18,6, con la guida di mia madre (pensionata che va pianissimo). Per fare 100 km, la Kia Picanto 1.0 AMT consuma quanto la Giulietta 1.6 JTD 120 cv TCT guidata da me con guida … poco attenta ai consumi. Il confronto in campo economico andrebbe fatto con la Clio 1000 GPL, molto più briosa e meno assetata della Picanto ma allo stesso tempo molto meno briosa della MG4. La MG4 Standard di Massimo fa 15,3 kWh/100km, ovvero, senza considerare le dispersioni e con un costo alla colonnina di 0.35 (becharge), 5,355 € / 100 km. La Clio GPL dichiara 14,5 km/l e con un costo medio di 0,7 €/l del gpl il costo finale è 4,827 € / 100 km. Considerato che il consumo dichiarato non è mai quello reale, per andare in pareggio con la MG4, basterebbe alla Clio consumare 13 km/l, un dato che mi pare essere alla sua portata. Tra l’altro il conto è stato fatto col prezzo medio, il distributore più vicino a casa mia di gpl fa un prezzo inferiore a 0,64 €/l (controllato ora su prezzi benzina). L’elettrico batte il gpl solo se si ricarica a casa (anche se non si ha il fotovoltaico sul tetto).
      Chiaramente questo per calcolo da bar, il calcolo vero andrebbe fatto col TCO quindi prezzo di acquisto, prezzo di vendita, assicurazione, bollo, manutenzione, etc. senza considerare poi le differenze di perfomance e di segmento (Picanto segmento A, Clio segmento B, MG4 segmento C, per quanto i consumi di una Zoe non sono poi così distanti da quelli di una MG4).

      Ma stiamo andando off topic. Donato Megna la mette non sul costo quanto sulla co2 e credo che la risposta in coro è corretta: il conteggio della co2 va fatto in prospettiva e in prospettiva non c’è dubbio che le rinnovabili giocheranno un ruolo primario nella produzione di energia (e già oggi, nel 2023, rendono l’elettrico più ecologico), semplicemente perché è oggi il modo economicamente più conveniente di produrre energia e sarà così anche domani. Quindi sul fronte emissioni l’elettrico vince a mani basse (a parità di segmento/tipologia di veicolo).

      • Ezio, usando i dati trovati online una Panda a GPL 3ª serie percorre circa 16,12 km/lt. Con il costo del GPL dalle tue parti avremmo 0,0397€/km
        Poi come dici tu la MG4 di massimo con abbonamento becharge a 0,35€/kWh costerebbe 0,05348€/km caricando a casa conti i prezzi del mio contatto avremo 0,0382 €/km.
        Quindi sempre meno di una benzina, solo GPL e METANO sarebbero competitivi se si è costretti ad usare le colonnine pubbliche per ricaricare. A casa si può fare molto meglio di c me che non ho il fotovoltaico (mi sto organizzando) e nemmeno un contratto del libero mercato più conveniente del protetto.
        Buon fine settimana a tutti.

        • Esatto Bob, è quello che ho scritto anche io, il GPL vince (occhio! Non tutti i modelli!) solo se confrontato al costo della colonnina, la ricarica a casa invece vince sempre.

  6. Come sempre, sembra di leggere scemo e più scemo. A parte l’ovvia considerazione che si parla solo quella consuma di più, però poi consuma di meno, basterebbe considerare che il carburante non lo bruci sotto il naso tuo e dei tuoi figli, ma in una centrale decentralizzata e sotto pieno controllo (si spera) delle emissioni, perché l’elettrico venga considerato vincente su tutta la linea. Non serve altro.

  7. Mi piacerebbe vedere i dati di dicembre sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, usare giugno mi sembra come al solito da parac…

    • L’eolico e l’idroelettrico producono di più in inverno che in estate…
      Se poi non si bloccassero le installazioni in mare aperto, a 50 km dalle coste della Sardegna e della Sicilia (potrebbero esserci navi cartaginesi…) forse avremmo minori problemi.
      Per installare pochi aerogeneratori a Taranto, in mare, sono stati necessari 14 anni per le autorizzazioni.

