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Ford non lascia, raddoppia: nuova piattaforma per BEV low cost,

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GM e Ford non hanno rinunciato a scommettere  sui veicoli elettrici, come sostengono in tanti. Anzi, alzano la posta. GM ha appena assunto Kurt Kelty, un guru della batterie, nominandolo vicepresidente. E il numero uno di Ford Jim Farley  ha annunciato che la società sta lavorando su una nuova piattaforma per veicoli elettrici piccoli e a basso costo.

E GM assume il guru delle batterie

Kurt Kelty

Kelty è stato per 11 anni dirigente di Tesla con responsabilità sulle batterie. Successivamente è stato vicepresidente di Sila, azienda di Moses Lake specializzata in batterie. Riporterà direttamente al presidente di GM Mark Reuss su materie prime, ricerca,  sviluppo e investimenti in nuove tecnologie, commercializzazione di celle e contenitori e opportunità di riciclo a fine vita.

Ford: due anni di lavoro in gran segreto

«Abbiamo fatto una scommessa in silenzio due anni fa – ha detto Jim Farley agli investitori durante la presentazione del bilancio Ford -. Un team di innovazione di grande talento che comprende alcuni dei migliori ingegneri di veicoli elettrici al mondo ha operato al di fuori della casa madre Ford».

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Jim Farley, numero uno della Ford

Ha sviluppato «una piattaforma flessibile che non solo verrà implementata su diversi tipi di veicoli, ma costituirà un’ampia base di installazione per software e servizi» ha proseguito Farley. E ha aggiunto che Ford prevede di concentrarsi maggiormente sui veicoli elettrici più piccoli.

La mini Ford anti Tesla e cinesi

Questo nonostante Ford nel 2023 abbia perso 4,7 miliardi di dollari sui veicoli elettrici oggi focalizzati su modelli premium come Mustang Mach-E da oltre 43.000 dollari e il pik-up F-150 Lightning da 55.000. A breve seguiranno versioni elettriche di auto medie come il nuovo suv compatto Explorer e la Puma elettrica che si chiamerà Gen-E.

«Tutti i nostri team EV sono spietatamente concentrati sui costi e sull’efficienza dei nostri prodotti EV – ha concluso Farley – perché la concorrenza definitiva sarà la piccola Tesla e gli OEM cinesi».

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9 COMMENTI

  1. Apprezzo lo stile di comunicazione del Ceo di Ford, che invece di sparlare in negativo sull’elettrico o sulla Cina, parla speso con onestà dei loro problemi che hanno incontrato (es. su software e componenti elettroniche provenienti da troppi fornitori diversi), e della volontà di rimboccarsi le maniche, e parla in positivo delle sfide che hanno con i competitor che sono più avanti (Asia e Tesla), senza fare tante lagne

    in fondo penso che le industrie autoctone saranno sempre aiutate almeno in parte dai governi (in USA basta vedere già i fondi dell’ I.R.A.), visto l’indotto lavorativo ed economoco, anche se non fanno i pianti greci

    non devono essere per forza i primi in prezzi stracciati ( ne possono esserlo, il costo dele vita da noi è un po’ più alto che in Asia, e le economie produttive di scala minori), ma basta che facciano un “buon” lavoro, e non sono aziendine, sono in grado di farlo, alla fine sono auto, non razzi spaziali per Marte (ogni riferimento ai progetti del Ceo di Tesla è puramente voluto)

    sempre se non si attardano troppo sugli interessi del “socio azionario petrolifero”, confidando di ancora massimizzare oggi sul termico e riuscire a fare il colpo di reni sull’elettrico solo domani, lasciando smazzare ad altri le fasi di sviluppo delle batterie, ma trovandosi poi dei competitor elettrici già affermati sul mercato

    • Anche Renault ha un socio petrolifero … del resto, come Toyota, devono pensare anche a quella parte di mondo (Asia, Africa, Est/Sud Europa etc) che non sono ancora pronti per motivi economici ed organizzativi a buttarsi tutto sull’elettrico… credo che le loro joint-venture serviranno proprio a “tenere in piedi” il nascente mercato BEV, specialmente quello più concorrenziale e meno proficuo.

      Ne dovranno fare tante di joint-venture per condividere piattaforme (in giga-cast europee, per seg. A/B/C in particolare) sennò non avranno mai la forza per contrastare gruppi più grandi e con 10 anni di sviluppo tecnologico già accumulato (e magari col governo cinese che “spinge” per nuovi accorpamenti sulle batterie di nuova generazione – al sodio).

      • forse (?) Jim Farley mi sta simpatico anche perché di aspetto e di sorriso bonario che si da poche arie lo associo a Dan Aykroyd

  2. Sicuramente questa è una notizia interessante, ma per quanto riguarda i bilanci stellantis e Renault hanno fatto fatturati record ma l’elettrico non c’entra e ford invece dice chiaramente che c’ha perso tanto. A mio avviso invece non è così i guadagni ci sono e pure ingenti ma si preferisce continuare a denigrare a 360° la tecnologia elettrica. Una mustang mach e non costa proprio 10 euro anzi ed i ricavi secondo me sono molto importanti dato che furbescamente la fanno in Messico….

    • Massì, che vuoi che sia, in fondo fare false comunicazioni sociali per un’azienda quotata in borsa è solo un reato penale, che problemi vuoi che ci siano?

      • E’ un reato penale comunicare falsi dati sul bilancio della società nel suo complesso. Utili e perdite settore per settore non sono un dato pubblico e non compaiono mai nel bilancio ufficiale sottoposto alla SEC (in Italia la Consob).

      • Si infatti viviamo in un mondo perfetto dove tutti sono bravi e fanno le cose fatte per bene soprattutto i grandi… Soprattutto quando si dice che con le elettriche ci si perde si si proprio così non a caso tesla ci perde. Anche le banche fallite in america avevano rating aaa poi credete a quello che volete.

          • Infatti dillo a chi aveva investito nelle banche con rating aaa e prova ad immedesimarti in quella situazione. Poi hai sentito di qualche manager od altro che hanno rischiato dal punto di vista penale? Idem con patate con i bond argentini qualcuno ha visto la giusta punizione? Quindi non date tutto per scontato perchè i “fatti” dimostrano il contrario.

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