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Cari No Watt, tanti auguri anche a voi (ma calmatevi un po’…)

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GIÙ LE MANI DALLE NOSTRE AMATE AUTO A BENZINA / Si continua a pensare all'elettrico come a una minaccia per lo status quo, invece che a un'opportunità in più.

Cari No Watt, tanti auguri anche a voi. L’auto elettrica si è fatta, senza volerlo, tanti nemici, a giudicare da quel che si legge in giro. Meglio darsi una calmata.

cari no Watt
In Finlandia hanno fatto saltare una Tesla Model S del 2013 con un pupazzo di Elon Musk a bordo: messinscena con immancabile filmato su Youtube.

Cari No Watt, smettetela di pensare a congiure

Ci sono i No Vax e ci sono i No Watt. Tutt’altra cosa, per carità: i primi lottano contro i vaccini ed è molto grave. I secondi proprio non digeriscono la svolta elettrica nell’auto. Invadono i social (anche i nostri) con commenti aggressivi e gridano a congiure ordite da forze oscure per costringerli a usare gli odiati macinini a batterie. Nel mirino c’è soprattutto Tesla, la marca-simbolo di questa piccola rivoluzione: sfregiano le auto, fanno saltare vecchi Model S con tanto di pupazzo di Elon Musk a bordo…E pubblicano sui siti notizie terroristiche sui presunti svantaggi dell’ elettrico. L’ultimo esempio, segnalato da un lettore incredulo, è comparso su Mittdolcino la vigilia di Natale. Già il titolo dice tutto:  “BANG! Dal 1.1.2022, a prezzi attuali, per 100 km con un’auto elettrica ci vorranno anche 20 euro di ricarica… (il doppio di un Diesel!)“. Come fuggire a un simile disastro? Risposta: “…prima cosa da fare è terminare questa EU. Che–lo sappiamo – è in mano alla gente di Davos. Che poi sono i parenti dei nazisti di 75 anni fa…”.

cari no Watt
Perché tanto odio verso l’auto elettrica? Se lo chiedono anche popolari YouTuber, come Fitment  in un video in cui si fa la lunga storia delle EV.

Caro No Watt, ci ricordate quegli italiani che con le prime tv…

Ci sarebbe da sorridere, se non fosse che questi atteggiamenti nascondono un problema serio, di cui questo disgraziato paese soffre in modo particolare. Si chiama Paura della modernità, un tema sul quale un bravo storico come Piero Melograni scrisse un bel libretto in tempi non sospetti. Si racconta di quando si ritardò l’introduzione della tv a colori, per timore disgregasse le famiglie. E di quando, ancor prima, spegnendo il televisore, lo si copriva con un panno per timore che dallo schermo qualcuno potesse guardarti in casa. Atteggiamenti fatti di pigrizia, di ignoranza, di diffidenza verso la scienza. E che si sono aggravati con l‘invecchiamento della popolazione. Per quel che ci riguarda, vorremmo tranquillizzare tutti: nessuno vuole imporre questo o quel divieto, né si occupa di questi temi contro qualcuno. Siamo solo persone curiose, che cercano di capire se passare dal petrolio all’elettrico potrà restituirci un modo di muoverci più sostenibile

cari No Watt
I social pullulano di video tipo: “Gli svantaggi di acquistare auto elettriche”.

Non tifiamo per nuovi divieti, ma per un’opportunità in più

Vogliamo capire se dietro l’angolo c’è un mondo in cui possiamo auto-produrre almeno una parte dell’energia che consumiamo. Se questo può anche farci spendere meno e consentirci di viaggiare su mezzi un po’ più piccoli e molto più silenziosi. Per migliorare non solo la nostra vita, ma anche quella delle città in cui viviamo. Ma a traguardi come questi non si arriva dall’oggi al domani: è un work in progress, in cui ci sono tanti problemi da affrontare, errori da cui imparare. Cercando di capire come e quando si potranno superare, grazie a una sfida tecnologica in cui è impegnato mezzo mondo. Ma c’è una parte dell’Italia che non ne vuole sapere: se ne sta sull’orlo del fiume a tifare contro, sperando che tutto si risolva in una bolla di sapone. Si ciancia di posti di lavoro da difendere. Senza vedere che i maggiori costruttori investono ovunque in nuove fabbriche di batterie e di auto elettriche, tranne che qui. Smettiamo di vedere congiure ovunque e cominciamo a pensare all’auto elettrica per quel che è. Un’opportunità in più, non una minaccia. Cari No Watt, non ci ascolterete, ma ancora auguri.

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242 COMMENTI

  1. Come tutte le truffe e gli imbrogli anche lo schema di Ponzi delle auto elettriche è venuto a crollare. Sono finiti i soldi per gli incentivi e l’elettricità da fantomatiche fonti rinnovabili a basso costo non esiste, perché le fonti rinnovabili senza aiuti ed incentivi sono strutturalmente intermittenti ed insostenibili. L’aumento dei prezzi rende il carbone conveniente ed affidabile e farà da calmieratore del mercato dell’energia e soprattutto da sostegno ai cittadini che rischiano black out e freddo GRAZIE alla delinquenza dei politici corrotti da “Greta Thunberg e la ecomafia”. Il giochino si è rotto, i cittadini aprono gli occhi ogni volta che aprono il borsello e lo trovano sempre più vuoto grazie ai “politici ecologisti” che non vogliono trivelle per estrarre metano nell’Adriatico ma rovinano tutte le colline costiere con mostruose torri di cemento eoliche che ruotano poco, producono poco e che stranamente appartengono a società in odore di mafia e camorra. Ed allora i cittadini cominciano ad urlare contro questi politici e ne scelgono altri che seguono il buon senso e che guardano oltre le cazzate delle riunioni COP, arrivate a 26, cioè 26 inutili riunioni di politici magnoni con un seguito di giornalisti parassiti e celebrities da tangenziale, che da oltre un quarto di secolo discutono del nulla con lo scopo di tassare la classe media e lavoratrice occidentale facendola solo divenire più povera, con meno diritti e minore libertà… Se vi stupite dell’opinione che si è fatta la gente di Greta Thunberg vuol dire che vivete in un altro pianeta. Liberi di farlo, ma a vostre spese, non le nostre. Siamo stufi delle vostre truffe, delle vostre tasse sulla CO2 che servono a mantenere i parassiti della finanza e spostano industrie e posti di lavoro in Cina dove si fregano delle vostre leggi ed inquinano il doppio che in occidente per produrre la stessa identica cosa. Siamo stufi della vostra propaganda e delle vostre false informazioni.

    • Chissà perché commenti di questo tenore vengono sempre postati da persone che non hanno il coraggio e la dignità di firmarsi con nome e cognome. Un’idea me la sono fatta…

  2. Tutti hanno ragione. Mi risulta difficile capire perché si insiste con gli incentivi. I soldi sono pochi e dovrebbero essere investiti TUTTI nelle rinnovabile. P. E., ma non solo, incentivi più appetibili per pannelli solari con immagazzinamento. Forse in piccola parte anche alle colonnine di ricarica.
    Prima bisogna liberarsi dai fossili e da chi li ha e e li può bloccare,
    Dopo sarà il mercato che spingerà le elettriche!

  3. Articolo interessante e condivisibile, perché anch’io sono sostenitore dell’importanza di una sano dibattito che sia civile e dai toni pacati. Tuttavia ritengo che ciò che fa alzare i toni della discussione sia un fattore che il giornalista, in questo articolo, non prende in considerazione: ossia, l’obbligatorietà, l’imposizione dell’auto elettrica, contro la volontà di chi non la vuole. E mi riferisco, nello specifico, alle decisioni che sta prendendo l’UE in merito al mercato delle auto, che vorrebbero mettere al bando le auto normali entro il 2035 (che peraltro è un tempo brevissimo).
    È questo il problema.
    Finché mi si dice che l’auto elettrica “è un’opportunità”, e chi la ritiene tale è libero di sceglierla, mi sta bene (e infatti, finché si rimane in quest’ottica, non si crea nessun conflitto tra sostenitori dell’elettrico e sostenitori del tradizionale, perché ognuno sceglie liberamente ciò che vuole).
    Il conflitto nasce (come in molti altri ambiti) quando i sostenitori di una fazione pretendono di imporre la loro visione su tutti. Nella fattispecie, quando i sostenitori dell’elettrico pretendono di obbligarci tutti a usare solo auto elettriche. Il problema è questo!
    Per me l’auto elettrica non funziona: è forse ottima come city car, ma per me (che vivo in campagna; che macino moltissime centinaia di chilometri al giorno senza pause, per lavoro e per motivi personali; che faccio spesso lunghi viaggi partendo all’improvviso, senza preavviso e senza possibilità di pianificare; che mi piace fare vacanze a contatto con la natura incontaminata, per cui faccio un pieno e poi parto tranquillo con un migliaio di km di autonomia nel serbatoio e non vedo più la civiltà per una o due settimane di fila -altro che colonnine di ricarica- ecc…) per me, ripeto, l’auto elettrica non va bene, non risponde alle mie esigenze di autonomia, e se prendessi un’auto elettrica, con i limiti di batteria che attualmente hanno, non ci farei proprio nulla, tanto vale non averla, perché non potrei più fare le cose che faccio adesso…
    Quindi è questo quello che fa alzare i toni e che genera conflitto: io non impongo la mia auto normale a uno che vuole l’elettrica, e gradirei per converso che nessuno imponesse a me la sua elettrica. Come nel caso di un vegano: per me la gente può mangiare quello che gli pare, a patto che io al supermercato trovi comunque la mia bella bistecca di manzo o il petto di pollo, e sia libero di comprarlo senza ostacoli. Se invece i vegani riuscissero a mettere al bando la carne, allora sì che in quel caso mi arrabbierei parecchio. Idem con l’auto elettrica. Pertanto, spero vivamente che il giornalista che ha scritto l’articolo, sul quale mi trovo d’accordo, sarà altrettanto d’accordo con me nel difendere la mia libertà di scelta, come io lascio libero lui. E quindi sia contrario al bando delle auto tradizionali del 2035.
    Altrimenti, senza il rispetto della libertà altrui, la pacatezza e la civiltà rimangono solo sulla carta, e il conflitto sarà inevitabile, e sarà originato proprio dai sostenitori dell’elettrico, non da noi.

    • Caro Marco A, ci sono un paio di questioni che restano irrisolte con il suo ragionamento:

      1) La sua libertà di inquinare lede quella degli altri esseri umani di respirare aria pulita e di non dover subire eventi atmosferici estremi dovuti al suo comportamento scellerato.
      2) Che rivendica la sua libertà di fare le vacanze a contatto con la natura incontaminata e al contempo vuole sentirsi libero di inquinare a suo piacimento l’ambiente in cui vive.

      Il paradosso in tutto questo è che la sensibilità ambientale sembra del tutto scorrelata dal fatto di vivere o meno in campagna. Al contrario, mi sarei aspettato che chi vive a contatto con la natura avesse anche un maggior rispetto per l’ambiente in cui vive, ma evidentemente la questione non è così banale come sembra.

      • Caro Leonardo,
        le spiego subito le mie ragioni in merito ai due punti che mi ha sottoposto:

        1) Dalle sue parole, capisco che lei è un ecologista convinto: io rispetto le sue idee, ma non le condivido. Discutere con lei è come discutere con un vegano: anche loro vorrebbero mettere al bando la carne in nome dell’ambiente e del bene dell’umanità (perché la produzione di carne genera molto inquinamento, sfruttamento eccessivo delle risorse, desertificazione, eccetera eccetera…). A lei, come a loro, dò la medesima risposta: rispetto le vostre idee, ma non le condivido; se voi volete rinunciare ad autonomia di viaggio e di movimento (o a mangiare carne) siete liberi di farlo, ma è uno stile di vita che non potete imporre a tutti “per un bene superiore”, perché quello che voi ritenete un “bene superiore” lo è solo dal vostro punto di vista. È questo ciò che lei non riesce a capire: ossia, siccome una cosa è giusta dal suo punto di vista (nella fattispecie: eliminare l’inquinamento, e ritenere che l’auto elettrica o il veganesimo sia La Soluzione) allora ritiene che questo debba essere giusto in universale, per tutti. Beh, non lo è! Ci sono moltissime persone che non la pensano come lei, che non condividono la sua ideologia ambientalista e che non ritengono che il veganesimo o che l’auto elettrica siano La Soluzione. Se ne faccia una ragione, e impari ad ascoltare anche i punti di vista diversi dal suo, e forse scoprirà una pluralità di idee che sono altrettanto valide quanto la sua, e forse anche di più…

        2) Proprio perché sono nato e vissuto in ambiente rurale e agricolo, conosco meglio la natura rispetto a chi si professa ambientalista ma vive in città, e ha una visione molto idealizzata e falsata della natura! Come appunto i vegani, ad esempio, che credono che gli animali siano come i pupazzetti parlanti dei cartoni della Disney, e quindi proiettano erroneamente una visione antropomorfizzata degli animali, proiettandovi appunto peculiarità umane che ovviamente gli animali non hanno. Ho visto animalisti che ripopolavano di vipere i boschi e le campagne, pensando di fare del bene: ma chi è stato morso da una vipera, o ha dei bambini piccoli che giocano in giardino, sa benissimo quanto sia sciocco e pericoloso riempire di vipere boschi e campagne… Perché chi conosce davvero la natura ne conosce i rischi, i pericoli, e non ci gioca: la rispetta, nel senso che non la sottovaluta!
        Questo è solo un esempio, ma serve per farle capire quanto possano essere lontano certe sue visioni ideologiche sulla natura dalla vera realtà dei fatti… E quindi non c’è alcuna contraddizione (anzi) tra lo stare a contatto con la natura e al contempo riconoscere l’importanza dell’azione civilizzatrice e di dominio dell’uomo, senza la quale non ci potremmo godere la natura, ma ne saremmo invece in balia.
        Mi rendo conto che il mio è un discorso complesso (che qui ho esposto solo in parte) e che probabilmente è molto distante dalle semplicistiche ideologie ambientaliste che lei è abituato ad ascoltare, ma spero di essere riuscito comunque a farne capire il senso profondo e l’importanza…

        • Carissimo Marco, non mi ritengo un’ecologista convinto, pensi mangio la carne (sono di origini toscane) e mi occupo di progettare sistemi avionici per aerei. Quindi prima di tutto, quello che pensa di aver capito, lo ha capito male. Di contro sono una persona piuttosto pragmatica, come forma mentis.
          Condivido molte delle cose che scrive, in particolare sui pericoli della natura e sul fatto che debba essere rispettata.
          Posso anche capire che per lei possa essere un problema sostituire la sua auto con una elettrica, e lo rispetto.
          Quello che sembra trasparire dalle sue parole però è che lei non ci voglia neppure provare.
          L’unico spiraglio di luce resta il fatto che legga gli articoli su questo sito, le dico allora di continuare così e speriamo in bene.

          Buon anno.

          • Caro Leonardo,
            ma infatti io non sono per principio contrario alle auto elettriche, o ad auto che usino fonti energetiche alternative a quelle tradizionali: semplicemente, ritengo che il vero progresso tecnologico si ottenga quando si riescono a trovare soluzioni che consumino (e inquinino) meno ma a parità di prestazioni e risultati.
            Se un giorno verrà presentato un modello di un’auto elettrica (o altra tecnologia innovativa) che avrà consumi e impatto ambientale minore, a parità di caratteristiche (autonomia, funzionalità, ecc…) rispetto ad un’auto tradizionale, sarò il primo ad acquistarla.
            Così come sono consapevole che in alcuni contesti e per alcuni utilizzi, ad esempio i viaggi urbani, le auto elettriche abbiano dei vantaggi: se una persona ha una routine stabilita, se sa che tutte le sere può fare la ricarica e che quell’auto verrà usata per viaggi quotidiani entro un certo range definito, senza imprevisti, allora con l’elettrica risparmia sicuramente in benzina e in inquinamento. Infatti non critico affatto chi sceglie l’elettrico: se per le sue esigenze va bene, chi sono io per sindacare? Il punto del mio commento era infatti un altro, e cioè sul non generalizzare: ossia, non è detto che ciò che è ottimale per uno vada bene anche per un altro, anzi, è proprio qui il nocciolo del problema… Ed è dunque in questo senso che io vedo un rischio di imposizione ideologica, quando mi si paventa la fine obbligatoria dell’auto tradizionale entro il 2035, quando al momento non hanno ancora trovato (purtroppo) una soluzione tecnologica che sia davvero realisticamente equivalente.
            La fine delle auto tradizionali dovrebbe essere qualcosa di spontaneo, non di politico-ideologico: quando l’auto elettrica (o altra tecnologia innovativa) arriverà davvero agli stessi livelli prestazionali e funzionali delle termiche, a costi e impatto ambientale minore, le assicuro che verrà spontaneo a tutti acquistarle, senza bisogno di incentivi né tantomeno di imposizioni: un prodotto che inquina (e consuma) meno a parità di prestazioni e funzionalità conquisterebbe il mercato per le sue intrinseche virtù, come è già avvenuto in molti altri ambiti, dove prodotti più efficienti e innovativi hanno via via sostituito prodotti obsoleti e antiquati. E questo, ripeto, avverrebbe spontaneamente. Se al momento non avviene (e c’è bisogno di ricorrere a obblighi e forzature) è perché evidentemente il prodotto non soddisfa ancora i requisiti di progresso tecnologico tale da renderlo davvero La Soluzione con la S maiuscola.

            p.s. Il mio paragone con i vegani era puramente teorico, non volevo insinuare che lei lo fosse o no… 😉

            Auguro un buon anno anche a lei!

