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I problemi delle BEV cominciano in concessionaria. MG4 per esempio…

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La MG4, modello elettrico di punta in Italia e in Europa

L’amico professor Abbotto, incuriosito dalla MG4, si rivolge alla concessionaria multimarca nel milanese per effettuare un test drive. E’ pretendere troppo? Pare di si: il venditore fa di tutto per scoraggiarlo e spingerlo verso altri modelli con motorizzazione tradizionale. Morale: quando cambia la tecnologia, devono cambiare anche i venditori. 

di Alessandro Abbotto

Alessandro Abbotto

La prestigiosissima rivista Nature Energy (Zarazua De Rubens G., Noel L., Sovacool B. K., Dismissive and deceptive car dealerships create barriers to electric vehicle adoption at the point of sale, in “Nature Energy”, vol. 3, pp. 501–7) lo aveva già scientificamente denunciato nel 2018. Oltre alle moltissime testimonianze su Vaielettrico.it, l’articolo su Nature Energy illustra in modo ben documentato come i venditori non favoriscano la vendita dei modelli elettrici (peraltro riferendosi al ben più maturo mercato scandinavo).

MG4, mi piace la batteria LFP…

Ma ciò che mi è successo nei giorni scorsi ha quasi dell’incredibile.
Il tutto nasce dalla mia curiosità scientifica e tecnologica verso i produttori cinesi di veicoli elettrici, dove batterie di ultima generazione (le cobalt-free LFP e, all’orizzonte, le nuovissime batterie post-litio al sodio) e nuove tecnologie sono all’avanguardia nel mondo, a prezzi di vendita, anche in Italia, estremamente competitivi (leggi).

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Il powertrain e le batterie LFP della MG4

E così, dopo aver visitato il nuovissimo store BYD proprio dietro al Duomo (dove ho trovato un’alta efficienza e competenza) e provato uno dei loro recenti modelli, la mia attenzione si è diretta verso la MG (Morris Garage), nota casa automobilistica inglese e, da 15 anni, parte del colosso industriale cinese SAIC Motor.
In particolare, anche sulla base di esperienze di guida positive che mi sono state riferite, ho voluto effettuare un drive test del modello MG4. Al momento in Italia non esiste una vera e propria rete MG ma le vendite sono in concessione a strutture tradizionalmente di altre marche (ad esempio, nella zona in cui abito, Mercedes, Stellantis e altre).

Scrivo sul sito MG per fissare il test, indico il concessionario più vicino a casa mia e, in tempi brevi, mi rispondono dicendo che al momento il modello non è disponibile per il servizio richiesto. Nessun problema. Attendo qualche settimana dopo le quali vengo richiamato da un gentilissimo funzionario che mi informa che ora il test è disponibile, proponendomi un appuntamento.

MG4, il miraggio del test drive

Mi presento nel luogo e ora prefissati e mi viene detto che l’agente commerciale che doveva effettuare il test si è dovuto assentare per motivi di salute. Nessun problema, può capitare. Ci mancherebbe. Poi qualcosa comincia ad andare storto quando mi chiede: «Ma è sicuro di avere un appuntamento? Altrimenti l’avremmo chiamata». Rispondo, nell’ordine, che sì, sono sicuro, e che no, non mi ha chiamato nessuno. Un po’ scettica il funzionario controlla sul computer e in effetti trova il mio appuntamento.

Allora si scusa e mi propone di attendere il primo agente libero per effettuare il test. Attendo mezz’ora solo per scoprire che in realtà l’agente era già libero da tempo ma non aveva molta voglia di effettuare il test al posto del collega (lo confida alla collega alla reception come se io non fossi lì presente ad ascoltare). Va bene, si può anche (almeno in parte) comprendere, soprattutto se di sabato pomeriggio, dopo una settimana faticosa.

LEGGI ANCHE: Auto elettrica 2022: la MG4 (secondo noi) e guarda il Video

Il venditore riluttante: meglio la ICE

Ma poi inizia il vero show.
L’agente si presenta e ci dice che, “se proprio vogliamo”, ci fa fare un giretto attorno all’isolato. Chiedo se è possibile fare un test nella vicinissima tangenziale per testare il confort di guida in un contesto extra-urbano, dove avrò necessità di utilizzarla. E qui arrivano le sorprese. Nell’ordine:

1) è proibito “per legge” effettuare drive test in tangenziale o in autostrada ma solo in ambito urbano;

2) comunque la MG4 non sarebbe adatta per l’extra-urbano perché ha una batteria piccola (vorrei dirgli che il sito ufficiale MG indica un’autonomia WLTP fino a 520 km ma sorvolo per evitare polemiche inutili); addirittura mi chiede: «Ma lo sa, vero, quanti km fa la MG4?», cercando di convincermi che proprio non è adatta per un test in ambito extra-urbano;

3) che comunque non è così comoda e che se cerco un’automobile per viaggi extra-urbani mi può far vedere un modello (guarda caso del tradizionale e blasonato marchio “ospitante” la MG) in pronta consegna a km0 (per la precisione il venditore si è messo a confrontare due modelli, la MG4 e l’altro, che hanno prezzi di listino di partenza rispettivamente di 30.790 € e 55.160 €).

Alla fine, forse cercando di convincermi che il drive test non è poi così necessario, mi confida: «Guardi, io la guido da ben una settimana e devo dire che mi trovo bene!». Ormai sono a bocca aperta, senza parole. «Da una settimana…», chiedendomi se quella “settimana“ si riferisse a tutta la sua esperienza di guida elettrica.

Mi arrendo: un pomeriggio sprecato

Poi, con mio ulteriore grande stupore, si volta come se nulla fosse e comincia a parlare con altri clienti come se io non fossi lì.
Allibito dal trattamento ricevuto mi dirigo verso l’uscita facendo notare alla reception che bastava dire che il drive test non era disponibile. Qui arriva l’ultima sorpresa: il venditore, lasciando a sua volta gli altri clienti in autosalone, mi raggiunge di corsa alla porta dicendomi che, se proprio voglio, il drive test attorno all’isolato me lo fa fare. Capisco che ho perso un pomeriggio, ringrazio cortesemente ed esco, declinando l’invito.

