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Dal 15 febbraio torna il bonus wallbox, ma solo per le spese 2023

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Per chi ha perso l’appuntamento di ottobre/novembre 2023 il ministero delle Imprese tramite Invitalia, visto anche la quasi totalità degli 80 milioni a disposizione non spesi, riapre i termini del bonus wallbox domestiche. Si tenta di ripescare chi non è riuscito a presentare la pratica nel 2023. Si riparte dal 15 febbraio. 

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Gestione superficiale del bando sulle wallbox

Si conferma la superficialità nella gestione del bando (corretto anche grazie a un nostro lettore). Si sono date scadenze perentorie e poi tre mesi dopo si sono riaperti i termini. Per il 2024 come minimo, visti anche i tanti denari spesi per l’assistenza, sarebbe d’obbligo una campagna informativa sulla tempistica. Ad oggi latitano anche i comunicati stampa del ministero e di Invitalia.

Ecco i termini di questa nuova finestra temporale: dal 15 febbraio al 14 marzo 2024 per le installazioni effettuate nel 2023 (1 gennaio/31 dicembre).

L’ 80% a fondo perduto con 1500 euro  di contributo, 8000 per i condomini

Gli importi del bonus wallbox sono sempre gli stessi: fino a 1.500 euro per una percentuale del 80% della spesa. Nei condomini si arriva fino a 8.000 euro.

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L’ 80% a fondo perduto con 1500 euro  di contributo, 8000 per i condomini

Gli importi dell’agevolazione sono sempre gli stessi: fino a 1.500 euro per una percentuale del 80% della spesa. Nei condomini si arriva fino a 8.000 euro.

Il contributo con questa finestra è riservato solo a chi ha realizzato l’investimento del 2023. L’incentivo copriva l’acquisto e la messa in opera delle infrastrutture di ricarica  comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio.

Finanziabili anche le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi; costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD (point of delivery).

Escluse le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere; poi quelle relative a terreni e immobili e a autorizzazioni edilizie.

Per saperne di più basta cliccare sul link dove è possibile leggere le Faq, scaricare la modulistica e presentare la domanda.

E per il 2024? A Invitalia nessuno sa ancora niente

In un comunicato del 1 febbraio in seguito al Tavolo Automotive e alla presentazione del nuovo piano Ecobonus per l’anno 2024 il ministero ha sottolineato: “A seguire è stato illustrato il programma degli incentivi previsti nel 2024 per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in ambito domestico“.

Al centralino di Invitalia  ci rispondono sinteticamente: “Gestiamo i finanziamenti del 2023. Sul futuro non sappiamo niente“.

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2 COMMENTI

  1. L’importante come sempre è avere tempi e leggi certe per non rischiare di restare col cerino in mano.
    Scusate stavo commentando su Vamoseletrico.es 😉

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