          • @Marco A
            La seguo nel suo ragionamento, ma ahimé temo che lei stia facendo i conti senza l’oste. Purtroppo andare verso una tecnologia meno inquinante non è più un’opzione ma una necessità. Vorrei poterle dire che è giusto aspettare che le auto elettriche diventuno al 100% migliori (dal suo punto di vista) rispetto alle auto a combustione, ma non è così. E’ fattibile già oggi avere auto da 900 km di autonomia, ma non sarà mai troppo agevole rifornirle in cinque minuti per banali leggi dell’elettrotecnica, e da utilizzatore di auto elettrica le posso assicurare che non ce n’è neppure tutto questo bisogno. Insomma alla fine bisognerà fare di necessità virtù e adattarsi ad una soluzione che non è poi tutto questo cambiamento, a conti fatti. Oltretutto i tempi diventeranno molto difficili per le auto a combustione a partire dalla seconda metà del decennio, tra difficoltà oggettive di rifornimento e costi sempre più insostenibili. Ovviamente non ho la sfera di cristallo, ma ho il forte sospetto che la soluzione migliore diventeranno le auto elettriche non solo perché miglioreranno in prestazioni e costi ma anche perché i mezzi inquinanti saranno sempre più difficili da manutenere e rifornire (per esempio la catena di distribuzione carburanti aveva già problemi suoi prima dell’arrivo delle elettriche, figuriamoci tra qualche anno man mano che diminuiranno i volumi di vendita, e lo stesso sarà per tutto il settore dell’estrazione e raffinazione, ci saranno alcune aziende che falliranno e le restanti praticheranno i prezzi più alti possibile).

            Le rinnovo gli auguri e la ringrazio per il piacevole confronto.

        • Marco a casa sembra che sia lei che vorrebbe imporre il suo modo di vedere personale sminuito il problema dell’inquinamento visto xhe la comunità scientifica al suo completo sono ormai decenni che ci sta dicendo che non c’è più tempo da perdere… quindi la realtà è che non è una questione di mio punto di vista personale contro il suo ma di rispettare (quello che facciamo noi) o far finta che non esista (quello che fa lei per sua comodità….) un problema che ormai è assolutamente certo esista….

          Le opinioni altrui vanno rispettate a patto però che non siano lesive del palese bene comune…. non è che va rispettata qualsiasi opinione altrimenti vorrebbe dire che bisognerebbe rispettare anche l’opinione del malvivente che reputa sia giusto rubare o fare rapine…. invece no, rubare non si può farlo per il semplice fatto che si è certi che sia dannoso per la collettività perciò dalla notte dei tempi viene proibito in qualsiasi società che si rispetti….

          Rispetto alle sue altrettanto fantasiose accuse riguardo il ripopolamento di specie a rischio estinzione anche li la sua è una visione egoistica dal punto di vista del uomo padrone della terra che decide per tutte ke altre specie cosa è nuovo e cosa no guardando esclusivamente i propri interessi… mi dispiace ma la natura non è proprietà dell’essere umano ed in natura le vipere ci sarebbero molto di più senza l’intervento dell’essere umano… quindi, anche se per chi abita nei boschi rappresentano un rischio l’approccio non può essere quello di sterminare ma semmai ai suoi figli insegni a rispettarle nel senso di non avvicinarsi a loro se le vedono perchè non si è mai sentito di una vipera che abbia aggredito un essere umano per divertimento… se la vipera morde è per difesa ed è la sua ultima scelta prima cerca in tutti i modo di scappare… glielo dice uno che è cresciuto in campagna quanto lei.

    • Marco potrebbero anche imporre nulla, fanno un piano di aumento del prezzo del combustibile in modo da renderlo automaticamente sconveniente, perché giustamente il conto del inquinamento lo deve pagare esclusivamente chi inquina.
      Come puoi vedere ci sono molte forme d’obbligo non obbligo

  4. Come detto dal filosofo Karl Popper: L’ignoranza non è la mancanza di conoscenza ma il rifiuto di acquisirlo. Spiega tutto su i no-vax e no-watt (bella trovata come nome, mi piace)

    • sarebbe ora di smetterla di dare del no-qualcosa a chi si pone delle domande. Non é che tutti si bevono quel che il mainstream dice o scrive.

      • C’è modo e modo di porsi domande. E i social amplificano la voce di chi si fa le domande sbagliate e non si da pace perché quelli che ha intorno quando va bene li ignorano e quando va male li trattano come una inevitabile scocciatura.

      • Appunto, concordo. Cosa c’entra l’etichetta no vax, con tanto di commentino denigratorio? Chi si pone domande e usa il senso critico è da biasimare a prescindere, secondo l’autore. La sommatoria di cipolle e patate, come ci dicevamo a scuola…

        • c’entra c’entra….il nowatt – per alcuni siwatt – é uno che non si é informato abbastanza su tutti i problemi che PER ORA ci sono sulle auto alla spina altrimenti “non si avrebbero dubbi”.Insomma é uno che non ha capito nulla o peggio non vuol capire. Come vedi é come un novax per un sivax. Ha proprio ragione Tedeschini quando dice nowatt calmatevi….

        • I no watt non sono affatto quelli xhe si pongono domande, che di per se ècosa più che lecita, ma quelli che alle domande pretendono di dare risposte palesemente false….
          Il problema non sta nel porgersi domande, anche io ke ne faccio sempre tante su qualsiasi cosa non mi faccio di xerto dire da altri cosa pensate….
          Io problema avviene dopo xhe uno se l’è posta la domanda e cioè se uno è abbastanza onesto da accettare la risposta che i numeri danno (i numeri non sono opinioni ma certezze oggettive) anche se non è quella che vorrebbe….

          Per fare un esempio su tutti: io problema.a nnon.è chiedersi se l’auto elettrica inquina di più o di meno della termica dato che ll’approvazione della batteria è della corrente non. è ad impatto 0, però diventa un problema quando dopo essersi informati ed aver visto i numeri che danno le decine di studi xhe sono stati fatti considerando tutto (dalla produzione allo smaltimento) sia per le elettriche che per le termiche si continua a scrivere che l’auto elettrica non abbassa la produzione di CO2 perchè la corrente viene prodotta con il carbone!
          Questo non è porsi le domande ma non saper accettare (per stupidità o per disonestà) la risposta che i numeri reali danno in modo certo….
          Questi sono i no watt e su questo aspetto hanno molti punti in comune con i no vax

  5. Leggo l’articolo del direttore e rimango stupefatto per le affermazioni che fa. Partiamo dalla prima: “questa piccola rivoluzione”. Piccola? Si tratta di sostituire integralmente il parco circolante mondiale di automobili, non mi pare una piccola cosa. Lascio a voi le considerazioni in merito.
    “Paura della modernità”. Assolutamente no. Le risulta che l’avvicendamento fra carburatori ed iniezione elettronica abbia suscitato dibattiti anche solo lontanamente paragonabili? Eppure era un salto verso la modernità. Il problema non è la modernità, ma una sostituzione integrale non decisa ne voluta dal mercato, bensì imposta dalla politica.
    “Non tifiamo per nuovi divieti, ma per un’opportunità in più”. Opportunità è lasciare che il mercato valuti nuove proposte, e nessuno ha mai vietato la vendita di auto elettriche. Invece il divieto di vendere auto ICE lo hanno già messo i politici. Quali divieti si dovrebbero mettere ormai?
    “Vogliamo capire se dietro l’angolo c’è un mondo in cui possiamo auto-produrre almeno una parte dell’energia che consumiamo”. Questa è una domanda che non ho capito: i pannelli fotovoltaici (sussidiati dallo Stato) vengono montati sulle case degli italiani da decenni. Che c’entra con la mobilità?
    “e molto più silenziosi.” Ancora col mito della silenziosità delle vetture elettriche. Come detto più volte, esso è appunto un mito.
    “Si ciancia di posti di lavoro da difendere” Prendo atto del fatto che, per il nostro direttore, le parole dei più grandi protagonisti del mondo dell’automobile sono ciance. Non ho altro da aggiungere.

    • Complimenti per la banalità del commento.

      – Carburatori contro iniezione: è stata una rivoluzione, sì, ma è rimasta sotto il cofano. Per gli automobilisti è cambiato soltanto che non avevano più lo starter per l’avviamento a freddo e migliori consumi, non era una rivoluzione piuttosto un miglioramento dei quello che c’era già. Perché sia rivoluzione deve esserci una netta rottura con il passato, come nel caso dell’auto elettrica che cambia il paradigma e per questo, come in tutte le rivoluzioni, ciò che prima era luccicante ora è vecchio e oppone tanta resistenza.
      – Il mercato da solo non ha mai risolto o tentato di risolvere i problemi a monte dell’attuale mobilità: inquinamento, cambiamento climatico, dipendenza da fonti non rinnovabili. Sono tutti bravi a fare i liberisti fino a quando non scoprono che i mercati quando il vento cambia direzione passano alla cassa. E tutti i liberisti dell’ultima ora vanno a piangere per gli interventi statali del caso per non dover cambiare abitudini. Evviva!
      – I pannelli solari c’entrano con la mobilità almeno quanto gli aumenti di gas e petrolio. Sfido chiunque a far schizzare in alto in pochi mesi il prezzo dell’energia prodotta con un pannello installato dieci anni fa. Non si è ancora accorto del grosso problema che sta dietro alle fonti fossili? Se la risposta è sì le consiglio di cambiare il nickname.
      – Non sono ciance quelle dei protagonisti del mondo dell’automotive? Io sono stato a un paio di congressi in cui li ho sentiti parlare, e posso dire che non solo non hanno visto la meteora arrivare, ma quando il cielo ha cambiato colore hanno messo la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Ora cianciano di transizione inevitabile e dicono che i giochi sono ormai fatti, però stanno subendo il loro immobilismo e la loro incapacità di evolversi. Anche in questo caso sono tutti liberisti fino a quando non arriva l’ora di battere cassa al portafoglio statale, che i mercati sono belli ma solo se stai dalla parte di chi sta facendo i soldi. Pensa che Astuti(R) sono stati, ora dalla parte dei soldi non ci sono e lo hanno fatto anche di proposito.

      • Il suo invece non è banale: è completamente avulso dal senso del mio. Ha evidentemente letto male quanto ho scritto.

        • Lei dice chè è imposta dalla politica ..
          io dico l’esatto opposto ..
          la rivoluzione elettrica è FRENATA dalla politica
          altrimenti non si spiegano le frequentazioni presso Mosca e Abu Dhabi
          di certi ex mininistri della repubblica

          la verità è che se venisse prezzato sul petrolio
          i prezzi dell’inquinamento , per le petroliere affondate
          o anche solo il disastro della piattaforma petrolifera del golfo del messico
          Deepwater Horizon

          o anche il crollo di un cavalcavia a Bologna causa esplosione Auto cisterna di metano
          senza scomodare il disastro ferroviario di Viareggio

          • Se hanno vietato le termiche dal 2035 quedto è imposto dalla politica, Sono già vietate per il futuro, è un fatto Se poi lei è dell’ opinione che sia tardi, può aver ragione o meno, ma è un’ opinione, magari condivisa ma sempre un opinione.
            Io per esempio ho l’ opinione che invece che dare gli incentivi alle EV bisogna darne di più alle rinnovabili.

    • È talmente astuto che non ha capito che il cambiamento non è voluto dalla politica, ma è la politica a essere sollecitata dai cittadini ambientalmente responsabili.

      Sottolineo che gli ambientalisti estremisti le auto le eliminerebbero proprio, mentre noi automobilisti invece le vogliamo solo senza puzzoso e velenoso tubo di scappamento.

      Astutissimo non c’è che dire.

      Evidentemente a lei respirare i gas di scarico non dispiace. Già che c’è si faccia una sana fumatina dallo scarico della sua auto. Un vero toccasana, lo ha detto mio cuggggino.

      • “ma è la politica a essere sollecitata dai cittadini ambientalmente responsabili” Ritengo che lei abbia un’idea estremamente ingenua della politica.

        • In effetti la politica è sollecitata da lobby più o meno influenti. Il fatto è che qualunque politico che abbia un minimo di visione almeno a medio termine sa che non può continuare a finanziare la lobby del petrolio, pena finire in un gorgo senza fine. Quindi mezza politica regge ancora il sacco agli incumbent, il resto sta imboccando la strada per il futuro. Per quanti rallentamenti ci saranno indietro non si può più tornare.

  6. Peccato, sentire commenti negativi nei confronti dell’elettrico fatti proprio da chi dovrebbe essere più interessato, ossia chi vive in ambiente cittadino.
    A parte il riscaldamento globale, di ben difficile soluzione, ci sarebbe da considerare, SOPRATTUTTO, l’aria che respiriamo quotidianamente!
    È in città, o è perché oramai ci siamo abituati, oppure non ce ne frega niente del fumo che, a livello delle nostre narici e bocche, quindi, dei nostri polmoni, inaliamo…. CO2 puro
    … oppure talmente alto è il valore del frastuono prodotto da una auto con tripla marmitta (meglio quadrupla)….?!?
    Boh, io non vi capisco. Comunque abito in campagna, io e mia moglie siamo operai e ho due auto elettriche perché mi sono innamorato delle loro qualità in fatto di comodità e semplicità nella guida…e alla convenienza che, comunque, può anche essere momentanea.
    Ho anche una terza auto diesel…. perché, in effetti, può essere utile per i lunghi viaggi o in caso di estremo bisogno.
    Ognuno deve fare le sue valutazioni, e prendere le proprie decisioni sulla base della sua situazione.
    Non esiste una soluzione univoca, però, considerate seriamente il fattore “aria” ….
    Fate la vostra scelta e….quale che sia,….
    Auguri a tutti!

    • Caro Giovanni, come non quotarti, anche io come te sono schifato dai gas di scarico, ma ci sono degli stolti fuori di senno che non se ne curano minimamente.

      • Io è da anni che sono schifato soprattutto da auto nuove che popolano fumo nero come un ciminiera e questo non è ammissibile visto che l’euro 4 che ho non fa un filo di fumo e ad ogni revisione il tecnico mi fa i complimenti.

  7. Tutti fichetti green, in italia oltre il 60% dell’elettricità è prodotta da fossile. Con la forte crescita della domanda di elettricità sia per la ripresa economica ma anche per le auto elettriche, c’e un solo modo per produrla ed è con le centrali a gas. Le grandi società energetiche europee acquistano gas russo/nordafricano con contratti a lunga scadenza: prezzi fissi con indicizzazione parziale sul petrolio. Il mercato spot detiene una minima parte del commercio ma è quello che stabilisce il prezzo delle bollette. La Russia non si tira indietro sulle forniture contrattualizzate ma non è molto interessata al mercato spot. Quando in futuro le auto elettriche sostituiranno quelle a carburante allora lo Stato ben saprà dove tassare. Certamente non potrà rinunciare ad un gettito importante come quello delle accise sulle auto. Non ha senso, per il momento, bruciare gas/carbone/gpl al fine di produrre energia elettrica per le auto.
    Visto che dal sole e dal vento l’unico modo per produrre energia pulita è quella elettrica, la svolta deve essere lenta e non traumatica. Se la Russia chiude i rubinetti per paura o magari per cercare di fare un tesoretto per il futuro, cosa facciamo? Rimaniamo con la spina in mano?

    • Tralascio ma sottolineo il “fichetti” utilizzato come incipit denigratorio.
      Correggo il dato sulla produzione da fossile, visto che il 45% è da rinnovabile e circa il 5% da nucleare importato difficilmente il fossile può essere più del 50%
      Non hanno poi alcun fondamento le conclusioni secondo cui non avrebbe alcun senso bruciare fossili per produrre energia elettrica per le auto, cosa già spiegata e smentita a più riprese proprio sulle pagine di questo sito, dovuta principalmente alla maggiore efficienza dei sistemi di generazione, trasporto, immagazzinamento e motore elettrico rispetto alla produzione di combustibili, trasporto e riconversione dei motori endotermici.
      Ultimo ma non ultimo la follia di voler ulteriormente rallentare la produzione da rinnovabili come se fosse un’alternativa percorribile e come se non fossero già indirizzate sulla via del fallimento economico le centrali più inquinanti, incluse quelle a gas. La strada è ormai segnata e ogni ulteriore rallentamento è soltanto un danno (anche economico) alla società tutta e ancora di più alle prossime generazioni.

      • Buonasera,
        La maggiore efficienza della filiera elettrica rispetto a quella a combustione non è affatto vera. Basta andare a cercare le decine di studi in merito, da parte di enti non schierati, e si accorgerà che l’efficiernza è sostanzialmente la stessa. La risposta alla presente crisi energetica l’ha data Terna, senza una grande pubblicità, nel chiedere la riattivazione di 2 centrali a carbone e nell’aumento del 25% della quota di elettricità da carbone negli ultimi 3 mesi.
        Certo che se si impedisce di estrarre metano dai giacimenti in adriatico preferendo pagare a caro prezzo quello russo , esponendoci anche a ritorsioni geopolitiche e alla dipendenza dall’estero su un settore strategico per la sicurezza nazionale, non dimostriamo di essere più ambientalisti ma solo piu stupidi. Infine, la volontà di impedire trivellazioni nel mare adriatico ha portato come conseguenza un sostanziale aumento di produzione da carbone e non da fonti rinnovabili che non possono essere aumentate a piacere e non garantiscono una fornitura stabile.

        • Lei sta fantasticando. Le decine di studi che dicono che la filiera elettrica è meno efficiente di milioni di motori che spingono le auto a regimi variabili si sono tutti quanti dimostrati schierati, anzi schieratissimi, e spesso prezzolati.
          Terna sono anni che dice di aumentare accumuli e fonti rinnovabili, peccato che i geni che producono gas abbiano sempre remato contro.
          Ora hanno deciso di suicidarsi con prezzi folli.
          Su una cosa siamo d’accordo, ovvero che sono veramente stupidi. In effetti stanno accelerando la corsa verso la loro fine a vantaggio delle energie rinnovabili. Sono anche loro una specie di Nokia contro Apple.

