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Abusivi della ricarica a Torino: i vigili intervengono

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Torino, Corso Orbassano: una 500 L parcheggiata nello stallo riservato alla ricarica Enel X Way.

Abusivi della ricarica a Torino, ma Bruno, un lettore, ci segnala che nel capoluogo piemontese la Polizia municipale interviene questo malcostume. A differenza di quanto avviene in tante altre città, nonostante che il Codice della Strada parli chiaro. Ricordiamo la nostra mail per scriverci: info@vaielettrico.it 

Abusivi della ricarica a TorinoAbusivi della ricarica a Torino: la colonnina di coro Orbassano usata come parcheggio

“Abito in una città dove finora, sulle aree per la ricarica, ho visto più veicoli ibridi collegati anche dopo il termine dell’operazione piuttosto che occupazione abusiva da parte di veicoli endotermici. Quest’oggi alle 14,25, con disappunto, ho trovato un’auto endotermica che occupava uno dei due stalli di un’area di ricarica di Enel X Way, quello dedicato alla ricarica fast. Siamo in c.so Orbassano 402. Non avendo urgenza di terminare il rabbocco di carica della vettura in uso, ho preferito collegarmi al ramo AC ed utilizzare il mio tempo di attesa facendo una passeggiata. Lasciando libero lo stallo per ricarica veloce (CHADEMO o CCS2) nel caso l’occupante abusivo si fosse allontanato in breve tempo. Tuttavia, prima di allontanarmi, ho fatto una segnalazione alla Polizia Municipale: alle 14:32 ho chiamato il Pronto Intervento. L’operatrice, dopo avermi chiesto la targa del veicolo abusivo, mi ha confermato che avrebbe richiesto l’intervento di una pattuglia.

abusivi della ricarica a Torino
Dopo avere occupato a lungo la colonnina di ricarica di Corso Orbassano abusivamente, la 500 L se ne va un attimo prima dell’arrivo dei vigili.

Il tizio se ne va senza neppure chiedere scusa

Alle 15,00, nel riavvicinarmi alla ricarica, ho notato un individuo che si dirigeva verso l’auto in sosta abusiva. Gli ho chiesto se fosse consapevole di sostare in un’area destinata ad uso ben diverso dalla sosta: senza cenni di scuse, è salito in auto e si è allontanato velocemente. Due minuti dopo è giunta la pattuglia della Polizia Municipale, che ha solo potuto prendere atto del fatto che l’occupante abusivo si fosse allontanato. Non è importante che non abbiano potuto verificare l’abuso e sanzionarlo. Ritengo giusto evidenziare è che, a differenza da tante altre segnalazioni a voi pervenute di mancata risposta dei Vigili Urbani, a Torino la Polizia Municipale interviene. Certo, nei tempi e nei limiti dei mezzi e degli altri servizi già in carico, ma risponde alle chiamate dei cittadini. È importante che ci sia perseveranza a segnalare tutti gli abusi ed a lamentarsi tutte le volte che latita l’intervento richiesto. Bruno Deroma

Abusivi della ricarica a Torino
(Credit foto: Comune di Torino).

Si tratta solo di veder riconosciuto un diritto

Risposta. Nella mail Bruno sottolinea anche che, se si fa strada l’idea che le colonnine sono spesso inservibili per “occupazione abusiva”, gli italiani si guarderanno dal passare all’elettrico. Non ha torto. E ha ragione anche nel sottolineare che tutti noi dobbiamo farci valere nel vedere riconosciuto un diritto sancito chiaramente nel Codice della Strada. Purtroppo in molte città sembra essersi diffusa la convinzione che le auto elettriche sono un capriccio da ricchi“. E nelle Polizie locali si tende a fare spallucce davanti a chi cerca di  fa valere le proprie ragioni, come per dire: “Abbiamo ben altro da fare…”.

abusivi della ricarica a Torino— Leggi anche: parcheggiano nelle ricariche e ti insultano pure…

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13 COMMENTI

  1. Dovremmo anche capire che questi stalli non sono pubblici, ma sono “privati”, sono piuttosto sicuro che gli operatori paghino il comune o chi li ospita.
    Occupare uno stallo come parcheggio diventa quindi doppiamente grave.
    Ma sotto questa ottica chi li occupa con l’auto carica come tutti sapete paga, io non ci vedo nulla di male perché, per me, è sbagliato il concetto di base della distribuzione delle colonnine in città, che non è toccata e fuga come in autostrada.