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Riflessioni conclusive. Posso essermi imbattuto in un funzionario di vendita stanco e senza alcuna voglia di vendere auto in quel particolare momento ma allo stesso tempo, anche confrontandomi con analoghe esperienze di cui leggo in continuazione ad esempio su Vaielettrico.it, quanto mi è successo è sintomo di un problema ben più generale.

Nuovi venditori per nuove auto

Vi sono da una parte concetti innovativi di vendita e commercializzazione che danno la spinta di cui ha bisogno, e merita, la nuova e altamente tecnologica mobilità elettrica. Penso ai concessionari di nuova generazione come Tesla, Polestar, BYD, dove prenoto il test drive comodamente da casa mia, mi reco al luogo e orario previsto, mi accoglie un funzionario col suo notebook o tablet che registra la patente fotografandola digitalmente e che mi consegna le chiavi, dicendo che posso tenere l’auto per un’ora.

Quello a cui ho assistito in quest’ultima esperienza è invece quanto di più lontano avrei desiderato trovare, soprattutto se in marchi europei blasonati che al momento gestiscono la vendita MG.
E i risultati si vedono: i modelli Tesla sono in testa nelle immatricolazioni, in tutta Europa. E presto lo saranno anche i modelli asiatici, esattamente come è accaduto per gli smartphone, solo per citare un esempio.

La mobilità elettrica, di per sé innovativa e altamente tecnologica, non può svilupparsi senza andare di pari passo con un’evoluzione della rete di vendita, dove trovare professionisti preparati, competenti, rapidi nelle risposte e soprattutto desiderosi di vendere il più possibile auto elettriche (anche, mi vien da dire, nel loro stesso e primario interesse). E dove prenotare ed effettuare un drive test deve essere facile quanto – anzi più facile – acquistare un biglietto ferroviario o aereo o cinematografico dal mio dispositivo elettronico e poi recarmi in stazione o in aeroporto o al cinema.

Addio MG4, a causa di forza maggiore

In Italia, dove le immatricolazioni dell’elettrico stentano a decollare a differenza del resto del mondo occidentale e asiatico (l’ultimo dato di fine ottobre registra un modestissimo 4% di mercato con, guarda caso, due modelli Tesla tra i primi 3 più venduti), ne avremmo, più che altrove, fortemente bisogno. Nell’interesse di tutti, cittadini, guidatori, case costruttrici e rete di vendita.

Insomma, bisogna rinnovarsi. E alla svelta. La tecnologia californiana e il drago cinese sono alle porte (anzi, ormai sono già dentro le mura) e attendono solo di mangiarsi in un sol boccone il vecchio continente. Nel frattempo, non avendo altri venditori in zona, io ho rinunciato per cause di forza maggiore a provare e, eventualmente, acquistare, una MG4. Per fortuna ormai la scelta sull’elettrico è vastissima.

Insegna Scienza dei materiali all’Università Milano Bicocca, è presidente della Divisione di Chimica Organica della Società Chimica Italiana, coordinatore nazionale dei Giochi e Campionati Internazionali della Chimica della Società Chimica Italiana, co-chair del XXVIII Congresso Nazionale della Società Chimica Italiana (Milano, 26-30 agosto 2024).

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64 COMMENTI

  1. Non sono contro le auto elettriche (Magari la mia prossima auto lo sarà) ma quando leggo frasi del tipo “…e il drago cinese sono alle porte (anzi, ormai sono già dentro le mura) e attendono solo di mangiarsi in un sol boccone il vecchio continente” mi viene voglia di comprare un bel diesel usato piuttosto che vedere il nostro settore industriale automotive (con relative famiglie che ci campano) spazzato via da una concorrenza che, come il paese che la genera, mira a conquistare e schiacciare il resto del mondo.

    • L’industria automotive europea non è un agnellino indifeso. Ha gli artigli, li usi per innovarsi anzichè per taroccare i dati sulle emissioni

  2. Francamente non mi sembra un problema di venditore inesperto/impreparato sulle bev, ma un normale venditore che fa i propri interessi spingendo l’auto che lo fa guadagnare di più.
    Le termiche han avuto una impennata atomica di prezzi da che han iniziato a mettere fuori bev a listino, prezzi che non han seguito una aggiunta al veicolo (tecnologie nuove etc) ma un mero aumento di prezzo per far percepire meno i maggiori costi delle elettriche e anche per girare il minor guadagno delle bev per politiche di marketing che necessitano limatura all’osso dei prezzi per farle sembrare quasi appetibili al “non fan a propri”.

    Il venditore ti ha virato su un’auto che costa il 60% circa in più, con una marginalità più alta, essendo della propria casa madre ha anche obiettivi di volumi che se non raggiunge il concessionario ha tutte le provvigioni ribassate e di conseguenza il venditore non arriva ai bonus (generalmente son partite Iva ma non sempre).

    Piuttosto c’è una politica dei prezzo totalmente a sfavore del consumatore e che predilige, ovunque, margini apocalittici per la casa produttrice, gli azionisti han avuto 2 anni con dividendi da super record nonostante gli scarsi volumi… Prendere meno per loro è inconcepibile, anzi ogni anno dovranno prendere di più altrimenti vendono tutto e l’azienda va in crisi.

    • Credo invece che questo venditore, oltre che maleducato, non sappia fare bene il proprio mestiere perchè oggi se un potenziale cliente ti chiede di provare una elettrica (in Italia per giunta !) significa che vuole una elettrica perchè è fortemente motivato. Proporgli una termica vuol dire perderlo. Lo capirebbe anche un bambino.