    • Buonasera Marco, basta googlare “”produzione elettrica dicembre e al primo link trovi un bel pdf di 28 pagine con molti dati. Ma se giugno non ti piace, pensa che dicembre è l’opposto. Magari i più corretti sarebbero marzo/settembre s mesi intermedi.

      • Magari il dato più corretto è quello annuo: nel 2022 le rinnovabili hanno coperto il 31,1% dei consumi. Meno dell’anno precedente (35,4%) causa il tracollo dell’idroelettrico per la siccità. Nel primo semestre 2023 siamo risaliti a quota 35%, sempre con l’idroelettricoin contrazione. La produzione nazionale è stata coperta dalle fonti rinnovabili per il 42%.

    • Mi metto anch’io in coda. Il trasporto dell’energia elettrica da quello che so ha una perdita del 3 % e non del 10 %, a parte questo dettaglio vorrei capire perché la percorrenza in ciclo wltp della 500 e viene abbattuta nel calcolo, del rendimento della batteria e del motore asincrono…..i km dichiarati sono stati fatti con la batteria e il motore in dotazione non dimentichiamocelo!

      • Io ho la 500e e questi sono i miei consumi, d’inverno su 11.322 km sono a una media di 13,8kw/100km che nel periodo estivo arrivo a 9.8kwh/100km

  8. In Italia produciamo elettricità soprattutto col turbogas, come è stato detto siamo sicuramente oltre aln50%. Le diepersioni di rete sono inferiori a quelle riferite, ma mettiamo un 10% dell’energia trasportata, quindi 5%di quella iniziale e siamo con il 45% reale, anche il 55% considerando le centrali a ciclo combinato più moderne (senza dimenticare la cogenerazione e il teleriscaldamento, quindi spesso parte del calore viene utilizzato). In ricarica le dispersioni sono del 10%, quindi un altro 4,5-5% dell’energia primaria, siamo al 50% che con i rendimenti delle auto fanno un 40-45% netto.
    Per la raffinazione del petrolio ci vogliono da 1,5 kwh a 2,5kwh (diesel) di energia (spesso elettrica quindi va anche prodotta), oltre a estrazione, trasporto alla raffineria, trasporto al distributore e vendita, quindi non meno di 1 altro kwh. Attenzione che 2,5 kwh corrispondono al 25-30% dell’energia del litro di carburante… I rendimenti di un motore termico li conosciamo bene, quindi credo che ad andar bene alla ruota arrivi il 20% dell’energia primaria, ovvero la metà di quella che arriva ad una BEV. Se poi a tutto questo ci mettiamo che il 40% del nostro fabbisogno proviene da rinnovabili allora non c’è storia

  9. Gentile Donato,
    bisognerebbe quasi ringraziala per il suo intervento, in cui dimostra che il consumo della KIA Picanto è paragonabile a quello di una 500e. La redazione le ha ricordato che i suoi calcoli hanno un piccolo errore (del 40%…) infatti ha dimenticato il concorso delle rinnovabili nella produzione nazionale di energia elettrica. Aggiornando i suoi dati si arriva alla conclusione che la 500e consuma almeno il 40% di energia in meno di un’auto a benzina di dimensioni simili.
    Lei ha utilizzato anche un altro dato non affidabile, ha considerato il rendimento dell’inverter di controllo motore pari al 87%. Neanche il peggiore inverter acquistato da un noto venditore cinese scende a tanto. Tutti gli inverter per uso automobilistico hanno un rendimento superiore di almeno il 10% al valore da lei considerato per il calcolo. E’ inutile ricordare che gli azionamenti utilizzati dalla formula-e superano il 99%.
    Inoltre, Le ricordo che in Italia sono installati 1,1 milioni di impianti fotovoltaici di taglia residenziale (dati Terna) e molti di questi possono alimentare l’eventuale auto elettrica con emissioni nulle. E’ vero: non tutti hanno disponibile un tetto per installare un generatore solare. Quando sarà possibile realizzare le CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) i numeri cresceranno molto.
    Visto che siamo in tema di calcoli, ricordo che gli impianti fotovoltaici di taglia superiore al MW non hanno bisogno di incentivi. Nel 2008 un kW di moduli policristallini mediocri costavano € 3200, nel 2023 un kW di ottimi moduli monocristallini (type N) costano € 230.
    Con un andamento dei prezzi di questo tipo (estendibile anche agli inverter) non credo ci siano possibilità di sopravvivenza per le auto termiche.

