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I 3 timori che ho per passare all’elettrico

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Tra i timori di Giorgio: non trovare ricariche libere negli esodi estivi (qui una Free to X in A14).
I 3 timori che ho per passare all’elettrico: Giorgio, un lettore veneto, è frenato da diverse perplessità, a cominciare da prezzi delle auto e ricarica. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

punto interrogativoI 3 timori che ho: poca scelta (e cara), poche ricariche e affollate, scarsità di rame. Vero?

“Vi seguo da tempo con interesse e sono molto attratto dall’acquisto di un’auto elettrica. Premetto che: possiedo impianto fotovoltaico 3kW da molti anni, che probabilmente andrò a potenziare, e box auto. Utilizzo l’auto prevalentemente per distanze brevi (in famiglia abbiamo la fortuna di recarci al lavoro a piedi o in bici), per commissioni, tempo libero e qualche viaggio a distanze più lunghe. Il mio chilometraggio annuo è modesto e ciò non rende particolarmente vantaggiosa la migrazione da termico a elettrico. 
Nella mia scelta, e più in generale nella conversione della mobilità italiana all’elettrico, vedo ancora qualche criticità: 1) l’offerta di auto di fascia intermedia ancora limitata ed i costi elevati. 2) la scarsa presenza di punti di ricarica pubblica, soprattutto in zona montana (prov. Belluno) dove vivo. E chiedo: che ne sarà dei momenti di grande esodo (che io personalmente evito), ma che costringeranno milioni di auto a ricaricare in simultanea? 3) Infine riporto quanto letto/sentito tempo fa: la diffusione delle ricariche troverà limitazione dalla scarsità del rame. Notizia fondata o ennesima fake?Giorgio Tono
i 3 timori che ho
Giorgio dispone a casa anche di un impianto fotovoltaico.

Paure infondate: situazione ideale per scegliere EV

Risposta. A noi sembra che Giorgio abbia invece la situazione ideale per passare all’elettrico. Può auto-produrre l’energia che consuma per i suoi spostamenti, a prezzi sicuramente competitivi rispetto a un’auto a benzina o gasolio. E con la possibilità di ricaricare  comodamente la notte.
Tanto più che sono in arrivo (si parla di aprile) sostanziosi bonus per passare a un’auto a batterie. Tali da abbattere la differenza di prezzo con modelli termici di analoga dimensione. Con il vantaggio poi, di godere di costi di manutenzione molto più contenuti, oltre all’esenzione dal bollo. Quanto alla disponibilità di auto, ormai a listino ce ne sono più di 120, di tutte le taglie e le marche, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Infine: sarà un problema ricaricare durante i grandi esodi estivi? Al momento abbiamo una rete di colonnine sovradimensionata rispetto al circolante e raramente abbiamo visto auto in attesa del loro turno. Quanto alla scarsità di rame (o di altri metalli fondamentali), se n’è parlato nel convegno che abbiamo organizzato a Key Energy. Sono paure infondate, come hanno documentato i docenti intervenuti.
– Ecco la VIDEO-PROVA che potreste passare all’elettrico senza cambiare le vostre abitudini. Di Paolo Mariano

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40 COMMENTI

  1. Per esperienza reale personale posso aggiungere che per i lunghi viaggi ormai si può fare affidamento sui sempre più diffusi Supercharger, anche per i non possessori di Tesla, considerando che c’è sempre ampia disponibilità, sono forniti di servizi, hanno un costo della metà delle altre fast senza abbonamento (per i possessori di Tesla). Quindi nessun problema in caso di lunghi viaggi. Per la scelta andrei, come ho fatto io, diritto su una BEV, i bassissimi costi di mantenimento compensano il costo d’acquisto generalmente più alto (anche se non sempre è cosi, vedi per esempio Tesla). E non inquini con gas cancerogeni. Vai tranquillo di elettrico

  2. Senza voler essere offensivo, qui siamo di fronte ad un discorso totalmente illogico: il fatto che il Bellunese sia privo di infrastrutture di ricarica è un problema per i non Bellunesi, non certamente per chi ci abita, ha il fotovoltaico e di giorno lascia la macchina a casa! E’ la situazione assolutamente ideale… significa avere SEMPRE la macchina pronta e carica.