    • questa spiegazione sui prezzi la trovo sempre un po’ ideologica, non supportata

      in questi anni sono successe tante altre cose, che secondo me spiegano meglio i prezzi alti:

      – pandemia, con paralisi delle catene logistiche e della produzione
      – guerra, con un anno di speculazione sui prezzi energia e materie prime
      – inflazione a livelli altissimi per 2 anni (e comunque presente a livelli più contenuto anche negli altri anni)
      – subentro di ADAS e certificazioni più stringenti e costosi
      – tempo di consegna delle auto allungati (questo ora forse sta rientrando)

      non sono saliti solo i prezzi delle termiche, ma inizlamente anche quelli delle BEV utilitarie (nonostante il trend sui costi a scendere) e il costo della vita in genere

      è calato il valore nominale della moneta, oltre alla speculazione che concordo i costruttori stanno attuando millantando costi produttivi ancora alti come durante l’emergenza, ma in realtà già rientrati da tempo

      rassiumento, per me è stata l’emergenza mondiale a dare via libera alla speculazione sui prezzi, che ora lentamente rientrerà, non ci trovo senso a indicare le Bev come causa

      anche i famosi “investimenti” aggiuntivi mi pare che non superino di molto quelli per ogni nuova piattoforma/scocca e nuovi sofwtare

      perchè inizialmente batterie e power train i brand occidentali li compravano già pronti dall’estero, hanno diluito il più possibile gli investimenti in ricerca (con l’eccezione di Tesla)

    • Mai detto che è un bravo venditore, ma che ha fatto i suoi interessi (e quelli del concessionario come conseguenza), non era un suo appuntamento tanto che aveva già dei clienti che son arrivati per lui etc etc
      C’è anche da dire che un bravo venditore basta che ti stringe la mano e ha già capito se sei lì per farti un giro e non ti interessa comunque comprare o se sei veramente interessato, non so se era questo il caso ma non penso.

      @rs ok son d’accordo, ma tutti i punti che hai elencato sono stati risolti, catena di approvvigionamento già da due anni, energia già da un anno (e se l’energia rappresenta il 20% del costo finale dell’auto abbiamo un problema totalmente diverso) inflazione a livelli alti solo da quest’anno e solo per 6/8 mesi, gli stipendi dei dipendenti non li hanno alzati, il costo dell’energia è più che dimezzato dal 2021…per cui.. Come fanno a incidere sul costo finale? In compenso basta guardare i fatturati ma soprattutto gli utili, enormemente più alti del periodo precedente..costi in diminuzione (rispetto al periodo che citi) ma prezzi in ascesa… Pure i pezzi delle batterie son scesi sensibilmente ma non ho visto listini scendere quest’anno (salvo tesla pre lancio del nuovo modello).
      In compenso molti si son già dimenticati il +3k medio su tutte le auto il giorno dopo l’annuncio del rinnovo incentivi rottamazione.. È son abbastanza sicuro che a gennaio rivedremo lo stesso teatrino quando rinnoveranno il tutto.
      Ah dimenticavo, l’energia è costata tanto solo in Europa, Cina usa India etc no

      Assolutamente d’accordo con te quando parli di giro di speculazione innescato dalle politiche industriali, anche perché parlando francamente, la gente è matta e pur di poter usare la scusa che compra l’auto per il pianeta accetta prezzi fuori misura con margini assurdi sul singolo mezzo, le case sceme non sono se vedono che dei pazzi le comprano anche sovraprezzate chi glielo fa fare di ridimensionare il guadagno netto? Finché c’è da spolpare si spolpa, ma è un discorso che vale praticamente per qualunque cosa..

    • Purtroppo la parte dovuta all’inflazione degli anni passati resta anche dopo, quando l’ìniflazioen torna normale, anche sui cibi e altri beni, anche se chi ha uno stipendio da dipendente nom ha avuto un adeguamento del salario

      mentre per l’altyraparte, siamo d’accordo che ora i brand stiano marginando tanto e facendo i furbi, perchè i fattori di emergenza sono rientrati da tempo e in aggiunta i costi industriali di motori e batterie sono in rapido calo

      ora i prezzi scendono, ma in assenza di concorrenza lo fanno lentamente (per questo a me avrebbe fatto piacere vedere qualche utilitaria cinese in vendita, anche se ne vendevano poche avrebbero dato una svegliata ai nostri listini )

      sull’inflazione, da ignorante di economia,
      ho cercato e letto una spiegazione semplice per capire come funziona, è banale ma non è intuitivo finché non ci pensi:

      – vari anni dal 2015 al 2020 con inflazione al 2%
      – due anni con inflazione al 10%
      – cumulati fanno + 30% / +40% (il pane ad es.anche di più)
      – nel 2023 l’inflazione è tornata normale, diciamo al 2% ?

      quando nel 2023 l’inflazione torna normale, è vero che i prezzi smettono di salire, ma non tornano “indietro” ( se non per riposizionamento del prodotto)

      ormai: la moneta, alcuni tipi di beni che non hanno seguito i rialzi, e molti salari, sono stati “svalutati”, cosi come i debiti degli Stati, che ora risultano in pratica ridotti (il debito pubblico degli USA, ma anche Italia, ha giovato della svalutazione)

      l’inflazione è una spesa/tassa indiretta che pagano quasi tutti (senza scatenare grosse proteste come sarebbe se si aggiungono tasse esplicite) e che una volta messa rimane anche negli anni dopo; chi lavora in proprio riesce a difendersi un po’ meglio

      chi poi commercia (le materie prime, grande distribuzione, energia, i brand auto) nella confusione può anche guadagnarci, magari anche aver contribuito a generare il ciclo di l’inflazione

      cosi a spanne.. se mi legge un economista penso si strappa i capeli..

  3. Vado forse un po’ fuori tema e magari anche controcorrente.
    Parere del tutto personale, ma i test drive di 20 minuti o mezzora servono a ben poco per capire l’auto che si sta per acquistare ed ancora di più se è una BEV.
    A giugno di quest’anno volevo provare una MG4, sono andato da un noleggiatore che con poco meno di 190€ me l’ha concessa per un paio di giorni.
    L’auto era nuova di zecca e non era mai uscita dal parcheggio del noleggiatore, in due giorni ho percorso più di 1350km, ho fatto autostrada, montagna, pianura, tante ricariche fast, qualcuna lenta e con il carichino.
    È vero che alla fine ho speso 190€ di noleggio, 92€ di ricariche e non poco per l’autostrada, però avevo capito che l’auto poteva fare per me. Purtroppo quando il display dell’infotainment si è spento all’improvviso mentre ero in autostrada mi ha fatto desistere, forse sarebbe bastato l’aggiornamento del software per risolvere l’anomalia, ma sappiamo bene tutti che chi inizia bene è già a metà dell’opera e questo non era quel caso.
    Lo so che non è da tutti fare quello che ho fatto io, ma prima di scucire 30000€ preferisco spendere l’1% per assicurarmi che poi non mi troverò pentito dell’acquisto anche se non vi è la sicurezza matematica di ciò.

