Un frame del servizio messo in onda da Fox News. Non è chiaro se l'immagine è stata costruita ad arte: dalle notizie che abbiamo a non funzionare erano le ricariche, non le auto.
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Tesla bloccate dal gelo a Chicago: che cosa è successo? Il problema si è verificato in ricarica, con i Supercharger fuori uso a temperature a -20 gradi e oltre.
Tesla bloccate dal gelo: il problema non è lato-auto…
Quante volte abbiamo visto auto termiche che non riescono a partire a causa del freddo intenso? Mai però questi problemi sono stati enfatizzati come quando un inconveniente simile accade a un veicolo elettrico.
In questo caso è stata la rete televisiva FOX News, molto vicina a Donald Trump e all’industria petrolifera, a dare grande risalto a un inconveniente accaduto nella capitale dell’Illinois. Ovvero l’impossibilità ricaricare nei Supercharger, nonostante sulle app la stazione di ricarica apparisse all-in-use (tutto funzionante).
Ovviamente in rete si è subito scatenato un dibattito sulle cause e sui possibili rimedi. C’è chi ha ipotizzato che il problema fosse lato-auto, legato al mancato pre-condizionamento della batteria prima della ricarica da parte di molti automobilisti. Ma Electrek osserva che il problema non può essere generalizzato: il precondizionamento parte in automatico se si inserisci un Supercharger nel sistema di navigazione.
I Supercharger vanno in blocco, ma sull’app risultano regolarmente funzionanti
Le analisi convergono sul fatto che il problema è lato Supercharger, evidentemente soggetti a un blocco quando le temperature arrivano sui -20. Sul sito ufficiale Tesla ci sono diversi suggerimenti da seguire per affrontare al meglio viaggi con temperature molto rigide. Ma sono legati alla guida, con consigli per preservare l’autonomia e monitorarla, ad esempio spiegando come far scattare il precondizionamento prima di partire. Anche utilizzando al meglio l’app ‘Energia‘ presente sul touchscreen.
Ma se il problema è lato Supercharger…Al momento non si ha notizia di prese di posizione dell’azienda sull’accaduto, mentre abbondano i commenti degli utenti. Electrek ha scelto quello di Sonny Chanhvongsak, Minnesota, proprietario di una Model 3 LR: “Qui fa ugualmente freddo. Perdi il 5% della batteria già durante il precondizionamento e hai un’efficienza ridotta. Vado da 210-240 Wh/miglio in estate fino a 410 Wh/miglio in inverno.…In genere non consiglio un’elettrica a chi non ha un posto dove caricarla di notte“.
Vorrei sfatare alcuni miti.
le ICE soffrono il freddo piú delle EV.(in avviamento sopra a tutto).
In Scandinavia per risolvere il problema vengono istallati dei riscaldatori elettrici 1 per riscaldare il monoblocco e 1 per riscaldare l abitacolo. tradotto attacchi la spina. e dopo averle preriscaldate é preferibile tenerle in moto per alcuni minuti per far entrare in temperatura tutto il motore.(il riscaldatore elettrico porta la temperatura del motore intorno allo 0 o poco sopra)
nei diesel 2.0L a salire in genere vengono venduti con installato di serie un riscaldatore ausiliario(caldaia) Webasto tanto per fare un nome. questo lavora prima e durante l utilizzo del veicolo.(preriscaldamento e mantenimento). anche su questi spesso vengono aggiunti i riscaldatori elettrici per non scaricare la batteria.
per la batteria delle ICE in aggiunta ci sono dei kit opzionali di ricarica che si integrano con il riscaldatore elettrico per mantenere/ricaricare la batteria. per le diesel con riscaldatore ausiliario é consigliato montarlo per non rischiare di trovare l auto calda ma la batteria a 0.(mi é successo)
ci sono anche in vendita coperture per la griglia frontale per fermare il flusso d aria che arriva al radiatore e al motore. nella eMokka mi é stata fornita di serie la stessa delle versioni ICE.
per esempio la ford kuga monta di serie una tendina (Veneziana) che si apre e chiude automaticamente in base alla temperatura.
carburante diesel quello estivo arriva a -15 quello invernale a-32 quello artico a-45.
la batteria delle ICE per mettere in moto un motore gelato fa uno sforzo enorme. e non bastano 10 minuti di guida per recuperare la carica e la batteria deve essere in ottime condizioni.
le EV soffrono della diminuzione del autonomia e vista la potenza ridotta della batteria servizi (stessa delle ICE ) del suo congelamento. in pratica non riescono a dare tutta l energia come per le batterie di trazione.
le EV ricaricano la batteria di servizio durante la guida e durante la ricarica.
