Finalmente arrivano le colonnine a Granarolo dell’Emilia, ma basta l’annuncio per far salire sulle barricate due categorie di residenti: gli odiatori dell’elettrico a prescindere e quelli mai vicino a casa mai. Il dibattito diventa incandescente fino a a far cancellare il post dal gruppo Facebook del paese che ha scaldato gli animi. Ma il sindaco Alessandro Ricci non fa un passo indietro. La colonnina sarà installata. No pasaran.
Obbligatorie, come gli stalli per i disabili
Ci sono poche auto elettriche e non possono occupare, quindi, i nostri parcheggi. Questa una delle contestazioni. Ma il sindaco è chiaro e fa anche un parallelo: “Gli stalli per i disabili si fanno a prescindere dalla richiesta“. E’ un diritto e va assicurato. Punto.

Lo stallo maggiormente contestato, su 15 previsti nel comune alle porte di Bologna, è collocato davanti al Municipio e vicino alle farmacie, ad alcuni bar, banche, negozi. Una zona viva. “Chi ricarica fa anche altre cose e questo conferma la necessità della scelta di installare lì la colonnina“. Elementare Watson non si può collocare la stazione di ricarica in un posto sperduto. Per di più a Granarolo non mancano certo i parcheggi. Non siamo certo nel centro di Bologna.
Fra sindrome Nimby e “diritto all’ombra”
A parte gli odiatori seriali dell’elettrico – nella discussione non sono mancati i più frequenti luoghi comuni sul tema – ci sono coloro che soffrono della sindrome di Nimby ovvero Not In My Backyard che si traduce con “non nel mio cortile“. Come ci racconta il sindaco c’è anche chi protesta per la stazione di ricarica sotto l’albero vicino casa.

C’è chi non vuole rinunciare all’ombra e chi se ne frega del diritto alla ricarica e all’aria pulita. Anche in un paese come Granarolo, attraversato continuamente dalle auto inquinanti in entrata o in uscita da Bologna. Significa inquinamento atmosferico in un’area come quella del bolognese, critica sotto quest’aspetto.
In attesa del Comune si carica solo all’Eurospin. Ma anche lì…
Il piano comunale è diviso in tre lotti: i primi due assegnati a Be Charge e EnelX mentre il terzo ad Acea con cui si deve stipulare il contratto. E finora? Ci sono due colonnine soltanto nel parcheggio del supermercato Eurospin.

Anche qui emerge l’odio elettrico. “In un primo momento – sottolinea il sindaco Ricci – c’era chi si lamentava perchè non erano usate. Poi hanno iniziato a usarle per caricare dei furgoni per le consegne e altri cittadini si sono lamentati perchè sono occupate”.
La storia di Granarolo, purtroppo, non è isolata e sui social si leggono tante di queste contestazioni che limitano il diritto alla ricarica. Per fortuna il primo cittadino della cittadina alle porte di Bologna va dritto per la sua strada, quella del diritto.
Che ci fai qui? Hai sbagliato strada?
Tu invece? Non vai ad aiutare a spegnere il fuoco sulla nave che trasportava circa 3000 auto che sta affondando a causa di un’ EV con batteria difettosa?
Mentre la guardia costiera dichiara che la causa dell’incendio non è stata ancora accertata gli stolti si bevono i soliti rilanci clickbait della stampa.
https://electrek.co/2023/07/26/surprise-media-is-misreporting-the-source-of-a-dutch-cargo-ship-fire/
E l’auto bruciata a Bari con il corpo di un uomo all’interno? Per i giornali di ieri è un’auto elettrica andata a fuoco per un guasto. Oggi si apprende che era una ibrida, rielaborata dal proprietario disabile con pannelli fotovoltaici sul tetto e batterie aggiuntiva fai da te per aumentare l’autonomia.
La terra é piatta e biden é un ‘alieno… e le auto con motore termico si incendiano da spente. Ecco rivelati a te (ma solo a te) i 3 segreti di Fatima.
AUTO ELETTRICHE: accendi la passione (oltre agli incentivi hai anche la possibilità di essere cremato).
C’è talmente tanta mafia ecologista che daranno la colpa ad un marinaio, ma lo sappiamo tutti che basta una batteria difettosa a fare un disastro.
Certo, e la Guardia Costiera è al soldo della “mafia ecologista”.
Ma mi faccia il piacere!
Grazie Leonardo nei giorni scorsi ho scritto su una barca elettrica a fuoco, ma anche lì la causa non era indicata e negli stessi giorni sono andate a fuoco altre tre barche, ma non elettrice ma termiche
Questa è stata davvero una brutta storia di disastro ecologico .
La metterei al diciassettesimo posto dopo i 16 di petroliere affondate .
Solo negli ultimi 32anni intendo .
Ai cittadini di Granarolo io gli farei costruire vicino una bella raffineria che brucia (come tutte quelle presenti in italia) da inizio anni 2000 Petroleum Coke, che ha fatto innalzare vertiginosamente il numero di tumori, sterilità e malformazioni neonatali.