        • Signor Carlo, lei deve studiare prima di lasciare questi commenti. La termodinamica non è di parte. Vada su wikipedia e si legga qualcosa sulle macchine e termiche. Come inizio, le consiglio di approfondire il ciclo di carnot ed il concetto di rendimento. Poi, passi al rendimento dei motori elettrici. Poi, consideri il rendimentro complessivo, dal pozzo di petrolio alla ruota per i motore a combustione interna (macchina termica soggiace alle leggi della termodinamica) e poi faccia lo stesso con produzione di pannelli fotovoltaici, generazione ci corrente dal sole e consumo della corrente con un motore elettrico. Lei non può scrivere “La maggiore efficienza della filiera elettrica rispetto a quella a combustione non è affatto vera”. Se non ha tempo di seguire i miei consigli allora dovrebbe fidarsi di chi studia questi argomenti. Tutti noi dovremmo tenere sempre presente che quando abbiamo un problema di salute serio, andiamo da un medico specialista e non dal passante sotto casa che elargisce consigli interessati

          • Signor Roberto, io sono un ingegnere elettrico e non si preoccupi il cicko dicarnot l’ho srudiato in fisica 1 e le macchine elettriche in fisica 2. Prima di dare degli ignoranti agli altri stidiate voi. Il rendimento di un’auto elettrica è dato dalr rendimento della trasformazione dell’energia primaria in elettrica(nel caso piu favorevole non oltre il 60/70%) e solo in condizioni ideali, poi dalle perdote sulla linea e per trasformazioni alta/bassa tensione (un altro 15% in media), infine dall’impedenza(sa cos’è?) Delle batterie in fase di carica(più si carica a tensioni elevate e maggiore sara la perdita) con ul altro 15% di riduzione ed infine ma solo infine dal rendimento del motore elettrico. Metra in fila tutti questi rendimenti e veda un pò lei qual’è la reale efficienza di un’auto elettrica. L’abominio di confrontare il rendimento di un motore a combustione con quello di un motore elettrico lo lascio agli esperti come lei. E poi siamo noi che dobbiamo darci una calmata.

          • Salve Carlo, mi aggancio alla sua riflessione perché a mio avviso ha saltato un tassello fondamentale, ovvero che il 45% dell’energia elettrica prodotta in Italia deriva da fonti rinnovabili. Inoltre tale quota è necessario che cresca sensibilmente nel prossimo futuro.

            Rifacciamo insieme i calcoli di quanta energia primaria serve nello scenario corrente (45/65%) e facciamo un’ipotesi su quelli futuri (65/45% e 80/20%)? Cosa ne dice?

        • Signor Carlo lei sarà un ingegnere elettronico ed avrà studiato ma l’onestà non la si studia o si ha o non si ha….
          Lei pretende di confrontare il rendimento dell’auto elettrica partendo dalla centrale elettrica, quibdi dalla produzione del suo carburante per giunta considerando xhe tutto venga da centrali termiche il che non è vero, con il solo rendimento del motore termico in auto….
          Fatto così il confronto forse, e sottolineo forse, risulta quasi pari peccato cge se kei fosse onesto dovrebbe fare confronti a parità di condizioni e non come le fa più piacere a lei…
          Vuole partire a calcolare il rendimento dalla produzione del “carburante” per l’auto elettrica? Va più che bene ma allora onestà impone di fare altrettanto anche per l’altra parte e cioè calcolare il rendimento a partire dall’inizio della produzione del carburante anche per l’auto termica (cioè dal pozzo petrolifero)..
          In alternativa se per il motore termico si limita a vedere cosa accade dopo xhe il carburante è nel serbatoio deve fare altrettanto anche con l’auto elettrica e vedere solo qual’è il rendimento partendo dalla batteria già carica…
          In entrambi gli unici 2 casi ONESTI la differenza di efficienza è ENORME e diversamente non potrebbe essere dato che serve fare il confronto in modo truffaldino (il suo metodo dove per l’elettrico si parte da Adamo ed Eva mentre per il termico non si guarda più lontano della punta del proprio naso) per far avvicinare il pareggio senza comunque non riuscire a raggiungerlo….

          • Buonasera sig. Moreno, non sono d’accordo con questa impostazione. Se si valuta il rendimento energetico va fatto a condizioni di parità. Se prendiamo per esempio l’energia elettrica prodotta da centrali termoelettriche, il problema dell’estrazione, trasporto, stoccaggio e distribuzione ce l’ha anche per queste centrali(per le centeali a carbone, quest’ultimo non deve essere estratto? Trasportato al porto e imbarcato per la destinazione finale? E per il metano, non va estratto imeesso in un metanodotto, con le sue perdite anche molto impattanti ambientalmente, e poi bruciato?). Al limite possiamo dire che il costo di distribuzione è minore in quanto meno capillare. Per le fonti rinnovabili, non avremo i costi di esteazione e distribuzione ma il rendimento energetico è ridibile. Verifiche qual è il rendimento energetico di un pannello fotovoltaico inteso come percentuale di energia solare imcidente che viene trasformata in energia elettrica. È chiaro che se l’energia primaria è gratuita possuamo accettare anche rendimenti molto bassi anche in nome di un minor impatto ambientale ma non diciamo che è più efficiente perchè non è vero.

          • Scusi le mostre centrali termoelettriche che cosa bruciano???
            Le risulta che ci siano centrali a benzina o gasolio o GPL attive in Italia???
            Dire che va eliminato dal conteggio l’estrazione, il trasporto, lo stoccaggio, la raffinazione (molto opportunamente lei si è scordato questo passaggio chissà perchè???) Il trasporto finale e la distribuzione perchè è comune sia alle centrali termoelettriche che alle auto termiche è l’ennesima “furberia” per far ridire i conti per come vuole lei….
            Le centrali termjche elettriche in Italia sono praticamente esclusivamente a metano ed hanno un rendimento ben più alto di un qualsiasi motore di auto termica a metano…. ma le auto termiche a metano sono una minima l’arte del totale.. la stragrande maggioranza è alimentata da derivati del petrolio (benzina, gasolio e GPL) e lei vorrebbe sostenere che metano e qualsiasi derivato del petrolio abbiano lo stesso rendimento totale? Secondo lei per estrarre il petrolio (sostanza liquida e pesante che si trova a km di profondità nel sottosuolo) serva la stessa energia rispetto ad estrarre il metano che è un gas leggero (in quabto tale basta aprirgli un passaggio e viene in superficie da solo)?

            Vuol dirmi che il trasporto del greggio tramite petroliere ha lo stesso dispendio energetico rispetto a quello del metano in gasdotti?

            Vuol dirmi che la trasformazione da petrolio a uno qualsiasi dei suoi derivati richieda la stessa energia rispetto ad aggiungere qualche additivo al metano che è già utilizzabile per come esce dal sottosuolo?

            Vuol dirmi che il trasporto tramite autobotti dalla raffineria al deposito di zona è poi da lì ai distributori di prossimità richiede la stessa energia di far arrivare il metano alla centrale attraverso un gasdotto??

            Far finta che tutto sia uguale per togliere le parti che non fanno comodo dell’equazione è solo un altra dimostrazione della sua disonestà perchè la filiera dell’approvvigjonamento di una centrale termoelettrica proprio nulla ha in comune con quella dell’approvvigionamento dei carburanti derivati dal petrolio delle pompe di benzina!!!!

            Lei continua a voler far credere di confrontare i rendimenti in condizioni di parità ma la verità è che lei si sceglie le condizioni a suo piacimento e in modo tutt’altro che paritario…

          • Scusi le mostre centrali termoelettriche che cosa bruciano???
            Le risulta che ci siano centrali a benzina o gasolio o GPL attive in Italia???
            Dire che va eliminato dal conteggio l’estrazione, il trasporto, lo stoccaggio, la raffinazione (molto opportunamente lei si è scordato questo passaggio chissà perchè???) Il trasporto finale e la distribuzione perchè è comune sia alle centrali termoelettriche che alle auto termiche è l’ennesima “furberia” per far ridire i conti per come vuole lei….
            Le centrali termjche elettriche in Italia sono praticamente esclusivamente a metano ed hanno un rendimento ben più alto di un qualsiasi motore di auto termica a metano…. ma le auto termiche a metano sono una minima l’arte del totale.. la stragrande maggioranza è alimentata da derivati del petrolio (benzina, gasolio e GPL) e lei vorrebbe sostenere che metano e qualsiasi derivato del petrolio abbiano lo stesso rendimento totale? Secondo lei per estrarre il petrolio (sostanza liquida e pesante che si trova a km di profondità nel sottosuolo) serva la stessa energia rispetto ad estrarre il metano che è un gas leggero (in quabto tale basta aprirgli un passaggio e viene in superficie da solo)?

            Vuol dirmi che il trasporto del greggio tramite petroliere ha lo stesso dispendio energetico rispetto a quello del metano in gasdotti?

            Vuol dirmi che la trasformazione da petrolio a uno qualsiasi dei suoi derivati richieda la stessa energia rispetto ad aggiungere qualche additivo al metano che è già utilizzabile per come esce dal sottosuolo?

            Vuol dirmi che il trasporto tramite autobotti dalla raffineria al deposito di zona è poi da lì ai distributori di prossimità richiede la stessa energia di far arrivare il metano alla centrale attraverso un gasdotto??

            Far finta che tutto sia uguale per togliere le parti che non fanno comodo dell’equazione è solo un altra dimostrazione della sua disonestà perchè la filiera dell’approvvigjonamento di una centrale termoelettrica proprio nulla ha in comune con quella dell’approvvigionamento dei carburanti derivati dal petrolio delle pompe di benzina!!!!

          • @Carlo, la cosa più divertente è la pretesa di fare un trattato accademico nei commenti di un articolo.
            Ma anche no!
            Si vedano gli studi, si guardi il fuel mix, ma soprattutto e al di là di tutto, perché non fidarsi degli esperti in materia?

            Dubitare è sinonimo di intelligenza ma lo è anche evitare di fare discorsi campati in aria.

            Intervista a Professor Armaroli: https://youtu.be/I5xJpzsVc_Q

            Fuel mix GSE: https://www.gse.it/servizi-per-te/news/fuel-mix-determinazione-del-mix-energetico-per-gli-anni-2019-2020

        • https://www.researchgate.net/publication/344860096_Comparison_of_the_Overall_Energy_Efficiency_for_Internal_Combustion_Engine_Vehicles_and_Electric_Vehicles. Dall’abstract “…The results show that power plant efficiency has a significant consequence on WTW efficiency. The total WTW efficiency of gasoline ICEV ranges between 11-27 %, diesel ICEV ranges from 25 % to 37 % and CNGV ranges from 12 % to 22 %. The EV fed by a natural gas power plant shows the highest WTW efficiency which ranges from 13 % to 31 %. While the EV supplied by coal-fired and diesel power plants have approximately the same WTW efficiency ranging between 13 % to 27 % and 12 % to 25 %, respectively. If renewable energy is used, the losses will drop significantly and the overall efficiency for electric cars will be around 40-70 % depending on the source and the location of the renewable energy systems”

          • Tenuto conto che in Italia il mix energetico nazionale è composto da energia rinnovabile per il 45%, da gas metano per 40% direi che siamo già messi bene.
            Se poi con il fv te la produci per 9 mesi all’anno, non c’è gara, la EV vincono senza “se” e senza “ma”.

      • Caro Leonardo, i dati che lei ha menzionati li ha inventati o capito male. Dall’ultimo bollettino del GSE al 27-12 la produzione della energia consumata in Italia è la seguente: tradizionali 69% (gas,carbone ecc) 31% rinnovabile. I’innovazione non è un credo politico, nessuno mette in discussione che il rinnovabile è il futuro, ma quello che si è creato intorno all’elettrico in gran parte è solo speculazione per il momento.

          • Anno 2020 Anno 2019
            idrica 48.951 18,02 47.590 16,76
            fossile 173.890 64,01 187.317 65,97
            geoterm. 5.646 2,08 5.688 2,00
            eolica 18.608 6,85 20.034 7,06
            fotovoltaica 24.551 9,04 23.319 8,21
            271.646 100,00 283.948 100,00
            tra vento e sole solo 15%, l’idrico si produce dalla notte dei tempi.
            Tanto fumo ma vedo poca carne. Inoltre se i consumi delle auto si spostano sull’elettrone sai quante energia elettrica ci vuole ? Tantissima, e l’unico possibilità per otternerna velocemente è spingere a manetta le centrali a GAS!!!!!!!!!
            a dimenticavo la fonte https://download.terna.it/terna/1%20-%20DATI%20GENERALI_8d97f4699428e3f.pdf
            La tua parla genericamente di energia immessa nella rete, prodotta itala e comprata dall’estero (che sicuro certificano come verde ah!)

          • No Antonio, c’è una bella differenza tra quanto indicato da Terna (dati sui consumi) e quanto riportato dal GSE (fuel mix) con dati ufficiali e certificati al punto che tutti i fornitori devono indicare i valori GSE sulle bollette.
            Tra le varie differenze:
            1) Terna indica 52% di produzione da fossili, non certo i due terzi.
            2) Abbiamo il 10% di saldo con l’estero, che a sua volta avrà un suo mix. Non si può attribuirgli né il 100% di fossile e neppure il 100% di rinnovabili. Il mix europeo include anche il nucleare che è considerata a basse emissioni di CO2 e sicuramente non è da calcolare come fossili.
            3) Il resto della differenza la fa sicuramente il fatto che il GSE calcola il mix dell’energia immessa mentre Terna al contrario non calcola il mix ma calcola il consumo interno lordo al netto dei pompaggi (altra fonte di discrepanza tra consumi e produzione)
            La invito a rivedere in modo critico i dati Terna e quelli del GSE, e se rimane convinto che il GSE, che è l’organo investito ufficialmente del compito di calcolare il fuel mix lo stia facendo in modo errato, si senta pure libero di inviare loro le sue correzioni, che se saranno considerate pertinenti verranno certamente applicate ai loro calcoli.

          • Leonardo, forse parliamo di cose differenti. Quello che tu indichi è il quello che CONSUMIAMO, a noi importa poco. A noi interessa la nostra produzione, che è quello che ti ho inviato. I dati mettono in evidenza che la produzione italiana è vincolata al fossile per oltre 64%. Come le pummarole esportiamo 100 ma produciamo 60. Che logica green ha consumare energia elettrica prodotta dal fossile ? Terna indica 173.890 di energia fossile pari al 64,01 % del totale dell’energia “PRODOTTA IN ITALIA”, non quella venduta. Sempre a tua disposizione per chiarimenti.
            La svolta green è fondamentale, l’importante è avere prima l’elettrone green e non il contrario.

          • Caro Latanza, credo ci sia un errore nel tuo calcolo, principalmente perché hai preso il valore della produzione termica come se fosse tutto da fonti fossili, ma ti sei perso per strada le bioenergie che sono annoverate tra le fonti rinnovabili (vedi tabella 1, bioenergie 2020 pari a 19.634 GWh). Se sommi fonti tradizionali 161.672 con bioenergie 19.634 ottieni 181.306 ovvero il valore indicato in tabella 2 come termica.
            Se scorpori quei 19.634 GWh rinnovabili dalla produzione termica e li aggiungi alla quota rinnovabile ottieni non rinnovabile 161.672 GWh e rinnovabile 118.857 ovvero 57,6% non rinnovabile e 42,4% rinnovabile. Se consideri anche le importazioni e il mix di queste ultime arriverai facilmente al valore ufficiale del GSE che eviterei di dover discutere ancora visto che sono i valori ufficiali da prendere a riferimento per il fuel mix italiano.
            Ma permettimi un’ultima critica al tuo ragionamento che è uno degli errori basilari di ragionamento quando si affrontano i problemi della vita reale, ovvero se viene prima l’uovo o la gallina.
            Allo stesso modo non viene prima l’elettrone green o il contrario, ma è necessario attuare entrambi, tenendo conto che se iniziamo oggi a sostituire il parco auto con auto elettriche quelle già sostituite diventeranno automaticamente sempre più green man mano che decarbonizziamo la produzione. Al contrario, se non avrai iniziato a fare la sostituzione per tempo. decarbonizzare la produzione non avrà alcun effetto positivo sulle emissioni del settore dei trasporti. Sic et simpliciter.

          • Queste finalmente sono le giuste percentuali della produzione Italiana. Hai scritto “difficilmente il fossile può essere più del 50%” ma come vedi è quasi al 60%.
            Uovo o gallina, non vedo analogia con l’energia elettrica e le auto elettriche. L’elettrone non è figlio dell’auto elettrica e viceversa, anzi elettrone vive senza auto elettrica, l’auto elettrica non ha ragione di esistere senza elettrone. Una diffusione maggiore delle auto elettrica senza prima un grosso sviluppo di fonti green, da dove producono l’energia elettrica ? Ti rispondo, dal GAS di conseguenza il prezzo del GAS aumenta e andiamo in energy crunch. Sempre con osservanza

          • Latanza, rispondi male, perché oggi il gas deve diminuire, e se si deve aggiungere capacità lo si deve fare sul fronte rinnovabile.

