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E alla fine arrivò il carroattrezzi per l’abusivo della ricarica

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Un frame del video che documenta la rimozione di un'auto parcheggiata nell'area di ricarica.

E alla fine arrivò il carroattrezzi per l’abusivo della ricarica. È stato il n.1 di A2A E-Mobility, Fabio Pressi, a postare su LinkedIn il video dell’auto trainata via. 

e alla fine arrivò il carroattrezzi
Fabio Pressi, n.1 di A2A E-Mobility.

E alla fine arrivò il carroattrezzi: il caso segnalato da A2A

Il tema degli stalli delle colonnine usate come parcheggio da auto termiche (o da elettriche che hanno terminato la ricarica) è stato trattato più volte su questo sito. Da ultimo un lettore ci ha segnalato il caso delle Free to X di Linate, HPC da 300 kW. Raramente le Polizie Locali intervengono, quando accade è veramente un’eccezione (un altro lettore assicura che avviene a Torino). Ora il top manager di A2A ha segnalato un episodio di rimozione, documentato da un breve video. Non siamo solo noi automobilisti elettrici a subire questi comportamenti incivili: anche le società che gestiscono le colonnine perdono ricavi. E da questo punto di vista il commento di Pressi può apparire sorprendente, vedendo il problema da altra angolazione: “Scene di rimozione dell’auto per occupazione impropria dello stallo elettrico non si vedono spesso” scrive. “Sebbene sia sempre dalla parte della legge e a sostegno dell’elettrico, penso anche alla difficoltà di trovare un posto auto per chissà quanto tempo“.

E alla fine arrivò il carroattrezzi “Non dobbiamo essere divisivi sulla necessità di rimuovere o meno”

Ed ecco la parte più interessante del commento di Pressi: “I commenti si divideranno tra i favorevoli all’ampliamento degli spazi dedicati e quelli che non ritengono corretto riservare posti auto esclusivamente alle auto elettriche. Data la loro ancora limitata presenza. È un dibattito legittimo e il dissenso va sempre interpretato come un elemento costruttivo. Tuttavia, il messaggio che voglio trasmettere è che oggi non dobbiamo essere divisivi sulla necessità di rimuovere o meno le auto. Ma piuttosto incentivare un’infrastruttura diffusa e capillare a bassa potenza, paragonabile a quella di una ricarica domestica. Ma realizzata su strada per coloro che non dispongono di un garage. In questo modo, le città potrebbero pianificare una transizione verso l’elettrico. Offrendo rassicurazioni a coloro che desiderano cambiare la propria auto e trovare facilmente un luogo dove ricaricarla, soprattutto di notte“.

  • “Il terribile equivoco dietro la ricarica, non comprate prima di avere visto questo VIDEO …”. Di Paolo Mariano

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25 COMMENTI

  1. Condivido completamente la prospettiva di ricariche lente a bordo strada, in modo che ce ne siano per tutti e non ci sia problema per nessuno se deve semplicemente parcheggiare.
    Nel frattempo è giusto tutelare chi ha il diritto di ricaricare e non può impazzire a cercare un’altra colonnina perché qualcuno l’ha occupata impropriamente (vale sempre il paragone con i distributori di benzina, cosa succederebbe se fossero resi inaccessibili da auto parcheggiate?).
    Mi viene anche da dire che se uno gira ore senza trovare parcheggio può anche provare un po’ più lontano, come faccio io, oppure prendere i mezzi pubblici (come faccio quando devo andare in zone imparcheggiabili)

    • Finalmente vedo più gente che condivide un’idea che mi pareva basilare già da anni… ma ancora si costruiscono case e quartieri senza alcuna, non dico presa, ma neppure una predisposizione.

  2. Sono diventato elettrico completamente da pochi giorni
    prima ero “solo” plug-in
    sono rimasto piacevolmente sorpreso che la mia attuale auto può caricare anche solo 5A in AC
    ottimo per chi ha il fotovoltaico quando è nuvoloso
    ma anche per la ricarica lenta in oggetto

    la Tesla consente di abbassare l’assorbimento durante la ricarica
    sarebbe bello e UTILE che ciò si potesse fare anche a livello di colonnine PUBBLICHE con tutte le ev
    in modo che il gestore possa regolare “al volo” l’assorbimento delle ricariche pubbliche
    se già è così , chiedo conferma
    con la plug in per abbassare l’assorbimento dovevo interrompere la ricarica
    scollegare il cavo impostare sulla wallbox il nuovo amperaggio e ricollegare il cavo

    chiedo a voi esperti quale è la logica di ricarica delle colonnine AC pubbliche
    e se è ,può essere dinamica dinamica almeno con le auto nuove
    grazie

    • //Sono diventato elettrico completamente da pochi giorni – prima ero “solo” plug-in//

      Ecco il perché di quella vibrazione nella forza… 😂
      Benvenuto!

    • Si può fare anche sulle colonnine AC, è il trucco dei furbetti per stare più tempo alla colonnina e usarla come parcheggio. Alcune colonnine per fortuna oltre tot ore iniziano anche a far pagare il tempo di connessione e non solo i kwh.
      Sulle DC invece non è possibile, e meno male!