Non esageriamo, non si augura nulla di male a nessuno!
Ha ragione Direttore, ma “a sentire certi discorsi mi va il minestrone al cervello”.
Che cattiveria…
Piuttosto è bene ricordare che ci sono studi che sembrano confermare la correlazione tra inquinamento e basso QI.
Insomma, le ragioni per non inquinare sono sempre molte e non è per nulla furbo ignorarle.
Confermo la questione de QI, io ne sono la prova vivente.
Ho visto che comunque hanno già installato la colonnina be charge nel distributore Eni
Infatti non c’è stato nessuno stop
l’Italia diventerà come il Messico, non ci verranno nemmeno più i turisti stranieri ( ovviamente con auto moderne)
È una cosa giusta, hanno gli stessi diritti dei disabili,sono una categoria disagiata,devono essere considerate come disabili.
Niente discriminazione!
Uno dei peggiori commenti (se si può definire tale) della storia di Vaielettrico
In effetti direi che potremmo metterlo fra i finalisti del premio Dacia Sandero GPL 2023 di Vaielettrico.
il signor Massimo sa già tutto.
Lei ha mancato di rispetto a noi elettronauti (poco male, ce ne faremo una ragione) ma soprattutto ai disabili dimostrando in poche righe la sua meschinità e prepotenza.
Ora, se vuole essere riabilitato come essere umano, come minimo faccia almeno le scuse a loro. A tutti può capitare di sbagliare, diamo anche a lei la possibilità di redimersi.
Detto questo, per quanto riguarda noi, ho subito pensato al disagio di Nico Rosberg mentre provava la sua Energica sulla pista del GP di Monaco, perché gli esempi positivi sono sempre più potenti di quelli negativi. Enjoy!
https://youtu.be/WeHmz2unFsY?t=210
Io non capirò mai perché le colonnine devono occupare posti auto stradali e non vengono montate nei distributori che per legge hanno tutti grandi spazi di manovra.
I proprietari dei distributori, ma stanno cambiando pian piano cambiando business, vendono carburanti di origine fossile (alcuni stanno inserendo anche le colonnine ma solo recentemente) quindi non hanno aperto le porte ai concorrenti.
Anch’io protesto. Ho il diritto di respirare un aria più pulita. Al prossimo distributore di carburanti che apriranno farò un post su Facebook di protesta
Usare i social brucia energia a non finire. Dia il buon esempio invece. Oltretutto Facebook è da anziani jurassici.
Sul fatto che le colonnine bisogna metterle non c’è dubbio. Piuttosto mi chiedo se ha senso insistere su colonnine A.C. che mi sembra un ibrido fra ricarica e parcheggio. Le due cose insieme possono essere molto comode, ma finiscono per ridurre in prospettiva drasticamente i parcheggi non “elettrici” e questo può essere molto malvisto dai residenti a prescindere da eventuali prese di posizione. Un ultima cosa, di cui non vedo traccia in questo blog. In questi giorni di gran caldo si stanno verificando continui blackout un po’ dappertutto. Nella mia zona ogni giorno se ne verificano almeno tre, alcuni brevi, altri anche di un’ora e più. Forse abbiamo cominciato a pensare alla transizione partendo dalla fine? Con quale rete elettrica ci stiamo confrontando? E non mi si risponda che c’è il fotovoltaico, perché è limitato a una ben precisa tipologia di utenti, mentre la transizione è destinata a tutti, come obbligo non come possibilità.
In prospettiva sarebbe interessante, almeno secondo me, una presa per ogni parcheggio. Una ricarica lenta e diffusa.
Si, teoricamente, praticamente resterebbe problematico assicurare le esigenze di ricarica e quelle di parcheggio. Anche quando le auto saranno solo elettriche, dove potranno parcheggiare se non hanno necessità di ricaricare, escludendo il parcheggio passivo? Già oggi sappiamo che le città sono costantemente sottoposte a parcheggio selvaggio in doppia e tripla fila, e se aggiungiamo anche il parcheggio da ricarica, come finirà?
Se c’è una carica lenta in ogni singolo parcheggio, non ci sarà certo obbligo di liberarlo salvo in zona disco orario, che ricarichi o no quello è un parcheggio, è l’unico modo per avere una libertà totale nel passare al elettrico, chi abita in palazzi senza garage o con solo un posto auto su due o tre auto in famiglia è comunque la maggior parte della gente, di notte o di giorno l’auto da qualche parte sta, vai al centro commerciale e se devi caricare in qualsiasi stallo hai una 2kwh (così ti invogliano anche a passare più tempo dentro), torni a casa e attacchi se serve lasciandola al parcheggio davanti casa… L’ideale sarebbe a quel punto induttiva ma costa parecchio da fare a tappeto, forzerebbe anche la gente a parcheggiare bene per allinearsi con la piastra 😂
è tanto che lo scrivo: tutti elettrificati e fine del problema lamentela parcheggio e presunti diritti di questo o quello.
ma si continua a parlare di lampioni.. 🤷♂️
Tra qualche anno si lamenteranno che sono poche Basilio hai notizie quando verrà attivata quella al distributore eni è lì da sei mesi spenta, doveva montarle anche a2a deda md ma non si sa niente spero che con tante aziende ci sia un po’ di concorrenza sui prezzi
“Odiatori dell’elettrico” niente di meno siamo arrivati all’odio verso una tecnologia? Ma se non ti interessa NON usarla che te ne frega a te.