L´articolo Americano lo ritengo alquanto ricamato. il tizio che é partito da casa con la batteria praticamente a 0 mi sembra una forzatura visto che dovrebbe essere noto a tutti i possessori di EV che con i freddo intenso la batteria va tenuta almeno al 40% se non in uso. proprio per evitare danni alla batteria. nella Skoda allo spegnimento appare un messaggio con indicato che l auto va ricaricata almeno al 40% per non danneggiare le batterie.
spero vi sia utile.
Le ICE, non hanno questo problema, se la batteria non è guasta, basta per accedere l’auto che poi ricarica la batteria…
Il problema di ricarica rimarrà sempre, per guasti alle colonnine, per black out, per incompatibilità, per errori di applicazione.
Anni fa lasciai all’aperto la mia auto a Livigno.
Nella notte fece -32. L’olio del cambio/ differenziale spacco’ le guarnizioni sul semiasse e si riverso’ sull’asfalto.
Negli usa si sono raggiunti i -35, sicuri che parte un diesel ?
In Norvegia vendono praticamente solo elettriche : tutti stupidi ?
Le auto vengono testate anche a temperature più rigide di -32°, mi spiace per te, credo tu sia stato sfortunato. Per climi molto rigidi meglio usare oli specifici.
La Norvegia è un paese molto avanti sull’elettrificazione, non sono certo stupidi e nemmeno più intelligenti degli altri.
Intanto c’è stato un servizio al Tg1 “agghiacciante”, con l’inviato a Chicago a cui hanno offerto “l’unica auto elettrica” a noleggio e “per fortuna rifiutata”.
Questi sono pagati dal “servizio pubblico”: e gli italiani continueranno a pagare le royalties ai petrolieri.
il giornalista che ha “confezionato” il servizio ed il direttore che ha autorizzato la messa in onda … subito in Siberia !! così imparano !! ( come si usano le vetture a quelle temperature 😉 … ah ,,, NO ! c’è il cambiamento climatico pure là … le città siberiane stanno sprofondando per lo scioglimento del permafrost su cui son costruite 😲)
Subito dopo hanno fatto un servizio sul clima intervistando Mercalli e alcune persone in Sicilia in maniche corte.
Direi che poi i -32° da noi ormai se li sognano pure sulle Dolomiti.
eh … aspetta a gettar via sci, ciaspole, abbigliamento termico etc …
uno dei problemi seri del riscaldamento climatico e lo scioglimento dei ghiacci polari è anche la diluizione e rallentamento della famosa “corrente del Golfo” .. che, se si attenua troppo , ci ritroviamo una micro era-glaciale fino alle Alpi … e farebbe “freschino” anche di qua … diciamo fino al Gran Sasso 🥶🥶🥶
Io non sono un fanatico delle BEV ma questa è davvero una panzana! Passi un maggior consumo della batteria per le temperature estreme ma dire che a -20/30 le BEV hanno problemi e le ICE diesel no non sta proprio in piedi.
A quelle temperature anche le batterie delle ICE possono avere problemi, come i circuiti di raffreddamento se non hanno un più che valido antigelo, se non usi diesel artico o alpino non vai da nessuna parte, meglio fa il benzina con un punto sotto i -40.