    Se io metto in carica ed entro a lavoro (o vado a letto) non ha senso che debba uscire e spostarla, o pagare se la lascio più a lungo.
    In futuro come faremo? Ci suonerà il vicino alle 2 di notte per spostare l’auto? Suvvia le colonnine non devono esistere, mettono 1 trasformatore e tante spine, fine, e si paga al proprio fornitore come si pagano le bollette… boh non mi pare complesso, anzi.

  2. Mi piace il titolo, mi ricorda i film di genere anni ’70 col mitico Maurizio Merli.

    Torino elettrica, la polizia si incazza.

  3. A pensare male si compie peccato.. ma spesso ci si azzecca … diceva qualcuno.
    Orbene perchè l’operatore/operatrice ha chiesto il numero di targa? Mi sembra una domanda non pertinente. Non è che il trasgressore sia un “solito noto” avvertito per tempo? chissà?

    • Probabilmente per controllare prima se è bev o termica ed evitare uscite per false segnalazioni, che immagino arrivino in una certa quantità vuoi per ignoranza in buonissima fede (ad esempio chi chiama per lamentare che uno stallo disabili è occupato sempre dalla stessa auto h24 senza far caso che è riservato) vuoi in malafede dei vendicativi che campano invenzioni giusto per creare disturbo al vicino che gli sta sulle palle perché cammina in casa con zoccoli di legno e dorme sotto di lui

      • verificare che sia BEV, non centra… tanto anche se BEV e non sta caricando non deve stare li, sec me lo devo solo mettere nella richiesta.

        • Eh no, LuCa LeD, non è così automatico: infatti, ai BEV è concesso per legge (art. 158 h-ter C.d.S.) un tempo di 60 minuti dalla fine della ricarica prima che scatti il divieto di sosta.

          (Poi c’è il problema che le colonnine attuali NON indicano a schermo da quanto tempo sia terminata la ricarica, quindi i vigili, se anche intervengono, non possono fare altro che annotarsi l’ora dell’intervento e ritornare dopo 60 minuti per verificare se il BEV se ne è andato oppure è ancora lì e allora sì che scatta la multa… ma questa è un’altra storia)

          Diverso è il caso di un BEV che occupi lo stallo MA non sia collegato alla colonnina: in quel caso, scatta la violazione dell’art. 159 C.d.S. come per una termica.

    • lo chiedono tutti… in qualsiasi comune abbia fatto la segnalazione, viene fatto anche se si comnunica mezzo in divieto davanti ad un carraio… sec me devono semplicemente metterlo a terminale per l’uscita

  4. Eccomi… una delle colonnine che uso anch’io… ma io sono riuscito, gli hanno fatto il verbale… piccole soddisfazioni.

    Era una niro plug-in, ovviamente non in carica.

    Vigili arrivati come dei razzi.

    Io consiglio sempre di chiamare e non tralasciare.

    • Concordo ma non dovrebbero anche chiamare il carro attrezzi? Va bene la multa ma comunque se devi ricaricare continui a non poterlo fare se non rimuovo il mezzo, sapere che al di la della sanzione per riavere l’auto si dovrà buttare un sacco di tempo è un deterrente maggiore del solo esborso economico. Purtroppo se non si bastona seriamente da noi non impara nessuno …

      • Non in tutti i comuni è presente il carroattrezzi e il relativo servizio rimozione… Nella mia città ad esempio, non c’è. Fare la multa è l’unica cosa che possono fare…

      • Si, ma spesso mi è successo che non lo facciano per mezzo impegnato o perchè cmq il servizio era dimezzato, ma non completamente bloccato.

      • No, non necessariamente.
        L’art. 159 C.d.S., che disciplina le sanzioni per violazione del divieto di fermata e sosta (art. 158), prevede la rimozione o, in alternativa, il blocco dei veicoli “con attrezzo a chiave applicato alle ruote” (le famose “ganasce” o simili).
        Piuttosto, è da notare che la legge specifica che rimozione o blocco “costituiscono sanzione amministrativa accessoria alle sanzioni amministrative pecuniarie”, quindi rimozione o blocco sono da applicare OLTRE alla multa.
        Se la legge venisse applicata seriamente, quella sì che vorrebbe dire “bastonare seriamente” i furbetti, ma a quanto pare la si applica solo a metà.
        https://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-v-norme-di-comportamento/art-159-rimozione-e-blocco-dei-veicoli.html

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