    • Buongiorno
      Sul problema del display che di colpo si spegne (a parte un aggiornamento OTA o in Concessionaria che non è stato fatto)… non è assolutamente un problema solo BEV … perché lo riscontro da molti anni (dal 2001 in poi ) con l’ arrivo delle vetture “sempre più smart 🤔🤬 … che gestiscono molte funzioni… e talvolta “si impallano” (per dirla in linguaggio comune)… oppure soffrono molto il troppo freddo/caldo …. spengendosi completamente per periodi anche lunghi..fino a che non rientrano nel range di temperatura corretta.

      Mi ci sono trovato tante volte personalmente appunto già dal 2001 (con la Peugeot 307 HDi… e tutt’ora la 208 ICE di mia moglie ogni tanto si “abbuia”…lasciandoci senza comandi touch e navigatore…(e clima solo funzioni da tastiera fisica)
      Molto meglio è andata la Compass (mia ultima ICE..coi doppi comandi fisici e touch..che ha sofferto pochissimo del problema nei 5 anni che l’ho usata.

      Adesso…dopo oltre 1 anno di BEV ( ho esordito proprio in novembre) al momento non ho avuto particolari problemi (piccole esitazioni SW – AndoidAuto) che finora si son sempre risolte dopo un riavvio della vettura ( io verifico quotidianamente gli aggiornamenti SW sia App che sistema operativo dell’ auto..che peraltro è connessa Wi-Fi di casa…)

      Purtroppo…con tanta elettronica presente nei prodotti moderni…ci dobbiamo prendere il (quasi sempre) “bello”…e aspettarsi ogni tanto “il brutto” ..persino da una lavatrice connessa … una TV o altro.

      Questo fino al giorno che una tempesta solare super o uno sconvolgimento climatico non ci riporta alle auto di “Fred Flintstones”…. Yabadabadoooo !

  4. Degli Esposti,
    gli atteggiamenti che assume nei confronti dei suoi interlocutori sono quasi sempre sfrontati e gratuitamente caustici.
    Che problemi ha?

    • Di solito non invito energumeni a casa mia. E se entrano, pretendo che non mettano i piedi sul tavolo e non aggrediscano i miei ospiti. Penso di essere stato chiaro.

  5. Mi permetto di suggerir al professore di venire a Bergamo a provare la MG4, troverà venditori decisamente diversi, o almeno la mia esperienza quasi due anni fa è stata altamente positiva col venditore che mi ha proposto il test drive e che era anche lui un possesso di auto elettrica.
    Sarebbe stato interessante chiedere alla reception se era possibile parlare col titolare del salone per esprimere tutta la sua delusione ed informarlo che ha perso un cliente.

  6. con 35mila si può acquistare una tesla long range 4×4 di 2/3 anni con max 50mila km che è sicuro molto meglio di una MG nuova! inoltre ciò che davvero vale di Tesla è l’ecosistema che gli Vive intorno, supercharger, assistenza diretta dall’app, affidabilità e garanzia di 4 anni o 80mila km, 8 anni o 190mila km per batterie e motori…
    Lascia perdere ogni altra elettrica, le colonnine brand sono inavvicinabili semza abbonamento, 90 cent x kw e sei fortunato qiando funzionano, mentre tesla 48 cent per kw e funzionano tutte sempre, senza alcun abbonamento e sono sempre disponibili, media italiana, un’area Supercharger dal almeno 8 colonnine ogni 100km.
    poi vedi tu.

  7. Anch’io ho avuto difficoltà nel trovare venditori preparati sulle bev nel 2021 ma bene o male i miei test drive sono riuscito a farli.
    Devo dire però che adesso ho lo stesso problema con gli idraulici:
    voglio eliminare il gas dal mio appartamento ma in molti mi spingono verso la caldaia ibrida. Non ci capiamo, di ibrido non mi piace nulla, io sono un estremista della tecnica.
    Mai fidarsi di un commerciale quando interessa la tecnica, é come pensare che in banca facciano i tuoi interessi.

    Comunque saranno in tanti a doversi riqualificare, chi sta fermo é perduto (e in più mi viene mal di schiena)

  8. …se parla con me, io non ho alcun problema.
    Lei, invece, come sta, come la vede?
    Pensa che il professor Abbotto, dopo la Tesla e la Zoe, si trovasse in concessionaria per comprare pure la MG4?

  9. Leggo spesso vaielettrico, ma questo sentirsi sempre vittime perché il mondo è tutto contro le BEV comincia a stufare.

    La stessa identica cosa mi è successa qualche anno fa al Mediaworld: volevo comprare un certo modello di TV, ma il venditore ha cercato in tutti i modi di convincermi a comprarne un’altra.
    Se la stessa cosa fosse successa all’autore, e la TV che proposta fossa stata alimentata a benzina invece che a corrente avrebbe scritto le stessa cosa che ha scritto …
    Probabilmente, in quel momento avevano l’input di vendere il modello che non era quello che volevo io, non era un complotto mondiale contro l’altro marchio.

    L’autore stesso scrive:
    “Al momento in Italia non esiste una vera e propria rete MG ma le vendite sono in concessione a strutture tradizionalmente di altre marche (ad esempio, nella zona in cui abito, Mercedes, Stellantis e altre).”
    Non ha mai pensato nemmeno per un secondo che il venditore avesse provvigioni più alte su altri marchi/modelli in vendita in quel concessionario.