    • Purtroppo metà o forse anche più della metà di quello che si dice sulle auto elettriche è totalmente illogico, quando non è del tutto sbagliato (*) 🙆

      (*) Ricorderai che all’ inizio di questa rivoluzione le auto elettriche inquinavano più delle termiche, prendevano fuoco come la paglia secca, emettevano più particolato dai freni per il peso maggiore, e tante altre fandonie messe in giro per creare dubbi e incertezze per rallentarne la diffusione. Alla fine il problema principale dell’ auto elettrica è che non consuma petrolio, che rende ricchi alcuni ai danni di molti.

  3. Non capisco alcune persone che continuano a predicare i Plug-In ibridi.
    l’Italia è veramente l’unica nazione in Europa dove si vendono più PHEV che BEV (100% elettrico). Ci sarà un motivo per il quale la gente all’estero ha già rinunciato al PHEV. È combinare il peggiore con il migliore ma di capacità ridotta. Ormai il mondo è il BEV puro.
    Passa al BEV senza dubbi e farti troppo domande perché una volta proprietario di una BEV scoprirai un altro mondo molto più piacevole e tutti i tuoi dubbi spariranno istantaneamente come è il caso di milioni e milioni di proprietari felici nel mondo.
    Per le ricariche, basta scaricare alcune App e capiresti subito che cosa e quante c’è ne sono in giro.

    • Sarà perché fino a “poco fa” Stellantis in Italia produceva SOLO plug-in?? 😂

      Vedrai come cambierà “la musica” appena avranno dato la produzione di BEV a Cassino, Melfi e Mirafiori…😉

    • Aggiungo la mia esperienza. Mi hanno dato una Jeep Compass come auto sostitutiva per più di una settimana. Ho subito caricato la batteria al 100% per poterla usare in elettrico. 40/50 km di autonomia… e vabbè, Me lo aspettavo! 11 kWh di batteria non possono fare miracoli…
      Quello che mi ha lasciato basito è che il serbatoio della benzina è di soli 30 litri!!???!! L’autonomia a benzina da indovinometro è di soli 400km!!
      Pazzesco, meno di parecchie BEV!

      • Ragazzi ma non era chiaro che sulle PHEV ed in generale sulle HEV si serbatoio sono stati rimpiccioliti?
        La logica seguita dai costruttori è semplice, l’ibrido mi permette più autonomia, quindi il serbatoio lo faccio più piccolo e risparmio spazi e masse.

        • Magari ci sarebbe un’altra spiegazione. Aumento del peso che anche per le PHEV ha un effetto.
          Si sa che vetture pesano già parecchio di più dalle termiche equivalente. Dunque limitare il peso per potere dimostrare consumi bassi alla certificazione…. Giochi dai costruttori.

  4. Perchè le EV spesso vengono definite auto a batterie mentre non si usa mai dire auto a serbatoio per le termiche?

    • esistono anche auto con motore elettrico, ma prive di batterie, in cui il motore è un motore elettrico (non a combustione interna) ma la fonte di energia è l’idrogeno o un fluido elettrolitico, come la QUANTiNO Twentifive.

      Per questo occorre specificare “elettriche a batteria”. Poi certo, si potrebbero chiamare le ICEV “a serbatoio” oppure “con scappamento” che a mio parere sarebbe molto indicato…

      • Qualsiasi auto con motore elettrico ha bisogno come minimo di altri 2 componenti oltre al motore e sono: batteria (anche piccola per accumulare elettricità in fase di frenata e garantire quel surplus che un generatore quale esso sia non può fornire) e un inverter. Almeno questo ho capito da profano.
        Quindi che si tratti di BEV, HEV, PHEV o FCEV tutte devono averli. Quello che però in molti dimenticano e che ad eccezione delle BEV tutte le altre hanno una miriade di componenti in più che ne aumentano la complessità e pertanto la probabilità di guasto e costo di gestione/riparazione.
        Aggiungiamoci che ogni componente aggiunto in linea di principio riduce l’efficienza che solo in parte il motore elettrico può mitigare.
        Ora mi domando, perché dovrei accollarmi il rischio dovuto alla maggiore complessità? Io vado dritto di BEV.

