Guarda che tariffe in Francia: in un mercato che è quasi cinque volte il nostro, fioccano offerte di ricarica che qui manco ci sogniamo: fast e ultra-fast a 0,49.
Guarda che tariffe: 0,39 per le AC e 0,49 per fast e super-fast
Ogni giorno arriva notizia di una nuova offerta, in un mercato in cui la concorrenza è esplosa e, grazie anche al nucleare, l’energia è sempre costata meno che da noi. Adesso è far rumore sono i ribassi annunciati da EVzen con una pubblicità che annuncia: “Buona notizia. Per iniziare bene l’anno, abbassiamo le tariffe“. E che tariffe: per le colonnine AC fino a 22 kW di potenza si scende da 0,49 a 0,39 al kWh. Mentre per le stazioni in corrente continua da 50 a 240 kW il calo è da 0,55 a 0,49 al kWh. EVzen non è un’aggressiva start-up di qualche spericolato investitore. È una società che fa capo alla SMEG, non quella dei frigoriferi che conosciamo noi, ma il gestore di infrastrutture e servizi energetici nel Principato di Monaco da 130 anni. È chiaro che a questi prezzi la convenienza rispetto alle auto a benzina o diesel è fuori discussione. E questo anche per chi non ha possibilità di ricaricare a casa e può servirsi solo delle colonnine pubbliche.
Ben altri prezzi da noi (senza abbonamenti)…
Le tariffe in Italia sono ben diverse. Se guardiamo ai principali operatori, troviamo le AC fino a 22 kW oltre i 60 centesimi al kWh: per la precisione Enel X è a O,69, mentre ENI-Be Charge è a 0,65. La musica non cambia se prendiamo le colonnine fast e super-fast, in corrente continua: qui i prezzi della rete Enel X variano da 0,89 a 0,99, mentre ENI Be Charge va da 0,85 a 0,90. Del resto negli stessi Supercharger Tesla troviamo tariffe ben più convenienti in Francia rispetto all’Italia, segno che già il prezzo dell’energia è più conveniente. Poi ci sono gli abbonamenti, certo, con cui possiamo mitigare i prezzi, che richiedono comunque certi quantitativi di consumi…
- Leggi anche: il leasing sociale di Macron parte “male”, un milione di domande
- Breve viaggio nella chimica delle batterie: perché si deteriorano? Lo spiega, in modo semplice, Nicola Armaroli in questa VIDEO-INTERVISTA
In francia hanno il nucleare, noi importiamo tutto tranne le rinnovabili, che vanno bene agli ambientalisti… finché non si installano e allora ci si scontra con muri di contestazione e burocrazia.
Grazie mille per le informazioni di dettaglio!
In Francia non hanno Salvini, Giorgetti ed il governo che abbiamo noi.
…ma nemmeno hanno il bidet… però farei volentieri a cambio!
Robert No il bidet no è troppo importante impossibile fare cambio
Pur di liberarmi di salvini spendo 5.000€ per un WC giapponese con zampilli d’acqua colorati 🤣😋
Maddeché??? Intanto facciamo cambio, poi apriamo un business di importazione di bidet dalla Francia… 😉
Dicevano che i “cartelli della benzina”…..ora ci sono “i cartelli del kw”, però salviamo il pianeta dai!
Il problema è la tutela della concorrenza non lasciando il potere di decidere i prezzi a pochi gruppi, sia petrolieri raffinerie prima sia produttori distributori di energia ora e in futuro… le autorità dovrebbero fare il loro e monitorare se il mercato da solo non riesce. Salvare il pianeta non c’entra su sto fatto imho.
Se ben capisco, la situazione attuale è che i due principali CPO (Charge Point Operator) italiani — a controllo governativo, possessori di oltre il 50% delle colonnine totali installate sul territorio nazionale e contemporaneamente anche MSP (Mobility Service Provider) — stanno determinando a loro piacimento il prezzo del roaming sulle loro colonnine per gli altri MSP e CPO “minori”, costringendoli ad alzare anche loro i prezzi della ricarica e al tempo stesso a ridurre il margine di guadagno per mantenere comunque prezzi concorrenziali rispetto a quelli dei due giganti tiranni.
Non so se il paragone sia del tutto corretto, ma questo mi ricorda i primi anni ’90 in cui Telecom Italia, compagnia privata proprietaria della quasi totalità della rete telefonica italiana e contemporaneamente fornitore di servizi di telefonia e dati, costretta dalle nuove liberalizzazioni ad “ospitare” sulle sue linee gli altri operatori che si affacciavano al mercato dei servizi telefonici e dati, li bullizzava imponendo costi di affitto delle proprie linee tali da diminuirne la concorrenzialità e rallentarne così la diffusione.
In quel caso ci vollero molti anni e parecchi decisi interventi sia governativi che della neonata Autorità sulle Telecomunicazioni per piegare la riottosa Telecom Italia alle leggi della concorrenza.
Nel caso delle colonnine di ricarica in Italia chi dovrebbe intervenire?
Il governo? (🤣)
Una Autorità? (🤌)
…???
Il problema principale è che anche volendo fare a meno del roaming le altre società non brillano per offrire tariffe tanto migliori, per dirne un paio vicino a casa mia:
EV Way 0,65 €/kWh nessun abbonamento disponibile sulle Quick
IrenGo 0,59 €/kWh nessun abbonamento o sconti se si consumano tanti kWh
Siamo molto lontani dal prezzo “ideale” che secondo me sulle Quick dovrebbe essere intorno ai 40 centesimi.
Commercialmente potrebbero sforzarsi di più, ad esempio io ho EV Way comodissime vicino a casa che uso solo saltuariamente finché sono disponibili abbonamenti migliori, e comunque IrenGo appena più distante a “soli” 59 centesimi.
