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I prezzi della ricarica? Finirà male come col metano…

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I prezzi della ricarica? Finirà male come il metano, prevede Matteo, un lettore di Bergamo che aggiunge: “Come farà il governo a recuperare le accise?”. Vaielettrico  risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

i prezzi della ricaricaI prezzi della ricarica: come recuperano le accise? Prima o poi ci presentano il conto…

“Vi seguo da poco perché sto scoprendo adesso il mondo della mobilità alla spina avendo, quasi, l’intenzione di acquistare la nostra seconda auto elettrica. Tra le mille domande che mi faccio, molte delle quali trovano risposta grazie a voi, ce ne è una che mi tormenta. Come farà il governo a recuperare le accise sul carburante che non viene più acquistato da chi compra l’auto elettrica? Oggi sono pochi, ma tra qualche anno? Non basterà certo l’Iva al 10% sulla bolletta di casa, quindi come faranno? Si parla di miliardi e non vorrei che prima o poi ci presentino il conto, vi ricordate “il metano ci dà una mano”? Buon lavoro e grazie mille per il vostro lavoro. Matteo da Bergamo

i prezzi della ricaricaIl dubbio c’è, ma come tassarti se ricarichi a casa?

Risposta. Ci verrebbe da rispondere che il problema che riguarda soprattutto i Paesi del Nord Europa, Francia e Germania compresi, dove la crescita dell’elettrico è più rapida. Da noi il governo da questo punto di vista può stare tranquillo: il parco circolante di EV è ancora molto esiguo, neppure l’1% del totale. E i dati di vendita dei primi 10 mesi 2023 non fanno certo presagire boom in arrivo. Ma il problema in effetti esiste e nessuno può prevedere come verrà affrontato, anche se lo stato delle finanze italiane non fa mai presagire qualcosa di buono. Un eventuale rincaro del carico fiscale sulle ricarica, a logica, potrebbe riguardare solo le colonnine pubbliche. A casa o al lavoro non sarebbe possibile: come fa lo Stato a sapere se l’energia che prelevo è utilizzata per alimentare un elettrodomestico o un’auto? Al momento, comunque, non abbiamo notizie di Paesi che rincarano l’elettricità per consumi legati alla mobilità. Del futur….

  • Ecco qualcosa che ancora non sapete della ricarica. Scopritelo in questo VIDEO di Paolo Mariano

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52 COMMENTI

  1. Ma perché com’è finita con il metano? C’è stato un forte rincaro lo scorso anno a causa della crisi in Ucraina, ma i prezzi sono tornati giù dopo poco (così come è successo ad elettricità e carburanti vari calmierati solo con l’intervento del governo e grazie alle tasse di tutti)

  2. Finirà male come il metano? Non lo so.
    Quello che però so è che consultando il Portale dell’Automobilista al momento in cui scrivo le BEV immatricolate in questo mese di Novembre coprono 8,79% del venduto.
    Sarà interessante aspettare fine mese per capire che quota di mercato avranno raggiunto.

  3. Come ci tasseranno sulle bev?
    Semplice, se non sbaglio la revisione è ancora obbligatoria per legge, durante la revisione già è previsto che l’operatore registri i km percorsi dalla vettura tra una scadenza e l’altra… tale valore verrà inviato in automatico all’agenzia delle entrate che ci farà recapitare direttamente a casa la cartella da equitalia.
    Una domanda, le wallbox che attualmente sono sovvenzionate possono inviare letture al distributore come già fanno ad esempio i contatori elettrici?

    • Basta poco per staccare l’odometro così non risultano i km che fai … Meglio non istigare l’ italica allergia alle tasse …

      • Basta poco? su una 127 del 1972 forse, oppure rivolgendosi a dei delinquenti.
        Per la gente comune non è una passeggiata.

      • Stacca l’odometro di una Tesla e ti aggiudichi il premio da 1 milione di $ al “TeslaHack”.