      • Per le ICE io troverei interessante la definizione di “macchine a scoppio” perché mi pare renda molto l’idea di quello che succede dentro al motore..

      • @pagh
        Sì certo, però le chiamiamo a benzina, diesel, gpl, metano.
        Le EV dovrebbero essere elettriche o idrogeno (che comunque sono elettriche).
        Era solo per dire che a “batteria” mi pare venga percepito come qualcosa di poco “serio”.

        • Francamente non la vedo così.

          Anche nella letteratura scientifica sull’argomento le due categorie vengono definite in tutto il mondo ICEV (Internal Combustion Engine Vehicle, ovvero Veicolo con Motore a Combustione Interna) e BEV (Battery Electric Vehicle, Veicolo Elettrico a Batteria) o qualcosa di simile, ma sempre specificando la presenza di un motore alimentato a batteria (e non la presenza di una batteria, cosa che è comune anche agli ICEV comunque).

  5. Da felice possessore di auto elettrica (che è e rimane una seconda auto anche se la uso per il 95% dei miei spostamenti e quando torno sulla termica mi sembra l’auto di nonna papera), ti sconsiglio la pura elettrica se è la tua unica auto. Troppi rischi e incertezze sui prezzi (sia acquisto che energia el), non puoi rischiare di rovinare la vacanza alla famiglia e le batterie soffrono del meteo e in caso di incidente laterale devi buttare via la macchina. Anche se non sono un fan, per il tuo caso una plugin è meglio se vuoi andare con dei kWh del tuo impianto.

    • Sono di tutt’altro avviso, questo non mi pare un buon consiglio.
      Rovinare la vacanza alla famiglia, poi…
      Non esiste incertezza sul prezzo di acquisto e per l’ energia elettrica siamo a livelli massimi e già in discesa da qualche mese.
      La trovo troppo pessimista nonostante si dichiari fan.

        • Si faccia un buon contratto di assicurazione.
          Per la cronaca e facendo gli scongiuri l’ unico incidente laterale importante che ho avuto è stato tanti anni fa e ho rottamato l’ auto. L’ assicurazione ha risarcito, ovviamente non ci si guadagna mai perché occorre acquistare un’ altra auto (usata di pari valore oppure nuova con esborso di denaro).

    • Alessandro.
      Questo è il suo punto di vista. Non mi pare un buon consiglio.
      Da esperienza personale dopo un anno di esperienza in elettrico worst case. 14,5kwh di batteria e quasi 24000km percorsi… Ho preso la seconda elettrica in famiglia. E proprio vedendo che di colonnine ce ne sono a a iosa… Che mi son convinto del poter usare anche la auto principale in solo elettrico.

      Buona scelta al lettore…

  6. Più che timori sono fattori reali che attualmente disincentivano l’acquisto delle auto elettriche per la stragrande maggioranza degli italiani.
    Ma se devi davvero mollare l’auto che hai, la scelta dell’elettrico, considerato che hai anche il fotovoltaico (che però di sera e notte ti serve nulla) direi comunque che è la scelta giusta. Non prenderei comunque un’auto elettricha con batteria inferiore ai 50Kwh. Certo che lo devi vedere anche come investimento a lungo termine (10 anni).
    Se hai un’auto vecchia e peggio ancora diesel, allora lo dovresti fare anche per un discorso salutare, per te, la famiglia e l’umanità :-))).

    • Se usufruisce dello scambio sul posto non è assolutamente vero che il fotovoltaico di notte non serva a nulla.