Confesso di non conoscere la realtà frances di CPO e MSP: anche in Francia capita che i due maggiori CPO/MSP del paese siano sotto controllo governativo? Chiedo per un amico… 😎
Guardando questa mappa
https://t.co/vXtozWmh6n
che riguarda solo i caricatori HPC, non mi sembra che in Francia ci siano solamente due maggiori CPO/MSP.
Grazie Ivone, ma la mia domanda era in realtà su quanto è libera la concorrenza in Francia rispetto all’Italia, dove i due maggiori CPO (proprietari delle colonnine) e contemporaneamente anche MPS (fornitori di servizi di ricarica) sono a controllo governativo e, essendo proprietari della maggioranza delle colonnine, di fatto fanno loro le regole di mercato per il roaming degli altri CPO/MPS…
Caro Eugenio,
In Francia gli operatori CPO di caricatori HPC e fornitori eMSP sono un buon numero e quelli sotto controllo governativo non controllano la maggioranza degli stalli di ricarica HPC. Vedi i dati pubblicati lo scorso Agosto da questo signore:
https://www.linkedin.com/posts/didier-toulouze-7b251949_bornes-ccs-de-100kw-et-plus-en-france-août-activity-7103080778946748420-X2w_/?trk=public_profile_share_view&originalSubdomain=fr
Quindi concluderei che esiste il potenziale per un sistema che stimoli la competizione. Ma ho la sensazione che fino ad oggi nessuno vuole far partire la gara al ribasso dei prezzi. Probabilmente per il momento voglio recuperare i costi degli investimenti che hanno fatto durante il 2022 e 2023 per installare i caricatori HPC presso tutte le aree di servizio della rete autostradale.
Ho trovato interessante che Total Energie, prime della vacanze di Natale abbia lanciato una campagna pubblicitaria per pubblicizzare le sue stazioni di ricarica installate presso le aree di servizio autostradali. Questa campagna non promuoveva prezzi più bassi di quelli praticati dai concorrenti e faceva leva sulla qualità del servizio di ricarica, l’assistenza telefonica, i servizi disponibili presso le aree di ricarica e la trasparenza dei prezzi. Il fatto che abbiano deciso di far pubblicità ai loro caricatori ritengo sia un indicatore che la concorrenza sia iniziata.
Infine ho trovato questo rapporto recentissimo (Dic. 2023)
https://www.avere-france.org/wp-content/uploads/2023/12/Barometres_2023-11_20231204-Barometre-IRVE-Novembre-2023-Externe-combine.pdf
A pagina 5 riporta il prezzo medio del kWh pagato dagli eMSP ai CPO. Buona lettura.
Ma stavo pensando al roaming… probabilmente un pensiero stupido, ma c’é un limite di Paese per sottoscrivere un servizio di ricarica? Con EnelX mesi fa si poteva usare i kw all’estero (se ricordo bene, ora non più… ma le tariffe estere tipo queste francesi valgono e si usano solo in Francia? Se ci fosse un po’ di concorrenza europea. non sarebbe male visto che i nostri si sono praticamente allineati tutti allo stesso prezzo… sono troppo infastidito da questo cartello/oligopolio di fatto senza che nessuna autorità dica nulla.
Evzen pratica tariffe orarie e dal 1 febbraio le tariffe domestiche aumentano del 10% (nel 2023 sono aumentate prima del 15 e poi del 10% nel giro di pochi mesi). Sapevatelo
Beh da noi sono più che raddoppiate nel giro di 1 anno e ora stanno sparendo gli abbonamenti e, visto il modello di tariffa di BeCharge, non promette niente di buono.
La stessa cosa ho pensato anche io quando c’è stato l’aumento indiscriminato dei nostri fornitori; penso che le modalità di sottoscrivere un abbonamento all’estero e sfruttarlo in Italia dipenda dall’operatore che si sceglie.
Non so se anche all’estero bisogna lasciare tutti i dati personali e di residenza per poter fare la fatturazione dell’energia come da noi, bisognerebbe approfondire e capire se legalmente è anche possibile la cosa.
Riporto la mia esperienza (abito in Francia).
Tutti gli operatori chiedono un indirizzo di residenza, salvo il caso del pagamento tramite POS. Alcuni (esempio EnBW, Germania) accettano clienti che risiedono in un numero limitato di paesi (per EnBW sono: Germania, Svizzera e Austria), altri (esempio Shell, FastNed, Freshmile, Elli, e altri) accettano clienti residenti in molti paesi EU ed extra EU.
Per i pagamenti, alcuni accettano le carte di credito o Paypal e addebitano la spesa dopo ogni ricarica, altri chiedono un conto bancario dove addebitare la fattura una volta la mese; l’addebito di solito avviene dopo 5-10 giorni lavorativi dall’invio (per email) della fattura mensile; questo consente di contestare la fattura prima del suo addebito sul conto bancario.
Tutti offrono la tariffa pay-per-use alla quale viene applicato uno sconto nel caso in cui si paghi una quota fissa mensile. Anche in passato, gli unici operatori che fornivano pacchetti di energia erano EnelX e BeCharge, tanto è vero che erano sottscritti da molti (Italiani e non) residenti all’estero (come il sottoscritto).
Importante: in ogni caso e per qualsiasi operatore, i prezzi del servizio in roaming variano da paese a paese. Quindi, se lei sottoscrive un operatore Francese, questo non implica che in Italia potrà beneficiare delle stesse tariffe praticate in Francia.
Se desidera confrontare le tariffe praticate dai vari operatori in diversi paesi, le consiglio la app Chargeprice.