        • Leonardo, se sei convinto del crollo dei consumi di GAS e quindi del forte calo del prezzo puoi arricchirti. Vendi a piene mani future sul gas metano.
          Sempre con osservanza

          • Caro Latanza, non dia consigli di investimento azzardati.
            Prezzi e volumi non sempre sono correlati e certamente con il gas di questi tempi i traders si stanno divertendo quanto basta.
            Inoltre non sono io ad essere convinto che i consumi di gas diminuiranno, banalmente è scritto in calce nell’Europen Green Deal, ovvero riduzione del 55% dei gas climalteranti, o forse lei crede che la riduzione avverrà come per magia senza ridurre l’utilizzo delle fonti fossili?

    • Mi sembra giusto. In Italia ci sono questi problemi (qualcuno ha detto “ministero della transizione ecologica”?), dunque tutta l’Europa dovrà fare a meno delle auto elettriche.
      Ovvio, un ragionamento che non fa una piega.

    • Io vorrei sapere da dove arriva quedta paura dalla transizione troppo rapida per la gestione del sistema energetico?????
      Ma lo sapete quanto tempo ci vuole per il totale ricambio del parco auto xon vetture nuove???
      Se da domani si vedessero solo ed unicamente auto elettriche (esiste una transizione più veloce di qyedta possibilità?) Xi vogliono comunque 20 anni per vendere il numero di auto attualmente in circolazione…. infatti ogni anno le nuove immatricolazioni (a prescindere dal tipo di motorizzazione) equivalgono a circa il 5% del parco auto circolante quindi nella migliori delle ipotesi (vendite al 100% elettriche) ci sarà un incremento di auto elettriche circolanti su base annua del 5%….
      La questione della transizione troppo rapida per la gestione energetica (approvvigionamento e gestione della rete) è l’ennesima bufala inventata per rallentare la transizione… anche fatta alla massima velocità possibile è una xosa assolutamente gestibile, basta la volontà di farlo…. anzi nom può che portare grossi vantaggi sotto tutti i punti di vista…
      Oppure qualcuno pensa che, come per magia, domani mattina ci svegliamo e tutte le nostre auto nella notte si sono trasformate da sole in elettriche???

      • Bè, ragazzi… Hanno riavviato 2 impianti a carbone dopo che putin ha chiuso i rubinetti e la Francia ha chiuso il 10% dei suoi impianti nucleari per manutenzione. A la Spezia e Monfalcone, anche se solo per pochi giorni. Non fermiamoci alle sole vetture elettriche, anche, e soprattutto, le più diffuse pompe di calore vanno sommate….insomma, è sbagliato anche pensare che il momento in cui l’apporto energetico verrà stressato sia ancora molto lontano…

        • Ma il problema, Marco, si è manifestato dal lato delle forniture e non dal lato dei consumi. Se il problema è l’approvvigionamento del gas occorre accelerare con rinnovabili e sistemi di accumulo, non il contrario.

          • Si Leonardo, ne sono consapevole, però ciò non toglie che quello che già ora ci serve è risicatissimo, e siamo serenamente in balia di chi ha le materie prime(fossili) . Anche ragionando su rinnovabili esse sono veramente, ineluttabimente stagionali. Chi dice che in Italia si cerca di favorire le lobby del fossile bè.. È perché onestamente noi non siamo indipendenti dalle fonti di energia e ci tocca fare le zocco*e per scroccare qualche prezzo. L’immagine della riaccensione a carbone, in inverno poi èè, badate bene, è estremamente esplicativa. Mi chiedo cosa succederà questa estate. Ora anche la Germania ha fermato gruppi all’atomo.. Inizio a pensare che non solo l’auto elettrica non sia per tutti, ma anche la transizione ecologica non lo sia. Non vedo l’ora che inizino i miei lavori con 110 (rigorosamente ad isola) per staccare quanto più possibile la spina da tutta questa montagna di escrementi

          • Marco, siamo d’accordo anche se c’è un’incongruenza in quello che dici.
            Più tireranno la corda coi fossili, più diventerà conveniente fare impianti solari, eolici e sistemi di accumulo. Dici che la transizione ecologica non è per tutti e poi sogni di fare un impianto a isola.
            Tra l’altro quest’ultima affermazione non la capisco. Gestire un impianto a isola è complicato, in particolare in inverno.
            Al contrario una rete alimentata con solare+eolico+accumulo è fattibile e economico alle nostre latitudini, soprattutto ora che i fossili stanno facendo una corsa folle.

        • Sto maledetti stanno puntando a fare partire nuove centrali nucleari, e come sempre il voto del popolo vale come carta igienica 😠😠

          • Ma no, quello è tutto fumo negli occhi. L’obiettivo è ritardare il più possibile la dismissione di petrolio e gas.

      • Ti do ragione, non capisco il perché di questa paura, una catastrofe dovrebbe fare paura ma vedo che è l’unica che non fa paura a nessuno o a pochi, è vero ci è stata donata l’intelligenza ma non ci è stata donata l’empatia, spostiamo sempre i problemi a domani o meglio se li fa il vicino, io la vedo molto nerrea la faccenda tanto i posteri non c’è la faranno grazie alla nostra arroganza

    • Quella che ho preso io ha tolto un po’ di plastica dal oceano, il resto è reciclato, della sua che ha tanto da sparlare che mi dice 🤔🤔

  8. Non so che dire … Il veicolo elettrico mi fa gola ma due anni fa quando avevo comprato l’attuale mezzo ero molto più scettico.
    Sinceramente adesso è l’ora di comprare una macchina elettrica, tra 5 anni sarà già tardi perché allo stato attuale ci sono incentivi ma dopo ci saranno solo tasse.
    Il buon vecchio erario chiede circa 6/8 € ogni 100km . Il costo dell’energia è del tutto trascurabile.
    È inutile dire che la corrente la pachi 0,0X perché alla fine come sul gasolio il costo del combustibile è solo una minima parte del costo alla pompa.
    Stesso discorso vale per il bollo e i parcheggi blu a Roma che sono gratuiti per l’elettrico.
    Ricordo che la Tesla model 3 pagherebbe un super bollo da oltre 500€ all’anno se venisse applicata la stessa tassazione delle auto endotermiche.
    Vedremo , io spero che l`endotermico resista ancora un bel po’ in quanto gran parte del nostro territorio fa componenti per le auto e con questa accettazione non è detto che il tessuto sociale sia in grado di riconversi. In più le auto elettriche sono povere di “tecnologia” e costose di materiali che vengono tutti dall’oriente.

      • Ti rispondo qui per le rinnovabili e le green
        Ricordati che la domanda chiama l’offerta se tutti gli italiani puntano al green i venditori faranno di tutto per accontentare i nuovi probabili clienti, quindi è solo questione di volontà, siamo noi che decidiamo le nostre sorti su tutto anche comprare zucchine a 5€ il kg inammissibile ma fin che c’è chi comprera quel prezzo loro continueranno a venderlo, era un esempio i 5€al kg ma da il senso della questione.
        Stare in panchina come spettatori non va più bene bisogna partecipare e agire.

        • il mio é un discorso in generale……col tempo, il prezzo delle batteria scenderá, quindi le auto costeranno meno e questo compenserá l’eliminazione degli incentivi.

  9. Concordo in linea di massima, ma attualmente la stangata peggiore arriva proprio da chi ci vende l’energia (sotto forma di combustibile), stangata molto peggiore di quella sul petrolio, che a orecchio è ritornato a prezzo pre-pandemico. Vero però che l’aumento del brent è amplificato dal concetto tutto italico del prezzo che aumenta e basta. Cioè le pere non costavano meno quando in piena pandemia il prezzo al barile è fortemente diminuito, mentre si è ulteriormente alzato non appena il petrolio è risalito 🤷🏻 Questa prospettiva genera l’impotenza che alimenta strani esseri come mittdolcino (mi sono letto articolo e commenti, onestamente ha seguito quel sito? Ho riso parecchio)

  10. Sono un si watt quindi una nuova piccola id 3 sta arrivando a casa, microchip permettendo..e finalmente riuscirò a sfruttare appieno il mio impianto fotovoltaico. Peraltro mi sembra di aver colto un sibillino messaggio subliminale che affiancherebbe i si watt ai si vax. Ebbene nonostante il mio credo nell’elettrico sia inscalfibile (e questa è scienza tecnologica vera e concreta da più di cent’anni), mi definisco un freevax (forse perché nutro qualche dubbio nel dogmatismo di una scienza medica molto meno concreta). Ad ogni modo io non pretendo da chi va a benzina di convertirsi all’elettrico, così come non chiedo da chi vuole farsi inoculare di non farlo. Punto

  11. Boh, abbiamo bollette alle stelle, solo fino a 30 giorni fa si parlava di rincari sulla bolletta della luce fino al 40% (esagerato) perché il costo dell’energia continua ad aumentare e vogliamo spingere così tanto su questa acerba tecnologia. Non sono restio assolutamente al progresso anzi, ma attualmente non la vedo la VERA alternativa, fra 30 anni chissà

    • 🤔🤔 io non ho visto un centesimo di aumento, sarà che faccio contratti biennali, facendo così mi tutelo da rincari impazziti

      • Spero per te che il tuo fornitore non fallisca.. Se leggi chi per fare clienti ha fatto contratti a prezzo fisso ha portato negli ultimi mesi i libri in tribunale ( oltre 40 provider in Europa) lasciando a secco gli utenti poi costretti a fare nuovo contratto con altri a prezzi maggiorati. Per rispondere poi a altro.. Si il prezzo gasolio sta diminuendo al contrario di elettricità

          • come se fosse disponibile per tutti….purtroppo solo il 37% della energia é ricavata dalke rinnovabili. Come vedi i contratti 100% da rinnovabile non sono possibili.

          • @gio, non facciamo i qualunquisti.
            Prima di tutto stiamo parlando del 45% e non del 37%.
            Secondo, se da domani tutti gli italiani “impazzissero” e corressero a sottoscrivere contratti 100% rinnovabile ovviamente non sarebbe possibile soddisfare tutte le richieste, ma si creerebbe una bella corsa a installare nuovi impianti e nuovi sistemi di accumulo, arrivando ben prima del previsto al raggiungimento delle quote dei piani di riduzione delle emissioni così come sottoscritte anche dall’Italia.
            Purtroppo abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi il livello di analfabetismo funzionale dilagante, per cui la maggior parte non sa neppure che contratto ha sottoscritto oppure quanto costa l’energia elettrica che consuma, come mostrato recentemente proprio qui su Vaielettrico con un articolo per spiegare come calcolare questo valore, per poi lamentarsi che le bollette aumentano e finire a delirare per un fantomatico ritorno al nucleare che risolverebbe tutti i problemi come per incanto, quando di certo c’è solo che non potrà mai accadere prima di 10 anni.
            E lo stesso accade con i combustibili fossili: fino a quando tra guerre e sfruttamenti il rifornimento costa poco, tutti quanti a scorrazzare su e giù per l’Italia in modo spensierato. E magari sono gli stessi che chiedono di ridurre le spese in armamenti, come se la spartizione del petrolio a buon mercato dall’estero non fosse deciso sulla base della partecipazione alle operazioni militari e alle bombe sganciate sui “regimi autoritari”.

            Ma la coscienza degli stolti è sempre pulita…

          • a me risulta il 37 e non il 45…facciamo il 40 e siamo a posto. Ció detto non potremo mai ( o quanto meno per altri decenni) fare a meno del petrolio o gas. Pensare di risolvere tutto col sole o vento é una sciocchezza di una ingenuitá disarmante anche perché non danno un’energia in modo continuativo. Basta una nuvola o un calo di vento che la produzione cala drasticamente. E lo so visto che ho i pannelli solari. Inutile dire in inverno producono poco più di zero. Ci vorrebbero le centrali nucleari ma credo che non le avremo mai. Salvo che arrivino quelle a fusione ma ci vogliono decenni. Quanto alla coscienza….lascia perdere. Ma comincio a credere che Todeschini abbia ragione, coi siwatt a prescindere c’é poco da discutere.

          • @gio le risulta male, e approssimare malamente non mette affatto le cose a posto.

            E’ proprio il 45%: https://www.gse.it/servizi-per-te/news/fuel-mix-determinazione-del-mix-energetico-per-gli-anni-2019-2020

            E pensare di risolvere tutto con sole, vento e batterie non è una sciocchezza: https://rethinkdisruption.com/how-to-achieve-rapid-cheap-energy-decarbonization-using-the-rethinkx-clean-energy-u-curve/

            E non abbiamo bisogno di costosissime centrali nucleari, che comunque arriverebbero troppo tardi. Il nucleare ha avuto tutto il tempo necessario per salvare il pianeta e purtroppo non l’ha fatto.

            E per le centrali a fusione devono ancora essere dimostrate la loro fattibilità ed economicità quindi possiamo solo fare speculazioni.

            E dovrebbe evitare di riportare i soliti luoghi comuni, citandoli a sproposito.

            E in ultimo ha anche sbagliato a scrivere il nome di Tedeschini, evidentemente non sa neppure chi sia.

          • @gio non se la prenda a male…

            La questione è complessa e non può essere ridotta a un semplice “basta qui” o “basta lì”.

            Una delle frasi più pericolose con cui mi scontro anche sul lavoro è “abbiamo sempre fatto così”.
            Se come abbiamo fatto finora ci ha portato a risultati non voluti, è evidente che sia necessario cambiare.
            Abbiamo il supporto di molti studiosi e nuove tecnologie sempre più efficienti e meno costose, sistemi di accumulo sempre migliori e più efficienti, gli studiosi ci dicono che queste tecnologie funzionano e che l’Italia è fortunata perché può attingere a sole e vento a volontà.

            Ma appunto, quello che manca troppo spesso è la volontà.

            Per dire, i paesi del nord Europa sono svantaggiati perché l’apporto del sole è molto minore, e dovranno investire molto più dell’Italia.

            I detrattori faranno di tutti per screditare le nuove tecnologie, soprattutto ora che stanno fallendo (la crisi energetica in Europa è un mix di fallimento delle risorse fossili e di speculazione dell’ultimo minuto). Il tentativo di addossare tutte le colpe alle fonti rinnovabili intermittenti fallirà comunque, ma alla fine le rafforzerà e le avvantaggerà.

            Ben presto tutto questo sarà così evidente che non potrà più essere negato. Ben presto tutti si accorgeranno che il re è nudo.

        • Passando giornalmente daava di a svariati impianto di rifornimento, non vedo questa discesa dei prezzi di gasolio e/o benzina.
          Invece, la corrente prodotta dai pannelli FV ha sempre lo stesso costo, tendente a 0 …

          • Leonardo ti rispondo qui perché non mi lascia sotto io tuo commento.
            Comunque è una cosa che mi manda in bestia quando qualcuno mi dice e sai lo abbiamo sempre fatto così, soprattutto se viene dai piani alti, io sono uno che a fine progetto comincio a fare le analisi e a contestarmi quello che ho fatto per vedere dove si possa migliorare, in modo che il prossimo progetto sia migliore.
            Poi sarò strano io

      • Buonasera Fabio, sarà che sei stato così avveduto da scegliere un prezzo fisso … la durata biennale è solo un ulteriore vantaggio!!!

        • No è che di fregature nella vita ne ho prese tante e le sto ancora pagando, la scelta è da anni che la faccio il green costa forse qualcosina in più quando ho acquistato l’auto elettrica ho fatto quello che normalmente uno non pensa che serva, ho ciattato con l’operatore per una mezz’oretta ho chiesto che avevo bisogno di 6500kw anno e con questa richiesta mi ha proposto un nuovo contratto ovviamente biennale, comunque l’altro che avevo scadeva fine 2022.

      • E si nessun rincaro 90€ quando l’ho acquistata e l’ultimo pieno 120€ si sì il carburante non è aumentato di nulla

  12. Henry Ford:
    “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.”
    Oggi mi pare non sia così perché le elettriche costano troppo quindi non per tutti . Poi se voi redattori abitate in ville con box e fotovoltaico per ricaricare dovete sforzarvi di capire che fate parte di un élite di privilegiati ma nelle grandi città si abita in grandi condomini e quasi sempre senza box Dopo aver per ennesima volta permutato auto con la versione euro 6 temp si è costretti a acquistare, un auto che crea difficoltà aper ricaricare di energia sempre più costosa e la cui batteria ( o sostanze che la compongono) è prodotta in Cina ovvero da chi più nel mondo inquina… Cina che si permetterà di inquinare 10 anni più di noi europei.. Bruciando sempre più carbone per sostenere la sua industria che devastera’ la nostra … di fatto buttando nell’aria molto più di ciò che noi pensiamo evitare. Grottesco perché la Cina non si becca neppure le occhiatacce e gli slogan della Gretina…..l’unica autorevole personalità internazionale che può limitarne lo strapotere…

    • Adesso non esagerare, quali ville? Io la mia e208 la ricarico in un piccolo box condominiale. Poi senz’altro c’è chi non ha neanche quello ma basta piangere miseria che in giro vedo un sacco di Porsche e non mi sembra che siano tutte Taycan.

      • Io ho chiesto all’amministratore del condominio se potevo istallare una wallbox…caso mai volessi acquistare una elettrica. Mi ha fatto un mare di problemi arrivando a dire che serviva il permesso dell’assemblea e un fantomatico interruttore di sgancio. Condominio con 48 box. E non ultimo dovrei far tirare 70 metri di cavi dal mio contatore che è nelle cantine sino al mio box. Se tutti dovessero farlo per i 48 box avremmo un tubo passacavi enorme che attraversa le parti comuni quindi a ogni cavo va rifatta la certificazione impianto a suo dire . Chi la fa semplice non abita presumo in grande città e grande condominio.