        Devi distinguere tra odometer calculated, odometer from GPS e odometer displayed, sono 3 valori differenti… il primo è quello calcolato in base alla circonferenza rotolamento e corretto con la pressione pneumatici (più gonfie = maggior diametro), il secondo è quello che risulta da GPS e viene utilizzato per tarare il primo, correggendolo nel tempo (e al cambio pneumatici, deve ricalibrare… o glielo dichiari tu o se ne accorge lei quando lo scostamento è troppo alto tra teorico e misurato), il terzo è quello mostrato all’utente per attenersi alla regola UE che la velocità/distanza mostrata non può mai essere inferiore alla reale, sempre superiore.
        Basta poco, checcè vò?

      • Stacca l’odometro di una Tesla e ti aggiudichi il premio da 1 milione di $ al “TeslaHack”.

        Devi distinguere tra odometer calculated, odometer from GPS e odometer displayed, sono 3 valori differenti… il primo è quello calcolato in base alla circonferenza rotolamento e corretto con la pressione pneumatici (più gonfie = maggior diametro), il secondo è quello che risulta da GPS e viene utilizzato per tarare il primo, correggendolo nel tempo (e al cambio pneumatici, deve ricalibrare… o glielo dichiari tu o se ne accorge lei quando lo scostamento è troppo alto tra teorico e misurato), il terzo è quello mostrato all’utente per attenersi alla regola UE che la velocità/distanza mostrata non può mai essere inferiore alla reale, sempre superiore.
        Basta poco, checcè vò?

        • Non so sulla Tesla, ma in generale … https://www.express.co.uk/life-style/cars/1722748/electric-cars-clocked-mileage-mot-driver-warning
          Io l’ho trovato online per 229 sterline per la Audi E-Tron (evito di postare il link per ovvi motivi). L’italiano finirebbe per acquistare l’auto con l’odometro sbloccabile, così come io oggi compro le auto solo con il controllo di trazione disinseribile e adas totalmente assenti o disinseribili.

          Poi, per quanto riguarda Tesla, i 250000 $ li ha pagati anche quest’anno https://www.securityweek.com/tesla-hacked-twice-at-pwn2own-exploit-contest/ e, se parliamo in generale e non più deli odometri, non è che Tesla sia proprio una botte di ferro in quanto a sicurezza (non che altri brand siano messi meglio), basta una ricerchina su github per trovare LEGALMENTE vulnerabilità ancora sfruttabili … (per chi non conosce github: non è il codice che mostra la vulnerabilità ad essere illegale, è l’uso che se ne fa)

          • Beh, sicuramente hanno violato Tesla e non gli altri brand forse perchè gli altri brand NON partecipano…? E non partecipano perchè sanno che cosa succederebbe…
            L’odometro risiede nella parte automotive, che non è stata minimamente penetrata, comunque. Solo la parte infotainment ha vulnerabilità note, quelle che permettevano cose come acceleration boost “aggratis” sono durate il tempo di una release, poi chiusa, peccato che mediamente ce ne siano 20 ogni anno, di aggiornamenti.

    • A mio avviso le BEV (come tutte le tecnologie che non emettono (o ne emettono meno) inquinanti facendo venire malattie e morte) già di loro portano ad un risparmio a livello sanitario.

    • Semplice un piffero! E se io ricaricassi da fotovoltaico o solo da colonnine pubbliche a pagamento? Mi ritassi due volte?

    • “le wallbox che attualmente sono sovvenzionate possono inviare letture al distributore come già fanno ad esempio i contatori elettrici?” no, non è richiesto: puoi usare anche una wallbox senza collegamento internet e completamente “stupida”.
      Diverso era il caso delle wallbox autorizzate per l’esperimento GSE di innalzare la potenza a contatore a 6kW in fascia notturna, quelle DOVEVANO avere il collegamento internet perchè inviavano lettura dei consumi per evitare abusi (del tipo che in realtà a quell’utenza ci attaccavo tutt’altro)

  4. Non poniamo limiti all’italica fantasia nel definire nuove tasse…magari non sapranno se la corrente di casa l’ho usata per caricare l’auto o fare la lavatrice…ma nulla gli impedirà di inventare una tassa sui pannelli solari o una sul maggior consumo delle ruote per la troppa coppia motrice delle elettriche…io la penso come il lettore…presto o tardi il carburante elettrico costerà come benzina e gasolio…

    • A parità di Km percorsi oppure come prezzo di riferimento senza considerare che con 1 kWh se ne fanno 2/3 volte in meno?