  10. Eh.. i soliti calcoli a pelo di segugio….. con efficienze sparate a caso. Per cominciare, una centrale termoelettrica moderna ha un rendimento di almeno il 50% (e fino a 60 per una a ciclo combinato), le perdite di rete sono circa il 5% e quelle di ricarica non superano il 10%. Non conosco la 500e, ma il consumo medio della mia model 3 LR (di certo non paragonabile alla kia picanto per dimensioni e prestazioni) è di 0.142Wh/km che contando tutte le efficienze di cui sopra fanno l’equivalente di circa 3.2l/100 km, che diventano 2l/100km se si considera che il 40% della corrente viene da rinnovabili. Dubito che la piccola kia faccia altrettanto… anche senza considerare che il petrolio va estratto, trasportato, raffinato…..

    • Sig. Donato ci prova a fare i calcoli della serva dettagliatissimi fino allo zero virgola dimentica però il consumo e le emissioni abnormi di una petroliera che per esempio dal Kuwait arriva nel Mediterraneo non parliamo poi del disastro se la petroliera ha qualche guaio…..

  11. Donato, c’è poco da aggiungere alla risposta che ti hanno dato.
    Basta pensare che il primo pozzo che arricchì i Rockefeller venne scavato a poco più di 20 metri di profondità ed ora bisogna scavare per km, magari costruendo piattaforme in mezzo al mare: così ad occhio mi pare che anche la sola estrazione del petrolio sia sempre più costosa… E prima o poi finirà pure.

  12. Mi permetto di segnalare la bella app di Terna che illustra in maniera chiarissima come viene prodotta energia elettrica nel nostro paese (gli stessi dati sono disponibili anche sul portale web di Terna, presentati sempre con una bellissima infografica).

  13. Considerato che la mia auto viene alimentata per circa il 90% da energia autoprodotta dal mio impianto FV, i suoi calcoli vanno a farsi benedire.
    Per essere gentili.

    Perché lei non conta quanta energia serve per estrarre il petrolio e tutta la sua filiera fino a farle arrivare la benzina nel serbatoio?

    Un poco di sana obiettività ogni tanto non guasterebbe.

  14. Alla già giusta risposta della redazione aggiungerei che per le termiche si considera solo ed unicamente il carburante principale ma, a differenza delle elettriche dove per tutta la vita dell’auto serve solo rifornirla si elettricità, una termica dove ci metti solo ed esclusivamente il carburante principale ben poca strada fa… una termica va anche ad olio (indispensabile per lubrificare le tantissime parti in movimento del motore) e suoi relativi filtri, va anche a acqua del radiatore e suo relativo antigelo, va anche a dischi delle frizioni e potremmo continuare per ore… il fatto è che l’auto termica nella sua vita non consuma solo tonnellate di benzina/diesel ma anche qualche centinaio di kg di olio motore, qualche decina di filtri fra olio carburante e aria di combustione, diversi ettolitri di liquido antigelo per i radiatori, diversi filtri per le emissioni, ecc… ecc.. Tutta roba che bisogna produrre e che per la stragrande maggioranza è tutt’altro che riciclabile quindi è un “uso, inquina e getta”.
    Se volessimo essere realmente corretti nel calcolare i consumi energetici al km per entrambe le categorie di auto si dovrebbe necessariamente tenere conto anche di tutti questo altri consumi che, pur essendo secondari, non sono affatto trascurabili (né dal punto di vista ambientale né da quello economico né tantomeno da quello energetico…)