Non ti interessa, bon disinteressatene e tanti saluti.
Si vede che c’è un grado di benessere in giro molto elevato in cui problemi grossi, esistenziali, sono stati superati altrimenti la colonnina (che usano gli altri) sarebbe l’ultimo dei pensieri.
My opinion
Ci sta. Ci sono evidenti, questo è solo uno dei tanti episodi, pregiudizi, ben alimentati, che la buttano in fantapolitica.
Certo che non interessa e non la useranno, ma allora perché deve essere pagata con i soldi di tutti i cittadini? I distributori di benzina non sono pagati con le tasse di tutti. Se volete le colonnine pagatevele di tasce vostra.
Nessuna colonnina è “pagata con i soldi di tutti i cittadini”. Stia sereno Adolfo
Questi sono operatori privati, mentre chi emette gas di scarico e appesta l’aria, significa più spese sanitarie, non paga niente.
La tua auto ha emesso già “gas” mentre si frantumava il suolo o si raschiavano i fondali marini per estrarre i minerali che servono a costrure le batterie.
E comunque chi guida un diesel l’auto se l’é pagata di tasca sua, non usando denaro pubblico come fate voi per pagarvi 60.000€ di auto con incentivi provenienti dalla fiscalità generale.
E poi fidati, che con le accise sui carburanti sono io che pago le tue spese sanitarie, e non viceversa
Caro Adolfo, per lo meno la terra per produrre l’auto la si frantuma una volta e poi in gran parte la si potrà riciclare.
Le accise coprono a stento il danno economico derivante dall’importazione di prodotti dall’estero che aumenta il deficit pubblico.
E la cosa peggiore è che sono prodotti destinati ad essere bruciati, quindi vanno importati e importati ancora, senza possibilità di affrancamento.
Si “frantuma” il suolo anche per il cellullare, il pc, il trapano e mille altri oggetti (a volte pure inutili) ma stranamente nessuno che ne parla o che denunci
@Gian Basilio in effetti di tanti prodotti l’unico per il quale ci sia così tanto fervore nel tentare di dimostrare che inquina sembra essere l’auto elettrica. Con tentativi più o meno stucchevoli come quello del particolato dai freni, e bambini schiavi che estraggono il cobalto, ma soltanto quello che finisce nelle batterie delle auto elettriche, perché quello che viene impiegato per raffinare il gasolio o quello utilizzato per le batterie degli smartphone eccetera proviene soltanto da giacimenti in cui i diritti dell’uomo sono rispettati come nei paesi europei.
La coscienza insomma è a fisarmonica, stretta se si parla di auto elettriche e larga su tutto il resto.
Esatto Leonardo
Il suolo si frantuma per estrare gas e petrolio con la tecnica del fracking. I fondali marini si raschiano per estrarre gas e petrolio con i pozzi off shore.
Aldo, le auto elettriche che superano i 42.700€ sono pagare di tasca propria visto che non rientrano negli incentivi. D’altro canto auto a gasolio che speravano quella soglia hanno goduto degli incentivi. Prova ne è che i fondi per le elettriche sono ancora disponibili, quelle per le auto termiche no. Tra parentesi tutte quelle Tesla model Y immatricolata negli ultimi mesi non hanno usufruito di un centesimo d’incentivo. Solo l’esenzione dal bollo come le ibride termiche.
A Goro la regione ha stanziato 800 mila euro x bonificare il distributore delle barche quei soldi di chi sono? Dici che la regione si farà risarcire mmmm ci credo poco mi sa che una parte spetterà a noi elettrici
Grazie Massimo per l’intervento, purtroppo i porti sono trattati come cloache di sversamento di idrocarburi, quella patina oleosa (spesso anche nelle spiagge vicine) che si vede spesso è un insulto, ma non entra mai nell’agenda politica. Si fa poco, troppo poco. Qui un mio articolo con intervista a Daniela Ducato: i porti tratta come giardini https://www.vaielettrico.it/porti-inquinati-pieni-di-idrocarburi-parla-daniela-ducato/
Le colonnine di ricarica non le installa il comune ma i distributori di energia!
Informarsi di di dire le solite minchia te.
Mi sembra di leggere il testo della canzone “Cara ti amo” di Elio e le storie tese. Come la fai trovi sempre chi ti si oppone e dice il contrario di quello che stai facendo.