      • intendo come costo totale. guidando un’elettrica so bene la sua efficienza ma se i prezzi continuano a salire l’auto non può fare miracoli

  5. La soluzione più semplice è il superbollo per le elettriche, flat e non legato ai kw del motore (non avrebbe senso). Un automobilista italiano percorre mediamente 12000 km/anno, ovvero dai 1200 ai 1800 euro di carburante. Di questi circa il 60% sono tasse e accise, quindi parliamo a spanne di 720 – 1080 euro ad auto, facciamo pure 900 euro di media. Chi ricarica a casa o alla colonnina a parità di km percorsi non corrisponde certo questi importi allo stato, le accise e le tasse che paga sono molto minori. Eppure le auto elettriche sono più pesanti, hanno più coppia e producono mediamente più incidenti (secondo alcune compagnie assicurative straniere), ma anche trascurando questi 3 fattori è innegabile che impattano sui costi dello stato in termini di viabilità come le normali auto a benzina se non di più. Siccome è impossibile applicare una accisa/tassa proporzionale (come si fa a sapere se ad esempio un determinato consumo di una abitazione è collegato ad una pompa di calore inefficiente o alla ricarica di una auto elettrica? e come tassare i kW autoconsumati del proprio fotovoltaico, magari installato con incentivi statali? come evitare i furbi che potrebbero ricaricare a casa di amici e parenti senza dichiarare i kW usati per la ricarica? come evitare coloro che staccano illegalmente l’odometro – è in vendita dell’hardware in rete a basso prezzo – per evitare che siano riportati i km percorsi?), l’unica via di uscita è quella del bollo/superbollo, magari non 900 euro ma neanche voglio lanciarmi in previsioni. Meno probabile vedo una extra tassa al momento dell’acquisto perché non consentirebbe all’utente di spalmare la spesa negli anni e innalzerebbe la barriera d’accesso, né mi sembra corretto scaricare sulla fiscalità generale questa spesa (perché mai dovrebbe pagare l’asfalto al posto mio un vecchietto che non guida più, si sposta a piedi e campa solo della sua pensione?).

      • a una stretta conoscente in ospedale hanno detto che a causa dei tagli alla sanità hanno cambiato il programma di visite di controllo da 6 mesi a 18 mesi … questo in oncologia … in effetti l’alternativa è rendere la sanità privata, come negli USA, con un governo come questo ci arriveremo, già c’è il boom dei pronto soccorsi privati …

        • Enzo, la sanità non può e non deve essere privata visto che è un diritto sancito dalla costituzione italiana.
          Tutti noi dovremmo farci sentire e rifiutarci di accedere ai servizi privati fondamentali.
          Al massimo i ticket sanitari potrebbero essere commisurati ai redditi e questo è già fattibile a livello informatico se l’agenzia delle entrate mettesse a disposizione le API alle infrastrutture sanitarie regionali.

          • È già privata, se devi aspettare 2 anni per tac o altre visite importanti vai su privato pagando o sfruttando un’assicurazione privata a copertura

      • Più che altro mi sembrano guidatori di auto termiche che vorrebbero fare un “dispetto” alle auto elettriche, tipo il superbollo, come i bimbi cattivelli, dimenticandosi del perchè si sta passando alle Bev, ovvero diminuire i danni e i costi del sistema complessivo

        il superbollo mettiamolo alle termiche come contributo per i gas Nox, Pm 1-2.5, Co2 , escludendo giusto le utilitarie (soglia a 120 gr.Co2/km ) per ovvie ragioni di equità

        e per le tasse bisogna guardare più nell’insieme, ci sono entrate e uscite enormi nel bilancio, basterebbe avere volontà politicà/degli elettori di fare qualcosa di più strutturale

        trovo che sia una perla di machiavellismo associare il problema della sanità alle bev, scusa Enzo ma questa potrebbe copiartela Porro, e sei più fine di lui, gli dai una pista

        =========
        PS: la sanità è già stata smontata a partire dall’anno post covid, lasciate stare le bev

        se ricordo ad oggi la sanità ha ricevuto altri tagli e riceverà 6 miliardi anno di fondi invece di 10 come dovrebbe (immagino siano solo per le spese correnti, perchè mi pare poco anche 10)

        per quel che vedo in Lombardia, mi auguro altrove sia meglio:

        – liste di attesa di 8 mesi-1-2 anni visite/esami

        – quando ti visitano ti rimbalzano abbastanza sfrontatamente in 15 minuti e senza dare troppe indicazioni utili, forse forse se sei in pericolo di vita si sentono più obbligati a fare una visità più utile

        – grandi strumenti anche nelle strutture pubbliche (NMR-TAC) che rimangono inutilizzati buona parte della giornata (raccontato da un tecnico che ci lavora) per garantire prenotabilità di slot liberi veloci per gli utenti privati

        mentre se vai privatamente è all’opposto

        – prenotazioni lampo
        – ti inventano anche malattie che non hai e non ti mollano più

        • Non è così, l’introduzione delle tasse per le bev è un proprio serio di cui discutono i legislatori di tutto il mondo. Chiaro che tassare ulteriormente le auto a benzina che sono già spremute come limoni non è pensabile, almeno in Italia. Scaricare la perdita di gettito derivante dall’introduzione delle auto elettriche sulla fiscalità generale non è etico. Ti ricordo il precedente del famoso studio del governo Conte che dimostrò numeri alla mano che la TAV era antieconomica perché le maggiori entrate dell’alta velocità non compensavano la perdita di accise sui carburanti che sarebbero stati non acquistati per il trasporto pesante.

          Aldilà del fatto che tu non voglia tassare ulteriormente le bev, quale sarebbe la tua soluzione? Il famoso metodo Cottarelli col taglio della spesa improduttiva? Non c’è riuscito nessun governo italiano e di nessun colore politico. E comunque il problema esiste anche in quegli stati virtuosi dove la spesa improduttiva non esiste, come la Norvegia. Anche lì hanno iniziato a introdurre tasse per le bev. Stessa cosa in Texas. Chiaro che adesso parlare di superbollo sarebbe impopolare e bloccherebbe la transizione all’elettrico, quindi prima ci fanno passare tutti poi dopo il 2035 sanano il buco di bilancio applicando il superbollo. E poi che fai? Vendi l’auto elettrica e compri un’auto a benzina usata?

        • Quello che trovo ingannevole è parlare di questo ora, dicendo che sarebbe “impopolare”, quando è proprio sbagliato, di far quadrare i conti se ne parla tra 10 anni quando il parco circolante, e non solo il venduto nuovo, avrò tante BEV

          e se sarano alzati altri balzelli (es spese per la revisione) lo saranno anche per le ICE, perchè la logica è lasciare un vantaggio verso le bev, che fanno risparmiare energia e inquinamento

          anche associare la cosa direttamente alla Sanità è ingannevole, non valutare che il bilancio statale ha più voci e tante variazioni, è un Cherry-piking, si potrebbe accusare qualunque altra spesa nuova o mancato introito di pesare sulla sanità o su altro, in percentuale variabile

          mi spiego:

          oggi mi pare ci sono 40 milardi di accise, da cui togliere alleno 15 di sussidi ai fossili dei 40-60 mliardi di sussidi catalogati dannosi che tornano indietro

          rimangono diciamo 25 miliardi di introiti, e una buona parte tornanno torneranno indietro mettendo 17 cent ( ma anche 25 cents ) nel prezzo delle ricariche alle colonnine a un prezzo totale ad es. di 0.55e , mentre chi ricarica da casa avrà effettivamente più vantaggio (es 0,30e)

          a regime, senza toccare altro, mancherebbero in definitiva una decina di miliardi, non 40

          anche l’importare meno petrolio dall’estero dovrà comportare un vantaggio, e l’energia sarà prodotta sempre più da rinnovavabili, le previsioni sono che già tra 2-3 anni il costo di dell’elettricità scenderà, sia come PUN che come concorrenza tra distributori di energia che ridurranno i margini, c’è più spazio per inserire un differenziale di tasse statale anche sulla quota domestica senza alzare il prezzo in bolletta e alla colonnina

          dico che non si può isolare un pezzo singolo del bilancio di una operazione complessa come l’elettrificazione, ci saranno altri benefici di sistema per cui alla fine un differenziale sul recupero delle accise potrebbe essere recuperato e anche superato

