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Kit elettrico per la Vespa: Retrokit ha vinto la sua battaglia

Retrofit

La Vespa con il kit Retrokit

Kit per la conversione elettrica di Vespino e Vespa 125 pronti via: dopo oltre 5 anni anni (ne abbiamo scritto per la prima volta nel 2017 e ne abbiamo sempre seguito l’Odissea), Alex Leardini da Rimini ha vinto la sua battaglia e sta montando  i nuovi motori elettrici Retrokit su decine di esemplari.

Finalmente la legge, finalmente si entra in produzione

Si sono persi anni, soldi e innovazione tecnologica a causa della lentezza nel modificare il decreto retrofit del 2015, mentre dalla Germania alla Gran Bretagna i kit di conversione della nostra italica Vespa si vendevano con la massima facilità. Ma finalmente è entrata in vigore la nuova legge e a Rimini Alex ha potuto “accendere” i motori di Retrokit.

Gran lavoro a Rimini per convertire le Vespa

Il 1 ottobre 2022 entra in vigore il nuovo decreto e la società di Alex Leardini viene riconosciuta dal ministero dei Trasporti come costruttore. Poi l’omologazione di Retrokit (questo il nome del kit della società di Rimini)  al Cpa (Centro Prova Autoveicoli) di Brescia. Nella sede di Rimini già vendono, montano e convertono in elettrico. Ma con il metodo dell’esemplare unico.

I kit Retrokit pronti per essere installati

Il kit valido per tutti? “Approvato a Brescia ora deve essere recepito a Roma”. E cosa cambia? “Come costruttori abbiamo creato una rete di officine in diverse regioni italiane. Sono gli installatori che montano il kit, si presentano in ogni Motorizzazione italiana e ottengono l’omologazione che permette di ottenere la conversione riconosciuta nel libretto di circolazione“. Ora Leardini aspetta l’ultimo miglio da Roma, per estendere il kit da Rimini a tutta Italia.

Tutte le prove per ottenere l’omologazione

Alex dal 2017 ha pronto e funzionante il kit, ma  ha dovuto aspettare l’entrata in vigore del decreto per adattarlo alle specifiche ministeriali e poi sottoporlo alle diverse prove previste per legge. Alex le elenca a Vaielettrico: “Prova di ricarica, consumo e frenatura dove abbiamo ottenuto delle prestazioni migliori delle previsioni“. Il motore elettrico permette anche un bilanciamento migliore, in particolare nei modelli 125.

Uno dei test fatti per ottenere l’omologazione

Abbiamo lavorato su test di potenza e soprattutto di coppia dove c’è la differenza della mancanza delle marce, ma sono riuscito a raggiungere il risultato. Poi i test in un laboratorio di Bologna sull’autonomia dal 100% di ricarica fino allo zero, infine di sicurezza elettrica con Reinova sempre in Emilia“.

Autonomia da 80 a oltre  100 km

I motori omologati –  Retrokit è un kit composto da batteria al litio, centralina e motore elettrico – sono due, il Vespino 50 e la versione 125, ma riescono a coprire le conversioni di tutta la gamma prodotta da Piaggio.

Vediamo l’autonomia: “Il modello 125 in modalità sportiva arriva a 80 km mentre il 50 sempre con questa modalità supera i 100 km. Il primo ha un motore con potenza di picco da 6,5 kW  e una capacità della batteria da 2 kWh per una velocità massima di 80 km/h“. Il Vespino ha un motore da 1,1 kW  e offre una velocità massima da 45 km/h. “Siamo soddisfatti abbiamo raggiunto un’efficienza del 90%“. La ricarica completa della batteria (estraibile) impiega 4 ore dalla presa di casa.

Il prezzo? Il kit base da 2980 euro

Sia il Retrokit per il Vespino sia per il 125 si vendono a un prezzo base di 2980 euro  + Iva a cui si aggiungono 120 euro per l’adeguamento dell’impianto elettrico.

Consigliamo una versione con connectivity pack. Si tratta di dispositivo che viene messo in connessione con il kit e permette di raccogliere i dati da batteria, centralina e motore  e la verifica di tensione, temperatura, malfunzionamenti.  Una diagnosi a distanza, da remoto rileviamo i dati e se riscontriamo delle anomali attraverso delle notifiche  avvertiamo il cliente“.

Un dettaglio di una Vespa convertita

Facciamo un esempio concreto. Se un elemento della batteria non rende come dovrebbe e si presenta un calo della prestazione si attiva il servizio. “Provvediamo all’intervento di ripristino e forniamo una batteria di cortesia. In questo modo le persone sono più serene e si intervene per tempo evitando problemi più seri al sistema di propulsione.  Si tratta di un vero e proprio cruscotto con tutti i parametri del caso che si può leggere dal cellulare”.

Attenzione al cliente, anche a quello più esigente: “Forniamo anche il servizio di ritiro e consegna a domicilio“.

Per la conversione tutte le specifiche originali

Un dato importante per chi vuole affrontare la transizione all’elettrico ci viene spiegato da Alex Leardini: “Per montare il kit bisogna che le condizioni del telaio siano in buono stato,  quindi senza fradiciume,  come  meccanica  e ciclistica. Si devono rispettare tutte le specifiche tecniche del libretto originale: fanali,  sella, gomme“.

Si può partire da un rudere per arrivare al restauro e alla conversione elettrica

La gran parte dei clienti, circa l’ 80%, non si limita a chiedere il Retrokit, ma spesso non ha la Vespa di proprietà. Noi la forniamo in questo caso il prezzo può arrivare a 10mila euro. Oppure facciamo noi anche l’opera di restauro“.  L’azienda può prendere in carico anche un vero e proprio rudere, restaurarlo, ricostruirlo e convertirlo all’elettrico.

La rete delle officine in tutta Italia e le Vespe per i tender

Si lavora nella sede Retrokit di Rimini ma si stanno consegnando i kit anche alle officine della rete:  “Chiediamo  che abbiano a disposizione una Vespa con Retrokit da far provare ai clienti“, che sono presenti in tutta Italia. Questo il primo elenco: Rimini, Milano zona Fiera, Milano Trezzo sull’Adda, Bergamo, Torino, Roma, Napoli, Ascoli Piceno, Ancona, Sardegna nord (Olbia), Chieti.

Alex Leardini nel cantiere nautico FIM

Un altro partner è la Fabbrica Italiana Motoscafi di Bergamo dove si realizzano le Vespa per i diportisti, per chi scende a terra e deve avere un mezzo per muoversi.  Ci si muove su diverse strade. E ora Leardini e il suo Retrokit approderanno in televisione: appuntamento su Sky al canale 229,  il 13 febbraio alle 20.

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