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Colonnine in tilt sottozero? Macché, io ho ricaricato a -15

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Colonnine in tilt sottozero
Colonnine in tilt sottozero? Macché, io a Livigno ho ricaricato con -15 alle solite potenze, ci scrive Monica. Ha fatto molto rumore il caso dei Supercharger Tesla bloccati dal gelo a Chicago. Ma pare proprio che sia l’eccezione, non la regola…
colonnine in tilt sottozero
La schermata della ricarica sul display di bordo: temperatura -18,5°.

Colonnine in tilt sottozero? “Nel gelo di Livigno tutto funzionava alla solita potenza”

 

punto interrogativoEcco la mia prima ricarica sottozero! Sono a Livigno . Arrivata al 20%. Unica colonnina ultrafast impegnata . Ho dovuto aspettare. Con un po’ di ansia la carica arriva al 17% quando finalmente si libera un posto. Tutto il terrore fatto sulle ricariche sotto zero è infondato. La mia Volkswagen ID.3 si sta caricando a 40 kW a -15 gradi. Esattamente come a 5-6-9 gradi.
Quindi ansia andata via e dopo questa prova superata alla grande, posso affermare che la macchina elettrica non teme il gelo. Che bello!  Diffondete!
Io sono quella del viaggio Forlì-Udine.  Il viaggio Forlì-Livigno è andato a meraviglia. Partenza alle 8.30, piccola sosta merenda a Modena nord, sosta pranzo con ricarica lunga a Brescia. Poi diretti fino a Livigno.
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In montagna temevo di consumasse di più, ma a ogni discesa recuperava l’energia delle salite, quindi sono arrivata comoda. Un abbraccio a tutti e specialmente a Paolo Mariano!. Monica Malisano

Colonnine in tilt sottozeroOgni appiglio è buono per dare addosso all’auto elettrica

punto interrogativoRisposta- Quando qualcosa non funziona nelle auto elettriche, si grida allo scandalo montando casi mondiali. È quel che è accaduto con la vicenda dei Supercharger Tesla nel clima polare di Chicago, in tilt per ragioni ancora non ben chiarite.
Subito si sono moltiplicati i titoloni sui giornali e nei TG di prima serata. Ci hanno poi pensato mani interessate a gonfiare la cosa sui social, facendone uno scandalo planetario. Sul Corriere Walter Veltroni ha addirittura scritto che quella distesa di macchine Tesla bloccate dal freddo gli hanno ricordato una frase delle Lezioni Americane di Italo Calvino: “…la vitalità dei tempi, aggressiva scalpitante e rombante, appartiene al regno della morte, come un cimitero di automobili arrugginite“.
Calma e gesso, si è trattato solo di un guasto a un impianto di ricarica elettrica. Nelle Alpi ci sono officine che si sono arricchite andando in soccorso di turisti che, con le loro macchine termiche, dopo le notti più gelide su ritrovavano la batteria fuori uso. Ma nessun TG se n’è mai occupato. Così va il mondo: qualsiasi appiglio è buono (in Italia) per dare addosso al nuovo che avanza.
– La ricarica è fast anche con il freddo? Guarda il VIDEO-TEST di Paolo Mariano

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24 COMMENTI

  1. Mi fa molto piacere questa notizia! Io invece è da 2 anni che non vengo a capo della riduzione di potenza di frenatura rigenerativa e carica in DC della mia Zoe che con temperature inferiori a +10°C è limitata a circa 18kW invece dei 49kW da catalogo. Da Renault è impossibile recuperare informazioni ed i vari concessionari dicono: “è tutto perfettamente funzionante” senza ulteriori spiegazioni e/o informazioni chiudono la questione. Chissà se è davvero così!

  2. Quindi, se lei ha ricaricato a -15, significa che la notizia dei Tesla-Charger inchiodati in Nord-America era una balla?
    Cioè, mi spieghi la connessione tra la sua esperienza e la notizia ed il ragionamento che, automaticamente, smentisce la notizia.