    Anche quando parlate dell’occupazione abusiva dei parcheggi delle colonnine, sembra quasi che il mondo intero sia contro di voi, e che lo facciano volutamente solo per darvi fastidio. Vi do una notizia: succede la stessa identica cosa da decenni con i parcheggi per gli invalidi, anche se in quei posti non ci sono colonnine per la ricarica …

    Ciao, Mario

  10. Se, – come dice lo stesso Abbotto – “…il tutto nasce dalla mia curiosità scientifica e tecnologica verso i produttori cinesi di veicoli elettrici”, possiamo assumere come dato di fatto che il nostro esimio Professore era in concessionaria solo per farsi un giretto sulla MG4 e quindi – dal punto di vista freddamente pragmatico della concessionaria – per fare perdere tempo all’agente preposto al test drive.
    Probabilmente, il personale ha mangiato la foglia e il test drive lo avrà fatto fare a qualcuno seriamente interessato all’acquisto.
    D’altronde, ne ho vista un sacco di gente che, non avendo nulla da fare il sabato pomeriggio, se ne va in giro per concessionarie a perdere tempo con i test drive…..e credo ne abbiamo vista tanta anche i concessionari!

    • probabilmente l’agente è pagato dalla concessionaria per fare ANCHE i test drive a gente che magari ora, non ha intenzione di comprare. a quell’agente, pagato, non deve importre una grandissima ceppa di quello che un potenziale cliente potrebbe o non potrebbe fare, l’agente pagato fa fare il giretto anche al barbone di turno e muto…

    • Mi risulta che i test drive si facciano lo stesso, perché forse non esistono persone che vadano a farsi un test drive su autk termice per sfizio e basta?

    • Non è detto che se fai un test drive per forza di cose devi acquistare l’auto, uno si deve anche fare un idea di cosa sta o vuole acquistare, o magari siete gente che prendete le cose a scatola chiusa solo perché ha un determinato logo stampato sopra ?

    • Mentre perdevo tempo in un caldo pomeriggio di 4 anni fa, feci un test drive della Tesla model 3. Quindici mesi dopo, la parcheggiavo in garage. È chiaro perchè le richieste di test drive andrebbero sempre soddisfatte?

  11. Evidentemente la concessionaria (e probabilmente il singolo venditore) ha più interesse a vendere una Mercedes termica che una MG elettrica.
    Capitato qualcosa del genere anche a me: ho cercato di comprare un usato elettrico da un concessionario che vende anche nuovo e termico. Ho rinunciato per sfinimento. Fortunatamente ho trovato persino di meglio da un’altra parte. I venditori non sono tutti uguali. Sta a noi clienti fare anche questo lavoro…

  12. “la nuova e altamente tecnologica mobilità elettrica.” Ah certo, altamente tecnologica. Invece le auto ICE non sono tecnologiche, no, sono rimaste tali e quali al 1900.

    • Una cosa non esclude l’altra. Le BEV sono indiscutibilmente altamente tecnologiche, la frase non ha niente di sbagliato, mica ha detto che le ICE sono la preistoria, dato che le BEV sono nate prima. Certo, non potranno avere futuro, se non come oggetti da collezione. Magari fra 100 anni anche le BEV non avranno futuro: perchè ci saremo estinti.

  13. A commento dell’articolo che dire? Non ho voglia di raccontare la mia esperienza con il concessionario di Bologna. Comunque ho acquistato una MG4 Comfort, ma hanno fatto un errore e mi devono ancora restituire i 250 euro di caparra. Poi dovrebbero ancora consegnarmi le pedane, ma che ci posso fare? Io avrei già sollecitato il venditore, ma… Bisogna armarsi di pazienza.
    Poi se proprio volete vi racconto tutte le avventure con le altre concessionarie, perché ho fatto test drive con Dacia Spring, Renault Zoe, E-Niro, Kona, Nissan Leaf e mi ero stancato, stavo lasciando perdere, quando è finalmente uscita la MG4, l’ho ordinata subito e l’ho avuta solo 9 mesi dopo…

  14. In molti concessionari anche tradizionali il test drive viene visto come uno sbattimento perché per un cliente che compra ce ne sono X che “gli fanno perdere tempo”. Nel concessionario dove ho preso l’auto di mia moglie anni fa ricordo che mi dissero che i test drive assolutamente non di sabato.
    Infine potrebbe essere che i margini o i premi che il venditore ha sulla mg siano ben più bassi di quelli di una auto tradizionale, per cui una vendita persa di una mg non è quel grosso problema.

  15. Da possessore di una MG4 mi chiedo se alcuni venditori non spingono sull’elettrico perché hanno poco margine di guadagno nel momento della vendita oppure se il concessionario valuta in prospettiva minori entrate dovute a italiani decisamente meno costosi e con minor scuse per alzare i prezzi dei tagliandi stessi. Certo è che se l’Italia va controcorrente rispetto al resto d’Europa nelle vendite di auto elettriche un motivo deve esserci e la disinformazione nonché le false notizie unite ai rincari alle colonnine ci stanno facendo ritardare in quel processo di riduzione dell’inquinamento di cui, per esempio, la pianura Padana avrebbe un gran bisogno.

  16. Purtroppo…le Concessionarie ed in generale i loro venditori sono impostate per fatturare il massimo possibile…e non è facile trovare persone che onestamente si mettono a capire i desideri e le effettive necessità dei (potenziali) clienti.
    In alcune Concessionarie poi può non essere molto curata anche la preparazione specifica..ma spesso anche la disponibilità dei modelli in prova è “guidata” dalle Case ..e può essere difficile riuscire a provare in modo esaustivo il modello agognato…
    A volte ci sono specifici eventi di presentazione che possono essere svolti anche piuttosto bene…e risucire a provare “in un colpo solo” diverse auto…anche molto diverse.
    Per la spiegazione in consegna poi… può anche capitare che l’ impiegato del Delivery ci metta il cuore…ma talvolta non ha i giusti tempi dal backoffice…o viene sostituito da un collega di altro reparto meno preparato.
    Sicuramente è un periodo di grande stravolgimento del settore auto.. cominciato col periodo “COVID – post COVID” per la difficoltà di relazione tra persone prima…di carenza prodotti e componenti e logistica poi..per terminare con una politica confusa e contraddittoria che c’è adesso.
    Siamo un po’ al “si salvi chi può”…