          =================

          PS: sopra ho scritto io una cosa molto ingannevole io, i 6-10 miliardi che avevo letto e citato da sono relativi a un singolo rifinanziamento della sanità

          la sanità nel complesso ( stipendi e spese) costa 136 miliardi, e qualcuno stima che per rimetterla in ordine si dovrebbe aumentarla di alcuni miliadi

          il bilancio 2023 delle spese statali è circa 1100 miliardi ( sarà 1200 nel 2024):

          – 582 spese
          – 76 interessi debito pubblico
          – 143 spese in conto capitale (investimenti e opere pubbliche, anche trafserim ai comuni)
          >> totale 802 (+ 310 rimborso prestiti)

          entrate previste 2023: 662 miliardi (a fronte di spese 802)

          – il 13 % della popolazione paga il 70% della quantità delle tasse, e il dato è peggiorato negli ultimi anni, comprende varie distorsioni, evasione e altro

          – il Superbonus pare sia costato costerà 160 miliardi da spalmare su 5 anni, cioè 32 miliardi anno

          – voci del PNRR spostano somme consistenti a bilancio

          – ogni anno viene fatto molto debito, specie di recente (179 miliardi quest’anno)

          – banalmente un anno ad alta inflazione svaluta il debito pubblico, gli stipendi e le proprietà per l’equivalente di molte decine di mliardi all’anno

          – alla voce “Trasferimenti alle pubbliche amministrazioni” ci sono 350 miliardi di spesa, alcune corrette ( ferrovie stato), altre una miriade di regalie ad associazioni e agenzie locali che si spacciano per servizio pubblico

          – risparmi da digitalizzazione (amminstazione e giustizia)

          – l’evasione fiscale dal 2015 al 2019 (anzi 2020) era in diminuzione (pagament digitali, digitalizzazione in generale, sentimento diffuso di rischio accertamenti):

          https://osservatoriocpi.unicatt.it/ocpi-pubblicazioni-l-evasione-fiscale-e-contributiva-in-italia

          dal 21,4% (129 milardi 2015)
          a meno del 16-18% (il trend 2020 era a circa 111 miliardi)

          dal Covid si è sbarellato, per ovvi motivi in emergenza economica, sia nelle gestione delle spese statali che nel riprendere l’evasione

          però poi è si è continuato ancora con il trend negativo, l’evasione sta riamentando, vengono lanciati vari segnali a incoraggiarla, da vedere se poi garantiscono realmente limpunità o è solo una stizzada d’occhio

          ..e cosi via, il bilancio è materia complessa; forse prima o poi saremo obbligati a mettere mano a quei 1100 miliardi di spesa in malo modo

          forse le BEV non pesaranno in questo, forse anzi come sistema complessivo saranno un risparmio, oltre che un bene più tracciabile, anche nelle ricariche..no denaro contante per fare rifornimento..fa caso che per alcuni l’uso dei contanti è un punto critico

    • Ho una idea, prendiamo i kW base moltiplicati x euro e gli eccedenti fino ai kW di picco del motore elettro a 20€ kW con riduzione ogni 5 anni di anzianità. Potrebbe essere una proposta veramente interessante.

  6. Ovviamente quel problema arriverà ma visto l’andamento dell’elettrico in Italia, parliamo di decimi di anni.
    Invece paese come il Norvegia vede già un crollo del consumo dei carburanti. Oggi le elettriche BEV rappresentano già oltre il 23% della flotta esistente di auto in questa nazione. E in crescita costante.
    Le previsioni appena letto dico o che tra meno di 10 anni il consumo dei carburanti saranno ai livelli bassissimi perché le ultime vetture a carburanti guideranno pochi km.
    Viva l’elettrico. Sto sognando dalla Norvegia….