    • Nessuno mette in dubbio i problemi avvenuti a Chicago, potrei porti la tua stessa domanda: Quindi, se a Chicago ci sono stati problemi, significa che tutti quelli che caricano a temperature sotto zero hanno problemi?

  3. E tra i finanziatori delle officine di montagna non dimentichiamoci il DIESEL ARTICO che fa cilecca.

  4. gli articoli in realtà, leggendoli bene, parlavano di “Reports Of Supercharger Issues”, di tre aree intere di supercharger offline e svariati punti con problemi di erogazione, più che un problema di auto era un problema di punti di ricarica ai quali si sono sommati i problemi degli avventori alla ricarica che avevano macchine in “riserva” e poco cervello ; l’intervista fatta ad un utente rispondeva “I have witnessed a line about 6 cars long and three vehicles getting into fights over who gets to use the next available charger.” e lo stato dei supercharger era:
    Arlington Heights, 5 stalls out of order (O.O.O.)
    O’Hare, 1 stalls O.O.O.
    Elmhurst, 2 stalls O.O.O.
    Oakbrook, CLOSED all stalls O.O.O.
    Burr Ridge, 2 stalls O.O.O.
    Naperville, 4 stalls O.O.O.
    Aurora, 2 stalls O.O.O.
    Oswego, 2 stalls O.O.O.
    Bolingbrook, 4 stalls O.O.O.
    Rosemont, CLOSED all stalls O.O.O.
    Orland Park, 7 stalls O.O.O.
    Country Club Hills, CLOSED, all stalls O.O.O.
    New Lenox, 5 stalls O.O.O.
    Flossmore, 3 stalls O.O.O.

  5. I diesel avevano problemi molti anni fa, quando ancora il gasolio invernale era poco diffuso e andava espressamente richiesto; da decenni, ormai, le stazioni di servizio vengono regolarmente rifornite al cambio di stagione da gasolio invernale. Nel caso non lo si trovasse, basta aggiungere al pieno di gasolio una percentuale di benzina (10-15%) e si evita il congelamento. Il mancato avviamento non dipende però solo dalla paraffina ma anche dalle batterie e colpisce sia diesel che benzina. Nel nord Europa se le macchine sostano all’aperto si usa coprire il cofano motore con vecchie coperte o altri isolanti mentre nei condomini per ogni stallo si trova una presa di corrente da 15/20A per alimentare le scaldiglie che tutti installano nel vano motore. Infine, riguardo all’Illinois, le temperature raggiunte sono state ben più basse dei -17 C delle nostre Alpi, hanno toccato punte di -40 C, mentre a Stoccolma ci sono state punte di -45 C:tutta un’altra storia.

  6. Purtroppo quelle trasmissioni o servizi prezzolati fanno danni.
    Stamattina mia zia 80enne mi ha scherzato ricordandomi di non lasciare l’auto al freddo.

  7. Un mio dubbio, visto che anche le macchine elettriche hanno la batteria di servizio come tutte le vetture termiche, non può essee che fossero le batterie di servizio ad avere problemi, e senza di quella la macchina non la apri, etc etc?

  8. 20 anni in assistenza officina di concessionarie con contratti assistenza anche per 2 o 3 flotte NLT (quindi vari marchi / motori): quando arrivava il freddo invernale … non si contavano i carro-attrezzi a scaricare molte auto (benzina, gas e diesel … anche di marchi molto prestigiosi e – teoricamente- “adatti” alla neve, tipo Range Rover o Audi All-road etc).

    A volte … bastava “lasciarle sbrinare” nel piazzale (soleggiato ) qualche ora … a volte c’era da intervenire su parti meccaniche .. la maggior parte delle volte… batteria 12V morta.