In condizioni estreme sia per le BEV che per le ICE vanno prese le stesse accortezze. Se la lasci fuori al gelo hai problemi con entrambe.
diciamo le cose come stanno.. (da Open):
A Chicago c’è un problema con le auto elettriche più famose del mondo. Con le temperature che hanno raggiunto picchi di 30 gradi sotto lo zero, nelle stazioni di ricarica di veicoli elettrici si registrano scene di disperazione: le batterie sono scariche e gli automobilisti devono rinunciare alle vetture. «Quando fa così freddo, le auto non funzionano bene e nemmeno le stazioni sono al massimo», dice al New York Times Javed Spencer, autista Uber rimasto bloccato con la batteria scarica. Spencer ha detto che è partito con 30 miglia rimanenti di batteria, ma dopo pochi minuti di viaggio era tutto scarico. Ha dovuto chiamare un carro attrezzi per arrivare a una stazione. Dove però i problemi non sono finiti: «Quando l’ho collegato la carica non arrivava». Alla fine ci è riuscito ma ha dovuto rimanere fermo per cinque ore.
Le ondate di freddo negli Usa hanno creato molti problemi ai veicoli elettrici. Le temperature gelide contribuiscono a scaricare più velocemente la batteria e a ridurre l’autonomia di guida. I problemi sono arrivati anche per le Tesla di Elon Musk. Quando fa più freddo serve più energia per riscaldare l’abitacolo e quindi è normale che aumenti il consumo, ha spiegato l’azienda sul suo sito.
A quelle temperature la carica rapida non parte per protezione. La batteria potrebbe danneggiarsi irreparabilmente.
Leggere il libretto diviso e manutenzione potrebbe aiutare.
La si lascia collegata alla presa di casa, bassa potenza che la carica piano durante la notte e la mantiene in temperatura.
Anche una ICE a quelle temperature ha problemi, le batterie al piombo soffrono il gelo molto più che quelle al litio.
30 miglia residue, ovvero meno del 10% di carica alla partenza…. con -29°C…. è come partire per una camminata nella neve con le infradito ed una maglietta leggera.
Sarei curioso di sapere anche quante ice sono rimaste bloccate negli stessi giorni, sicuramente tante, ma siccome non fa notizia è come se non fosse mai successo.
L’efficienza di ricarica della batteria a -25°C crolla al 39% semplicemente perché aumenta la resistenza interna degli elementi. È la chimica delle LiBs, semplicemente. E le LiFePO4 vanno pure peggio.
Come dato a -25 ci può stare..comunque le velocità di ricarica migliorano un poco ogni anno
PS: pare che come velocità di ricarica al “molto freddo” si comportino abbastanza bene le batterie al sodio, a livello di accumuli statici le stanno già proponendo per le installazioni in climi freddi
oltre che come batterie di avviamento a 12 volt migliorative rispetto a quelle al piombo
è successa una cosa simile con la ricarica degli autobus in Norvegia a Oslo
il ghiaccio ha bloccato/isolato i pantografi da quello che ho capito
per le auto Tesla “nessun” problema a parte le maniglie portiera incastrate dal ghiaccio
dove la casa madre in prima battuta consigliava di dare dei piccoli pugni intorna per sbloccarla
e ora ha messo l’apertura porta nella app dello smartphone ,
molto più pratica e meno “traumatizzante” per auto e proprietario
Se puo essere utile.
Qui in Finlandia é da Dicembre che stiamo a -20 Celsius. con punte di -28
le EV hanno in generale un solo problema . la batteria servizi 12v che si congela.
la mia 80x a -27C ha dato da prima un allarme di potenza limitata alla batteria servizi 12v e poi un secondo allarme dopo 50km di portare l auto in officina.
Ovviamente non lo portata in officina ma semplicemente ho messo in auto una powerbank jump starter tanto per non avere sorprese. appena la temperatura é risalita ai -20 la batteria ha ripreso il suo normale funzionamento.
La mokka di mia moglie non ha avuto alcun problema.
per le ricariche alle colonnine almeno per queste 2 non ci sono stati problemi al massimo si scende sui 30KWh di potenza nei primi minuti finche la batteria non si scalda.
in casa ho iniziato ricariche con la temperatura della batteria a -9 ed ha comunque ricaricato a 10.5 KWh .
Chiariamo che i Supercharger non hanno problemi anche a -30. I video di Bjorn hanno spesso confermato la cosa.
L’unico problema è il cavo che si gela e diventa molto rigido da muovero. E questo non è un problema da poco ma è gestibile.
Qui il problema è stato un mix di fattori. Non ho indagato bene la questione ma ho alcune teorie. E’ uscito proprio poco fa un video di Out Of Spec che ha trattato molto spesso la questione freddo e supercharger negli states. Ed è imparziale. Di sicuro si può capire cosa sia davvero successo.