      • Non è questione di essere furbi, ma di necessità.
        Se devo caricare e nel mentre ho una visita in ospedale (o qualsiasi altra cosa da cui non posso spostarmi) cosa dovrei fare? Rimanere a piedi? Personalmente pagherei anche il parcheggio purché mi sia consentito lasciare l’auto in carica per tutto il tempo necessario.

      • non fraintendetemi
        il mio intervento, non era per spiegare come allungare la sosta ai soliti “furbetti” ..
        ma una sorta di modulazione degli assorbimenti automatici da parte del gestore
        nell’ottica di mettere prese di ricarica ovunque , lungo marciapiedi, lampioni ecc ..

        come auspicava Fares Brandoli sotto

        nei parcheggi a lunga sostra sarebbe auspicabile che il gestore moduli
        in quelli a breve nel centro storico
        io metterei un Tetto di tempo per le cariche in ac con tanto di telecamera e sovrapprezzo anche a cavo staccato

        non so se sono stato chiaro

        in un futuro ,spero prossimo, in cui la rete pubblica avrà un sacco di energia da fotovoltaico o eolico non utilizzata in ceri orari
        il gestore potrebbe aumentare la potenza erogata e abbassare il prezzo del kWh o o addirittura “regalarlo” perchè in quel frangente sarebbe andato sprecato
        viceversa ..”razionare” i kWh erogati nelle giornate nuvolose o con poco vento

    • io ho una niro phev, mia figlia la 500 e in tutte e due si può modificare la ricarica in corso, mi serve quando ricarico con il fv taro in base al sole. alla colonnina sono limitato perché da ignorante quando ho comprato il cavo non ne sapevo niente e l ho preso da poco.

  3. Solo io vedo in tutto il racconto, una semplicissima violazione della legge, e successivo intervento riparatore dello Stato?
    Senza tanti filosofismi inutili, un pò furbetti oltretutto perché A2A guardacaso sta sperimentando la ricarica lenta a bordo strada, e per di più non vorrà inimicarsi i cittadini che hanno l’auto termica ma che comprano elettricità e gas per la loro abitazione.

  4. “[…] incentivare un’infrastruttura diffusa e capillare a bassa potenza […]”

    Dove bisogna firmare per sostenere una soluzione contemporaneamente così semplice e così intelligente?

    Senza discriminazioni, parcheggi per tutti ma con presa 16A.

    • Penso proprio che si dovrà arrivare a quello.
      Mentre le stazioni HPC rimarranno per sempre riservate e con sanzioni per chi le tiene anche a fine carica.
      Il problema è questa fase di transizione, che durerà anni.

      • Ssshhh che poi arrivano gli espertoni a dire che le prese nei lampioni non si possono fare perchè al bar hanno detto che collasserebbe la rete elettrica!!!

        • I poteri forti mi hanno confidato che ogni lampione è tarato già oggi per reggere “almeno” 1Kw, perchè è il carico di una lampada non a led di quelle che purtroppo si vedono ancora in molte strade. Contando che sono cablati in sequenza e che quel cablaggio alimenta anche le case afferenti, è facile che su una strada di poche centinaia di metri ci siano già 100kw di potenza.
          Facciamo 50 punti di ricarica da 1kw cadauno già installabili adesso?

          Però voi non ditelo in giro, così possiamo sostenere l’ennesimo #noncielodicono

          • Eh ma sai, hanno usato sicuramente i doppini in rame telefonici per i lampioni.

            #miocugginovincenzomelohadettoalbar

  5. Direi che la proposta del manager di A2a é un pugno nel occhio al video di Paolo Mariano che invita a non comprare l auto elettrica se non si ha una villetta 🙂

  6. Ieri ero a Siena. Pianifico la ricarica AC arrivando con 20% di batteria, parcheggio via Mascagni. 4 stalli, due risultano liberi.
    A 50mt incrocio una macchina della Polizia Locale in verso opposto. Gli stalli erano ovviamente occupati da veicoli termici.
    Avevamo fretta quindi, ed è qui la forza che da ragione al bullo, non avevamo tempo di stare al telefono con polizia locale segnalando la cosa ecc ecc.
    Risultato? Invece di ricarica lenta di qualche ora nel tempo di visita della città, 20min di ricarica fast in una HPC. Però che noia dover trovare piano B per gente menefreghista.
    E quanto si saranno sentiti “furbi” gli abusivi.

  7. leggendo questa notizia mi è venuto subito in mente, chissà perché, l’Hallehujah di JS Bach: https://www.youtube.com/watch?v=0S6Tjvaj19Q 🙂

    Poi mi sono ricordato alcune discussioni di qualche mese fa, in cui molti peroravano la causa del “è impossibile!”, “è illegale!”, “non serve a niente!” (?). Invece a quanto pare si può fare, legale, etc. cosa provata dai tanti paesi in cui questa è la norma.

    Riguardo il fatto che “è difficile trovare un posto”, facciamo un paio di ipotesi: il numero di posti riservati non credo che siano più dell’1% del totale, forse meno. Cosa cambierebbe se questi posti non fossero riservati ai BEV? Quale sarebbe la probabilità per NOI di trovarlo vuoto se non fosse riservato? E perché una persona che ha investito nella sostenibilità, al contrario di altri, non dovrebbe avere il diritto ad un’oretta o meno di spazio garantito?

    Strani, circonvoluti argomenti, miei cari compatrioti, sempre diretti a giustificare chi delle regole se ne frega.

    Paolo

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