    Un consiglio PER TUTTI: le batterie 12V vanno cambiate ogni 3 anni (specie per chi fa tragitti brevi) o d’inverno/estate si rimane “a piedi” senza preavviso. Se avete possibilità (garage, posto auto privato… mettete un “mantenitore” a fare “biberonaggio” ) così come facciamo noi con BEV + WALLBOX in queste notti sotto zero (regolo molto bassa la ricarica all’auto, giusto 10-15% batteria, alle ore prossime all’alba .. le più fredde .. Ovviamente se devo uscire programmo anche riscaldamento abitacolo… così è sbrinata al parabrezza e confortevole … a “tariffa di casa”😉)

    • dipende da batteria e batteria e da quanti accessori elettrici sono presenti e silenti (satellitare, volumetrico telecamere o altro); ho cambiato batteria nel 2011 messa una in gel e funziona ancora con macchina che dorme fuori 365g

      • giusto !… ma ha cambiato batteria rispetto a quello montato di serie … Le Case costruttrici … a volte risparmiano “un po’ ” … magari è buona cosa non risparmiare al primo cambio 😉

        Altra cosa: coi motori a gasolio moderni (e relativi filtri antiparticolato e AdBlue) è rischioso mettere benzina (anche solo 10%) nel serbatoio di gasolio …

        • Diciamo che assolutamente non è più da fare altrimenti mandi lo il sistema catalizzatore del diesel se introduci benzina

          • In effetti in inverno è meglio usare gli appositi additivi invece della benzina..

    • Nel caso di Tesla (2022+) la 12V è litio e tecnicamente non va sostituita finchè non muore. (Nel qual caso siamo avvisati con congruo anticipo sul display al degradarsi delle performance di ricarica)
      Giusto per completezza.

      Le indicazioni su cosa fate sui diesel e benzina, su questo sito, non servono ad un tubo.

  9. La differenza, che fa tutta la differenza, con il caso americano è che li si parlava di tesla lasciate parcheggiate ferme ore a – 18 o quello che è, il problema non è che non caricavano, ma avendo la batteria gelida la carica era estremamente lenta tanto da richiedere ore per quel minimo di autonomia per partire e tornare a casa, tante auto, poche colonnine = veicoli abbandonati li e titoloni…
    Arrivare alla colonnina dopo un viaggio lungo o breve che sia, con il preriacaldamento in vista della ricarica la situazione è totalmente diversa, anche con i minuti di attesa che presumo fossero a riscaldamento acceso per cui la batteria si è mantenuta in temperatura..

    Detto ciò mi pare cmq assurdo quel che è successo, può capitare se avevano poca carica tipo 10/20% e col gelo si è bloccato tutto non riuscendo a generare tensione sufficiente… Ma tutte quelle auto mi sembra difficile tutte in quelle condizioni…

      • Esatto…. Quindi stava caricando a ben meno di 1C, data la capacità nominale della batteria. Altro che super charger… Poi non c’è alcun riferimento al rendimento di ricarica, ovvero, per far entrare 10 kWh di energia in batteria quanti ne sono stati effettivamente spesi? La signora il conto non lo ha evidentemente fatto.

    • le news parlavano di tre aree di ricarica Tesla KO quindi i relativi avventori che magari erano in “riserva” si sono ritrovati appiedati non avendo energia per spostarsi presso un altro punto di ricarica . Solo che se ti succede con la benza ti prendi una tanica da 5 litri e chiedi uno strappo al prossimo distributore

  10. Per mia esperienza a quelle temperature un grosso problema lo hanno i diesel, qualche anno fa eravamo in vacanza in Trentino, era un via vai continuo di carri attrezzi con a bordo macchine a gasolio che essendo restate tutta la notte fuori a – 20 erano immobilizzate dalla paraffina solidificata nel circuito del gasolio. A me è andata bene perché l’auto era in garage dell’albergo e comunque avevo fatto il pieno di gasolio invernale

    • Eh gia e questi cimiteri non fanno notizia.. w l’Italia e tutti quelli che alimentano qiestw false news…

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