    Per lo stimato professore e per tutti quelli che vorrebbero assaggiare un po’ di futuro (che per me ed altri è già un piacevole presente…ma ..come nella pubblicità..”per molti..non per tutti 😉”)
    l’ invito è di aspettare giusto qualche settimana / mese … perché tra arrivo di nuovi modelli in tutti i Marchi (europei e non) e chiarimenti sulle politiche (europee e nazionali) son sicuro che sarà più facile trovare venditori preparati e giustamente motivati … magari facendo varie visite in tutti i possibili Marchi auto.
    Ovviamente.. è vero che bisogna imparare 5 cambiare alcuni comportamenti per la gestione corretta delle BEV rispetto ad abitudini consolidate ..ma anche qui io trovo sia “il bello”…
    In tanti anni di guida di motociclette e auto .. il gusto del nuovo era sfidante ma divertente…e dopo aver appreso le “muove regole”…anche di maggior soddisfazione!
    Saluti e serenità a tutti… dopo le tempeste.. torna sempre il sereno! 😁👋👋

    • Il professor Abbotto non l’ha scritto, ma possiede già una Tesla e una Zoe… L’auto elettrica l’ha già assaggiata e abbondantemente digerita.

  17. Lei è stato fin troppo” Signore” nei confronti di questo pseudo venditore! Personaggi simili vanno denunciati al titolare della concessionaria o del marchio stesso!

  18. Ho prenotato un test drive al gruppo Fassina di Milano un martedì mattina dello scorso novembre. Test effettuato con una MG4. Il test prevedeva anche un piccolo tragitto in tangenziale. Ho trovato 2 venditori molto disponibili e preparati che hanno risposto esaustivamente alle mie numerose domande. Sono stati inoltre molto positivi rispetto alla mia propensione a passare all’elettrico. Il preventivo è stato molto trasparente.
    La macchina per dovere di cronaca è molto piacevole ed intuitiva.
    È molto probabile che le singole persone facciano la differenza.

  19. Io ho provato ed anche acquistato, MG4 standard presso concessionaria STAV 2Go di Vigevano, a due passi da Milano. Gentilezza, cortesia e professionalita’ e ottime spiegazioni anche tecniche sono cio’ che ho trovato.
    Provare per credere

  20. In Tesla a Bergamo….un altro mondo….! Da conoscitore de BEV ma non utilizzatore, mi ha spiegato il mondo elettrico in maniera dettagliata e professionale…! Test Drive fatto su loro consiglio…! Il venditore prima di parlare, ,”voglio che provi questa auto….!”

  21. MG4 a Viterbo,persona disponibilissima ma totalmente impreparata.
    Comprata a Roma dove nessun test è stato proposto, solo una km0,che poi abbiamo preso. Poi vi informiamo

  22. La mia esperienza con l’acquisto dell’auto elettrica che ora possiedo (Renault Zoe) è fortunatamente un po’ migliore… ma solo un po’.
    La fase di prevendita è andata sorprendentemente liscia: mi presento in concessionaria Renault chiedendo di valutare una Zoe. Il venditore, senza alcun problema, me ne illustra brevemente le caratteristiche principali, mentre osservo con piacere la sua neutralità (non la esalta nè la denigra) e correttezza (grazie ai “compiti a casa” sulla Zoe fatti anche grazie a Vaielettrico), e passiamo rapidamente agli aspetti economici.
    Prima di concludere, però, mi sovviene che non mi è stato offerto, né io mi sono ricordato di chiedere, un test drive: lo chiedo, e, di nuovo senza alcun problema, mi viene messa a disposizione una Zoe per 1 ora, che passo tra urbano e circonvallazione della mia cittadina per studiarne il comportamento — breve inciso: avevo “studiato” anche la frenata rigenerativa, ma appena l’ho provata è stato amore alla prima decelerazione! — e rimanere affascinato dalla percentuale di carica della batteria (già sapevo dell'”indovinometro”…).
    A titolo di curiosità, alla mia domanda sulle wallbox il venditore mi informa che hanno una promozione con …, ma è lui per primo a sconsigliarmela per numerose lamentele ricevute da altri clienti!
    Decisamente meno appagante invece l’esperienza alla consegna, dove un altro impiegato della concessionaria mi ha liquidato con una mitragliata di 5 minuti del tutto banale su come utilizzare l’auto (a livello di “qui ci sono le frecce, qui i tergicristalli…”) e poi grazie e arrivederci che ho un altro cliente. Nemmeno una parola sul modo migliore di prendersi cura della batteria, su come utilizzare del cavo Tipo 2 in dotazione, ecc.
    A me quindi è andata decisamente meglio di tanti altri lettori, ma ovviamente ci sarebbero comunque amplissimi e desiderabili margini di miglioramento per la reciproca soddisfazione di venditore e acquirente.
    Ad esempio, basterebbe banalmente la presenza in concessionaria di qualcuno davvero esperto sulle auto elettriche proposte dalla casa perché ne guida regolarmente una, con cui poterci fare una sana chiacchierata per togliersi dubbi e paure e capire bene pregi e limiti di cosa si intende acquistare, nonché per imparare come usare in modo corretto e intelligente l’auto acquistata in fase di consegna – mica tutti “studiano” su Vaielettrico prima di acquistarla…

  23. Che figura di m… E con la persona più sbagliata possibile! Io ho effettuato il test drive senza problemi e senza prenotazione, anzi due test drive uno da solo con autozatti di Brescello e uno con mio padre,la vettura era per lui,sempre autozatti di Parola. Disponibilissimi e super carichi nel descrivere le qualità di questo mezzo. Questo e’ accaduto due anni fa. E pensare che nn ho acquistato la vettura