  7. Ed ecco un altro oracolo di Delfi. Detto tra noi, a me che ricarico otto/nove mesi all’anno con il sole, il nostro oracolo prevede che il sole mi cambi il contratto con lui stipulato? Ed a quale garante potrei rivolgermi per revocare il mio contratto con il sole? È vero che per tre/quattro mesi all’anno devo fare ricariche notturne ma lo Scambio Sul Posto mi rimborsa praticamente tutto. I miei consumi alle colonnine si limitano ai lunghi viaggi, con previo abbonamento, fino a che ci saranno. Ma comunque se anche dovessi pagare a prezzo pieno durante i viaggi, gli otto/nove mesi fatti viaggiando gratis avranno senza dubbio compensato alla grande.
    Lo Scambio Sul Posto finirà (dicono) a fine 2024, ma il governo dovrà per allora trovare un’altra valida remunerazione per l’energia immessa in rete, come richiesto dall’UE, cosa che visto il governo che ci ritroviamo, mi sento di poter escludere, senza se e senza ma. Penso che andremo ad una proroga, così come in Italia si proroga ogni cosa. Del doman non v’è certezza…

  8. A volte mi sembrate piuttosto ingenui voi redattori del blog, oppure avete poca memoria.
    Cos’ha fatto il governo tanti anni fa per compensare i mancati introiti dovuti ai km percorsi in piu’ da vetture diesel rispetto alle versioni a benzina? Semplice, hanno messo il Superbollo a tutte le vetture diesel, una montagna di soldi in piu’ rispetto appunto alle benzina. Quindi ai tempi nel caso una persona avesse voluto acquistare una vettura diesel, si sarebbe dovuta mettere sotto a fare conti sui punti di pareggio e di convenienza per capire se fosse conveniente o meno. Ecco, faranno lo stesso con le elettriche quando diventeranno la maggiorparte del parco circolante. Un Superbollo, e si risolvera’ tutto.

  9. Vorrei solo far notare che le accise sull’energia elettrica viene già pagata e segue la seguente tassazione (fonte sito sorgenia):
    “L’imposta si calcola applicando un’aliquota fissa o proporzionale ad ogni kWh consumato. Relativamente ai consumi domestici, l’accisa per l’energia elettrica è fissata in 0,0227 euro per kWh. Per le abitazioni intestate a residenti che consumano meno di 150 kWh al mese è prevista l’esenzione dall’accisa.”
    Quindi se prima di comprare un’auto una famiglia consumava max 150 kWh/mese e poi ad esempio raddoppia/triplica per ricaricare l’auto avrà pagato l’accisa che se per esempio avremo pagato un prezzo di 0,35€/kWh (omini comprensivo di PUN + oneri + accisa + IVA) ed ipotizzando che in famiglia si hanno 2 auto elettriche per un consumo mensile di 300 kWh si andrà a pagare circa 6,81 € solo di accise che se si volesse imputare solo ai 300 kWh sarebbero +/- il 6,34% del costo sostenuto per ricaricare le auto mentre l’IVA peserebbe per il 9,09% e solo per queste 2 voci ci sarebbe una tassazione del 15,43% (+/-). Io direi che può bastare.
    Se poi si riesce a ricaricare le auto con un impianto fotovoltaico tutte queste spese non ci sono.
    Ma visto che in molti saranno costretti a caricare la propria auto di notte, anche avendo un impianto fotovoltaico a casa (a meno di un impianto con accumulo praticamente identico alla capacità della propria auto) saremmo costretti a prelevare l’elettricità dalla rete e quindi a pagare le imposte/tasse.
    Quindi a mio avviso lo stato vince a mani basse visto che in questi casi sparirebbero le truffe per mancata riscossione di ACCISE/IVA (dovute a truffe/elusione che attualmente coinvolgono una piccola parte della distribuzione degli idrocarburi) visto che pagheremo tutti in bolletta e potranno abbassare il peso delle tasse per la mobilità.

    • Aggiungo che è un po’ com’è successo con il canone RAI in bolletta.
      Tutti pagano e quindi è stato possibile abbassarlo.
      Poi altro caso sarà capire se la riforma fiscale prevista dal governo in cui si prevede di non far pagare gli anticipi alle partite IVA ed altre persone giuridiche creerà un buco di bilancio per mancata riscossione di tasse dovute. In quel caso allora si che saranno aumentate le accise a tutti compresi quelli che le tasse le pagano.
      Se proprio volevano fare una riforma dovevano predisporre una meccanismo mensile/bi-mensile in cui le persone giuridiche calcolavano gli utili mensili/bi-mensili e pagavano di conseguenza le tasse a mo’ di anticipo come avviene per qualsiasi dipendente e poi a fine anno si provvedeva a fare il saldo con eventuale debito da pagare o credito da ricevere.
      Ma questo sembra un’eresia. per me si perderanno più tasse con questa riforma che passando alle BEV.