        • Io abito in condominio (grande non so cosa intendi comunque nel mio siamo in circa 60 famiglie divise in due scale con relativi contatori privati e unico contatore condominiale) stessa tua situazione fatto fare impianto dal mio elettricista per avere presa di corrente nel mio box collegata al mio contatore perchè i box sono nati sprovvisti di presa. Tirato 60 mt di cavo dal mio contatore al mio box, installato wallbox e collegato allo sgancio del contatore condominiale , certificata da un ignegnere e relativa documentazione per i vigili del fuoco, il tutto detraibile al 50% nel 730. Nulla di impossibile se si vuole fare, il lavoro fatto assieme ad altri 5 condomini con canalina apposita e ognuno la sua relativa certificazione in modo da “abbattere” le spese. Se si vuole fare si fa e non si spendono cifre impossibili.

          • “il lavoro fatto assieme ad altri 5 condomini con canalina apposita e ognuno la sua relativa certificazione in modo da “abbattere” le spese”

            Sai vero che ci sono condomini non allacciati alla fibra perche’ “a me non serve” vero?

            Non prendere il tuo caso come la normalita’ altrimenti quando si fa nel senso opposto va presa per buona

        • Fortunatamente ho sempre odiato le grandi città, aria inrespirabile dallo smog che c’è e non parlo solo del CO2 ma anche il resto degli inquinanti, senza contare l’inquinamento acustico, no grazie preferisco la montagna anche se ultimamente è presa d’assalto dai cittadini.

        • Hai fatto male a chiedere il permesso. Io l’ho fatto e basta. Ho informato gli altri condomini sul gruppo WhatsApp che mettevo, a mie spese, delle prese di corrente in garage e in cantina collegate al mio contatore. Nessuno può impedirti di farlo se l’impianto viene realizzato a norma da un elettricista.

    • Boh la mia villa è un appartamento, il mio box auto è un posto condominiale.
      La wallbox l’ho installata senza problemi e l’auto l’ho acquistata con uno stipendio normale… volere è potere.
      E al momento sono molto felice della scelta.

    • Ho sempre amato quella frase di Ford e ci ho ragionato per molto tempo, negli anni. La dinamica del”per tutti” in particolare, passa prima di tutto da chi ha soldi da spendere. Se quella fascia per prima compra una nuova tecnologia, che quindi diventa reale, gli altri possono acquistarla a loro volta e pian piano diventa davvero alla portata di tutti. Sono le economie di scala.
      Quando parlo con i giovani, dai bambini fino agli universitari, è chiaro a tutti che le generazioni precedenti hanno fatto un bel disastro con il cambiamento climatico. C’è fame di questa nuova tecnologia, un po come una volta per il frigorifero o la tv, o all’inizio per i cellulari. Serve principalmente che calzino i prezzi. È paradossale, ma le nuove generazioni, spesso additatecome scansafatiche e sempre attaccata allo smartphone, ha una cultura dell’ambiente ben radicata. Mentre purtroppo, si insiste di più che l’elettrico non vada bene, quanto più la mentalità è “vecchia scuola”. Mentalità, non età anagrafica.

  13. Bene, bene.

    Da elettro-entusiasta vorrei rispondere agli altri proletari (mi si passi il termine) come il sottoscritto (cioè senza capitali e a basso reddito), siamo comunque la maggioranza nel paese.

    Non è perché non possiamo permetterci le auto elettriche adesso che vanno denigrate.

    Onestamente mi fa un po’ pietà chi disprezza cose solo perché troppo costose per lui. È un atteggiamento infantile e sbagliato.
    Che si tratti di auto, di gadget tecnologici o altro.

    Io personalmente non ho mai speso più di 9000 euro per un auto, e con grande sforzo. Ovviamente rivolgendomi all’usato.

    Ma, ad un certo punto si troveranno auto “belle e fighe” anche nell’usato.

    Basta avere pazienza ed aspettare.

    Ho scritto “belle e fighe” perché sono ben consapevole che ci sono persone come me anche fra noi “proletari” per cui estetica e prestigio dell’auto hanno comunque la sua importanza (mentre ci sono persone più benestanti che comprano la Panda).

    Ognuno ha i suoi gusti e desideri (legittimi).

    Detto da uno che piuttosto che andare in Panda si comprerebbe un vecchissimo Mercedes (che ha 100 volte più stile e classe).

    Ma semplicemente non voglio più comprare auto a combustione interna (a meno che la mia non mi lasci a piedi domani) perché voglio contribuire a non insozzare l’aria che respiro e che respirano gli altri.

    Se avessi la possibilità economica, mi comprerei un bel crossover elettrico (scrivere “SUV” è diventato una parolaccia, pare)

    Ma prima o poi anche i bei crossover si toveranno nell’usato.

    La pazienza è la virtù dei forti ; )

    • Crossover e suv non sono sinonimi. Detto ciò è una corsa contro il tempo per avere qualcosa di degno ed economico a 20k per il 2035. Ci arriveremo, anche io sono fiducioso, ma non è una certezza: se nascesse un cartello, potremmo trovarci davanti ad un mondo peggiore …

      • Lo so che non sono sinonimi, ero ironico verso chi ce l’ha coi SUV, e non sono pochi.

        Da quando ci sono i SUV le berline le vedo ancora di più come brutte scatolette di tonno con le ruote.

        Non tornerei più indietro.

        Elettrico si, ma non berlina o citycar. Non per me.

        • In effetti nella storia dell’automobile quelle considerate più belle ed armoniose sono tutte SUV. Tranquillo, fra 50 anni di SUV dei giorni nostri non ne resterà nemmeno una, finiranno tutte in acciaieria.

        • A bhe, meglio un bell’ elefante da 5mt che pesa come un autotreno e occupa due piazzole di un parcheggio ( perché chi la guida nemmeno sa parcheggiare date le dimensioni), che una più contenuta e filante auto da segmento c.

    • Se dobbiamo dividere il mondo in 2 categorie allora mi ritengo un no watt per i seguenti motivi
      1) non mi piace la sensazione di guida delle elettriche sicuramente le supercar saranno piacevoli e divertenti ma quelle normali da strada non mi danno niente a livello di sensazione di guida sono consapevole che è un opinione completamente soggettiva.
      2) va bene un certo profilo di utenza non per il mio (non sono in grado di poter pianificare e programmare i miei spostamenti su lunghe tratte) ho un garage piccolo in cui la macchina non entrerebbe.
      3) Per quanto riguarda i posti di lavoro certo che è un problema soprattutto per l’Italia per tutto l’indotto legato alla produzione dei motori e presto lo sarà anche per le case produttrici stesse visto che anche la polistil potrebbe fare un’auto elettrica senza troppi problemi. Questo vuol dire perdere tutto il know how che specialmente l’Italia ha a tutti i livelli di filiale
      4) Sul fatto che nessuno vuole imporre l’elettrico non mi trovo molto d’accordo, dato che le normative dei prossimi anni quasi sicuramente andranno a penalizzare sicuramente le motorizzazioni tradizionali come già avviene per i diesel.

      • Che io sappia tutte le auto ti portano dal punto a al punto b poi al c e via dicendo, sto facendo la stessa cosa con l’eletrica, e io passo da un SW da 5,15merti con sotto il cofano un V6

    • se il tuo problema è avere una guida alta
      quasi tutte le EV hanno la guida più alta di una termica con il pianale battera che solleva il posto del guidatore

      inoltre recentemente hanno introdotto dei “mini-suv” o suv compatti
      che hanno rotto la tradizione delle “betoniere” su ruote

      Hyundai Kona e Citroen eC4 , hanno una sezione frontale e un’aerodinamica molto sofisticata che è spesso migliore di molte berline e utilitarie

      i miei due centesimi di :meglio un mini-suv che un suBBacquo su rieduchescional channel

  14. L’energia elettrica sia in Italia che in Germania non basta. Deve essere comparata all’estero. Qui in Germania voglio spegnere le centrali a carbone. Mi spiegate dove la prendiamo l’energia per le macchine che già adesso non basta? Non è questione di costi – è questione che se tutti caricano l’elettrico, la rete va in tilt. Poi abbiamo le macchine elettriche ma tutti a cucinare fuori sul fuoco durante i blackout… l’elettrico si, ma con calma e struttura – anche perché se dalla Germania torno in Italia, non mi va di aspettare un ora per un pieno in estate, e si parla solo di tempi di ricarica, perché i distributori sarebbero pieni! Buone feste!

    • In Italia si immatricolano circa 2 milioni di auto nuove all’anno, su un parco circolante di circa 40 milioni di auto.
      Hai voglia a fare in fretta, serviranno 20 anni.
      Nel frattempo, installazione di fotovoltaico ed eolico, implementazione di gruppi stazionari di accumulo.
      Il tempo c’è, basta non sprecarlo.
      Se poi la gente capisse che il FV sul proprio tetto è un investimento che si ripaga da solo in 5/8 anni e rende per 30 anni, ci sarebbero molte più case con i pannelli sul tetto.

    • Io cucino in elettico sai esistono i piani ad induzione.
      Se la gente al posto di continuare a lamentarsi cominciasse a fare il superbonus 110% avremmo energia autoprodotta e quella in esubero alla collettività, non mi sembra che sia così difficile.
      Ma gli italiani sono bravi a lamentarsi e non fare nulla.

      • Trasformare un appartamento di 20 anni senza box in un appartamento energeticamente autonomo e quindi conveniente per acquistare un auto elettrica con il super bonus del 110 percento (tutto oro colato per mafia e faccendieri) è semplicemente un delirio da estremista del go electric!!! Così come è inaccettabile per me regalare alle cause automobilistiche 10000 euro di incentivi così da poter far pagare le auto elettriche molto di più. Tant’è che quest’anno nonostante una contrazione enorme del mercato, le case automobilistiche hanno realizzato degli utili da paura. P.S. Per soddisfare la crescente richiesta di energia elettrica molti paesi, compresi la Francia, ha riaperto numerose centrali a petrolio e a carbone. Go go electric!

        • Nessun ti obbliga a fare nulla poi tra meno di un decennio non venire a piangere, con continui rincari dei carburanti.
          Io non sono ancora partito dovremmo partire ormai a gennaio purtroppo non è casa mia ma se posso aiutarti ben volentieri, e mafia e faccendieri li tengo alla larga, ho messo mesi e centinaia di riunione per selezionare prodotti e aziende, visto che i proprietari hanno la loro veneranda età, ho deciso di fare io per quanto riguarda dove vivo io e di seguire il loro come delegato.
          Lo so il lavoro è immane ma alla fine chi risparmia siamo noi, poi se ti affidi al primo che passa 🤷🤷

          • Primo, non mi sembra di aver esternato riguardo il rincaro dei carburanti. Secondo, è un dato di fatto che tutti i lavori che rientrano nel 110 sono aumentati in termini di costi di minimino 2 3 volte. E questo, caro amico mio, si chiama lucrare. E siccome i soldi del bonus sono anche soldi miei, permetti che un pochino mi dia fastidio…ma giusto un pochino eh…

      • Sul superbonus 110% ho sempre più dubbi: io ci ho provato ma “purtroppo” avevo recentemente sostituito la caldaia a GPL con caldaia a pellet e il gioco degli interventi trainanti si è rivelato non percorribile. Ha poi prodotto effetti distorsivi legati alla quantità di richieste di cose tipo i ponteggi.

        A questo punto vorrei provare la strada degli interventi separati mirati per coibentazione e installazione pannelli fotovoltaici. Sicuramente mi costerà molto di più del superbonus ma mi sembra che sia molto più praticabile. Spero così di poter fare la mia parte.

    • Anche io sono no money Alessandro, ma sono abbastanza altruista da avere piacere solo per il fatto che girino tante elettriche, così che io posso respirare aria più pulita da subito.

      Non mi importa essere il primo ; )

      + elettriche = aria più pulita e meno dipendenza dal petrolio Saudita (fa anche rima).

      Per me l’Opec è un’organizzazione terroristica (sulle pelle della classe operaia occidentale).

      • dipendere dal petrolio vuol dire dipendere da molti paesi quindi pochi problemi…con le auto alla spina, per le batterie, dipendiamo e dipenderemo dalla Cina che dispone della maggior parte delle famigerate terre rare e delle miniere di litio, cobalto site in Africa. Sicuro che sia meglio dipendere dalla Cina? e questo indipendentemente dall’essere siwatt o nowatt. La mancanza di microchip dovrebbe aver insegnato qualcosa no? eppure…..

        • A me non interessa da chi dipendiamo per la produzione delle batterie, mi interessa da chi dipendiamo per la produzione del propellente, perché quest’ultimo va “acquistato” regolarmente e nel caso del petrolio siamo schiavi cronici del prezzo del cartello di quei paesi canaglia a cui auguro la rovina totale.

          Evidentemente lei è benestante e non le importa del prezzo del carburante (che incide anche sulle mele e le pere che mangiamo).

          A me invece importa parecchio di spendere 20 euro per fare ben troppo pochi chilometri.

          • Evidentemente ti sfugge cosa vuol dire dipendere al 70/80% da un solo fornitore….Cmq io non sono contro l’elettrico, dico solo che attualmente non la comprerei. Meglio una ibrida.

        • Con l’elettrico invece possiamo avere un po’ di sana autarchia energetica per muovere persone e merci.

          E se anche dobbiamo importare elettricità dalla Svizzera, è sempre meglio che importare velenoso petrolio dall’Arabia.

  15. Di certo non è alimentando ( metaforico non con benzina) la polemica che si risolve la distinzione tra ulteriori nuove classi.. casomai con argomentazioni serie e verificabili
    .. tra l’altro proprio in questi giorni ibpromotori dell’elettrico scoprono il limite delle batterie al freddo..

  16. Il parallelo tra no-vax e detrattori dell’auto elettrica non va alimentato..potrebbe essere pericoloso.
    In effetti io conosco solo un no-vax davvero convinto che appena ha sentito della possibilità che l’UE facesse delle leggi a favore dell’auto elettrica si è messo contro, facendo discorsi allucinanti ovviamente, perché lui è contro qualsiasi cosa venga dall’UE. È anche no-euro ed è stato (o è ancora?) no-tav.
    Personalmente ritengo che se l’UE si impiccia con obblighi e divieti a livello di opinione pubblica l’auto elettrica non ci guadagnerà.

  17. Confido nella nuova generazione. Sicuramente molto è dovuto dalla paura del “nuovo”, del “diverso”, dei cambiamenti. In parte questa paura sarà sfruttata anche da chi volutamente vuole disinformare e rallentare questo mercato, ma tutto questo non vale per chi non è legato a 40 anni o più di passato e tutti i suoi concetti derivati dall’utilizzo del motore termico, e vede il futuro sulle strade urbane già da qualche anno…. considerandolo passato.

  18. Salve, perché nessuno dice che il 75% dell’effetto serra è prodotto dagli allevamenti intensivi? Ma di che parliamo? Ci vediamo fra 20 anni, quando finalmente ci sarà l’idrogeno e faremo i conti con milioni di batterie inquinanti da smaltire, sarà la stessa cosa dell’eternit, pagheremo più per lo smaltimento che per l’acquisto del bene.
    Smettete di mangiare le altre specie è risolveremo il problema.

    • L’eurostat non è per niente d’accordo con la tua affermazione, a chi devo credere?
      https://www.canaleenergia.com/wp-content/uploads/2021/11/Greenhouse-emissions_Q2010_Q2021-2048×1449.png
      L’idrogeno come sai è un vettore energetico e come pensi di produrlo?
      Le batterie per autotrazione fra 20 anni saranno una risorsa come quelle al piombo lo sono oggi, il D.LGS 188/2008 già regolamenta la questione.
      Smettete di mangiare le altre specie e risolveremo parzialmente il problema, certo sarebbe meglio che niente.

    • @Roberto L’eurostat non è per niente d’accordo con la tua affermazione, a chi devo credere?
      https://www.canaleenergia.com/wp-content/uploads/2021/11/Greenhouse-emissions_Q2010_Q2021-2048×1449.png
      L’idrogeno come sai è un vettore energetico e come pensi di produrlo?
      Le batterie per autotrazione fra 20 anni saranno una risorsa come quelle al piombo lo sono oggi, il D.LGS 188/2008 già regolamenta la questione.
      Smettete di mangiare le altre specie e risolveremo parzialmente il problema, certo sarebbe meglio che niente.

    • Perché in realtà non esiste una unica risposta alla domanda. Certamente se sei uno dei pochissimi fortunati che vive in una villa tanto grande da avere un impianto fotovoltaico sufficiente all’abitazione e alla ricarica dell’auto, vien da se che l’elettrico ti costa meno del diesel, al netto dei costi maggiori di acquisto. Se abiti in un appartamento senza box e quindi devi ricaricare alle colonnine, il diesel è decisamente più conveniente. Se hai il box come me ma l’energia elettrica ti costa 26 centesimi al kW, vai via alla pari più o meno. Comunque paragonare i no vax ai no watt anche no! Capisco che chi ha abbracciato ciecamente l’elettrico non sia disposto al dialogo, però gli insulti anche no!!!

      • Alessandro sicuro dinsapere cosa sia la matematica????
        Vediamo un pò… io con 1 kwh ci faccio dai 6,7 (in autostrada a 130 km/h e clima acceso) ai 10 (in città) km…. al costo di 0,26 €/kwh (in realtà il costo depurato da spese fisse come canone RAI e costo contatore che avresti comunque è ben più basso anche considerando che di norma si ricarica negli orari notturni quindi in F3 o F2 quando la corrente costa sensibilmente di meno…) con 1,6 € (costo medio di 1 L di diesel vuol dire 6,15 kwh che equivalgono ad una percorrenza che va da 41 km nel caso di utilizzo peggiore a più di 60 nel caso migliore….
        Indicami un diesel, an he uno solo, che si avvicina solamente a queste percorrenze reali al litro e forse ti do ragione che xi andresti a pari….
        Im più mettici anche il bollo che non si paga, l’assicurazione che costa la metà ed i tagliandi inesistenti…. altro che pari… io i meia conti me li sono fatti prima di acquistare l’auto e li ho anche riscontrati in questi 9 mesi da che ho un auto elettrica e, mi dispiace per te, dicono un bel -1500 €/anno a favore dell’elettrico altro che pari….