  24. Stessa esperienza, mia cognata deve cambiare auto e sapendo della mia scelta elettrica mi chiede dei consigli. Le propongo di provarla e partendo dal prezzo decido di consigliarle di provare la MG4. In occasione di un mio viaggio a Milano le chiedo di prendere un appuntamento per la prova, detto fatto. Ci incontriamo alla concessionaria, no agente, no prova, dopo aver un po’ insistito si presenta un agente che non sa nulla della bellissima MG4 arancione esposta e mi dice che non hanno nessun esemplare per la prova. Domando a mia cognata se avesse chiesto la prova e lei mi conferma di aver espressamente chiesto la prova. L’agente non sa come rispondere e si parla dell’auto di cui sono io a parlare delle caratteristiche. Ridacchia confermando che occorre entusiasmo per comprare un’auto elettrica e che serve un cambio di paradigma. Sono d’accordo, ma come viene posto il tema mi è parso che lo dicesse dondolano la testa. Siccome il prezzo era diremente ci sediamo per un preventivo e valutare un finanziamento, fa due conti e ci fa vedere l’offerta che stava intorno ai 500 €/mese. Chiaramente prendo tempo per capirci qualcosa, perchè con la mia EV6 spendo poco di più e parliamo di un altro tipo di auto. Salutiamo e ce ne andiamo. Faccio due conti ed ho la riprovo che nonostante i tassi decisamente molto alti, per altri tipi di auto endotermiche dello stesso costo le rate di partenza sono anche un terzo. Telefono per chiedere una rettifica e ci mettiamo a litigare. Chiaramente nessun chiarimento. Se non fosse che la tecnologia non si ferma devo confermare che sarebbe meglio che le concessionarie cambiassero pelle o si cambiasse sistema di vendita e più che venditori si formassero le figure dei meccatronici di cui c’è un gran bisogno, ma l’Italia è l’Italia, dobbiamo sempre partire in ritardo sentendoci i più furbi.

  25. Io ,non so se per diformazione professionale,(sono un elettricista)me la sognavo una machina così: una carcassa,un motore elettrico e una batteria.
    Niente benzina, niente olio , niente liquidi, pompe, turbine ,
    common rail,tubi di gomma,gas di scarico, spinterogeno, candele, bobine, filtri, radiatore e non so che altro e, supra tutto niente rumori.
    E parlo dei anni 70/80.
    Secondo me, chi non lo capisce,e perché non la vuole capire.
    Perché ci sono degli interessi economici.
    Però,la direzione e quella.
    Il treno va in quella direzione.
    Puoi salire sul treno elettrico, oppure rimanere sulla carrozza a benzina.
    E una scelta.
    Io ho fatto la mia.
    Con una Nissan e un impianto fotovoltaico da 15kw,vado in giro tutti giorni, quanto mi pare, practicamente gratis.
    Tutti giorni.

    • Beato te! Il fatto è che gran parte della popolazione urbana, che più ne avrebbe bisogno, sarà nell’impossibilità fisica/economica di avere un’auto elettrica. Mi immagino la gente che vive nei palazzoni a 9 piani a Roma, zona Cinecittà o Appio….

      • penso che sono difficoltà presenti ancora per pochi anni, non proiettabili al futuro, perchè le tendenze già le conosciamo:

        – costi di accesso alle auto BEV nuove che scendono circa 2000.e ogni anno, e aumento di vetture BEV aquistabili usate (si parla anche di incentivi per le BEV usate)

        – batterie che riescono a fare ricariche in DC rapide, 20 minuti per 10-80%, oggi c’è solo su auto costose, ma saranno possibili anche su auto economiche; per molti che usano l’auto in zona urbana, significa andare a un punto di ricarica giusto 1 volta a settimana

        – aumento anche delle postazioni di ricariche AC (e alcune wall-box saranno installate anche negli spazi di pertinenza dei condomini, dai tempo alle persone di organizzarsi)

  26. Buongiorno Professore,

    Se avesse voglia di spingersi fino a Castellanza, le segnalo l’Autosalone Internazionale (ufficiale Jaguar Land Rover e ovviamente MG) dove di recente ho potuto provare senza difficoltà alcuna la MG4 e dove il venditore mi è parso cordiale e assai motivato a vendere.
    Sicuramente dovrà fare “alla vecchia” e organizzare il tutto con una telefonata, ma alla fine è il risultato che conta.

  27. Successo anche a me a Milano nord concessionaria MG.
    Mi sono preso un giorno di ferie perché il sabato e domenica non fanno test drive. All’appuntamento agente assente perché malato (avvisare no?)
    Non generalizzerei con tutte le EV.
    Il problema è specifico MG. Credo che i concessionari vendano con margini ridicoli e quindi non hanno alcun interesse a venderle.
    Anzi poi hanno la bega supporto, che la casa madre gestisce in maniera terribile.

  28. quando mi informai per una macchina fotografica digitale, il fotografo del mio paese si mise a ridere ce mi propose una compatta chimica.
    Ora al suo posto c’è una pasticceria.
    Si estingueranno…

  29. Non è una politica riservata alle sole BEV, mi è successa la medesima cosa con una ICE, gita per provare un seminuovo, appuntamento non confermato, insistevano nonostante mostrassimo i messaggi scambiati col venditore, il veicolo non è disponibile, poi non è disponibile la targa prova, poi cercano di vendermi un altro usato… e non è stata l’unica volta.

  30. Nulla di nuovo pultroppo, passano gli anni ma noto che continua a succedere a tutti (pensavo di essere l’unici e invece..)

    Ottobre 2019 decido di acquistare una Seat Mii eletric (la mia prima auto elettrica) ho girato tutti i concessionari della provincia di Varese, nessuno me la dava disponibile per la vendita (N.B. quasi tutti volevano vendermi una Ibiza a Metano).
    Ma mi piaceva la macchina, idea dell’elettrico e l’incentivo ai tempi la rendeva piu conveniente della VW-UP a benzina, non demordo trovo un concessionario nella provincia di Lodi la acquisto li, 2020 arriva la pandemia, la consegna della mia Mii slitta ma io primo avevo bisogno della macchina, secondo cera il rischio di perdere l’incentivo. Il concessionario di lodi si attiva e mi trova una Mii nuova da un altro concessionario suo amico con il colore differente, accetto il cambio (era uno dei due colori che mi piaceva). Ritiro la Mii a settembre dal concessionario di Milano.

    Gennaio 2022 – decido di acquistare la mia seconda auto elettrica Cupra Born, il concessionario di lodi non tratta la Cupra (peccato il venditore era simpatico e si era impegnato a risolvere il problema), quindi vado dal concessionario di Milano dove ho ritirato la Mii. Il test drive me lo hanno fatto fare ma il venditore non voleva assolutamente vendermi l’auto elettrica e mi voleva dirottare a tutti i costi verso la versione equiparabile ibrida (nonostante sapeva che avevo gia un auto elettrica!!!)