        • Se deve rinunciare all’ autoconsumo per caricare l’ auto non vi e convenienza.
          Di fatto la notte il fotovoltaico non può essere usato per caricare l’ auto e di giorno contribuisce ai consumi domestici. Da valutare caso per caso le eccedenze , ma questo comporta l’uso di batterie per accumulo che non sono propriamente economiche.
          Il massimo vantaggio dall’ auto elettrica si ha se si percorrono molti chilometri con tragitti mediamente brevi, ma qui l’utente fa pochi km l’anno e non per tragitti brevi, visto che può usufruire di altri mezzi (bici, ecc…).
          A parer mio il pareggio tra maggiori costi di acquisto e di manutenzione in caso di problemi (fonte Gartner) rischia di non esserci proprio o che avvenga al momento della rottamazione.

          • Se deve rinunciare all’ autoconsumo non vi è convenienza: ha alcuni dati su cui ragionare? Perché con lo scambio sul posto è meno conveniente ma non è vero che non c’è convenienza in particolare se fa un contratto biorario.
            Il massimo vantaggio dell’ auto elettrica si ha con tragitti mediamente brevi? Se si resta nell’ autonomia dell’ auto (300/400 km) si ha sempre la massima convenienza ma sono veramente poche le persone che fanno quei chilometri molto spesso.
            I maggiori costi di manutenzione in caso di problemi (che sono più rari rispetto alle auto endotermiche) non arriveranno mai ai costi continui e sicuri delle termiche e comunque ci sono garanzie estese e polizze specifiche per chi soffre l’ ansia da guasti.
            Io credo che la propaganda pro petrolio stia facendo gravi danni all’ ambiente e alle tasche dei loro clienti, me ne rendo conto soprattutto quando leggo commenti come il suo.

          • Ma se il lettore ha intenzione di incrementare l’impianto, immagino che abbia intenzione di aggiungere una batteria d’accumulo di almeno 10 kWh.
            Ora visto che caricherà l’auto al massimo 2/3/4 giorni alla settimana, negli altri giorni caricherà l’accumulo che può usare nelle ore notturne.
            Il vantaggio a questo punto è triplo.
            Ragazzi è solo questione di dimensionare il tutto spendendo meno possibile.
            Il lettore deve solo capire come usa l’auto e quali sono i consumi domestici.

      • ops, vero non sapevo che con l’SSP di notte c’è la compensazione con quello immesso di giorno… almeno fino a fine 2024, poi da vedere se ci saranno nuove normative o no….D’inverno comunque per chi ha il 3Kwh c’ha ben poco nulla da poter compensare…

        • Non sapevo che non esistessero le wallbox che adattano la corrente di uscita in base all’ assorbimento di casa, non sapevo che durante la notte la maggioranza delle persone hanno bisogno di 3 kW costanti, come non sapevo che per aumentare a 4,5 kW (quasi 5 effettivi) o 6 kW (6,6 kW effettivi) bastasse una telefonata al proprio fornitore di energia…
          Mi dica una cosa signor Valerio: lei non sarà mica una di quelle persone capaci di trovare un problema ad ogni soluzione!?

  7. Elettrica tutta la vita. Come già ti hanno scritto la disponibilità di colonnine di cui necessiti non è quella limitrofa a casa tua visto che ricaricheresti a casa. Sono io che quando vengo a sciare nel bellunese impreco contro i vostri amministratori per la scarsità di colonnine, ma per il semplice fatto che arrivo scarico e mi serve una ricarica per rientrare. Anzi già che sei della zona se conosci il sindaco di Falcade o Alleghe digli che le colonnine AC servono nei parcheggi degli impianti non a un km di distanza! Non parliamo poi di Agordo che con 5000 dipendenti in Luxottica non ha nemmeno una colonnina DC…

    • Condivido,
      caricando a casa le colonnine servono a chi è fuori range.
      Personalmente non rivestono interesse le colonnine vicino a casa… salvo avere in famiglia 2-3-4 auto, allora potrebbe essere diverso.