Sempre Electrek ha pubblicato alcune ore fa un articolo sugli effetti del freddo estremo sulle auto in Norvegia, altro paese “freddino”, secondo Viking (nomen omen…), la maggiore compagnia di assistenza stradale: https://electrek.co/2024/01/17/electric-vehicles-fail-lower-rate-than-gas-cars-extreme-cold/
La statistica non è impeccabile, come spiegato nell’articolo stesso (i casi di problemi con il freddo non sono stati correlati all’età delle auto), ma quanto meno se ne evince che le auto elettriche non soffrono il freddo più di quelle termiche.
Non ho invece capito cosa c’entrasse il commento selezionato da Electrek con la notizia del blocco delle auto elettriche a causa del freddo: che con il freddo il consumo sia più elevato, anche nelle auto termiche, è cosa arcinota, e quindi?
Io ho lavorato facendo trasferte a Chicago e per 1 anno e mezzo a Stoccolma che è più fredda di Chicago e dove le temprature arrivano ben al di sotto di -20°C e per periodi dell’anno molto più lunghi, cioè a luglio sotto il sole si gira come da noi a marzo (giubbino).
Svezia e Norvegia (che nonostante sia a sinistra della Svezia ha densità abitativa leggermente più a Nord) sono i paesi più all’avanguardia nella transizione e nella diffusione di BEV. Dico: ma quelli di Chicago un whatsapp agli svedesi/norvegesi non potevano mandarlo per chiedere come facciano loro a non avere gli stessi problemi con il loro ampio parco auto elettrificato? 🙂
Per quanto il tema temperature sia importante, questa mi sembra la solita cavalcata d’onda anomala.
Un messaggio agli haters delle bev.. visto che vedono il Gomblotto dietro ogni innovazione…
Che sia un mossa del milionario Trump , come é noto é favorevole al petroldollaro e non crede nel cambiamento climatico; che magari ha pagato alcuni mercenari proprietari di Tesla fingendo questa messa in scena?
Perché non succede in Norvegia questa cosa che é molto piu freddo? Non ve lo siete chiesto?
Ma non si capisce, il blocco è avvenuto solo in una unica stazione di supercharger ? E che ci sarebbe di strano ? Quella singola stazione era fuori uso. Capita. In USA poi sono fissati con i gradi fahrenheit quindi i -20 sono -29 celsius. E figuriamoci se non avvenissero le ricariche in tutti gli stati vicino al Canada (e in Canada niente auto elettriche ?) dove è abbastanza normale che le temperature vadano sotto i -20 celsius.
La schermata di Fox News indica “Windchill -20°”, quindi:
• Fox News è statunitense e negli Stati Uniti usano i gradi Fahrenheit
• -20 °F corrispondono a -29 °C…
• …però è la temperatura “windchill”, cioè quella percepita (https://en.wikipedia.org/wiki/Wind_chill): quella reale è più alta (anche se sempre bella fredda, eh!)
/// il blocco è avvenuto solo in una unica stazione di supercharger ? E che ci sarebbe di strano ? Quella singola stazione era fuori uso. Capita \\\ Sí capita ma perché secondo l’app “incorporata” il SuC risultava attivo ?
Ma non era fuori uso, è questa la questione. Ogni stallo era in grado di caricare.
Però non dimentichiamo le questioni pratiche: se il cavo è GHIACCIATO e non riesco a prenderlo materialmente in mano perchè è diventato rigido, esattamente come non avrei potuto prendere il tubo di rifornimento di un distributore di benzina se fosse ghiacciato, non è che te lo possa dire un’app.
In Svezia e Finlandia semplicemente le persone evitano di ridursi a ricaricare quando hai ormai la macchina col 5% se la temperatura esterna è di -20°, così come immagino che chi ha la macchina ICE non arrivi alla riserva del serbatoio rischiando di rimanere bloccato in una tormenta invernale e non potere tenere accesa la macchina col rischio di congelare. Forse rientra nella eccezionalità dei cambiamenti climatici…?
