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Incentivi moto e scooter, 17 milioni in arrivo per l’elettrico

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Arriva da ANCMA la notizia di 17 milioni di euro di incentivi per moto, scooter e quadricicli elettrici. Fondi che si sommano ai 45 milioni già previsti. 

I 5 milioni di euro di ecobonus destinati ai veicoli a benzina sono già finiti da settimane. ANCMA nello smentire le voci su altri fondi in arrivo per il termico, apre invece ad ulteriori incentivi per l’elettrico. Nello specifico sarebbero 17 – secondo Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori – i milioni che verranno sommati ai 45 già destinati ai veicoli a zero emissioni di classe L.

“Il DPCM – si legge nel comunicato di ANCMA – non prevede ulteriori risorse per le moto termiche in aggiunta a quelle già stanziate per il 2024 (5 milioni di euro) e già andate esaurite alla fine del mese di gennaio. Verrà invece integrato il fondo dedicato a ciclomotori, scooter, moto e quadricicli elettrici con risorse derivate dalla redistribuzione dei fondi avanzati negli anni 2022 e 2023, per un importo di circa 17 milioni di euro (che andranno ad aggiungersi a quelli già disponibili)”.

Quanto si risparmia con gli incentivi?

L’ecobonus è pari al 30% del valore del mezzo (IVA esclusa) con un massimale di 3.000 €. L’incentivo aumenta al 40% fino a un massimo di 4.000 € se contestualmente all’acquisto si rottama un veicolo Le inquinante (Euro3 o precedente) intestato all’acquirente da oltre 12 mesi. Chi gode degli incentivi non potrà rivendere il mezzo prima di 12 mesi. Stessa durata è imposta anche alle persone giuridiche che acquistano un veicolo destinato al noleggio, mentre in caso di sharing l’impegno sale a 24 mesi. Decade invece del tutto nel caso in cui ad acquistare il veicolo sia una persona giuridica che non destina il mezzo un impiego specifico.

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11 COMMENTI

  1. Mi accodo a chi vede per ora poco futuro per il settore. Io ho un vecchio Kymco 300 del 2010 che credo proprio rientri negli incentivi con rottamazione, ergo avrei il 40% di sconto ma cosa diavolo compro? Non sono un benestante e non posso permettermi qualcosa che mi costi più di 2-3k al netto degli incentivi ma vorrei le stesse prestazioni del vecchio 300cc. Ad oggi cosa mi offre il mercato? Non riesco ad avere un idea chiara. Esiste un portale dove filtrare tutte le offerte? Io non trovo nulla. Peccato perchè avrei volentieri fatto il salto (dopo la mia 500e per le 4 ruote).

      • Già letto ma sono tutti ragionamenti che non collimano con le mie esigenze. Ok il discorso che non ho bisogno di fare 300km al giorno ma solo 20-30 e quindi mi basterebbe un qualsiasi mezzo L1e ma per necessità di carico ho sempre preferito uno “scooterone” con almeno sottosella da 2 jet e un bauletto simile perchè ho sempre un secondo casco per la signora dietro o amici e ci vado anche al mare e a fare la spesa quindi mi serve questa capienza. Nessuno scooter elettrico medio-piccolo mi potrebbe soddisfare. Nell’articolo che citi c’è poco sulle mie esigenze anzi pare che io sia l’unico al mondo ad averle e non è sicuramente vero. Detto questo non capisco perchè non esista ad oggi un equipollente al mio 300cc. Mini scooter ridicoli (che nessun italiano avrebbe mai comprato nella vita fino a 10 anni fa) a bizzeffe ma poca roba per una fetta di mercato che trovo importante. Non so i dati in italia ma di scooteroni ne vedo tanti ogni estate, possibile che nessuno abbia pensato di intercettare quell’esigenza/gusto? Che sia solo un limite tecnico di costo batteria? Resta il fatto che se già le auto elettriche fanno fatica (pur essendocene ormai per tutti i gusti – sia estetici che di percorrenza) gli scooter ne fanno ancora di più e a mio avviso per ovvie ragioni di scarsa offerta.