  8. Non so il budget a disposizione, ma visto il tipo di utilizzo una bella MG4 Standard (batteria 51kWh LFP) sarebbe ideale e con qualcosa da rottamare da aprile si porta a casa a 17-19k); si potrebbe puntare anche solo a una Dacia Spring a 7-9k ma solo come seconda auto o solo per uso locale, la MG4 invece la si può usare anche per andare in vacanza in po’ più lontano 1 volta all’anno (al max con 1 ricarica in più intermedia). Salendo di budget la Volvo EX30 (batteria 51kWh LFP) si porta a casa a 23-25k ed è una gran bella macchina (provata e la trovo molto brillante oltre ad un bel design). Se non c’è fretta nel mezzo si può trovare anche la nuova R5 (bellissimo design) o la C3.

    • da 17.000 a 21.790, fino a euro 4 e se si accontenta di quei colori che sono un pugno all’occhio, difficile, quindi direi di aggiungere pure altri 600€, e pure le spese di immatricolazione, IPT e messa in strada che sarebbero come minimo altri 1.000€

  9. // …Può auto-produrre l’energia che consuma per i suoi spostamenti, a prezzi sicuramente competitivi rispetto a un’auto a benzina o gasolio. E con la possibilità di ricaricare comodamente la notte…. //

    Meglio ancora, redazione: dato che il lettore ha la fortuna di recarsi “…al lavoro a piedi o in bici…” e sta per espandere l’impianto FV, l’auto ferma a casa può davvero essere ricaricata ***di giorno*** con l’energia che auto-produce!!!

    Se davvero il lettore è sul punto di sostituire l’auto, non acquistarla elettrica in questa situazione paradisiaca sarebbe davvero insensato.

    Se oltretutto l’uso prevalente è a breve raggio e i viaggi “più lunghi” (che interpreto come “oltre l’autonomia dell’auto”) sono pochi all’anno, a meno che nei “viaggi lunghi” siano in 6 più cane e bagagli potrebbe non aver bisogno di acquistare un transatlantico, bensì una classica segmento C tutto fare, dove c’è già una buona scelta e varietà di prezzi.

  10. A Giorgio consiglio di approfittare delle prossime presentazioni di nuove auto full Electric per fare l’indispensabile prova su strada.. (tappandosi le orecchie nello sfortunato caso del “venditore negativo”.. perché generalmente la convenienza..non c’è l’ ha lui!).

    Fare pochi km…per giunta caricando a casa 🏠… è la condizione perfetta… d’inverno trova l’ auto già caricata ⚡🔋e addirittura calda e sbrinata (se posto auto scoperto).

    In collina e montagna l’ elettrica consuma praticamente come in città.. visto che è il motore elettrico a frenare… Ed in salita le uscite dalle curve son fantastiche.. vista.la coppia motrice istantanea..senza neppure la fatica di dover mettere la mancia giusta.

    Ci sono vari Video di Paolo Mariano che consiglio a Giorgio di guardare prima di recarsi in Salone/ Concessionaria a sua scelta (in base al budget e le necessità familiari).

  11. Ciao,
    io sono di Pieve di Soligo TV, ho l’auto elettrica da 3 anni.
    Come ti ha risposto la redazione, la rete di ricarica è sovradimensionata.
    La provincia di Belluno è un caso unico del settentrione: confermo ci sono poche colonnine di ricarica, ma questo è un problema che riguarda chi arriva da lontano, non te che probabilmente non caricherai mai l’auto in provincia di Belluno.
    Prenditi l’auto elettrica: lascia stare ibridi o benzina o altro. E’ comoda, performante, e quando la guiderai ti renderai conto di quanta puzza emettono tutte le altre auto che circolano e, come me, ti chiederai perché cavolo gli italiani spendono oltre 30mila euro per un’auto a benzina quando con gli stessi soldi possono prendersi un’elettrica che, fra l’altro, ha meno costi di manutenzione e chilometrici.
    Dai un’occhiata alla pagina https://www.creasol.it/it/support/domotics-home-automation-and-diy/faq-veicoli-elettrici , nella sezione “Quanto consuma l’auto elettrica in montagna” troverai un buon stimolo ad acquistare l’auto elettrica!

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