In realtà ho letto un sunto di quanto è successo, la maggior parte erano propietari rientrati e le auto erano in aeroporto con sentinella accesa , quindi al rientro si sono trovati con batteria bassa e si sono fiondati ai superchrge più vicini , i più si sono lamentati che non caricava a più di 30kw anche se avevano precondizionato le batterie altri con carica più bassa e non avevano precondizionato, poi si sono stati battibecchi sfoggiati in rissa, ma la maggior parte dei problemi sono stati causati dai proprietari.
Sotto il 20% di batteria nelle Tesla il preriscaldamento della batteria non funziona, quindi si spiegano alcune cose. Se qualcuno arriva con sole 30 miglia (50 Km di autonomia, 10 Kwh di carica) con queste temperature forse se la sta cercando…
Caricamento...
Appunto: non funzionava il supercharger e pure l’app era in errore. Capita.
A quelle temperature, come mezzzo locomotorio, rimangono solo piu’ i cani da slitta
Vorrei sfatare alcuni miti.
le ICE soffrono il freddo piú delle EV.(in avviamento sopra a tutto).
In Scandinavia per risolvere il problema vengono istallati dei riscaldatori elettrici 1 per riscaldare il monoblocco e 1 per riscaldare l abitacolo. tradotto attacchi la spina. e dopo averle preriscaldate é preferibile tenerle in moto per alcuni minuti per far entrare in temperatura tutto il motore.(il riscaldatore elettrico porta la temperatura del motore intorno allo 0 o poco sopra)
nei diesel 2.0L a salire in genere vengono venduti con installato di serie un riscaldatore ausiliario(caldaia) Webasto tanto per fare un nome. questo lavora prima e durante l utilizzo del veicolo.(preriscaldamento e mantenimento). anche su questi spesso vengono aggiunti i riscaldatori elettrici per non scaricare la batteria.
per la batteria delle ICE in aggiunta ci sono dei kit opzionali di ricarica che si integrano con il riscaldatore elettrico per mantenere/ricaricare la batteria. per le diesel con riscaldatore ausiliario é consigliato montarlo per non rischiare di trovare l auto calda ma la batteria a 0.(mi é successo)
ci sono anche in vendita coperture per la griglia frontale per fermare il flusso d aria che arriva al radiatore e al motore. nella eMokka mi é stata fornita di serie la stessa delle versioni ICE.
per esempio la ford kuga monta di serie una tendina (Veneziana) che si apre e chiude automaticamente in base alla temperatura.
carburante diesel quello estivo arriva a -15 quello invernale a-32 quello artico a-45.
la batteria delle ICE per mettere in moto un motore gelato fa uno sforzo enorme. e non bastano 10 minuti di guida per recuperare la carica e la batteria deve essere in ottime condizioni.
le EV soffrono della diminuzione del autonomia e vista la potenza ridotta della batteria servizi (stessa delle ICE ) del suo congelamento. in pratica non riescono a dare tutta l energia come per le batterie di trazione.
le EV ricaricano la batteria di servizio durante la guida e durante la ricarica.
L´articolo Americano lo ritengo alquanto ricamato. il tizio che é partito da casa con la batteria praticamente a 0 mi sembra una forzatura visto che dovrebbe essere noto a tutti i possessori di EV che con i freddo intenso la batteria va tenuta almeno al 40% se non in uso. proprio per evitare danni alla batteria. nella Skoda allo spegnimento appare un messaggio con indicato che l auto va ricaricata almeno al 40% per non danneggiare le batterie.
spero vi sia utile.
Le ICE, non hanno questo problema, se la batteria non è guasta, basta per accedere l’auto che poi ricarica la batteria…
Il problema di ricarica rimarrà sempre, per guasti alle colonnine, per black out, per incompatibilità, per errori di applicazione.
Anni fa lasciai all’aperto la mia auto a Livigno.
Nella notte fece -32. L’olio del cambio/ differenziale spacco’ le guarnizioni sul semiasse e si riverso’ sull’asfalto.
Negli usa si sono raggiunti i -35, sicuri che parte un diesel ?
In Norvegia vendono praticamente solo elettriche : tutti stupidi ?
Le auto vengono testate anche a temperature più rigide di -32°, mi spiace per te, credo tu sia stato sfortunato. Per climi molto rigidi meglio usare oli specifici.