    P.S. Poi c’è anche quel piccolo particolare che sbanca il banco di poter con l’auto elettrica autoprodursi l’energia direttamente sul tetto di casa propria azzerando tutti i discorsi riguardo all’efficienza delle centrali termiche ed a quelle delle dispersioni per il trasporto fino a casa proprio..
    Il caro lettore ci faccia un fischio quando potrà fare altrettanto con la sua carissima termica….

    • Infatti. Roba da ricchi, da impianto fotovoltaivo (o addirittura minieolico) sul tetto della villetta. (Per assurdo incentivato con i soldi della fiscalità generale)
      Forza Diesel per chi abita in palazzi di periferia e patcheggia (se trova posto) in strada.
      Quando capirete questo avrete fatto pace con i vostri cervelli

      • Secondo Enel, non “ammmiocugggino”, si può tranquillamente arrivare al 70% di fotovoltaico nel 2030.
        Quindi? Roba da chi non ha il petrolio che sgorga da sotto al sedere, ma se lo deve comprare, trasportare e raffinare: cioè tutti gli italiani, poveri o no!

      • Abito a 30 km da Torino, in un’abitazione ricavata in un vecchio cascinale, che non credo si possa chiamare villetta e che vale meno, al metro quadro, di un appartamento di periferia. E’ vero, abbiamo un impianto fotovoltaico con cui ricarichiamo l’auto elettrica che utilizziamo per spostarci per raggiungere i mezzi pubblici. Non siamo ricchi, siamo solo costretti ad utilizzare l’auto.
        Capisco il suo punto di vista ma non credo che la soluzione all’inquinamento nelle grandi città, ed al cambiamento climatico, sia il diesel ma … i mezzi pubblici. La qualità dell’ aria nella pianura padana è la peggiore d’Italia. Peccato che Madrid può contare su 294 km di metropolitane e tutta l’Italia circa la metà. E non credo che sia solo una questione di “scelte politiche”, i comitati cittadini contro la linea 1 e del passante ferroviario di Corso Grosseto) ne sono l’esempio.
        Un dubbio: gli incentivi per le auto “a basse emissioni” sono terminati in pochissimi giorni, per le auto elettriche sono ancora disponibili. E’ più corretto incentivare auto termiche o impianti solari ?

        • Grandissima osservazione questa sugli incentivi. La Regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato 40mln di euro per contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici domestici con accumulo. Il contributo è del 40% della spesa con vincoli del tutto legittimi e ragionevoli riguardanti la dimensione dell’impianto ad esempio. Tale contributo è cumulabile con la detrazione fiscale quindi il beneficio per il cittadino ammonta al 90%. Inutile dire che nel 2023 si sta avendo un esplosione di nuove installazioni domestiche. Ebbene moltissimi di coloro che hanno in progetto di realizzare questi nuovi impianti fotovoltaici mi chiedono informazioni e fanno ricerche riguardo all’auto elettrica. Questo dimostra che l’incentivazione va fatta a monte, sull’autoproduzione di energia pulita, non sul bene consumabile

      • …qui sta’ il punto. Sono perfettamente d’accordo. Probabilmente il futuro è elettrico per indiscutibili vantaggi sia di rendimento che di inquinamento..ma ad oggi con l’attuale sviluppo degli accumulatori l’elettrico in Italia è solo uno sfizio per ricchi. In Norvegia ho avuto modo di notare che la macchina più diffusa non è la Panda ma la Tesla model y…ce n’è un numero imbarazzante. Ma in Norvegia tutti i veicoli non sono parcheggiati in strada ma all’interno di garage…la gente non vive nei mega condomini con tutte le auto in strada…