        • Alessandro, lo stato attuale delle cose impone, per passare all’elettrico, di scendere da un 300 ice a un 125-equivalente elettrico. In casa mia abbiamo un Kymco 300 (che però ha 4 mesi) che ha sostituito un Kymco 400 di 13 anni, e un niu da 100 km/h e 100 km. Tutti preferiamo il niu, perché più leggero e scattante, ma siamo di fatto di fronte all’incapacità di fare milano-meda fino san babila tutti i giorni in comodità, perché niu è troppo leggero per la prima (a meno di scendere a qualche compromesso, o di velocità o di confort?) e troppo secco sulle strade del centro, per quanto riguarda il secondo punto. Niu è costato 4-5 mila euro, ma i costi di mantenimento sono irrisori.

  2. assurdo avviene in parte anche con le auto, molti non le ritirano o le ritirano a prezzi stracciati se il cliente compra altro, non ne vogliono sapere..è come portare un auto a scoppio a un maniscalco non ne vuol sapere però prima te l’ha venduta perchè qualcuno gli ha imposto che oltre al cavallo doveva vendere anche l’auto ma lui alla fine campa col cavallo…insomma la transazione green se la facciamo così campa cavallo….

  3. L’altro ieri sono andato per vedere di vendere il mio niu e comprare qualcosa di più prestante, quanto meno a livello di autonomia, un centinaio di km reali anche solo a 50 kmh. Niente, il mio non lo ritirano e comunque qui nessuno vuole vendere scooter elettrici. Nessun concessionario vuole venderli, me lo hanno detto chiaro. Costano troppo e convincere il cliente non è facile, loro hanno poco margine ed una volta venduto ciao ciao, se poi va male qualcosa hanno solo rogne. In effetti non c’è proprio nulla a prezzi umani, la Seat ha dato forfait, super soco ha cambiato brand e comunque pare che facciano di tutto per non venderli , aspettavo lo yadea voltguard ma pare che in Italia non arriverà, quindi mi terrò il mio nqi fino alla fine e poi ritornerò ad un supercollaudato benzina 4t ad un prezzo onesto. Non è bello ma i fatti sono questi, vogliono la transizione elettrica ma fanno in modo che non possa esserci, quindi come già detto si ritorna ai vecchi tempi

    • Ilario, ha perfettamente ragione. Non è il primo che riporta fortissime resistenze da parte di alcuni concessionari. Come spiegato in altri articoli, purtroppo i maggiori ricavi non avvengono in fase di vendita ma con riparazioni e ricambi. Essendo gli scooter elettrici molto, molto meno onerosi in fatto di costi di manutenzione, alcuni concessionari preferiscono parteggiare per il termico. Per quanto riguarda i brand: il progetto di Seat è stato avviato da passate dirigenze e gli scooter erano semplicemente dei Silence ribrandizzati. Super Soco invece ha scelto molto saggiamente di unire sotto un unico brand (Vmoto) tutti i prodotti in gamma e di semplificare le cose ai consumatori.

      • Mentre sono un po’ più scettico sull’auto ev, che comunque ho comprato, per lo scooter è un peccato che non ci siano investimenti maggiori per renderli più diffusi. In fondo uno scooter elettrico è di una semplicità disarmante, un motore, una batteria, una centralina. Non si può vendere un equivalente 125 ( che come prestazioni è però poco più di un cinquantino) a 5 mila e passa euro. Ed anche per quanto riguarda l’autonomia se le batterie non costassero una follia si potrebbe pensare anche di tenersene una di scorta. Certo che finché le fanno pagare 1000€ al kWh non si va da nessuna parte. Eppure dove abito ci sono migliaia di scooter e moto a causa del clima favorevole e del traffico congestionato ma i proprietari di scooter elettrici praticamente li conosco tutti, saremo una decina…

        • Ilario non capirò mai come mai perché abbiamo due niu ma uno ne dica sempre peste e corna e l’altro no. Questo certamente non può che rallegrarmi, perché vuol dire che ho avuto un bel po’ di fortuna, ma non riconosce al suo mezzo neanche mezza qualità? Dire che va poco più di un 50ino…. Sul resto non appunto, niente immagino come si possa sentire

          • Il mio niu va bene ma il punto è uno solo, ovvero costa troppo per quello che offre. E comunque visto che non lo ritirano me lo terrò fino a quando finirà in demolizione

  4. Buona notizia ma vedo che di scooter elettrici se ne vendono purtroppo pochi…per me prezzi ancora troppo alti nonostante gli incentivi..forse le nuove ibride Kawasaki potrebbero sfruttarli certo anche li si parte da 12000€…

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