      • E aggiungi che le mancate accise da calo dei consumi di carburante saranno più che compensate:
        • dall’aumento del consumo di energia elettrica, che ovviamente genererà più entrate in accise e IVA
        • dalla diminuzione (e speriamo scomparsa) dei molti miliardi di € concessi ogni anno come bonus al settore petrolifero e dei carburanti

        • “compensate dall’aumento del consumo di energia elettrica”: speriamo proprio di no!!
          Ogni litro di benzina verrà sostituito da circa 3/4 kWh di energia elettrica. Ora su un litro di benzina ci sono circa il 57% di accise + iva e sul gasolio circa il 51%, tradotto significa indicativamente 1€ per la benzina e 0,9€ per il gasolio, spalmati su 3/4 kWh significa… da 30 a 40 centesimi in più!!!

          Sulla diminuzione/scomparsa degli incentivi alle fossili: avverrà a condizione che sia terminata la Salerno – Reggio Calabria, sia inaugurato il ponte sullo Stretto di Messina e la centrale nucleare SMR nel cortile di casa Salvini abbia prodotto il suo primo MWh. In altre parole: mai, fintanto che non l’Italia non sarà commissariata dalla UE che nominerà un giudice minorile come amministratore di sostegno (si capisce che ho profonda stima della classe politica italiana? Indipendentemente dal partito, sia chiaro, non vedo NESSUNO degno di occupare la poltrona che occupa…)

          • Ciao Guido, mi rifacevo alle previsioni indicate dal prof. Armaroli in un suo video – che sul momento non ho tempo di cercare e verificare – in cui (vado a memoria, per cui mi appello alla clemenza della corte! 🙏) dagli attuali ~350 TWh di energia elettrica consumati annualmente si salirebbe al 2050 (sempre a memoria…) a oltre 700 TWh proprio perché occorrerà rimpiazzare con energia elettrica l’energia oggi generata con fonti fossili.
            Appena riesco verifico, ma sono quasi certo che fosse un video pubblicato qui su VE, forse quello in cui il prof smonta svariate fake news.

          • Ciao di nuovo, Guido.
            Ho recuperato almeno una fonte che prevedeva l’aumento dei consumi elettrici al 2050, anche se non ancora il video del prof. Armaroli citato prima.
            Si tratta di un ponderoso studio dell’ISPRA del 2015 (¹) (forse non più aggiornatissimo alla luce dell’accelerazione che i vari trend hanno avuto negli ultimi anni) che prevede uno scenario di consumi tra circa 400 e 550 TWh contro i 316 TWh misurati da Terna nel 2022 (²).
            Continuo a cercare…

            (¹) https://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/rapporti/R_213_15_Scenari_di_consumi_elettrici_al_2050.pdf
            (²) https://download.terna.it/terna/Terna_consumi_elettrici_2022_8dafd3cd2e1066c.pdf

          • Eugenio
            nei miei calcoli “prescindo” dal totale, prendendo in considerazione solo il rapporto che c’è tra benzina e kWh e relativi consumi (molto spannometrici).
            Se con la benzina fai mediamente 15 km con un litro che ha sopra 1€ di tasse e con 1kWh fai mediamente 5 km, dovrai spalmare 1€ che attualmente ricarichi su 15 km percorsi da un’auto a benzina su 15 km percorsi da una BEV, cioè 3kWh. Quindi devi aggiungere 33 centesimi a kWh, questo sia che complessivamente si consumino 100kWh o 500 TWh di energia per il trasporto, non cambia. Considerando che in realtà si prevede una diminuzione del numero di auto circolanti, dovrai addirittura aumentare il rapporto a parità di gettito.