La Norvegia è un paese molto avanti sull’elettrificazione, non sono certo stupidi e nemmeno più intelligenti degli altri.
Intanto c’è stato un servizio al Tg1 “agghiacciante”, con l’inviato a Chicago a cui hanno offerto “l’unica auto elettrica” a noleggio e “per fortuna rifiutata”.
Questi sono pagati dal “servizio pubblico”: e gli italiani continueranno a pagare le royalties ai petrolieri.
il giornalista che ha “confezionato” il servizio ed il direttore che ha autorizzato la messa in onda … subito in Siberia !! così imparano !! ( come si usano le vetture a quelle temperature 😉 … ah ,,, NO ! c’è il cambiamento climatico pure là … le città siberiane stanno sprofondando per lo scioglimento del permafrost su cui son costruite 😲)
Subito dopo hanno fatto un servizio sul clima intervistando Mercalli e alcune persone in Sicilia in maniche corte.
Direi che poi i -32° da noi ormai se li sognano pure sulle Dolomiti.
eh … aspetta a gettar via sci, ciaspole, abbigliamento termico etc …
uno dei problemi seri del riscaldamento climatico e lo scioglimento dei ghiacci polari è anche la diluizione e rallentamento della famosa “corrente del Golfo” .. che, se si attenua troppo , ci ritroviamo una micro era-glaciale fino alle Alpi … e farebbe “freschino” anche di qua … diciamo fino al Gran Sasso 🥶🥶🥶
Io non sono un fanatico delle BEV ma questa è davvero una panzana! Passi un maggior consumo della batteria per le temperature estreme ma dire che a -20/30 le BEV hanno problemi e le ICE diesel no non sta proprio in piedi.
A quelle temperature anche le batterie delle ICE possono avere problemi, come i circuiti di raffreddamento se non hanno un più che valido antigelo, se non usi diesel artico o alpino non vai da nessuna parte, meglio fa il benzina con un punto sotto i -40.
In condizioni estreme sia per le BEV che per le ICE vanno prese le stesse accortezze. Se la lasci fuori al gelo hai problemi con entrambe.
diciamo le cose come stanno.. (da Open):
A Chicago c’è un problema con le auto elettriche più famose del mondo. Con le temperature che hanno raggiunto picchi di 30 gradi sotto lo zero, nelle stazioni di ricarica di veicoli elettrici si registrano scene di disperazione: le batterie sono scariche e gli automobilisti devono rinunciare alle vetture. «Quando fa così freddo, le auto non funzionano bene e nemmeno le stazioni sono al massimo», dice al New York Times Javed Spencer, autista Uber rimasto bloccato con la batteria scarica. Spencer ha detto che è partito con 30 miglia rimanenti di batteria, ma dopo pochi minuti di viaggio era tutto scarico. Ha dovuto chiamare un carro attrezzi per arrivare a una stazione. Dove però i problemi non sono finiti: «Quando l’ho collegato la carica non arrivava». Alla fine ci è riuscito ma ha dovuto rimanere fermo per cinque ore.
Le ondate di freddo negli Usa hanno creato molti problemi ai veicoli elettrici. Le temperature gelide contribuiscono a scaricare più velocemente la batteria e a ridurre l’autonomia di guida. I problemi sono arrivati anche per le Tesla di Elon Musk. Quando fa più freddo serve più energia per riscaldare l’abitacolo e quindi è normale che aumenti il consumo, ha spiegato l’azienda sul suo sito.
A quelle temperature la carica rapida non parte per protezione. La batteria potrebbe danneggiarsi irreparabilmente.
Leggere il libretto diviso e manutenzione potrebbe aiutare.
La si lascia collegata alla presa di casa, bassa potenza che la carica piano durante la notte e la mantiene in temperatura.
Anche una ICE a quelle temperature ha problemi, le batterie al piombo soffrono il gelo molto più che quelle al litio.
30 miglia residue, ovvero meno del 10% di carica alla partenza…. con -29°C…. è come partire per una camminata nella neve con le infradito ed una maglietta leggera.
Sarei curioso di sapere anche quante ice sono rimaste bloccate negli stessi giorni, sicuramente tante, ma siccome non fa notizia è come se non fosse mai successo.
