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Bologna sale sui maxi bus elettrici della turca Karsan

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bologna bus elettrici

Entro fine anno a Bologna circoleranno 24 grandi bus elettrici da 18 metri. Sono gli e-ATA Full Electric prodotti dall’azienda turca Karsan che ha vinto la gara bandita da Tper con fondi europei del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane (PON Metro 2014-2020). A coprire l’investimento da 18 milioni e 240 mila euro ha contribuito anche il Comune di Bologna destinatario dei fondi REACT-EU per il progetto di “Transizione verde del trasporto pubblico urbano”.

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L’e-bus è stato presentato in Piazza Maggiore a Bologna dal presidente di Tper Giuseppina Gualtieri insieme al Sindaco di Bologna e della Città Metropolitana, Matteo Lepore, e all’Assessore a Mobilità e Trasporti della Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini. E’ un articolato ad alta capacità in grado di trasportare 146 passeggeri, di cui 48 seduti. E’ interamente climatizzato, è dotato di quattro porte e scivoli per l’accesso di disabili e di due piattaforme per l’alloggiamento di carrozzelle.

Tper: mix di tecnologie e sorprese dall’idrogeno?

Bologna fa parte del gruppo delle 100 città europee che si sono impegnate a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, contro il 2050 fissato dall’Unione europea. L’azienda di trasporto pubblico Tper ha scelto di raggiungere le emissioni zero con un mix di tecnologie che comprendono bus 100% elettrici a batteria, filobus,  bus a biometano, bus a idrogeno.

La decisione di adottare questi ultimi ha suscitato perplessità e polemiche, visti i fallimento in altre città. Tper resta però convinta delle sua scelta. Entreranno in flotta nel 2026. Ma già a metà dicembre l’azienda conta di presentare un innovativo ecosistema dell’ idrogeno che permetterà di abbattere i costi perfino sotto quelli dei veicoli elettrici. Pare infatti che Tper sia in grado di autoprodurlo grazie a una rivoluzionaria tecnologia brevettata da un’azienda tedesca. Vedremo.

Bologna progetta un ecosistema attorno ai bus elettrici

Anche attorno ai bus elettrici a batteria Tper ha costruito un articolato ecosistema. Ha progettato e costruito, per esempio, alcuni mezzi di supporto in grado di assistere, e addirittura alimentare con moduli di batteria mobili d’emergenza veicoli elettrici bloccati per strada. Solo questo ha comportato un investimento aggiuntivo di circa due milioni di euro.

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Sta poi realizzando hub di ricarica ad alta potenza parzialmente alimentati da fotovoltaico nei suoi depositi per la ricarica notturna. Venti postazioni nel deposito di via Ferrarese e 6 postazioni in quello di via Battindarno.

Stazioni di ricarica “opportunity” per  rabbocchi di qualche minuto fra una tratta e l’altra sorgeranno ai capolinea. Gli ATA Full Electric di Karsan si collegheranno a questi caricatori grazie a un pantografo mobile. I primi articolati a batteria di Karsan entreranno in servizio sulla linea 21 che collega le periferie Est e Ovest di Bologna, attraverso il centro cittadino e la Stazione. Le stazioni di ricarica saranno collocate agli estremi di Beolco e Boninsegna.

Rabbocchi ai capolinea per viaggiare tutto il giorno

I Karsan e-ATA sono equipaggiati con nove batterie CATL Ferro litio fosfato, collocate nel posteriore e sul tetto per un totale di 315 kWh. Alimentano due motori di trazione da 250 kW di potenza. L’autonomia si aggira attorno ai 200 km, ma i rabbocchi di 7-8 kWh ad ogni sosta al capolinea consentiranno di completare l’intero arco giornaliero di servizio, assicura il responsabile tecnico di TPER ingegner Andrea Bottazzi.

Qui sotto le caratteristiche tecniche

Con questa fornitura di 24 Karsan e-ATA, Tper a Bologna supera quota 100 bus elettrici: 60 filobus, 14 e-bus di 12 metri, 3 bus elettrici di 9,5 metri e alcuni minibus di Rampini utilizzati su collegamenti-navetta del centro storico.

La Presidente e Amministratore Delegato di Tper, Giuseppina Gualtieri, ha ricordato che  «il rinnovo della flotta di Tper prevede investimenti per oltre 430 milioni di euro nei prossimi 4 anni e la sostituzione di 582 nuovi autobus, pari a circa il 49% del parco veicolare complessivo».

Il rimpianto di Bologna: una volta c’era la MenariniBus

Alla cerimonia ha presenziato anche l’ Executive Officer di Karsan, Okan Baş. Ha ricordato che i 24 Karsan e-ATA consegnati a Bologna, «sono i primi veicoli elettrici da 18 metri a pantografo in Italia». Karsan ha già consegnato nel nostro Paese i modelli e-JEST ed e-ATAK per un totale di 50 unità. «Raddoppieremo la nostra flotta di veicoli elettrici in Italia arrivando a 100 unità entro la fine del 2023. E metteremo il servizio 1.000 veicoli elettrici Karsan in Europa e Nord America».

Un grande rammarico per tutta Bologna è che alla gara non abbia potuto partecipare Industria Italiana Autobus (IIA), l’ex MenariniBus storica azienda bolognese, tra l’altro pioniere italiano dei bus elettrici, ma oggi in profonda crisi finanziaria.

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5 COMMENTI

  1. Bello. Pensare che in passato c’erano anche i tram che passavano in Piazza Maggiore. 🙂
    Bologna è una città bellissima con un potenziale enorme. Rendere il trasporto pubblico il più green possibile la renderà ancora più piacevole.
    Avanti così.

    • Certo… come no. Come con Fiat.
      E perchè non investirlo nella sanità regionale che sta crollando a picco?
      O investirlo nelle strade?
      O regelarlo ai cittadini?
      C’è sempre “qualcos’altro”, qualsiasi scelta si faccia. 😀
      Questo è un investimento sulla città che porta un indotto. Passeggiare per Bologna è sempre bellissimo ed è una città anche turistica.

      • Concordo, ed infatti l’adozione dei bus elettrici o che dir si voglia migliorerà di moooolto l’esperienza del turismo (ricordi di averla visitata un’estate ed avere mangiato pizza e smog di autobus).

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