          • Ciao Guido,
            ma va conteggiata anche l’iva sui carburanti?

            chiedo: flotte aziendali, camion, agricoltura, etc immagino scrarichino l’IVA (oltre in parte a ricevere sussidi per sottrarre anche parte dele accise), una parte dell’iva forse non va contata

            e se le accise portano 40 miliardi, e circa 15-20 tornano indietro come sussidi specifici alla filera fossile (escludo quelli edilizia o altro), un 30-40% ancveh delle accise non vanno conteggiate?

            insomma il conto dell’accisa equivalente sul kwh, povrebbe non dovrebbe essere più basso?

            ad es circa 17 centesimi a kwh?

            abbastanza facili da inserire, maggiorati a 25 centesini di tassa, nel costo delle ricariche alla colonnina a 0,55 totali (prezo futuro ipotetico quando si calmeranno i prezzi alle colonnine)

          • Beh, ragionavo da privato, che l’iva la paga, che poi rappresentano il grosso dei 30 milioni di tonnellate di carburanti consumati ogni anno in Italia…
            Togliere i 40 o 60 miliardi di “erogazioni liberali” ai fossili per farle rientrare nel computo sarebbe logico, ma… siamo in Italia. La fiscalità è quanto di più irrazionale esista.
            Credo sia un esercizio che assomigli al rispondere alla domanda “Quante palline di tennis ci sono in Italia?”, nessuno lo sa precisamente e puoi solo stimarlo in un range molto ampio perchè non lo potrai mai sapere e nemmeno chi lo incasserà (l’erario) lo saprà con esattezza! (E dire che dovrebbe essere un dato certo…)

        • I nostri politici danno ben volentieri i sussidi ai petrolieri in quanto poi hanno le “retrocessioni”.

  10. Il metano lo pago a Mortara 1 eur al kg ed Novara 1,19 al kg, pertanto rispetto al periodo pre covid sono più alto di un 9-10% circa.

    Invece nel 2019 l’energia elettrica la pagavo 0,11 + iva ed ora 0,20 + iva.

    In sintesi: sarei ben contento che vada a finire come il metano (almeno per quello che é la situazione nel mio orticello)

  11. Caro Matteo bergamasco: NOI in realtà paghiamo già “tasse salate” sulla energia elettrica!
    Considera che l’energia elettrica tra prezzo di produzione e prezzo di vendita raddoppia di costo: queste sono le famose tasse che diamo allo Stato.
    Per cui tranquillo in un modo o nell’altro lo Stato non perde nulla.

  12. Prima o poi faranno in modo da :
    1) mettere per obbligo un contatore sulla wallbox di casa , a meno di avere un impianto fotovoltaico personale ;
    2) le colonnine di ricarica , che oggi sono in italia più di 47000 ( fonte GEOPOP ) , sostituiranno/affiancheranno i distributori che erogano carburanti , che sono 22700 ( fonte Motor1.com ) con almeno 12 erogatori metano/gpl/benzina/gasolio cadaun distributore quindi sono più di 270000, a cui sarà possibile ricaricare almeno un 20/25% in 5 minuti e sicuramente saranno dotate , come oggi gli erogatori di carburante , di contatore elettrico.
    Semplice no?
    Attenzione : colonnine super fast comportano che devi avere un sistema di ricarica che regga quella velocità di erogazione . Altrimenti i tempi di rabbocco/ricarica rimarranno quelli attuali .
    Che faremo , compreremo un’altra auto o qualcuno brevetterà un sistema di revamping per le BEV già in circolazione?
    Ai posteri l’ardua sentenza .

    • Buongiorno, a meno che il fabbricato non sia soggetto a CPI la wallbox non è obbligatoria, quello che deve essere a posto è l’impianto a monte della presa di ricarica. È infatti possibile ricaricare tranquillamente con una presa monofase blu interbloccata. A questo punto il legislatore si troverebbe a dover fare distinzione tra chi è in obbligo di wallbox (con annesso contatore extra) e chi non ha questo obbligo. Quindi non credo che sia plausibile il punto 1 perché creerebbe una disparità fiscale.

    • Se mettono un conta kWh sulla wallbox la vendo e ricarico da una qualsiasi presa elettrica. Ovviamente dev’essere una presa adeguata, meglio se di quelle industriali che comunque costano 20€.

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