        • Guarda la scorsa estate sono passato in Norvegia Svezia e Finlandia per arrivare a Nordkapp con una Zoe 110 ! Ne ho viste anch’io di Tesla ma in maggior numero Polestar.Vorrei ricordare che le ricariche alle colonnine in Italia sono garantite con energia rinnovabile CERTIFICATA!!! Quindi i vari gestori hanno in portafoglio progetti sempre maggiori di impianti fotovoltaici eolici !!Buona strada senza puzza e rumore molesto.

      • Roba da ricchi?
        Magari roba da investimento oculato.
        Per chi abita in condominio, che il FV non riesce a farlo per problemi di spazio, esistono altre soluzioni.
        Una di queste, è partecipare a compagnie cooperative come Ènostra.
        Faccia un giretto sul loro sito, magari riuscirà a snebbiarsi il cervello.

      • @Adolfo, ovviamente lei non ha mai usufruito di incentivi, bonus, detrazioni ricavati dalla fiscalità generale vero? Prima di rispondere provi a rifletterci per un paio di minuti.

        • Quelli di cui ho usufruito io sono a disposizione di tutti. Quelli per l’auto elettrica sono solo per chi ne compra una.
          E non mi raccontate la storia dei condomini con il fotovoltaico che non ci avete mai vissuto. In condominio si litiga per la pulizia delle scale e per gli odori di cucina, SPARTIRSI l’energia di un impianto comune (fra chi va in bicicletta, in diesel, in bus o in EV) é pura fantasia di chi vive nelle villette.

      • Mi fa molto piacere di rientrare nei ricchi visto che non sapevo che un operaio metalmeccanico con stipendio di 25K €/anno lordi (sono 1500 € al mese netti) e compagna insegnate alle scuole medie rientrasse nella categoria dei ricchi…. con casa di proprietà ma non certo una villa ma più modestamente un appartamento da 70 m2 in un condominio della periferia di Bergamo….

        Più che altro direi roba da chi le cose le vuol fare e non cerca continuamente scuse per far finta di non poter fare ciò che in realtà non vuole lui fare.

      • In ogni caso in un palazzo di periferia si può fare un impianto fotovoltaico condominiale e probabilmente il 20% (sparo a caso) dei fabbisogni dei residenti del palazzo sarebbe soddisfatto da quell’impianto.
        L’unione fa la forza.

        • Amico Bob, non mi raccontare la storia dei condomini con il fotovoltaico che non ci avete mai vissuto. In condominio si litiga per la pulizia delle scale e per gli odori di cucina, SPARTIRSI l’energia di un impianto comune (fra chi va in bicicletta, in diesel, in bus o in EV) é pura fantasia di chi vive nelle villette.

          • Adolfo, lei fa i commenti “copia incolla”. Quanti ne deve fare ogni giorno per guadagnarsi la pagnotta?

      • Caro Adolfo, ho una villetta indipendente, 2 auto elettriche e l’impianto fotovoltaico e… non sono ricco.
        Semplicemente perché casa mia (in un paesello della bassa milanese) costa come un monolocale in San Gottardo o un bi/trilocale in bicocca (forse meno).
        Certo una scelta, fatta per stare più in campagna e non nel caos di città e per permettermi una casa “più grande” di quanto avrei potuto a Milano.
        Se ho quanto elencato sopra è anche perché ho fatto delle scelte di investimento che mi hanno portato a risparmiare (l’appartamento dove vivevo prima consumava quanto la villetta che ho oggi).
        Poi capisco che non tutti possano permettersi certe scelte, però che poi non vengano a lamentarsi se le bollette del gas arrivano a 3.000€ al bimestre (io non li spendo nemmeno in un anno quei soldi, nonostante i prezzi dell’inverno scorso).

        Porgo cordiali saluti

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