Mavala’. Non sei correttamente informato sul caso. Ravvediti.
Pubblicazione scientifica Commissione Europea
Europeahttps://ses.jrc.ec.europa.eu/sites/default/files/publications/evaluation_of_fast_charging.pdf
https://www.mdpi.com/1996-1073/11/8/1937
L’efficienza di ricarica della batteria a -25°C crolla al 39% semplicemente perché aumenta la resistenza interna degli elementi. È la chimica delle LiBs, semplicemente. E le LiFePO4 vanno pure peggio.
Come dato a -25 ci può stare..comunque le velocità di ricarica migliorano un poco ogni anno
PS: pare che come velocità di ricarica al “molto freddo” si comportino abbastanza bene le batterie al sodio, a livello di accumuli statici le stanno già proponendo per le installazioni in climi freddi
oltre che come batterie di avviamento a 12 volt migliorative rispetto a quelle al piombo
Ma è tutta una messinscena per screditare Tesla!
Sono tutti attori pagati dalle compagnie petrolifere per inscenare questo teatrino!
Non è possibile che accada una cosa del genere!!!
è successa una cosa simile con la ricarica degli autobus in Norvegia a Oslo
il ghiaccio ha bloccato/isolato i pantografi da quello che ho capito
per le auto Tesla “nessun” problema a parte le maniglie portiera incastrate dal ghiaccio
dove la casa madre in prima battuta consigliava di dare dei piccoli pugni intorna per sbloccarla
e ora ha messo l’apertura porta nella app dello smartphone ,
molto più pratica e meno “traumatizzante” per auto e proprietario
Se puo essere utile.
Qui in Finlandia é da Dicembre che stiamo a -20 Celsius. con punte di -28
le EV hanno in generale un solo problema . la batteria servizi 12v che si congela.
la mia 80x a -27C ha dato da prima un allarme di potenza limitata alla batteria servizi 12v e poi un secondo allarme dopo 50km di portare l auto in officina.
Ovviamente non lo portata in officina ma semplicemente ho messo in auto una powerbank jump starter tanto per non avere sorprese. appena la temperatura é risalita ai -20 la batteria ha ripreso il suo normale funzionamento.
La mokka di mia moglie non ha avuto alcun problema.
per le ricariche alle colonnine almeno per queste 2 non ci sono stati problemi al massimo si scende sui 30KWh di potenza nei primi minuti finche la batteria non si scalda.
in casa ho iniziato ricariche con la temperatura della batteria a -9 ed ha comunque ricaricato a 10.5 KWh .
Chiariamo che i Supercharger non hanno problemi anche a -30. I video di Bjorn hanno spesso confermato la cosa.
L’unico problema è il cavo che si gela e diventa molto rigido da muovero. E questo non è un problema da poco ma è gestibile.
Qui il problema è stato un mix di fattori. Non ho indagato bene la questione ma ho alcune teorie. E’ uscito proprio poco fa un video di Out Of Spec che ha trattato molto spesso la questione freddo e supercharger negli states. Ed è imparziale. Di sicuro si può capire cosa sia davvero successo.
Sempre Electrek ha pubblicato alcune ore fa un articolo sugli effetti del freddo estremo sulle auto in Norvegia, altro paese “freddino”, secondo Viking (nomen omen…), la maggiore compagnia di assistenza stradale:
https://electrek.co/2024/01/17/electric-vehicles-fail-lower-rate-than-gas-cars-extreme-cold/
La statistica non è impeccabile, come spiegato nell’articolo stesso (i casi di problemi con il freddo non sono stati correlati all’età delle auto), ma quanto meno se ne evince che le auto elettriche non soffrono il freddo più di quelle termiche.
Non ho invece capito cosa c’entrasse il commento selezionato da Electrek con la notizia del blocco delle auto elettriche a causa del freddo: che con il freddo il consumo sia più elevato, anche nelle auto termiche, è cosa arcinota, e quindi?
Io ho lavorato facendo trasferte a Chicago e per 1 anno e mezzo a Stoccolma che è più fredda di Chicago e dove le temprature arrivano ben al di sotto di -20°C e per periodi dell’anno molto più lunghi, cioè a luglio sotto il sole si gira come da noi a marzo (giubbino).