        • Il tuo commento è senz’altro vero, anche se la convenienza si riduce drammaticamente caricando alle colonnine fast. Peraltro, non è che l’unico elemento di valutazione di un’auto è la sua economicità, altrimenti avremmo girato tutti in Panda.

          • Non tieni conto che per chi ha bisogno di utilizzare spesso le fast ci sono degli ottimi contratti in abbonamento. Per chi le usa soltanto saltuariamente non è il costo di qualche ricarica alle fast che rovina la media con le ricariche domestiche.

        • Carissimo Moreno, non c’è bisogno di una laurea in matematica per fare una divisione. Calcolatrice alla mano e ultima bolletta alla mano se divido i kwh consumati per i soli e sottolineo i soli costi della materia prima ottengo 26 centesimi (quindi senza considerare canone, spese di trasporto e tasse, che per fortuna di voi elettrici lo stato ha ridotto al 5 percento). Poi, se tutto il resto del mondo la paga un centesimo, cosa vuoi che ti dica, sarò sfortunato o incapace io. Go go carbon and petrol electric!

        • Wow non avevo letto bene…1500 euro in meno in 9 mesi…mi sa che la tua fantastica auto elettrica ha anche un erogatore bancomat incorporato. Con la mia inquinante full hybrid da 184 cv (50 percento di strada percorsa ad emissioni veramente zero e non finte) tra bollo, assicurazione rc, tagliando e benzina spendo circa 1600 euro all’anno con benzina super tassata alle stelle. Vuoi dire che con la tua elettrica qualcuno mi paga per girare? Mah…viva l’obiettività!!

          • Mi sa che se spendi solo 1600 €/anno vipl.dire che fai 5K km…. i miei conti li ho fatti su una percorrenza di 20K km all’anno e 1500 € è il risparmio che ho all’anno e non per 9 mesi….
            La tua splendida full ibrido quanto fa jn media con un litro? Non mi sparare 30 km perchè io vengo da un C-HR che è penso il miglior full ivridy al mondo essendo Toyota (su quella tecnologia fanno scuola per tutti) quindo so bene cosa si riesce a fare con un full ibrido….
            Se nell’utilizzo reale riesci a farci in media (fra estate ed inverno, fra città ed autostrada) 23-24 km/L è tantissimo….
            Quindi la matematica dice che per percorrere 20K km (la mia percorrenza abituale) ci vogliono circa 830 L che al prezzo attuale di 1,7 €/L vuol dire più di 1300 €/anno solo di carburante…. adesso tu vorresti dirmi che xon altri 200 € ti ci esce bollo, assicurazione e tagliando???? In quale mondo vivi? Ci paghi si e no il bollo…. nel mio vecchio CHR di solo assicurazione RCA pagavo 450 €/anno….

            Riguardo alla metà di strada fatta con vere emissioni 0 del tuo full ibrido avrei qualcosa da ridire? Con cosa hai caricato la batteria che ti permette di fare quella strada? Davvero pe so che l’hai caricata con l’energia recuperata in frenata? Quella varrà 1/3 gli altri vengono dal bruciare la benzina…. è il motore termico che quando è in funzione ricarica la batteria…
            E comunque secondo te in fase di decelerazione riesce a recuperare di più la tua auto che ha una batteria da 3 kwh ed un motore elettrico piccolissimo o la mia che in rigenerazione riesce ad arrivare a 70 kw di potenza???
            Se tu nella tua marcia riesci a recuperare 1 km ogni 20 (non guardare quanto ne fai a motore spento perchè come detto sopra la maggior parte dell’energia l’hai messa nella batteria grazie al motore termico che fa girare quello elettrico e quindi lo fa generare anche quando non si è in decelerazione…) un auto full elettrica ne recupera 10 volte tanto come minimo semplicemente perchè nella parte elettrica ha una potenza a disposizione almeno 10 volte più grande…

    • sante parole le tue ma ormai la sentenza é stata emessa…. la causa del cambiamento climatico é da attribuire principalmente alle automobili ( con motore termico) e pertanto vanno eliminate. Tutto il resto é fuffa.

      • Tutto partecipa al cambiamento climatico, peccato che le auto sono sempre state le intoccabili, ora che si devono mettere in carreggiata con gli altri settori viene fuori un casino madornale.

  19. 59 commenti ma perché nessuno controbatte il fatto che andare in elettrico costa il doppio che andare a gasolio come spiegato da Mittdolcino? é vero o non é vero? se non é vero qualcuno ci spieghi coi numeri perché no. Il resto lascia il tempo che trova.

    • Dipende dalle condizioni in cui ti metti e a che prezzo acquisti l’elettricità. In condizioni ideali in elettrico risparmi tantissimo, al contrario se fai i calcoli nel caso ideale d’uso del diesel magari riesci anche a stiracchiare dei conti a tuo favore, ma si tratta dei soliti argomenti fantoccio che servono più a seminare dubbi che ad essere utili a informare correttamente chi legge.
      Mittdolcino tra l’altro è uno dei fenomeni che scrivono contro il cambiamento climatico negandone l’origine antropica. Siamo al livello dei terrapiattisti ma anche, purtroppo, di alcuni no-vax che per imporre le proprie idee diffondono informazioni errate. Alcuni lo fanno di proposito, altri li scopiazzano malamente dai social senza alcuna verifica critica delle fonti e dei dati. Così va il mondo ultimamente e purtroppo ad onor del vero ci sono anche alcuni pro vax che diffondono informazioni e dati errati per imporre le proprie idee e questo crea polarizzazioni e discussioni molto sgradevoli che troppo frequentemente sfociano in aggressioni verbali e maleducazione diffusa.

      • premetto che non sapevo neppure della esistenza di Mittdolcino, mi sono limitato ai “numeri” esposti che non sono un’idea. Ció detto é vero che dipende molto dal costo del kWh non per nulla leggo ( anche su 4R) che il tutto ha senso se si ricarica a casa dove il kWh costa(va) 0.20€. Ricaricare presso le colonnine cambia tutto visto che si puó arrivare a pagare il kWh 0.79€. Ma credo siano i supercharger, viceversa molto meno, magari la metá, che é cmq molto di piú del kWh domestico, sempre per chi ha la possibilutá di ricaricare a casa. E come dici giustamente limitiamoci ad oggi, quel che sará fra 10 anni non lo sa nessuno. Riguardo il consumo, é vero che col freddo le batterie durano meno. In casa abbiamo una Yaris ibrida e il consumo in inverno scende a 19 km/ l da 24

    • Non controbatte nessuno perché oggi come oggi la stragrande maggioranza di chi ha un’auto elettrica o anche solo una plugin come il sottoscritto si basa su soluzioni e costi domestici per ricarica nel proprio mezzo. In soldoni, se il costo è anche solo €0,20 al kw, ma spesso anche un po’ meno, di fatto non c’è partita e l’elettrico vince a mani basse. Il problema sorgerà quando per amore o per forza dovrà passare al elettrico una fetta sensibilmente larga della popolazione che non dispone e probabilmente non potrà disporre infrastrutture di ricarica domestica. Chiaro che quello che succederà di cui ad allora è ancora tutto da scrivere, ma facendomi due conti rapidi sono arrivato alla conclusione che doversi basare oggi come oggi sulle colonnine pubbliche di ricarica vuol dire, comprendendo anche offerte e abbonamenti, andare a pagare i kilowatt tra i €0,35 e i €0,40. Partendo dall’equazione sommaria ma tutt’altro che pellegrina che per fare con l’elettrico ciò che si fa con un litro di gasolio ci vogliono tra i 3 e i 4 kilowatt, sono arrivato alla conclusione, prontissimo a sbagliarmi, che alle cifre sopra esposte ci si avvicini pericolosamente già oggi alla parità in termini di semplici costi di consumo, chiamiamoli così. A questo punto il vero problema che sorgerebbe in tutta la sua evidenza non è tanto il costo chilometrico per fare da A a B quanto il differenziale del prezzo di acquisto tra una vettura per esempio diesel e un omologa vettura elettrica. Perché, semplificando, se farla andare mi costa uguale al diesel a questo punto diventerà decisamente più difficile recuperare le migliaia di euro del maggior costo di una vettura elettrica. Tutto quanto sopra esposto però avrebbe una ragion d’essere se partiamo dal presupposto che da qui al 2035 rimangano in valore assoluto invariati i costi di acquisto e i costi di rifornimento. Se di qui ad allora le cose dovessero cambiare e per esempio un’auto elettrica a parità di categoria e di prestazioni globali arrivasse a costare la stessa cifra che costa un’auto a benzina, Allora quanto sopra esposto sarebbe stato solamente un bell’esercizio di stile. Per quanto riguarda all’ oggi bisogna quindi fare riferimento a quanto detto abbondantemente anche in questo sito, e cioè che l’acquisto di un’auto elettrica ha senso solo a ben determinate condizioni, probabilmente la più importante è quella di poter disporre di un punto di ricarica domestico.

    • I numeri sono:
      30€ per 200.9 kWh per 1665.9 Km percorsi dal 1 al 26 Dicembre con una Nissan Leaf.
      Con la Smart roadster benzina avrei speso circa 120€.
      Detto ciò restate scettici che io in pochi anni mi ripago parte della macchina, bollo ed assicurazione con il risparmio.
      Hai voglia che cresca il prezzo per andare a pari.

    • Perché il motore elettrico ha un efficenza del 98/99 % mentre un diesel anche di ultima generazione non arriva al 40%
      Per andare al lavoro con la diesel spendevo 55€ a settimana ora con l’eletrica spendo 4€ a settimana non so che fonti tu abbia ma sono totalmente errate.

    • Perché c’è poco da controbattere, in primis da come scrivono ed espongono le cose anche in maniera delirante, e come scrivono qui sotto sono al pari dei terrapiattisti, complottisti ecc, e poi perché su questo sito di numeri se uno va a ricercare i vari articoli ne trova a bizzeffe.

  20. Vorrei ricordare che quando arrivarono le prime auto con motore a scoppio più di 100 anni fa avevano gli stessi problemi delle auto elettriche di oggi e anche di più. Bassa velocità, scarsa affidabilità, difficoltà di rifornimento visto che non c’erano benzinai, inquinanti e soprattutto pericolose. Nonostante questo i nostri nonni non hanno ascoltato i loro avi, vedendo nell’automobile il potenziale rispetto alla trazione equina. E oggi non riusciamo a fare a meno dell’automobile. Un esempio più recente è quello dello smartphone. Quando comprai il primo, e allora erano ancora nella sezione computer palmari, tutti mi davano del matto, dicendo che avevo speso troppo, in realtà molto meno di un iPhone di oggi, e che mi sarei rovinato la vista a leggere su uno schermo così piccolo. Anche in questo caso oggi l’hanno tutti, e non riusciamo a farne a meno. Per quanto riguarda le auto il problema sta solo nella batteria. Una volta risolti i problemi che affliggono la batteria non ci saranno più ostacoli alla diffusione. Ma è giusto che si cominci ad attrezzare le strade con le colonnine, i benzinai si trasformino in bar per poter prendere in caffè e leggere qualcosa in attesa della ricarica e i meccanici imparino a ripararle. Per fare questo ci vuole tempo. Ecco perché bisogna incentivarne l’uso, ma senza mettere degli obblighi, controproducenti perché il risultato sarebbe che chi non aveva una posizione, sentendo prima la campana no Watt messa in giro da petrolieri e da altri che nel petrolio hanno il loro business, ne ha sposato la causa. Esattamente come è successo per i vaccini. Ci sono delle problematiche, lasciamo che il tempo e la scienza sistemino queste problematiche, e vedremo che anche i più diffidenti si convinceranno.

    • risolto il problema delle batterie (durata e smaltimento) rimane il problema della produzione in quanto é quasi tutto in mano ai cinesi. I componenti necessari é “cosa loro”. Sembra che dalla crisi dei micrichip abbiamo imparato nulla.

  21. Come ho più volte scritto non sono completamente contro l’elettrico. Certo, a me piace sentire il rombo di un motore, sentire sotto il piede della frizione il momento della cambiata e apprezzarne le caratteristiche ingegneristiche. Purtroppo sono un modesto operaio che arriva a stento a 1400€/mese. I prezzi per acquistare una vettura elettrica a parità di volume e autonomia della mia Opel Astra Turbo Metano ancora non ci sono (vengono proposti solo SUV con bagagliai piuttosto piccoli per quello che serve a me). Inoltre non dispongo di un impianto fotovoltaico ne di una colonnina in quanto abito in periferia. Quando avranno prezzi pari alle termiche e maggiore scelta di tipologia di vetture allora potrò considerare l’acquisto. Ma si sa anche che siamo in Italia dove gli investimenti per le infrastrutture non ci sono o sono pochi, quindi chissà se e quando ci saranno colonnine pubbliche a volontà, e siamo in un Paese dove prevale il PRIMA IO, quindi chi sarà attaccato alla spina la lascerà anche giornate intere fregandosene di altri che hanno necessità di ricaricare il proprio mezzo.

  22. Voglio fare i complimenti al sito per due ragioni per la sua linea aperta e libera. Cosa rara oggi quando si toccano certi argomenti divisivi. Pubblicate articoli anche critici verso l’elettricità lo e permettete una aperta discussione nei commenti (anche se un moderatore per i commenti offensivi ci vorrebbe). Complimenti sinceri. Questo ve lo dice uno fortemente critico verso la macchina elettrica. Vi invito però a riflettere su un aspetto che non viene sempre considerato . Aldilà del merito tra endotermico e elettrici quello che da un po’ fastidio e’ l’approccio fanatico ed integralista degli ambientalisti talebani eurocrati. Volutamente non si mettono nei panni di un semolice padre di famiglia (anche senza famiglia – che Dio non voglia offenda qualcuno😒) che va a lavorare e ha i tempi stretti e il portafogli ancor più stretto. Non ha tempo e soldi per una elettrica almeno non la compra alla mogliettina per portare i ragazzi a scuola e fare la spesa sotto casa. Questo integralismo “gretino” – permettetelo, fatto da burocrati NON eletti dal popolo da un po’ fastidio. So che direte che la salvaguardia del pianeta non può passare per il voto del popolo ma neanche un burocrate quarantenne con il suo iPhone e bici elettrica da 1000 euro può imporre il suo credo sul popolo sovrano. Sinceramente credo che le cose cambieranno quando cambieranno gli equilibri del parlamento europeo. Ultima parola spetta sempre alla politica. Grazie e buon Santo Stefano a tutti

  23. Tralasciando il penoso confronto no vax no watt vorrei rilevare che se è vero che la tecnologia elettrica sia in work progress, come ovvio debba essere, , auspicherei analogamente una corretta informazione da parte dei produttori e concessionari, cosa che per ora langue. Vengono, sulla carta, presentati record di autonomia e ricarica menzognieri quando il povero cristo si ritrova in mano un mezzo costoso utile solo a fare la spesa. In italia esiste un parco auto di circa 20.000.000 dove andremo a prendere l’energia elettrica quando la stessa viene prodotta con combustibile fossile?

    • Veramente il parco è di 37 milioni. Quanto all’energia elettrica, i consumi sono in costante discesa: ci potrà essere un problema di picchi, ma anche questo si sta lavorando. E il tempo c’è tutto, visto che al momento le auto con la spina sono circa 200 mila e il ritmo di crescita è molto lento.

  24. Cosa centra il liquido sperimentale con le auto elettriche è un mistero. Santa Ignoranza! Caro Covidiota di vaielettrico pensa alle batterie e lascia stare il resto che fai più bella figura.

    • Invece la madre di novax e nowatt è identica: paura del nuovo, ignoranza (nel senso stretto del termine: ignorare le materie coinvolte) e fede calcistica.

      • non é paura del nuovo….é paura di quel che non si sa. Ma lasciamo perdere questo discorso che porta da nessuna parte. Il problema dell’elettrico – ad oggi – é il costo dell’auto in primus ed il problema della ricarica. Ovviamente quest’ultimo non riguarda chi la usa in cittá o percorre pochi km al giorno. Meglio ancora se la si puó ricaricare a casa evitando quindi le ricariche presso le colonnine.

  25. Buon Natale nowatt!
    Vedo che il livello di rosicamento si è di nuovo innalzato… Certo che ogni volta che leggo i vostri commenti, non riesco a fare a meno di ridere per tutte le cavolate che riuscite a partorire…
    Mi sembrate tanti isterici che vorrebbero avere una macchina elettrica ma non possono e allora iniziano a disprezzare tutti coloro che invece ce l’hanno!
    Rilassatevi e abbiate pazienza perché tra qualche anno potrete finalmente coronare il vostro sogno nascosto.
    Di nuovo buon Natale!

  26. Non capisco ………
    Se non vuoi un veicolo elettrico non comprarlo , punto !
    Se nessuno li compra nessuno li fabbrica è una legge di mercato .
    Cosa c’entra graffiare, ammaccare , inveire e maledire chi le ha ?
    Con la logica del costo eccessivo dovremmo usare pari trattamento agli stessi possessori di auto sopra i 50.000 €
    Sui costi carburante non mi metto neanche a discutere ……
    Sull’inquinamento …….. exon valdes ….. guerra nel golfo ….. trattamento del petrolio , estrazione , trasporto , raffinazione , rendimento dei motori a scoppio , c’è ne fosse 1 positivo .
    E non veniamo fuori con la produzione di elettricità, una centrale ha sistemi con rendimenti vicini al 90% , le auto sotto al 30% il resto è spazzatura .
    Il rombo del motore è l’unica cosa che mi manca ma non è poi così grave non sentire il mio 1500 diesel per 2000 km al mese ……(ironico) un rombo decente costa dai 60/70.000 € in su .
    Perché chi non ha un’auto elettrica deve fare guerra a chi l’ha ?
    Fate quello che vi pare , al monto c’è spazio per tutti
    Facciamo pace io apprezzo un bel rombo quando passa , voi apprezzate il mio silenzio quando esco dal condominio alle 5 di mattina .