    Alla fine ho comprato la Born da un altro concessionario nella provincia di Varese.

  31. se i concessionari remano contro l’elettrico o sono incapaci di loro , credo che ben presto solo tesla avrà strada libera .

  32. Gennaio dell’anno scorso, la voglia di gancio traino mi fa valutare di sostituire l’ottima Kona con una MG4.
    Prendo appuntamento e mi reco in concessionaria.
    In breve: non ho trovato resistenze alla vendita ma l’impossibilità di un test drive, diceva per politca aziendale, che non fossero 5 minuti attorno all’isolato.
    Addio.

    • Francamente non so come comprare auto elettriche cinesi possa bloccare l’avanzata del dragone.. Forse il prof non ha le idee molto chiare. P. S. Il prof ha visto quali sono le nazioni dove l’elettrico va per la maggiore? Norvegia(uno dei produttori maggiori di petrolio al mondo e che se ne guarda bene dall’abbandonarlo), Svezia, Olanda. Nazioni dove il prodotto pro capite è tra i più alti al mondo. Quello che deve finire in Italia come nel resto del mondo è la politica degli incentivi per l’elettrico in virtù di una presunta maggiore tutela ambientale. Ebbene credo che non sia da oggi che abbiamo capito che tutto il progresso verso i prodotti elettronici sia una delle cause principali di inquinamento del mondo. Dove vanno a finire tutte le batterie piene di metalli inquinanti una volta dimesse? Come si estraggono le materie prime per produrle? Come viene prodotta l’energia elettrica per mandare avanti le bev? Per chi pensa che possano essere riciclate perché non è stato ancora fatto per i cellulari, che esistono ormai da 30 anni?

      • Ancora? Ma lo legge Vaielettrico?
        Le batterie delle auto sono già riciclabili, al 98%. Esistono impianti di riciclaggio anche in Italia (guardi Presa Diretta del 9/10, La scossa elettrica, disponibile su RaiPlay e YouTube, intervistano un titolare di un impianto italiano che fa affari d’oro con il riciclo delle batterie).
        E sì, anche le batterie dei cellulari vengono riciclate, a meno di tenerle nel cassetto di casa o buttarle nell’indifferenziato.
        E infine: le auto elettriche hanno un vantaggio ambientale enorme per chi, come me, vive in pianura Padana. Non emettono nulla, ad esempio non emettono ossidi di azoto, perennemente fuori limite d’inverno, non emettono particolato dalla marmitta, non hanno ciclo di rigenerazione e non emettono carburante incombusto come i benzina e i CNG, non emettono polveri dai freni e così via.
        Fuori dalla porta di casa mia sento puzza di gas di scarico, non di batterie.
        Infine il ciclo della CO2 è assolutamente vantaggioso con le auto elettriche, come ampiamente e scientificamente dimostrato.
        Quindi sì, le auto a zero emissioni vanno incentivate, le altre, a partire dalle ibride, anche basta.

      • Se lascia al professore i suoi orari di ricevimento, magari gli chiarisce le idee lei. (E prima che lo faccia davvero, Vincenzo, sappia che la mia era ironia.. non si sa mai).

      • Vincenzo, Vincenzo……. Lascio il beneficio del dubbio sulla sua possibile trollaggine facendole notare un aspetto che forse ha trascurato. La Norvegia giustamente non si libera del petrolio: finchè ha un valore lo vende agli altri e con i soldi che ricava paga ai suoi cittadini la transizione all’elettrico……..

      • Vincenzo é serio? Ha iniziato ad interessarsi dell argomento solo adesso? Ha elencato le 3/4 vecchie balle sulle ev, evidenti fake smentite molteplici volte.. basta per carità…

      • Buon giorno Vincenzo. la sua affermazione //Quello che deve finire in Italia come nel resto del mondo è la politica degli incentivi per l’elettrico in virtù di una presunta maggiore tutela ambientale// la potrei condividere nel momento che i sussidi per i combustibili fossili, diretti e indiretti, che in Italia sembra ammontino a 63 miliardi di € vengano dirottati per la spesa sanitaria, la scuola e la ricerca.

      • – il Portogallo ha redditi -20% più bassi dell’Italia ma la quota di BEV vendure è 4 volte quella dell’italia ( 19% vs 4% )

        – ovviamente le batterie per auto sono di grande taglia, è fisicamente impossibile “perderle” e non riciclarle, e sono una fonte di guadagno per l’impianto che le ricicla

        – le classiche batterie al piombo, che esistono da più tempo, sono al 100% con piombo riciclato più volte e in circolazione da almeno 50 anni.. provi a pensarci

        – sulle emissioni di una auto elettrica rispetto a una termica, può ad es. guardare il grafico nella prima pagina di questo report europeo (un file in PDF molto leggero, 1 MB ):

        https://www.transportenvironment.org/wp-content/uploads/2022/05/2022_05_TE_LCA_update-1.pdf

        – se vuole un’auto elettrica con impatto e costo ancora più ridotto, ne prenda una con batteria LFP (litio-ferro-fosfati)

        Dai, ci vediamo domani con gli stessi messaggi fuffa, giusto? 🙂

      • Il professor Abbotto, che insegna scienza dei materiali a Milano Bicocca e ha scritto più di un libro sulla chimica delle batterie e sull’idrogeno, le sarà infinitamente grato per avergli finalmente aperto gli oggi sul misterioso mondo delle auto elettriche.

      • Le batterie dello smartphone di degradano molto più velocemente di quelle di un auto elettrica, poi non vengono smaltite ma riutilizzate come accumulatori nella gran maggioranza dei casi. Esistono vari tipi di batterie con vari tipi di materiali ormai. E non serve aggiungere altro, perché già hanno scritto in molti qui. Bisogna leggere di più e informarsi altrettanto nella vita, senza soffermarsi alla prima lettura.

      • in 120 anni di motore termico però nessuno di quelli come te si è fatto domande sui combustibili fossili. Siete diventati tutti pignoli adesso con le elettriche ? O forse è solo il paravnto della vostra pigrizia mentale che vi impedisce di imparare ad attaccare una spina
        alla colonnina pubblica ?

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