Svezia e Norvegia (che nonostante sia a sinistra della Svezia ha densità abitativa leggermente più a Nord) sono i paesi più all’avanguardia nella transizione e nella diffusione di BEV. Dico: ma quelli di Chicago un whatsapp agli svedesi/norvegesi non potevano mandarlo per chiedere come facciano loro a non avere gli stessi problemi con il loro ampio parco auto elettrificato? 🙂
Per quanto il tema temperature sia importante, questa mi sembra la solita cavalcata d’onda anomala.
Un messaggio agli haters delle bev.. visto che vedono il Gomblotto dietro ogni innovazione…
Che sia un mossa del milionario Trump , come é noto é favorevole al petroldollaro e non crede nel cambiamento climatico; che magari ha pagato alcuni mercenari proprietari di Tesla fingendo questa messa in scena?
Perché non succede in Norvegia questa cosa che é molto piu freddo? Non ve lo siete chiesto?
È sicuramente così, grazie del suggerimento. Sandro
Si va beh, le SCIE COMICHE CON IL S1II111erooooo SPARATE DAL GRUPPO BILDERBERG…
certo che voi complottisti da bar non siete da meno degli haters…
Immaginavo che il problema fosse la stazione di ricarica…
Ma non si capisce, il blocco è avvenuto solo in una unica stazione di supercharger ? E che ci sarebbe di strano ? Quella singola stazione era fuori uso. Capita. In USA poi sono fissati con i gradi fahrenheit quindi i -20 sono -29 celsius. E figuriamoci se non avvenissero le ricariche in tutti gli stati vicino al Canada (e in Canada niente auto elettriche ?) dove è abbastanza normale che le temperature vadano sotto i -20 celsius.
Erano 20 gradi celsius
Eh ma da cosa si capisce che erano celsius e non fahrenheit ?
La schermata di Fox News indica “Windchill -20°”, quindi:
• Fox News è statunitense e negli Stati Uniti usano i gradi Fahrenheit
• -20 °F corrispondono a -29 °C…
• …però è la temperatura “windchill”, cioè quella percepita (https://en.wikipedia.org/wiki/Wind_chill): quella reale è più alta (anche se sempre bella fredda, eh!)
/// il blocco è avvenuto solo in una unica stazione di supercharger ? E che ci sarebbe di strano ? Quella singola stazione era fuori uso. Capita \\\ Sí capita ma perché secondo l’app “incorporata” il SuC risultava attivo ?
Ma non era fuori uso, è questa la questione. Ogni stallo era in grado di caricare.
Però non dimentichiamo le questioni pratiche: se il cavo è GHIACCIATO e non riesco a prenderlo materialmente in mano perchè è diventato rigido, esattamente come non avrei potuto prendere il tubo di rifornimento di un distributore di benzina se fosse ghiacciato, non è che te lo possa dire un’app.
In Svezia e Finlandia semplicemente le persone evitano di ridursi a ricaricare quando hai ormai la macchina col 5% se la temperatura esterna è di -20°, così come immagino che chi ha la macchina ICE non arrivi alla riserva del serbatoio rischiando di rimanere bloccato in una tormenta invernale e non potere tenere accesa la macchina col rischio di congelare. Forse rientra nella eccezionalità dei cambiamenti climatici…?
In realtà ho letto un sunto di quanto è successo, la maggior parte erano propietari rientrati e le auto erano in aeroporto con sentinella accesa , quindi al rientro si sono trovati con batteria bassa e si sono fiondati ai superchrge più vicini , i più si sono lamentati che non caricava a più di 30kw anche se avevano precondizionato le batterie altri con carica più bassa e non avevano precondizionato, poi si sono stati battibecchi sfoggiati in rissa, ma la maggior parte dei problemi sono stati causati dai proprietari.
Sotto il 20% di batteria nelle Tesla il preriscaldamento della batteria non funziona, quindi si spiegano alcune cose. Se qualcuno arriva con sole 30 miglia (50 Km di autonomia, 10 Kwh di carica) con queste temperature forse se la sta cercando…
Appunto: non funzionava il supercharger e pure l’app era in errore. Capita.