    • Buon natale a tutti!
      Solo per dovere di cronaca, il rendimento di una moderna cereale a turbogas SENZA impianto combinato a vapore è di circa il 40%,con ciclo combinato a vapore si raggiunge circa il 60%.
      Sempre produzione enditermica è 🙂

    • “Cosa c’entra graffiare, ammaccare , inveire e maledire chi le ha ?” Te lo spiego io. Primo, la maggior parte di chi ha un’auto elettrica ha usato le tasse degli altri per compralra, secondo le persone non sceglieranno di comprare un’auto elettrica, saranno obbligate da scelte politiche a farlo. Se ti sembra poco per far arrabbiare la gente, vuol dire che non hai fatto molti studi si sociologia/psicologia.

      • Le scelte politiche sono scelte fino a un certo punto.
        Da una parte abbiamo i mercati alla deriva che ci stanno distruggendo con l’inquinamento e dall’altra abbiamo la politica che viene sempre invocata come la panacea per tutti i mali.
        I mercati in diversi decenni non hanno prodotto alcuna soluzione ai problemi ambientali, anzi si ricordano ancora i lunghissimi bracci di ferro con la politica in occasione dell’introduzione delle norme Euro sulle emissioni.
        Il problema è l’analfabetismo funzionale che affligge gran parte della popolazione, e a questo punto direi anche di gran parte della nostra classe imprenditoriale, convinta che il problema non li riguardi. Ovviamente i primi sono gli stessi che piangono quando il costo del rifornimento aumenta in modo insostenibile e i secondi quando le vendite di auto nuove languono e l’unica cosa che sanno fare è implorare interventi statali per continuare a consumare combustibili fossili e a vendere auto che inquinano, cioè chiedono di poter continuare a fare esattamente le stesse cose che li hanno condotti alla situazione insostenibile di cui si stanno lamentando. Che cos’è la stupidità…

        • “Il problema è l’analfabetismo funzionale che affligge gran parte della popolazione”. Guardi, su questo sono pienamente d’accordo con lei, non sa quanto.

  27. Non confondiamo le carte e non nascondiamoci dietro il dito del buonismo. Atei e credenti convivono perché nessuno limita la libertà altrui, il credente crede in ciò che vuole e l’ateo pure. No vax e no watt sono altra cosa.

    Premesso che sono pro vaccino e in attesa di terza dose, io non chiedo ai novax di non essere violenti perché stiamo obbligando di fatto adulti sani a vaccinarsi contro il loro volere con un vaccino che, contro l’omicron, ha una efficacia moooolto dubbia. Non mi permetterei mai di dire a un no vax perché mai è arrabbiato: ha i suoi ottimi motivi per esserlo (e lo dico da provax). Se uno stato decidesse di abbattere le chiese, da ateo non giudicherei male i credenti arrabbiati. Non è una possibilità in più ma una in meno.

    Ora, se lo stato ti dice che dal 2035 puoi guidare solo pesanti frullini elettrici a 4 ruote con l’autonomia di un cavallo per giunta costosi, non si può dire che è una possibilità in più. È un divieto in più, diciamo le cose come stanno. Qui siamo con le dita incrociate sperando per il 2035 arrivi qualcosa di accettabile per le nostre tasche e le nostre esigenze: mi fa piacere che per alcuni tra voi questi mezzi ci siano già, per il 90% degli italiani ancora no come palesemente dimostrato dai dati di vendita. La Spring e la Zoe 0 stelle e mezza euro’ncap ve le potete tenere tutta la vita.

    • Ok, cercheremo meglio su Google ma a memoria scolastica, la definizione data più sopra non mi sembra molto lontana dal vero “paragoni esagerati per screditare” l’opinione altrui e dare più forza alla propria. La si usava nell’antica Grecia nelle dispute dialettiche se non erro.
      Così come l’ironia che Lei stessa pare saper bene utilizzare ma non accogliere di rimando. Cfr. “Cavalli da 150 km senza batter ciglio”.

  28. Sono stupito del risalto che Lei dà a chi è pro e contro. Sono sempre esistiti i partiti contrapposti. L’unica mia realtà che nessuno cita è che ad oggi sono auto elitarie per il prezzo spropositato e che molti non possono affrontare.

    • Esiste anche l’usato Signore, io con circa 8000 euro sono entrato nell’elite grazie a incentivo elettrico anche su usato, certo ad onor del vero ammetto che mesi prima avevo comprato un endotermica euro 3 a 4000. Quindi per non fare ragionamenti avulsi dai contesti come spesso chi é a prescindere “no” fa, cerco di essere onesto: sono entrato nell’elite con 12k e non con 8k come avrebbe magari scritto un “radical no o si-qualcosa” e per rimanerci sosterrò oneri e onori di avere 2 macchine (altra condizione elitaria su cui si potrà dibattere, così come ad es. l’avere macchine da 20k e più a prescindere dall’alimentazione).

  29. Ci sono semplicemente persone che vedono complotti ovunque, quando si raggiunge un certo livello di paranoia, è difficilissimo tornare indietro senza aiuti (da persone competenti).

    Per fortuna sono una percentuale molto bassa dei #nowatt, con il resto si riesce a dialogare

  30. Auguri a tutti.
    Non sono contrario a priori all’elettrico.
    Ma non condivido questa spinta propulsiva verso l’attuale auto elettrica oggettivamente ancora immatura tecnologicamente nel suo aspetto precipuo.
    Ad esempio mi sembra un raggiro verso il consumatore finale elogiare una EQA 250 dal prezzo S&O di circa 50.000 euro (base) a salire e da soli 432 km dichiarati di autonomia.
    Test alla mano pubblicati l’autovettura in questione a 130km/h costanti in autostrada in inverno ti fa solo 200 km; che diventano 300km nel ciclo urbano.
    Ma stiamo scherzando…?!
    Forse è questo che fa salire (non condivido le uscite fuori luogo) i toni delle conversazioni.
    Se mi dovessero proporre un auto del genere ed indurmi a spendere 50.000 mila e passa euro io la vivrei come un offesa alla mia capacità di discernimento come un offesa per tutto il sud e l’assenza di infrastruttura.
    Io la vivo come una presa in giro.
    Dovrebbero essere le Case Costruttrici ad essere prese di mira e non gli utenti finali ( a torto quando sbagliano i toni) quando evidenziano l’immaturita’ dell’attuale auto elettrica.
    Come dice Lei direttore è un Work in Progress e così a mio avviso si dovrebbe approcciare anche il giornalismo di settore.
    Non vedere le attuali elettriche come un punto di arrivo ma di inizio allo stato embrionale e puntare il dito verso le Case Costruttrici e non mettersele sotto al Braccetto.
    È un work in progress e chissà che intanto nei prossimi 2 anni non assisteremo ad un rush finale con un boom di Diesel mild hybrid anche su segmenti più piccoli (classe A, A3, classe B ecc ecc ) nell’ottica Euro 7.
    Si vedrà…

    • Io sinceramente non spenderei mai 50k per un termico o una full hibrid con i costi di manutenzione e di benzina o gasolio!li vedo con un ottica diversa ancche se magari fai più km e ci metti 2 min a rifornire!

    • Forse non ti è ancora chiaro che nel 2035, probabilmente anche prima, non verranno vendute più macchine con motore endotermico; oramai anche le stesse case hanno spostato i loro investimenti sullo sviluppo delle macchine elettriche ed in particolare sulle batterie.
      Rassegnati è questo il futuro dell’automobile e della mobilità più in generale, i motori endotermici hanno fatto oramai la loro storia.

      • Sarà ma hanno bisogno di una transizione drogata da incentivi e divieti non è una scelta libera , si fa sempre l’esempio della foto digitale , ma ci si dimentica di dire che questa si è imposta per maggiore praticità e convenienza.

      • Ma io non dico che non è il futuro o non possa essere il futuro in totale sostituzione del termico.
        Ma al momento per me non rappresenta il presente mio personale stante l’assenza di infrastrutture capaci di sopperire per quanto mi riguarda:
        1) ad assenza di box privato (non per scelta) stante i condomini anni 70 che vanno per la maggiore nel mio comune molti privi dei piani seminterrati.
        2) assenza di colonnine sul territorio del circondario di Comuni che frequento quotidianamente.
        3) oggettiva immaturità delle batterie attuali …degrado, garanzia limitata, perdita di autonomia con il freddo, alto consumo in autostrada a velocita costante ecc.
        Avendo già 44 anni e prendendo una termica mild hybrid euro 7 (nuova classe C …o chissà a breve classe A sedan o classe B) per come sono io che ci tengo alla manutenzione…me la porto fino a 70 anni.
        Se non sarà ancora giunto il mio tempo…ecco che nella terza età una macchina full elettrica per la città è d’ intorni potrebbe rappresentare allora si la scelta attuale.
        Resto a guardare l evolversi dello status delle batterie e l approssimarsi delle diesel Euro 7e poi sceglierò.

        • Con uno che dice: “garanzia limitata” riguardo la batteria dell’auto elettrica non conviene neanche iniziare a discutere…..
          Ripassa quando su un qualsiasi termico ti daranno una garanzia di 8 ogni o 160K km!!!!

          • Rimangono però i punti 1) e 2) e altre osservazioni del punto 3) che sono molto più importanti e difficilmente confutabili per convincere a passare a un full electric nel caso esposto soprattutto se ci si vuole impegnare come sembra intenzionato Vincenzo su un acquisto di nuovo.

      • @Cristiano
        Punti 1) e 2) no infrastruttura no party. Purtroppo da questo non si scappa.

        Punto 3) Classe C MHEV da 51.000 a 64.000 € (di listino, ma si può anche scendere). Se uno può spendere quella cifra ed è giovane meglio Tesla M3, se uno è vecchio e triste dentro Classe C

        Punto 3 bis) alto consumo in autostrada non è a causa della tecnologia delle batterie ma semplice legge fisica (energia consumata per attrito aerodinamico)

  31. Secondo me bisognerebbe distinguere 2 realtà ben diverse. Sarei daccordissimo per quanto riguarda la mobilità in città o ad alto tasso di inquinamento. Ma aborro salire su una macchina sportiva, la mattina, in garage, mettere in moto e non sentire la musica del motore che ruggisce ma solo un ronzio da zanzara fastidiosa.
    De Filippo direbbe( Ed ho detto tutto)

      • C’è poco da sfottere!
        Le ricordo che l’automobile non è solo un mezzo di trasporto e che Gabriele D’Annunzio disse che l’automobile è donna.
        E con ciò pure io ho detto, praticamente, tutto.

        • Gabriele D’Annunzio non era mai salito su una Tesla… non è chiaro cosa c’entri con il discorso pro o contro elettrico.

    • Ma chi? Il D’Annunzio che con “il suo insaziabile desiderio sessuale lasciò sul campo un numero ingente di donne “rovinate”, rinnegate dai padri, abbandonate dai mariti, persino ricoverate in manicomi.”? Cito Focus…

  32. Egregio signore Salve, ok non creiamo falsi miti, l’elettrico eyuna realtà dirompente, e chi ha anticipato il mercato come Tesla col suo iconico Elon Musk, ora raccoglie i meritati risultati,ma attenzione a non creare lobby distorsive del elettrica,come le lobby del motore endotermico! Per un reale cambiamento nella mobilità sostenibile vi dovrà essere un giusto mix, tra elettrica e nuove tecnologie pulite nei carburanti sintetici a bassissima emissione! Anche perché ci vogliono anni per modificare il comparto intero, indotto compreso, con costi per il lavoro umano notevoli, io sono più propriamente orientato a non fare scomparire totalmente i motori a combustione interna, ed abbinare nuove generazioni tecnologiche di carburante non inquinanti,per preservare tutto l’indotto, ed in contemporanea fare avanzare l’elettrico, creando un giusto equilibrio,

  33. Buonasera Direttore,
    ho compreso benissimo cosa intendeva dire citando i no-vax ed i no-watt e la penso esattamente come lei.
    Mi rendo, però, conto, leggendo i commenti che sono stati scritti, che parecchi non hanno ben compreso le sue parole.
    Mi concede di provarci io?
    Il direttore non parla di tutti i no-vax, come non parla di tutti i no-watt, ma solo delle fazioni estremiste, violente, di coloro che vogliono imporre il loro credo sugli altri ad ogni costo.
    Personalmente, credo nella scienza e sono vaccinato, rispetto chi la pensa in modo opposto al mio, non tollero chi mi vuole imporre la sua ragione.
    La tua libertà finisce quando invade la mia; non farlo.
    Grazie

  34. Ho letto anche io quel pezzo di Mittdolcino questa mattina e sono rimasto basito quanto irritato. La mia reazione è stata quella di segnalare a Google di non mostrarmi più articoli di quel sito. Di cose deliranti in questo momento se ne leggono tante ma quella roba era davvero spazzatura..

    • Con tale tizio ho battibeccato su Twitter più di un anno fa. Era (e lo sarà ancora) convintissimo che i 1.6 TDI VW consumino 3.5 litri per 100k e che emettano poca CO2. Non si arrendeva nemmeno contro l’evidenza delle schede tecniche VW direttamente dal sito VW perché “i miei conti sono giusti”. Di ignoranti in vita mia ne ho visti tanti, ma lui merita il primo posto in classifica con distacco abissale dal secondo.

      • La Mercedes-Benz C220 a 110 in autostrada fa 4 litri per 100 km. Testata, non da me ovviamente, ma da riviste specializzate.

        • Allora è perfetta per chi fa tantissima autostrada a 110 km/h ma fanno comunque 4000 litri per 100.000 km, ovvero almeno 10,6 tonnellate di CO2 emesse in atmosfera, cioè ben più di 6 volte il peso dell’auto.
          E se fai 200.000 km, più di 21 tonnellate, 12 volte il peso dell’auto.
          Ah già con una Mercedes nei fai anche 300.000 di km, cioè quasi 32 tonnellate di CO2, o quasi 19 volte il peso dell’auto… ora moltiplica il tutto per le Mercedes C220 vendute… e poi considera anche tutte le auto che consumano più del C220.
          Ovviamente non è sostenibile sul medio/lungo periodo, forse neppure nel breve.

          • Caro Leonardo, lei continua a non leggere i miei interventi. La persona alla quale ho risposto citava dei numeri. Io gli ho fornito, senza commentarli, numeri reali. Tutto qua. Ben comprendoche lei soffra leggendo i miei commenti, informati e pertinenti, ma non sarà continuando a farne di fuori contesto che placherà il suo disagio.

          • @caro Astuto, quale disagio dovrei provare? Lei è tollerato, anche giustamente, dalla redazione, ma se mi semina dubbi le rispondo, finché mi va di farlo.
            Anche i miei sono numeri, ben più reali dei suoi, perché l’intervallo di validità del suo commento implica che la C220 dovrebbe andare sempre a 110 km/h per essere vero, quindi lei si è messo nella condizione di miglior favore per lei, e io sono in quella di maggior sfavore, eppure gli stessi numeri ci raccontano una storia ben poco favorevole per la motorizzazione diesel.

            Ma forse vuole parlare del disagio nella scelta del nickname? Mi saluti Dunning e Kruger.

        • Bravo, bel commento. Si può fare di meglio: un’auto che va in discesa consuma, caso pessimo, 2 litri per 100km (se sono ante-Euro 6, ne consumano 0).

          Invece guardiamo dei dati più rappresentativi, tipo il ciclo WLTP della tua tanto amata C220 diesel. Nel ciclo combined sono 4.7 litri per 100 km: https://www.mercedes-benz.com/en/vehicles/wltp/wltp-fuel-consumption-and-emission-values/
          Poi si spazia dai 5.5 ai 7 nel ciclo WLTP: https://www.mercedes-benz-italia.com/offerta-mercedes-classe-c/berlina-e-station-wagon/page/berlina.html

          Caro “l’astuto” … oppure Mittdolcino, come la mettiamo ora? Sono scemi quelli di Mercedes?

  35. “.. fanno saltare vecchi Model S con tanto di pupazzo di Elon Musk a bordo…” beh, se si può dire che una macchina del 2013, che non è costata come una punto, (salvo errori dai 66000 ai 160000€) si può, senza timor di smentita né un pelo di vergogna, definire “vecchio model S” (cioè giusto buttarla?) tanto mi basta a farmene stare alla larga e tenermi la mia non vecchissima punto a metano (solo le batterie della tesla costano come 2 punto come la mia) del 2007 che non mi procura ancora spese extra ma solo quelle del rifornimento. Detto questo aborro la scelta di far esplodere un’auto, qualunque auto fosse, specialmente per farne motivo di guadagno. Ho il sospetto che l’abbia presa apposta. Poi metterci dentro una raffigurazione di Musk lo trovo di cattivissimo gusto.

    • Una auto del 2013 che in 8 anni non ha mai fatto tagliandi e ha presumibilmente pagato meno di tasse in rapporto alla potenza (la potenza nei 30 minuti in genere è inferiore a quella di picco). Quanto costa 1 tagliando di auto da 100k euro? Presumo più di 1000€.

