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Il Battery Technology Center Stellantis al via a Torino

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Il Battery Technology Center di Stellantis è stato inaugurato a Torino, nel complesso industriale di Mirafiori ex Fiat. L’investimento è di 40 milioni di euro.

Il Battery Technology Center
Carlos Tavares, numero uno di Stellantis Group.

Il Battery Technology Center per testare cicli di vita, stress climatici…

Il centro nasce per accrescere la capacità di progettare, sviluppare e testare pacchi batteria, moduli, celle ad alta tensione e software dei futuri veicoli dei brand Stellantis. È il più grande in Italia e tra i maggiori in Europa, con oltre 100 tecnici, la maggior parte dei quali sono lavoratori specializzati di Stellantis. Questo team condurrà e supervisionerà stress test climatici, prove di durata del ciclo vita, sviluppo e taratura dei software per i sistemi di gestione delle batterie (BMS). Oltre allo smontaggio di pacchi e celle per l’analisi e al benchmarking.​ Stellantis sta inoltre lavorando alla realizzazione di un Battery Technology Center per il Nord America a Windsor, Canada. Come illustrato nella presentazione dell’EV Day 2021, il piano per le batterie prevede una doppia strategia chimica per soddisfare le esigenze di tutti i  potenziali clienti, puntando a garantire costi concorrenziali.

Il Battery Technology CenterSi studieranno anche nuove composizioni chimiche

Il Battery Technology Center di Mirafiori si estende su una superficie di 8.000 metri quadri, su tre livelli. Il cuore del centro è costituito da 32 camere climatiche, 24 camere walk-in per i test dei pacchi batteria e 8 camere per l’effettuazione di prove sulle celle. All’interno delle 24 camere walk-in è possibile controllare le condizioni ambientali regolando umidità e temperatura in un intervallo compreso tra -40 e 60 gradi Celsius. Con una variazione massima di 20 gradi al minuto. Il centro è in grado di testare fino a 47 pacchi batteria in parallelo. Il sistema di alimentazione può gestire fino a 1,2 chilovolt (kV) e 2,2 megawatt (MW) per cella di prova. Nelle otto camere riservate alle celle è possibile testare fino a 96 elementi in parallelo. Questa parte del Technology Center sarà dedicata in particolare a studiare nuove composizioni chimiche e caratteristiche comportamentali delle celle per uno sviluppo futuro.

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5 COMMENTI

  1. Se capisco bene, hanno aspettato un po’, ma ben venga che adesso abbiano un loro centro prove, oltre a nuovi prodtti, possono testare batterie già in uso sui loro veicoli, per migliorare la programmazione del BMS

    camere climatiche per un periodo le mettevo a punto e le certificavo, si usano in tanti settori per test, controllo qualità, shelf life; viste le tematiche sulle batterie, non potevano restare senza

    pensavo..potrebbero cogliere l’occasione per farsi un po’ di altra pubblicità positiva del brand (che sul tema a forza di interviste infelici e listini altini non brilla), abbinando la notizia a quella di impianti fotovoltaici per alimentare il centro di Mirafiori

    Impianti fotovoltaici a Mirafiori da citare dovrebbero già averli, o per l’occasione installarne altri, magari con accumuli, per fare la notizia:

    “nuovo centro prove e alimentato a energia solare – ci teniamo alla transizione energetica e ridurre le emissioni – sorrisone a 32 denti ” 🙂

    PS: Musk ha detto che gli farebbe uno sconto se vogliono accumuli statici Tesla Megapack :):):):):)

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    una mia insegnante diceva che l’educazione (in questo caso l’ostentazione di progetti fotovoltaici che migliorano l’impatto della filiera industriale), pur anche formale, forzata, è sempre educazione, cioè è anche sostanza, indica una volontà di andare in una certa direzione

    per le celle climatiche la potenza media necessaria non è alta come quella di picco (poi però c’è anche la corrente con cui caricano le vatterie in prova) e vanno anche di notte, 24/24

    per questo con un accumulatore avrebbero fatto figura doppiamente gagliarda (e anche per la corrente che scaricano dalle batterie in prova), a livello industriale gli costa meno rispetto a quelli per uso domestico;

    certo se devono certifiacrsi a bassa emissioni di Co2, fanno prima a comprare elettricità verde dal fornitore o pagare crediti in Co2 (alcune fabbriche fanno così?), ma avere gli impianti propri si fanno una bella publicità (e magari sul lungo periodo risparmiano qualcosa) ..eh vabbè sono incontentabile..

    Musk insiste, ora dice che gli farebbe un prezzaccio 3 x 2

  2. Prendiamola come una notizia positiva, ma quand’è che si inizia a fare sul serio senza proclami, titoli, foto di rito, ma tanta tanta tanta sostanza?

    • “Il Battery Technology Center di Mirafiori si estende su una superficie di 8.000 metri quadri, su tre livelli.” “SI ESTENDE”, presente, non “SI ESTENDERA'”, quindi immagino che funzioni, o a breve funzionerà. Pare che Stellantis abbia investito 40 milioni di euro, un po’ di sostanza ci saraà, no?…

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