      Tuttavia il problema c’è ed è grande. Una macchina del genere con simili problemi è stata riparata con 700€ a fronte dello stesso preventivo da assistenza Tesla. Bisogna lavorare sull’assistenza ufficiale: ora è come se l’assistenza ufficiale di una macchina qualsiasi ti proponesse di cambiare il frontale (paraurti + gruppi ottici) per una lampadina alogena bruciata, o in campo casa rifare interamente il tetto per una singola tegola rotta. Poi vai da un altro e ti risolve il problema con una frazione della spesa.

      Chi ha bruciato l’auto, comunque, lo ha fatto chiaramente in ottica di visibilità media (si guadagna un sacco da quelle visualizzazioni e da quelle dei video futuri).

  36. A prescindere dai toni più o meno accesi, fili rossi ed altro, credo che uno sguardo scevro da pregiudizi debba essere dato al prezzo dell’energia elettrica che dal terzo trimestre 2021 ha subito un rincaro del 40% nel quarto del 2021 (facile verificare sul sito dell’Arera). I contratti per gennaio 2022 non fanno immaginare ad uno sgonfiamento della bolla, anzi tutt’altro, e di conseguenza il prezzo del kWh dovrà necessariamente essere nuovamente ritoccato verso l’alto. Chiaramente se prima del quarto trimestre 2021 percorrere 1km con un’elettrica costava in media 4 centesimi, dopo (quarto trimestre 2021 ma soprattutto dal 2022) costerà una cifra pari alla precedente aumentata in base alla percentuale di aumento della materia prima (ipotesi: supponiamo per un attimo che la dinamica del prezzo dell’energia elettrica segua quella del metano, quanto costa percorrere 1 km con un’auto elettrica?) Credo che i dati siano abbastanza chiari, tutto qua.

    • Tanto chiaro quanto il fatto che un litro di gasolio sia passato da 0.80euro a 1.60 in 20 anni e gli stipendi non siano raddoppiati nello stesso periodo.
      Finché siamo schiavi del petrolio per produrre energia elettrica, inevitabile crescita dei costi anche dell’elettrico in corrispondenza dell’aumento della benzina.

    • All’auto elettrico ci convertiremo tutti per una ragione di salvaguardare il nostro pianeta. Il costo del kW è un fatto di poca rilevanza.

  37. Non capisco perché uno contrario all’auto elettrica debba essere etichettato come nemico della modernità. Se la modernità è molto più costosa, non ha niente a che fare con l’inquinamento e limita la mia libertà di scelta è bene che ci sia un rallentamento . L’auto elettrica deve essere un opportunità, come dice alla fine, non una imposizione.

    • Ma infatti noi apprezziamo chi si pronuncia argomentando con pacatezza perché l’auto elettrica non lo convince. È l’aggressività, l’insulto che rifiutiamo.

      • Alla fine della fiera, per stare a quanto pubblicato da mittdolcino, nel confronto diesel/elettrico ( o metano/elettrico) i rispettivi costi quali sono? Perché la filosofia e il mondo green che verrà vanno bene, ma io dovrei fare i conto oggi.

    • Quando sono nati i cellulari erano molto costosi, poi sono diventati popolari, i prezzi sono calati e se vuoi spendere 1200 euro per un iPhone è una libera scelta.
      Per le auto elettriche è lo stesso… Ora sono costose e i più possono accedervi solo grazie agli incentivi, quando sostanziosi. Ma infatti oggi le diesel e benzina ci sono comunque. Quello che dovrebbero cominciare a fare è togliere le termiche di fascia alta, pagare per pagare meglio farlo verso la modernità anziché nel passato più inquinante e nocivo per tutti.
      Man mano che il mercato diverrà tutto elettrico, ci saranno alternative sia di modelli (non solo costosi suv e compatte ma anche familiari, city car, ecc) sia di prezzi.
      Il problema delle auto secondo me è che tutto il comparto è divenuto caro, anche il vecchio termico. Se per una Fabia sw (gran auto per una famiglia) 20 anni fa bastavano 12k, ora ne spendi 22k e in 20 anni gli stipendi non sono per niente raddoppiati!

    • Purtroppo dal 2035 in Europa sarà vietata la vendita di auto con motori endotermici. Ci resteranno soltanto le mai abbastanza apprezzate turbobenzina e turbodiesel sul mercato dell’usato. Quindi ce ne saranno, per chi le vorrà, sicuramente fino al 2050.
      Ma per quella data io non sarò più della partita, cioè sarò defunto.
      E lascerò scritto che il carro funebre dovrà essere, che so, una Maserati Ghibli!

    • Condivido in pieno! Se mai un giorno prenderò un’auto elettrica sarà solo perchè costa meno all’acquisto e nel mantenimento rispetto al diesel! Ho appena preso un’Audi A3 del 2016 d’importazione, S-line, perfetta a 16.500€! Signora macchina da 900km a pieno😆

      • Dipende dalle esigenze di ciascuno, io ho preso una leaf Tekna del 2018 a solo 1000€ in più. Ma certamente mi è più comoda una EV rispetto un diesel siccome i miei tragitti sono brevi e per andare al mare ci sono solo 84 km. Oltre alla spesa molto minore nel circolare.

        • Ah dimenticavo…la mia leaf l’ho presa a settembre 2020, un anno e qualche mese fa. Quindi bene o male nell’usato i prezzi sono lì (o erano? Speculazioni c’è ne sono purtroppo legate alla scarsa offerta) , a patto di ritrovarsi con le autonomie (ma non sono tutti rappresentanti.

  38. Gent.mo Direttore non Le sarà certo sfuggito che il parallelo tra i nowax e quelli che non amano l’auto elettrica e forse più preciso dire non hanno e non sono propensi ad acquistare un’auto elettrica.
    Tale parallelo non ha ragione di essere poiché scientificamente provato che i vaccini proteggono dalle infezioni mentre le auto elettriche sono una libera scelta che si fa o non si fa per varie ragioni, non per motivi di ordine scientifico.
    Sono vaccinato e guido la mia Brera V6.
    Tanti auguri a tutta la redazione.

    • Beh ci vuole davvero coraggio. No, non intendo quello per fare il vaccino! Intendo quello per guidare una Brera! Horribile visu! 🤣 Dai… Mi sia permesso celiare!

  39. Oggi l’auto elettrica è una opportunità: chi vuole la sfrutta ….
    Ad esempio io ho percorso da settembre più di 8’000 km spendendo solo 22 € !
    Ringrazio: Telepass e Tesla per le ricariche che mi hanno regalato 🙂

    • Ragazzi ma vi rendete conto delle limitazioni assurde alle auto termiche??ad oggi considerando l intero ciclo produttivo e di produzione dell energia le auto termiche inquinano MOLTO MENO di una elettrica…senza contare che non ci sono infrastrutture e le tecnologie di ricarica sono ancora oggi imbarazzanti…io la comprerei anche un elettrica..MA NON A QUESTE CONDIZIONI!!Se avessi un villino e la possibilità di ricaricare dai miei pannelli solari ok…ma nel resto dei casi è una totale follia, state solo spostando la spazzatura dalla cucina al bagno…ma la nostra casa è sempre quella, la terra…buon natale a tutti i “SIWATT A PRESCINDERE”

      • Non è corretto. Le centrali sono molto più efficienti di un piccolo motore endotermico, per cui su tutto il ciclo di vita, dal punto di vista ambientale una EV è più efficiente di una vettura termica. C’è uno studio del ICCT (gli stessi che hanno scoperto il dieselgate) molto dettagliato al riguardo.

      • “ad oggi considerando l intero ciclo produttivo e di produzione dell energia le auto termiche inquinano MOLTO MENO di una elettrica…”
        Basta questa frase perchè qualunque altra parola tu dica valga meno di 0 perchè è puro negazionismo e chiaro esempio di quel no-Watt citato nell’articolo….
        Esistono ormai decine di studi condotti da enti seri e certificati tutti concordi nel dire che considerando il completo ciclo di vita dell’auto (quindi comprendendo produzione sia dell’auto che della sua alimentazione) una qualsiasi elettrica inquini in tutto il mondo di meno che una qualsiasi termica… in Europa di meno vale in medi più del 50%, in Italia se non erro il 56%….

        Adesso la sfido a mettere qui il link di uno studio che confermi quanto da lei sostenuto altrimenti lei si è dimostrato il peggiore dei no-Watt e cioè quello che critica inventandosi di sana pianta le cose pur di criticare…. è questo che noi non sopportiamo… che ci sia chi è scettico oppure chi di quanto si inquini non gliene frega nulla lo sopportiamo… non lo condividiamo ma lo sopportiamo.. quello che non è sopportabile è la disonestà e l’invertire totalmente la realtà su dati scientifici al solo scopo di denigrare, questo non è accettabile

      • Non permettiamo di sparare balle sul nostro sito. Le auto elettriche inquinano meno di quelle termiche, mediamente la metà già oggi. Quindi la pensi come vuole, viaggi con l’auto che le pare, ma prenda atto di quello che certifica la scienza.

      • > ad oggi considerando l intero ciclo produttivo e di produzione dell energia le auto termiche inquinano MOLTO MENO di una elettrica

        @Vaielettrico: immagino questa affermazione possa vincere a man bassa il titolo di stupidata dell’anno, no?

    • Diciamo che non è proprio una opportunità per tutti, ma solo di coloro che possono permettersi un certo tenore di vita..
      Perché non ci riporti l’investimento che hai dovuto fare in auto e pannelli solari per poi percorrere 8.000 km con 22€?

      • Posso riportare il mio di caso. Impianto fotovoltaico da 6Kw con accumulo da 13Kwh: circa 23 mila euro che con superbonus 110 e cessione del credito sono diventati 0. Mokka-e con contributo regionale e statale 18.900€. La produzione dell’impianto mi regala l’equivalente di 500km a settimana. Se qualcuno mi regalasse buoni gasolio per 30€ ogni settimana che motorizzazione mi converrebbe? Diesel ovvio. Ebbene con l’elettrica non riescono a capire questo calcolo elementare e continuano a dirmi che ho buttato via soldi. Credo che l’articolo si riferisca a questi come No Watt. Non mi riferisco a lei sia chiaro è solo per farle capire

        • Fotovoltaico significa avete una casa singola, cosa che tanti che vivono in condominio non hanno perché non possono permetterselo. Torniamo al solito discorso, è una opportunità non per tutti.

      • Guarda ma Luca deve aver ricaricato nelle colonnine messe a disposizione gratuitamente da qualche gestore.
        Anche se avesse avuto a disposizione la sola energia da fotovoltaico grazie al nostro amico Renzi l’avrebbe pagata 3,8 centesimi per un totale di 304€.

  40. Non capisco perché debbano essere coinvolte persone contrarie ad un farmaco in un discorso che non c’azzecca assolutamente nulla. In questo mondo dannato non si può essere fieri sostenitori della mobilità elettrica e al contempo contrari ad un vaccino, oppure essere contrari alla transizione energetica e contemporaneamente sostenere l’efficacia di un vaccino. L’elettrico è una scelta la dove a listino posso scegliere tra più alternative possibili, ma se dal listino spariscono le motorizzazioni tradizionali non si tratta po’ di scelta ma di imposizione. E così come in ambito sanitario sono “libero” di scegliere ma non avere uno stipendio, in ambito di mobilità sono “libero” di scegliere e andare a piedi. Un vaccinato, buon Natale.

    • é una imposizione non una libertá.Ormai ‘sta transazione ecologica é diventata la nuova religione e chi non é d’accordo é un eretico. Noi ci danniamo per avere auto elettriche mentre nel resto del mondo produce corrente con le centrali a carbkne. Solo in Cina ce ne sono 1800.

  41. Una cosa mi sfugge di questo articolo,che peraltro condivido, perché per l’ ennesima volta si faccia un paragone coinvolgendo coloro che sono contrari ad un farmaco in un articolo che non c’entra nulla con l’argomento trattato. Lei direttore è ovviamente libero di esprimere il proprio pensiero a riguardo, ma mi creda, a mio modestissimo parere, non fa una bella figura. Grazie comunque per l’impegno e la qualità dei servizi, vi seguo costantemente ed è grazie a voi se sono passato ad un’auto elettrica.

    • Il filo rosso è l’aggressività, la propensione all’insulto. Dopo di che basta leggere quel che ho scritto per verificare che si tratta di due piani ben diversi. Se non l’ho sottolineato a sufficienza, lo ribadisco qui: si agita il no all’elettrico come una religione, senza entrare nel merito. Così non si va da nessuna parte.

      • Non mi pare facciano saltare in aria Tesla tutti i giorni come i fuochi d’artificio a Capodanno. Gli estremismi ci sono in ogni ambito e se qualche esternazione raggiunge i contorni di un insulto è perché oggi non si può avere più autonomia di idee. E chi tenta, RAGIONEVOLMENTE, di esprimere la sua contrarietà viene marchiato a fuoco come nemico dell’umanità. Penso che in queste circostanze chiunque possa scoppiare esprimendo il proprio disappunto. Comunque, convengo con lei, con l’aggressività non andiamo da nessuna parte. Evitiamo di spargere odio.

        • c’è di peggio , in USA le teslacam registrano in continuazione
          gente che graffia le auto elettriche
          che gli manda addosso carrelli della spesa volontariamente
          fino ad arrivare a folli che le speronano in strada
          o addirittura gli sparano

          gli haters ,di internet , come disse Umberto Eco
          sono come gli ubriaconi del bar di una volta , presi singolarmente
          non sono pericolosi, sono gli scemi del villaggio
          se però trovano un mezzo per veicolare INSIEME la loro frustrazione di ignoranti sfigati , possono diventare pericolosi
          sia per mettere in dubbio qualsiasi cosa ,seza alcun fondamento scientifico
          sia perchè sono facilmente manipolabili e strumentalizzabili

          • Di solito dare genericamente degli idioti a chi non la pensa come noi è il modo migliore per risolvere il problema, vero? Si legga quello che ho scritto più in alto….

      • Quindi, secondo lei, si va da qualche parte considerando tutti coloro che sono contrari ad un farmaco come aggressivi e propensi all’insulto? Da giornalista dovrebbe sapere come funziona l’informazione di parte! In questo modo anche lei si pone in un piano offensivo nei confronti di milioni di persone che per svariati motivi accettano e subiscono discriminazioni quotidiane esercitando una libera scelta ammessa dalla legge.

      • Caro Tedeschini, non mi interessa commentare il rapporto novax, non Watt! Inutile! Già fatta la 3a dose, comunque! Ciascuno scrive liberamente ciò che pensa! Il problema vero, il cuore di tutta la discussione rimane l’opportunità di scegliere! Un padre di famiglia che fa km al giorno non può permettersi un’auto con autonomia così bassa o pagare prezzi altissimi, impossibili, per acquistare un’auto che abbia almeno 500km senza ricarica, VERI! Che non possa permettersi il garage con postazione di ricarica, impianto fotovoltaico ecc. E non tocco il fatto di quanto inquina ancora, oggi, produrre energia elettrica! Ripeto: datemi un’auto elettrica a 16.000€, impianto ricarica compreso con ALMENO 900km di autonomia! Allora ne parleremo seriamente! Facile per il riccone passarti davanti con la Porsche elettrica da 130mila € e sbatterti in faccia che tu inquini e non rispetti l’ambiente! Andiamo! Preciso che neppure quella ha 900km di autonomia! Se si vuole il passaggio all’elettrico bisogna renderlo facile, conveniente, e lunga, lunga, lunga autonomia! Il resto sono chiacchiere!

        • Attendere di avere auto che abbiano almeno 900 km di autonomia mi sembra eccessivo: la capacità specifica delle batterie (sia in rapporto al peso che al volume) probabilmente verrà migliorata in futuro ed anche il costo in rapporto alla capacità probabilmente diminuirà ma non si potranno ridurre più di tanto i tempi di ricarica. L’efficienza del motore e dell’elettronica potranno salire solo marginalmente e quindi per fare tanti km, serviranno rifornimenti di tanti KWh. Per 900 km di autonomia serviranno a occhio 120 kWh di capacità quindi mezz’ora di ricarica con 300 kW di potenza. Non so se sarebbero gestibili potenze sensibilmente superiori.
          Quanto spesso occorrono almeno 500 km di autonomia al padre di famiglia?

          • Non bisognerebbe calcolare così il rifornimento di un’elettrica, in genere la curva di ricarica varia molto in base dalla percentuale di batteria, per cui l’ipotesi più corretta è la seguente:
            Partenza al 100%, prima ricarica al 20% (cioè dopo circa 700 km).
            Ricarica a 350 kW (es. colonnine Ionity) dal 20% al 70% (ovvero il 50% o circa 450 km) in circa 18 minuti. E così via…

      • Io questa aggressività in Emilia non l’ho mai vista anzi. Possiedo 21 mezzi di cui solo 2 elettrici e quando sono in giro con il furgone (Kangoo ze) la gente o mi chiede scusa perché non mi sente che sono dietro di loro o mi chiedono come va, se sono contento ed altre info. Mai nessuno mi ha fatto detto chissà cosa e tanto meno a tutti quelli che conosco direttamente…
        Mentre non posso dire la stessa cosa per i novax e provax dato che sono stato inserito nella prima categoria anche se sono un nonmenefregavax.

        PS io i miei mezzi gli ricarico solo con il fotovoltaico e sono quasi a 200kw installati.

  42. Non capisco perché uno che non si vuole vacinare deve esser etichettato come novax poi cosa c’entra in un forum elettrico il paragone senza senso.
    Io da pro vacino sono diventato contrario al vacino visto che con un vacino ho rovinato a vita mio figlio.

    Ma non sono contro l’elettrica

  43. Grazie per il tentativo direttore, ma ho timore che le sue belle parole siano perle ai porci. Ma noi siamo più educati. Buon Natale.

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